BASI DI DATI I Lezione n 2 25/09/2009
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1 BASI DI DATI I Lezione n 2 25/09/2009 Fumarola Roberta, Galeano Antonio Andrea
2 Linguaggio di modellazione Insieme di simboli e regole atto a descrivere la struttura e le funzionalità di un Database prima che questo esista. Page 2
3 Quando si usano I DBMS I dati sono relativi ad una Large Organization, della quale si vogliono automatizzare determinati comportamenti; Nei casi in cui è richiesto un accesso ai dati da parte di più utenti contemporaneamente. Quando non si usano I DBMS In tutte quelle situazioni nelle quali un tale sistema può comportare spese generali non necessarie a cui ci si esporrebbe nella tradizionale gestione file; I dati e le applicazioni sono semplici, ben definiti e non si prevede che debbano cambiare; I dati sono relativi ad una piccola community. Page 3
4 LARGE ORGANIZATION INFORMAZIONI INFORMAZIONI MATERIE PRIME PRODOTTI Una Large Organization può essere rappresentata come una Black Box all interno della quale entrano informazioni e materie prime ed escono informazioni elaborate e prodotti. Le informazioni in entrata interagiscono con le materie prime all interno di essa. Page 4
5 LARGE ORGANIZATION INFORMAZIONI SISTEMA INFORMATIVO INFORMAZIONI MATERIE PRIME SISTEMA OPERATIVO PRODOTTI Una Large Organization è composta da: Sistema Informativo: conserva ed elabora le informazioni necessarie alla vita dell azienda. Nel corso del tempo il sistema informativo non è cambiato in sé, è cambiata la gestione delle informazioni: si è passati da una gestione cartacea dei dati ad una gestione informatica. Sistema Operativo: opera sulle materie prime, trasformandole in prodotti finiti o semielaborati. Page 5
6 RAPPRESENTAZIONE VERTICALE DI UNA LARGE ORGANIZATION LARGE ORGANIZATION LOGISTICA IN ENTRATA MARKETING DIPARTIMENTO DELLA PRODUZIONE DIPARTIMENTO DELLE RISORSE ALTRI DIPARTIMENTI La rappresentazione verticale di un azienda viene denominata anche rappresentazione per settore aziendale. Si ha una visione a compartimenti stagni della Large Organization ed una visione locale del problema. Page 6
7 RAPPRESENTAZIONE VERTICALE DI UNA LARGE ORGANIZATION LARGE ORGANIZATION LOGISTICA IN ENTRATA MARKETING DIPARTIMENTO DELLA PRODUZIONE DIPARTIMENTO DELLE RISORSE ALTRI DIPARTIMENTI Page 7 Logistica in entrata: si occupa dell immagazzinamento di tutte le risorse in entrata; Marketing: veicola l immagine dell azienda e vende i suoi prodotti; Dipartimento di produzione: si occupa di mettere in atto le politiche operative dell azienda; Dipartimento delle risorse umane: si occupa di gestire il personale dell azienda (assunzioni, licenziamenti, orari );
8 RAPPRESENTAZIONE TRASVERSALE DI UNA LARGE ORGANIZATION LARGE ORGANIZATION LOGISTICA IN ENTRATA MARKETING DIPARTIMENTO DELLA PRODUZIONE DIPARTIMENTO DELLE RISORSE ALTRI DIPARTIMENTI Page 8 La rappresentazione trasversale di un azienda viene anche denominata rappresentazione per processi. Prende un informazione (o una materia prima ) in entrata e la segue nell attraversamento di tutti i settori, finché non viene elaborata (o trasformata in prodotto finito/semilavorato).
9 CATENA DI COMANDO : LA PIRAMIDE DI ANTHONY DIREZIONE LIVELLO MANAGERIALE ERP (Enterprice Resource Planning): Sistemi informatici per la gestione dell azienda CRM (Customer Relationship Management): Sistemi informatici per la gestione della clientela LIVELLO OPERATIVO Clienti La catena di comando è la catena che parte da chi impartisce le direttive che pilotano l organizzazione a chi le mette in atto. Page 9
10 CATENA DI COMANDO : LA PIRAMIDE DI ANTHONY DIREZIONE Livello più alto dell azienda. Impartisce tutte le direttive ai livelli sottostanti. LIVELLO MANAGERIALE Livello dell azienda che controlla l operato del personale del livello operativo e impartisce loro le direttive provenienti dal livello superiore. Page 10 LIVELLO OPERATIVO Livello dell azienda che interagisce direttamente con la clientela.
11 CENNI SULL EVOLUZIONE DELLA CATENA DI COMANDO Fino a pochi anni fa i sistemi informativi non erano molto sviluppati ed erano prevalentemente cartacei; di conseguenza la catena di comando doveva essere necessariamente corta in senso verticale perché non esisteva materialmente la possibilità che un individuo potesse gestire in tempi accettabili eventuali sedi della sua azienda poste a grande distanza tra loro. Inoltre l azienda, essendo di piccole dimensioni, gestiva la sua clientela in modo personalizzato: ciascun impiegato si prendeva cura del singolo cliente. Dopo lo sviluppo degli strumenti per l elaborazione automatica delle informazioni, si è passati alle Large Organization, cioè a organizzazioni dislocate su scala nazionale ed internazionale; per mantenere la stessa agilità delle piccole imprese una Large Organization non ha potuto più trattare in maniera personalizzata il singolo cliente, ma è stata costretta a porre una classificazione delle informazioni e delle regole per poter gestire una classe di clienti. Page 11
12 Data Modeling / Database Design PRINCIPI DEL DATABASE DESIGN MODELLO Rappresentazione simbolica formale/informale (basata su un alfabeto e definita da regole) di un oggetto reale. Livello concettuale SCHEMA Rappresentazione logica del Database. ISTANZA Rappresentazione fisica del Database. Page 12
13 Data Modeling / Database Design PRINCIPI DEL DATABASE DESIGN: ESEMPI STUDENTI FACOLTA Livello concettuale S1 F5 S1 istanza della classe Studenti F5 istanza della classe Facoltà Relazione: S1 è iscritto alla facoltà F5 Livello logico STUDENTE Nome Cognome Indirizzo Livello fisico STUDENTE Mario Rossi Via Appia n 3 Page 13
14 Data Modeling / Database Design Page 14 ARCHITETTURA DELLE APPLICAZIONI SISTEMA INFORMATIVO Un sistema informativo è un insieme di programmi che permette a una Large Organization di raggiungere degli obiettivi. LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE Dal punto di vista dei linguaggi di programmazione lo scenario è abbastanza vario, ma incentrato sul concetto di OODP ( Object Oriented Design and Programming ), cioè progettare e programmare in termini di oggetti e classi. Fra i vari linguaggi object oriented i più diffusi e utilizzati sono Java, C#, Ruby, C++ Di questi i primi due sono più usati nelle applicazioni web mentre gli altri due nelle applicazioni stand-alone. STRUTTURE DATI E GESTIONE INFORMAZIONI Dal punto di vista delle strutture dati e della gestione dei dati invece, il panorama è abbastanza uniforme ed infatti il settore è quasi totalmente coperto dai RELATIONAL DBMS ( DB relazionali).
15 Data Modeling / Database Design ARCHITETTURA DELLE APPLICAZIONI Modello concettuale EER Teoria dell OODP Page 15 Dietro i DB relazionali vi è il modello concettuale EER (Enhanced Entity- Relationship), equivalente alla teoria dell'oodp, che viene trasformato nel corrispettivo modello logico chiamato Modello Relazionale RM, che a sua volta viene trasformato nel Database vero e proprio. Tra il livello logico e il livello fisico viene usato il linguaggio SQL basato sul modello dichiarativo, che si differenzia dai linguaggi imperativi e procedurali quali Java e C++ in quanto non comanda di svolgere una procedura descrivendola in passi elementari, ma esprime cosa si desidera dal computer. Il linguaggio SQL è composto da due sottolinguaggi: DDL (Data definition Language) per la creazione di un DB e DML (Data Manipulation Language) per le operazioni di modifica del Database. In SQL non si dice cosa fare al calcolatore ma si descrive l'insieme degli oggetti che desideriamo. Il come è conosciuto dal DB stesso.
16 Data Modeling / Database Design ARCHITETTURA DELLE APPLICAZIONI: DATA INDIPENDENCE Una caratteristica importante dell'approccio basato sui DB è la data indipendence (fra dati e applicazioni). Essa è a due livelli, logico e fisico. Livello logico: se si cambia la struttura che rappresenta il problema nel DB non deve essere modificata anche l'applicazione, in quanto lo schema applicativo non dipende dallo schema dei dati nel DB; Livello fisico: se si esegue una modifica del DBMS non si deve cambiare né l'applicazione né il modello dei dati precedente. DRIVER ODBC ODBC sono dei driver indipendenti dai DBMS: realizzano il canale che permette il dialogo fra l'applicazione e il DB. Per questo vi è l indipendenza a livello fisico. Page 16
17 Data Modeling / Database Design Page 17 ARCHITETTURA DELLE APPLICAZIONI: STRUTTURA 2-TIER APPLICAZIONE - CLIENT - RETE DATA SERVER Secondo livello DB Di tipo client-server, l'applicazione viene appunto distribuita fra i client e il server ed è composta da due parti: la User Interface e il Computation Engine. La UI è l'interfaccia con l'utente dell'applicazione e nella quasi totalità dei casi va sui client. La CE elabora i dati tramite gli algoritmi, le librerie, etc Quest'ultima parte nel caso dei DB si suddivide a sua volta in Business Rules e in Data Layer, ossia le regole di elaborazione dei dati e il livello che gestisce i dati. Il DL si trova sul server nelle applicazioni online, mentre in quelle offline sui client, in modo da poter archiviare i dati sui client per poi riconciliarli e risincronizzarli nel server in un momento successivo. Le BR possono trovarsi sia sui client che sul server: sui client quando non si vuole sovraccaricare il server dal punto di vista computazionale (Fat Client); altrimenti sul server (Thin Client).
18 Data Modeling / Database Design ARCHITETTURA DELLE APPLICAZIONI: STRUTTURA 3-TIER APPLICAZIONE - WEB BROWSER - RETE WEB SERVER / APPLICATION SERVER Secondo livello DB Terzo livello Il 3-Tier è utilizzato solitamente nel web dove vi è il client (il web browser che fa il rendering della UI) e due tipi di server: il Web Server per la condivisione dei file (i file sul server sono visibili dai client in modo statico) e l Application Server, che permette lo scambio bidirezionale fra client e server (permette quindi l'interazione fra questi). Page 18
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