NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DI VARIANTE

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1 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DI VARIANTE Art. 1 CONTENUTO E VALIDITA DELLE NORME 1. Il Piano Particolareggiato di Via Val Cismon ha per oggetto la progettazione urbanistica delle aree comprese nell ambito territoriale così come definito nelle tavole di progetto e ricadenti nella Z.T.O. di PRG C2/ Per quanto non precisato dalle presenti norme e dagli elaborati grafici, si fa riferimento alle N.T.A. e al R.E. del vigente P.R.G. Art. 2 ELABORATI DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO 1. Il presente Piano Particolareggiato è costituito dai seguenti elaborati: 1 - Stato attuale 2 - Tavola tecnica di progetto 3 - Fotomodellazione realistica 4 - Reti tecnologiche acque bianche acque nere 5 - Reti tecnologiche metanodotto- acquedotto 6 - Reti tecnologiche telecom- enel- pubblica illuminazione 7 - Segnaletica stradale 8 - Aree pubbliche- aree private Art. 3 TIPOLOGIE E DESTINAZIONE D USO AMMESSE 1. La destinazione d uso ammessa è di tipo residenziale. 2. Possono essere realizzate tutte le tipologie edilizie unifamiliare, plurifamiliare, a schiera e a blocco e comunque tutte quelle ammesse dal P.R.G.. 3. I Permessi a Costruire per i fabbricati potranno essere rilasciati dopo l inizio dei lavori delle opere di urbanizzazione. I certificati di agibilità saranno comunque rilasciati successivamente al collaudo favorevole delle opere di urbanizzazione, esclusi eventualmente il manto di usura stradale e la segnaletica orizzontale. Art. 4 VOLUMI EDIFICABILI E MODIFICHE AI LOTTI

2 1. L edificazione avverrà per lotti secondo quanto indicato nelle Tavole di piano. Ad ogni lotto corrisponde una capacità edificatoria così come specificato nelle tabelle degli indici Tavola n 2, evidenziando che l indice fondiario indicato nella Tavola n 2 (1,294mc/mq) è comprensivo dell area comune del residence (viali pedonali e carrai, posti auto privati interni ed esterni al residence e aree a verde privato). 2. È ammessa la divisione di un singolo lotto in più lotti, nel qual caso la capacità edificatoria spettante ai nuovi lotti sarà ripartita anche in proporzioni e indici di edificabilità diversi. 3. È ammessa la modifica delle linee di confine dei lotti e/o la trasposizione di volume tra i lotti, con un massimo del 30% del volume anche se tra lotti non contigui. Se la trasposizione verrà effettuata tra lotti della stessa ditta (anche non confinanti) non necessita la stipula di atto notarile. Art. 5 INVILUPPI MASSIMI E COSTRUZIONI IN ADERENZA 1. Le Tavole individuano gli interventi massimi per l edificazione, tenendo conto delle distanze minime dai confini di proprietà, dai fabbricati e dalle strade e dell allineamento obbligatorio lungo via Val Cismon e via Val Leogra. Si precisa che le scale esterne, i poggioli e le cornici potranno essere realizzati anche oltre il limite di massimo ingombro previsto nella Tavola n 2, purchè ciò non costituisca volumetria. 2. E ammessa la costruzione di edifici in aderenza sulla linea di confine, limitatamente ai confini tra proprietà privata, con esclusione dai confini con aree e spazi pubblici. 3. Le distanze minime dalle aree destinate a verde pubblico e a parcheggio pubblico sono fissate in ml. 5,00 con esclusione delle parti interrate che potranno essere realizzate fino a confine. 4. L altezza massima degli edifici è fissata in ml. 8,50 misurata rispetto alle quota di riferimento urbanistica. E possibile realizzare fabbricati aventi al massimo n 2 piani fuori terra più sottotetto e/o soppalco mansardato. Si precisa che l altezza dei fabbricati, nel caso di tetto in andamento, sarà riferita all intradosso della mezzeria della falda. 5. La quota di riferimento urbanistica sarà identificata sul marciapiede pubblico o privato antistante al fronte del fabbricato prospiciente alla strada pubblica/privata. I lotti con più fabbricati potranno avere più quote di riferimento (una per ogni fabbricato). La quota di riferimento per i fabbricati nei lotti n 1-3 prospicienti a marciapiedi pubblici su due lati sarà la media delle quote dei due marciapiedi pubblici. La quota di riferimento nel lotto n 7 del fabbricato prospiciente al marciapiede pubblico sarà quella dello stesso marciapiede. 6. L impianto planivolumetrico riportato negli elaborati ha carattere esemplificativo e non vincolante. Si precisa che si potrà realizzare anche un unico fabbricato nei lotti dove sono previsti più fabbricati, a condizione che il corpo di fabbrica non abbia la stessa tipologia per una lunghezza superiore a ml 25,00 (per esempio variando l altezza del fronte, i materiali di finitura, la sagoma, ecc.). Le quote altimetriche delle opere di urbanizzazione, dopo i lavori, previste nella Tavola n 2 potranno subire delle leggere modifiche in fase esecutiva.

3 Art. 6 COPERTURE 1. Sui corpi di fabbrica principali le pendenze dei coperti saranno comprese tra i 10/60. È ammessa anche la copertura piana. Il manto di copertura dei tetti sarà in coppi, monocoppi, tegole o in lamiera o materiale simile. Art. 7 COSTRUZIONI INTERRATE 1. Il piano interrato, rampe e spazi di manovra, potranno essere realizzati anche oltre la linea di massimo ingombro e degli allineamenti obbligatori, fatta salva la distanza minima dalle strade, prendendo come quota di riferimento quella definita nell art.5.5. La copertura delle costruzioni interrate (quando non esistono costruzioni soprastanti) dovrà essere realizzata mediante pavimentazione al di sotto della quota di riferimento del marciapiede sopra citata o mediante sistemazione a verde con riporto di terreno vegetale da realizzarsi anche sopra la quota di riferimento +0,00ml. Art. 8 RECINZIONI, ACCESSI CARRAI E PEDONALI, PASSAGGI PEDONALI 1. Le recinzioni si adeguano a quanto previsto da Regolamento Edilizio. Gli accessi carrai previsti nella Tavola n 2 e da realizzarsi lungo la pubblica via o le aree pubbliche da cedere al Comune sono vincolanti, mentre quelli previsti all interno del residence sono indicativi. Gli accessi pedonali e le rampe di accesso ai piani interrati non vengono indicati negli elaborati grafici in quanto il loro posizionamento non è vincolante. Si precisa che gli accessi pedonali d ingresso al residence e i viali interni potranno subire delle leggere modifiche in fase esecutiva. Le aperture degli accessi carrai, prospicienti le aree pubbliche, dovranno obbligatoriamente rispettare la distanza minima di 12,00 ml dalle curve. Le recinzioni, le ringhiere esterne ed i cancelli devono essere realizzati e mantenuti in modo da garantire adeguate condizioni di sicurezza per le persone (adulti e bambini) tenuto conto della loro collocazione e dell utilizzo dell area (es. presenza di animali, aree di gioco, ecc.). Non sono ammesse recinzioni con punte aguzze. 2. I cancelli carrai andranno arretrati rispetto la viabilità pubblica di 5,00 ml. Si precisa che quelli lungo via Val Leogra saranno realizzati ad una distanza pari a 5,00ml dalla carreggiata viabile degli automezzi e quindi a 1,00ml dal confine di proprietà, mentre quelli interni al residence e quelli prospicienti al parcheggio pubblico potranno essere realizzati a filo della recinzione di confine. I cancelli pedonali potranno essere realizzati a confine. 3. Le Tavole di piano individuano il residence e le aree da destinare a posti auto privati sia all interno che all esterno del residence, nel rispetto del parametro minimo di un posto auto per ogni unità immobiliare. Si precisa che i posti auto esterni al residence, che rimarranno di proprietà privata, sono vincolanti, mentre quelli interni al residence non sono vincolanti.

4 4. Qualora si rendesse necessario variare gli accessi carrai lungo la pubblica via o le aree da cedere al Comune, lo si potrà attuare previo variante al Piano Particolareggiato. L area a parcheggio pubblico che verrà occupata dall eventuale accesso carraio potrà essere reperita in sostituzione dei posti auto privati esterni al residence, purchè venga garantito complessivamente un posto auto per ogni alloggio del residence. Nell eventualità fosse necessario realizzare un nuovo accesso carraio prospiciente ad un posto auto privato esterno al residence, quest ultimo potrà non essere realizzato purchè venga garantito comunque un posto auto per ogni alloggio del residence. Sarà possibile non realizzare alcuni accessi carrai prospicienti alle aree pubbliche senza l obbligo di approvazione da parte del Consiglio Comunale, precisando che l area pubblica antistante a detti accessi carrai verrà eventualmente destinata a posto auto pubblico 5. La recinzione perimetrale del residence sarà caratterizzata da una muretta di altezza massima pari a 50cm con sovrastante ringhiera metallica. L altezza massima complessiva della recinzione sarà pari a 150cm. 6. Le recinzioni di divisioni tra le varie unità immobiliari interne al residence saranno caratterizzate da uno zoccolo in cls di altezza massima pari a 15cm fuori terra/marciapiede con sovrastante rete metallica stampata. L altezza massima complessiva della recinzione sarà pari a 150cm. 5. Le recinzioni verranno realizzate esclusivamente nel rispetto dell art.64 del Regolamento edilizio comunale costituite da cancellate, muri, ecc. di un altezza massima di 1,70ml 6. Lungo la recinzione perimetrale e le divisioni interne delle varie proprietà dovranno essere piantumate delle siepi. Art. 9 AREE PERTINENZIALI PRIVATE 1. Le aree scoperte di uso privato ai fini della conservazione dell ambiente, devono generalmente essere sistemate a giardino o finite con materiali consoni al contesto residenziali. Nelle aree a verde privato è ammessa la piantumazione di specie arboree di varie essenze, siepi, ecc., e devono essere collocate e mantenute in modo da non costituire intralcio/pericolo. Art. 10 SPAZI PUBBLICI O DI USO PUBBLICO 1. La sistemazione delle aree a verde pubblico sarà prevista a prato con presenza di alberature in corrispondenza della fascia lungo via Val Cismon.

5 INDICE: Art. 1 - CONTENUTO E VALIDITA DELLE NORME Art. 2 - ELABORATI DEL PIANO DI LOTTIZZAZIONE Art. 3 - TIPOLOGIE E DESTINAZIONE D USO AMMESSE Art. 4 - VOLUMI EDIFICABILI E MODIFICHE AI LOTTI Art. 5 - INVILUPPI MASSIMI E COSTRUZIONI IN ADERENZA Art. 6 - COPERTURE Art. 7 - COSTRUZIONI INTERRATE Art. 8 - RECINZIONI, ACCESSI CARRAI E PEDONALI, PASSAGGI PEDONALI Art. 9 - AREE PERTINENZIALI PRIVATE Art SPAZI PUBBLICI O DI USO PUBBLICO MALO LI, IL TECNICO INCARICATO (arch. Roberto Munaretto) File/NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DI VARIANTE doc

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