CONFERENZA MONDIALE SUI DIRITTI UMANI (VIENNA 1993) - DICHIARAZIONE FINALE I diritti umani delle donne e delle bambine sono parte inalienabile,
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- Marilena Catalano
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1 Dichiarazione Universale dei Diritti Umani 1948 Art.1 Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.. Art.2 Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita, o di altra condizione
2 CONFERENZA MONDIALE SUI DIRITTI UMANI (VIENNA 1993) - DICHIARAZIONE FINALE I diritti umani delle donne e delle bambine sono parte inalienabile, integrale e indivisibile dei diritti umani universali. La piena e pari partecipazione delle donne alla vita politica civile, economica, sociale e culturale.e lo sradicamento di tutte le forme di discriminazione sulla base del sesso sono obiettivi prioritari della comunità internazionale. La violenza di genere e tutte le forme di molestia e sfruttamento sessuale, incluse quelle derivanti da pregiudizi culturali e dal traffico internazionale, sono incompatibili con la dignità e il valore della persona umana e devono essere eliminate.
3 PECHINO 1995-PROGRAMMA D AZIONE Valorizzare differenza di genere Empowerment Mainstreaming il genere AREE D AZIONE* 1: donne e poverta 2: istruzione e formazione 3: donne e salute 4:violenza contro le donne 5: donne e conflitti armati 6: donne e economia 7: donne potere processi decisionali nell economia, nella societa, in politica 8: meccanismi istituzionali per favorire il progresso delle donne 9: diritti fondamentali delle donne 10: donne e media 11: donne e ambiente 12: le bambine
4 UNIONE EUROPEA DIVIETO DI DISCRIMINAZIONE DI SESSO, DIRETTA E INDIRETTA, NELLE RETRIBUZIONI, NELL ACCESSO E NELLE CONDIZIONI DI LAVORO, NEGLI SCHEMI PREVIDENZIALI PUBBLICI E OCCUPAZIONALI ART 141 TCE (ex 119 del Trattato di Roma) 14 Direttive* a partire dal 1975 (75/117/CEE parita retributiva) fino alla direttiva 2006/54/CE e alle direttive 2010/18 e 2010/41 che rivedono e abrogano due precedenti direttive. * 7 Direttive abrogate dalla Direttiva 2006/54 sulle pari opportunità e la parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego che ne fa una rifusione.
5 TRATTATO AMSTERDAM Art 13 TCE: Fatte salve le altre disposizioni della Costituzione e nell ambito delle competenze da essa attribuite all Unione, una legge o legge quadro europea del Consiglio puo stabilire le misure necessarie per combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l origine etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilita, l eta o l orientamento sessuale. Il Consiglio delibera all unanimita previa approvazione del Parlamento europeo. Stabilisce la competenza per approvazione della Direttiva 2004/113: parita di trattamento tra uomini e donne nell accesso a beni e servizi. +Direttive 2000/43 e 2000/78
6 UNIONE EUROPEA MISURE POSITIVE. - MISURE DI RIEQUILIBRIO E RIDISTRIBUZIONE DELLE OPPORTUNITA DI PARTENZA NELLA COMPETIZIONE NEL MERCATO DEL LAVORO ART. 2(4) DIRETTIVA 76/207/CEE (misure prevalenti nelle politiche europee) - AZIONI POSITIVE/DISCRIMINAZIONI POSITIVE/QUOTE NEL RECLUTAMENTO NEI POSTI DI LAVORO E CARRIERE Quote flessibili a favore del sesso sottorappresentato TRATTATO AMSTERDAM, ART ; DIRETTIVA 2006/54 ART.3
7 Carta dei diritti fondamentali dell UE ART 21 E' vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata in particolare sul sesso, la razza, il colore della pelle o l'origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l'appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l'eta', o le tendenze sessuali. [UGUAGLIANZA DI TRATTAMENTO IN OGNI AREA] ART. 23. La parita' tra uomini e donne deve essere assicurata in tutti i campi [MAINSTREAMING L'UGUAGLIANZA] compreso in materia di occupazione, di lavoro e di retribuzione. Il principio non osta al mantenimento o all'adozione di misure che prevedano vantaggi specifici a favore del sesso sottorappresentato [UGUAGLIANZA DI OPPORTUNITA' E RISULTATI AZIONI POSITIVE E DISCRIMINAZIONI POSITIVE IN OGNI AREA]
8 ART. 33 VITA FAMILIARE E VITA PROFESSIONALE 1. E garantita la protezione della famiglia sul piano giuridico, economico e sociale. 2. Al fine di poter conciliare vita familiare e vita professionale, ogni individuo ha il diritto di essere tutelato contro il licenziamento per un motivo legato alla maternita e il diritto a un congedo di maternita retribuito e a un congedo parentale dopo la nascita o l adozione di un figlio.
9 Mainstreaming le pari opportunita nell UE INTEGRARE L UGUAGLIANZA DI GENERE IN TUTTE LE POLITICHE BASE GIURIDICA: Art 2 e Art 3 del Trattato di Amsterdam (1999) Art 23 Carta diritti fondamentali LEGISLAZIONE E STRUMENTI: -Raccomandazione della Commissione Europea del Obbligo nella programmazione dei Fondi Strutturali e
10 MAINSTREAMING DEFINIZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA Mainstreaming il genere comporta che non bisogna limitare le azioni di promozione della parita alla realizzazione di misure specifiche a favore delle donne ma bisogna invece mobilitare esplicitamente sull obiettivo della parita il complesso delle azioni politiche generali introducendo all atto stesso della loro concezione, la sollecitudine per gli effetti che esse posson avere sulle situazioni rispettive delle donne e degli uomini (gender perspective).comporta un coinvolgimento attivo sia delle donne che degli uomini e la valorizzazione delle loro responsabilita rispettive.la parita di opportunita non riguarda solo le donne, la loro realizzazione e la loro autonomia, bensi anche gli uomini e l insieme della societa
11 STRATEGIA PER L UGUAGLIANZA TRA DONNE E UOMINI PARI INDIPENDENZA ECONOMICA PER DONNE E UOMINI -PARITA RETRIBUTIVA PER LAVORI UGUAGALI E DI UGUALE VALORE -PRESENZA PARITARIA NEI PROCESSI E NELLE POSIZIONI DI DECISION-MAKING -ELIMINARE LA VIOLENZA DI GENERE -PROMUOVERE LA PARITÀ TRA DONNE E UOMINI ALL ESTERNO DELL UE
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