19/11/2010 II. Alfabetizzazione emotiva
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- Alessandra Brescia
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1 19/11/2010 II. Alfabetizzazione emotiva LE DIMENSIONI DELLA COMPETENZA EMOTIVA L ESPRESSIONE EMOZIONALE = utilizzare i gesti per esprimere messaggi emotivi non verbali, dimostrare coinvolgimento empatico, manifestare emozioni sociali, essere consapevoli che è possibile controllare l espressione manifesta di emozioni socialmente disapprovate. LA COMPRENSIONE EMOZIONALE = discernere i propri stati emotivi, discernere gli stati emotivi altrui, utilizzare il vocabolario emotivo. LA REGOLAZIONE EMOZIONALE = fronteggiare le emozioni negative e quelle positive o le situazioni che le suscitano, sovraregolare strategicamente l esperienza e l espressione delle emozioni.
2 EFFICACIA DEI MESSAGGI VERBALI E NON VERBALI Tre elementi alla base di un atto comunicativo: il linguaggio del corpo, la voce, le parole Noi percepiamo il significato di ogni messaggio che ci giunge in questa percentuale: 7% verbale (parole) 38% vocale (elementi del parlato quali inflessioni dei toni, timbro e ritmo della voce) 55% non verbale (linguaggio del corpo, gesti, posture e mimica facciale). Il 93% del nostro messaggio viene percepito dal nostro corpo e non dalle nostre parole. Albert Mehrabian (1971)
3 ESPRESSIONE EMOZIONALE: LA CINESICA Studio della comunicazione non verbale realizzata con i movimenti del corpo ovvero dei movimenti corporei non linguistici, come i gesti, le espressioni facciali, il movimento di piedi, gambe, spalle, la postura e così via. Ray Birdwhistell
4 Movimenti cinesici: Movimenti prodotti da una parte del corpo durante la comunicazione Per lo più involontari e legati all'emozione che si prova al momento Accompagnano il discorso, lo sostituiscono, lo completano, regolano il flusso della conversazione
5 Classificazione dei segnali cinesici Propongono cinque categorie: 1) Emblemi 2) Illustratori 3) Affect-display (dimostratori di emozioni); 4) Regolatori 5) Adattatori Paul Ekman e Erik Friesen (1969)
6 Emblemi hanno una traduzione verbale immediata, conosciuta e condivisa dai membri di un gruppo la loro funzione è quella di ripetere, sostituire, il discorso che accompagnano possono prendere il posto delle parole qualora non si riesca a parlare a causa del rumore, dalla distanza, da condizioni organiche (mutismo) o dalle convenzioni (ad es. nel gioco dei mimi ). sono prodotti consapevolmente e costituiscono uno sforzo intenzionale e deliberato di comunicare ESEMPI: il ruotare l'indice nella guancia per esprimere l'idea di un cibo particolarmente gustoso, incrociare le dita per scongiurare, etc..
7 Illustratori sono direttamente collegati al discorso servono ad illustrare ciò che viene detto vengono prodotti in contemporaneità con il discorso in modo consapevole e intenzionale sono solitamente informativi ESEMPI: muovere la mano davanti alla fronte per esprimere l idea di esse storditi; puntare con l'indice qualcosa su cui vogliamo richiamare l'attenzione o che é oggetto del nostro discorso
8 Regolatori sono azioni che mantengono e regolano l alternarsi dei turni di conversazione Sono eseguiti in maniera inconsapevole e abituale, secondo delle regole apprese anch esse in modo inconscio.
9 Affect-display (o dimostratori di emozioni) sono movimenti dei muscoli facciali e corporei in associazione alle emozioni primarie possono essere collegati al comportamento verbale ripetendo, qualificando o contraddicendo un emozione espressa verbalmente le espressioni del viso comunicano in modo efficace ciò che la persona prova in quel momento; i movimenti del corpo fanno capire quant è l intensità dell emozione è possibile controllare consapevolmente l espressione facciale: non sempre, quindi, è una fonte attendibile di informazioni sullo stato emotivo è molto più difficile controllare gli affect-display corporei
10 EMOZIONI DI BASE: Paura Felicità Sorpresa Disgusto Tristezza Rabbia
11 Adattatori Sono movimenti appresi originariamente come sforzo di adattamento per: soddisfare bisogni psichici o fisici per esprimere emozioni atte a mantenere o sviluppare contatti personali Sono appresi con l'esperienza personale: per questo motivo i significati collegati sono idiosincratici, cioè estremamente personali Gli adattatori sono inconsci, legati all abitudine e privi di intenzioni comunicative ESEMPI: mangiarsi le unghie, arricciare i capelli, tamburellare le dita..
12 LA REGOLA DELLE TRE C Per decifrare il linguaggio corporeo COMPLESSO: I gesti si combinano in gruppi o insiemi, un gesto in sé può non rispecchiare l atteggiamento generale. Può essere un errore prendere in considerazione un singolo gesto, se una persona si gratta il naso può mentire ma se non è inserito in un contesto il gesto può non significare niente. COERENZA: Osservare la coerenza fra messaggi verbali e non verbali. Quando c è discordanza fra messaggio orale e messaggio corporeo si fa affidamento solo sull ultimo. CONTESTO: Se un uomo siede con le gambe incrociate, il viso rivolto verso il basso, le braccia conserte con le mani nascoste sotto le ascelle, sintomo di un atteggiamento difensivo, in una notte fredda, significherà soltanto che si vuole riscaldare. Borg e Pease, 1994
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