Il Centro d Eccellenza per la Bioenergia in Basilicata

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1 Sala Consiliare Comunale Calvello, 20 ottobre 2005 Il Centro d Eccellenza per la Bioenergia in Basilicata Vittorio Bartolelli Matteo Monni ITABIA Italian Biomass Association

2 Il PROBIO in Basilicata Il Dipartimento Agricoltura e Sviluppo Rurale, Economia Montana della Regione Basilicata, ha aderito al PROBIO fin dal I progetti avviati sono ad oggi 3, di cui 2 a carattere interregionale: Azioni locali per lo sviluppo delle filiere bioenergetiche RAMSES I Risorse Agro-forestali-energetiche per il Mezzogiorno e lo Sviluppo Economico Sostenibile interregionale (Basilicata, Calabria e Campania) RAMSES II interregionale (Basilicata, Calabria, Campania e Sardegna) In questo ambito il Dipartimento Agricoltura ha voluto dotarsi di una struttura di riferimento, che facendo proprie le linee guida del PROBIO, fosse in grado di operare per lo sviluppo della bioenergia in Basilicata e nel Mezzogiorno: Il C.E.B. Centro d Eccellenza per la Bioenergia.

3 Gli obiettivi del C.E.B. Con il Centro d Eccellenza per la Bioenergia si vuole dare un contributo operativo per avviare le necessarie misure per: il contenimento delle emissioni dei gas serra; lo sviluppo sostenibile; la produzione locale di fonti energetiche rinnovabili; la valorizzazione delle colture non alimentari destinabili alla produzione energetica; la creazione di nuova imprenditoria; il trasferimento del know how.

4 I pilastri su cui si fondano le azioni del C.E.B. Progettazione e realizzazione di impianti dimostrativi alimentati a biomasse; Ricerca e sperimentazione agronomica e forestale; Monitoraggio delle filiere bioenergetiche; Informazione e divulgazione; Formazione e indirizzo.

5 A chi si rivolge il C.E.B. Il C.E.B. non ha lo scopo di diventare un nuovo Centro di ricerca e sperimentazione, ma intende puntare sulla realizzazione di un ampia gamma di attività ricorrendo al coinvolgimento di: Enti locali; Associazioni di categoria; Centri di ricerca; Imprese; Cittadini.

6 Il C.E.B. è stato progettato in considerazione della sua duplice valenza in qualità: sia di struttura fisica o sede; sia di struttura di coordinamento per la gestione del Centro e per la progettazione e realizzazione di attività di vario genere. La sede sarà dotata di: una biblioteca; uno sportello informativo; uno spazio espositivo; una sala per seminari e corsi di formazione; un impianto alimentato a biomassa (cippato di legno) per la produzione di calore nei mesi invernali e fresco d estate.

7 La sede del C.E.B. Comune di Stigliano località Acinello

8 Le prime azioni del C.E.B. Le prime attività del C.E.B. sono portate avanti con la collaborazione di ITABIA e dell Università della Basilicata e prevedono: Creazione di una biblioteca ed una banca dati sulle F.E.R.; Elaborazione di una metodologia di monitoraggio della filiera legno-energia; Realizzazione di un impianto di riscaldamento e raffrescamento a biomasse della sede del C.E.B.; Studio di fattibilità per la realizzazione di un impianto di teleriscaldamento a biomasse a servizio di un intero comune (Castronuovo Sant Andrea); Azioni di consulenza e supporto per le imprese; Organizzazione di un corso di formazione; Organizzazione di un convegno.

9 La biblioteca e la banca dati L obiettivo è di raccogliere e rendere disponibili informazioni qualificate ed aggiornate riguardanti le biomasse e i settori affini, quali: la bioenergia e le altre fonti rinnovabili; l ambiente e il territorio; la chimica e l industria; l ingegneria naturalistica; le politiche agricole e forestali; la legislazione; ecc. Un attenzione particolare verrà rivolta alle biomasse e al monitoraggio dei Progetti PROBIO.

10 Il monitoraggio della filiera legno-energia energia L obiettivo è quello di elaborare un insieme di criteri di raccolta e analisi dei dati riferibili alle fasi che compongono la filiera legno energia (raccolta, trasporto, stoccaggio e combustione della biomassa). I principali aspetti considerati saranno: emissioni in atmosfera (CO 2, NOx, SOx, ecc.); bilanci energetici; bilanci economici; ricadute occupazionali; rumorosità, traffico, ecc.

11 L impianto di riscaldamento e raffrescamento a biomasse del C.E.B. Il progetto riguarda un impianto dimostrativo in cui si prevede di utilizzare biomassa non solo per la produzione di calore invernale, ma anche per la generazione di "fresco" estivo. Il sistema proposto e' costituito da una caldaia a biomassa, accoppiata ad una macchina ad assorbimento

12 Il diffondersi di tale tipologia impiantistica porterebbe a una diminuzione consistente della richiesta energetica dalla rete elettrica nazionale. Infatti, se un condizionatore elettrico da 50 kw assorbe circa 20 kw di potenza elettrica, un condizionatore ad assorbimento a biomassa di pari potenza frigorifera necessita di soli 1,5 kw elettrici.

13 Schema semplificato dell impianto proposto

14 A cosa serve e dove è l impianto La caldaia e la macchina ad assorbimento sono stati dimensionate per scaldare o raffrescare i locali del Centro CEB (adibiti principalmente ad uffici ed a centro di formazione per la bioenergia). Il Centro è sito nella Comunità Montana Collina Materana, in località Acinello [Stigliano (MT)]

15 Il consumo di biomassa In via preliminare è stato stimato un consumo complessivo di cippato pari a 50 t/anno. Di queste 20 t per i 150 giorni presunti di utilizzo invernale dell impianto, e 30 t per le stagioni intermedie e il periodo estivo.

16 Il cippato

17 Analisi economica del progetto Rispetto ad un impianto tradizionale il costo di investimento aggiuntivo ammonta a circa: Il risparmio annuo in energia elettrica e in combustibili fossili, alla luce dei nuovi prezzi del petrolio, è di circa: Il maggiore investimento si ripaga quindi in un tempo di: 5 anni

18 POTENZIALI RICADUTE SUL TERRITORIO REGIONALE Una larga diffusione di questo tipo di impianti può portare a: Benefici per l ambiente globale Benefici per l ambiente locale Benefici a livello sociale ed economico Benefici a livello di immagine

19 Studio di fattibilità per l impianto di teleriscaldamento a Castronuovo Sant Andrea Lo studio si articolerà in 8 fasi: Individuazione delle utenze, Valutazione delle risorse disponibili, Organizzazione dell approvvigionamento della biomassa, Definizione del fabbisogno termico annuo, Definizione impiantistica (potenza e rete di distribuzione), Analisi economiche (investimenti, risparmi e tempi di ammortamento), Criteri di monitoraggio delle ricadute (ambientali, energetiche e socio-occupazionali), Ricerca di finanziamenti.

20 Azioni di consulenza e supporto per le imprese Verrà istituita una Consulta intesa come organismo dedicato a realizzare un collegamento permanente con gli operatori del settore, sia per recepire le istanze di ricerca e innovazione, sia per finalizzare gli obiettivi della ricerca e facilitare il trasferimento. In seguito a tale attività e in relazione agli esiti prodotti, si potranno stabilire più articolate collaborazioni volte a fornire: supporto tecnico-scientifico; supporto metodologico; ricerca di finanziamenti; consulenze per la progettazione. segue

21 Organizzazione di un corso di formazione La formazione è uno strumento necessario per la promozione di un settore in cui le conoscenze di tipo tecnico, scientifico, normativo e gestionale necessitano di un appropriato livello di integrazione. In tale ottica il C.E.B. intende organizzare un corso destinato a imprenditori, personale tecnico-scientifico di elevata qualificazione, operatori tecnici ed installatori e amministratori locali. Tale corso, dell ordine di 15 giorni per persone, sarà orientato verso differenti tematiche come: Esperto forestale nella filiera bosco energia; Esperto di biocombustibili e impianti a biomasse; Esperto di promozione, commercializzazione e marketing di filiera dei biocombustibili.

22 Organizzazione di un convegno informativo Tra le attività di informazione e divulgazione si provvederà alla realizzazione di un convegno interregionale ove far convergere le esperienze maturate nell ambito del PROBIO Basilicata e del RAMSES. Tale convegno dovrà costituire un momento utile per attivare, sulla scorta dei risultati prodotti dai menzionati progetti dimostrativi, ulteriori iniziative volte a promuovere le biomasse e la bioenergia come strumenti efficaci per uno sviluppo sostenibile nel Mezzogiorno d Italia.

23 GRAZIE PER L ATTENZIONE Per ulteriori informazioni contattare Via Acireale 19, ROMA Tel fax itabia@mclink.it Sito web:

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