Istituto Comprensivo Coazze Via San Sebastiano Giaveno (TO)

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1 Istituto Comprensivo Coazze Via San Sebastiano Giaveno (TO) Documento di Valutazione dei Rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro ai sensi dell art. 17 D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro GUARRASI Corrado Dr CERUTTI Andrea GUARRASI Corrado Dr BERNINI Alejandro 03 20/04/2016 GUARRASI Corrado Dr BERNINI Alejandro 02 01/09/2015 GUARRASI Corrado Dr BERNINI Alejandro 01 01/09/2014 GUARRASI Corrado Dr BERNINI Alejandro 00 15/01/2014 GUARRASI Corrado Dr BERNINI Alejandro Rev. Data Redatto da Medico Competente Dott. D ANTONI Antonino Dott.ssa ROLANDO Claudia Dott.ssa ROLANDO Claudia Dott.ssa ROLANDO Claudia Dott.ssa ROLANDO Claudia Dott.ssa ROLANDO Claudia Approvato da (Dirigente scolastico) Sig.ra MARTINETTI Marisa Sig.ra MARTINETTI Marisa Sig.ra MARTINETTI Marisa Sig.ra MARTINETTI Marisa Sig.ra MARTINETTI Marisa Sig.ra MARTINETTI Marisa R.L.S.

2 PARTE PRIMA Pagina 2 di 33 PARTE PRIMA Dati generali Sommario PREMESSA... 3 FUNZIONI E COMPITI ASSEGNATI... 6 DECRIZIONE ATTIVITA E ORGANIGRAMMA... 6 DOCUMENTI E CERTIFICAZIONI VARIE DEI PLESSI... 7 Costituzione del Servizio di Prevenzione e Protezione Datore di Lavoro (D.L.) Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.) Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione Medico competente (M.C.) Addetti al Servizio di Primo Soccorso Addetti al Servizio di Prevenzione Incendi e Lotta Antincendio (S.P.I.L.A.) Addetti al Servizio di Evacuazione e di Salvataggio (S.E.S.) Preposti Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.) Piano d emergenza Piano di evacuazione e gestione emergenze Uscite d emergenza Pronto soccorso Impianti generali Impianti elettrici Centrale termica Locale mensa / refettorio Ascensore (ove presente) Rischio Salute e Sicurezza dei lavoratori legati alla mansione e all età... 33

3 PREMESSA PARTE PRIMA Pagina 3 di 33 Il presente Documento per la Sicurezza e la Salute dei Lavoratori, si compone di 3 parti principali (esclusi gli allegati), ed è stato elaborato, previa consultazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, dal Dirigente Scolastico in collaborazione con il Responsabile e gli Addetti del Servizio di Prevenzione e Protezione, ai sensi degli artt. 17 c. 1 lett. a) e 28 comma 1 e 2 del D.Lgs. n. 81/08, tenendo conto delle circolari n. 102 del 7 agosto 1995 del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e n. P1564/4146 del 29 agosto 1995 del Ministero dell Interno e in armonia con le linee guida di provenienza comunitaria e del Medico Competente. Soggetti e responsabilità La redazione del documento rappresenta l adempimento prioritario a quanto sancito dal Decreto stesso e lo stesso sarà utilizzato come guida per applicare al meglio tutte le misure da adottare in relazione ai fattori di rischio presenti. Tutti saranno tenuti alla piena osservanza ed applicazione delle misure di sicurezza riportate nel presente documento. Il DVR sarà sottoposto a revisione, ad opportuni intervalli di tempo, per assicurare l adeguatezza e l efficacia nel tempo. La sede dispone del Documento di Valutazione del Rischio (DVR). L originale del presente documento è custodito, ai sensi dell art. 29 comma 4, presso l unità produttiva SEDE, a cura del Dirigente Scolastico. La consegna dello stesso al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, avviene ai sensi dell art. 18-comma 1 - lett. O. Copia del documento verrà consegnata agli R.L.S. su propria richiesta così come disposto dall art. 18 comma 1 lettera o). Il DVR sarà aggiornato ogni qual volta ricorrano le condizioni previste dall art. 29 comma 3 del D.Lgs. 81/08. Il presente documento, insieme alla valutazione dei rischi, sarà riesaminato con periodicità biennale, salvo la necessità di procedere al riesame straordinario in conseguenza a modifiche sensibili dell'attività scolastica, significative ai fini della sicurezza e della salute dei lavoratori all'interno della scuola. Periodicamente (indicativamente una volta all'anno) dell'effettuazione delle verifiche dell'efficienza delle misure adottate per l'eliminazione dei rischi accertati sul luogo di lavoro, verrà stilato un bilancio della congruità degli interventi realizzati in questo lasso di tempo. In questa verifica saranno coinvolti tutti gli operatori dedicati alla sicurezza, dal Datore di Lavoro al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione al Medico Competente, ognuno dei quali fornirà il proprio contributo e la propria esperienza scaturita dall'analisi pressoché quotidiano di tutto quanto accaduto nella struttura. Sarà così possibile accertare l'avvenuto raggiungimento degli obiettivi, quanto meno quelli prioritari, fissati nel documento di valutazione, nonché il rispetto della tempistica programmata per la loro esecuzione. Nel corso della riunione la verifica della conformità dei risultati consentirà di evidenziare la presenza di situazioni non pericolose, ma che potrebbero richiedere ulteriori interventi nell'ottica della salvaguardia della salute e della sicurezza dei lavoratori, interventi che per la loro scarsa rilevanza, non sono stati inizialmente rilevati.

4 PARTE PRIMA Pagina 4 di 33 Infatti, pur di fronte ad una situazione pressoché conforme alle norme di sicurezza e di igiene sul lavoro, saranno ugualmente avviati interventi migliorativi che, oggettivamente, potrebbero in qualche modo contribuire a ridurre e/o contenere i rischi per i lavoratori. La revisione avrà luogo nel caso ricorrano le condizioni di seguito elencate CATEGORIE Figure incaricate Luoghi di lavoro Attività Lavoratori Attrezzature e macchine Rischi Piano delle misure di sicurezza (PMS) Piano di controllo e monitoraggio (PCM) Piano di manutenzione (PM) Piano di emergenza e/o evacuazione (PEE) DESCRIZIONE DELLE VARIAZIONI Sostituzione del DL e/o dei Preposti, dell RSPP, degli addetti al SPP, del MC, degli Addetti all Antincendio, alle Emergenze e al Pronto Soccorso Ampliamento o modifica dell involucro edilizio e degli impianti, degli allacciamenti ai servizi pubblici e delle interferenze con l esterno Modifica dei servizi, dei flussi di allievi e dell organizzazione del lavoro Integrazione e riduzione delle risorse umane, variazione delle mansioni e dei posti di lavoro Sostituzione di attrezzature e macchine con caratteristiche diverse di funzionalità e di sicurezza Rielaborazione della VR (Valutazione dei Rischi): per le variazioni precedenti per l applicabilità di nuove tecnologie di sicurezza per la fattibile riduzione dei limiti di accettabilità per nuove norme da applicare in materia di salute e sicurezza del lavoro per infortuni accaduti o mancati infortuni per la nuova consultazione e partecipazione dei lavoratori Aggiornamento del Piano delle Misure di Sicurezza in esito alla rielaborazione della VR con il relativo programma di intervento e le nuove priorità: per il miglioramento delle attività esistenti per il mantenimento dei livelli di accettabilità dei rischi per i nuovi piani di informazione e formazione per le interferenze in azienda con le attività di terzi in seguito a contratti di appalto lavori e forniture per l assegnazione di nuovi DPI Rielaborazione del Piano di Controllo e Monitoraggio interno alla scuola Rielaborazione del Piano di Manutenzione: per le nuove macchine e le nuove attrezzature per la modifica dei luoghi di lavoro e degli impianti per la maggiore efficienza delle attrezzature e delle macchine esistenti Modifiche e miglioramento del Piano di Emergenza e/o di Evacuazione: per la installazione di nuovi presidi di sicurezza (segnaletica, illuminazione, sistemi di protezione attiva e passiva, ecc.) per la modifica delle vie di esodo e dei luoghi sicuri statici e dinamici per le variazioni alle attività pericolose per la valutazione di percorsi di emergenza e la compilazione delle relative schede di maxi afflusso

5 PARTE PRIMA Pagina 5 di 33 Dispositivi di protezione individuali (DPI) Riunioni Introduzione di nuovi DPI in seguito alla rielaborazione della VR o sostituzione dei DPI esistenti con verifica dell idoneità e aggiornamento dell elenco di consegna ai lavoratori con relative istruzioni d uso Stesura dei verbali di riunione da allegare al DVR

6 PARTE PRIMA Pagina 6 di 33 FUNZIONI E COMPITI ASSEGNATI Ai Dirigenti sono assegnati i compiti di cui all art 18 del DLGS 81/2008 che si intendono qui integralmente riportati. A tutti i preposti sono assegnati i compiti di cui all art 19 del DLGS 81/2008 che si intendono qui integralmente riportati. A tutti i lavoratori sono assegnati i compiti di cui all art 20 del DLGS 81/2008 che si intendono qui integralmente riportati. All interno dell Istituto non sono state assegnate deleghe operative. Ai fini del D.Lgs. 81/08 i soggetti e le figure responsabili sono state individuate come sotto descritto: Dirigente Scolastico: Dott. D ANTONI Antonino Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dei Rischi: P.I. Guarrasi Corrado Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza: Sig.ra MARTINETTI Marisa Medico Competente: Dr. CERUTTI Andrea i quali ne hanno condiviso il contenuto, comprese le iniziative da intraprendere per la salvaguardia della sicurezza e salute dei lavoratori. DATORE DI LAVORO Il presente documento si riferisce, rispettivamente, al datore di lavoro ed alla unità produttiva denominati come segue: DATORE DI LAVORO Ai sensi dell'art. 1 del Decreto M.P.I n 292, il datore di lavoro è rappresentato dal Capo dell'istituzione Scolastica, nella fattispecie dal Dirigente Scolastico Dott.ssa ROLANDO Claudia Il dirigente scolastico rappresenta nella scuola un datore di lavoro atipico anche in relazione al ruolo degli organi collegiali (Collegio Docenti e Consiglio d Istituto in particolare), che intervengono nella gestione tecnica, finanziaria e amministrativa (compresa l adozione di tutti gli atti che impegnano l Amministrazione verso l esterno mediante autonomi poteri di spesa e di organizzazione delle risorse umane e strumentali e di controllo), condizione prevista dall art. 4 secondo comma del D.Lgs. 165/01 per identificare i dirigenti nel settore della Pubblica Amministrazione che possono essere individuati come datori di lavoro. Se l assenza di autonomi poteri di spesa rende difficile l attribuzione di responsabilità al dirigente scolastico in relazione agli adempimenti onerosi, cionondimeno rimangono in suo capo sia gli obblighi derivanti dagli eventuali livelli di autonomia di tali poteri, in relazione a risorse acquisite dall istituto, sia gli obblighi che non comportano oneri, nonché quelli relativi alla necessità di assicurare che l esercizio delle attività all interno dell istituto avvenga in condizioni di sicurezza. DECRIZIONE ATTIVITA E ORGANIGRAMMA VEDI ALLEGATO Z

7 PARTE PRIMA Pagina 7 di 33 MEDICO COMPETENTE Esistono attività comportanti l'obbligo della sorveglianza sanitaria ai sensi del D.Lgs. 81/08 per quanto concerne il lavoro a VDT, la MMC per la quale si rimanda alle valutazioni di seguito espresse e all Allegato C., e l esposizione a rischio biologico presente nelle comunità oltre il rischio posturale nelle scuole dell infanzia per l esecuzione del lavoro prevalentemente nella stazione eretta. Procede inoltre alla formazione e informazione del corpo docente ai sensi di: - Legge n 125 del 30 marzo 2001 Legge Quadro in materia di alcol e di problemi alcol correlati; - Deliberazione della Giunta Regionale 22 ottobre 2012, n Il Medico Competente nominato è il Dr. CERUTTI Andrea RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA E stato eletto dalle RSU, su designazione dell assemblea dei lavoratori, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, corrispondente a: MARTINETTI Marisa FINI ISTITUZIONALI ED ATTIVITA' DI SUPPORTO Il fine istituzionale è l attività di scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado. A tali fini istituzionali si aggiungono le necessarie attività di supporto, consistenti in: Attività collegate al funzionamento degli Organi Collegiali; Andamento degli infortuni e delle malattie professionali (ALL. L) Fare riferimento alle tabelle presenti nell All. L Sorveglianza Sanitaria, le quali riportano schematicamente il riepilogo delle malattie professionali e degli interventi infortunistici occorsi nel corso del triennio precedente alla data di redazione del presente elaborato. Il servizio di refezione scolastica nei giorni di rientro pomeridiano degli alunni, è gestito dal Comune di pertinenza, attraverso la Ditta vedi appalto comunale Sede legale vedi appalto comunale - Filiale vedi appalto comunale che fornisce i pasti preparati in locali interni esterni alla struttura scolastica. DOCUMENTI E CERTIFICAZIONI VARIE DEI PLESSI Vedi Allegato N Ciascun edificio deve essere dotato di una serie di certificazioni e documentazioni che ne garantiscano l utilizzo in sicurezza e che costituiscono completamento della presente valutazione dei rischi. Si ritiene opportuno che copia di tale documentazione sia conservata presso la sede dell Istituzione Scolastica a seguito di trasmissione da parte dell Ente Proprietario. (le richieste dei documenti mancanti vengono periodicamente reiterati all Ente Proprietario) La documentazione fondamentale è costituita da: Certificato collaudo statico Certificato Prevenzione Incendi (per edifici con più di 100 utenti) Certificato agibilità Autorizzazione igienico-sanitaria Dichiarazione conformità impianti elettrici (L. 37/08) Copia denuncia impianto di messa a terra Certificazione in merito alla presenza/assenza di amianto L Ente Proprietario è tenuto inoltre ad eseguire controlli e verifiche diverse a cadenza variabile a secondo delle

8 PARTE PRIMA Pagina 8 di 33 norme di riferimento quali: Verifica biennale impianto di messa a terra e contro le scariche atmosferiche Verbale collaudo centrale termica Verbale verifica quinquennale impianto di riscaldamento Controllo estintori ed altri dispositivi antincendio Attrezzature della palestra e giochi esterni Acqua potabile Ascensori L Istituto Scolastico è a sua volta tenuto a produrre: Documento di Valutazione dei Rischi Organigramma del sistema sicurezza Scolastico comprensivo di: o Nomina R.S.P.P. o Nomina e relativa formazione A.S.P.P. o Verbale di elezione e relativa formazione R.L.S. o Nomina Medico Competente (se necessario) o Nomina e relativa formazione Addetti Antincendio o Nomina e relativa formazione Addetti Primo Soccorso o Nomina Lavoratori designati a gestione emergenze ed evacuazione Piano di Emergenza ed Evacuazione Registro Antincendio e dei controlli Periodici Schede di sicurezza prodotti chimici in uso Registro Infortuni Verbali Riunioni Periodiche Verbali Prove di Evacuazione DATI GENERALI (ai sensi del D.Lgs. 81/08 ) ISTITUTO SCOLASTICO INDIRIZZO SEDE Istituto Comprensivo COAZZE. Indirizzo Via S. Sebastiano, Giaveno CAP Città Giaveno Provincia Torino Telefono Fax Internet mail sito TOIC86800N@istruzione.it C.F L Istituto è di tipo B ; esso dipende dal M.P.I. e fa capo alla Direzione Generale Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte per l attribuzione dell organizzazione: personale, formazione classi, assegnazione docenti, formazione delle classi, assegnazione ATA. Le Amministrazioni Locali sono proprietarie di tutti gli edifici facenti parte dell istituto scolastico. Il proprietario predispone, attraverso scelte autonome, la manutenzione e tutto ciò che attiene interventi strutturali, impiantistici e di sicurezza, scelte di materiali e soluzioni. Compiti, funzioni e responsabilità sono chiaramente assegnati e distribuiti rispettando le competenze professionali. Per tale mansione risulta di notevole importanza il fattore

9 PARTE PRIMA Pagina 9 di 33 responsabilità : in qualsiasi attività didattica condotta il docente / educatore ha la responsabilità della salute e della sicurezza dei propri allievi. L attività prestata in esterno nel corso di gite scolastiche o di uscite didattiche, ed i tempi ricreativi degli allievi richiedono comunque che da parte del personale si mantenga la vigilanza sugli allievi. Condizioni particolari di svolgimento dell attività possono accentuare tale responsabilità creando, con il protrarsi del tempo dell attività, delle situazioni che possono influire sulla salute del personale prima da un punto di vista psicofisico e poi sotto forma di malattia. I preposti alla sicurezza sono tenuti a prestare una costante vigilanza affinché i lavoratori rispettino le disposizioni operative e di sicurezza previste. Qualora gli stessi riscontrino la mancata attuazione delle suddette disposizioni, saranno autorizzati a effettuare tempestivamente un richiamo scritto, copia del quale sarà consegnata al datore di lavoro e per conoscenza al responsabile del SPP dell ente. FORMAZIONE E INFORMAZIONE Relativamente ai rischi per la sicurezza e la salute e le modalità previste per la loro riduzione si rende necessaria un adeguata formazione e informazione dei lavoratori nonché la conoscenza specifica dei rischi trasmissibili. La carenza di formazione del personale, incide significativamente sulle probabilità di accadimento dei rischi considerati nella presente scheda di valutazione. Il datore di lavoro provvede, tramite circolari interne o nel corso di riunioni periodiche, all informazione dei lavoratori. SUPPLENZE Il personale in supplenza temporanea deve ricevere le necessarie informazioni riguardanti le procedure in caso di emergenza ed i rischi presenti all interno della struttura come già precisato nella sezione 2 del presente documento. La provvisorietà di tale situazione comporta un generale accrescimento dei livelli di rischio. Può essere inoltre considerato ulteriore accrescimento del rischio per quelle situazioni in cui non sia possibile la nomina e/o la presenza di un supplente comportando problemi di vigilanza sugli alunni. Tale consegna va formalizzata attraverso una firma dell interessato per ricevuta. SUDDIVISIONE DEGLI ALUNNI PER ASSENZA DELL INSEGNANTE Si presenta con sempre maggiore frequenza la necessità di provvedere alla suddivisione degli alunni di una classe ove l insegnante risulta assente e non è possibile garantire la presenza di un supplente. In questo caso occorre una valutazione del rischio contingente ed agire in maniera da garantire la maggiore sicurezza possibile pur in una situazione di eccezionalità. Non potendo garantire la sorveglianza della classe, la suddivisione degli alunni è indispensabile in quanto espone ad un rischio derivante dal possibile sovraffollamento di alcune aule, significativamente più basso. Tale provvedimento va attuato anche nel caso in cui l aula ricevente gli alunni abbia porta con apertura contraria all esodo e quindi con capienza limitata a 25 persone dalla normativa antincendio. La transitorietà della situazione rende ininfluente l eventuale sovraffollamento rispetto ai parametri igienico-sanitari. In ogni caso la suddivisione degli alunni dovrà prevedere, compatibilmente alle necessità, l accoglimento di 3-4 persone per ciascuna aula. Inoltre l operazione di suddivisione degli alunni dovrà essere effettuata privilegiando uno smistamento nelle classi presenti al medesimo piano

10 PARTE PRIMA Pagina 10 di 33 dell aula suddivisa, al fine di garantire la sorveglianza degli alunni ed minimizzare possibili rischi di caduta durante un eventuale trasporto di arredi (sedia) da parte degli alunni stessi. (All H) VISITE DI ISTRUZIONE L organizzazione e la programmazione delle visite di istruzione necessita di alcuni adempimenti atti a garantirne lo svolgimento in sicurezza. Prima della visita dovranno essere fornite alla scuola dalle aziende coinvolte (trasporto, soggiorno, svolgimento attività, somministrazione alimenti ecc.) informazioni in merito a: tipologia di azienda con visura camerale conformità dei locali, delle aree e delle strutture utilizzate gestione delle situazioni di emergenza autorizzazione alla somministrazione di alimenti (se del caso) Il reperimento delle informazioni e delle autorizzazioni sopra descritte può essere evitato nel caso di visite o soggiorni in strutture normalmente aperte al pubblico (musei, alberghi, ristoranti ecc.) Durante le visite di istruzione le classi devono avere a disposizione un pacchetto di medicazione completo secondo le disposizioni del D.M. 388/03. Sarà opportuno attivarsi per l eventuale somministrazione di farmaci secondo il protocollo sottoscritto tra MIUR TO e Asl TO3. ZAINI I chiarimenti in merito al peso degli zainetti scolastici del 30/11/2009, emanati del Ministero dell Istruzione e del Ministero della Salute indicano alcune raccomandazioni in merito al trasporto degli zaini. In particolare si ritiene utile raccomandare di fare in modo che il peso dello zaino non superi un range tra il 10 e il 15 per cento del peso corporeo e che lo zaino venga indossato in maniera corretta, facendo sì che il carico venga ripartito simmetricamente sul dorso e non su un solo lato: un carico asimmetrico comporta come noto carico aumentato per il rachide in atteggiamento posturale non fisiologico. Oltre alle indicazioni ministeriali, al fine di minimizzare i possibili rischi di caduta o scivolamento, si suggerisce di far trasportare, durante la percorrenza delle scale, lo zaino a spalla indipendentemente dalla tipologia, sia esso dotato o meno di rotelle (trolley). CONCESSIONE IN UTILIZZO DI LOCALI SCOLASTICI La concessione dei locali scolastici, ad enti o società esterne deve avvenire a seguito della verifica di compatibilità con le attività didattiche cui va garantita precedenza ai sensi della normativa vigente. La palestra ed i locali di pertinenza vanno concessi in uso a terzi dall Ente Proprietario previa delibera del Consiglio di Istituto o apposita convenzione. Il documento di autorizzazione emesso dalla scuola deve precisare che le attività che si svolgeranno all interno dei locali concessi non sono riconducibili a quelle scolastiche e pertanto l istituzione scolastica ed il suo Dirigente non potranno essere in alcun modo ritenuti responsabili dell eventuale inadeguatezza dei locali e delle attrezzature e del loro uso improprio nonché di infortuni o incidenti che dovessero verificarsi nel periodo di utilizzo da parte di terzi. L Ente Proprietario, inoltre, resta formalmente titolare dell attività ai fini della normativa antincendio e

11 PARTE PRIMA Pagina 11 di 33 dovrà quindi provvedere alla necessaria organizzazione dell emergenza nei periodi di utilizzo extrascolastico. I locali dovranno trovarsi in condizioni di adeguata pulizia alla ripresa dell attività didattica. All utilizzatore devono essere fornite indicazioni in merito ai percorsi di esodo ed alle procedure da adottare in caso di emergenza. Sarà compito della proprietà rendere note gli utilizzatori le condizioni di sicurezza relativa agli impianti elettrici, messa a terra, sicurezza sanitaria dell impianto idrico con particolare riferimento ai locali docce della palestra, della destinazione d uso dei locali concessi, dell eventuale sottrazione alla vigilanza da parte della scuola e documentazioni ulteriori necessarie allo svolgimento dell attività per cui sono richiesti i locali.. GENERALITÀ L Istituto Comprensivo è articolato e organizzato più sedi. L attività che si svolge è di tipo didattico, oggi supportata da vari tipi di attrezzature (prevalentemente a tecnologia elettronica: VDT, strumentazione di laboratorio ecc.). All interno dell Istituto, inoltre, si svolgono attività che consistono nel tradizionale lavoro d ufficio (segreteria didattica, segreteria amministrativa, magazzino ecc.) durante le quali viene fatto uso di attrezzature prevalentemente informatiche. Emerge chiaramente che le tipologie di attività che si svolgono nell istituto richiedono attrezzature di lavoro, arredi, dotazioni impiantistiche abbastanza omogenee, in molti casi identiche (VDT, stampanti, ecc.). Per lo svolgimento delle attività istituzionali, all interno dell istituto sono individuabili le seguenti categorie di lavoratori (o equiparati): Dirigente Scolastico DS Collaboratrice Vicaria: Direttore Generale dei Servizi Amministrativi - DSGA Personale di Segreteria: Docenti: Personale ausiliario: Allievi: Vedi allegato Z Vedi allegato Z Vedi allegato Z Vedi allegato Z Vedi elenco allegato Vedi allegato Z Vedi elenco allegato Persone del pubblico: Vedi Registro ingressi ospiti Per le attività istituzionali è previsto l intervento di altre persone esterne alla scuola. Intervengono anche in questa istituzione esperti per le iniziative di arricchimento dell offerta formativa con interventi di tipo saltuario. Esistono aule informatica in cui dovrebbe essere stato eseguito un adeguamento dell impianto elettrico da parte dell Ente Proprietario. Lavoratori non dipendenti dalla scuola occasionalmente presenti (rappresentanti, addetti alla manutenzione degli impianti, ecc.) Titolari o dipendenti di servizi vari Sono saltuariamente presenti genitori e parenti degli allievi per i normali rapporti di collaborazione tra scuola e famiglia.

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13 PARTE PRIMA Pagina 13 di 33 Costituzione del Servizio di Prevenzione e Protezione La costituzione del Servizio di Prevenzione e di Protezione è stata effettuata applicando gli articoli seguenti: Articolo 18, comma 1, lettere a) e b): designazione da parte del Datore di Lavoro degli addetti al Servizio di Prevenzione e protezione. Art. 31 in ordine alla costituzione del Servizio di Prevenzione e Protezione in base ai quali sono state individuate le figure sensibili: Responsabile del Servizio di Prevenzione e di Protezione (R.S.P.P.) Addetti al Servizio di Prevenzione e di Protezione (A.S.P.P.) Addetti al Servizio di Prevenzione Incendi e Lotta antincendio (S.P.I.L.A.) Addetti al Servizio di Primo Soccorso (S.P.S.) Addetti al Servizio di Evacuazione e di Salvataggio (S.E.S.) Medico Competente (M.C.), nei casi previsti dalla normativa vigente. Preposti. Le designazioni sono state effettuate dal Dirigente Scolastico \ Datore di Lavoro dopo aver consultato il R.L.S. ai sensi dell art. 50, comma 1, lettera c). Il Datore di Lavoro, con la collaborazione del R.S.P.P. e del M.C. avrà cura di attuare l info/formazione degli addetti S.P.I.L.A., S.P.S. e S.E.S., e di somministrare loro specifici corsi di aggiornamento nell arco di ogni triennio nonché adeguato materiale informativo ed i relativi estratti dei Piani di Emergenza 1 vigenti presso l edificio scolastico di loro pertinenza. In particolare si rileva che le istruzioni loro fornite comporteranno due tipologie di attività: A. Attività preventiva: attuata attraverso periodici sopralluoghi dei luoghi di lavoro e sorveglianza del mantenimento in efficienza degli specifici dispositivi di protezione. B. Attività protettiva: attuata attraverso la lotta all emergenza in corso. Per quanto riguarda il servizio delle figure sensibili addette all emergenza, il Dirigente Scolastico avrà cura di verificare quotidianamente la presenza di un numero adeguato di addetti in tutte le ore di apertura dell attività lavorativa, avvalendosi della collaborazione del Direttore dei Servizi Generali Amministrativi (D.S.G.A.). Datore di Lavoro (D.L.) Il Dirigente Scolastico di scuola statale è stato individuato Datore di Lavoro dal Decreto del Ministro della Pubblica Istruzione n 292 del 21 giugno Il D.M. n 382/98 ha richiamato il predetto decreto e tale indirizzo è stato seguito anche dalla Circolare n. 119/98. Il Dirigente Scolastico, ai sensi dell art. 31, comma 1 del D.Lgs. 81/08, organizza il servizio di prevenzione e protezione all interno della azienda o della unità produttiva, o incarica persone o servizi esterni costituiti anche presso le associazioni dei datori di lavoro o gli organismi paritetici, secondo le regole di cui al presente articolo. In particolare, ai sensi dell art. 18, comma 2, il Dirigente Scolastico/Datore di Lavoro fornisce al servizio di prevenzione e protezione ed al medico competente informazioni in merito a: 1 Vedasi l Allegato T.

14 PARTE PRIMA Pagina 14 di 33 a) la natura dei rischi; b) l organizzazione del lavoro, la programmazione e l attuazione delle misure preventive e protettive; c) la descrizione degli impianti e dei processi produttivi; d) i dati di cui al comma 1, lettera r e quelli relativi alle malattie professionali; e) i provvedimenti adottati dagli organi di vigilanza. Ulteriori obblighi del Datore di Lavoro/Dirigente Scolastico sono richiamati dall art. 18, comma 1. Risulta però necessario specificare che il D.Lgs. 81/08 all art. 18, comma 3, riprende quanto già decretato dall art. 15 della Legge n 265/99 in merito alle responsabilità dell Ente Proprietario dell edificio scolastico 2. Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.) Il Dirigente Scolastico ha effettuato la designazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e protezione, ai sensi dell art. 17, comma 1, lettera b) nella persona di Guarrasi Corrado, i cui dati sono riportati nella scheda seguente: SCHEDA DI INDIVIDUAZIONE DEL R.S.P.P. Nome e Cognome Nella sua qualità di Corrado Guarrasi Esperto consulente esterno Nato il A Torino Prov. TO Reperibilità: Borgata Tetti Colombo, 5 - Avigliana Cap Tel Cel l Prov. TO Note Dotato di Certificazione di Formazione ai sensi del D.Lgs. 195/03, rilasciato dalla Regione Piemonte. Il Dirigente Scolastico si è avvalso della facoltà di individuare un consulente R.S.P.P. esterno, ai sensi dell art. 31, comma 4, non rientrando la Scuola in oggetto nei casi previsti dall art. 31, comma 6. Inoltre, in presenza di più edifici scolastici, il Dirigente Scolastico si è avvalso di quanto prescritto dall art. 31 al comma 8. I compiti del Servizio di Prevenzione e di Protezione sono indicati nell art. 33. D.Lgs. 81/08, art. 18, comma 3: <<Gli obblighi relativi agli interventi strutturali e di manutenzione necessari per assicurare, ai sensi del 2 presente decreto legislativo, la sicurezza dei locali e degli edifici assegnati in uso a pubbliche amministrazioni o a pubblici uffici, ivi comprese le istituzioni scolastiche ed educative, restano a carico dell amministrazione tenuta, per effetto di norme o convenzioni, alla loro fornitura e manutenzione. In tale caso gli obblighi previsti dal presente decreto legislativo, relativamente ai predetti interventi, si intendono assolti, da parte dei dirigenti o funzionari preposti agli uffici interessati, con la richiesta del loro adempimento all amministrazione competente o al soggetto che ne ha l obbligo giuridico.>>

15 PARTE PRIMA Pagina 15 di 33 Il R.S.P.P. in carica è in possesso dell attestato di formazione, rilasciato dalla Regione Piemonte ai sensi del D.Lgs. 195/03. Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione Gli Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione (A.S.P.P.) sono stati designati dal Datore di Lavoro, sentito il parere del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), in considerazione del fatto che il R.S.P.P. individuato è un consulente esterno 3; tali addetti sono stati individuati ai sensi dell art. 32, in ragione di almeno uno per ogni edificio scolastico presente, generalmente scelti tra il personale docente. Il Dirigente Scolastico, sentito il parere del R.S.P.P., e del R.L.S., ha designato un Coordinatore (C.S.P.P.) che ha il compito di collaborare con il D.S. e il R.S.P.P. nell organizzazione del Servizio di Prevenzione e di Protezione, contribuendo fattivamente al coordinamento tra tutti i componenti. Il Datore di Lavoro ha inoltre predisposto uno specifico programma di informazione e formazione, come riportato nell allegato N e nei verbali delle riunioni ai sensi ex art. 35 D.Lgs. 81/08. Gli A.S.P.P. devono essere in possesso dell attestato di formazione previsto dal D.Lgs. 195/03; va però sottolineato che i relativi corsi di formazione possono essere effettuati solo da agenzie formative accreditate presso la Regione Piemonte, con la conseguente difficoltà per ogni Dirigente Scolastico sia a reperire i corsi disponibili, sia a sostenere la spesa. L Ufficio Scolastico Regionale ha effettuato nell a.s una indagine conoscitiva finalizzata all individuazione degli addetti presenti nelle scuole del Piemonte, a seguito del quale saranno probabilmente istituiti corsi di formazione per sopperire alle carenze formative evidenziate dai dirigenti scolastici. Nell allegato N vi è copia delle lettere di nomina di tutti gli Addetti. Medico competente (M.C.) Il Dirigente Scolastico designa il Medico Competente (M.C.), ai sensi dell art. 18, comma 1, lettera a), a seguito degli esiti della Valutazione dei Rischi, riportandone i dati nella scheda seguente: SCHEDA DI INDIVIDUAZIONE DEL M.C. Nome e Cognome Dr. CERITTI Andrea Nato il a Prov. Studio: Via Cap. Tel. Fax Prov. 3 Art.32, comma 10 del D.Lgs.81/08: <<Nei casi di cui al comma 8 il datore di lavoro che si avvale di un esperto esterno per ricoprire l incarico di responsabile del servizio deve comunque organizzare un servizio di prevenzione e protezione con un adeguato numero di addetti>>.

16 PARTE PRIMA Pagina 16 di 33 Note Gli obblighi del M.C. sono contenuti all art. 25 D.Lgs. 81/08 ed il Dirigente Scolastico avrà la cura di richiamarli nel documento di nomina, raccolto nell Allegato N del presente Documento di Sicurezza. A seguito dell individuazione il Dirigente Scolastico dovrà aver la cura di verificare la rispondenza dei titoli e dei requisiti del M.C. a quanto prescritto dall art. 38. Per quanto riguarda l analisi della necessità di sorveglianza sanitaria, si rimanda ai successivi paragrafi. Addetti al Servizio di Primo Soccorso Gli Addetti al Servizio di Primo Soccorso (A.S.P.S.) sono stati designati dal Datore di Lavoro, ai sensi dell art. 18, comma 1, lettera b) e sentito il parere del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.); il Datore di Lavoro ha designato a svolgere questo ruolo personale che è stato destinatario di specifica formazione nel corso del precedente triennio (per gli attestati relativi alla formazione vedere l allegato N). Ogni quinquennio verranno somministrati corsi di aggiornamento. I criteri di individuazione, i nominativi ed i relativi compiti sono descritti negli allegati N e Z e richiamati dal Dirigente Scolastico nella lettera di nomina. Nell allegato N vi è copia della lettera di nomina di tutti gli Addetti.

17 PARTE PRIMA Pagina 17 di 33 Addetti al Servizio di Prevenzione Incendi e Lotta Antincendio (S.P.I.L.A.) Gli Addetti al Servizio di Prevenzione Incendi e Lotta Antincendio (S.P.I.L.A.) sono stati designati dal Datore di Lavoro, ai sensi dell art.18, comma 1, lettera b) e sentito il parere del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.); il Datore di Lavoro ha predisposto uno specifico programma di informazione e formazione. Ogni triennio verranno comunque somministrati corsi di aggiornamento. L elenco ed i compiti degli S.P.I.L.A. sono riportati nell allegato N e sono comunque richiamati nella lettera di nomina. Nell allegato N vi è copia della lettera di nomina. Addetti al Servizio di Evacuazione e di Salvataggio (S.E.S.) Gli Addetti al Servizio di Evacuazione e di Salvataggio sono stati designati dal Datore di Lavoro, ai sensi dell art.18, comma 1, lettera b) e sentito il parere del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.); il Datore di Lavoro ha predisposto uno specifico programma di informazione e formazione. Ogni triennio verranno comunque somministrati dei corsi di aggiornamento. Nel presente Documento di Sicurezza si è scelto di individuare quali S.E.S. tutto il personale con la mansione di A.T.A. Collaboratore Scolastico e tutti i Docenti di Sostegno. In particolare i Docenti di Sostegno dovranno occuparsi dell evacuazione degli allievi diversamente abili, mentre gli A.T.A. C.S. dovranno occuparsi di agevolare l evacuazione di tutta l utenza scolastica, compresi gli stessi disabili. L elenco ed i compiti degli S.E.S. sono riportati nell allegato N e sono comunque richiamati nella lettera di nomina. Gli S.E.S., unitamente agli SPILA e agli SPS, costituisco il Servizio di Gestione delle Emergenze: ciascuna categoria di addetti sarà guidata da un Addetto al Coordinamento, e per facilitare il coordinamento tra le varie squadre verrà effettuata una riunione del S.G.E. prima di ogni prova di esodo, come meglio illustrato nel successivo paragrafo. Nell allegato N vi è copia della lettera di nomina. Preposti Il D.Lgs. 81/08 fornisce una definizione del Preposto 4, come pure i relativi obblighi informativi e le sanzioni penali. Ne consegue che per individuare le figure dei preposti nelle scuola, bisogna innanzitutto riflettere sul significato dell azione di sovrintendere l attività lavorativa. Ciò comporta la necessità di analizzare quali attività lavorative prevedano la presenza di lavoratori, o soggetti equiparati a lavoratori, che sono sottoposti all attività di controllo del preposto. Inoltre, considerato che il Preposto sovrintende l attività di lavoratori, appare ancora necessario riflettere, nel caso degli allievi, in quali situazioni essi siano equiparabili a lavoratori. Il D.Lgs. 81/08 all art.2, comma 1, lettera a) precisa che l allievo è equiparato al lavoratore qualora faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali limitatamente ai periodi in cui l allievo sia effettivamente applicato alla strumentazioni o ai laboratori in questione. 4 Art. 2, comma 1, lettera e) «preposto»: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa.

18 PARTE PRIMA Pagina 18 di 33 Nel presente Documento di Sicurezza sono pertanto stati individuati i seguenti Preposti:

19 PARTE PRIMA Pagina 19 di 33 Soggetto PREPOSTO TABELLA DI INDIVIDUAZIONE DEI PREPOSTI Lavoratori da sovrintendere Responsabili/Fiduciari di Plesso/Insegnante Docente Docenti Le classi (allievi e docenti) che frequentano il laboratorio di informatica e la palestra nella scuola o allievi DSA durante l uso di supporti informatici, utilizzo LIM, allievi DSA al PC DIRIGENTI DSGA TABELLA DI INDIVIDUAZIONE DEI DIRIGENTI Lavoratori da sovrintendere In generale tutto il personale A.T.A. In particolare il personale di segreteria Docenti collaboratori del DS Responsabili di Plesso e Vicari i docenti in assenza del Dirigente Scolastico Il D.Lgs.81/08 introduce la novità degli obblighi informativi dei Preposti e ne aggiorna gli aspetti sanzionatori. Il Dirigente Scolastico predisporrà l attività di individuazione 5 dei Preposti (vedasi Allegato N e O) e la programmazione dei corsi di formazione, da effettuarsi, come da normativa vigente. Quanto detto per la figura del Preposto non esclude tuttavia gli obblighi di sorveglianza/ vigilanza che i Docenti sono comunque tenuti ad esercitare nelle aule, nelle palestre e nelle aree cortive durante i momenti ludici e ricreativi, così come quella del personale collaboratore Scolastico nei corridoi e nei servizi igienici, soprattutto durante gli intervalli come da CCNL. Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.) Il D.Lgs. 81/08 all art. 2, comma 1, lettera i) definisce rappresentante dei lavoratori per la sicurezza : persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro ;. Le modalità di elezione del R.L.S. da parte dei lavoratori sono indicate nell art. 47 del D.Lgs. 81/08. Nell Istituto Comprensivo il R.L.S. non è eletto dai lavoratori, direttamente o indirettamente essendo stato individuato all interno della componente R.S.U., è indicato nella scheda seguente: SCHEDA DI INDIVIDUAZIONE DEL R.L.S. Nome e Cognome MARTINETTI Marisa 5 Nel Documento di individuazione il D.S. avrà la cura di richiamare gli obblighi del preposto ai sensi dell art. 19 del D.Lgs. 81/08.

20 PARTE PRIMA Pagina 20 di 33 Nato/a il A Prov. Luogo di lavoro: Via Comune Tel. Fax Prov. TO Note: Il R.L.S. deve ricevere una copia cartacea o digitale del presente Documento di Sicurezza e deve effettuare un corso di formazione di almeno 32 ore come previsto dalla normativa. Caratteristiche dei Plessi I rapporti reciproci, i poteri e le connesse responsabilità sui locali, sugli impianti, sulle attrezzature e sulle attività esercitate rispettivamente dall'ente ospitante "Comune di Rivalta e dalla Dirigenza dell Istituto Comprensivo di Rivalta risulteranno puntualmente indicati nell'atto ufficiale di consegna dei locali. Si dà atto, ai sensi della L. 23/ 96 (art. 3, comma 3) e del D.Lgs. 81/08 art.18 comma 3, che, per l'allestimento e per l'impianto di materiale didattico e scientifico che implichi il rispetto delle norme sulla sicurezza, e sull'adeguamento degli impianti, il Comune di Rivalta, quale ente locale competente, è tenuto a dare alle scuole parere obbligatorio preventivo sull'adeguatezza dei locali ovvero ad assumere formale impegno ad adeguare tali locali contestualmente all'impianto delle attrezzature. I luoghi nei quali i fini istituzionali sono perseguiti e le attività di supporto sono esercitate risultano essere quelli dei plessi scolastici siti in:

21 PARTE PRIMA Pagina 21 di 33 scuola secondaria di 1 grado G. Nicoletta. Indirizzo Responsabile del plesso ASPP Via XXV Aprile, 4 Coazze FOPPIANI Tiziana N. di classi (a.s. 2016/ 17) 6 classi N. di alunni totale (a.s. 2016/ 17) 112 alunni N. docenti 20 N.ATA 02 Addetti Antincendio MONTANI Marco, MARGARITA Giuseppina, Addetti Primo Soccorso Orario FOPPIANI Tiziana, MARGARITA Giuseppina di 36 ore settimanali dalle ore 7:30 alle ore17:00

22 PARTE PRIMA Pagina 22 di 33 Scuole primaria Anna Frank Indirizzo Responsabile del plesso ASPP Via San Sebastiano, 3 Giaveno REIMONDO Marina MARITANO Aurora Fulvia, OSTORERO Tiziana N. di classi (a.s. 2016/ 17) 11 classi N. di alunni totali (a.s. 2016/ 17) 195 alunni N. docenti 22 N. ATA mensa Addetti Antincendio Addetti Primo Soccorso Orario MARITANO Aurora F., BASSO Lorella, STARA Angela, MILLONE Giuseppe, TRIPODI Domenico. MILLONE Giuseppe, TRIPODI Domenico dal lunedì al venerdì dalle ore 06:00 alle ore 19:00

23 PARTE PRIMA Pagina 23 di 33 Scuola Primaria Pirandello Indirizzo Responsabile del plesso ASPP Piazza I Maggio 4 Coazze PERILLI Michele N. di classi (a.s. 2016/ 17) 8 classi N. di alunni totali (a.s. 2016/ 17) 124 alunni N. docenti 17 N. ATA mensa Addetti Antincendio Addetti Primo Soccorso Orario OSTORERO Annamaria, SCARCIGLIA Antonio OSTORERO Annamaria, SCARCIGLIA Antonio dal lunedì al venerdì dalle ore 06:00 alle ore 19:00

24 PARTE PRIMA Pagina 24 di 33

25 PARTE PRIMA Pagina 25 di 33 Scuola Primaria Monti Indirizzo Responsabile del plesso ASPP Via Sergio De Vitis n 15, Giaveno Fraz. Ponte Pietra GIOANA Walter N. di classi (a.s. 2016/ 17) 5 classi N. di alunni totali (a.s. 2016/ 17) 95 alunni N. docenti 11 N. ATA mensa Addetti Antincendio Addetti Primo Soccorso Orario GIOANA Walter BOMBONATO Graziella, MARITANO Barbara dal lunedì al venerdì dalle ore 07:30 alle ore 19:00

26 PARTE PRIMA Pagina 26 di 33 Scuola Primaria e Infanzia Saroglia Indirizzo Responsabile del plesso ASPP Via Monsignor Carlo Bovero 52, Giaveno - Fraz. Selvaggio (TO) BRIGANÒ Giuseppe N. di classi (a.s. 2016/ 17) 4 classi N. di alunni totali (a.s. 2016/ 17) 58 alunni N. docenti 10 N. ATA mensa Addetti Antincendio Addetti Primo Soccorso Orario BRIGANÒ Giuseppe MARTINETTI Marisa PRESTIFILIPPO Cinzia LISA Marta MARTINETTI Marisa dal lunedì al venerdì dalle ore 07:15 alle ore 18:30

27 PARTE PRIMA Pagina 27 di 33 Scuole dell Infanzia Collodi Indirizzo Via Baronera 34, Giaveno Responsabile del plesso ASPP Vietti Claudia BaroneGo Elena N. di sezioni 4 N. allievi 86 N. docenti 11 N. ATA mensa Addetti Antincendio Addetti Primo Soccorso Orario TONDA Giuliana, VIETTI Claudia, BARONETTO Elena TONDA Giuliana, VIETTI Claudia dal lunedì al venerdì dalle ore 07:15 alle ore 18:42

28 PARTE PRIMA Pagina 28 di 33 Scuole dell Infanzia Macario Indirizzo Via Castello n Coazze Responsabile del plesso ASPP MUSU Graziella, PISTELLI Ivana N. di sezioni 2 N. allievi 47 N. docenti 5 N. ATA mensa Addetti Antincendio Addetti Primo Soccorso Orario LORENTI Maria Stella MUSU Graziella LORENTI Maria Stella PISTELLI Ivana ALLAIS Paola dal lunedì al venerdì dalle ore 07:30 alle ore 17:45

29 PARTE PRIMA Pagina 29 di 33 Scuole dell Infanzia Pio Rolla Indirizzo Via Can.Pio Rolla - Giaveno Responsabile del plesso ASPP Vola Daniela Spinelli Simona N. di sezioni 2 N. allievi 45 N. docenti 6 N. ATA mensa Addetti Antincendio Addetti Primo Soccorso Orario CRISAFULLI Pasqualina, RUFFINATTI Silvana CRISAFULLI Pasqualina, RUFFINATTI Silvana dal lunedì al venerdì dalle ore 07:30 alle ore 18:40

30 Piano d emergenza PARTE PRIMA Pagina 30 di 33 Ogni plesso dispone di un Piano che stabilisce le modalità di comportamento in presenza di una situazione d emergenza. Le potenziali situazioni d emergenza della sede possono essere: incendio, black out elettrico, perdita di gas o di acqua, eventi tellurici ed atmosferici, malessere singolo e collettivo, aggressioni dall esterno (fisiche, chimiche, batteriologiche, terroristiche). Come previsto dal D.Lgs. 81/008, art. 18 comma 1 lettera b, e sulla base dei D.M e D.M. 388/2003 si è, inoltre, provveduto alla designazione dei lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di pronto soccorso e, comunque, di gestione dell'emergenza. Detto personale ha frequentato appositi corsi di formazione conformemente ai sopra citati Decreti. Piano di evacuazione e gestione emergenze Ogni plesso dispone del Piano Evacuazione All. T, che stabilisce la ripartizione dei flussi di esodo per garantire uno sfollamento ordinato senza incidenti di tutti i presenti nella sede, dipendenti, corsisti e visitatori. Per ciascun flusso di esodo sono stati definiti le aree di competenza, i percorsi di fuga, le vie di uscita all esterno, il centro di raccolta, gli Addetti all evacuazione titolari e sostituti. Lo stesso Piano Evacuazione definisce inoltre: o procedure per la segnalazione dell emergenza, decisione, trasmissione e ordine evacuazione; o comportamenti da tenere durante l evacuazione; o compiti del Coordinatore e degli Addetti Evacuazione; o programma delle esercitazioni pratiche in loco degli Addetti. Vengono riportati di seguito gli elementi principali del Piano Emergenza e del Piano Evacuazione predisposti per il plesso. Informazione generale: i dipendenti sono stati informati sull esistenza nella sede del Piano di Organizzazione e Gestione delle Emergenze e dei corretti comportamenti da tenere in caso di esodo per pericolo grave ed immediato. Cartellonistica finalizzata: cartelli segnalatori dei percorsi e delle vie di fuga sono installati nei corridoi e risultano dislocati in modo adeguato. Sono state affisse planimetrie del tipo "Voi siete qui", ad integrazione della cartellonistica generale di esodo, con l' indicazione dei percorsi di fuga e delle vie di uscita per raggiungere il punto di raccolta esterno. Sistemi di segnalazione interni: la gestione delle comunicazioni verso l'esterno e tra i componenti la squadra di emergenza può essere segnalata a voce; il verificarsi di una situazione d emergenza è, ove predisposto, segnalata attraverso rilevatori di fumo e pulsanti antincendio collegati all apposita centralina installata al momento in un locale tecnico noto agli operatori. Definizione di percorsi interni: i percorsi di fuga interni sono costituiti da corridoi interni, da scale interna che collega i livelli della struttura dei plessi a più piani; da scala di emergenza esterna. Nell ambito della informazione generale è stato dato particolare rilievo alla necessità di mantenere sempre sgombri i percorsi d esodo.

31 Uscite d emergenza PARTE PRIMA Pagina 31 di 33 Le vie e le uscite d emergenza sono sufficienti in numero, distribuzione, e dimensioni ( altezza mt 2.00 e larghezza 1.20). Le porte, mantenute sgombre da materiale od ostacoli sono adeguatamente segnalate, con corretto senso di apertura e dotate di maniglione antipanico. Percorsi esterni: all esterno del fabbricato non vi sono, di norma, centri di particolare pericolo; le aree destinata a parcheggio sono sufficientemente distanti da uscite, scale e passaggi. Punti di raccolta: sono individuati ed indicati nel Piano di Emergenza e di Evacuazione che costituisce parte integrante del presente DVR. Accessibilità della sede: risulta agevole per eventuali mezzi di soccorso. Incaricati del piano di evacuazione: sono stati individuati, con apposito atto di nomina, in numero che sarà adeguato alle esigenze scolastiche. Gli atti di nomina costituiscono allegato al presente Documento di Valutazione del Rischio (ALL. N) Attivazione di soccorsi esterni: viene fatta dagli addetti alle emergenze su disposizione del coordinatore dell'emergenza. Mezzi di intervento antincendio. La revisione periodica delle protezioni antincendio, effettuata secondo cadenze stabilita dalla normativa vigente, è assicurata da ditta esterna incaricata dall Ente Proprietario degli Edifici. La documentazione comprovante l' esecuzione delle prove di flusso, viene acquisita agli atti, per verificare che la pressione e la portata del getto idrico rispetti gli standard minimi di norma (2 bar e 120 litri/min) per gli idranti idraulicamente più sfavoriti. (ALL. U) Sui registri dei controlli delle attrezzature antincendio depositati in sede vengono registrati i controlli effettuati e le eventuali anomalie e/o difetti riscontrati. Estintori portatili: le sedi sono dotate di un numero congruo di estintori dislocati in uniformemente in tutte le aree. Rete idrica - naspi/idranti: Alcuni plessi sono dotati di una rete di idranti a manichetta UNI 45 o Naspi che consentono col getto il raggiungimento di ogni punto dell area protetta. Nelle adiacenze ai plessi sono installati attacchi motopompa Impianti automatici di rilevazione e spegnimento: in alcuni locali dei plessi sono installati impianti di rivelazione fumi. Non esistono impianti automatici di spegnimento. Manutenzione periodica: è assicurata da ditta esterna secondo cadenze stabilite. Incaricati del primo intervento: sono gli incaricati della emergenza e della evacuazione. Pronto soccorso Gli interventi sono affidati al personale interno all uopo addestrato in attesa dell intervento dei soccorsi esterni. L organizzazione di sede è data da: Attivazione di soccorsi esterni - sono stati individuati e indicati all albo sicurezza i nominativi degli incaricati per la gestione delle emergenze. Assistenza medica d emergenza: attraverso l attivazione del 118. Incaricati del primo soccorso: i lavoratori incaricati per la gestione dell emergenza vengono formati anche per questo intervento. Per gli obiettivi didattici e contenuti minimi della formazione dei lavoratori designati al pronto soccorso per le aziende di gruppo B si è fatto riferimento all Allegato 4 del D.M. 388 del 15 luglio 2003.

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