Regione Lazio. Assessorato Infrastrutture, Politiche Abitative e Ambiente Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo (ARDIS) Ipotesi di studio
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1 Regione Lazio Assessorato Infrastrutture, Politiche Abitative e Ambiente Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo (ARDIS) Ipotesi di studio TERRARENA: Gestione dei sedimenti sabbiosi del litorale di Terracina e dintorni per la manutenzione delle spiagge ed il dragaggio delle foci e delle imboccature portuali 1. Premessa La presente relazione illustra i termini per avviare uno studio che abbia come obiettivo una serie di proposte per la Gestione dei sedimenti sabbiosi del litorale di Terracina per la manutenzione delle spiagge ed il dragaggio delle foci e delle imboccature portuali il cui acronimo è Terrarena. Le proposte sono sottoposte ad un insieme di operatori privati promotori che, individuando la proposta di maggior interesse, si costituirebbero in consorzio od altra forma associativa al fine di porre in essere le attività previste nella proposta prescelta. La necessità di tale iniziativa scaturisce da una situazione di sostanziale collasso dell attuale sistema gestionale dei sedimenti litoranei che provoca continui disservizi, perdita di competitività delle diverse attività economiche nonché danni alle strutture. D altronde gli operatori privati sono già coinvolti in modo significativo nella gestione della movimentazione della sabbia lungo i litorali laziali in quanto rappresentano il 34% della quantità totale di sabbia movimentata che nel quadriennio risulta pari a oltre m3. La proposta prescelta dovrà coinvolgere le Amministrazioni competenti in materia di difesa delle coste e dragaggi portuali e sarà quindi rivolta anche a tali Amministrazioni ed in primis alla Regione Lazio, sotto forma di protocollo d intesa o, se il caso, tramite una concessione di lavori di pubblica utilità (Finanza di Progetto ex art. 153, comma 19 del DLgs 163/2006). ARDIS Ipotesi di studio Terrarena 03.docx 1
2 2. Le Attività di Interesse Le attività di interesse da valutare nell ambito dello studio, comprendono diversi aspetti della gestione dei sedimenti e possono estendersi da semplici interventi di movimentazione locale della sabbia ad interventi strutturali (realizzazione di opere rigide o semi rigide) per favorire il mantenimento della sabbia laddove possibile. Un primo elenco di attività di cui valutare la fattibilità può essere così riassunto: 1. Mantenere le foci dei canali sgombre da sedimenti per consentire il transito dei natanti (ad es. Foce Sisto, Foce Portatore, ecc. 2. Gestire i sedimenti prelevati dalle foci ma anche dalle imboccature portuali per ripascere le spiagge del litorale 3. Gestire il profilo delle spiagge mediante movimentazione locale dei sedimenti al fine di un riequilibrio tra spiagge in avanzamento (accumulo) e spiagge in arretramento (erosione) 4. Completamento totale o parziale delle opere finalizzate alla difesa della costa lungo il litorale I vantaggi della proposta consistono principalmente in una strutturazione della collaborazione tra operatori privati (concessionari del demanio marittimo, operatori turistici, imprenditori, ecc.) e le Amministrazioni competenti tra cui in primo luogo la Regione Lazio (realizzazione opere di difesa, autorizzazioni alla movimentazione della sabbia, ecc.) ed il Comune di Terracina ( manutenzione spiagge libere, ordinanze, ecc.). Tale collaborazione, strutturata nella forma ritenuta più opportuna ed efficace, permetterà e dovrà assicurare una continuità del servizio di manutenzione nello spirito di quanto già stabilito dall art. 33 della Legge Regionale 53/98 relativamente agli oneri di manutenzione e dare certezza a tutti gli operatori sulla piena ed efficace fruibilità delle spiagge e degli accessi al mare. Il litorale di Terracina si presta particolarmente bene ad un iniziativa del genere in quanto lungo i suoi litorali è stato movimentato circa il 23% del totale delle sabbie movimentate nel Lazio e se si considera il comprensorio che va da S.Felice Circeo a Sperlonga, tale percentuale arriva al 50% per un quantitativo annuale medio di circa m3. ARDIS Ipotesi di studio Terrarena 03.docx 2
3 3. Gli Scenari Lo studio si svilupperà per scenari, basandosi sulle realtà di fatto e sule potenzialità rinvenibili sul territorio e nei rapporti con le Istituzioni. A titolo di esempio si riportano i seguenti scenari: TERRARENA 1 : gli operatori si consorziano per affrontare i costi dei servizi necessari alla movimentazione della sabbia sia da spiaggia a spiaggia che da mare a spiaggia, limitatamente alle foci dei porti canale privati di Porto Badino e Foce Sisto. In questo caso gli oneri sono totalmente a carico dei consorziati salvo un possibile accordo con il Comune per la manutenzione delle spiagge libere da verificare in base al Codice degli Appalti. o TERRARENA 1A: gli operatori fanno riferimento a imprese specializzate per la movimentazione della sabbia o TERRARENA 1B: gli operatori acquistano una draga o si consorziano con un impresa per la movimentazione della sabbia. Il mezzo dragante (del tipo aspirante refluente) può essere anche oggetto di un acquisto ma occorre valutare bene la gestione dello stesso che richiede comunque un esperienza specifica La movimentazione riguarderebbe quantitativi dell ordine di 10/ m3/anno per una spesa complessiva a regime di 60/ /anno. ARDIS Ipotesi di studio Terrarena 03.docx 3
4 TERRARENA 2: : gli operatori si consorziano per affrontare i costi dei servizi necessari allaa movimentazione della sabbia sia da spiaggia a spiaggia che da mare a spiaggia, intervenendo anche nel dragaggio dei porti privati (S.Felice Circeo, Sabaudia) o di aree in fase di insabbiamento (spiaggia ad Est del Porto di Terracina) per ottenere maggiori quantitativi di sabbia, compatibilmente con le esigenze degli operatori degli altri litorali che potrebbero rappresentaree clienti del consorzio o divenire consorziati. In questo caso gli oneri verrebbero in parte compensati dai servizi offerti a soggetti privati terzi. o TERRARENA 2A: gli operatori fanno riferimento a impresee specializzate per la movimentazione della sabbia o TERRARENA 2B: gli operatori acquistano una draga o si consorziano con un impresa per la movimentazione della sabbia. Il mezzo dragante (del tipo aspirante, auto caricante, refluente) difficilmente può essere oggetto di un acquisto dato il costo elevato e comunque la gestione dello stesso richiedee equipaggi specializzati La movimentazione complessiva a regime terzi. riguarderebbe quantitativi dell ordine di 40/ / m3/anno per una spesa di 240/ /anno con rientri in proporzione alle quantità movimentate per ARDIS Ipotesi di studio Terrarena 03.docx 4
5 TERRARENA 3: gli operatori si consorziano per affrontare i costi necessari alla realizzazione di opere strutturali (ad es. Pennelli) nonché dei servizi necessari alla movimentazione della sabbia sia da spiaggia a spiaggia che da mare a spiaggia, intervenendo anche nel dragaggio dei porti pubblici (Terracina) che privati (S.Felice Circeo, Sabaudia) o di aree in fase di insabbiamento (spiaggia ad Est del Porto di Terracina) per ottenere maggiori quantitativi di sabbia, compatibilmente con le esigenze degli operatori degli altri litorali che potrebbero rappresentare clienti del consorzio o divenire consorziati. In questo caso, intervenendo il rapporto con Enti Pubblici, occorre procedere ad una concessione per lavori di pubblica utilità (Finanza di Progetto ex art.153, comma 19 del Codice degli Appalti) e tutti gli oneri relativi ad infrastrutture (ad es. pennelli) e dragaggi del porto di Terracina verrebbero compensati dalla Regione Lazio, oltre alle compensazioni derivanti dai servizi offerti a soggetti privati terzi. o TERRARENA 2A: gli operatori fanno riferimento a imprese specializzate per la movimentazione della sabbia o TERRARENA 2B: gli operatori acquistano una draga o si consorziano con un impresa per la movimentazione della sabbia. Il mezzo dragante (del tipo aspirante, auto caricante, refluente) difficilmente può essere oggetto di un acquisto dato il costo elevato e comunque la gestione dello stesso richiede equipaggi specializzati Gli interventi strutturali comporterebbero una spesa capitale di circa 1,4 M mentre la movimentazione annua sarebbe dell ordine di 70/ m3/anno per una spesa annua a regime di circa 420/ /anno con rientri in proporzione alle quantità movimentate per terzi e per l Amministrazione Pubblica. ARDIS Ipotesi di studio Terrarena 03.docx 5
6 4. La proposta TERRARENA La proposta finale dovrà prevedere i seguenti elaborati: 1. Progetto preliminare: relazione morfologica e morfodinamica con verifiche modellistiche per l individuazione delle soluzioni ottimali, relazione descrittiva ed elaborati grafici delle attività da svolgere (planimetrie, sezioni tipo, ecc.), 2. Bozza di convenzione 3. Piano economico finanziario 4. Specifiche e caratteristiche del servizio e della gestione. Lo studio, oltre a produrre la proposta prescelta da presentare, nel caso, alle Amministrazioni competenti, dovrà prevedere : 1. una fase preliminare di fattibilità (rapporto di fattibilità) che verrà discussa tra gli operatori privati promotori (OPP) al fine di determinare i rapporti interni al consorzio/raggruppamento (rapporto sulla forma di associazione ottimale) ; 2. l analisi degli oneri (rapporto economico finanziario) ; 3. le modalità di svolgimento del servizio (rapporto specifiche tecniche); Questa prima fase che servirà a definire gli scenari ed a scegliere quello ritenuto più idoneo, costituirà la prima parte dell incarico dello studio. ARDIS Ipotesi di studio Terrarena 03.docx 6
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