Interventi di regimazione Idraulica del Fosso Zocca
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- Sergio Blasi
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1 Interventi di regimazione Idraulica del Fosso Zocca
2 PROGETTO DEFINITIVO - Revisione Pagina 1 di 11 INDICE Premessa... 2 Obiettivi progettuali... 2 La soluzione progettuale: criteri e scelte progettuali... 3 I parametri del bando provinciale... 5 Valutazioni tecniche... 6 Riepilogo aspetti finanziari ed economici... 8 Documentazione fotografica... 9
3 PROGETTO DEFINITIVO - Revisione Pagina 2 di 11 Premessa Il progetto in esame è finalizzato alla regimazione dei deflussi del Fosso Zocca in Comune di Vedano Olona (VA). Con delibera della Giunta Comunale n 65 del 21/05/2015 è stata approvata una prima versione del progetto definitivo dell opera. La Provincia di Varese, nell ambito del Bando Forestale Provinciale 2015, ha ritenuto finanziabile il progetto proposto dal Comune di Vedano Olona esprimendosi con due note successive in data 30/06/15 e 27/08/15. Attualmente il finanziamento risulta da confermare. Dopo l approvazione della prima versione del progetto definitivo a causa di modifiche allo stato dei luoghi connesse con il verificarsi di eventi meteorici intensi e a seguito di successive valutazioni si è resa necessaria una revisione del progetto stesso. Obiettivi progettuali Il Fosso Zocca nasce nel Parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate in comune di Binago e fluisce verso valle drenando un ampio versante boscato fino all abitato di Vedano Olona dove viene intubato. Lungo la porzione naturale del Fosso, negli ultimi 10 anni, sono state realizzate due vasche di laminazione destinate alla mitigazione delle piene che causavano l allagamento del quartiere S. Siro. Gli interventi in progetto riguardano opere di completamento di queste vasche e interventi diffusi per la regimazione dei deflussi e la riduzione dei fenomeni erosivi.
4 PROGETTO DEFINITIVO - Revisione Pagina 3 di 11 La soluzione progettuale: criteri e scelte progettuali Gli obiettivi che sono stati individuati per soddisfare le richieste dell Amministrazione Comunale si possono riassumere come segue: - Migliorare le condizioni di deflusso delle portate del Fosso in armonia con le potenzialità del sistema di smaltimento interrato esistente; - Ottimizzare il funzionamento dei presidi e dei manufatti esistenti; - Sistemare il tracciato del fosso rimuovendo gli accumuli di detriti, consolidando le aree in erosione e regimando le acque del bacino; Le soluzioni progettuali selezionate si possono dividere in due tipologie: - Interventi puntuali di adeguamento e potenziamento dei manufatti esistenti; - Interventi puntuali e diffusi di regimazione e consolidamento. Le due tipologie si distinguono anche dal punto di vista dei materiali impiegati e delle tecniche di lavoro. Gli interventi sui manufatti esistenti consistono nella fornitura di attrezzature e/o materiali destinati a completare i sistemi di laminazione esistenti. Le opere di regimazione e consolidamento sono caratterizzate, invece, dall impiego dell ingegneria naturalistica, secondo le tecniche previste dal manuale della Regione Lombardia. Gli interventi in progetto riguardano quindi: - Intervento 1: formazione di sagomatura del manufatto di imbocco del fosso mediante getto in calcestruzzo e fornitura e posa di asta graduata per la misura dei livelli; - Intervento 2: intervento di pulizia forestale e rimozione dei sedimenti accumulati lungo il fosso compresa formazione di accessi all'alveo e deposito in sito del materiale; - Intervento 3: intervento di consolidamento delle sponde mediante formazione di palizzate di sostegno; - Intervento 4: fornitura e posa di paratoia di regolazione dei deflussi e asta graduata per la misura dei livelli sul manufatto esistente della vasca di laminazione n 1
5 PROGETTO DEFINITIVO - Revisione Pagina 4 di 11 - Intervento 5: fornitura e posa di paratoia di regolazione dei deflussi e asta graduata per la misura dei livelli sul manufatto esistente della vasca di laminazione n 2 - Intervento 6: regimazione dei deflussi mediante la formazione di guado in pietrame compresi scavi, pulizia forestale e sistemazione della mulattiera; - Intervento 7: regimazione dei deflussi mediante la formazione di protezione antierosiva in pietrame compresa pulizia forestale, formazione accesso, rimozione di piante crollate, parapetto anticaduta e sistemazione puntuale della mulattiera; Per quanto riguarda l intervento n 7 si è reso necessaria una revisione del progetto a causa dei cambiamenti generati dal crollo di una serie di piante proprio nel punto d intervento. L intervento n 8, originariamente previsto, è stato stralciato perché si è ritenuto che i benefici attesi dalla sua realizzazione non fossero compatibili con l impatto che la cantierizzazione dell intervento stesso avrebbe avuto sulle componenti naturali (bosco, sentieri, ) a causa dell accesso di mezzi pesanti in un area densamente boscata all interno del Parco Pineta. Il fosso di scolo che s intendeva regimare con la realizzazione dell intervento 8 si ritiene possa continuare a interessare il sedime esistente, ormai consolidato, visto anche lo spostamento ormai definitivo del tracciato del sentiero limitrofo. Al fine di limitare la possibilità d imprevisti sono stati eseguiti rilievi di dettaglio, anche a seguito di parziali pulizie operate lungo il fosso. Questi rilievi hanno consentito di specificare con maggiore precisione l entità degli interventi in progetto. La consistenza degli interventi in progetto è stata quindi rivalutata al fine di recepire le evidenze dei rilievi e delle nuove condizioni riscontrate. Dal punto di vista ambientale si osserva che le due categorie di opere in progetto non hanno effetti negativi in quanto gli interventi sui manufatti esistenti non alterano sostanzialmente il loro inserimento nel contesto ambientale mentre le opere di sistemazione dell alveo e regimazione dei
6 PROGETTO DEFINITIVO - Revisione Pagina 5 di 11 deflussi, anche grazie alle tecniche di ingegneria naturalistica, si adattano alle caratteristiche di naturalità delle aree oggetto di intervento. Tutti gli interventi, in particolare quelli sul patrimonio arboreo dovranno essere eseguiti nel rispetto delle prescrizioni e dei regolamenti del Parco Pineta. Le aree d intervento sono state riportate sulle planimetrie catastali individuando i mappali interessati e le relative aree occupate ed indennizzi. I parametri del bando provinciale Gli interventi in progetto riguardano tratti di fosso oggetto di fenomeni erosivi e di dissesto aventi una lunghezza complessiva di circa 380 m. Tutti gli interventi ricadono interamente in classe di fattibilità geologica IV e sono stati localizzati sulla carta della fattibilità geologica del PGT (vedi allegati). Gli interventi, com è possibile evincere dagli estratti cartografici allegati, si situano nel comune di Vedano Olona lungo corpi idrici identificati nel reticolo idrico minore comunale e al di fuori del tessuto urbano consolidato. Il PIF evidenzia un area, a monte del punto di intubamento del fosso, come superficie boscata ai sensi dell art. 43 l.r. 31/08. A tal riguardo, in armonia alla legge, si precisa che gli interventi ivi previsti consistono nella rimozione dall alveo del materiale in eccesso, delle ramaglie e di eventuali piante pericolanti o interferenti con il regolare deflusso delle acque e il consolidamento delle sponde con interventi d ingegneria naturalistica. Il bosco non sarà oggetto di trasformazione. Tutti gli interventi d ingegneria naturalistica saranno eseguiti secondo i criteri del manuale redatto dalla Regione Lombardia e incidono per un importo > del 70% rispetto al totale. Gli interventi in progetto si situano in aree ricadenti per più del 50% della superficie in elementi primari della rete ecologica regionale (vedi allegati). Come già accennato gli interventi in progetto hanno anche la funzione di completare e integrare altre opere già esistenti (vasche di laminazione).
7 PROGETTO DEFINITIVO - Revisione Pagina 6 di 11 Valutazioni tecniche I manufatti di regolazione delle due vasche esistenti furono concepiti per essere autonomi e indipendenti dall intervento dell uomo al fine di semplificare la loro manutenzione e funzionamento, Le opere così realizzate ottimizzano le funzioni di manutenzione a scapito della migliore funzionalità idraulica teorica. Tale fattore è apparso limitante in base alle evidenze riscontrate dall ufficio tecnico comunale durante gli eventi di piena monitorati finora. Gli eventi meteorici minori, mediamente meno intensi dell evento centennale assunto come riferimento progettuale per le vasche esistenti, possono infatti essere caratterizzati da elevata variabilità spaziale e temporale della pioggia. Queste caratteristiche possono mettere in crisi il collettore intubato di valle senza attivare il volume delle vasche che risultano pertanto sotto utilizzate. E sembrato ragionevole pertanto valutare l adozione d interventi migliorativi. La scelta progettuale è ricaduta quindi su sistemi di regolazione delle luci di scarico realizzati mediante paratoie metalliche regolabili manualmente. Questi dispositivi consentono, se necessario, di regolare le luci di scarico delle vasche, invasando temporaneamente più volume d acqua al fine di sgravare il collettore di valle. Le paratoie dovranno essere normalmente aperte e presidiate da sistemi di bloccaggio della regolazione che possono essere rimossi solo da personale autorizzato. Le manovre sui dispositivi di progetto dovranno essere eseguite da personale istruito e informato circa il funzionamento dei dispositivi di regolazione e il sistema di laminazione delle vasche. Il gruppo che sarà autorizzato a operare sui sistemi di regolazione sarà coordinato da un responsabile. Le procedure per le manovre di regolazione andranno a integrare i piani di manutenzione delle opere redatti all epoca della costruzione, corredati dai disciplinari per l esercizio, la manutenzione e la vigilanza dello sbarramento e dell invaso.
8 PROGETTO DEFINITIVO - Revisione Pagina 7 di 11 Un ipotetico funzionamento della vasca 1 dotata di paratoia è schematizzato nel grafico sottostante. Come si può notare la portata uscente con luce fissa (tratteggio rosso) viene modificata dalla presenza della paratoia (linea rossa continua) che consente di diminuire la portata uscente e rilasciarla in modo più progressivo. Le altezze sono comunque contenute entro il limite massimo ammissibile per la vasca Fosso Zocca Idrogramma di Verifica Evento 10 - ennale Q[mc/s] - h[m] Idrogramma ingresso Altezze invaso Limite Altezza (Franco) Limite Portata Portata scarico luce mobile Portata scarico luce fissa Volume Invasato Volume Invasato [migliaia mc] Time step [ore]
9 PROGETTO DEFINITIVO - Revisione Pagina 8 di 11 Riepilogo aspetti finanziari ed economici Per quanto attiene al quadro di spesa generale si rimanda al quadro economico allegato. Si precisa che la quantificazione economica dell intervento è stata eseguita, ove possibile, con riferimento all elenco prezzi delle opere forestali (regione Lombardia 2011). Le voci di costo contenute in detto elenco, come precisato dalla Regione stessa, sono da intendersi al netto delle spese generali (14%) e utile d impresa (10%), percentuali che andranno aggiunte ai prezzi di listino al fine di ottenere l importo finale da assoggettare al ribasso. Ai nuovi prezzi ottenuti da specifiche analisi e impiegati nel computo metrico di progetto (NP) sono già state applicate le percentuali sopra riportate. Con riferimento al quadro economico si precisa che nel progetto si prevedono lavori in economia per la risoluzione di aspetti di dettaglio, piccole protezioni con funzione antierosione e sistemazioni localizzate dell alveo da valutarsi in fase di esecuzione. L importo complessivo delle opere comprensivo degli oneri della sicurezza ammonta a ,24 per un totale di quadro economico comprensivo di IVA pari a ,00.
10 Comune di VEDANO OLONA (Provincia di Varese) Interventi di regimazione Idraulica del Fosso Zocca PROGETTO DEFINITIVO - Revisione NOVEMBRE 2015 Pagina 9 di 11 Documentazione fotografica La parte terminale del fosso (zona S. Siro) dopo pulizia (interventi 1-2-3) Le piante crollate nei pressi dell intervento n 7
11 PROGETTO DEFINITIVO - Revisione Pagina 10 di 11 La zona di intervento n 6 La zona di intervento n 1
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