ASPETTI PRATICI DI RAZIONAMENTO E PUNTI CRITICI
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- Valerio Renzo Carrara
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1 Sanità Animale, Allevamento e Produzioni Zootecniche ASPETTI PRATICI DI RAZIONAMENTO E PUNTI CRITICI Prof. Vittorio Dell Orto Prof. Carlo Angelo Sgoifo Rossi, Dr. Riccardo Compiani Dipartimento di Scienze e Tecnologie Veterinarie per la Sicurezza Alimentare Facoltà di Medicina Veterinaria, Università di Milano
2 INDICE Gestione dell allevamento con carro unico Aggiunta di ingredienti al carro base Utilizzo di quota parte della dieta allevamento per la fase di adattamento Importanza della valutazione dei foraggi Variazione qualità dei foraggi ed effetto sulla pendf Caricamento/aggiunta di materie prime a basso dosaggio Errori di miscelazione e solubilità della proteina Alimenti e solubilità della proteina Precision farming Tempi di miscelazione e accuratezza Close up bovini da carne Lipidi rumino-protetti: saponi o idrogenati Aggiunta di acqua
3 GESTIONE dell ALLEVAMENTO BOVINI DA CARNE CON CARRO UNICO
4 AGGIUNTA DI INGREDIENTI AL CARRO BASE Arrivo Media Ingrasso Silomais 11.0 Arrivo Media 11.0 Paglia kg nucleo Nucleo kg nucleo 4.8 Mais f kg mais kg mais 2.5 Ingrasso Media Arrivo Silomais % ingrasso % media 7.4 Paglia Nucleo kg silomais kg paglia 2.0 Mais f g integr 1.0 Ingrasso Su s.s. UFC/Kg 1.02 PG (%) Ingrasso Su s.s. UFC/Kg 1.02 PG (%) Nucleo % Mais 56.0 Soia 15.0 Girasole 25.0 Urea 1.0 IMV 3.0 RUP (%PG) RDP (%PG) P sol (%PG) NDF (%) pendf (%) NFC (%) E.E. (%) 4.11 Calcio (%) 0.80 Fosforo (%) 0.38 RUP (%PG) RDP (%PG) P sol (%PG) NDF (%) pendf (%) NFC (%) E.E. (%) 4.11 Calcio (%) 0.80 Fosforo (%) 0.38
5 Criticità della tipica gestione nutrizionale all arrivo Dieta Base Insilato mais 10.0 Paglia 0.7 Crusca 1.0 Mais f. 3.5 Soia f.e. 44% 1.3 Integratore 0.15 Tal quale, kg s.s., kg 8.95 UFC/kg s.s PG, %s.s FG, % s.s NDF, % s.s pendf, % s.s NFC, % Ca, g 57 P, g 40 Vit A, UI Vit D,UI Vit E, UI 250 Vit. B1, mg 10 Vit. B2, mg 20 Vit. B6, mg 20 Vit. B12, mg 0.03 Mg, g 21 K, g 99 S, g 17 Na, g 20 Cl, g 31 Fe, mg 1281 Zn, mg 730 Cu, mg 118 Mn, mg 742 Se, mg 2.34 Co, mg 3.11 I, mg Dieta arrivo Dieta base 5.0 Fieno 2.0 Tal quale, kg 7.00 s.s., kg 4.50 UFC/kg s.s PG, %s.s FG, % s.s NDF, % s.s pendf, % s.s NFC, % Ca, g 25 P, g 20 NRC In stress Vit A, UI Vit D,UI Vit E, UI Vit. B1 3 -? Vit. B2 6 -? Vit. B6 6 -? Vit. B ? Mg, g K, g S, g Na, g Cl, g Fe, mg Zn, mg Cu, mg Mn, mg Se, mg Co, mg I, mg
6 PPS IMPORTANZA DELLA VALUTAZIONE DEI FORAGGI Residuo Setaccio (% del totale) Superiore 2 8 Centrale Bassa Contenitore finale < 20
7 Attenzione alla qualità dei foraggi SITUAZIONE Foraggi eccessivamente lignificati secchi e grossolani determinano minor valore nutritivo, più difficile miscelazione e minore appetibilità della dieta Foraggi eccessivamente giovani e poco strutturati determinano maggiore fermentescibilità della dieta e sono caratterizzati da minor capacità fisica a livello ruminale (< pendf).
8 IMPORTANZA DELLA VALUTAZIONE DEI FORAGGI NEL BOVINO DA CARNE
9 pendf PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA STRUTTURA Alimento, % Ingrasso Mais 50.0 Soia F.e. 44% 12.0 Bietole secche 13.5 Crusca 7.5 Orzo 6.0 Fave 6.0 IMV 2.5 Grasso idrog. 2.5 Ultrasorb 0.01 Lievito 0.06 UFC/kg 1.10 Prot. grezza, % Lipidi, % 3.90 Fibra grezza, % 7.02 NDF, % NFC, % Calcio, % 0.72 Fosforo, % 0.38 Paglia buona struttura Umidità F.G., % s.s ADF, % s.s NDF, % s.s ADL, % s.s Emicellulose, % s.s Cellulosa, % s.s Paglia scarsa struttura Umidità F.G., % s.s ADF, % s.s NDF, % s.s ADL, % s.s Emicellulose, % s.s Cellulosa, % s.s
10 pendf PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA STRUTTURA CONTENUTO RUMINALE SCHIUMOSO CONTENUTO RUMINALE NORMALE Paglia a scarsa struttura Paglia a buona struttura Primo setaccio Secondo setaccio Terzo setaccio Fondo
11 Variazioni della struttura ed effetto sul ph ruminale 6,6 6,4 6,2 6 5,8 5,6 5,4 5,2 5 6,376 5,631 ph UNIF E E D con paglia a buona struttura TR ADIZ IO NAL E con paglia a buona struttura TR ADIZ IO NAL E con paglia a scarsa struttura 5,530
12 UTILIZZO DI MATERIE PRIME A BASSO DOSAGGIO: UN ES. ECLATANTE, L UREA
13 Utilizzo di materie prime a basso dosaggio: un esempio eclatante, l urea SITUAZIONE Nel bovino da carne l eccessiva fermentescibilità della proteina predispone a lesioni podali ed enterotossiemie Eventuali errori di miscelazione possono portare a squilibri proteici lungo la mangiatoia
14 ALIMENTI E SOLUBILITA PROTEICA Dieta miscelata non correttamente Insilato mais Bietole secche Paglia Mais farina Crusca Soia f.e. 44% Semola glutinata Distiller Urea Proteina grezza, %s.s UIP-RUP, % PG DIP-RDP, % PG Solubilità PG, % PG UFC/kg s.s
15 FORMULAZIONE DELLE DIETE USANDO UN NUCLEO AZIENDALE
16 Formulazione delle diete usando un nucleo aziendale SITUAZIONE Il carro miscelatore può essere paragonato a un mangimificio con le ruote. La formulazione di uno o più mangimi specifici per le varie fasi di allevamento consente di aumentare l accuratezza nel dosaggio dei singoli concentrati, specialmente per quelli che vengono inclusi nella dieta in quantità ridotte. Per la costituzione di mangimi utilizzando additivi o premiscele di additivi in base al Reg. 183/2003 è necessario redigere un piano di controllo HACCP.
17 PRECISION FARMING BOVINO DA CARNE
18 ACCURATEZZA E VERIFICA CARICO Alimento Quantità attesa Quantità Caricata Errore Mais F % Silomais % Mangime aziendale % Paglia % UFC/kg 1.01 Proteina grezza, % Lipidi, % 4.13 Fibra grezza, % NDF, % pendf, % NFC, % Calcio, % 0.76 Fosforo, %
19 Disomogeneità, fibra troppo lunga/assenza di leganti
20 DISOMOGENEITA DELLA DIETA Tempi di miscelazione PROBLEMA Tempi di miscelazione prolungati per errore o per aggiunta di materie prime ad un carro base possono causare stress meccanico a carico della fibra e abbassamento del valore di pendf atteso. SOLUZIONE 1. Formulazione di un nucleo aziendale in modo da snellire e rendere più accurate le operazioni di carico del carro miscelatore. 2. Particolare attenzione alle dimensioni del silomais
21 CLOSE UP BOVINI DA CARNE SAPONI O IDROGENATI?
22 EFFETTI NEGATIVI DEGLI ACIDI GRASSI INSATURI SULLA CAPACITA FERMENTATIVA DEL RUMINE AZIONE DIRETTA ANTIMICROBICA Effetto citotossico degli acidi grassi sulle funzioni di membrana: disaccoppiamento della fosforilazione ossidativa (Borst et al. 1962, Luvisetto et al. 1987) La bioidrogenazione ha il preciso ruolo di proteggere i microrganismi ruminali dall effetto tossico degli UFA (Jenkins et al. 1993)
23 0 METABOLISMO RUMINALE Saponi di Calcio
24 AGGIUNTA DI ACQUA: UN CASO OSTICO
25 Elevata condizione di pericolo con alimenti altamente contaminati da spore di clostridi
26 Percentuale razione residua in mangiatoia FERMENTAZIONI IN MANGIATOIA Pulizia della mangiatoia e numero di fabbricazioni per giorno Residuo alimentare in base alle variazioni di Thi Somministrazione alimento alle ore 8.00 (Mader and Davis, mod.)
27 FERMENTAZIONI IN MANGIATOIA Utilizzo di insilati instabili
28 PROBLEMATICHE EMERGENTI: QUALITA DEGLI ALIMENTI
29 Insilati mal fermentati e conservati Metà fossa (BG ) Umidità, % Sost. secca, % ph 3.81 Amm., ppm s.s. 568 N-NH 3, % N tot 5.94 Ac. Lattico, % 3.86 Ac. Acetico, % 1.86 Ac. Propionico, % Ac. Butirrico, % Fine fossa in rampa Micotossine, ppb assenti 166 (T2) assenti
30 Insilati mal fermentati e conservati Metà fossa (VR ) Umidità, % Sost. secca, % ph 3.80 Fine fossa in rampa Amm., ppm s.s. 880 N-NH 3, % N tot 8.21 Ac. Lattico, % 3.93 Ac. Acetico, % 2.04 Ac. Propionico, % 0.06 Ac. Butirrico, % --- T2, ppb
31 Insilati mal fermentati e conservati Metà fossa (PC ) Umidità, % Sost. secca, % ph 3.76 Amm., ppm s.s. 618 N-NH 3, % N tot 6.06 Ac. Lattico, % 4.25 Ac. Acetico, % 1.56 Ac. Propionico, % 0.09 Ac. Butirrico, % --- DON, ppb 89 Fine fossa in rampa
32 Micotossine Aflatossine Influenza sul metabolismo ruminale Hussein H.S. et al., 2001 Minore capacità digestiva della cellulosa Minore produzione di AGV Minore proteolisi Minore motilità ruminale Patulina Effetto di diverse concentrazioni di Patulina su fermentzioni ruminali in vitro (Morgavi D.P. et al.,2001) 0 µg/ml 25 µg/ml 50 µg/ml 100 µg/ml Degradazione della s.s. (%) (<12%) 33.4 (<25%) 32.1 (<27%) Produzione di Gas (ml) (<30%) 4.5 (<46%) 3.0 (<64%) AGV totali (mmol/l) (<12%) 49.3 (<30%) 36.5 (<48%) Acetato (%) Proprionato (%) Butirrato (%) Rapporto acetato/proprionato
33 Micotossine Influenza sul metabolismo ruminale Seeling et al., 2006 Azione diretta sugli alimenti ad opera di proteasi, amilasi e polisaccarasi (nessuna azione a carico dell amido) Variazione a carico delle fermentazioni ruminali (<19% Propionato, >10% Acetato >23% isobutirrato) Sospetta azione selettiva nei confronti della flora ruminale May et al., 2000 Dimostrata azione inibitoria nei confronti di Ruminococcus albus e Methanobrevibacter Ruminantium da parte dell acido fusarico Tasso di crescita orario (misurato tramite densità ottica) di M.ruminantium e R.albus in presenza di diverse concentrazioni di acido fusarico Acido Fusarico, µg/ml M. ruminantium R. albus Passaggio di nutrienti all intestino di vacche alimentate con frumento contaminato da tossine del Fusarium spp. DON 7.15 ppm ZEA 186 ppb C T Differenza % S.S. (% ingestione) PG (% ingestione) Materia organica (% ingest.) MO Fermentata (% ingerita) Proteina Microbica Azoto non ammoniacale (%) g/die g/kg MOF P
34
35 Adsorbente International AQUAFEED march/april 2004, 29: Capacità di assorbimento dell AfB1, (mg/g)
36 batteri xylanolitici (x10 8 /ml) totale batteri (x 10 9 /ml) Digeribilità batteri cellulolitici (x 10 4 /ml) Nitrati Influenza sul metabolismo ruminale Digeribilità della sostanza secca (in vitro) Effetto su batteri cellulolitici - 64 % 0,9 0,8 0,7 0, ,5 0,4 0, ,2 10 0, Ore ore 3,6 ppm nitrato Controllo Controllo 3,6 ppm nitrato Effetto su batteri xylanolitici - 25 % Effetto del nitrato sul totale dei batteri - 57 % ore Controllo 3,6 ppm nitrato ore controllo 3,6 ppm nitrato (J.P. Marais et al 1987)
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