Lezione 5: Progettazione di Software e Database. Ingegneria del Software. Il Software 19/11/2011. Dr. Luca Abeti

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Lezione 5: Progettazione di Software e Database. Ingegneria del Software. Il Software 19/11/2011. Dr. Luca Abeti"

Transcript

1 Lezione 5: Progettazione di Software e Database Dr. Luca Abeti Ingegneria del Software L ingegneria del software è la disciplina che studia i metodi e gli strumenti per lo sviluppo del software e la misura della sua qualità È una disciplina metodologica Problemi principali dell ingegneria del software Studio dei modelli e processi di sviluppo software Sviluppo e studio strumenti di produzione del SW Aspetti economici ed impatto sui processi del SW Il Software L acquisizione di hardware da parte di una organizzazione è lineare ed assimilabile a qualsiasi altro fattore produttivo Lo stesso non si può dire del software: Scelte possibili nell acquisizione del software: Posso comprarlo Posso «affittarlo» Posso realizzarlo con risorse interne Posso farlo realizzare su commissione Posso usarlo condividendolo con altri 1

2 Il Prodotto Software Il software ha caratteristiche che lo differenziano da ogni altro prodotto esistente: È intangibile ed astratto L unica visibilità che ho del prodotto mi è data dai documenti che descrizione il prodotto E un prodotto complesso Basato su componenti differenti, numero di stati esponenziale, difficile da comprendere Può essere prodotto in molti modi differenti e per diversi ambienti Costantemente soggetto a modifiche (nuove versioni) Non sono chiari i criteri per definire oggettivamente se e perché un software è qualitativamente migliore di un altro Non è facile misurarlo e definirne il valore Sviluppo del Software Il processo di sviluppo del software è un processo di problem solving I problemi si risolvono: Comprendendo il problema Compilazione di un piano risolutivo Sviluppo del piano risolutivo Verifica del risultato (Polya 1975, «How to solve it?») Processi Produttivi Produzione: risultato di una serie di trasformazioni operate dall uomo Tre tipi di attività produttive: Industriale Ciclo di produzione è un processo descritto, controllato, ottimizzato ed applicato da molte persone Artigianale Regolate meno rigorosamente dell industriale ma con regole di fondo che coinvolgono meno persone Artistica Attività completamente sregolate basate sulla creatività, di norma ad opera di una o pochissime persone In molti casi questi tre approcci si mescolano es. costruzione della Tour Eiffel, produzione di un film 2

3 Produzione di Software (1/2) Il software per sua natura richiede un approccio misto e che tenga conto della sua complessità Basato sulla produzione industriale ma che consideri L intangibilità e l invisibilità del prodotto Difficoltà a valutarne il costo e pretendere un giusto prezzo La produzione è una attività creativa ed esplorativa Spesso ai clienti è richiesto un coinvolgimento nel processo di produzione E difficile definire un processo di produzione da poter ripetere alla lettera Produzione di Software (2/2) Un processo di sviluppo software Descrive le attività necessarie allo sviluppo di un prodotto software e come queste sono collegate tra loro In generale chi progetto software deve: Definire le proprietà del prodotto requisiti che il software deve avere Fornirne una descrizione progetto di come il software dovrebbe essere realizzato Far sviluppare il prodotto codifica e produzione del codice vero e proprio Fasi dello Sviluppo Software (1/2) Analisi e Specifica dei Requisiti: Definizione rigorosa delle caratteristiche richieste dal software ed analisi di vincoli, condizioni ecc. A sua volta suddivisa in: studio di fattibilità analisi dei requisiti specifica dei requisiti verifica dei requisiti I requisiti possono essere: Funzionali: specificano cosa il sistema deve fare (funzioni) Non Funzionali: specificano caratteristiche generali del sistema 3

4 Fasi dello Sviluppo Software (2/2) Progettazione Definisce la struttura del software che realizza le specifiche fornendone una descrizione formale A sua volta suddivisa in : Suddivisione dei requisiti Identificazione sottosistemi ed architettura software Progettazione delle interfacce, dei componenti, dei dati, algoritmi ecc. In questa fase ci sia avvale di modelli per rappresentare il software da codificare in maniera astratta Implementazione Codifica del programma in un linguaggio di programmazione per la sua esecuzione Verifica Verifica del corretto funzionamento del sistema e validazione della rispondenza tra software e specifiche Processi di Sviluppo Software Waterfall Model Le fasi possono essere combinate in maniera diversa e secondo diverse «filosofie» Il primo processo di sviluppo SW proposto fu il modello a cascata Modello Incrementale Modello a spirale 4

5 Rational Unified Process (RUP) Studi di Fattibilità Prima ancora di iniziare la realizzazione del software bisogna capire: se questo è tecnicamente realizzabile se è conveniente dal punto di vista economico come questo cambierà l organizzazione ed i suoi processi Questa fase che possiamo chiamare di «preprogettazione» dovrebbe essere realizzata prima di definire qualsiasi progetto Ciclo di Vita del Software 5

6 Specifica dei Requisiti Per gli obiettivi del nostro corso ci interessa approfondire solo l analisi dei requisiti Prima di analizzarli, i requisiti devono essere raccolti e scritti Questa attività richiede lunghi colloqui con i committenti per comprendere le funzioni del sistema, i suoi vincoli, le caratteristiche generali qualitativamente rilevanti Attività da effettuare sono: Comprendere il dominio (es. analisi delle acque) Collezionare i requisiti Strutturazione dei requisiti Risoluzione conflitti ed ambiguità dei requisiti Controllo e validazione dei requisiti Analisi dei Requisiti I requisiti sono spesso raccolti in linguaggio naturale es. appunti in italiano, descrizioni informali ecc. Il linguaggio naturale male si presta ad un analisi rigorosa Facili fraintendimenti, ambiguità, differenti terminologie usate Per questo si usano notazioni più precise Linguaggio naturale strutturato Definisce un formato standard o template/moduli per descrivere i requisiti Notazioni grafiche Basate su linguaggi grafici standardizzati (es. UML) Formulazioni matematiche Linguaggi formali che consentono una descrizione basata su un particolare formalismo matematico (es. macchine a stati finiti) Esempio: Use Case UML 6

7 Processo di Sviluppo nei Sistemi Informativi I software quasi sempre utilizzano basi di dati per realizzare le loro funzioni I database rispetto al software possono essere: Integrati nell applicazione software es. rubrica di MS Outlook, ArcGIS Esterni ed indipendenti, utilizzati da una o più applicazioni software es. bancomat, una Web application Progettazione di Database Come i software anche i database devono essere progettati prima di essere implementati Sia che siano relazionali (SQL) Che semi-strutturati (XML) o in altre forme Anche per la progettazione di Database esiste una metodologia di riferimento analoga a quella vista per il software Sviluppo di Database Nello sviluppo di DB la fase di design viene divisa in 3 sottofasi: Progettazione concettuale Progettazione logica Progettazione fisica 7

8 Sotto-Fasi di Progettazione di DB Concettuale descrive in maniera formale ed indipendente dal modello di rappresentazione, la realtà di interesse. Produce il lo schema per il modello concettuale dei dati Logica ha come scopo la traduzione dello schema concettuale nel modello di rappresentazione a disposizione nei DBMS produce lo schema per il modello logico dei dati Fisica ha come scopo la specifica dei parametri fisici di rappresentazione; produce lo schema per il modello fisico dei dati Analisi dei Requisiti Cosa rappresentare Progettazione concettuale Schema concettuale Progettazione Come rappresentarlo Progettazione logica Schema logico Progettazione fisica Schema fisico Implementazione rappresentarlo Progettazione concettuale Progettazione logica Progettazione fisica 8

9 Modello dei Dati Insieme di costrutti utilizzati per organizzare i dati di interesse e descriverne la dinamica La componente fondamentale dei modelli è il meccanismo di strutturazione dei dati ad esempio, il modello relazionale prevede il costruttore relazione, che permette di definire insiemi di tuple omogenee Tipi di Modello Modelliconcettuali: permettono di rappresentare i dati in modo indipendente dai DBMS: cercano di descrivere i concetti del mondo reale sono utilizzati nelle fasi preliminari di progettazione il più noto è il modello Entità-Relazione Modellilogici: utilizzati nei DBMS esistenti per l organizzazione dei dati: utilizzati dai programmi indipendenti dalle strutture fisiche esempi: relazionale, reticolare, gerarchico, a oggetti Modelli Concettuali Se proviamo a modellare una applicazione definendo direttamente lo schema logico della base di dati: Non sappiamo da dove cominciare Ci perdiamo subito nei dettagli Dobbiamo pensare subito a come correlare le varie tabelle (chiavi, vincoli,...) perdendo d occhio gli obiettivi principali I Modelli Concettuali servono proprio per ragionare sulla realtà di interesse, indipendentemente dagli aspetti realizzativi (sia logici che fisici) Permettono di rappresentare le classi di dati di interesse e le loro correlazioni Prevedono efficaci rappresentazioni grafiche (utili anche per discussione, documentazione e comunicazione) 9

10 Analisi dei Requisiti Cosa rappresentare Progettazione concettuale Schema concettuale Progettazione Come rappresentarlo Progettazione logica Schema logico Progettazione fisica Schema fisico Implementazione rappresentarlo Come Progetteremo i Nostri Database Lo sviluppo del DB seguirà un metodo di progetto iterativo Noi useremo un metodo per ovvie ragioni semplificato e consisterà solo nelle seguenti fasi: Analisi dei Requisiti Progettazione Concettuale Progettazione Logica Implementazione in postgres Dettagli nella dispensa Analisi dei Requisiti nei DB Lettura requisiti espressi in linguaggio naturale ed eliminazione delle ambiguità Realizzazione di un glossario dei termini Strutturazione dei requisiti in base ai soggetti coinvolti (stakeholders) Specifica operazioni 10

11 Progettazione Concettuale del DB Descrizione del database in un modello concettuale Il modello scelto si chiama E-R Identificazione Entità e Relazioni Sviluppo modello E-R Dizionario dei Dati Regole Aziendali Progettazione Logica Eliminazione Gerarchie dal modello Accorpamenti/Partizionamenti attributi Elenco identificatori principali chiavi primarie Traduzione dal modello concettuale scelto (E-R) verso il modello logico (relazionale) Il Modello Entità-Relazione (E-R) Il più diffuso modello concettuale: ne esistono molte versioni, (più o meno) diverse una dall altra Fornisce una serie di costrutti per descrivere formalmente la realtà di interesse, in maniera (relativamente) semplice da comprendere ed indipendente dal modello di rappresentazione a disposizione nei DBMS Uno schema E-R è rappresentato tramite un diagramma, pienamente interpretato mediante una documentazione 11

12 Costrutti principali - entità - relazione - attributo Altri costrutti - cardinalità - identificatore - generalizzazione Costrutti del Modello Entità-Relazione Entità Rappresentano classi di oggetti (fatti, persone, cose, ) dell applicazione di interesse con proprietà comuni e con esistenza autonoma Esempi: impiegato, città, conto corrente, ordine, fattura Entità: rappresentazione grafica Impiegato Dipartimento Città Vendita 12

13 Relazioni (o associazioni) Rappresentano legami logici, rilevanti nell applicazione di interesse, tra due o più entità Esempi: residenza (fra persona e città) esame (fra studente e corso) Relazioni: rappresentazione grafica Studente Esame Corso Impiegato Residenza Città Due relazioni sulle stesse entità Sede di lavoro Impiegato Residenza Città 13

14 Attributi Rappresentano proprietà elementari, di interesse ai fini dell applicazione, di entità o relazioni Associano ad ogni occorrenza (di entità o relazione) un valore appartenente ad un insieme, detto dominio (il quale contiene i valori ammissibili per l attributo stesso) I domini non sono riportati nello schema (ma solo nella documentazione) Attributi: rappresentazione grafica Cognome Nome Data Voto Titolo Studente Esame Corso Matricola Codice Attributi Composti Raggruppano attributi di una medesima entità o relazione che presentano affinità nel loro significato o uso Esempio: via, numero civico e codice di avviamento postale formano un indirizzo 14

15 Attributi Composti: rappresentazione Cognome Impiegato Età Indirizzo Via Numero CAP Cognome Impiegato Codice Partecipazione Direzione Afferenza Data Telefono Dipartimento Nome Ubicazione Budget Progetto Nome Via CAP Indirizzo Sede Città Cardinalità delle Relazioni Coppia di valori associati a ogni partecipazione di entità ad una relazione Specifica il numero minimo e massimo di occorrenze della relazione a cui ciascuna occorrenza di una entità può partecipare 15

16 Rappresentazione Grafica (1,5) (0,50) Impiegato Assegnamento Incarico Convenzione sulle Cardinalità Usiamo solo tre simboli: 0 e 1 per la cardinalità minima: 0 = partecipazione opzionale 1 = partecipazione obbligatoria 1 e N per la cardinalità massima: N non pone alcun limite (1,1) (0,N) Studente Residenza Città 16

17 Tipi di Relazioni Binarie Con riferimento alle cardinalità massime, abbiamo relazioni: uno-a-uno (entrambe pari a 1) uno-a-molti (una pari a 1, l altra a N) molti-a-molti (entrambe pari a N) Esempi di relazioni molti-a-molti (0,N) (0,N) Studente Esame Corso Montagna (0,N) Scalata (1,N) Alpinista Macchinista (1,N) (1,N) Abilitazione Locomotore Esempi di relazione uno-a-molti Persona (0,1) (0,N) Impiego Azienda Cinema (1,1) (0,N) Ubicazione Località Comune (1,1) (1,N) Ubicazione Provincia 17

18 Esempi di relazione uno-a-uno Professore (0,1) (0,1) Titolarità Cattedra Professore di ruolo (1,1) (0,1) Titolarità Cattedra Professore di ruolo (1,1) (1,1) Titolarità Cattedra coperta Identificatori delle entità Permettono l identificazione univoca delle occorrenze di un entità Sono costituiti da: attributi dell entità identificatore interno, o chiave oppure attributi dell entità (l entità è detta debole) + entità esterne (attraverso relazioni) identificatore esterno Identificatore interno: rappresentazione Targa Automobile Modello Data Nascita Persona Cognome Indirizzo Nome 18

19 Identificatore esterno: rappresentazione Cognome Matricola Nome Studente (1,1) (0,N) Iscrizione Università Anno di corso Indirizzo Osservazioni Ogni entità deve possedere almeno un identificatore (interno o esterno), ma può averne in generale più di uno Una identificazione esterna è possibile solo attraverso una relazione a cui l entità da identificare partecipa con cardinalità (1,1) Non sono ammessi cicli di identificazioni esterne Cognome Impiegato Codice (0,N) Partecipazione (1,N) (0,1) (1,1) Telefono Direzione (1,N) (0,1) Dipartimento (0,N) Afferenza (0,1) (1,1) Ubicazione Nome Data (1,N) Budget Progetto Nome Via CAP Indirizzo Sede Città 19

20 Generalizzazioni Mettono in relazione una o più entità E1, E2,..., En (figlie) con una entità E (genitore), rappresentando un legame logico tra esse: E è generalizzazione di E1, E2,..., En E1, E2,..., En sono specializzazioni di E comprende come caso particolare) (che le Rappresentazione generalizzazione Dipendente Impiegato Funzionario Dirigente Proprietà delle generalizzazioni Se E è generalizzazione di E1, E2,..., En: ogni proprietà di E (attributi, identificatori, relazioni, altre generalizzazioni) è anche proprietà di E1, E2,..., En (ereditarietà) e non viene rappresentata esplicitamente ogni occorrenza di E1, E2,..., En è anche occorrenza di E 20

21 Documentazione di schemi E-R Uno schema E-R, da solo, non è quasi mai sufficiente a rappresentare tutti gli aspetti di una applicazione, perché: dizionario dei nomi insufficiente per capirne il significato proprietà dei dati non rappresentabili mediante i costrutti del modello vincoli sull uso dei costrutti non esprimibili negli schemi Si devono documentare gli schemi E-R La progettazione concettuale mediante il modello E-R Consiste nella costruzione di uno schema E-R in grado di descrivere formalmente le specifiche sui dati dell applicazione di interesse: è preceduta da (ed interconnessa con) una attività di raccolta e analisi dei requisiti è un processo graduale (procede per raffinamenti, arricchimenti, correzioni) esistono strategie ben precise per lo sviluppo (sistematico) di uno schema concettuale (es. top-down, bottom-up, misto) Regole concettuali del modello E-R Dato un concetto: se ha proprietà significative e/o descrive oggetti con esistenza autonoma entità se ha struttura semplice e proprietà non rilevanti attributo se correla due o più entità relazione se è caso particolare di un altro generalizzazione 21

22 Proprietà degli schemi di buona qualità Correttezza: lo schema rappresenta correttamente (sintatticamente e semanticamente) i requisiti iniziali Completezza: lo schema rappresenta tutti i requisiti Minimalità: lo schema rappresenta solo i requisiti e ogni loro aspetto appare solo una volta Leggibilità: lo schema è facile da interpretare ed esprime i requisiti in modo naturale Modificabilità: lo schema può essere facilmente modificato se i requisiti cambiano Auto-documentabilità: lo schema non ha bisogno di materiale aggiuntivo esterno La progettazione logica a partire dallo schema E-R Consiste nella costruzione di uno schema logico in grado di descrivere, in maniera corretta ed efficiente, tutte le informazioni contenute nello schema E-R prodotto dalla progettazione concettuale: non è una semplice traduzione da un modello all altro (lo schema E-R va prima ristrutturato per semplificare la traduzione e ottimizzare il progetto si articola in due fasi: ristrutturazione dello schema E-R traduzione verso il modello logico Eliminazione delle generalizzazioni Il modello relazionale non permette di rappresentare direttamente le generalizzazioni Entità e relazioni sono invece direttamente rappresentabili Si eliminano perciò le generalizzazioni, sostituendole con entità e relazioni 22

23 Tre Possibilità 1. Accorpamento delle figlie della generalizzazione nel genitore 2. Accorpamento del genitore nelle figlie 3. Sostituzione della generalizzazione con relazioni A01 A02 E0 R1 E3 E1 E2 R2 A11 A21 E4 A01 (0,1) A11 E0 A21 (0,1) TIPO A02 R1 E3 (0,..) R2 E4 23

24 A01 A02 E0 R1 E3 E1 E2 R2 A11 A21 E4 R11 R12 E3 E1 E2 R2 A01 A11 A02 A01 A21 A02 E4 A01 A02 E0 R1 E3 E1 E2 R2 A11 A21 E4 24

25 A01 A02 E0 R1 E3 RG1 (0,1) (1,1) (0,1) (1,1) RG2 E1 E2 R2 A11 A21 E4 A01 A02 E0 R1 E3 E1 E2 R2 A11 A21 E4 Scelta degli Identificatori Principali Operazione indispensabile per la traduzione nel modello logico relazionale: - chiavi (legami tra relazioni diverse) - chiavi primarie (reperimento efficiente di dati) Criteri: assenza di opzionalità (cioè di valori nulli) semplicità (meno attributi possibili, identificatore interno preferito a identificatore esterno) utilizzo nelle operazioni più frequenti o importanti se nessuno degli identificatori soddisfa i requisiti, si introducono nuovi attributi (detti codici) contenenti valori speciali generati appositamente per questo scopo 25

26 Traduzione nel Modello Relazionale A partire da uno schema E-R ristrutturato, si costruisce uno schema relazionale equivalente (cui segue un eventuale passo di ottimizzazione, detto normalizzazione) Si assume di avere a disposizione una versione semplificata del modello E-R: - assenza di generalizzazioni e attributi multivalore - presenza di soli identificatori principali (primari) Idea di base: le entità diventano relazioni sui propri attributi le associazioni diventano relazioni sui propri attributi + sugli identificatori principali delle entità coinvolte Relazioni molti-a-molti Cognome Matricola Data inizio Codice Nome Impiegato (0,N) Partecipazione (1,N) Progetto Stipendio Budget Impiegato(Matricola, Cognome, Stipendio) Progetto(Codice, Nome, Budget) Partecipazione(Matricola, Codice, DataInizio) Ridenominazione Impiegato(Matricola, Cognome, Stipendio) Progetto(Codice, Nome, Budget) Partecipazione(Matricola, Codice, DataInizio) Partecipazione(Impiegato, Progetto, DataInizio) 26

27 Relazioni uno-a-molti Cognome Data Ingaggio nascita Città Nome (1,1) (0,N) Giocatore Contratto Squadra Ruolo Colori sociali Giocatore(Cognome, DataNascita, Ruolo) Contratto(CognGiocatore, DataNascG, Squadra, Ing) Squadra(Nome, Città, ColoriSociali) Relazioni uno-a-uno Data inizio Cognome Codice Sede Nome Direttore (1,1) (1,1) Direzione Dipartimento Stipendio Telefono Due possibilità simmetriche: fondere Direttore e Direzione Oppure fondere Dipartimento e Direzione 27

Database. Appunti di Amaranto Oronzo e Giancane Diego Lezione dell Ing. Lucia Vaira 24/04/2014

Database. Appunti di Amaranto Oronzo e Giancane Diego Lezione dell Ing. Lucia Vaira 24/04/2014 Database Appunti di Amaranto Oronzo e Giancane Diego Lezione dell Ing. Lucia Vaira 24/04/2014 Cos'è un database? È una struttura di dati composta da tabelle a loro volta composte da campi. Caratteristiche

Dettagli

Progettaz. e sviluppo Data Base

Progettaz. e sviluppo Data Base Progettaz. e sviluppo Data Base! Progettazione Basi Dati: Metodologie e modelli!modello Entita -Relazione Progettazione Base Dati Introduzione alla Progettazione: Il ciclo di vita di un Sist. Informativo

Dettagli

Informatica (Basi di Dati)

Informatica (Basi di Dati) Corso di Laurea in Biotecnologie Informatica (Basi di Dati) Modello Entità-Relazione Anno Accademico 2009/2010 Da: Atzeni, Ceri, Paraboschi, Torlone - Basi di Dati Lucidi del Corso di Basi di Dati 1, Prof.

Dettagli

Progettazione di basi di dati. Progettazione di basi di dati. Ciclo di vita dei sistemi informativi. Fasi del ciclo di vita [1]

Progettazione di basi di dati. Progettazione di basi di dati. Ciclo di vita dei sistemi informativi. Fasi del ciclo di vita [1] Progettazione di basi di dati Progettazione di basi di dati Requisiti progetto Base di dati Struttura Caratteristiche Contenuto Metodologia in 3 fasi Progettazione concettuale Progettazione logica Progettazione

Dettagli

Basi di dati. (Sistemi Informativi) teoria e pratica con Microsoft Access. Basi di dati. Basi di dati. Basi di dati e DBMS DBMS DBMS

Basi di dati. (Sistemi Informativi) teoria e pratica con Microsoft Access. Basi di dati. Basi di dati. Basi di dati e DBMS DBMS DBMS Basi di Basi di (Sistemi Informativi) Sono una delle applicazioni informatiche che hanno avuto il maggiore utilizzo in uffici, aziende, servizi (e oggi anche sul web) Avete già interagito (magari inconsapevolmente)

Dettagli

Progettazione di Basi di Dati

Progettazione di Basi di Dati Progettazione di Basi di Dati Prof. Nicoletta D Alpaos & Prof. Andrea Borghesan Entità-Relazione Progettazione Logica 2 E il modo attraverso il quale i dati sono rappresentati : fa riferimento al modello

Dettagli

Progettazione concettuale

Progettazione concettuale Progettazione concettuale Strategie top-down A partire da uno schema che descrive le specifiche mediante pochi concetti molto astratti, si produce uno schema concettuale mediante raffinamenti successivi

Dettagli

Associazioni. Informatica. Associazioni. Associazioni. Associazioni. Attributi. Possono esistere associazioni diverse che coinvolgono le stesse entità

Associazioni. Informatica. Associazioni. Associazioni. Associazioni. Attributi. Possono esistere associazioni diverse che coinvolgono le stesse entità Informatica Possono esistere associazioni diverse che coinvolgono le stesse entità Lezione 7 Lavora a Laurea magistrale in Scienze della mente Laurea magistrale in Psicologia dello sviluppo e dell'educazione

Dettagli

Basi di Dati Relazionali

Basi di Dati Relazionali Corso di Laurea in Informatica Basi di Dati Relazionali a.a. 2009-2010 PROGETTAZIONE DI UNA BASE DI DATI Raccolta e Analisi dei requisiti Progettazione concettuale Schema concettuale Progettazione logica

Dettagli

MODELLO RELAZIONALE. Introduzione

MODELLO RELAZIONALE. Introduzione MODELLO RELAZIONALE Introduzione E' stato proposto agli inizi degli anni 70 da Codd finalizzato alla realizzazione dell indipendenza dei dati, unisce concetti derivati dalla teoria degli insiemi (relazioni)

Dettagli

Università degli Studi di Parma Facoltà di Scienze MM. FF. NN. Corso di Laurea in Informatica. Ingegneria del Software. La fase di Analisi

Università degli Studi di Parma Facoltà di Scienze MM. FF. NN. Corso di Laurea in Informatica. Ingegneria del Software. La fase di Analisi Università degli Studi di Parma Facoltà di Scienze MM. FF. NN. Corso di Laurea in Informatica Ingegneria del Software La fase di Analisi Giulio Destri Ing. del software: Analisi - 1 Scopo del modulo Definire

Dettagli

Concetti di base di ingegneria del software

Concetti di base di ingegneria del software Concetti di base di ingegneria del software [Dalle dispense del corso «Ingegneria del software» del prof. A. Furfaro (UNICAL)] Principali qualità del software Correttezza Affidabilità Robustezza Efficienza

Dettagli

La Progettazione Concettuale

La Progettazione Concettuale La Progettazione Concettuale Università degli Studi del Sannio Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Informatica CorsodiBasidiDati Anno Accademico 2006/2007 docente: ing. Corrado Aaron Visaggio

Dettagli

Progettazione Logica. Progettazione Logica

Progettazione Logica. Progettazione Logica Consorzio per la formazione e la ricerca in Ingegneria dell'informazione Tabelle per ogni concetto Docente: Cesare Colombo CEFRIEL colombo@cefriel.it http://www.cefriel.it Passaggio al modello logico (1)

Dettagli

Basi di dati. Le funzionalità del sistema non vanno però ignorate

Basi di dati. Le funzionalità del sistema non vanno però ignorate Basi di dati La progettazione di una base di dati richiede di focalizzare lo sforzo su analisi, progettazione e implementazione della struttura con cui sono organizzati i dati (modelli di dati) Le funzionalità

Dettagli

database: modello entityrelationship

database: modello entityrelationship Insegnamento di Informatica CdS Scienze Giuridiche A.A. 2007/8 database: modello entityrelationship Prof.Valle D.ssaFolgieri Lez7 25.10.07 Trattamento dati. Database: modello entity-relationship 1 Fasi

Dettagli

DIPARTIMENTO IMPIEGATO PROGETTO SEDE. (0,1) (1,1) DIREZIONE Cognome. Codice. Telefono (0,1) (1,N) AFFERENZA. Stipendio (0,N) Nome (1,1) Età

DIPARTIMENTO IMPIEGATO PROGETTO SEDE. (0,1) (1,1) DIREZIONE Cognome. Codice. Telefono (0,1) (1,N) AFFERENZA. Stipendio (0,N) Nome (1,1) Età PROGETTAZIONE LOGICA 7í0 Progettazione logica Obiettivo: ëtradurre" lo schema concettuale in uno schema logico che rappresenti gli stessi dati in maniera corretta ed eæciente Input: Output: æ schema concettuale

Dettagli

Identificatori delle entità

Identificatori delle entità Identificatori delle entità Permettono di identificare in maniera univoca le occorrenze delle entità Ogni entità deve averne (almeno) uno Targa Automobile Modello Colore Nome Persona Data di nascita Indirizzo

Dettagli

Alessandra Raffaetà. Basi di Dati

Alessandra Raffaetà. Basi di Dati Lezione 2 S.I.T. PER LA VALUTAZIONE E GESTIONE DEL TERRITORIO Corso di Laurea Magistrale in Scienze Ambientali Alessandra Raffaetà Dipartimento di Informatica Università Ca Foscari Venezia Basi di Dati

Dettagli

SISTEMI INFORMATIVI AVANZATI -2010/2011 1. Introduzione

SISTEMI INFORMATIVI AVANZATI -2010/2011 1. Introduzione SISTEMI INFORMATIVI AVANZATI -2010/2011 1 Introduzione In queste dispense, dopo aver riportato una sintesi del concetto di Dipendenza Funzionale e di Normalizzazione estratti dal libro Progetto di Basi

Dettagli

Basi di dati. Il Modello Relazionale dei Dati. K. Donno - Il Modello Relazionale dei Dati

Basi di dati. Il Modello Relazionale dei Dati. K. Donno - Il Modello Relazionale dei Dati Basi di dati Il Modello Relazionale dei Dati Proposto da E. Codd nel 1970 per favorire l indipendenza dei dati Disponibile come modello logico in DBMS reali nel 1981 (non è facile realizzare l indipendenza

Dettagli

PROGETTAZIONE CONCETTUALE

PROGETTAZIONE CONCETTUALE Fasi della progettazione di basi di dati PROGETTAZIONE CONCETTUALE Parte V Progettazione concettuale Input: specifiche utente Output: schema concettuale (astrazione della realtà) PROGETTAZIONE LOGICA Input:

Dettagli

Informatica Industriale Modello funzionale: Informazione Progettazione concettuale

Informatica Industriale Modello funzionale: Informazione Progettazione concettuale DIIGA - Università Politecnica delle Marche A.A. 2006/2007 Informatica Industriale Modello funzionale: Informazione Progettazione concettuale Luca Spalazzi spalazzi@diiga.univpm.it www.diiga.univpm.it/~spalazzi/

Dettagli

Basi di dati Progettazione logica. Elena Baralis Politecnico di Torino

Basi di dati Progettazione logica. Elena Baralis Politecnico di Torino Progettazione logica Progettazione logica Richiede di scegliere il modello dei dati!modello relazionale Obiettivo: definizione di uno schema logico relazionale corrispondente allo schema ER di partenza

Dettagli

Cardinalità e identificatori. Informatica. Generalizzazioni. Generalizzazioni. Generalizzazioni. Generalizzazioni

Cardinalità e identificatori. Informatica. Generalizzazioni. Generalizzazioni. Generalizzazioni. Generalizzazioni e identificatori Codice (0,1) (1,1) Dirige Informatica Lezione 8 Laurea magistrale in Scienze della mente Laurea magistrale in Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Anno accademico: 2012 2013 1 Cognome

Dettagli

Basi di Dati. Progettazione del Modello ER. K. Donno - Progettazione del Modello ER

Basi di Dati. Progettazione del Modello ER. K. Donno - Progettazione del Modello ER Basi di Dati Progettazione del Modello ER Dai requisiti allo schema ER Entità, relazioni e attributi non sono fatti assoluti dipendono dal contesto applicativo Nella pratica si fa spesso uso di una strategia

Dettagli

Progettazione logica relazionale (1/2)

Progettazione logica relazionale (1/2) Progettazione di basi di dati (1/2) Introduzione Ristrutturazione dello schema ER Eliminazione delle gerarchie Partizionamento di concetti Eliminazione degli attributi multivalore Eliminazione degli attributi

Dettagli

Database. Si ringrazia Marco Bertini per le slides

Database. Si ringrazia Marco Bertini per le slides Database Si ringrazia Marco Bertini per le slides Obiettivo Concetti base dati e informazioni cos è un database terminologia Modelli organizzativi flat file database relazionali Principi e linee guida

Dettagli

ISTITUTO TECNICO ECONOMICO MOSSOTTI

ISTITUTO TECNICO ECONOMICO MOSSOTTI CLASSE III INDIRIZZO S.I.A. UdA n. 1 Titolo: conoscenze di base Conoscenza delle caratteristiche dell informatica e degli strumenti utilizzati Informatica e sistemi di elaborazione Conoscenza delle caratteristiche

Dettagli

Introduzione alla progettazione. Metodologie e modelli per la progettazione di basi di dati. Il ciclo di vita dei sistemi informativi

Introduzione alla progettazione. Metodologie e modelli per la progettazione di basi di dati. Il ciclo di vita dei sistemi informativi Metodologie e modelli per la progettazione di basi di dati Introduzione alla progettazione Il problema: progettare una base di base di dati a partire dai suoi requisiti Progettare: definire la struttura,

Dettagli

Sommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi.

Sommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. Algoritmi 1 Sommario Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. 2 Informatica Nome Informatica=informazione+automatica. Definizione Scienza che si occupa dell

Dettagli

Database: collezione di fatti, registrabili e con un ben preciso significato, relazionati fra di loro

Database: collezione di fatti, registrabili e con un ben preciso significato, relazionati fra di loro Database relazionali: un'introduzione Database: collezione di fatti, registrabili e con un ben preciso significato, relazionati fra di loro Rappresentazione astratta di aspetti del mondo reale (Universe

Dettagli

Organizzazione degli archivi

Organizzazione degli archivi COSA E UN DATA-BASE (DB)? è l insieme di dati relativo ad un sistema informativo COSA CARATTERIZZA UN DB? la struttura dei dati le relazioni fra i dati I REQUISITI DI UN DB SONO: la ridondanza minima i

Dettagli

Lo schema concettuale risultante dalla progettazione concettuale è l input alla fase di progettazione logica.

Lo schema concettuale risultante dalla progettazione concettuale è l input alla fase di progettazione logica. Progettazione logica Lo schema concettuale risultante dalla progettazione concettuale è l input alla fase di progettazione logica. La progettazione logica è basata su un particolare modello logico dei

Dettagli

Stefania Marrara - Esercitazioni di Tecnologie dei Sistemi Informativi. Integrazione di dati di sorgenti diverse

Stefania Marrara - Esercitazioni di Tecnologie dei Sistemi Informativi. Integrazione di dati di sorgenti diverse Politecnico di Milano View integration 1 Integrazione di dati di sorgenti diverse Al giorno d oggi d la mole di informazioni che viene gestita in molti contesti applicativi è enorme. In alcuni casi le

Dettagli

Lezione 2. Il modello entità relazione

Lezione 2. Il modello entità relazione Lezione 2 Il modello entità relazione Pag.1 Introduzione alla progettazione delle basi di dati 1. Analisi dei requisiti Quali sono le entità e le relazioni dell organizzazione? Quali informazioni su queste

Dettagli

Modello dei Dati ENTITÀ-RELAZIONE (ENTITY-RELATIONSHIP) é l insieme di concetti, simboli, regole che useremo per rappresentare il modello concettuale

Modello dei Dati ENTITÀ-RELAZIONE (ENTITY-RELATIONSHIP) é l insieme di concetti, simboli, regole che useremo per rappresentare il modello concettuale Modello dei Dati E-R ENTITÀ-RELAZIONE O (ENTITY-RELATIONSHIP) é l insieme di concetti, simboli, regole che useremo per rappresentare il modello concettuale R.Gori - G.Leoni Modello dei Dati Entità-Relazione

Dettagli

Capitolo 8. Esercizio 8.1

Capitolo 8. Esercizio 8.1 Capitolo 8 Esercizio 8.1 Si consideri lo schema Entità-Relazione ottenuto come soluzione dell esercizio 7.4. Fare delle ipotesi sul volume dei dati e sulle operazioni possibili su questi dati e, sulla

Dettagli

Strumenti di modellazione. Gabriella Trucco

Strumenti di modellazione. Gabriella Trucco Strumenti di modellazione Gabriella Trucco Linguaggio di modellazione Linguaggio formale che può essere utilizzato per descrivere (modellare) un sistema Il concetto trova applicazione soprattutto nell

Dettagli

Modello Relazionale. Modello Relazionale. Relazioni - Prodotto Cartesiano. Relazione: tre accezioni. Es. Dati gli insiemi

Modello Relazionale. Modello Relazionale. Relazioni - Prodotto Cartesiano. Relazione: tre accezioni. Es. Dati gli insiemi Modello Relazionale Modello Relazionale Proposto agli inizi degli anni 70 da Codd Finalizzato alla realizzazione dell indipendenza dei dati Unisce concetti derivati dalla teoria degli insiemi (relazioni)

Dettagli

Dalla progettazione concettuale alla modellazione di dominio

Dalla progettazione concettuale alla modellazione di dominio Luca Cabibbo A P S Analisi e Progettazione del Software Dalla progettazione concettuale alla modellazione di dominio Capitolo 91 marzo 2015 Se qualcuno vi avvicinasse in un vicolo buio dicendo psst, vuoi

Dettagli

Il modello Entity-Relationship per il progetto delle basi di dati

Il modello Entity-Relationship per il progetto delle basi di dati 1 Il modello Entity-Relationship per il progetto delle basi di dati Massimo Paolucci (paolucci@dist.unige.it) DIST Università di Genova Le metodologie di progettazione delle Basi di Dati 2 Una metodologia

Dettagli

Gli attributi di STUDENTE saranno: Matricola (chiave primaria), Cognome, Nome.

Gli attributi di STUDENTE saranno: Matricola (chiave primaria), Cognome, Nome. Prof. Francesco Accarino Raccolta di esercizi modello ER Esercizio 1 Un università vuole raccogliere ed organizzare in un database le informazioni sui propri studenti in relazione ai corsi che essi frequentano

Dettagli

Telerilevamento e GIS Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci

Telerilevamento e GIS Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio A.A. 2014-2015 Telerilevamento e GIS Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci Strutture di dati: DB e DBMS DATO E INFORMAZIONE Dato: insieme

Dettagli

Progettazione concettuale. Metodologie di trasformazione di specifica informale allo schema concettuale

Progettazione concettuale. Metodologie di trasformazione di specifica informale allo schema concettuale Progettazione concettuale Metodologie di trasformazione di specifica informale allo schema concettuale Strategia di progetto specifiche informali progettazione concettuale schema concettuale progettazione

Dettagli

Lezione V. Aula Multimediale - sabato 29/03/2008

Lezione V. Aula Multimediale - sabato 29/03/2008 Lezione V Aula Multimediale - sabato 29/03/2008 LAB utilizzo di MS Access Definire gli archivi utilizzando le regole di derivazione e descrivere le caratteristiche di ciascun archivio ASSOCIAZIONE (1:1)

Dettagli

Elena Baralis 2013 Politecnico di Torino 1

Elena Baralis 2013 Politecnico di Torino 1 Modello relazionale Docente M2170 Fondamenti di informatica Verdi M4880 Sistemi di elaborazione Bianchi F0410 Basi di dati Neri Docenti Nome Dipartimento Telefono Verdi Informatica 123456 Bianchi Elettronica

Dettagli

N ORE LEZIONI FRONTALI: STUDIO INDIVIDUALE ( ) N ORE ESERCITAZIONI/LABORATORIO: STUDIO INDIVIDUALE ( )

N ORE LEZIONI FRONTALI: STUDIO INDIVIDUALE ( ) N ORE ESERCITAZIONI/LABORATORIO: STUDIO INDIVIDUALE ( ) Invia modulo Basi di Dati + Laboratorio INSEGNAMENTO 214-215 ANNO ACCADEMICO Informatica Triennale sede di Brindisi CORSO DI LAUREA IN Paolo Buono DOCENTE 2 1 ANNO DI CORSO SEMESTRE 7 N CREDITI LEZIONI

Dettagli

Progettare una basi di dati vuole dire progettare la struttura dei dati e le applicazioni

Progettare una basi di dati vuole dire progettare la struttura dei dati e le applicazioni LA PROGETTAZIONE DI BASI DI DATI Progettare una basi di dati vuole dire progettare la struttura dei dati e le applicazioni La progettazione dei dati è l attività più importante Per progettare i dati al

Dettagli

MODELLO E/R. Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Sesto San Giovanni

MODELLO E/R. Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Sesto San Giovanni MODELLO E/R Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Sesto San Giovanni Modellazione dei dati Modellare i dati significa: costruire una rappresentazione semplificata della realtà osservata individuandone

Dettagli

Programma del Corso. Dati e DBMS SQL. Progettazione di una. Normalizzazione

Programma del Corso. Dati e DBMS SQL. Progettazione di una. Normalizzazione Programma del Corso Dati e DBMS DBMS relazionali SQL Progettazione di una base di dati Normalizzazione (I prova scritta) (II prova scritta) Interazione fra linguaggi di programmazione e basi di dati Cenni

Dettagli

Progettazione di Database. Un Esempio

Progettazione di Database. Un Esempio Progettazione di Database Un Esempio Data Base Management System Applicazione 1 Applicazione 2 Applicazione 3 DBMS A B C D E Il Modello Relazionale Una relazione è costituita su un insieme di domini, non

Dettagli

BASI DI DATI - : I modelli di database

BASI DI DATI - : I modelli di database BASI DI DATI - : I modelli di database DAL 1960 ci si e' orientati verso 3 direzioni: 1 MODELLO GERARCHICO Se i dati si presentano naturalmente in una struttura ad albero (ES. File System) Limiti: rigidità

Dettagli

Gestione Voti Scolastici

Gestione Voti Scolastici Gestione Voti Scolastici Progettare un modello di dati per la gestione delle informazioni riguardanti le prove, nelle diverse materie, sostenute dagli studenti di una scuola media superiore. Il sistema

Dettagli

Modellazione di sistema

Modellazione di sistema Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Informatica Corso di Ingegneria del Software A. A. 2008 - Modellazione di sistema E. TINELLI Contenuti Approcci di analisi Linguaggi di specifica Modelli di

Dettagli

LABORATORIO di INFORMATICA

LABORATORIO di INFORMATICA Università degli Studi di Cagliari Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente ed il Territorio LABORATORIO di INFORMATICA A.A. 2010/2011 Prof. Giorgio Giacinto IL MODELLO ER PER LA PROGETTAZIONE

Dettagli

Indice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi

Indice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi Indice generale OOA Analisi Orientata agli Oggetti Introduzione Analisi Metodi d' analisi Analisi funzionale Analisi del flusso dei dati Analisi delle informazioni Analisi Orientata agli Oggetti (OOA)

Dettagli

Il database management system Access

Il database management system Access Il database management system Access Corso di autoistruzione http://www.manualipc.it/manuali/ corso/manuali.php? idcap=00&idman=17&size=12&sid= INTRODUZIONE Il concetto di base di dati, database o archivio

Dettagli

Basi di dati. Gabriella Trucco gabriella.trucco@unimi.it

Basi di dati. Gabriella Trucco gabriella.trucco@unimi.it Basi di dati Gabriella Trucco gabriella.trucco@unimi.it Esempio Quando si pensa ad un database, generalmente si immagina una tabella contenente grandi quantità di informazioni, sulla quale è possibile

Dettagli

Introduzione alla teoria dei database relazionali. Come progettare un database

Introduzione alla teoria dei database relazionali. Come progettare un database Introduzione alla teoria dei database relazionali Come progettare un database La struttura delle relazioni Dopo la prima fase di individuazione concettuale delle entità e degli attributi è necessario passare

Dettagli

Basi di dati. Concetti introduttivi ESEMPIO. INSEGNAMENTI Fisica, Analisi, Aule. Docenti. Entità Relazioni Interrogazioni. Ultima modifica: 26/02/2007

Basi di dati. Concetti introduttivi ESEMPIO. INSEGNAMENTI Fisica, Analisi, Aule. Docenti. Entità Relazioni Interrogazioni. Ultima modifica: 26/02/2007 Basi di dati Concetti introduttivi Ultima modifica: 26/02/2007 ESEMPIO INSEGNAMENTI Fisica, Analisi, Informatica Aule Docenti Entità Relazioni Interrogazioni St udent i Database 2 Tabella (I) STUDENTE

Dettagli

BASE DI DATI: sicurezza. Informatica febbraio 2015 5ASA

BASE DI DATI: sicurezza. Informatica febbraio 2015 5ASA BASE DI DATI: sicurezza Informatica febbraio 2015 5ASA Argomenti Privatezza o riservatezza Vincoli di integrità logica della base di dati intrarelazionali interrelazionali Principio generale sulla sicurezza

Dettagli

Il Modello Relazionale

Il Modello Relazionale Il Modello Relazionale Il modello relazionale 1 Il modello relazionale Proposto da E. F. Codd nel 1970 per favorire l indipendenza dei dati e reso disponibile come modello logico in DBMS reali nel 1981

Dettagli

BASI DI DATI per la gestione dell informazione. Angelo Chianese Vincenzo Moscato Antonio Picariello Lucio Sansone

BASI DI DATI per la gestione dell informazione. Angelo Chianese Vincenzo Moscato Antonio Picariello Lucio Sansone BASI DI DATI per la gestione dell informazione Angelo Chianese Vincenzo Moscato Antonio Picariello Lucio Sansone Libro di Testo 22 Chianese, Moscato, Picariello e Sansone BASI DI DATI per la Gestione dell

Dettagli

Progettazione di una base di dati Ufficio della Motorizzazione

Progettazione di una base di dati Ufficio della Motorizzazione Corso di Gestione dell Informazione Studenti NON frequentanti A.A. 2008/2009 1 Scopo del progetto Progettazione di una base di dati Ufficio della Motorizzazione Si vuole realizzare un applicazione base

Dettagli

Vincoli di integrità

Vincoli di integrità Vincoli di integrità Non tutte le istanze di basi di dati sintatticamente corrette rappresentano informazioni plausibili per l applicazione di interesse Studenti Matricola Nome Nascita 276545 Rossi 23-04-72?

Dettagli

MODELLO E/R. Modellazione dei dati

MODELLO E/R. Modellazione dei dati MODELLO E/R Maria Mirto Modellazione dei dati Modellare i dati significa: costruire una rappresentazione semplificata della realtà osservata, individuandone gli elementi caratterizzanti e i legami intercorrenti

Dettagli

Introduzione alle basi di dati. Gestione delle informazioni. Gestione delle informazioni. Sistema informatico

Introduzione alle basi di dati. Gestione delle informazioni. Gestione delle informazioni. Sistema informatico Introduzione alle basi di dati Introduzione alle basi di dati Gestione delle informazioni Base di dati Modello dei dati Indipendenza dei dati Accesso ai dati Vantaggi e svantaggi dei DBMS Gestione delle

Dettagli

Compito DA e BD. Tempo concesso: 90 minuti 12 giugno 03 Nome: Cognome: Matricola: Esercizio 1

Compito DA e BD. Tempo concesso: 90 minuti 12 giugno 03 Nome: Cognome: Matricola: Esercizio 1 Compito DA e BD. Tempo concesso: 90 minuti 12 giugno 03 Nome: Cognome: Matricola: Esercizio 1 Si considerino le seguenti specifiche relative alla realizzazione della base di dati di una facoltà e si definisca

Dettagli

Piano di gestione della qualità

Piano di gestione della qualità Piano di gestione della qualità Pianificazione della qualità Politica ed obiettivi della qualità Riferimento ad un eventuale modello di qualità adottato Controllo della qualità Procedure di controllo.

Dettagli

Modellazione dei dati in UML

Modellazione dei dati in UML Corso di Basi di Dati e Sistemi Informativi Modellazione dei dati in UML Angelo Montanari Dipartimento di Matematica e Informatica Università degli Studi di Udine Introduzione UML (Unified Modeling Language):

Dettagli

Modello Relazionale dei DBMS - Vincoli Tradizionalmente, esistono quattro modelli logici: Gerarchico Reticolare Relazionale A oggetti XML I modelli

Modello Relazionale dei DBMS - Vincoli Tradizionalmente, esistono quattro modelli logici: Gerarchico Reticolare Relazionale A oggetti XML I modelli Modello Relazionale dei DBMS - Vincoli Tradizionalmente, esistono quattro modelli logici: Gerarchico Reticolare Relazionale A oggetti XML I modelli gerarchico e reticolare sono più vicini alle strutture

Dettagli

Progettazione di un DB....in breve

Progettazione di un DB....in breve Progettazione di un DB...in breve Cosa significa progettare un DB Definirne struttura,caratteristiche e contenuto. Per farlo è opportuno seguire delle metodologie che permettono di ottenere prodotti di

Dettagli

Introduzione Ai Data Bases. Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Via Leopardi 132 Sesto San giovanni

Introduzione Ai Data Bases. Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Via Leopardi 132 Sesto San giovanni Introduzione Ai Data Bases Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Via Leopardi 132 Sesto San giovanni I Limiti Degli Archivi E Il Loro Superamento Le tecniche di gestione delle basi di dati nascono

Dettagli

Ottimizzazione delle interrogazioni (parte I)

Ottimizzazione delle interrogazioni (parte I) Ottimizzazione delle interrogazioni I Basi di Dati / Complementi di Basi di Dati 1 Ottimizzazione delle interrogazioni (parte I) Angelo Montanari Dipartimento di Matematica e Informatica Università di

Dettagli

Le Basi di Dati. Le Basi di Dati

Le Basi di Dati. Le Basi di Dati Le Basi di Dati 20/05/02 Prof. Carlo Blundo 1 Le Basi di Dati Le Base di Dati (database) sono un insieme di tabelle di dati strutturate in maniera da favorire la ricerca di informazioni specializzate per

Dettagli

Lezione 8. La macchina universale

Lezione 8. La macchina universale Lezione 8 Algoritmi La macchina universale Un elaboratore o computer è una macchina digitale, elettronica, automatica capace di effettuare trasformazioni o elaborazioni su i dati digitale= l informazione

Dettagli

DATABASE RELAZIONALI

DATABASE RELAZIONALI 1 di 54 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II DIPARTIMENTO DI DISCIPLINE STORICHE ETTORE LEPORE DATABASE RELAZIONALI Dott. Simone Sammartino Istituto per l Ambiente l Marino Costiero I.A.M.C. C.N.R.

Dettagli

INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI

INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI Prima di riuscire a scrivere un programma, abbiamo bisogno di conoscere un metodo risolutivo, cioè un metodo che a partire dai dati di ingresso fornisce i risultati attesi.

Dettagli

Corso di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni I Anno 2005/2006. Esercizi entità relazione risolti. a cura di Angela Campagnaro 802749

Corso di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni I Anno 2005/2006. Esercizi entità relazione risolti. a cura di Angela Campagnaro 802749 Corso di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni I Anno 2005/2006 Esercizi entità relazione risolti a cura di Angela Campagnaro 802749 Indice: Esercizio 1: Un insieme di officine 1.1 Testo esercizio.3

Dettagli

ING SW. Progetto di Ingegneria del Software. e-travel. Requisiti Utente. Specifiche Funzionali del Sistema

ING SW. Progetto di Ingegneria del Software. e-travel. Requisiti Utente. Specifiche Funzionali del Sistema Pagina: 1 e-travel ING SW Progetto di Ingegneria del Software e-travel Requisiti Utente Specifiche Funzionali del Sistema e Pagina: 2 di 9 Indice dei contenuti 1 INTRODUZIONE... 3 1.1 SCOPO DEL DOCUMENTO...

Dettagli

La Metodologia adottata nel Corso

La Metodologia adottata nel Corso La Metodologia adottata nel Corso 1 Mission Statement + Glossario + Lista Funzionalià 3 Descrizione 6 Funzionalità 2 Schema 4 Schema 5 concettuale Logico EA Relazionale Codice Transazioni In PL/SQL Schema

Dettagli

Design di un database

Design di un database Design di un database Progettare un database implica definire quanto i seguenti aspetti: Struttura Caratteristiche Contenuti Il ciclo di design di un database si suddivide in tre fasi principali: progettazione

Dettagli

Esercitazione di Basi di Dati

Esercitazione di Basi di Dati Esercitazione di Basi di Dati Corso di Fondamenti di Informatica 6 Maggio 2004 Come costruire una ontologia Marco Pennacchiotti pennacchiotti@info.uniroma2.it Tel. 0672597334 Ing.dell Informazione, stanza

Dettagli

Base di dati e sistemi informativi

Base di dati e sistemi informativi Base di dati e sistemi informativi Una base di dati è un insieme organizzato di dati opportunamente strutturato per lo svolgimento di determinate attività La base di dati è un elemento fondamentale per

Dettagli

I Sistemi Informativi

I Sistemi Informativi I Sistemi Informativi Definizione Un Sistema Informativo è un mezzo per acquisire, organizzare, correlare, elaborare e distribuire le informazioni che riguardano una realtà che si desidera descrivere e

Dettagli

Progettazione base dati relazionale

Progettazione base dati relazionale Progettazione base dati relazionale Prof. Luca Bolognini E-Mail:luca.bolognini@aliceposta.it Progettare una base di dati Lo scopo della progettazione è quello di definire lo schema della base di dati e

Dettagli

Progettaz. e sviluppo Data Base

Progettaz. e sviluppo Data Base Progettaz. e sviluppo Data Base! Introduzione ai Database! Tipologie di DB (gerarchici, reticolari, relazionali, oodb) Introduzione ai database Cos è un Database Cos e un Data Base Management System (DBMS)

Dettagli

BASI DATI BIOINGEGNERIA ED INFORMATICA MEDICA. Lezione II - BioIngInfMed

BASI DATI BIOINGEGNERIA ED INFORMATICA MEDICA. Lezione II - BioIngInfMed BASI DATI BIOINGEGNERIA ED INFORMATICA MEDICA 1 Sistema Informativo Un sistema informativo (SI) è un componente di una organizzazione il cui obiettivo è gestire le informazioni utili per gli scopi dell

Dettagli

I database relazionali sono il tipo di database attualmente piu diffuso. I motivi di questo successo sono fondamentalmente due:

I database relazionali sono il tipo di database attualmente piu diffuso. I motivi di questo successo sono fondamentalmente due: Il modello relazionale I database relazionali sono il tipo di database attualmente piu diffuso. I motivi di questo successo sono fondamentalmente due: 1. forniscono sistemi semplici ed efficienti per rappresentare

Dettagli

DB - Modello relazionale dei dati. DB - Modello Relazionale 1

DB - Modello relazionale dei dati. DB - Modello Relazionale 1 DB - Modello relazionale dei dati DB - Modello Relazionale 1 Definizione Un modello dei dati è un insieme di meccanismi di astrazione per definire una base di dati, con associato un insieme predefinito

Dettagli

Corso di Access. Prerequisiti. Modulo L2A (Access) 1.1 Concetti di base. Utilizzo elementare del computer Concetti fondamentali di basi di dati

Corso di Access. Prerequisiti. Modulo L2A (Access) 1.1 Concetti di base. Utilizzo elementare del computer Concetti fondamentali di basi di dati Corso di Access Modulo L2A (Access) 1.1 Concetti di base 1 Prerequisiti Utilizzo elementare del computer Concetti fondamentali di basi di dati 2 1 Introduzione Un ambiente DBMS è un applicazione che consente

Dettagli

Compito Sistemi Informativi LA. Tempo concesso : 90 minuti 25 Marzo 03 Nome: Cognome: Matricola: Esercizio 1

Compito Sistemi Informativi LA. Tempo concesso : 90 minuti 25 Marzo 03 Nome: Cognome: Matricola: Esercizio 1 Compito Sistemi Informativi LA. Tempo concesso : 90 minuti 25 Marzo 03 Nome: Cognome: Matricola: Esercizio 1 Si considerino le seguenti specifiche relative alla realizzazione della base di dati di un circolo

Dettagli

Introduzione al corso

Introduzione al corso Introduzione al corso Sistemi Informativi L-B Home Page del corso: http://www-db.deis.unibo.it/courses/sil-b/ Versione elettronica: introduzione.pdf Sistemi Informativi L-B Docente Prof. Paolo Ciaccia

Dettagli

Capitolo 13. Interrogare una base di dati

Capitolo 13. Interrogare una base di dati Capitolo 13 Interrogare una base di dati Il database fisico La ridondanza è una cosa molto, molto, molto brutta Non si devono mai replicare informazioni scrivendole in più posti diversi nel database Per

Dettagli

Metodologia di Progettazione database relazionali

Metodologia di Progettazione database relazionali Informatica e Telecomunicazioni S.p.A. Metodologia di Progettazione database relazionali I&T Informatica e Telecomunicazioni S.p.A Via dei Castelli Romani, 9 00040 Pomezia (Roma) Italy Tel. +39-6-911611

Dettagli

Prova scritta del corso di Basi di dati attive 17 Dicembre 1999. Agenzia

Prova scritta del corso di Basi di dati attive 17 Dicembre 1999. Agenzia Prova scritta del corso di Basi di dati attive 17 Dicembre 1999 Si desidera automatizzare la gestione dei banchetti organizzati da un agenzia di pubbliche relazioni. Le specifiche del sistema informativo,

Dettagli

Progettazione del Software, Laurea in Ingegneria Gestionale Progettazione del Software Laurea in Ing. Gestionale

Progettazione del Software, Laurea in Ingegneria Gestionale Progettazione del Software Laurea in Ing. Gestionale Progettazione del Software Laurea in Ing. Gestionale Prof. Toni Mancini & Prof. Monica Scannapieco Dipartimento di Informatica e Sistemistica Università di Roma La Sapienza Esercitazione E.A.1 Primi esercizi

Dettagli

Lezione 4. Modello EER

Lezione 4. Modello EER Lezione 4 Modello EER 1 Concetti del modello EER Include tutti i concetti di modellazione del modello ER Concetti addizionali: sottoclassi/superclassi, specializzazione, categorie, propagazione (inheritance)

Dettagli