RAPPORTO EPIDEMIOLOGICO SULLA MORTALITA NELL A.S.L. DELLA PROVINCIA DI VARESE - ANNO 2014

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1 RAPPORTO EPIDEMIOLOGICO SULLA MORTALITA NELL A.S.L. DELLA PROVINCIA DI VARESE - ANNO 2014 A cura di: D. Bonarrigo C. Degli Stefani S. Speziali S. Pisani Direzione Generale - U.O.C. Osservatorio Epidemiologico Introduzione I dati oggetto di questo rapporto si riferiscono alle schede di morte ISTAT del 2014 raccolte presso il Registro di Mortalità dell ASL della Provincia di Varese. Vengono considerati i decessi dei soggetti residenti nel territorio aziendale e negli ambiti territoriali dei 12 Distretti Socio-Sanitari. Le popolazioni utilizzate per il calcolo dei tassi grezzi e standardizzati sono state rispettivamente quella al 31/12/2014 comunicata dalle Anagrafi dei 139 Comuni della Provincia e quella ISTAT del Censimento Mortalità complessiva Si sono registrati decessi (-1,9% rispetto agli del 2013) pari ad un tasso grezzo di 9,2 e ad un tasso standardizzato di 8,9 per 1000 abitanti. Il 47,3% dei decessi si è verificato nei maschi con un tasso grezzo di 9,0 e un tasso standardizzato di 11,2 per Il 52,7% si è verificato nelle femmine con un tasso grezzo di 9,5 e un tasso standardizzato di 7,4 per La completezza della rilevazione, confrontata coi decessi ufficialmente comunicati dalle anagrafi comunali, è stata del 100%. Nella figura n. 1 è riportata la distribuzione temporale per mese di decesso, considerando la media mensile come valore atteso. In particolare, i mesi di gennaio, marzo e dicembre fanno registrare i picchi più elevati di mortalità. Figura n. 1 - ASL della Provincia di Varese: mortalità nel Distribuzione temporale 1

2 Nel periodo , il tasso grezzo di mortalità mostra nel 2012 il valore più alto (tabella n.1 e figura n. 2). La mortalità del 2014 non presenta variazioni significative rispetto all atteso basato su quanto registrato nei 5 anni precedenti. Tabella n. 1 - Numero di decessi registrati negli anni nell'asl di Varese e relativi tassi grezzi di mortalità per 1000 ab. Figura 2 - ASL Provincia di Varese - Osservatorio Epidemiologico. Tassi di mortalità per 1000 ab. Anni Considerando la residenza dei soggetti per Distretto d'appartenenza, si osservano i valori assoluti e percentuali illustrati nella tabella n. 2. Osservando anche le percentuali di popolazione dei Distretti (rispetto al totale dell ASL), si rileva un maggior peso proporzionale di mortalità soprattutto nei Distretti di Busto Arsizio, Cittiglio, Luino e Varese. Tabella n. 2 - ASL della Provincia di Varese: mortalità nel Distribuzione per Distretto di residenza DISTRETTO NUMERO DECESSI 2 % POPOLAZIONE (% su tot. ASL) ARCISATE 458 5,6 5,6 AZZATE 449 5,5 5,9 BUSTO ARSIZIO 804 9,8 9,3 CASTELLANZA 534 6,5 7,4 CITTIGLIO 736 9,0 8,1 GALLARATE ,0 13,9 LUINO 572 7,0 6,3 SARONNO ,3 10,8 SESTO CALENDE 484 5,9 5,7 SOMMA LOMBARDO 595 7,2 8,0 TRADATE 478 5,8 6,3 VARESE ,5 12,9 ASL VARESE

3 La figura n. 3 mostra l'andamento della mortalità per fascia d'età distinta per sesso. Si osserva che il numero dei casi totali cresce in funzione dell'età: i maschi fanno registrare un picco tra i anni e le femmine al di sopra degli 84 anni. In quest ultima fascia si verifica il 54,4% dei decessi per le femmine e il 30,4% per i maschi. La mortalità infantile è risultata pari a 3,3 per nati vivi; dei 25 decessi registrati 10 riguardano bambini stranieri. Figura n. 3 ASL della Provincia di Varese: mortalità nel Distribuzione per sesso e fascia d'età Mortalità specifica per gruppi di cause La figura n. 4 illustra la mortalità proporzionale per i principali gruppi di cause. Rispetto al 2013, le percentuali mostrano un aumento per le malattie cardiocircolatorie, per quelle neurologiche e per cause violente; diminuiscono i tumori, le malattie respiratorie e quelle dell apparato digerente. Figura 4 - ASL Provincia di Varese: mortalità nel Distribuzione proporzionale per principali gruppi di cause. (N=8223) La tabella n. 3 riporta il numero di decessi per causa e Distretto registrati nel In particolare, rispetto a quelle dell anno precedente, aumentano le morti per cause perinatali (+125%), per malattie infettive (+15,8%), per malattie dell apparato genitourinario (+9,2%) e per diabete (+8,6%). Diminuiscono, invece, quelle per malformazioni congenite (-17,6%) e per malattie dell apparato respiratorio (-13,5%). 3

4 Tabella n. 3 - ASL della Provincia di Varese: morti per causa e Distretto nell'anno 2014 CAUSA DI MORTE Arcisate Azzate Busto A. Castellanza Cittiglio Gallarate Luino Saronno Sesto C. Somma L. Tradate Varese ASL MALATTIE INFETTIVE TUMORI DIABETE MELLITO SISTEMA NERVOSO SISTEMA CIRCOLATORIO APPARATO RESPIRATORIO APPARATO DIGERENTE APPARATO GENITOURINARIO MALFORMAZIONI CONGENITE CAUSE PERINATALI CAUSE MALDEFINITE TRAUMATISMI E AVVELENAMENTI ALTRE CAUSE TOTALE

5 I Rapporti Standardizzati di Mortalità (SMR) Le successive figure n rappresentano la distribuzione geografica dei Rapporti Standardizzati di Mortalità (SMR) nel territorio aziendale, rispettivamente per tutte le cause, per i tumori e per le malattie del sistema cardiocircolatorio, con l obiettivo di evidenziarne le eventuali aree critiche. Determinando come mortalità attesa quella che mediamente si registra nella provincia, si è applicato il tasso specifico per fasce d età quinquennale della mortalità provinciale alla popolazione delle stesse fasce di ciascun Distretto ottenendo il numero di morti attesi. Il rapporto tra osservati e attesi (SMR) indica una mortalità eccessiva se superiore ad 1, ridotta se inferiore ad 1. L eccesso o la riduzione sono stati testati statisticamente per minimizzare l effetto del caso nella valutazione delle differenze. Dalla figura 5 si rileva che la mortalità totale è significativamente più elevata nel Distretto di Luino. Tutti gli altri Distretti presentano valori di mortalità che non differiscono in maniera statisticamente significativa dalla mortalità aziendale. La mortalità per tumori presenta valori significativamente più elevati rispetto alla mortalità aziendale nel Distretto di Luino (figura 6). La mortalità per malattie del sistema cardiocircolatorio (figura 7) non mostra eccessi o riduzioni significative. Figura n. 5 - ASL della Provincia di Varese: mortalità nel Distribuzione in quartili degli SMR per tutte le cause nei 12 Distretti Socio-Sanitari 5

6 Figura n. 6 - ASL della Provincia di Varese: mortalità nel Distribuzione in quartili degli SMR per tumori nei 12 Distretti Socio-Sanitari Figura n. 7 - ASL della Provincia di Varese: mortalità nel Distribuzione in quartili degli SMR per malattie del sistema cardiocircolatorio nei 12 Distretti Socio-Sanitari 6

7 I decessi per causa di morte, sesso e fascia d età Le tabelle n. 4 e 5 illustrano più in dettaglio il numero dei decessi per le principali cause di morte, per sesso e per fascia d'età. Tabella n. 4 - ASL della Provincia di Varese: mortalità nel Distribuzione dei decessi per fascia d'età per le principali cause nei maschi CAUSA DI MORTE (Codici ICD X) < >85 TO T MALATTIE INFETTIVE (A00-B99) di cui: Tubercolosi (A15-A19; B90) AIDS (B20-B24) TUMO RI (C00-D48) di cui: Stomaco (C16) Colon\retto (C18-C21) Polmone (C34) Leucemie (C81-C96) Fegato e dotti biliari intraepatici (C22) Prostata (C61) Pancreas (C25) DIABETE MELLITO (E10-E14) SISTEMA NERVOSO (G00-H95) SISTEMA CIRCOLATORIO (I00-I99) di cui: Ipertensione (I10-I15) Cardiopatia ischemica (I20-I25) Vasculopatie cerebrali (I60-I69) Arteriosclerosi (I70) APPARATO RESPIRATORIO (J00-J99) di cui: Polmoniti (J12-J18) Bronchiti croniche\enfisema (J40-J46) APPARATO DIGERENTE (K00-K93) di cui: Cirrosi (K70;K73-K74) APPARATO GENITOURINARIO (N00-N99) MALFO RMAZIO NI CO NGENITE (Q 00-Q 99) CAUSE PERINATALI (P00-P96) CAUSE MAL DEFINITE (R00-R99) TRAUMATISMI E AVVELENAM. (S00-T98.9) di cui: Frattura* Traumi cranici e traumi interni** ALTRE CAUSE TO TALE di cui: CAUSA ESTERNA DECESSI PER FASCIA D'ETA' INCIDENTI DA TRASPO RTO (V01-V99) SUICIDI (X60-X84) *S02-S02.9; S07-S07.9; S12-S12.9; S22-S22.9; S32-S32.8; S42-S42.9; S52-S52.9; S62-S62.8; S72-S72.9; S82-S82.9; S92-S92.9; T02-T02.9; T08; T10; T12; T14.2 **S06-S06.9; S20-S21.9; S26-S29.9; S36-S39.9; T04.1; T04.7; T04.9 7

8 Tabella n. 5 - ASL della Provincia di Varese: mortalità nel Distribuzione dei decessi per fascia d'età per le principali cause nelle femmine CAUSA DI MORTE (Codici ICD X) < >85 TO T MALATTIE INFETTIVE (A00-B99) di cui: Tubercolosi (A15-A19; B90) AIDS (B20-B24) TUMO RI (C00-D48) di cui: Stomaco (C16) Colon\retto (C18-C21) Polmone (C34) Mammella (C50) Utero (C53-C55) Fegato e dotti biliari intraepatici (C22) Pancreas (C25) Leucemie e linfomi(c81-c96) DIABETE MELLITO (E10-E14) SISTEMA NERVOSO (G00-H95) SISTEMA CIRCOLATORIO (I00-I99) di cui: Ipertensione (I10-I15) Cardiopatia ischemica (I20-I25) Vasculopatie cerebrali (I60-I69) Arteriosclerosi (I70) APPARATO RESPIRATORIO (J00-J99) di cui: Polmoniti (J12-J18) Bronchiti croniche\enfisema (J40-J46) APPARATO DIGERENTE (K00-K93) di cui: Cirrosi (K70;K73-K74) APPARATO GENITOURINARIO (N00-N99) MALFO RMAZIO NI CO NGENITE (Q 00-Q 99) CAUSE PERINATALI (P00-P96) CAUSE MAL DEFINITE (R00-R99) TRAUMATISMI E AVVELENAM. (S00-T98.9) di cui: Frattura* Traumi cranici e traumi interni** ALTRE CAUSE TO TALE di cui: CAUSA ESTERNA DECESSI PER FASCIA D'ETA' INCIDENTI DA TRASPO RTO (V01-V99) SUICIDI (X60-X84) *S02-S02.9; S07-S07.9; S12-S12.9; S22-S22.9; S32-S32.8; S42-S42.9; S52-S52.9; S62-S62.8; S72-S72.9; S82-S82.9; S92-S92.9; T02-T02.9; T08; T10; T12; T14.2 **S06-S06.9; S20-S21.9; S26-S29.9; S36-S39.9; T04.1; T04.7; T04.9 Mortalità per malattie del sistema cardiocircolatorio La prima causa di morte nell'asl è costituita dalle malattie del sistema cardiocircolatorio, pari al 36,9% della mortalità generale. Se tuttavia si considera la mortalità proporzionale per sesso, nelle femmine tale causa rappresenta il 39,3% dei decessi contro il 34,2% nei maschi. Mortalità per tumori La seconda causa di mortalità è costituita dai tumori: 31,0% in generale, 26,7% nelle femmine e 35,7% nei maschi, rappresentando in questi ultimi ancora la prima causa di decesso. Nei maschi il 8

9 più frequente è quello del polmone, seguito per importanza numerica da quello del colon-retto, dalle leucemie/linfomi, dal tumore del fegato, della prostata e dello stomaco; i tumori del polmone sono concentrati prevalentemente tra i 55 e gli 84 anni. Nelle femmine predomina il tumore della mammella a partire dai 35 anni con la maggior parte dei casi concentrata sopra i 64 anni d età; seguono, per importanza numerica, quello del polmone, del colon-retto, le leucemie/linfomi, quello del pancreas e quello dell utero. Mortalità per altre cause Le restanti cause di morte rappresentano tutte insieme il 32,1% della mortalità generale. In particolare le malattie dell'apparato respiratorio costituiscono il 7,0% dei casi di decesso, concentrati oltre i 74 anni d'età. Le malattie dell'apparato digerente costituiscono il 3,5% dei casi di decesso e, di essi, il 26,5% è attribuibile a cirrosi epatica. Le malattie mortali del sistema nervoso costituiscono il 4,4% del totale. Il numero totale di decessi per malattie infettive è risultato 191, pari al 2,3% del totale; di essi il 57,1% è ascrivibile a sepsi ed il 7,8% ad AIDS. Tra le cause violente, i suicidi sono stati 64, di cui il 67,2% nei maschi. Il tasso corrispondente per abitanti è pari a 7,2, simile al 2013 (7,3); nel 2010 era 6,9 per abitanti, superiore a quello nazionale (5,1 - dato Istat 2010) e lombardo (5,0 - dato Istat 2010). Le morti per suicidio si riscontrano a partire dai 15 anni di età. Gli incidenti stradali mortali (1) sono stati 38, di cui il 68,4% nei maschi. Il tasso corrispondente è pari a 4,3 per ab., inferiore a quello nazionale (5,6 - dato Istat 2013) e uguale a quello lombardo (4,3 - dato Istat 2013). L età media è più elevata nel sesso femminile; la mediana è risultata 47,5 nei maschi e 65,0 nelle femmine (tabella n. 6). (1) Codici ICD 10: V02 - V04 (.1), V09.2, V12 - V14 (.3 -.5,.9), V V19.6, V20 - V28 (.3 -.5,.9), V V29.6, V V29.9, V30 - V31 (.3 -.7,.9), V32 - V38 (.4 -.7,.9), V V39.6, V V39.9, V40 - V48 (.4 -.7,.9), V V49.6, V V49.9, V50 - V58 (.4 -.7,.9), V V59.6, V V59.9, V60 - V68 (.4 -.7,.9), V V69.6, V V69.9, V70 - V78 (.4 -.7,.9), V V79.6, V V79.9, V V80.5, V81.1, V82.1, V83 - V86 (.0 -.3), V87.8, V89.2 Tabella n. 6 ASL della Provincia di Varese: mortalità nel Età per sesso dei deceduti per incidenti stradali SESSO N. MEDIA DEVIAZ. ST. MEDIANA RANGE Femmine 12 55,6 26,1 65, Maschi 26 50,2 24,1 47, Dalla figura n. 9 appare evidente che il numero dei casi in età precoce (sotto i 45 anni) sono per i maschi circa 3 volte superiori rispetto a quelli delle femmine. Da notare il picco di casi nei due sessi oltre i 74 anni. Figura n. 9 ASL della Provincia di Varese: mortalità nel Distribuzione degli incidenti stradali per sesso e fascia d'età 9

10 Analizzando la tipologia degli utenti della strada coinvolti in incidenti mortali, la maggior parte riguarda gli occupanti il veicolo e i pedoni (figura 10). Figura n. 10 ASL della Provincia di Varese: mortalità nel Tipologia degli utenti della strada deceduti per incidente stradale. (N=38) Mortalità per fascia d'età Dalle tabelle n. 4 e 5 si possono ricavare le principali cause di morte per fascia d'età. Al di sotto dei 15 anni la prima causa di morte osservata è rappresentata nei due sessi dalle cause perinatali e dalle malformazioni congenite. Nella fascia d'età di anni nei maschi e nelle femmine predominano i traumatismi seguiti dai tumori. Nelle fasce d'età di e di anni per i due sessi la prima causa è costituita dai tumori, seguiti dalle malattie del sistema circolatorio. Infine, oltre i 74 anni per entrambi i sessi prevalgono le morti per malattie del sistema circolatorio, seguite dai tumori. Mortalità inerente alla popolazione straniera Gli immigrati stranieri, extracomunitari e non, che risiedono nella nostra provincia sono risultati (dato ISTAT 2014) di cui femmine e maschi, rappresentando l 8,5% della popolazione totale provinciale di (dato ISTAT 2014). Nel 2014 si sono registrati 76 decessi complessivi, 42 nel sesso maschile e 34 nel sesso femminile. I decessi sono avvenuti tra i 10 e i 95 anni d età. Per quanto riguarda la nazionalità dei deceduti, i primi paesi di provenienza sono stati per importanza numerica: Marocco (9), Romania (7), Albania e Germania (5). Rapportando i 76 decessi rilevati alla popolazione straniera residente, il tasso grezzo di mortalità risulta 1,0 x Se si aggiustano i tassi di mortalità in base alla popolazione standard italiana, il tasso di mortalità negli stranieri risulta di 1,0 x 1000 a fronte di un tasso di mortalità negli italiani residenti in provincia di 10,0 x Utilizzando sempre i dati ISTAT, si rileva che nella popolazione straniera l indice di invecchiamento risulta 3,5%, mentre nei residenti italiani 22,0%. Questo spiega in buona parte la ridotta mortalità registrata negli stranieri. Si osserva, infine, che anche nelle fasce di popolazione non anziana i tassi di mortalità specifici sono negli stranieri di norma inferiori a quelli dei residenti italiani: è possibile quindi un effetto di selezione nella popolazione straniera simile a quello del cosiddetto lavoratore sano che si rileva in epidemiologia occupazionale; inoltre va considerato anche il cosiddetto effetto salmone (rimpatrio di persone malate e/o anziane). Facendo un confronto fra la mortalità per cause violente negli stranieri e negli italiani, aggiustando i tassi in base alla popolazione standard europea, il tasso 10

11 di mortalità per cause violente negli stranieri risulta di 0,2 x 1000 a fronte di un tasso negli italiani residenti in provincia di 0,4 x Si osserva, pertanto, una diminuzione del differenziale di mortalità rispetto al confronto fra stranieri e italiani relativo alla mortalità generale. Conclusioni Nel 2014 il tasso grezzo di mortalità nell'asl di Varese è stato di 9,2 x 1000 ab, inferiore a quello italiano (9,8 dato Istat 2014) e superiore a quello lombardo (9,1 dato Istat 2014). L età media di morte è stata di 82,5 per le donne e 76,5 per gli uomini. La mortalità infantile è risultata 3,3 x 1000 nati vivi; nel 2011 era di 2,9 x 1000, inferiore a quella nazionale (3,1 dato Istat 2011 ) e superiore a quella lombarda (2,6 dato ISTAT 2011). Relativamente alla distribuzione temporale dei decessi, i mesi di gennaio, marzo e dicembre fanno registrare i picchi più elevati di mortalità, dovuti principalmente al freddo ed ai fattori microbiologici e ambientali correlati che contribuiscono alla mortalità più del caldo, che causa effetti letali solo in occasioni molto particolari come l ondata di calore registrata nell anno Riguardo alla distribuzione spaziale, gli SMR ottenuti col metodo della standardizzazione indiretta mostrano che la mortalità totale e per tumori è significativamente più elevata nel Distretto di Luino. Tutti gli altri Distretti presentano valori di mortalità che non differiscono in maniera statisticamente significativa dalla mortalità aziendale. La mortalità per malattie del sistema cardiocircolatorio non mostra variazioni significative. I suicidi, di numero sovrapponibile al 2013, necessitano di continuo monitoraggio e rappresentano materia di priorità nei programmi di prevenzione, soprattutto locali, considerando altresì che costituiscono eventi di grande impatto sulla popolazione, che possono risentire delle crisi economiche. Presentano una diminuzione i casi mortali per incidente stradale, con una frequenza inferiore a quella nazionale, ma occorre comunque continuare a perseguire politiche di sicurezza stradale, in un Paese in cui tale causa di morte è superiore a quella di molte nazioni europee. 11

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