Il Canto degli Italiani e la nostra storia.

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Marina Negri
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1 Il Canto degli Italiani e la nostra storia.

2 Prima strofa. Fratelli d Italia, l Italia s è desta! Dell elmo di Scipio s è cinta la testa. Dov è la Vittoria? Le porga la chioma, ché schiava di Roma Iddio la creò! Siam pronti alla morte: L Italia si è posta sul capo l elmo di battaglia di Publio Cornelio Scipione, forse il più grande generale di tutti i tempi, colui che sconfisse Annibale a Zama nel 202 a.c. Con questa vittoria Roma dimostrò di essere la più grande potenza del Mediterraneo che fino a quel momento era stato influenzato dalla cultura fenicia dei Cartaginesi. Da allora la dèa Vittoria non può che chinare il capo (la chioma) dinanzi all Italia, poiché ad essa Dio la rese sottomessa. La coorte era la decima parte di una legione romana, ed era costituita da seicento uomini

nel 202 a.c. Con questa vittoria Roma dimostrò di essere la più grande potenza del Mediterraneo che fino a quel momento era stato influenzato dalla cultura fenicia dei Cartaginesi.

3 Seconda strofa. Noi siamo da secoli calpesti, derisi, perché non siam popolo, perché siam divisi. Raccolgaci un unica BANDIERA, una speme: di fonderci insieme già l ora suonò! siam pronti alla morte: E suggestivo il richiamo a quei versi del Purgatorio (XXX, vv ) in cui Dante, tanto tempo prima del Risorgimento, parla di Beatrice che reca i colori della nostra bandiera Il Tricolore come bandiera nazionale nasce in realtà a Reggio Emilia, il 7 gennaio 1797, come vessillo della Repubblica Cispadana, su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni, in ricordo del tricolore usato in Francia al tempo della rivoluzione.

siam pronti alla morte: E suggestivo il richiamo a quei versi del Purgatorio (XXX, vv.

4 Terza strofa. Uniamoci, amiamoci! L unione e l amore rivelano ai popoli le vie del Signore! Giuriamo far libero il suolo natìo: uniti per Dio chi vincer ci può? siam pronti alla morte: Uniamoci, amiamoci : di queste idee si fece portavoce Vincenzo Gioberti, sacerdote e primo presidente della Camera dei deputati del Regno di Sardegna. Fu autore de Il Primato civile e morale degli Italiani e a causa del suo pensiero, fu esiliato all estero. Rientrò in Italia solo nel 1847.

siam pronti alla morte: Uniamoci, amiamoci : di queste idee si fece portavoce Vincenzo Gioberti, sacerdote e primo

5 Quarta strofa. Dall Alpi a Sicilia, dovunque è Legnano! Ogn uom di Ferruccio ha il core, ha la mano! I bimbi d Italia si chiaman Balilla! Il suon d ogni squilla i Vespri suonò! Siam pronti alla morte: La battaglia di Legnano, combattuta nel 1176 e oggi tanto cara ai leghisti, decretò la vittoria dei Comuni del Nord Italia contro le truppe del Barbarossa, il quale, disarcionato, fuggì a piedi. Ferruccio è Francesco Ferrucci. Toscana, 1530: la Repubblica Fiorentina è assediata da Carlo V e dagli Spagnoli. Ferrucci, che sta difendendo la sua città, ferito e malato, è ucciso da un mercenario italiano al soldo degli invasori. Spirando dice: Vile, uccidi un uomo morto. Chi sia stato esattamente questo balilla (forse voce dialettale genovese per monello, forse semplice nomignolo), non sappiamo con certezza: forse un certo Giovan Battista Perasso che nel 1746, mentre Genova era assediata dalle truppe asburgiche, a 14 anni, prese un sasso e in dialetto urlò che l inse?, cioè comincio?. Il sasso fu scagliato e il popolo diede inizio alla rivolta. La strofa si conclude a Sud, col ricordo dei Vespri Siciliani. Palermo, La Sicilia è sotto gli Angioini. Al vespro, mentre le donne vanno a messa, un gruppo di francesi le importuna. Il marito di una reagisce ed è la scintilla per la rivolta.

disarcionato, fuggì a piedi. Ferruccio è Francesco Ferrucci. Toscana, 1530: la Repubblica Fiorentina è assediata da Carlo V e dagli Spagnoli.

6 Quinta strofa. Son giunchi che piegano le spade vendute: già l Aquila d Austria le penne ha perdute! Il sangue d Italia, il sangue polacco, bevè col cosacco, ma il cor le bruciò! Siam pronti alla morte: Questa quinta strofa reca un esplicita accusa nei confronti dell Austria, il cui simbolo era l aquila bicipite: con le sue truppe mercenarie aveva represso nel sangue i moti carbonari in Italia, comportandosi come la Russia (il cosacco), che pure usò soldati mercenari per domare l insurrezione in Polonia nel Ma l aquila asburgica ha i giorni contati e i suoi mercenari (le spade vendute) saranno sconfitti.

Siam pronti alla morte: Questa quinta strofa reca un esplicita accusa nei confronti dell Austria, il cui simbolo era l aquila bicipite: con le sue truppe

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