Il sottoscritto. nato a il / / residente in Provincia. Via n. in qualità di Gestore del Servizio Idrico Integrato del Comune di
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- Giordano Perrone
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1 All Autorità competente D.LGS 152/2006 e ss. mm. e ii. DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO DI ACQUE REFLUE URBANE. (NB: Tutti i campi devono essere compilati, eventualmente con l indicazione dato non disponibile nell ipotesi in cui non sia possibile fornire l informazione richiesta). Il sottoscritto nato a il / / residente in Provincia Via n. in qualità di Gestore del Servizio Idrico Integrato del Comune di Codice Fiscale e/o Partita I.V.A. CHIEDE il rilascio dell autorizzazione allo scarico di acque reflue urbane riferite a n. scarico/chi fognario/i e n. scaricatore/i di piena predisponendo, per ogni singolo scarico, una aggiornata scheda tecnica - ALLEGATO A e ALLEGATO B. Dichiara di essere a conoscenza della normativa di cui al D.Lgs. n. 152/2006 e ss. mm e ii., alla L.R. 48/93, nonché delle norme statali e regionali integrative. Si allegano: a) n. ( ALLEGATO A), recante dati tecnici sullo scarico fognario. b) n. (ALLEGATO B), recante i dati tecnici dello scaricatore di piena. c) ricevuta di pagamento delle spese di procedimento di Euro da effettuarsi a scelta su: - c/c postale n intestato all Amministrazione Provinciale di Biella; - c/c bancario IBAN IT 96 N BIVERBANCA Via Carso, 15/a BIELLA - intestato alla Provincia di Biella. I dati riportati nella presente istanza, nonché nella documentazione allegata, sono veritieri. Data Firma La domanda di autorizzazione, i relativi allegati, le relazioni tecniche e gli elaborati planimetrici devono essere sottoscritti con firma digitale valida al momento della presentazione e trasmessi in modalità telematica allo Sportello Unico (SUAP) del Comune di riferimento (la documentazione tecnica dovrà essere firmata da tecnico abilitato) 1
2 ALLEGATO A Dati tecnici sullo scarico di acque reflue urbane (NB: Tutti i campi devono essere compilati, eventualmente con l indicazione dato non disponibile nell ipotesi in cui non sia possibile fornire l informazione richiesta). TIZIE GENERALI SCARICO NUOVO (barrare la voce che interessa) SCARICO GIA ESISTENTE E AUTORIZZATO LOCALIZZAZIONE DELLO SCARICO ESTREMI CATASTALI DEL PUNTO DI SCARICO: Comune di Foglio n. particella n. CLASSIFICAZIONE DELLA PUBBLICA FOGNATURA (art. 4 L.R. 13/90): 1 categoria 2 categoria 3 categoria AGGLOMERATO ESPRESSO IN ABITANTI EQUIVALENTI ATTENZIONE: a tal proposito si suggerisce di considerare come agglomerato, fermo restando la definizione di legge, quella parte di territorio in cui sia già realizzata una rete fognaria e/o per cui vi sia un progetto di collegamento fognario già approvato e finanziato al e/o per cui vi sia un progetto di edilizia convenzionata, già approvato al , ove sia prevista, nelle opere di urbanizzazione primaria, la realizzazione di un tratto di fognatura da allacciare alla rete esistente o da depurare in modo autonomo. UTENZE SERVITE abitanti residenti n. abitanti fluttuanti n. PRESENZA DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI NELLA RETE FOGNARIA (art. 74 punto h) del D.Lgs 152/2006): SI [specificare per ogni insediamento: la ragione sociale, la tipologia degli scarichi industriali allacciati alla rete fognarie, le portate giornaliere (m3/giorno), il relativo carico organico immesso nella rete fognaria espresso in Kg/giorno di B.O.D5] PORTATA DELLO SCARICO (volume giornaliero medio di refluo scaricato in tempo secco, misurato al termine della rete fognaria, nel mese di massima produzione dello scarico) metri cubi/giorno 2
3 ESISTENZA DEL POZZETTO DI CAMPIONAMENTO DELLO SCARICO SI dimensioni ESISTENZA DI MISURATORE DI PORTATA DI ACQUA SCARICATA SI descrizione LA FOGNATURA RACCOGLIE ANCHE ACQUE METEORICHE SI esistono scaricatori di piena n. (compilare per ognuno di essi la modulistica ALLEGATO B) ESISTENZA DI SCARICATORI DI PIENA CHE RECAPITA NEL POZZETTO DI CAMPIONAMENTO DELLO SCARICO SI n. ESISTENZA DI IMPIANTO DI DEPURAZIONE SI indicare se: è in costruzione è in progettazione indicare se sono già state completate tutte le procedure relative alle gare di appalto, all assegnazione dei lavori ed i tempi presunti per la realizzazione E PREVISTO ALLACCIAMENTO A PUBBLICA FOGNATURA CONSORTILE SI entro il denominazione consorzio DEMINAZIONE DELL IMPIANTO DI DEPURAZIONE TERMINALE E DEL PUNTO DI SCARICO FINALE DELLA PUBBLICA FOGNATURA CONSORTILE SO PRESENTI NEL RAGGIO DI 200 METRI DEI PUNTI DI CAPTAZIONE DI ACQUE SUPERFICIALI E/O DI ACQUE SOTTERRANEE DESTINATE AL CONSUMO UMA (MEDIANTE IMPIANTO DI ACQUEDOTTO PUBBLICO): SI RECAPITO DEI REFLUI: ACQUE SUPERFICIALI* in corpo idrico superficiale naturale, indicare: - nome del corpo recettore - sponda idrografica ricevente - portata media del corpo idrico m 3 /sec 3
4 - numero di giorni/anno con portata naturale nulla - periodo dell anno con portata naturale nulla-mesi da a - indicare per quale scopo è utilizzato il corpo idrico in corpo idrico superficiale artificiale, indicare : - nome del corpo recettore - sponda idrografica/orografica ricevente - portata di esercizio (espressa in mc/sec) - nome Gestore del canale - indicare per quale scopo è utilizzato il corpo idrico - estremi dell autorizzazione allo scarico del Gestore (e allegare copia) in lago naturale, indicare : - nome - superficie specchio liquido riferita al periodo di massimo di invaso (espressa in Km 2 ) in invaso artificiale, indicare: - nome - superficie dello specchio liquido riferita al periodo di massimo di invaso (espressa in Km 2 ) o volume di invaso (espresso in milioni di metri cubi): Deve essere fornita una fotografia datata a colori del corpo idrico superficiale recettore nel tratto interessato dallo scarico, nella quale siano visibili: la sezione completa dell alveo del corso d acqua e, possibilmente, il punto di sbocco finale dello scarico. Se lo scarico è recapitato tramite tratto incubato deve essere fornita una fotografia datata a colori del corpo idrico nel primo tratto a cielo aperto a monte dello scarico ed una fotografia datata a colori del corpo idrico nel primo tratto a cielo aperto a valle dello scarico. *Si ricorda che deve essere allegata l autorizzazione del proprietario o del gestore del corpo idrico, come indicato nella sezione Documentazione da produrre. SUOLO E STRATI SUPERFICIALI DEL SOTTOSUOLO indicare: - distanza dal più vicino corpo idrico: m - esiste la possibilità di convogliare i reflui in corpo idrico: SI In caso contrario motivare in modo puntuale la dichiarazione di cui sopra: - nel raggio di 50 metri dal punto di scarico vi sono pozzi/sorgenti/derivazioni SI Se SI indicare: titolare del pozzo/sorgente/derivazione destinazione d uso dell acqua - nel raggio di 200 metri dal punto di scarico vi sono pozzi/sorgenti/derivazioni di acqua destinata al consumo umano mediante pubblico acquedotto: SI Se SI indicare: titolare del pozzo/sorgente/derivazione 4
5 destinazione d uso dell acqua - nel raggio di 200 metri dal punto di scarico vi sono pozzi/sorgenti/derivazioni di acqua al servizio di industrie alimentari: SI Se SI indicare: titolare del pozzo/sorgente/derivazione destinazione d uso dell acqua NEGLI STRATI SUPERFICIALI DEL SOTTOSUOLO MEDIANTE POZZO ASSORBENTE indicare: - dimensione del pozzo assorbente: diametro m altezza m - differenza di quota tra fondo dal piano campagna ed il massimo livello della falda acquifera m - tipo di terreno: sabbia grossa o pietrisco sabbia fina argilla sabbiosa o riporto argilla con molta sabbia o pietrisco argilla compatta impermeabile argilla con poca sabbia o pietrisco NEGLI STRATI SUPERFICIALI DEL SOTTOSUOLO MEDIANTE TRINCEA DI SUBIRRIGAZIONE o SUBIRRIGAZIONE CON DRENAGGIO indicare: - sviluppo della condotta disperdente m - area di terreno interessato metri quadrati - differenza di quota tra fondo della trincea ed il massimo livello della falda acquifera m - tipo di terreno: sabbia sottile, materiale leggero di riporto sabbia grossa e pietrisco sabbia sottile con argilla argilla con un po' di sabbia argilla compatta ATTENZIONE: lo scarico di acque reflue nel suolo è ammesso solo quando sia accertata l impossibilità tecnica o l eccessiva onerosità a fronte dei benefici ambientali conseguibili, a recapitare in corpi idrici superficiali nel rispetto dei valori limite di cui al D.Lgs 152/2006. La distanza dal più vicino corpo idrico superficiale oltre la quale è permesso lo scarico su suolo è rapportata al volume dello scarico stesso secondo il seguente schema: metri per scarichi con portate giornaliere medie inferiori a 500 m metri per scarichi con portate giornaliere medie tra 501 e m 3 gli scarichi aventi portata maggiore di quelle su indicate devono, in ogni caso, essere convogliati in corpo idrico superficiale, in fognatura o destinate al riutilizzo. 5
6 Documentazione da produrre: 1. Localizzazione cartografica su C.T.R. 1:10000 con indicato il punto di scarico ed evidenziato il corpo recettore e localizzazione dell impianto di depurazione 2. Estratto di mappa catastale con indicati: ubicazione dell impianto di depurazione e del/i pozzetto/i di ispezione, prelievo e campionamento, ubicazione dello scarico, il corpo recettore e le relative condotte di collegamento con il loro percorso 3. Nel caso di scarico sul suolo sottosuolo (strati superficiali del sottosuolo), cartografia in grado di evidenziare l ubicazione dell impianto, il più vicino corpo idrico superficiale e il suo percorso 4. Nel caso di scarico sul suolo-sottosuolo (strati superficiali del sottosuolo)prodotto da agglomerati con più di 50 abitanti equivalenti, relazione tecnica che valuti il grado di vulnerabilità dell'acquifero 5. In caso di presenza di punti di captazione o derivazioni di acqua nel raggio di metri 200 dallo scarico, deve essere fornita una carta/planimetria unica in scala idonea con: 1) l ubicazione di tutti i punti di approvvigionamento idrico, la tipologia (se pozzo, sorgente, ecc.) e la relativa destinazione d uso; 2) l ubicazione del manufatto di sfioro; 3) l ubicazione del punto di scarico finale dei reflui sfiorati 6. Per gli scarichi in acque superficiali del demanio idrico (quelli indicati catastalmente dalla doppia linea continua), i cui manufatti insistono sul sedime demaniale, anche in proiezione, è necessario allegare l autorizzazione idraulica (di cui al R.D. 523/1904) rilasciata dal competente Settore Opere Pubbliche della Regione Piemonte; in alternativa il proponente può presentare copia dell attestazione dell avvenuto deposito dell istanza presso il suddetto Ente, in questo caso il rilascio dell autorizzazione allo scarico sarà subordinata all ottenimento del provvedimento autorizzativo regionale. 7. Nel caso di scarico in corpo idrico superficiale non facente parte del demanio idrico occorre allegare nulla osta del soggetto proprietario o gestore del corpo idrico (rogge, canali di irrigazione ecc.). Data Firma 6
7 IMPIANTO DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE URBANE L IMPIANTO DI DEPURAZIONE E GESTITO DA POTENZIALITA MINALE DI PROGETTO DELL IMPIANTO (da esprimersi in abitanti/equivalenti come definiti al comma a), art 74 del D.Lgs 152/2006) n. a.e. TIPOLOGIA DEL SISTEMA DI DEPURAZIONE INSTALLATO definiti ai punti ll) ed mm) art. 74 del D.Lgs. 152/2006 (barrare le voci che interessano ed eventualmente fare integrazioni mediante relazione tecnica allegata): PRIMARIO art 74 D.L.gs 152/2006 (trattamento fisico ovvero chimico es. fossa Imhoff, vasca di sedimentazione, flocculazione, dissabbiatura, etc). Descrizione delle singole fasi di depurazione in successione e del numero dei manufatti presenti: SECONDARIO art 74 D.L.gs 152/2006 (trattamento biologico con sedimentazione secondaria es. tutti i processi a biomassa adesa e/o sospesa tipo ossidazione totale o parziale a fanghi attivi, letto percolatore aerobico, etc., eventualmente corredati anche da trattamenti primari e/o terziari di affinamento). ALTRO PRESENZA DI POZZETTO DI CONTROLLO IN INGRESSO ALL IMPIANTO: SI PRESENZA DI POZZETTO DI CONTROLLO/ISPEZIONE IN USCITA ALL IMPIANTO: SI PRESENZA DI TRATTAMENTO DI DISINFEZIONE IN USCITA ALL IMPIANTO: SI - In caso affermativo specificare le metodologie che possono essere utilizzate per la disinfezione (es: dosaggio di ipoclorito, raggi U.V., ecc.) PRESENZA DI SISTEMI DI CONTROLLO IN AUTOMATICO ED IN CONTINUO DI PARAMETRI ANALITICI: SI specificare i parametri controllati ed il sistema di misura utilizzato: 7
8 PRESENZA DI SISTEMI DI CONTROLLO PER LA MISURA DELLE PORTATE INGRESSO/USCITA: SI specificare i sistemi di misura utilizzati e loro localizzazione: INDICARE L EVENTUALE TEMPISTICA DI AUTOCONTROLLO DELLE ACQUE REFLUE PRESSO LABORATORIO ALL UOPO PRESCELTO ED I PARAMETRI ANALITICI RICERCATI: MODALITÀ DI TRATTAMENTO SUL POSTO DEI FANGHI DI DEPURAZIONE (specificare la natura dei trattamenti) EVENTUALI MODALITÀ DI STOCCAGGIO PROVVISORIO DEI FANGHI MODALITÀ E TEMPISTICA DI ALLONTANAMENTO DEI FANGHI: QUANTITÀ ANNUA DI FANGHI DA DEPURAZIONE PRODOTTA E ALLONTANATA (Kg/anno oppure m 3 /anno): CARATTERISTICHE DEI FANGHI RESIDUATI DAL TRATTAMENTO DESCRIZIONE DELL ORGANIZZAZIONE DEGLI ADDETTI ALL IMPIANTO E DESCRIZIONE DELLA MANUTENZIONE PREVISTA PER LE SINGOLE SEZIONI DELL IMPIANTO (PROCEDURE E TEMPISTICHE) Da inserire nella relazione tecnica DESCRIZIONE DEI SISTEMI DI ALLARME ACUSTICI E VISIVI DELLE PARTI ELETTRICHE E MECCANICHE CRITICHE DELL IMPIANTO. Da inserire nella relazione tecnica Documentazione da produrre: 1. planimetrie di progetto relative all impianto di depurazione; 2. planimetria completa con il percorso delle acque reflue, delle acque nel caso sfiorate a monte dello scaricatore di piena ed eventualmente dei fanghi; 3. In caso di presenza di punti di captazione o derivazioni di acqua nel raggio di metri 200 dallo scarico, deve essere fornita una carta/planimetria unica in scala idonea con: 1) l ubicazione di tutti i punti di approvvigionamento idrico, la tipologia (se pozzo, sorgente, ecc.) e la relativa destinazione d uso; 2) l ubicazione del manufatto di sfioro; 3) l ubicazione del punto di scarico finale dei reflui sfiorati; 4. schema con le dimensioni dell impianto di trattamento e relativa descrizione dell impianto stesso; 5. eventuali relazioni tecniche. Data Timbro e Firma 8
9 ALLEGATO B Dati tecnici riferiti allo scaricatore di piena a servizio di pubblica fognatura acque reflue urbane. (NB: Tutti i campi devono essere compilati, eventualmente con l indicazione dato non disponibile nell ipotesi in cui non sia possibile fornire l informazione richiesta). TIZIE GENERALI SCARICATORE DI PIENA RIFERITO ALLA PUBBLICA FOGNATURA DEMINATA DEMINAZIONE E RECAPITO DEL PUNTO DI SCARICO FINALE DELLA FOGNATURA ALLA QUALE LO SCARICATORE DI PIENA E COLLEGATO AN DI COSTRUZIONE PORTATA DI INNESCO DELLO SFIORO LA RETE FOGNARIA A MONTE DELLO SCARICATORE DI PIENA RACCOGLIE ANCHE ACQUE REFLUE INDUSTRIALI? SI LOCALIZZAZIONE DELLO SCARICATORE DI PIENA ESTREMI CATASTALI DEL PUNTO DI ALLONTANAMENTO DELLE ACQUE: Comune di Foglio n. Particella n. RECAPITO DEI REFLUI: ACQUE SUPERFICIALI in corpo idrico superficiale naturale, indicare: - nome del corpo recettore - sponda idrografica ricevente - portata media del corpo idrico m 3 /sec - numero di giorni/anno con portata naturale nulla - periodo dell anno con portata naturale nulla-mesi da a - indicare per quale scopo è utilizzato il corpo idrico in corpo idrico superficiale artificiale, indicare : - nome del corpo recettore - sponda idrografica/orografica ricevente - portata di esercizio (espressa in mc/sec) - nome Gestore del canale - indicare per quale scopo è utilizzato il corpo idrico - estremi dell autorizzazione allo scarico del Gestore (e allegare copia) in lago naturale, indicare :-nome - superficie specchio liquido riferita al periodo di massimo di invaso (espressa in Km 2 ) 9
10 in invaso artificiale; indicare:nome superficie dello specchio liquido riferita al periodo di max invaso (espressa in Km 2 ) o volume di invaso (espresso in milioni di metri cubi): Deve essere fornita una fotografia datata a colori del corpo idrico superficiale recettore nel tratto interessato dallo scarico, nella quale siano visibili: la sezione completa dell alveo del corso d acqua e, possibilmente, il punto di sbocco finale dello scarico. Se lo scarico è recapitato tramite tratto intubato deve essere fornita una fotografia datata a colori del corpo idrico nel primo tratto a cielo aperto a monte dello scarico ed una fotografia nel primo tratto a cielo aperto a valle dello scarico. SUOLO - distanza dal più vicino corpo idrico: m - esiste la possibilità di convogliare i reflui in corpo idrico: SI In caso contrario motivare in modo puntuale la dichiarazione di cui sopra: - nel raggio di 50 metri dal punto di scarico vi sono pozzi/sorgenti/derivazioni SI indicare: titolare attingimento uso dell acqua - nel raggio di 200 metri dal punto di scarico vi sono pozzi/sorgenti/derivazioni di acqua destinata: al consumo umano mediante pubblico acquedotto: SI indicare titolare attingimento a industrie alimentari: SI indicare: uso dell acqua titolare attingimento Documentazione da produrre: 1. localizzazione cartografica su CTR 1: del manufatto di sfioro e del punto di allontanamento delle acque; 2. planimetria con indicati i riferimenti catastali n. di foglio e n. di particella, ubicazione del manufatto di sfioro e relativa conduttura di collegamento ed indicazione del punto di allontanamento delle acque; 3. per gli scaricatori di piena esistenti, e già precedentemente autorizzati, fornire i dati tecnici dimensionali (schema dello scaricatore, caratteristiche tecnico-costruttive, dimensioni, documentazione fotografica) 4. caratteristiche tecnico-costruttive, calcoli dimensionali relativi alla portata d innesco dello sfioro; rapporto fra portata di innesco dello sfioro e la portata media giornaliera in tempo secco. 5. In caso di approvvigionamento idrico diverso dal pubblico acquedotto deve essere fornita una carta/planimetria unica in scala idonea con: 1 l ubicazione di tutti i punti di approvvigionamento idrico, la tipologia (pozzo, sorgente, ecc.) e la relativa destinazione d uso; 2) l ubicazione dell impianto di depurazione acque reflue o delle eventuali vasche di stoccaggio delle acque reflue; 3) l ubicazione del punto di scarico finale dei reflui Data Firma 10
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