SENSO GENERALE : I poliesteri sono polimeri contenenti nella catena GRUPPI CARBOSSILICI. e hanno una formula generale
|
|
- Agostina Grassi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 polyethyleneterephthalate DEFINIZIONE : In senso generale i poliesteri sono polimeri contenenti nella catena gruppi carbossilici. SENSO GENERALE : Con il termine generale di poliestere, si intende tutta una categoria di sostanze ottenute per condensazione di un poliacido con un polialcol. Normalmente il poliacido è un acido bifunzionale e il polialcol è un alcol bifunzionale. Solo per applicazioni speciali si usano anche acidi o alcoli tri o polifunzionali in piccole quantità rigorosamente controllate per non incorrere in una reticolazione tridimensionale con conseguente gelificazione della massa del polimero in fase di produzione. Il PET è un poliestere aromatico, lineare, saturo e quindi termoplastico, che presenta un alta resistenza chimica e meccanica, con cui si producono film, fibre e bottiglie. I poliesteri sono polimeri contenenti nella catena GRUPPI CARBOSSILICI e hanno una formula generale - 1 -
2 I prodotti commerciali si possono raggruppare in : Resine alchidiche sature usate per vernici e smalti Resine alchidiche insature usate per manufatti rinforzati con fibra vetro Policarbonati aromatici Poliesteri termoplastici o TPE ( PET e PBT ) Il PET = POLIETILENTEREFTALATO per POLICONDENSAZIONE allo stato fuso 270 C di Acido TEREFTALICO o DIMETILTEREFTALATO con ETILEN GLICOL - TPA - DMT - EG - 2 -
3 REAZIONE DI POLIMERIZZAZIONE DA DMT : La preparazione del polimero avviene attraverso varie fasi : da p-xilene si ottiene l acido tereftalico dal quale si prepara poi l estere dimetilico (dimetiltereftalato DMT). Quest ultimo attraverso una transesterificazione e successiva condensazione per riscaldamento con un eccesso di glicole etilenico in presenza di un adatto catalizzatore, viene trasformato in polietilentereftalato - PET -ad alto peso molecolare che viene estruso sotto forma di lastra o di spaghetti dopo che per ulteriore riscaldamento sotto vuoto spinto sono stati eliminati l alcol metilico, l eccesso di glicol etilenico e i polimeri a basso peso molecolare. DA TPA : Il PET è preparato anche per reazione diretta dell acido tereftalico (TPA) con il glicol dietilenico (EG). La reazione avviene ad alta temperatura (270 C) e sotto vuoto per eliminare dal fuso l eccesso di glicol. Il fuso viene estruso in acqua dove solidifica in forma amorfa trasparente e tagliato in granuli con vari metodi. Il polimero così ottenuto, appena raffreddato dalla massa fusa è amorfo, ha cioè una bassa temperatura di rammollimento, ma può essere facilmente cristallizzato migliorando così le sue caratteristiche fisiche e meccaniche e il suo punto di fusione (256 C). La reazione di polimerizzazione si fa allo stato fuso, sotto vuoto spinto, in presenza di adatti catalizzatori (sali di Lio di Mg, SbO3) a temperature superiori a 270 C, ottenendo un peso molecolare medio intorno a corrispondente a una viscosità intrinseca di 0,65. Non si può spingere di più la polimerizzazione per tentare di ottenere pesi molecolari più alti perchè le reazioni di degradazione, in particolare la formazione di acetaldeide e la formazione di oligomeri, prendono il sopravvento sulla reazione di polimerizzazione. Mn = ( ŋ) = 0,65 POLICONDENSAZIONE Per T> 270 C si ha degradazione termica con sviluppo di ACETALDEIDE. Durante la polimerizzazione avvengono anche altre reazioni secondarie, oltre a quella che genera acetaldeide e oligomeri. Una di queste porta alla formazione di gruppi terminali carbossilici -COOH che agiscono da catalizzatori di ulteriori decomposizioni del polimero e possono causare diversi - 3 -
4 problemi che vanno da una bassa resistenza all idrolisi del polimero, a scarse proprietà dielettriche, ad un aumento della corrosione delle parti metalliche che vengono in contatto con il polimero. Un altra reazione inevitabile è quella di formazione di dietillenglicol (DEG) che entrando in catena come comonomero provoca una diminuzione della cristallizzazione e un abbassamento del punto di fusione del PET dai 280 C ai C comunemente riscontrati nei polimeri commerciali. POST- CONDENSAZIONE Per applicazioni dove sia richiesta una elevata resistenza meccanica del manufatto e un elevata viscosità del fuso durante la lavorazione, come per esempio, nel soffiaggio di bottiglie di grandi dimensioni, si ricorre alla POST-CONDENSAZIONE o POST-POLIMERIZZAZIONE allo stato solido. Questo processo è fatto a temperatura di poco inferiore al punto di fusione, sotto vuoto spinto, oppure in corrente di azoto purificato ottenendo un polimero ad alto peso molecolare, molto puro, con un basso tasso di oligomeri e, quello che più interessa, di acetaldeide, perchè le reazioni di degradazione sono molto più lente a tali temperature. POST-POLIMERIZZAZIONE detta anche POST-CONDENSAZIONE o REAZIONE ALLO STATO SOLIDO Mn fino ( ŋ) fino 1,25 Mn ( ŋ) = 7.55 x 10-4 Mn TESSILE ( ŋ) = 0.65 BOTTIGLIE ( ŋ) = FILM ( ŋ) = STAMPAGGIO ( ŋ) > 0.70 FILO INDUSTRIALE ( ŋ) >
5 PROPRIETA FISICHE La resistenza meccanica del PET cristallino e oriantato, è tra le più elevate dei termoplastici. Il carico di rottura può superare i 2500 Kg/cm 2 (solo 560 Kg/cm 2 se non orientato) con allungamenti a rottura dal 12 al 130%. La densità va da 1,33 g/cm 3 per l amorfo a 1,45 g/cm 3 per il cristallizzato. Il punto di fusione va dai 256 C dei tipi commerciali più comuni per usi tessili ai 271 C dei tipi ad alta cristallinità. PUNTO DI FUSIONE 256 C 271 C alta cristallinità TRANSIZIONE VETROSA TG = 70 C amorfo DENSITA 1,33 g/cm 3 amorfo 1,45 g/cm 3 100% cristallizzato CARICO DI ROTTURA da 560 Kg/cm 2 amorfo non orientato a 2500 Kg/cm 2 cristallino orientato MODULO DI ELASTICITA amorfo MPu par. cristallino MPu Altre caratteristiche molto importanti dal punto di vista degli imballaggi alimentari, comprese le bottiglie, sono : -Permeabilità alla CO2 : circa 100cc al giorno per m 2 di film con spessore di 50 µm a 23 C. Permeabilità al vapore acqueo circa 3,5 g al giorno per m 2 di film con spessore di 50 µm a 20 C. ml FILM da 50 µm a 23 C = CO2 = di x m 2 ml O2 = 40 - di x m 2 g H2Ovap = 4 - di x m 2 ASSORBIMENTO DI H2O = 0,5% all equilibrio Il PET cristallizza lentamente, salvo nell intervallo da 120 C a 220 C con il massimo intorno a 190 C. Nello stato amorfo il PET rammollisce al di sopra di 70 C, tale soglia, è detta - 5 -
6 TEMPERATURA DI TRANSIZIONE VETROSA (GTT). Inoltre il PET deve essere essiccato a valori di umidità molto bassi (< 0,005%) per ridurre al minimo il processo di degradazione del peso molecolare dovuto all idrolisi del legame estereo. Alla temperatura di fusione, ogni molecola di acqua presente nel polimero, spezza un legame estere, dimezzando così (mediamente) il peso molecolare della molecola. AMORFO = TRASPARENTE CRISTALLINO = BIANCO OPACO CRISTALLINITA Il PET cristallizza molto lentamente, la velocità di cristallizzazione è in funzione della temperatura e del peso molecolare
7 Na Zn MgO Ca Ca Talco Grafite Plastificanti STEARATO STEARATO BENZOATO SILICATO AGENTI NUCLEANTI VELOCITA DI CRISTALLIZZAZIONE ( espressa in tempo di dimezzamento t½ ) ( ŋ) = 0,72 Mn = t½ = 33.5 = 0,85 Mn = t½ =
8 MISURA DELLA CRISTALLINITA Per misurare la cristallinità, esistono vari metodi. - DENSITA DEL POLIMERO - CALORE DI FUSIONE - DIFFRAZIONE DEI RAGGI X - SPETTRI RAMAN o I.R. - RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE Nessuno di tali metodi, da un valore rigorosamente assoluto. Tecniche differenti non misurano lo stesso grado di cristallinità. DENSITA DEL POLIMERO E una funzione della cristallinità. tanto più il PET è cristallino ( cioè le sue molecole sono disposte in maniera ordinata ), tanto maggiore è la sua densità. Le ZONE AMORFE, non hanno un punto di fusione netto, all aumento della temperatura tendono a rammollire sempre di più, creando notevoli difficoltà di lavorazione. Le ZONE CRISTALLINE, hanno un punto di fusione ben definito, corrispondente all energia necessaria per rompere i legami intermolecolari delle zone ordinate. La quantità di calore assorbito è in funzione della cristallinità. La misura è fatta per CALORIMETRIA DIFFERENZIALE DI SCANSIONE ( DSC ). da cui si ricava sia il P.F. dalla posizione del picco, sia il calore di fusione
Il processo di cura - tecniche di studio Calorimetria a scansione differenziale (DSC) La calorimetria differenziale a scansione è la principale tecnica di analisi termica utilizzabile per caratterizzare
Dettagliindustria del PET polietilentereftalato- [R.poliestere] versione#b2 Prof.A.Tonini
industria del PET polietilentereftalato- [R.poliestere] versione#b2 Prof.A.Tonini www.andytonini.com Resina Poliestere lineare ad elevato grado di polimerizzazione (M-> 10000), termoplastica; PROPRIETA
DettagliLAVORAZIONE DEI POLIMERI I processi per trasformare granuli e pastiglie in prodotti finiti sono numerosi.
LAVORAZIONE DEI POLIMERI I processi per trasformare granuli e pastiglie in prodotti finiti sono numerosi. Generalmente i polimeri non vengono trasformati allo stato puro, ma miscelati con additivi che
DettagliPiano Lauree Scientifiche Scienza dei materiali. Laboratorio PLS SCHEDA 1
Piano Lauree Scienza dei materiali Laboratorio PLS 2010 2012 SCHEDA 1 I polimeri I polimeri sono sostanze sia naturali che sintetiche, costituite da molecole contenenti un enorme numero di atomi. Ne esistono
DettagliPOLIMERI ORGANICI: plastiche gomme e altro
POLIMERI ORGANICI: plastiche gomme e altro PVC PE PET Kevlar Sono alcuni degli innumerevoli usi dei polimeri sintetici Resina epossidica La chimica dei polimeri organici Plastica, gomma, tessuti sintetici,
DettagliTecnologie Materie Plastiche Modulo1 Materiali Lezione 01. Marzo 08 - Pag 1/12
ITIS Giulio Natta Istituto Tecnico Industriale per la meccanica e le materie plastiche - Liceo Scientifico Tecnologico Via XX settembre 14/A - Rivoli TO Tecnologie Materie Plastiche Modulo1 Materiali Lezione
DettagliL'analisi termica come metodo utile per l'identificazione delle plastiche ed il controllo qualità di materiali riciclati
L'analisi termica come metodo utile per l'identificazione delle plastiche ed il controllo qualità di materiali riciclati Desenzano del Garda Food Contact Expert 25 Giugno 2015 Temperature T Cos è l Analisi
DettagliV f = V * f + (T-T g )( V/ T) V = V 0 + V f. f v = f g + (T-T g ) f. Volume libero. dove V 0 = volume occupato dalle molecole V f = volume libero
Volume libero V f = V * f + (T-T g )( V/ T) V = V 0 + V f dove V 0 = volume occupato dalle molecole V f = volume libero V * f = costante (volume libero sotto la T g ) Dividendo la prima relazione per il
DettagliLE MATERIE PLASTICHE. elastomeri: presentano elevata deformabilità ed elasticità. - Pagina 1 di 6 -
Materie plastiche 1 LE MATERIE PLASTIE Le materie plastiche sono materiali strutturali di origine sintetica; sono cioè ricavate a partire da materie prime naturali o artificiali (soprattutto derivati del
DettagliMateriali polimerici. Plastiche ed Elastomeri (o gomme) Termoplastici e Termoindurenti
Materiali polimerici Polimeri sintetici e polimeri naturali Plastiche ed Elastomeri (o gomme) Termoplastici e Termoindurenti Alcuni scheletri a cinque atomi di carbonio L aggiunta della pelle di atomi
DettagliStruttura dei polimeri
I polimeri 1 Struttura dei polimeri I polimeri sono molecole ad alta massa molecolare costituite da un insieme di gruppi chimici legati tra loro da legami covalenti. Le unità costituenti i polimeri sono
DettagliScienza e ingegneria dei materiali Esercizi per il secondo esonero
Scienza e ingegneria dei materiali Esercizi per il secondo esonero I silicati Dare il nome ai silicati schematizzati nelle figure di sotto associando, se di vostra conoscenza, una categoria di minerali
DettagliTecnologie dei vetri e dei
Tecnologie dei vetri e dei polimeri organici PROPRIETA DEI VETRI Per i processi di formatura è importante conoscere il comportamento viscositàtemperatura del vetro. La lavorabilità del vetro dipende dalla
DettagliFORMATURA PER CONTATTO E SPRUZZO o SPRAY-UP
Tecnologie a Stampo Aperto FORMATURA PER CONTATTO E SPRUZZO o SPRAY-UP SCHEMATIZZAZIONE FASI del PROCESSO MATERIALI VANTAGGI 1. costi d impianto limitati; 2. semplicità; 3. produzione maggiore SVANTAGGI
DettagliMATERIALI POLIMERICI
MATERIALI POLIMERICI I materiali polimerici sono formati da numerose unità ripetitive (chiamate monomero) legate chimicamente tra loro. Monomero: Etilene Polimero: Polietilene n = grado di polimerazione
DettagliLo stato liquido. Un liquido non ha una forma propria, ma ha la forma del recipiente che lo contiene; ha però volume proprio e non è comprimibile.
I liquidi Lo stato liquido Lo stato liquido rappresenta una condizione intermedia tra stato aeriforme e stato solido, tra lo stato di massimo disordine e quello di perfetto ordine Un liquido non ha una
DettagliLO STATO VETROSO. Daniel Rossato Alessia Vitale Valentina Milite Michele Cesco Nicola Del Mistro Sara D Amico
Daniel Rossato Alessia Vitale Valentina Milite Michele Cesco Nicola Del Mistro Sara D Amico LO STATO VETROSO Le molecole polimeriche possono assumere diversi stati fisici: Fuso Liquido sottoraffreddato
DettagliL'analisi termica: strumento indispensabile per lo studio e la caratterizzazione di differenti materiali
L'analisi termica: strumento indispensabile per lo studio e la caratterizzazione di differenti materiali A&T Fiera Internazionale 10a edizione Torino, 20-21 Aprile 2016 Temperature T Cos è l Analisi Termica?
DettagliMateriali polimerici. Plastiche ed Elastomeri (o gomme) Termoplastici e Termoindurenti
Materiali polimerici Polimeri sintetici e polimeri naturali Plastiche ed Elastomeri (o gomme) Termoplastici e Termoindurenti Alcuni scheletri a cinque atomi di carbonio L aggiunta della pelle di atomi
DettagliTemperatura di transizione vetrosa Tg
Temperatura di transizione vetrosa Tg Ci sono due modi nei quali un polimero termoplastico compie la transizione dallo stato liquido a quello solido. Il comportamento è diverso a seconda che: il polimero
DettagliLe lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni industriali
Le lavorazioni: la formatura Le lavorazioni: la formatura Le lavorazioni industriali Il processo di fusione La fusione in forma transitoria La fusione in forma permanente Esercizi sulla fusione 2 2006
DettagliLe fibre tessili. I polimeri
Le fibre tessili I polimeri Prima di trattare le fibre tessili riportiamo alcune notizie sulle macromolecole o alti polimeri alla cui famiglia appartengono anche le fibre tessili Un polimero è una grande
DettagliCAPITOLO 1 POLIMERI E COMPORTAMENTO VISCOELASTICO
CAPITOLO 1 POLIMERI E COMPORTAMENTO VISCOELASTICO 1.1) I POLIMERI Sono dette polimeri molecole, naturali o sintetiche, di grandi dimensioni (ovvero macromolecole) costituite da una sequenza di unità concatenate
Dettagli17. VETROCERAMICA. Dott. Giuseppe Pagliara LEZIONI DI TECNOLOGIA CERAMICA
LEZIONI DI TECNOLOGIA CERAMICA ITS NATTA Direttore Prof. I. Amboni Via Europa, 15 -Bergamo Tel. 035/798106 Dott. Giuseppe Pagliara g.pagliara@pagliara.it 17. VETROCERAMICA PAGLIARA PRODOTTI CHIMICI SPA
DettagliCLASSIFICAZIONE DEI MATERIALI
CLASSIFICAZIONE DEI MATERIALI MATERIALI METALLICI Sono sostanze inorganiche composte da uno o più elementi metallici (Fe, Al, Ti etc.), che possono però contenere anche alcuni elementi non metallici (C,
DettagliCorso di Macromolecole LO STATO VETROSO
LO STATO VETROSO er studiare lo stato fisico del sistema ed introdurre quindi la discussione sullo stato vetroso si può descrivere come esso varia al variare della temperatura. Ø partendo dal cristallo
DettagliFISICA DEI MATERIALI POLIMERICI - non solo chimica e ingegneria - Giancarlo Locati
Alla scoperta della fisica dei materiali FISICA DEI MATERIALI POLIMERICI - non solo chimica e ingegneria - Giancarlo Locati 6-9 settembre 2010 - Piancastagnaio Plastics Logic Reader l etilene
DettagliAnno Accademico Lo stato vetroso e cristallino (Cusin, De Bonis, Pagotto)
Anno Accademico 2015-2016 Lo stato vetroso e cristallino (Cusin, De Bonis, Pagotto) Lo stato solido di un materiale polimerico può presentarsi in due forme strutturali caratterizzati da proprietà fisiche
Dettaglisb plastics machinery
sb plastics machinery G MOBY è la tecnologia che consente la rigenerazione, la cristallizzazione, la deumidificazione, il super-clean e l aumento della Viscosità Intriseca (IV) del poliestere (PET) La
DettagliCapitolo 24 Dai gruppi funzionali ai polimeri
Capitolo 24 Dai gruppi funzionali ai polimeri 1. I gruppi funzionali 2. Alcoli, fenoli ed eteri 3. Le reazioni di alcoli e fenoli 4. Alcoli e fenoli di particolare interesse 5. Aldeidi e chetoni 6. Gli
DettagliSINTESI DEL NYLON 6,6
SINTESI DEL NYLN 6,6 Cos è il nylon? Il nylon è una famiglia di polimeri sintetici (poliammidi), il cui capostipite - il nylon 6,6 - fu sintetizzato per la prima volta il 8 febbraio 1935 da Wallace Carothers
DettagliI Materiali Polimerici
I Materiali Polimerici I Materiali Polimerici Un polimero è costituito da molte unità molecolari ricorrenti, unite tra di loro per addizione sequenziale di molecole di monomero. Molte molecole del monomero
DettagliANALISI DI POLIMERI TERMOPLASTICI MEDIANTE FT-IR E DSC
ANALISI DI POLIMERI TERMOPLASTICI MEDIANTE FT-IR E DSC Massimo Bertucci D.1 INTERAZIONE DELLA RADIAZIONE IR CON I LEGAMI CHIMICI D.2 MOTI VIBRAZIONALI Modi di stiramento e deformazione di un gruppo metilene
DettagliLE MATERIE PLASTICHE Struttura e proprietà chimiche e meccaniche delle materie plastiche
LE MATERIE PLASTICHE Struttura e proprietà chimiche e meccaniche delle materie plastiche Materie Plastiche Pagina 1 di 8 I materiali plastici sono costituiti da POLIMERI Un polimero (dal greco molte parti)
DettagliSISTEMI DI PRODUZIONE
SISTEMI DI PRODUZIONE Dario Antonelli Lezione B4 Introduzione alla lezione Proprietà dei polimeri Descrizione dei principali tipi di polimeri Principali processi produttivi 1 Moduli del corso A: I materiali
DettagliGLI STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA DIAGRAMMI DI STATO DI COMPONENTI PURI
GLI STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA DIAGRAMMI DI STATO DI COMPONENTI PURI Forti interazioni intermolecolari SOLIDI Assenza di libero movimento delle molecole Volume e forma propria Rigidi e incomprimibili
DettagliSTIRA e. AMMIRA Giancarlo Locati
Alla scoperta della fisica dei materiali STIRA e. AMMIRA Giancarlo Locati 6-9 settembre 2010 - Piancastagnaio Di cosa parleremo l orientamento delle macromolecole il caso del PET i materiali compositi
DettagliPOLIMERI TERMOPLASTICI E TERMOINDURENTI
POLIMERI TERMOPLASTICI E TERMOINDURENTI Il comportamento meccanico di un polimero ad elevata temperatura dipende dalla struttura molecolare dominante. Si classificano i polimeri sulla base del loro comportamento
DettagliTecniche di lavorazione Le lavorazioni variano in base alle caratteristiche dei materiali plastici (termoplastici o
La classificazione delle materie plastiche A seconda del loro comportamento nei confronti del calore,le materie plastiche (resine) possono essere classificate in termoplastiche e termoindurenti. Resine
DettagliDSC. Il confronto dei termogrammi dei polimeri analizzati mostra che quello termicamente più stabile è il PBA.
Il confronto dei termogrammi dei polimeri analizzati mostra che quello termicamente più stabile è il PBA. Il principio di base di queste tecnica consiste nel ricavare informazioni sul materiale riscaldandolo
DettagliIndice. 1.1 Intepenetrated polymer networks pag. 1
Capitolo 1 Introduzione 1.1 Intepenetrated polymer networks pag. 1 1.1.2 Proprietà e applicazioni di IPNs ottenuti per UV curing pag. 4 1.1.2.1 Powder Coatings pag. 7 1.1.2.2 Gel polimerici biocompatibili
DettagliFASE. Diversi stati fisici della materia e forme alternative di un medesimo stato fisico.
FASE Diversi stati fisici della materia e forme alternative di un medesimo stato fisico. Esempi di fase sono il ghiaccio e l acqua liquida. Il diamante e la grafite sono due fasi del carbonio allo stato
DettagliProprietà fisiche Resin (A) Indurenti (B) Singoli Componenti Biresin CR83
Scheda Tecnica Prodotto Version 05 / 2017 Biresin CR83 Resina per Compositi Tooling & Composites Descrizione Prodotto Biresin CR83 è una sistema epossidico a bassissima viscosità adatto alla produzione
DettagliDEFINIZIONE DI POLIMERI
DEFINIZIONE DI POLIMERI LA LORO STRUTTURA Polimero deriva dal greco poli (molti) e meros (unità o parte), e sono grosse molecole costituite da catene di molecole più piccole chiamate monomeri. Plastico
DettagliProprietà dello stato solido di interesse per la formulazione di forme di dosaggio solide
di interesse per la formulazione di forme di dosaggio solide Stati di aggregazione della materia: Gassoso Liquido Solido Molecole (anche atomi o ioni) sono strettamente legate da forze attrattive che prevalgono
DettagliPolimeri e Biopolimeri di interesse farmaceutico. Stefano Piotto Simona Concilio
Polimeri e Biopolimeri di interesse farmaceutico Stefano Piotto piotto@unisa.it Simona Concilio sconcilio@unisa.it 1 Polimeri III 2 Legami e struttura dei polimeri Legami intramolecolari: covalenti Legami
DettagliModello bidimensionale della silice cristallina (a) e della silice vetrosa (b)
Modello bidimensionale della silice cristallina (a) e della silice vetrosa (b) VETRO: solido amorfo che presenta il fenomeno della transizione vetrosa A Equilibrio stabile D C B Equilibrio metastabile
DettagliCapitolo 24 Le famiglie dei composti organici
Capitolo 24 Le famiglie dei composti organici DOMANDE ED ESERCIZI (versione integrale) 24.1 I composti organici sono raggruppati in famiglie 1. Che cosa si intende per gruppo funzionale? Scrivi le formule
DettagliLa transizione vetrosa. Lezioni d'autore di Claudio Cigognetti
La transizione vetrosa Lezioni d'autore di Claudio Cigognetti LA SOLIDIFICAZIONE DEL TIOSOLFATO DI SODIO PENTAIDRATO (I) Un esperienza di fisica e di chimica è lo studio della fusione e della solidificazione
DettagliGli sforzi residui nascono quando si raffredda in maniera differenziata il componente; questo accade praticamente sempre, per esempio, nel processo
Gli sforzi residui nascono quando si raffredda in maniera differenziata il componente; questo accade praticamente sempre, per esempio, nel processo float o nella fase di stampaggio delle bottiglie. Tutti
DettagliProprietà dello stato solido
Proprietà dello stato solido struttura interna cristallina Solvati (idrati) non solvatato Solvato (idrato) L idrato è la forma solida più stabile in acqua, ma la meno solubile nei fluidi gastroenterici
DettagliLezione 6 Durabilità delle materie plastiche: fenomeni degradativi e stabilizzazione
6.1 Aspetti generali Lezione 6 Durabilità delle materie plastiche: fenomeni degradativi e stabilizzazione Come è già stato detto, le materie plastiche sono sostanze organiche costituite prevalente da atomi
DettagliL ANALISI TERMICA determina l effetto prodotto da un aumento di temperatura su alcune proprietà fisiche del campione. (TG, DTA, TMA, EA, DSC, etc)
La CALORIMETRIA determina le quantità di calore prodotte dalle trasformazioni fisiche e chimiche di un campione. (Calorimetria adiabatica ed isoterma) L ANALISI TERMICA determina l effetto prodotto da
Dettagli5012 Sintesi dell acido acetilsalicilico (aspirina) da acido salicilico e anidride acetica
NP 5012 Sintesi dell acido acetilsalicilico (aspirina) da acido salicilico e anidride acetica CH CH + H H 2 S 4 + CH 3 CH C 4 H 6 3 C 7 H 6 3 C 9 H 8 4 C 2 H 4 2 (120.1) (138.1) (98.1) (180.2) (60.1) Classificazione
DettagliMATERIE PLASTICHE. Le resine sintetiche
MATERIE PLASTICHE Le materie plastiche derivano da prodotti intermedi ottenuti dalla lavorazione dei combustibili fossili, in particolare dell industria petrolchimica. Si ottengono così numerosi prodotti
DettagliINTRODUZIONE 1 1. BREVE STORIA DELLE MATERIE PLASTICHE LE TAPPE FONDAMENTALI 3 2. LE MATERIE PLASTICHE I POLIMERI 9
INDICE INTRODUZIONE 1 1. BREVE STORIA DELLE MATERIE PLASTICHE 3 1.1 LE TAPPE FONDAMENTALI 3 2. LE MATERIE PLASTICHE 9 2.1 I POLIMERI 9 2.2 IL PESO MOLECOLARE E IL SUO RUOLO 11 2.3 MATERIALI AMORFI E CRISTALLINI
DettagliPOLIMERI CORSO DI IMPIANTI DELL INDUSTRIA FARMACEUTICA ANNO ACCADEMICO
POLIMERI CORSO DI IMPIANTI DELL INDUSTRIA FARMACEUTICA ANNO ACCADEMICO 2006-2007 2007 GENERALITA PER POLIMERI SI INTENDONO LE SOSTANZE CHE RISULTANO DALLA CONDENSAZIONE O POLIMERIZZAZIONE DI PICCOLE MOLECOLE
Dettaglimodulo: CHIMICA DEI POLIMERI
CORSO PON Esperto nella progettazione, caratterizzazione e lavorazione di termoplastici modulo: CHIMICA DEI POLIMERI Vincenzo Venditto influenza delle caratteristiche strutturali, microstrutturali e morfologiche
DettagliPolimeri. Si dividono in. - polimeri termoplastici - polimeri termoindurenti - elastomeri (gomme)
Polimeri I polimeri sono macromolecole (molecole ad elevato peso molecolare) costituite da un elevato numero di gruppi molecolari (unità ripetitive) uniti mediante legami covalenti a formare delle lunghe
DettagliVerifica dei Concetti 15.1
Verifica dei Concetti 15.1 Domanda: Per i polimeri semicristallini, quando si cita la duttilità come allungamento percentuale non è necessario specificare la lunghezza utile della provetta, come nel caso
DettagliNorme in Vigore. pag. 1/8
Elenco Norme Abbonamento UNICOE1301 UNIPLAST - Ente Italiano di Unificazione nelle Materie Plastiche - Prove fisico-chimico Totale norme 164 di cui 89 in lingua inglese Aggiornato al 30/08/2018 04:28:56
DettagliOttanolo F. Oxo alcol. oxoplast.pl. Denominazione commerciale: Denominazione chimica:
Ottanolo F Oxo alcol Ottanolo F Residuo di distillazione, sottoprodotti di produzione di 2-etilesan-1-olo 3824 90 97 68609-68-7 L ottanolo F è un liquido di varie tinte - dal colore giallo, attraverso
DettagliA. Licciulli, F. Lionetto, A. Maffezzoli Scienza e ingegneria dei materiali ceramici. Le Fibre polimeriche
A. Licciulli, F. Lionetto, A. Maffezzoli Scienza e ingegneria dei materiali ceramici Le Fibre polimeriche Categorie di rinforzi fibrosi per composizione Vetro Fibre Carbonio Polimeriche Boro Carburo di
DettagliPrincipi di Biochimica
Principi di Biochimica Augusto Innocenti Biologo Nutrizionista Perfezionamento in Biochimica e Biologia Molecolare Phd in Neurobiologia e Neurofisiologia Materia: Atomi e Molecole La materie è costituita
DettagliLA PLASTICA: CLASSIFICAZIONE E TIPI
LA PLASTICA: CLASSIFICAZIONE E TIPI Le plastiche sono resine sintetiche o polimeri sintetici ottenute per mezzo di complessi procedimenti chimici (polimerizzazione). La materia prima originaria è il petrolio
DettagliLE TAPPE FONDAMENTALI PER LA SCOPERTA DELLE MATERIE PLASTICHE
Prof. Carlo Carrisi Le materie plastiche sono prodotti artificiali o sintetici formati da molecole molto grandi, che in determinate condizioni di temperatura subiscono variazioni permanenti. Le plastiche
DettagliP r o f i l i e s t r u s i p e r g u i d e c a t e n a P r o f i l i e s t r u s i p e r g u i d e p r o d o t t o
P r o f i l i e s t r u s i p e r g u i d e c a t e n a P r o f i l i e s t r u s i p e r g u i d e p r o d o t t o Catalogo Profili 014 Sommario Profili estrusi per guide catena I profili estrusi per
DettagliMATERIALI STRUTTURALI PER L EDILIZIA: ACCIAIO, LATERIZIO E VETRO STRUTTURALE
MATERIALI PER L EDILIZIA Prof. L. Coppola MATERIALI STRUTTURALI PER L EDILIZIA: ACCIAIO, LATERIZIO E VETRO STRUTTURALE Coffetti Denny PhD Candidate Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate Università
DettagliMaterie Plastiche Semilavorati Articoli a disegno
Materie Plastiche Semilavorati Articoli a disegno Crosa Plastic Crosa Plastic è la divisione Crosa dedicata alla lavorazione delle materie plastiche tecniche, indispensabili per l'ingegneria meccanica
DettagliComportamento meccanico dei polimeri
Comportamento meccanico dei polimeri Proprietà meccaniche dei Polimeri Il comportamento meccanico può essere molto diverso a seconda della tipologia del polimero. In generale tre comportamenti principali:
DettagliLe lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni industriali. Il processo di fusione. La fusione in forma transitoria
Le lavorazioni: la formatura Le lavorazioni: la formatura Le lavorazioni industriali Il processo di fusione La fusione in forma permanente La formatura dei polimeri Esercizi sulla fusione 2 2006 Politecnico
DettagliCorso di Chimica Generale CL Biotecnologie
Corso di Chimica Generale CL Biotecnologie STATI DELLA MATERIA Prof. Manuel Sergi MATERIA ALLO STATO GASSOSO MOLECOLE AD ALTA ENERGIA CINETICA GRANDE DISTANZA TRA LE MOLECOLE LEGAMI INTERMOLECOLARI DEBOLI
DettagliIL NUOVO PARADIGMA DELLA DEUMIDIFICAZIONE (E NON SOLO )
IL NUOVO PARADIGMA DELLA DEUMIDIFICAZIONE (E NON SOLO ) PARTE 1 2 MOBY IL NUOVO PARADIGMA DELLA DEUMIDIFICAZIONE PARTE 1 PARTE 1 : I PRINCIPI BASE DEL SISTEMA MOBY Il MOBY è un sistema di pre-trattamento
DettagliDegrado dei materiali non-metallici 1 materiali polimerici. Deterioramento dei polimeri. I polimeri possono subire un deterioramento per
Deterioramento dei polimeri I polimeri possono subire un deterioramento per - attacco di solventi solubilità, resistenza agli agenti chimici, eliminazione dei additivi (e.g. plastificanti), rigonfiamento
DettagliLe fibre tessili naturali sono quelle esistenti in natura, le tecnofibre - più comunemente conosciute come fibre chimiche - invece sono quelle
Le fibre tessili. La fibra tessile è l'insieme dei prodotti fibrosi che, per la loro struttura, lunghezza, resistenza ed elasticità, hanno la proprietà di unirsi, attraverso la filatura, in fili sottili,
DettagliPOLIMERI: concetti generali
Corso di Scienza dei Materiali Dentali POLIMERI: concetti generali IPSIS GASLINI-MEUCCI di Genova Indirizzo Odontotecnico Prof. Giovanni Cutolo Anno scolastico 2018/2019 Materiali polimerici Polimeri sintetici
DettagliCR144 Sistema per Compositi polimerizzazione a caldo
Scheda Tecnica Prodotto Version 05 / 2017 Tooling & Composites Biresin CR144 Sistema per Compositi polimerizzazione a caldo Descrizione Prodotto Biresin CR144 è un sistema epossidico tricomponente, indurente
DettagliBio-Monomeri e Polimeri (BiMoP) Life12/env/it/600 Layman Report
Bio-Monomeri e Polimeri (BiMoP) Le attività tecniche del progetto europeo BiMoP furono dedicate alla produzione di monomeri e poliesteri insaturi a base di acido itaconico (IA). Questi nuovi materiali
DettagliMATERIALI COMPOSITI: comportamento meccanico
MATERIALI COMPOSITI: comportamento meccanico Materiali tradizionali Proprietà Metalli Ceramiche Polimeri in massa in fibre Resistenza a trazione Rigidezza Tenacità Resistenza all'impatto Limite di fatica
DettagliProprietà fisiche Resina (A) Indurenti (B) Singoli Componenti Biresin
Scheda Tecnica Prodotto Version 05 / 2017 Biresin CR120 Sistema per Compositi Tooling & Composites Descrizione prodotto Biresin CR120 un sistema epossidico a bassa viscosità adatto alla produzione di parti
DettagliI SISTEMI DI COPERTURA
Università degli Studi della Basilicata Facoltà di Architettura Laurea Specialistica in Ingegneria Edile-Architettura Tecnologia dell Architettura I prof. arch. Sergio Russo Ermolli a.a. 2009-2010 I SISTEMI
DettagliSTAMPAGGIO PER COMPRESSIONE o COMPRESSION MOLDING
Tecnologie a Stampo Chiuso STAMPAGGIO PER COMPRESSIONE o COMPRESSION MOLDING SCHEMATIZZAZIONE VANTAGGI SVANTAGGI tempi ciclo alquanto bassi (tipici da 1 a 6 minuti) elevati volumi di produzione qualità
DettagliLaboratorio di ingegneria sperimentale e testing
Laboratorio di ingegneria sperimentale e testing Mission Il nostro obiettivo finale è quello di supportare le aziende nel migliorare l efficienza e ridurre le non conformità nelle attività di progettazione
DettagliLe argille sono costituite da silice + allumina + acqua, ovviamente solo in termini di sostanze chimiche e non di struttura. Non sempre (o, meglio,
Le argille sono costituite da silice + allumina + acqua, ovviamente solo in termini di sostanze chimiche e non di struttura. Non sempre (o, meglio, quasi mai) si può parlare di H 2 O molecolare; piuttosto
DettagliLE MATERIE PLASTICHE Prof. M.Torella
LE MATERIE PLASTICHE Prof. M.Torella LE MATERIE PLASTICHE DA QUALI MATERIE PRIME SI OTTENGONO LE MATERIE PLASTICHE? Le materie prime per creare le plastiche sono la virgin nafta (una frazione del petrolio)
DettagliProprietà fisiche Resina (A) Indurenti (B) Singoli Componenti Biresin CR80. Biresin CH80-2 Rapporto miscela, in Peso
Scheda Tecnica Prodotto Version 05 / 2017 CR80 Resina per Compositi Tooling & Composites Descrizione Prodotto CR80 è una sistema epossidico a bassa viscosità adatto alla produzione di parti e stampi rinforzati
DettagliSoluzioni tecnologiche e materiali innovativi Tecniche utilizzabili e trattamenti superficiali
Soluzioni tecnologiche e materiali innovativi Tecniche utilizzabili e trattamenti superficiali L evoluzione concettuale del packaging Imballaggio funzionale o Active Packaging contenere adeguatamente il
DettagliDai gruppi funzionali a polimeri. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti
Dai gruppi funzionali a polimeri Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti DAI GRUPPI FUNZIONALI A POLIMERI Lo studio dei composti macromolecolari è uno degli indirizzi più importanti della chimica moderna
Dettagli2013 Reazione dell acido cinnamico con cloruro di tionile per formare cinnamoil cloruro
2013 Reazione dell acido cinnamico con cloruro di tionile per formare cinnamoil cloruro O O OH + SOCl 2 Cl + HCl + SO 2 C 9 H 8 O 2 (148.2) (119.0) C 9 H 7 ClO (166.6) Classificazione Tipo di reazione
DettagliL intervallo di lavorazione del vetro è generalmente definito in base a un intervallo di viscosità. Questo, a sua volta, corrisponde per ciascun
L intervallo di lavorazione del vetro è generalmente definito in base a un intervallo di viscosità. Questo, a sua volta, corrisponde per ciascun vetro a un intervallo di temperatura. L intervallo di viscosità
DettagliProprietà fisiche Resina (A) indurente (B) Singoli componenti Biresin. Biresin CH80-2 Rapporto miscela, in Peso CR82
Scheda Tecnica Prodottot Version 05 / 2017 Tooling & Composites CR82 Resina per Compositi Descrizione Prodotto CR82 è un sistema epossidico adatto per hand lay-up, sacco del vuoto e filament-winding, in
DettagliPassaggi di stato. P = costante
Passaggi di stato P costante Diagramma isobaro di riscaldamento, relativo ai passaggi di stato Solido Liquido vapore. Si noti che la diversa lunghezza dei tratti FG e EV vuol mettere in evidenza, qualitativamente,
DettagliTrasformazioni dell acqua
Trasformazioni dell acqua Trasformazioni della materia Particolarmente importante: ACQUA Trasformazioni dell acqua T ( C) Ebollizione dell acqua Riscaldamento del vapore acqueo Fusione del ghiaccio Riscaldamento
DettagliAPPUNTI DI TECNOLOGIA
APPUNTI DI TECNOLOGIA LA PLASTICA Classificazione e tipi Fabbricazione Riciclaggio DOWNLOAD MAPPA CONCETTUALE published by Danilo Eandi 2013 NOTA dell autore Prof. Danilo Eandi, docente di Tecnologia presso
DettagliProprietà fisiche Resin (A) Indurente (B) Singoli Componenti Biresin CR84 Biresin CH84-20
Scheda Tecnica Prodotto Version 05 / 2017 Tooling & Composites Biresin CR84 Resina per Compositi Descrizione Prodotto Il sistema Biresin CR84 è un sistema epossidico leggermente addensato con pot-life
DettagliIdrocarburi Saturi. Reazioni
Idrocarburi Saturi Reazioni Fonti ed usi Gli alcani lineari, ramificati e ciclici si ottengono principalmente dalla lavorazione (frazionamento, cracking, etc.), del petrolio. Fonti ed usi Gli alcani, soprattutto
DettagliDomanda: Ci si potrebbe aspettare che il ferro si corroda in acqua di elevata purezza? Perché o perché no?
Verifica dei Concetti 17.1 Domanda: Ci si potrebbe aspettare che il ferro si corroda in acqua di elevata purezza? Perché o perché no? Risposta: Il ferro potrebbe non corrodersi in acqua di elevata purezza
Dettagli