NOTA TERRITORIALE Andamento del mercato immobiliare nel II semestre 2015 Settore residenziale

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1 NOTA TERRITORIALE Andamento del mercato immobiliare nel II semestre Settore residenziale MODENA a cura dell Ufficio Provinciale -Territorio della Direzione Provinciale di MODENA Nerina Reggiani (referente OMI) data di pubblicazione: 30 giugno 2016 periodo di riferimento: secondo semestre

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3 Andamento del mercato immobiliare nel II semestre Provincia di - Settore residenziale a cura dell Ufficio Provinciale Territorio della Direzione Provinciale di MODENA con la collaborazione dell Ufficio Statistiche e Studi della Direzione Centrale Osservatorio Mercato Immobiliare e Servizi Estimativi dc.omise@agenziaentrate.it Le informazioni rese nel presente rapporto sono di proprietà esclusiva dell Agenzia delle Entrate. Non è consentito vendere, affittare, trasferire, cedere i dati contenuti o assumere alcune altre obbligazioni verso terzi. Le informazioni possono essere utilizzate, anche ai fini della loro elaborazione, purché, nel caso di pubblicazione, venga citata la relativa fonte.

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5 Indice 1 Introduzione Mercato regionale Mercato provinciale Mercato del comune di Note metodologiche Introduzione La presente Nota Territoriale, relativa al II semestre, è stata realizzata dall Ufficio Provinciale Territorio della Direzione provinciale di, in collaborazione con l Ufficio Statistiche e Studi del Mercato Immobiliare della Direzione Centrale OMISE dell Agenzia delle Entrate ed ha lo scopo di illustrare composizione e dinamiche del mercato residenziale della provincia di. Sono stati analizzati i principali dati strutturali del mercato delle abitazioni rilevati dall Osservatorio del mercato immobiliare dell Emilia Romagna, con approfondimenti sulla provincia di ed in particolare sul capoluogo. I dati analizzati e presentati nella nota sono: il numero di transazioni normalizzate () delle abitazioni e relative variazioni di periodi; l intensità del mercato immobiliare (IMI); le quotazioni medie delle abitazioni ed il numero indice quotazioni dal I semestre 2004; lo stock e per dimensione delle abitazioni. Con riferimento alle quotazioni, occorre precisare che, a causa degli eventi sismici del primo semestre 2012, le quotazioni medie, le relative variazioni e gli indici sono stati calcolati escludendo i dati riferiti alle aree terremotate ricadenti in provincia di. Nello specifico sono stati esclusi i valori dei Comuni di Bomporto e Ravarino (macroarea Pianura Panaro), Camposanto, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, San Felice sul Panaro, San Possidonio e San Prospero (macroarea Bassa Modenese) e Novi di e Soliera (macroarea Pianura Secchia). 1

6 2 Mercato regionale Il mercato immobiliare regionale relativo al II semestre mostra una ripresa degli scambi di abitazioni. In questa prima sezione si analizza l andamento del settore immobiliare residenziale della regione Emilia Romagna nel II semestre che, con transazioni normalizzate () registra un incremento delle compravendite su scala regionale pari al 10,4%. Al fine di consentire una sintetica rappresentazione del panorama immobiliare analizzato, nella Tabella 1 e nella Tabella 2 seguenti si riportano gli indicatori più significativi, quali il con relative variazioni rispetto all omologo periodo dell anno 2014 oltre alle quotazioni medie, le rispettive variazioni rispetto al semestre precedente e gli indici di incremento. La Tabella 3 riassume i dati annuali delle compravendite e l indicatore di intensità del mercato immobiliare (IMI). I grafici successivi mostrano la distribuzione dei volumi di compravendita all interno del territorio regionale oltre all andamento del mercato, in termini di, con riferimento al primo semestre Tabella 1: e variazioni % Province II sem Intera Provincia Capoluoghi Non Capoluoghi Var % II sem / II sem 2014 Quota % Regione II sem Var % II sem / II sem 2014 Quota % Regione II sem Var % II sem / II sem 2014 Quota % Regione Bologna ,2% 27,39% ,7% 29,07% ,2% 26,25% Ferrara ,4% 7,56% ,5% 7,44% ,6% 7,65% Forlì ,6% 7,68% ,3% 5,94% ,1% 8,87% ,3% 14,92% ,8% 11,26% ,9% 17,42% Parma ,4% 10,70% ,0% 12,96% ,7% 9,16% Piacenza ,5% 6,20% 465 9,1% 5,90% 740-1,2% 6,40% Ravenna ,5% 9,24% ,2% 10,52% ,7% 8,37% Reggio Emilia ,1% 10,13% ,1% 9,68% ,8% 10,43% Rimini ,2% 6,18% ,2% 7,24% 629 2,2% 5,45% Emilia Romagna ,4% 100,00% ,0% 100,00% ,4% 100,00% Dall analisi dei dati riportati in Tabella 1, come precedentemente accennato, si riscontra che nel II semestre le province emiliano-romagnole manifestano, complessivamente, in termini di numerosità di contrattazioni e relativamente all omologo periodo del 2014, un sostanziale incremento nella misura del 10,4% (corrispondente a ). L esame più approfondito del panorama delle compravendite mostra come il dato aggregato, di fatto, sia composto da una sostanziale omogeneità di tendenza positiva delle singole realtà provinciali, tra le quali spiccano le variazioni più consistenti registrate a Ravenna (+17,5%), Forlì (+14,6%), Ferrara (+14,4%) e Reggio Emilia (+13,1%); la realtà meno incisiva, ancorché con segno positivo, è rappresentata da Piacenza (+2,5%). Trend favorevole anche nel mercato immobiliare dei soli capoluoghi di provincia, che riflettono segni positivi variabili dal +6,0% di Parma al +22,8% di. Con l eccezione di Piacenza, che registra l unico calo nella misura del -1,2%, i restanti territori registrano incrementi contenuti nelle province di Rimini (+2,2%) e (+2,9%) e superiori al 11% nelle rimanenti province. 2

7 Tabella 2: Quotazioni medie e variazioni % Province Quotazione II sem /m 2 Intera Provincia Capoluoghi Non Capoluoghi Var % quotazione II sem / I sem N. indice quotazioni II sem (base = I sem 2004) Quotazione II sem /m 2 Var % quotazione II sem / I sem N. indice quotazioni II sem (base = I sem 2004) Quotazione II sem /m 2 Var % quotazione II sem / I sem N. indice quotazioni II sem (base = I sem 2004) Bologna ,2% 114, ,0% 107, ,5% 123,1 Ferrara ,0% 122, ,1% 107, ,0% 133,0 Forlì ,8% 107, ,5% 98, ,9% 111, ,1% 108, ,0% 110, ,8% 106,6 Parma ,6% 97, ,8% 99, ,6% 96,1 Piacenza ,4% 119, ,1% 113, ,6% 123,1 Ravenna ,2% 107, ,1% 113, ,3% 102,4 Reggio Emilia ,3% 80, ,4% 80, ,2% 81,5 Rimini ,1% 120, ,7% 118, ,8% 121,7 Emilia Romagna ,2% 108, ,6% 106, ,9% 111,0 Dalla Tabella 2 spicca il trend negativo delle quotazioni di Parma, con riferimento al I semestre, che per tutte le sezioni analizzate manifesta i maggiori decrementi: le variazioni registrate risultano del -6,6% per l intera provincia, del -9,8% per il capoluogo e del -2,6% per i rimanenti comuni. Le restanti province registrano variazioni contenute, in linea con il dato aggregato regionale che ha subito una leggera flessione nell ordine del -1,2%; trend analogo si è riscontrato anche per i capoluoghi e per i restanti territori. Tabella 3:, variazioni % e IMI - consuntivo annuo Intera Provincia Capoluoghi Non Capoluoghi Province Var % / 2014 IMI Var % / 2014 IMI Var % / 2014 IMI Bologna ,9% 1,81% ,2% 2,01% ,0% 1,68% Ferrara ,0% 1,26% ,2% 1,44% ,3% 1,17% Forlì ,3% 1,33% 830 2,8% 1,39% ,3% 1,31% ,0% 1,45% ,9% 1,70% ,2% 1,37% Parma ,0% 1,49% ,2% 1,92% ,4% 1,21% Piacenza ,3% 1,28% 923 7,4% 1,62% ,7% 1,12% Ravenna ,7% 1,47% ,2% 1,55% ,3% 1,41% Reggio Emilia ,0% 1,38% ,2% 1,73% ,4% 1,22% Rimini ,0% 1,29% ,5% 1,32% ,4% 1,27% Emilia Romagna ,8% 1,48% ,5% 1,71% ,8% 1,35% I dati riportati in Tabella 3 sono relativi all intero anno (consuntivo) e riportano le variazioni percentuali rispetto all anno precedente; per ciascuno strato informativo emerge che il dato aggregato registra incrementi significativi, in linea con l andamento nazionale. Per quanto concerne le compravendite, a livello regionale si riscontra un sostanziale aumento su tutte le province che determina una variazione positiva del 6,8% corrispondente ad un saldo di unità normalizzate; le singole realtà mostrano incrementi variabili da +1,0% di Parma a +11,7% di Ravenna. Analogo andamento si manifesta nei territori minori; il mercato immobiliare dei soli capoluoghi di provincia mostra, invece, dati contrapposti: da un lato la flessione di Parma (-1,2%), dall altro la crescita di Ferrara (+11,2%) e Ravenna (+12,2%). 3

8 Figura 1: Distribuzione II semestre per provincia 6,2% 10,1% 27,4% 9,2% 6,2% 7,6% 10,7% 7,7% 14,9% Bologna Ferrara Forlì Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini La distribuzione delle compravendite sul territorio regionale è evidenziata dal grafico di Figura 1. La provincia bolognese fa da traino all intera regione con il 27,4% delle contrattazioni; seguono (14,9%), Parma (10,7%) e Reggio Emilia (10,1%) mentre le restanti province si attestano su percentuali inferiori al 10% degli scambi regionali. I grafici polari (Figura 2 e Figura 3) consentono, leggendo i valori su ogni raggio, il confronto tra l IMI (intensità del mercato immobiliare) nazionale e regionale e l IMI delle singole province dell Emilia Romagna per i soli capoluoghi e per i comuni non capoluogo. Tutti i capoluoghi evidenziano una vivacità del mercato superiore a quella della media nazionale (1,31%) mentre i restanti territori, con l esclusione di Bologna (1,68%), ne seguono l andamento. In ambito regionale, i capoluoghi di Rimini, Forlì e Ferrara mostrano un IMI inferiore al dato medio, mentre tra i territori minori spicca la dinamicità registrata nella provincia di Bologna. 4

9 Figura 2: IMI - capoluoghi Italia 2,00% BO Emilia Romagna Capoluoghi RN FE 1,00% 1,32% 1,44% RE 1,73% 0,00% 1,39% FO 1,70% RA 1,55% MO PC 1,62% 1,92% PR Figura 3: IMI - non capoluoghi Italia 2,00% BO Emilia Romagna Non capoluoghi RN 1,68% 1,17% FE 1,27% 1,00% RE 1,31% FO 1,22% 0,00% RA 1,41% 1,12% 1,21% 1,37% MO PC PR I grafici di Figura 4 e Figura 5 riportano gli indici relativi all andamento dei volumi di compravendita ed all intensità del mercato per le province dell Emilia Romagna (capoluoghi e non capoluoghi), che vengono posti a confronto (a partire dall anno 2004) con i corrispondenti dati riferiti all intero territorio regionale e nazionale. In particolare, il grafico di Figura 4 indica un sensibile incremento, rispetto al semestre precedente nella numerosità delle contrattazioni, in linea con quanto registrato a livello nazionale e 5

10 regionale. Detto incremento, posto in relazione allo stock immobiliare, evidenzia una ripresa dell indicatore IMI per tutte le aree analizzate (Figura 5). Figura 4: Numero indice dal I semestre capoluoghi e non capoluoghi ,7 120, ,8 113,9 115,1 113,3 113,3 110,4 111, ,3 108,7 107,3 104,0 106,2105,8 103, ,1 100,3 104,1 97,6 93, ,5 89,5 87,7 84, Italia Emilia Romagna Capoluoghi Non capoluoghi 78,9 77,4 74,9 73,3 75,8 78,1 71,4 77,1 76,3 74,9 74,4 74,5 70,3 73,7 74,2 72,2 75,2 70,9 70,069,2 59,2 51,7 49,0 48,9 50,2 55,5 54,3 48,2 48,6 54,7 52,9 54,2 48,2 50,1 46,9 46,6 53,2 49,3 50,5 45,9 45,5 48,7 48,3 45,6 I_04II_04I_05II_05I_06II_06I_07II_07I_08II_08I_09II_09I_10II_10I_11II_11I_12II_12I_13II_13I_14II_14I_15II_15 Figura 5: IMI capoluoghi e non capoluoghi 4,00% 3,50% 3,00% 3,67% 3,59% 3,54% 3,47% 3,57% 3,51% 3,36% 3,41% 3,37% 2,96% 3,30% 3,18% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% Capoluoghi Non Capoluoghi Emilia Romagna Italia 2,43% 2,62% 2,55% 2,28% 2,20% 2,17% 2,22% 2,20% 2,15% 2,05% 2,07% 1,99% 1,42% 1,34% 1,56% 1,46% 1,62% 1,71% 1,48% 1,39% 1,31% 1,22% 1,26% 1,35%

11 3 Mercato provinciale La seconda sezione della nota è dedicate all analisi dell intero territorio della provincia di che con transazioni normalizzate registrate nel II semestre rappresenta l 8,3% del mercato regionale. Figura 6: Macroaree provinciali di La provincia modenese è stata suddivisa in 8 macroaree comprensive del capoluogo graficamente individuate in Figura 6: (comune capoluogo); Pianura Panaro; Pianura Secchia; Bassa Modenese; Pedemontana; Appennino Secchia; Frignano; Appennino Panaro. Le modalità di aggregazione dei comuni in macroaree provinciali sono state guidate prevalentemente dalla presenza di importanti elementi morfologici naturali (Fiume Panaro e Fiume Secchia, dorsale appenninica) e della principale arteria stradale (via Emilia), che creano nette suddivisioni sul territorio, ma anche dalle caratteristiche socio-economiche ed ambientali influenti sul mercato immobiliare residenziale, estrapolando il dato del capoluogo provinciale, in cui si concentra il 30,6% delle transazioni. 7

12 La Tabella 4 riporta le informazioni aggregate riferite alla numerosità di transazioni ed alle quotazioni unitarie medie riscontrate in ciascuna macroarea provinciale. Riflettendo il trend positivo evidenziato nel dato aggregato su scala regionale (+10,4%), le compravendite del comparto residenziale dell intero territorio provinciale mostrano, per il II semestre e in confronto al semestre omologo dell anno precedente, un segnale di ripresa del mercato (+8,3% pari a +222 ). Alle performance negative registrate nei soli territori delle macroaree Appennino Secchia, dove le transazioni si riducono del 25,2% (- 14 ), e Bassa Modenese (-16,5% corrispondente a -52 ), che ancora risente delle conseguenze degli eventi sismici accennati in premessa, si contrappongono gli incrementi generalizzati delle restanti macroaree, con variazioni che raggiungono il picco nel capoluogo, che recupera un significativo +22,8% (+152 ). Il panorama delle quotazioni, invece, tende ad una sostanziale stabilità dalla quale si discostano significativamente soltanto le macroaree Frignano (-4,1%) e Pianura Secchia (-4,8%) nella quale i valori di mercato scendono al di sotto di quelli apprezzati nel I semestre 2004 (n. indice delle quotazioni pari a 99,6); unico segno positivo per le quotazioni si registra nella macroarea Pianura Panaro, anche se pressoché irrilevante (+0,2%). Come già evidenziato nell introduzione alla Nota, le analisi delle quotazioni non hanno considerato alcuni territori comunali gravemente colpiti dal terremoto, in quanto per essi non è ancora possibile registrare intervalli di quotazioni attendibili, seppure in presenza di una minima dinamicità nelle compravendite; per tale motivo, nelle tabelle che seguono, la macroarea Bassa Modenese ed i territori comunali che la compongono risultano privi delle informazioni economiche, mentre le macroaree Pianura Panaro e Pianura Secchia riportano un dato aggregato calcolato escludendo i comuni interessati dal sisma. Tabella 4:, quotazioni medie e variazioni % - macroaree provinciali Macroaree provinciali II sem Var % II sem / II sem 2014 Quota % Provincia Quotazione II sem / m 2 Var % sem / I sem N. indice quotazioni II sem (base = I sem 2004) APPENNINO PANARO 68 10,8% 2,33% 821 0,0% 100,3 APPENNINO SECCHIA 40-25,2% 1,39% 813 0,0% 121,5 BASSA MODENESE ,5% 9,06% nd nd nd FRIGNANO 190 7,6% 6,54% ,1% 106,1 MODENA CAPOLUOGO ,8% 30,59% ,0% 110,2 PEDEMONTANA 682 1,5% 23,54% ,4% 106,7 PIANURA PANARO 297 3,0% 10,23% ,2% 116,3 PIANURA SECCHIA ,7% 16,31% ,8% 99, ,3% 100,00% ,1% 108,0 Tabella 5:, variazioni % e IMI - consuntivo annuo macroaree provinciali Macroaree provinciali Var % / 2014 IMI APPENNINO PANARO 96-11,0% 0,77% APPENNINO SECCHIA 88-13,2% 0,70% BASSA MODENESE ,4% 1,16% FRIGNANO 332-7,4% 0,82% MODENA CAPOLUOGO ,9% 1,70% PEDEMONTANA ,6% 1,55% PIANURA PANARO 581 4,2% 1,62% PIANURA SECCHIA ,6% 1,79% ,0% 1,45% 8

13 Nella Tabella 5 emerge una variazione media annua nelle compravendite, rispetto all intero 2014, pari a +5,0% per l intero territorio provinciale, corrispondente a +262 transazioni normalizzate. Il dato aggregato medio annuo delle compravendite è composto da una netta contrapposizione tra macroaree che registrano segno negativo (Bassa Modenese -16,4%, Appennino Secchia -13,2%, Appennino Panaro -11,0% e Frignano -7,4%) e macroaree con segno positivo (Pianura Secchia +16,6%, Pedemontana +12,6%, Capoluogo +6,9% e Pianura Panaro +4,2%). Figura 7: Numero indice dal I semestre 2004 e quotazioni medie capoluogo e resto provincia ,8 130,9123,3 120,2 121,8 118,2 118,2 115,3 118,2 115,5 116,4 116,5 116,6 116,5 116,8 116,8 116,7 115,0 112,1 109,7 116,6 118,2 112,7 111,8 109,3 116,2 110,9 110,3 110,2 109,3 109,3 106,8 107,6 100,0 100,3 105,3 107,6 106,1 110,3 110,1 110,7 110,7 110,7 110,9 111,1 111,1 110,7 109, ,5 105,0 108,6 108,6 108,6 108,5 106,6 99,6 100,3 101,0 97,8 100,7 90,5 91,0 89,4 89,9 86,7 82,5 82,7 85,3 80,0 75,3 80,6 72,1 73,1 72,4 76,2 67,5 68,6 72,8 61,3 62,5 58,9 57,1 53,0 48,5 I_04 II_04 I_05 Quotazioni Quotazioni Resto provincia Resto provincia II_05 I_06 II_06 I_07 II_07 I_08 II_08 I_09 II_09 I_10 II_10 I_11 46,4 II_11 I_12 48,2 44,0 44,3 48,0 52,5 50,7 54,1 II_12 I_13 II_13 I_14 II_14 I_15 II_15 Dalla Figura 7 si osserva, per il semestre analizzato, una tendenziale stabilità delle quotazioni del capoluogo cui si contrappone un sensibile decremento nei rimanenti territori. Seppur nel II semestre si rilevi una sostanziale ripresa, più accentuata nel capoluogo (Indice I pari a 75,3) rispetto ai restanti comuni che compongono la provincia (Indice I = 54,1), i volumi di compravendita risultano tuttora ampiamente ridotti in relazione all anno 2004, base della presente rilevazione, e all anno 2006 in cui si sono verificati i picchi massimi nelle contrattazioni. In Figura 8 è riportato l andamento dell intensità del mercato, in leggero miglioramento per entrambi gli ambiti territoriali analizzati. 9

14 Figura 8: IMI capoluogo e resto provincia 4,50% 4,00% 3,50% 3,41% 3,58% 3,67% 3,48% 3,00% 2,50% 2,50% 2,62% 2,87% 2,59% 2,80% 2,22% 2,17% 2,00% 1,50% 1,00% 2,12% 1,96% 2,06% 2,00% Capoluogo 1,59% 1,70% 1,89% 1,39% 1,31% Resto provincia 1,25% 1,31% 1,37% 1,16% Figura 9: Distribuzione II semestre per macroaree provinciali 16,3% 2,3% 1,4% 9,1% 6,5% 10,2% 30,6% 23,5% APPENNINO PANARO APPENNINO SECCHIA BASSA MODENESE FRIGNANO MODENA CAPOLUOGO PEDEMONTANA PIANURA PANARO PIANURA SECCHIA 10

15 Dall analisi delle compravendite emerge che, anche per questo semestre, la distribuzione del per macroaree provinciali (Figura 9) segue l effettiva appetibilità del territorio: le maggiori dinamicità del mercato immobiliare provinciale si registrano ancora una volta nelle macroaree (30,6%), Pedemontana (23,5%), e Pianura Secchia (16,3%), che contengono le realtà comunali più rappresentative (rispettivamente capoluogo, Formigine/Sassuolo e Carpi) in termini di densità demografica e occupazionale; le percentuali meno consistenti di volumi scambiati si rilevano, invece, nell ambito territoriale più isolato, cioè quello appenninico che per caratteristiche intrinseche è meno ricercato ed apprezzato. Nella Figura 10 viene evidenziato il grado di intensità del mercato di ciascuna macroarea provinciale riferito alla relativa quota di stock registrata, da cui emerge la maggiore dinamicità delle macroaree Pianura Secchia (1,79%) e capoluogo (1,70%), seguite dalla Pianura Panaro (1,62%) e dalla Pedemontana (1,55%) nel corso dell intero anno. Rispetto allo stock disponibile, ad eccezione dei territori ricadenti nel cratere sismico, sono i suoli collinari e montani a mostrare meno attrattività con indici IMI che scendono al di sotto dell 1% (macroaree Frignano 0,82%; Appennino Panaro 0,77%; Appennino Secchia 0,70%). Figura 10: IMI per macroaree provinciali 2,50% 2,00% 1,50% 1,16% 1,70% 1,55% 1,62% 1,79% 1,45% 1,00% 0,77% 0,70% 0,82% 0,50% 0,00% APPENNINO PANARO APPENNINO SECCHIA BASSA MODENESE FRIGNANO MODENA CAPOLUOGO PEDEMONTANA PIANURA PANARO PIANURA SECCHIA PROVINCIA DI MODENA Le carte tematiche di Figura 11 e Figura 12 riportano rispettivamente, per ogni comune e con differenti livelli cromatici, la distribuzione preferenziale dei volumi di compravendita e la distribuzione dei livelli gerarchici di quotazione media residenziale individuata rispetto a quella media registrata all interno della provincia. In termini di, il Comune di Carpi, seppur ridimensionato, mantiene il secondo mercato per importanza dei volumi di compravendita trattati con 340 transazioni normalizzate, seguito dai Comuni di Sassuolo (156 ), Formigine (147 ) e Castelfranco Emilia (140 ), che confermano i ruoli predominanti sul rimanente territorio. 11

16 Figura 11: Mappa della distribuzione comunale II semestre In relazione alla quotazione media provinciale ( /m ), si rileva che il capoluogo e le zone appartenenti alla fascia territoriale espansiva dello stesso risultano particolarmente apprezzate (Figura 12). Sul rimanente territorio spiccano i comuni appenninici di Sestola, da sempre eccellenza dell Appennino Tosco- Emiliano, con una quotazione pari a /m 2, in ribasso del 4,1% rispetto al I semestre del, e di Fiumalbo, influenzata dalla strategica collocazione limitrofa al territorio toscano (quotazione pari a /m 2 ); spetta al comune di Polinago il minore apprezzamento del mercato immobiliare a livello provinciale con una quotazione di soli 754 /m 2. 12

17 Figura 12: Mappa dei differenziali delle quotazioni medie comunali rispetto alla quotazione media provinciale 13

18 La mappa successiva mostra come i territori con maggiore dinamicità di mercato risultino prevalentemente quelli appartenenti alla fascia territoriale espansiva del capoluogo. Figura 13: Mappa della distribuzione dell IMI comunale 14

19 Nelle tabelle seguenti sono illustrate, e messe a confronto con il rispettivo dato aggregato, le informazioni relative ai singoli comuni che compongono ciascuna macroarea. Tabella 6:, IMI, quotazioni medie e variazioni % - macroarea Appennino Panaro Comune II sem Var % II sem / II sem 2014 Quota % Provincia IMI Quotazione II sem / m 2 Var % sem / I sem Differenziale sem rispetto alla media di provincia GUIGLIA 22 31,4% 0,77% 0,98% 898 0,0% 0,68 MONTESE 18-16,0% 0,63% 0,78% 788 0,0% 0,60 ZOCCA 27 21,2% 0,94% 0,63% 798 0,0% 0,60 APPENNINO PANARO 68 10,8% 2,33% 0,77% 821 0,0% 0,62 Il ridotto ambito territoriale della macroarea Appennino Panaro mantiene, complessivamente, la stabilità negli scambi (+10,8%, in totale +7 unità), in linea con il dato aggregato provinciale; sui tre comuni che la compongono si registra una perdita del 16,0% sul comune di Montese. Rimangono invariate, invece, le quotazioni. Tabella 7:, IMI, quotazioni medie e variazioni % - macroarea Appennino Secchia Comune II sem Var % II sem / II sem 2014 Quota % Provincia IMI Quotazione II sem / m 2 Var % sem / I sem Differenziale sem rispetto alla media di provincia FRASSINORO 8-20,6% 0,29% 0,81% 800 0,0% 0,61 MONTEFIORINO 16 1,7% 0,57% 1,14% 829 0,0% 0,63 PALAGANO 6 38,3% 0,19% 0,50% 796 0,0% 0,60 POLINAGO 5 4,8% 0,19% 0,49% 754 0,0% 0,57 PRIGNANO SULLA SECCHIA 5-74,9% 0,16% 0,51% 875 0,0% 0,66 APPENNINO SECCHIA 40-25,2% 1,39% 0,70% 813 0,0% 0,62 La macroarea Appennino Secchia è composta da comuni di modeste dimensioni che risentono di una scarsa appetibilità economica legata principalmente alla posizione geografica; le variazioni medie percentuali positive dei comuni Palagano (+38,3%), Polinago (+4,8%) e Montefiorino (+1,7%), rispetto all omologo semestre dell anno precedente, corrispondono, in termini assoluti, ad un numero irrisorio di unità che non permette di contenere il decremento medio dell intera macroarea (-25,2%). Il restante territorio evidenzia la perdita nelle contrattazioni dove spicca il forte arresto del comune di Prignano sulla Secchia, con un decremento pari a -74,9% (-13 ), e, in misura minore, del comune di Frassinoro (-20,6%). Stabili le quotazioni su tutto il territorio della macroarea. 15

20 Tabella 8:, IMI, quotazioni medie e variazioni % - macroarea Bassa Modenese Comune II sem Var % II sem / II sem 2014 Quota % Provincia IMI Quotazione II sem / m 2 Var % sem / I sem Differenziale sem rispetto alla media di provincia CAMPOSANTO 13-26,4% 0,45% 1,26% nd nd nd CAVEZZO 15-25,9% 0,52% 0,67% nd nd nd CONCORDIA SULLA SECCHIA 22-2,1% 0,74% 0,94% nd nd nd FINALE EMILIA 41-27,4% 1,41% 1,19% nd nd nd MEDOLLA 14-5,7% 0,48% 0,90% nd nd nd MIRANDOLA 92-21,4% 3,18% 1,39% nd nd nd SAN FELICE SUL PANARO 27-40,7% 0,94% 1,03% nd nd nd SAN POSSIDONIO 15 66,6% 0,53% 1,18% nd nd nd SAN PROSPERO ,4% 0,82% 1,50% nd nd nd BASSA MODENESE ,5% 9,06% 1,16% nd nd nd La macroarea Bassa Modenese, che continua a rappresentare il territorio maggiormente gravato dalla devastazione post sisma, nel semestre analizzato con 263 complessive presenta nel dato aggregato una variazione negativa del 16,5%. All interno della macroarea è evidente il crollo generalizzato degli scambi, con arresti che oscillano dalla percentuale massima di -40,7% del comune di San Felice sul Panaro, a quella minima di -2,1% di Concordia sulla Secchia. Soltanto i territori dei comuni di San Possidonio e San Prospero evidenziano incrementi, importanti in termini percentuali (rispettivamente +66,6 % e + 108,4%) ma riconducibili, in termini assoluti, a sole 19 complessive. Tabella 9:, IMI, quotazioni medie e variazioni % - macroarea Frignano Comune II sem Var % II sem / II sem 2014 Quota % Provincia IMI Quotazione II sem / m 2 Var % sem / I sem Differenziale sem rispetto alla media di provincia FANANO 21 53,4% 0,74% 0,89% ,0% 0,85 FIUMALBO ,1% 0,72% 0,91% ,0% 0,94 LAMA MOCOGNO 16-11,3% 0,54% 0,50% 808-4,2% 0,61 SERRAMAZZONI 38 7,8% 1,33% 0,96% 957-4,6% 0,73 MONTECRETO 6 22,2% 0,19% 0,46% 922-4,9% 0,70 PAVULLO NEL FRIGNANO 57-5,3% 1,97% 0,94% ,5% 0,79 PIEVEPELAGO 10-11,8% 0,36% 0,59% 970-4,4% 0,73 RIOLUNATO 4-8,4% 0,14% 0,72% 758-4,7% 0,57 SESTOLA 16-17,8% 0,56% 0,82% ,5% 0,96 FRIGNANO 190 7,6% 6,54% 0,82% ,1% 0,78 16

21 Anche la macroarea Frignano, che comprende il territorio più esteso e di maggiore appetibilità socioeconomica nell ambito appenninico, fortemente caratterizzato dalla presenza di alcune realtà turisticoricettive di apprezzabilità nazionale, mostra al suo interno andamenti altalenanti relativamente alle compravendite. Per il II semestre, nel complesso, il saldo delle transazioni è positivo con un incremento di +7,6% degli scambi; il dato aggregato è determinato da flessioni variabili da -5,3% nel comune di Pavullo nel Frignano a -17,8% nel comune di Sestola cui si contrappone l andamento positivo preponderante, in termini percentuali, dei Comuni di Fiumalbo (+147,1,9) e Fanano (+53,4%) a fronte, però, di modesti incrementi in termini assoluti di transazioni (rispettivamente +12 e +7 ). Fatta eccezione per il comune di Fiumalbo, in cui le quotazioni risultano stabili, sui rimanenti comuni della macroarea si registrano flessioni in misura variabile tra -4,0% e -4,9%. La quotazione media è pari a /m 2, in flessione del -4,1% su base semestrale. Tabella 10:, IMI, quotazioni medie e variazioni % - macroarea Capoluogo Comune II sem Var % II sem / II sem 2014 Quota % Provincia IMI Quotazione II sem / m 2 Var % sem / I sem Differenziale sem rispetto alla media di provincia MODENA ,8% 30,59% 1,70% ,0% 1,27 MODENA CAPOLUOGO ,8% 30,59% 1,70% ,0% 1,27 La macroarea capoluogo rappresenta il 30,59% del mercato provinciale e registra 886 transazioni nel semestre di riferimento; rispetto all omologo semestre 2014 mostra un sostanziale incremento delle contrattazioni (+22,8%), a fronte della stabilità della quotazione media. Tabella 11:, IMI, quotazioni medie e variazioni % - macroarea Pedemontana Comune II sem Var % II sem / II sem 2014 Quota % Provincia IMI Quotazione II sem / m 2 Var % sem / I sem Differenziale sem rispetto alla media di provincia CASTELNUOVO RANGONE 65 16,0% 2,23% 1,60% ,4% 1,04 CASTELVETRO DI MODENA 32-9,0% 1,10% 1,08% ,6% 0,93 FIORANO MODENESE 54-5,2% 1,85% 1,57% ,0% 1,00 FORMIGINE 147-2,1% 5,08% 2,01% ,0% 1,00 MARANELLO 81 3,3% 2,81% 1,87% ,6% 0,95 MARANO SUL PANARO 12-29,5% 0,43% 1,53% ,0% 0,81 SASSUOLO ,8% 5,37% 1,49% ,0% 1,00 SAVIGNANO SUL PANARO 25-15,9% 0,85% 1,19% ,0% 0,79 SPILAMBERTO 31-2,9% 1,07% 1,24% ,0% 0,84 VIGNOLA 80-11,2% 2,77% 1,32% ,5% 1,02 PEDEMONTANA 682 1,5% 23,54% 1,55% ,4% 0,97 Pur mantenendo complessivamente un saldo positivo degli scambi (+1,5%), rispetto al semestre omologo dell anno precedente per alcuni comuni della macroarea più dinamica e produttiva dell intero territorio provinciale si registra un forte arresto delle contrattazioni. Alle percentuali di incremento registrate nei soli comuni di Sassuolo (+22,8%), Castelnuovo Rangone (+16,0%) e Maranello (+3,3%), si contrappongono le flessioni dei restanti territori comunali che variano dal -2,1% di Spilamberto, a -29,5% di Marano sul Panaro. La quotazione media di macroarea è sostanzialmente stabile (-0,4%); flessioni appena significative per i comuni di Castelnuovo Rangone (-3,4%) e Castelvetro di (-3,6%) ed un modesto incremento per il comune di Maranello (+1,6%). 17

22 Tabella 12:, IMI, quotazioni medie e variazioni % - macroarea Pianura Panaro Comune II sem Var % II sem / II sem 2014 Quota % Provincia IMI Quotazione II sem / m 2 Var % sem / I sem Differenziale sem rispetto alla media di provincia BASTIGLIA ,5% 0,49% 1,25% ,0% 0,88 BOMPORTO 28-17,8% 0,97% 1,49% nd nd nd CASTELFRANCO EMILIA ,0% 4,84% 1,67% ,2% 0,98 NONANTOLA 66-21,2% 2,27% 1,86% ,3% 0,94 RAVARINO 21-9,5% 0,71% 1,27% nd nd nd SAN CESARIO SUL PANARO 28 45,1% 0,95% 1,54% 995 0,0% 0,75 PIANURA PANARO 297 3,0% 10,23% 1,62% ,2% 0,93 La macroarea Pianura Panaro mantiene complessivamente lo scenario positivo degli scambi (+3,0%), ma al suo interno si registrano flessioni rilevanti nei comuni di Bomporto (-17,8%), Nonantola (-21,2%) e Ravarino (-9,5%). Pressoché invariata la quotazione media di macroarea, pari a /m , calcolata al netto delle valorizzazioni dei territori di Bomporto e Ravarino (rientranti nel cratere sismico). Tabella 13:, IMI, quotazioni medie e variazioni % - macroarea Pianura Secchia Comune II sem Var % II sem / II sem 2014 Quota % Provincia IMI Quotazione II sem / m 2 Var % sem / I sem Differenziale sem rispetto alla media di provincia CAMPOGALLIANO 37 30,2% 1,27% 1,40% ,3% 0,79 CARPI ,3% 11,75% 1,95% ,9% 0,96 NOVI DI MODENA 34 44,1% 1,18% 1,22% nd nd nd SOLIERA 61 25,6% 2,11% 1,61% nd nd nd PIANURA SECCHIA ,7% 16,31% 1,79% ,8% 0,94 La macroarea Pianura Secchia registra un considerevole aumento percentuale delle compravendite (+21,7%) nel quale si intravede la ripresa di territori gravemente colpiti dal sisma, come Novi di e Soliera. La quotazione media di macroarea, calcolata sui soli territori comunali di Campogalliano e Carpi, di /m mostra una flessione inferiore al 5%. 18

23 4 Mercato del comune di La terza sezione è dedicata al comune di (capoluogo provinciale), suddiviso in 19 zone omogenee (zone OMI) comprensive di una zona rurale; Figura 14 e Figura 15 sintetizzano, con diverse gradazioni di colore, rispettivamente la distribuzione della numerosità delle transazioni e il differenziale delle quotazioni rispetto al valore medio comunale pesato sullo stock. Il comune capoluogo nel presente semestre assorbe una quota delle compravendite relative al segmento residenziale di oltre il 30,0% del mercato provinciale (complessivamente 886 ), in aumento del 22,8% rispetto allo stesso periodo del Come desumibile graficamente dalla Figura 14 e dall analisi della Tabella 14, relativa al II semestre, è possibile verificare che l andamento del mercato, all interno del territorio comunale, è in crescita; i maggiori volumi di scambi (37% circa del totale) si riscontrano nella zona sud di prima espansione (zone D27, D28, C8) rispetto al centro storico del capoluogo che assorbe, per contro, il 7,9% delle transazioni normalizzate dell intero comune, in aumento rispetto al semestre omologo del Si consolida il ruolo trainante della zona D27 (Capoluogo - Morane, Sant Agnese, Stazione Piccola, Buon Pastore, Parco Amendola) che, in termini assoluti, registra il maggior numero di transazioni normalizzate, con 122 pari al 13,82% degli scambi avvenuti in ambito comunale ed un incremento dell 11,7% circa rispetto al II semestre 2014; nella zona D28 (Capoluogo Villaggio Zeta, San Faustino) si sono verificate 102 compravendite pari a circa l 11,52% dei trasferimenti comunali, con un miglioramento del 54,8%; nella zona C8 (Capoluogo Via della Pace, Via Sassi, Via Gobetti, Via Cucchiari), a sud del centro storico e di collegamento con le predette zone D27 e D28, risultano 99, circa l 11,22% del mercato comunale, in crescita del 17,3%. Segue la zona B3 (Centro Storico), in ripresa con un aumento del 16,3%, pari a 70 transazioni normalizzate; rilevante anche la variazione positiva registrata nella zona D29, pari al 106,5%, che si concretizza, però, in sole 66 unità. Assolutamente irrilevante la percentuale di incremento del 1700% della zona E4 (Frazione di Cognento) traducibile in un irrisorio numero di unità compravendute rispetto ad un mercato statico nel periodo omologo dell anno precedente. Segni negativi importanti per le zone E8 (-50,0%), E9 (-20,0%) e D30 (-15,6%), che corrispondono comunque a diminuzioni esigue in termini di numerosità assoluta. In termini di apprezzamento è sempre il centro storico (zona B3) a detenere il ruolo dominante, con una quotazione pari a /m 2, nonostante un leggero calo rispetto al semestre precedente; le aree territoriali economicamente più convenienti, sono individuate dalle zone con preponderanza di altri segmenti edilizi (produttivo e commerciale), la cui appetibilità fa da traino alle unità residenziali. Per il periodo analizzato, le quotazioni si sono mostrate sufficientemente stabili, in linea con il trend provinciale. La zona C7 (Capoluogo - Stazione Autocorriere, Stadio, Tempio, Musicisti), con una quotazione pari a /m , ha registrato l incremento maggiore sul territorio comunale nella misura di +1,4%. 19

24 Tabella 14:, IMI quotazioni medie e variazioni % - macroarea urbana [nome macroarea urbana] Zon a OMI Denominazione II sem Var % II sem / II sem 2014 Quota % Comune Quotazion e II sem / m 2 Var % Quotazion e II sem / I sem Differenzial e quotazione II sem rispetto alla media comunale B3 CAPOLUOGO CENTRO STORICO 70 16,3% 7,91% ,3% 2,17 C7 CAPOLUOGO STAZ. AUTOCORRIERE, STADIO, TEMPIO, MUSICISTI 66 17,8% 7,45% ,4% 1,38 C8 CAPOLUOGO VIA DELLA PACE, VIA SASSI, VIA GOBETTI, VIA CUCCHIARI 99 17,3% 11,22% ,0% 1,59 CAPOLUOGO IPERCOOP, UNIVERSITA`, D26 POLICLINICO, AERONAUTICA 65 9,0% 7,36% ,5% 1,17 D27 CAPOLUOGO MORANE, SANT`AGNESE, STAZ. PICCOLA, BUON PASTORE, PARCO AMENDOLA ,7% 13,82% ,5% 1,28 D28 CAPOLUOGO VILLAGGIO ZETA, SAN FAUSTINO ,8% 11,52% ,0% 1,29 CAPOLUOGO VILLAGGIO GIARDINO, VIA D29 SCHIOCCHI ,5% 7,49% ,5% 1,31 D30 CAPOLUOGO EX AUTODROMO, SAN FAUSTINO, VIA COSTA 20-15,6% 2,21% ,0% 1,19 D31 CAPOLUOGO QUARTIERE MADONNINA 36 19,2% 4,11% ,0% 1,07 CAPOLUOGO QUARTIERE SACCA, STRADA D32 NAZIONALE CANALETTO 19 19,4% 2,15% ,0% 1,10 D33 CAPOLUOGO SANTA CATERINA, CROCETTA, VIALE GRAMSCI, EX MACELLO 57-2,2% 6,44% ,6% 1,12 E10 CAPOLUOGO QUARTIERE MODENA EST 27 91,5% 3,01% ,0% 1,16 E4 FRAZIONE DI COGNENTO ,0% 1,02% ,0% 1,24 E5 FRAZIONE DI BAGGIOVARA 14 5,2% 1,54% ,0% 1,21 E6 FRAZIONE DI SAN DAMASO 10 41,6% 1,12% ,0% 1,12 E7 INDUSTRIALE OVEST GRAND`EMILIA 1 0,0% 0,11% ,0% 0,99 E8 INDUSTRIALE NORD VIALE NAZIONI 2-50,0% 0,23% ,0% 1,09 E9 INDUSTRIALE TORRAZZI 4-20,0% 0,45% ,0% 1,01 R3 ZONA AGRICOLA 89 11,3% 10,01% ,0% 0,98 nd 8 nd 0,85% nd nd nd ,8% 30,59% 1.748* 1 0,0% 1,27 1 * La quotazione comunale qui presentata differisce da quella di Tabella 2, in quanto calcolata pesando le quotazioni comunali con lo stock abitativo presente in ogni zona, depurando lo stock totale della quota dello stesso non associabile (ND). 20

25 Figura 14: Mappa della distribuzione del nelle zone OMI II semestre 21

26 Figura 15: Mappa dei differenziali delle quotazioni nelle zone OMI II semestre 22

27 L analisi della distribuzione dello stock e del per classe dimensionale effettuata sull intero territorio comunale conferma quanto evidenziato nella Nota territoriale del semestre precedente, ossia la spiccata preferenza del mercato verso abitazioni di media grandezza che assorbono, però, una percentuale di transazioni (43,4%) leggermente inferiore alla quota di stock residenziale disponibile dello stesso taglio (43,9%). Figura 16: Distribuzione e Stock per classi dimensionali nel comune di Stock 43,9% 43,4% 15,6% 14,2% 20,3% 21,5% 16,4% 14,0% 5,2% 5,5% Monolocali Piccola Medio piccola Media Grande 23

28 5 Note metodologiche Le fonti utilizzate I dati elaborati sono contenuti negli archivi delle banche dati catastali, di pubblicità immobiliare e dell Osservatorio Mercato Immobiliare (OMI) dell Agenzia delle Entrate. Dalle Banche Dati Catastali sono desunte le informazioni relative alla consistenza degli stock esistenti delle unità immobiliari censite come abitazioni. Dalle Banche Dati della Pubblicità immobiliare (ex Conservatorie) sono desunte le informazioni relative alle unità immobiliari (esclusi i terreni) compravendute. I dati relativi al sono estratti con cadenza trimestrale e, a causa di possibili registrazioni avvenute oltre i termini di legge, per il consolidamento finale i dati sono estratti nuovamente nei due trimestri successivi. Per tale ragione i dati del relativi ad un semestre possono variare in questa Nota territoriale rispetto a quanto pubblicato nelle precedenti Note. Dalle Banche dati delle Quotazioni OMI sono desunte le informazioni relative ai valori immobiliari delle tipologie residenziali (abitazioni di tipo economico, abitazioni civili, abitazioni signorili, ville e villini). I criteri metodologici utilizzati L elaborazione dei dati, con particolare riferimento alla natura tipologica e alla dimensione degli immobili, impone l adozione di alcuni criteri convenzionali basati sulle categorie catastali in uso e sulla consistenza delle unità immobiliari. Di seguito sono riportate le tabelle delle aggregazioni delle categorie catastali e delle classi dimensionali delle abitazioni. Tabella delle aggregazioni delle categorie catastali SETTORE RESIDENZIALE (Categoria catastale) A1 A2 A3 A4 A5 A6 A7 A8 A9 A11 (Descrizione) Abitazione di tipo signorile Abitazioni di tipo civile Abitazioni di tipo economico Abitazioni di tipo popolare Abitazioni di tipo ultrapopolare Abitazioni di tipo rurale Abitazione in villino Abitazione in villa Castelli, palazzi di pregio artistici o storici. Abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi. Glossario STOCK DI UNITÀ IMMOBILIARI Numero di transazioni di unità immobiliari normalizzate (Le compravendite dei diritti di proprietà sono contate relativamente a ciascuna unità immobiliare tenendo conto della quota di proprietà oggetto di transazione; ciò significa che se di una unità immobiliare è compravenduta una frazione di quota di proprietà, per esempio il 50%, essa non è contata come una transazione, ma come 0,5 transazioni). I dati del sono riportati nelle tabelle approssimati all unità (omettendo i decimali) per semplificarne la lettura. Per tale ragione potrebbe verificarsi, in alcuni casi, che la somma dei valori arrotondati non corrisponda al totale di colonna della tabella, che è la somma approssimata all unità dei valori non arrotondati. Numero di unità immobiliari censite negli archivi catastali relativamente ad un determinato ambito territoriale. 24

29 IMI (INTENSITÀ DEL MERCATO IMMOBILIARE) QUOTAZIONE MEDIA COMUNALE QUOTAZIONE MEDIA PESATA QUOTAZIONE MEDIA DI ZONA OMI DIFFERENZIALE VALORE MEDIO Rapporto percentuale tra e stock di unità immobiliari, indica la quota percentuale di stock compravenduto in un determinato periodo.. La banca dati delle quotazioni OMI fornisce per tutti i comuni italiani (8.096), a loro volta suddivisi in circa zone omogenee, un intervallo dei valori di mercato e di locazione sia delle tipologie residenziali (abitazioni signorili, civili, economiche, ville e villini), sia delle principali altre tipologie di fabbricati: uffici, negozi, laboratori, capannoni, magazzini, box e posti auto. L aggiornamento delle quotazioni avviene con cadenza semestrale. La quotazione in /mq a livello comunale è calcolata come media dei valori centrali degli intervalli di tutte le tipologie residenziali presenti in ogni zona OMI appartenente al comune. La quotazione media comunale può subire modifiche rispetto quanto già pubblicato nei precedenti rapporti e note per effetto della ricostruzione della serie storica nei comuni per i quali, nel semestre in esame, è stato variato il dettaglio delle quotazioni delle tipologie residenziali (ad esempio in una zona OMI sono stati introdotti nuovi intervalli di valore riferiti a ulteriori tipologie o nuovi stati di conservazione e manutenzione degli immobili). Quando si esaminano raggruppamenti territoriali (Italia, macroarea geografica, regione, provincia, macroarea provinciale) le quotazioni di riferimento relative, sono calcolate pesando le quotazioni comunali con lo stock abitativo presente in ogni comune, rapportato allo stock totale dell aggregazione considerata. Inoltre, per il comune capoluogo oggetto di analisi nella presente nota, il valore medio viene calcolato pesando le quotazioni di zona con lo stock abitativo presente in ogni zona, rapportato allo stock comunale. La quotazione media di zona delle abitazioni è la media aritmetica dei valori centrali degli intervalli di quotazioni OMI riferiti alle tipologie edilizie residenziali (Abitazioni signorili, Abitazioni civili, Abitazioni di tipo economico e Ville e villini) valorizzate in quella zona. Rapporto tra il valore medio di un ambito territoriale (comune, macroarea urbana, zona OMI) rispetto al valore medio pesato dell aggregazione di livello superiore. ZONA OMI La zona OMI è una porzione continua del territorio comunale che riflette un comparto omogeneo del mercato immobiliare locale, nel quale si registra uniformità di apprezzamento per condizioni economiche e socio-ambientali. Tale uniformità viene tradotta in omogeneità nei caratteri posizionali, urbanistici, storico-ambientali, socioeconomici degli insediamenti, nonché nella dotazione dei servizi e delle infrastrutture urbane. Nella zona omogenea individuata i valori di mercato unitari delle unità immobiliari, in stato di conservazione e manutenzione ordinario, hanno uno scostamento, tra valore minimo e valore massimo, non superiore al 50%, riscontrabile per la tipologia edilizia prevalente, nell ambito della destinazione residenziale. 25

30 Indice delle figure Figura 1: Distribuzione II semestre per provincia... 4 Figura 2: IMI - capoluoghi... 5 Figura 3: IMI - non capoluoghi... 5 Figura 4: Numero indice dal I semestre capoluoghi e non capoluoghi... 6 Figura 5: IMI capoluoghi e non capoluoghi... 6 Figura 6: Macroaree provinciali di... 7 Figura 7: Numero indice dal I semestre 2004 e quotazioni medie capoluogo e resto provincia... 9 Figura 8: IMI capoluogo e resto provincia Figura 9: Distribuzione II semestre per macroaree provinciali Figura 10: IMI per macroaree provinciali Figura 11: Mappa della distribuzione comunale II semestre Figura 12: Mappa dei differenziali delle quotazioni medie comunali rispetto alla quotazione media provinciale Figura 13: Mappa della distribuzione dell IMI comunale Figura 14: Mappa della distribuzione del nelle zone OMI II semestre Figura 15: Mappa dei differenziali delle quotazioni nelle zone OMI II semestre Figura 16: Distribuzione e Stock per classi dimensionali nel comune di Indice delle tabelle Tabella 1: e variazioni %... 2 Tabella 2: Quotazioni medie e variazioni %... 3 Tabella 3:, variazioni % e IMI - consuntivo annuo... 3 Tabella 4:, quotazioni medie e variazioni % - macroaree provinciali... 8 Tabella 5:, variazioni % e IMI - consuntivo annuo macroaree provinciali... 8 Tabella 6:, IMI, quotazioni medie e variazioni % - macroarea Appennino Panaro Tabella 7:, IMI, quotazioni medie e variazioni % - macroarea Appennino Secchia Tabella 8:, IMI, quotazioni medie e variazioni % - macroarea Bassa Modenese Tabella 9:, IMI, quotazioni medie e variazioni % - macroarea Frignano Tabella 10:, IMI, quotazioni medie e variazioni % - macroarea Capoluogo Tabella 11:, IMI, quotazioni medie e variazioni % - macroarea Pedemontana Tabella 12:, IMI, quotazioni medie e variazioni % - macroarea Pianura Panaro Tabella 13:, IMI, quotazioni medie e variazioni % - macroarea Pianura Secchia Tabella 14:, IMI quotazioni medie e variazioni % - macroarea urbana [nome macroarea urbana]

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