Convegno CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA COLLEGATO AL LAVORO. ENRICA PEJROLO Dirigente Servizio Formazione Professionale Provincia di Torino

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1 Convegno CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA COLLEGATO AL LAVORO ENRICA PEJROLO Dirigente Servizio Formazione Professionale Provincia di Torino 25 febbraio 2011 PROGRAMA ANTICRISI Nell anno 2010 in Provincia di Torino persone hanno avuto almeno 1 servizio accoglienza aziende in CIGD 272 in Mobilità in deroga 19 in disoccupazione speciale FENOMENO IMPORTANTE (A LIVELLO NAZIONALE) ASPETTI DI COESIONE SOCIALE

2 PROGRAMMA ANTICRISI Progetti integrati per il potenziamento delle competenze dei lavoratori e delle lavoratrici Concetti chiave: INTEGRAZIONE POTENZIAMENTO COMPETENZE (favorire la continuità del lavoro) INTEGRAZIONE e corresponsabilità tra istituzioni (Regione Province) e con le parti sociali (datori di lavoro e OO.SS) delle politiche (politica attiva e passiva) dei servizi (servizi formativi e al lavoro) dei soggetti attuatori (CPI, agenzie autorizzate per il lavoro, soggetti accreditati per la formazione), con forte ruolo di governo del pubblico ATTIVAZIONE DI MODALITA ORGANIZZATIVE DI GESTIONE INTEGRATA A LIVELLO VERTICALE / ORIZZONTALE PERSONALIZZAZIONE DEI PERCORSI DI POLITICA ATTIVA, FLESSIBILITA E FINALIZZAZIONE MONITORAGGIO, VERIFICA E VALUTAZIONE CONCERTATA (CRI TRIPARTITA)

3 PROGRAMMA ANTICRISI Nel primo anno di sperimentazione (2010) il progetto ha dimostrato TENUTA E COERENZA COMPLESSIVA Coniuga politiche attive, finanziate dai PO FSE, con politiche passive finanziate da risorse nazionali (a normativa invariata) Condiziona la percezione dell indennità collegata alla formazione o ad altre misure di politica attiva (condizionalità) Modifica modalità di lavoro e di gestione complessiva del processo, in condizioni di particolare complessità del contesto (n. persone coinvolte, target molto differenziati, situazione lavorativa difficile, necessità tempi brevi, flessibilità risposta, tempi e modalità di sospensione dal lavoro..) Attiva e sviluppa legami e reti tra soggetti differenti quali i CPI, servizi FP e Lavoro, INPS, imprese, agenzie per il lavoro e enti di formazione Interventi mirati in coerenza con durata sospensione TIPOLOGIA LAVORATORI COINVOLTI CLASSI DI ETÀ E GENERE 49% dei lavoratori è compreso tra i 35 e i 49 anni Il 64% è rappresentato dagli uomini a conferma che i settori di attività economica tipici della crisi vedono in maggior parte colpite le aziende con prevalente composizione maschile Prevale la classe anni con lavoratori, seguita dai anni con

4 TIPOLOGIA LAVORATORI COINVOLTI TITOLO DI STUDIO* Oltre il 60% dei lavoratori presenta bassa scolarità (il 55% dei lavoratori possiede la licenza media) il 27% un diploma di scuola media superiore * (Dati riferiti a soggetti pari al 61,3% del totale coinvolto) TIPOLOGIA LAVORATORI COINVOLTI CITTADINANZE L 89% dei lavoratori è di cittadinanza italiana il 4% sono Romeni il 3% Marocchini seguiti da Peruviani e Albanesi che rappresentano rispettivamente l 1%

5 SETTORI DI ATTIVITA ECONOMICA COINVOLTI Il 63% dei lavoratori con codice Ateco valido provengono dall INDUSTRIA il 37% dai SERVIZI 58% ATTIVITA MANIFATTURIERE (Metallurgicometalmeccanico) e INDUSTRIE ALIMENTARI l 8% dai SERVIZI DI SUPPORTO alle imprese comprendono i settori del Commercio, Trasporto e Magazzinaggio assieme alle attività scientifiche, professionali e tecniche che hanno rispettivamente il 7% dei lavoratori coinvolti; 4% dalle COSTRUZIONI TIPOLOGIA IMPRESE FLUSSO PREVALENTE CPI di Torino (29% delle imprese sul totale del territorio provinciale) CPI Settimo (12%) CPI Moncalieri (10%) La distribuzione evidenzia la diversità del tipo di impresa diffusa sul territorio provinciale. Torino, Settimo, Moncalieri prevalenza imprese non artigiane (soggette e non soggette alla CIGD) Rivoli in maggior parte presenta imprese non artigiane soggette alla disciplina della CIGD Ivrea vede la maggior parte imprese non artigiane non soggette alla disciplina della CIGD Ciriè e Orbassano prevalenza impresa artigiana

6 TIPOLOGIA DEROGA: DURATA 11 mila lavoratori in CIGD media > di 60gg 3518 mila lavoratori in CIGD breve <= 60gg 833 lavoratori in CIGD lunga senza prospettiva di rientro in azienda LA FUNZIONE DELLA FORMAZIONE Formazione come risorsa e non come vincolo Flessibilità della formazione (catalogo corsi ampio e diversificato, possibilità di curvatura - rimodulazione dei percorsi per fabbisogni definiti) Risposta alle attese del lavoratore (rafforzamento competenze base) Aderenza ai bisogni formativi aziendali Concertazione e condivisione con gli attori del territorio

7 TIPOLOGIA PREVALENTE FORMAZIONE EROGATA INFORMATICA (patente europea e informatica tecnica) 53,7% monte ore LINGUE STRANIERE 14,2% monte ore RISTORAZIONE 8,1% monte ore Per gli stranieri: LINGUA ITALIANA 15% monte ore Prevalenza CORSI BREVI (31-60 ore) LE SFIDE PER IL MIGLIORAMENTO 2011: anno per consolidare e strutturare modello di intervento che regga nel medio periodo, attraverso precisazione del modello operativo, degli standard di servizio ed il coinvolgimento delle parti sociali e imprese Quali percorsi e servizi possono risultare maggiormente efficaci per una risposta al cambiamento qualitativo della sospensione dal lavoro e per una risposta più mirata, in relazione alla diversa condizione dei lavoratori e ai fabbisogni del mercato?

8 LE SFIDE PER IL MIGLIORAMENTO Il dispositivo presenta margini di flessibilità che possono essere utilizzati, occorre migliorare la capacità di definizione preventiva degli obiettivi di riqualificazione per il rientro in azienda o di accompagnamento alla ricollocazione - Cultura della formazione per la qualità della formazione - Investire nelle reti con il territorio, a partire dalle reti dei CPI, in un ottica di governance, di raccordo con il tessuto sociale e con le imprese e di coordinamento complessivo - Collegare interventi previsti dal bando crisi con analisi e azioni di sviluppo locale - LE SFIDE PER IL MIGLIORAMENTO Formazione di figure di sistema e in particolare Case Manager sulla diagnosi dei percorsi dei lavoratori (centralità bilancio di competenze) e sulle risorse e prospettive occupazionali a partire da analisi dei fabbisogni territoriali - Dispositivo da strumento per affrontare le difficoltà attuali del mercato del lavoro a opportunità per lo sviluppo -

9 LE SFIDE PER IL MIGLIORAMENTO Il dispositivo come primo passo per migliorare la governance del sistema del lavoro verso una riforma del sistema degli ammortizzatori sociali Strumento di crescita inclusiva incentivando la partecipazione al mercato del lavoro, l acquisizione di competenze e la lotta alla povertà Estensione del dispositivo a nuovi target (ricollocazione over 45 e co.co.pro.) ACCRESCERE LA CONSAPEVOLEZZA E PROGETTARE LA NUOVA SITUAZIONE Grazie per l attenzione enrica.pejrolo@provincia.torino.it

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