Nuova costruzione che erogherà prestazioni in regime residenziale a ciclo continuativo e diurno.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Nuova costruzione che erogherà prestazioni in regime residenziale a ciclo continuativo e diurno."

Transcript

1

2 RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ANTINCENDIO Attività: 68 D.P.R n D.M Riferimenti: Decreto Ministro dell Interno 18 settembre Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private. Descrizione D.P.R. N 151/11: Strutture sanitarie che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno, case di riposo per anziani con oltre 25 posti letto; Strutture sanitarie che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale, ivi comprese quelle riabilitative,di diagnostica strumentale e di laboratorio, di superficie complessiva superiore a 500 m². 1. OGGETTO Struttura che eroga prestazioni in regime residenziale a ciclo continuativo destinata a persone non autosufficienti, con 38 posti letto dislocati in unica unità immobiliare isolata. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE Nuova costruzione che erogherà prestazioni in regime residenziale a ciclo continuativo e diurno. 3. CLASSIFICAZIONE Il fabbricato è composto di tre livelli: PIANO TERRA: Il questo livello si distinguono un area di Tipo B (lavanderia) mentre il resto è classificabile come area di Tipo E. PIANO PRIMO: Il questo livello si distinguono invece tre aree di Tipo A (cucina e locale gruppo elettrogeno), una di Tipo B (Ingresso soggiorno, mensa e uffici), mentre il resto è classificabile come area di Tipo D (camere comunità integrata). 4. UBICAZIONE 4.1 GENERALITÀ L attività ricettiva è ubicata in edificio indipendente costruito per tale specifica destinazione ed isolati da altri. 4.2 ACCESSO ALL AREA L intervento dei mezzi di soccorso dei vigili del fuoco, è garantito dalla Via Is Argiolas e dalla Via Gramsci ove sono assicurate le seguenti caratteristiche richieste: Larghezza: 3,50 m Altezza: 4 m Raggio di svolta: 13 m Pendenza: non superiore al 10% Rifunzionalizzaione di unità edilizia da adibire a residenza integrata e centro di aggregazione sociale Pagina1

3 4.3 ACCOSTAMENTO MEZZI DI SOCCORSO Deve essere garantita la possibilità di accostamento dell autoscala dei VV.F. almeno su una facciata. Nel nostro caso il requisito è garantito sia sul prospetto che affaccia sulla Via Municipio sia su quello che affaccia sul giardino interno 5. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE 5.1 RESISTENZA AL FUOCO DELLE STRUTTURE L edificio ha altezza antincendio <24 m, è di nuova costruzione per le strutture portanti hanno resistenza al fuoco pari a R/REI REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI I materiali installati saranno in classe 0 di reazione al fuoco saranno omologati ai sensi del decreto ministeriale 26 giugno 1984 (supplemento ordinario Gazzetta Ufficiale n. 234 del 25 agosto 1984) e successive modifiche ed integrazioni. Per i materiali rientranti, nei casi specificatamente previsti dall'art. 10 del citato decreto ministeriale 26 giugno 1984, è consentito che la relativa classe di reazione al fuoco sia attestata ai sensi del medesimo articolo. Saranno di classe differente i seguenti: - classe 1 per tendaggi, tappeti etc; - classe 1 IM per mobili imbottiti (poltrone, poltrone letto, divani, divani letto, sedie imbottite, ecc.) e materassi. - Classe 1 per i pavimenti e rivestimenti Nei corridoi, nei disimpegni, nelle scale, nei percorsi orizzontali protetti, saranno utilizzati materiali di classe 1 in ragione del 50% massimo della loro superficie totale (pavimenti + pareti + soffitti + proiezioni orizzontali delle scale). Nelle parti restanti saranno utilizzati materiali di classe CORRIDOI I tramezzi che separano le camere per ospiti dai corridoi avranno caratteristiche REI 30. Le porte di accesso alle camere avranno caratteristiche REI SCALE E presente un corpo scala che non deve essere utilizzato, per via della distribuzione della struttura, in caso d incendio. Infatti tutti gli ospiti alloggiati al piano superiore della zona preesistente possono defluire verso la zona di nuova costruzione e abbandonare la struttura dalle vie d esodo in essa presenti. La scala comunque immette, attraverso un percosro protetto in luogo sicuro. 6. MISURE PER L'EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA 6.1 AFFOLLAMENTO 2 persone per posto letto (76 unità al piano al piano primo). 6.2 CAPACITÀ DI DEFLUSSO. Pagina2

4 La norma prescrive che la capacità di deflusso deve essere: - 50 persone per modulo al piano primo; - 37,5 persone per modulo fino a tre piani fuori terra. Tenendo conto che: al piano primo abbiamo 4 vie d esodo di 2 moduli ciascuna, se ne deduce che è possibile evacuare 50x2x4 persone = 400 persone SISTEMI DI VIE DI USCITA Il percorso delle vie di uscita comprende corridoi e scale. Le porte che immettono all esterno si aprono nel verso dell esodo a semplice spinta. In prossimità delle vie di esodo sono stati previsti gli spazi calmi dimensionati in base al numero di persone presenti. Le porte delle camere degli ospiti sono dotate di serrature a sblocco manuale istantaneo delle mandate dall interno. Nella predisposizione dei sistemi di vie di uscita è stato rispettato quanto disposto dal decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503 Al piano primo sono presenti 4 vie d'esodo, al piano terra LUNGHEZZA DELLE VIE DI USCITA Le aree Tipo D al primo e secondo piano ove è previsto l'esodo orizzontale progressivo, è possibile raggiungere, partendo da qualsiasi punto di un compartimento, un compartimento attiguo od un percorso orizzontale protetto ad esso adducente, con percorsi di lunghezza non superiore a 30 m. 6.6 LARGHEZZA DELLE VIE DI USCITA La larghezza utile delle vie di uscita è pari a due moduli (1,20 m) escludendo tutti gli ingombri. La profondità dei pianerottoli delle scale, con cambi di direzione di 180, è di 2 m, misurata nella direzione dell'asse delle rampe, per consentire la movimentazione di letti o barelle in caso di emergenza. 6.8 SISTEMI DI APERTURA DELLE PORTE E DI EVENTUALI INFISSI. Le porte installate lungo le vie di uscita ed in corrispondenza delle uscite di piano si aprono nel verso dell'esodo a semplice spinta mediante l'azionamento di dispositivi a barra orizzontale. I battenti delle porte, quando sono aperti, non ostruiscono i passaggi E prevista l installazione di porta d'ingresso con apertura a spinta verso l'esterno, completa di dispositivo di blocco nella posizione di apertura. Tutte le porte, comprese quelle di ingresso, si aprono su area piana, di profondità > a quella delle porte stesse. Per via della particolare tipologia di utenza è prevista l'introduzione nelle porte delle vie d'esodo dai piani un sistema di controllo delle uscite collegato direttamente con il sistema d'allarme. Sono presenti porte resistenti al fuoco dotate di dispositivo di autochiusura ed installate lungo le vie di uscita, in corrispondenza di compartimentazioni e filtro a prova di fumo. Poiché detta situazione determina intralcio alle persone che devono utilizzare tali percorsi, le stesse porte saranno tenute in posizione aperta tramite appositi dispositivi elettromagnetici che ne consentano il rilascio a seguito di: attivazione dell'impianto di rivelazione automatica di incendio; attivazione del sistema di allarme incendio; Pagina3

5 mancanza di alimentazione elettrica, intervento manuale su comando posto in prossimità delle porte in posizione segnalata. 7. AREE ED IMPIANTI A RISCHIO SPECIFICO 7.2 LAVANDERIA I locali, avranno strutture di separazione e porte di accesso, munite di dispositivo di autochiusura, con caratteristiche almeno REI 90. Il locale non supera i valori di carico d'incendio di 30 kg/m 2. Le strutture di separazione e la porta di accesso è munita di dispositivo di autochiusura con caratteristiche REI Il carico di incendio è inferiore a 30 kg/mq di legna standard. 3. La ventilazione naturale è superiore ad 1/40 della superficie in pianta. 4. In prossimità della porta di accesso al locale deve essere installato un estintore portatile avente carica minima pari a 6 kg e capacità estinguente non inferiore a 34A 144B C IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DEI GAS. Le condutture principali dei gas combustibili che alimentano gli utilizzatori della cucina sono a vista ed esterne al fabbricato. 8. IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO E' prevista l'installazione di n 3 refrigeratori e pompe di calore condensati in aria progettati e realizzati per soddisfare le esigenze di raffreddamento e riscaldamento. La macchina è predisposta per la gestione di entrambi i circuiti idraulici (evaporatore condensatore) e può quindi essere utilizzata oltre che come refrigeratore d'acqua anche come produttore d'acqua calda. La commutazione tra estate inverno avviene agendo sul circuito frigorifero. Essi avranno inoltre le seguenti caratteristiche: a) non alterano le caratteristiche delle strutture di compartimentazione; b) evitano il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti pericolosi; c) non producono fumi che si diffondano nei locali serviti; d) non costituiscono elemento di propagazione di fumi e/o fiamme, anche nella fase iniziale. E previsto infine per l intero impianto uno schema funzionale in cui risultano: gli attraversamenti di strutture resistenti al fuoco; l ubicazione delle macchine; l ubicazione di rivelatori di fumo e del comando manuale; la logica sequenziale delle manovre e delle azioni previste in emergenza; l'ubicazione del sistema antigelo. 9. IMPIANTI DI SPEGNIMENTO 9.1 ESTINTORI Gli estintori verranno ubicati in posizione facilmente accessibile e visibile lungo le vie di esodo in prossimità degli accessi. Pagina4

6 Sono previsti un numero di estintori del tipo 34A 144 BC, in ragione di uno ogni 100 m² oltre a quelli da ubicare in prossimità dei quadri elettrici (a CO2) e nei locali a rischio levato come cucina (a CO2), lavanderia etc. Saranno apposti appositi cartelli indicatori che ne individuino la posizione e la distanza. La lavanderia al piano terra, la cucina e la centrale elettrica avranno ciascuno un suo apposito estintore. 9.2 IMPIANTI DI ESTINZIONE INCENDI IDRANTI La modalità di installazione, i collaudi e le verifiche periodiche, le alimentazioni idriche e i criteri di calcolo idraulico delle tubazioni, si applicano le norme UNI vigenti. Avendo la ns struttura un numero di posti letto inferiore a 100 saranno utilizzati idranti DN25. Essi verranno collocati in posizione facilmente accessibile e visibile (vedi tavola grafica). Questa dislocazione degli idranti consente l intervento in tutte le zone del fabbricato in tutti e tre piani. Saranno corredati di manichetta flessibile lunga 25 m con portata pari a 60 l/min ad una pressione residua di almeno 2 bar considerando simultaneamente operativi 4 naspi nella posizione idraulicamente più sfavorevole 9.3 ALIMENTAZIONE L impianto verrà alimentato da apposita vasca di accumulo avente capacità superiore a 24 m³ IDRANTE DN70 In prossimità del serbatoio in posizione facilmente accessibile ed opportunamente segnalata, verrà previsto un idrante DN 70 a disposizione dei Vigili del Fuoco. 10. SEGNALETICA DI SICUREZZA E prevista la segnalazione conforme al D.Lgs 493/96. Fra i cartelli più rilevanti si possono segnalare: - Presa VV.F. DN 70; - Idrante DN 25; - Divieto di usare acque per spegnere incendi negli impianti elettrici; - Pulsante di sgancio della tensione elettrica negli spazi calmi; - Leva di interruzione del flusso del gas/gasolio; - Vie d'esodo; - Vietato usare l'ascensore in caso d'incendio; - Estintore. - Punto di raccolta - Scala di emergenza Il professionista: ing. Enrico Salvatore Murgia Pagina5

Edifici e locali destinati ad uffici. Ing. Stefano Perri Funzionario Comando Regionale Vigili del Fuoco Aosta s.perri@regione.vda.

Edifici e locali destinati ad uffici. Ing. Stefano Perri Funzionario Comando Regionale Vigili del Fuoco Aosta s.perri@regione.vda. Edifici e locali destinati ad uffici Ing. Stefano Perri Funzionario Comando Regionale Vigili del Fuoco Aosta s.perri@regione.vda.it DPR 151/2011 N Attività Categoria A B C 71 Aziende ed uffici con oltre

Dettagli

Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione arch. Antonio Esposito Comando Provinciale VV.F. Pisa

Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione arch. Antonio Esposito Comando Provinciale VV.F. Pisa «Scienza e Tecnica della Prevenzione Incendi» A.A. 2013-2014 Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione arch. Antonio Esposito Comando Provinciale VV.F. Pisa DPR 151/2011 Regolamento

Dettagli

LA PREVENZIONE INCENDI NELLE ATTIVITA SCOLASTICHE

LA PREVENZIONE INCENDI NELLE ATTIVITA SCOLASTICHE CONVEGNO SICUREZZA: QUALI EQUILIBRI tra SCUOLA ed ENTI LOCALI? LA PREVENZIONE INCENDI NELLE ATTIVITA SCOLASTICHE ASTI, 16 aprile 2012 Ing. Francesco ORRU Normativa Classificazione Scelta dell area Ubicazione

Dettagli

PROGETTO PRELIMINARE PER L ADEGUAMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA ANTINCENDIO DI EDIFICIO COMUNALE ADIBITO AD ASILO NIDO

PROGETTO PRELIMINARE PER L ADEGUAMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA ANTINCENDIO DI EDIFICIO COMUNALE ADIBITO AD ASILO NIDO STUDIO TECNICO ING. MERIZZI PAOLO PROGETTAZIONI E CONSULENZE IN MATERIA TERMOTECNICA E ANTINCENDIO Via Roncari, 39a 21023 BESOZZO (VA) Tel. - Fax 0332/970477 - e-mail: pmerizzi@gmail.com PROGETTO PRELIMINARE

Dettagli

MINISTERO DELL'INTERNO DECRETO 6 ottobre 2003

MINISTERO DELL'INTERNO DECRETO 6 ottobre 2003 MINISTERO DELL'INTERNO DECRETO 6 ottobre 2003 Approvazione della regola tecnica recante l'aggiornamento delle disposizioni di prevenzione incendi per le attivita' ricettive turistico-alberghiere esistenti

Dettagli

* * * * * Pratica VV.F. 4996

* * * * * Pratica VV.F. 4996 Azienda Ospedaliera Policlinico di Modena ******** ADEGUAMENTO ANTINCENDIO AL PROGETTO GUIDA DEGLI ATRI E DEI VANI SCALA DEL POLICLINICO DI MODENA RELAZIONE TECNICA * * * * * Pratica VV.F. 4996 L AMMINISTRAZIONE

Dettagli

LA SICUREZZA ANTINCENDIO LA SICUREZZA ANTINCENDIO NEGLI OSPEDALI

LA SICUREZZA ANTINCENDIO LA SICUREZZA ANTINCENDIO NEGLI OSPEDALI LA SICUREZZA ANTINCENDIO LA SICUREZZA ANTINCENDIO NEGLI OSPEDALI dott. ing. Emilio Milano pagina 1 COS E LA PREVENZIONE INCENDI Decreto Legislativo 8 marzo 2006, n. 139 - Capo III - Art. 13 (S.O.G.U. Serie

Dettagli

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. DM 6 ottobre 2003 Approvazione della regola tecnica recante l'aggiornamento delle disposizioni di prevenzione incendi per le attività ricettive turistico-alberghiere esistenti di cui al decreto 9 aprile

Dettagli

Il progetto di prevenzione incendi nella GDO:

Il progetto di prevenzione incendi nella GDO: Dal progetto alla gestione Il progetto di prevenzione incendi nella GDO: elementi tecnici e aspetti procedurali alla luce della Nuova Regola Tecnica di Prevenzione incendi per i Centri Commerciali di Mario

Dettagli

1Regola tecnica di prevenzione incendi per locali destinati ad uffici

1Regola tecnica di prevenzione incendi per locali destinati ad uffici Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile DECRETO MINISTERO DELL INTERNO 22 FEBBRAIO 2006 (G. U. n. 51 del 2 marzo 2006) Approvazione della regola tecnica di prevenzione

Dettagli

QT_EFC_03. I sistemi di Evacuazione Fumo e Calore nelle regole tecniche di Prevenzione Incendio QUADERNO TECNICO EFC_03

QT_EFC_03. I sistemi di Evacuazione Fumo e Calore nelle regole tecniche di Prevenzione Incendio QUADERNO TECNICO EFC_03 QT_EFC_03 I sistemi di Evacuazione Fumo e Calore nelle regole tecniche di Prevenzione Incendio QUADERNO TECNICO EFC_03 Il presente documento è stato realizzato dall ufficio tecnico Zenital, coordinato

Dettagli

1.0.0. PREMESSA 2.0.0. EDIFICI

1.0.0. PREMESSA 2.0.0. EDIFICI 1.0.0. PREMESSA L Azienda Ospedaliera Ospedale di Lecco intende procedere, presso il Presidio Ospedale S. Leopoldo Mandic di Merate, alla ristrutturazione di tre reparti (Pneumologia; Centro assistenza

Dettagli

REALIZZAZIONE DI CENTRO RESIDENZIALE DI CURE PALLIATIVE HOSPICE IN SPICCHIO 2 STRALCIO ESECUTIVO FUNZIONALE

REALIZZAZIONE DI CENTRO RESIDENZIALE DI CURE PALLIATIVE HOSPICE IN SPICCHIO 2 STRALCIO ESECUTIVO FUNZIONALE INDICE 1) Premessa 2) Progetto edilizio 3) verifica norme antincendio 4) Attività 91 5) Mezzi ed impianti fissi di estinzione 6) Segnaletica di sicurezza 1 REALIZZAZIONE DI CENTRO RESIDENZIALE DI CURE

Dettagli

La nuova regola tecnica verticale per le strutture ricettive turistico-alberghiere fino a 50 posti letto.

La nuova regola tecnica verticale per le strutture ricettive turistico-alberghiere fino a 50 posti letto. SEMINARIO TECNICO DI AGGIORNAMENTO NORME DI PREVENZIONE I N C E N D I GENERALI E SEMPLIFICATE La nuova regola tecnica verticale per le strutture ricettive turistico-alberghiere fino a 50 posti letto. Rimini

Dettagli

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA PREMESSA...3 DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO... 3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO... 4 OPERE CIVILI...6 NORME DI RIFERIMENTO...7 NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ED ALLA PREVENZIONE INCENDI... 7 NORME RELATIVE

Dettagli

Nuovo codice di prevenzione incendi. Capitolo S.9: Operatività antincendio

Nuovo codice di prevenzione incendi. Capitolo S.9: Operatività antincendio Nuovo codice di prevenzione incendi Capitolo S.9: Operatività antincendio Istituto Superiore Antincendi, Roma Cos è?? Perchè?? Cos è? E la strategia antincendio che ha come scopo rendere possibile l effettuazione

Dettagli

RELAZIONE TECNICA ANTINCENDIO

RELAZIONE TECNICA ANTINCENDIO 1 RELAZIONE TECNICA ANTINCENDIO PREMESSA 2 La presente relazione ha per oggetto l individuazione delle misure di prevenzione incendi riguardanti la progettazione e la costruzione del compendio edilizio

Dettagli

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA PREMESSA... 3 DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO... 3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO... 4 OPERE CIVILI... 6 NORME DI RIFERIMENTO... 8 NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ED ALLA PREVENZIONE INCENDI... 8 NORME RELATIVE

Dettagli

1 ((c) Datatronics Sistemi S.n.c. - Brescia

1 ((c) Datatronics Sistemi S.n.c. - Brescia Decreto del Ministero dell Interno 18 settembre 2002 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private.

Dettagli

Testo elaborato dal gdl per l ottemperanza a quanto previsto dal comma 2 art. 11 (proroga di termini in materia di turismo) della L 15/2014

Testo elaborato dal gdl per l ottemperanza a quanto previsto dal comma 2 art. 11 (proroga di termini in materia di turismo) della L 15/2014 Testo elaborato dal gdl per l ottemperanza a quanto previsto dal comma 2 art. 11 (proroga di termini in materia di turismo) della L 15/2014 APPROVAZIONE DELLA REGOLA TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI PER

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MESSINA Area Servizi Tecnici

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MESSINA Area Servizi Tecnici UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MESSINA Area Servizi Tecnici Progetto esecutivo di un piano intermedio da realizzarsi nell edificio C del Plesso Centrale Universitario RELAZIONE TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI

Dettagli

IMPRESA SICURA s.r.l.

IMPRESA SICURA s.r.l. REGISTRO DEI CONTROLLI E DELLA MANUTENZIONE ANTINCENDIO ai sensi del D.P.R. 151/2011 IMPRESA SICURA s.r.l. Via N. Bixio n. 6 47042 - Cesenatico (FC) Tel. 0547.675661 - Fax. 0547.678877 e-mail: info@impresasicurasrl.it

Dettagli

Prot. n 10493 Roma, 14 dicembre 2004 -AL SIG. DIRETTORE CENTRALE PER L EMERGENZA E IL SOCCORSO TECNICO SEDE

Prot. n 10493 Roma, 14 dicembre 2004 -AL SIG. DIRETTORE CENTRALE PER L EMERGENZA E IL SOCCORSO TECNICO SEDE Prot. n 10493 Roma, 14 dicembre 2004 LETTERA CIRCOLARE -AL SIG. VICE CAPO DIPARTIMENTO VICARIO -AL SIG. DIRETTORE CENTRALE PER L EMERGENZA E IL SOCCORSO TECNICO -AL SIG. DIRETTORE CENTRALE PER LA FORMAZIONE

Dettagli

D.M. 27 / 07 / 2010 3.5 ascensori

D.M. 27 / 07 / 2010 3.5 ascensori 3.5 ascensori se attraversano due compartimenti, vano corsa protetto EI come strutture (vale anche per le scale) H > 24 m almeno un ascensore antincendio 1 4.1 affollamento aree vendita dettaglio alimentari

Dettagli

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO La presente guida mette in risalto solo alcuni punti salienti estrapolati dalla specifica norma UNI 9795 con l

Dettagli

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015 BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,

Dettagli

Il Decreto Interministeriale 19 marzo 2015

Il Decreto Interministeriale 19 marzo 2015 Il Decreto Interministeriale 19 marzo 2015 LE PROCEDURE AUTORIZZATIVE NEL REGIME TRANSITORIO Ing. Rosario Caccavo Direttore vice dirigente Comando Provinciale Vigili del fuoco Viterbo rosario.caccavo@vigilfuoco.it

Dettagli

installati in attività disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi in base al sistema di classificazione europeo

installati in attività disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi in base al sistema di classificazione europeo DECRETO MINISTERIALE 15 marzo 2005 Requisiti di reazione al fuoco dei prodotti da costruzione installati in attività disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi in base al sistema

Dettagli

Il D.M. 16 maggio 1987, n 246. Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione.

Il D.M. 16 maggio 1987, n 246. Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione. Il D.M. 16 maggio 1987, n 246 Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione. 1 1.0. Scopo Le presenti norme hanno per oggetto i criteri di sicurezza antincendi da applicare agli edifici

Dettagli

L AUTORIMESSA IN CONDOMINIO CON CAPACITA DI PARCAMENTO SINO A 9 AUTOVEICOLI IL RISPETTO DELLA NORMATIVA ANTINCENDIO

L AUTORIMESSA IN CONDOMINIO CON CAPACITA DI PARCAMENTO SINO A 9 AUTOVEICOLI IL RISPETTO DELLA NORMATIVA ANTINCENDIO L AUTORIMESSA IN CONDOMINIO CON CAPACITA DI PARCAMENTO SINO A 9 AUTOVEICOLI IL RISPETTO DELLA NORMATIVA ANTINCENDIO Via Panfilo Tedeschi 1 67100 L'Aquila (AQ) Tel./Fax 086262641 www.zedprogetti.it NOTE

Dettagli

La nuova regola tecnica sui centri commerciali (D.M. 27 luglio 2010)

La nuova regola tecnica sui centri commerciali (D.M. 27 luglio 2010) La nuova regola tecnica sui centri commerciali (D.M. 27 luglio 2010) 1 Attività commerciali Obbligo del C.P.I. ai sensi del punto 87 del D.M. 16 febbraio 1982 Locali, adibiti ad esposizione e/o vendita,

Dettagli

La sicurezza negli ospedali

La sicurezza negli ospedali SICUREZZA PARTECIPATA IN SANITÀ L ESPERIENZA DEL PROGETTO EUROPEO REFIRE Università Campus Bio-Medico di Roma 7 maggio 2014 La sicurezza negli ospedali Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco Umbria Ospedali,

Dettagli

2 Principali misure di protezione antincendio da adottare

2 Principali misure di protezione antincendio da adottare Cancelleria comunale Via Municipio 13 6850 Mendrisio 058 688 31 10 cancelleria@mendrisio.ch mendrisio.ch C O STRUZIONI P R OVVISORI E L I N EE GUI D A DI PROTEZIONE ANTINCENDIO 1 Scopi e basi legali 1.1

Dettagli

Ministero dell 'Interno. COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO - POTENZA audere in ardore DISPENSA

Ministero dell 'Interno. COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO - POTENZA audere in ardore DISPENSA Edizione: Ottobre 2002 Ministero dell 'Interno COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO - POTENZA audere in ardore DISPENSA STRUTTURE SANITARIE E STRUTTURE RICETTIVE PER ANZIANI D.M. 18.9.2002 Entrata in vigore:

Dettagli

Comando Provinciale Vigili del Fuoco P E R U G I A. Asili Nido

Comando Provinciale Vigili del Fuoco P E R U G I A. Asili Nido Comando Provinciale Vigili del Fuoco P E R U G I A Asili Nido D.P.R. 151/2011 Att.67 Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie con oltre 100 persone presenti; Asili nido con oltre 30 persone

Dettagli

ALLEGATO - Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione

ALLEGATO - Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione D.M.Interno del 16/05/87, n.246 Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione. Sono approvate le norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione contenute in allegato

Dettagli

REGOLE TECNICHE VERTICALI Attività ricettive turistico - alberghiere

REGOLE TECNICHE VERTICALI Attività ricettive turistico - alberghiere Capitolo V 6 REGOLE TECNICHE VERTICALI ricettive turistico - alberghiere Scopo e campo di applicazione...2 Classificazioni...2 Profili di rischio...3 Strategia antincendio...3 Vani degli ascensori..6 Capitolo

Dettagli

La nuova regola tecnica sui centri commerciali (D.M. 27 luglio 2010)

La nuova regola tecnica sui centri commerciali (D.M. 27 luglio 2010) Corso scienza e tecnica della prevenzione incendi Pisa 11-12 Aprile 2014 La nuova regola tecnica sui centri commerciali (D.M. 27 luglio 2010) Dr. Ing. Fabio Bernardi C.N.VV.F. 1 2 Attività commerciali

Dettagli

PREVENZIONE INCENDI norme e procedure

PREVENZIONE INCENDI norme e procedure PREVENZIONE INCENDI norme e procedure dott. ing. Gioacchino Giomi COMANDANTE VIGILI DEL FUOCO ROMA 1 abitazione 2 fabbrica 3 albergo 4 albergo 5 CHE COSA E LA PREVENZIONE INCENDI è una funzione di preminente

Dettagli

RELAZIONE CALCOLO CARICO INCENDIO VERIFICA TABELLARE RESISTENZA AL FUOCO **** **** **** D.M. Interno 09 Marzo 2007 D.M. 16 Febbraio 2007 L.C.

RELAZIONE CALCOLO CARICO INCENDIO VERIFICA TABELLARE RESISTENZA AL FUOCO **** **** **** D.M. Interno 09 Marzo 2007 D.M. 16 Febbraio 2007 L.C. RELAZIONE CALCOLO CARICO INCENDIO VERIFICA TABELLARE RESISTENZA AL FUOCO **** **** **** D.M. Interno 09 Marzo 2007 D.M. 16 Febbraio 2007 L.C. 15/02/2008 L.C. 28/03/2008 GENERALITA' COMPARTIMENTI La presente

Dettagli

Schema di decreto ministeriale, recante Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi per le attività di ufficio, ai sensi dell'articolo 15

Schema di decreto ministeriale, recante Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi per le attività di ufficio, ai sensi dell'articolo 15 Schema di decreto ministeriale, recante Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi per le attività di ufficio, ai sensi dell'articolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139. Il Ministro

Dettagli

L incendio Incendio a bordo 1 La normativa nel campo marittimo cura, in particolar modo, tutto quanto può essere connesso con il sinistro marittimo più frequente: l incendio a bordo. Sono previsti, nella

Dettagli

L OSPEDALE IN EVOLUZIONE CONTINUA

L OSPEDALE IN EVOLUZIONE CONTINUA L OSPEDALE IN EVOLUZIONE CONTINUA le metodologie di elaborazione degli strumenti di espressione della domanda e di verifica del progetto Firenze 15 gennaio 2014 Requisiti a supporto di una corretta progettazione

Dettagli

Relatore: Ing.Luigi Abate. Milano 26-03-2015

Relatore: Ing.Luigi Abate. Milano 26-03-2015 Le soluzioni di mitigazione del rischio incendio per le strutture sanitarie alla luce del nuovo disposto normativo Relatore: Ing.Luigi Abate Milano 26-03-2015 L ospedale è forse l unico edificio abitativo

Dettagli

Allegato 07 - Norme prevenzione incendi

Allegato 07 - Norme prevenzione incendi Allegato 07 - Norme prevenzione incendi Estratto dal: Decreto Ministeriale del 10 marzo 1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro. 3.1. DEFINIZIONI

Dettagli

1RUPHJHQHUDOLGLFRPSRUWDPHQWRLQFDVRG LQFHQGLR

1RUPHJHQHUDOLGLFRPSRUWDPHQWRLQFDVRG LQFHQGLR 1RUPHJHQHUDOLGLFRPSRUWDPHQWRLQFDVRG $WWHQ]LRQH: alle superfici vetrate: a causa del calore possono rompersi alle bombole/recipienti con gas o liquidi in pressione ai liquidi infiammabili: possono riaccendersi

Dettagli

OBIETTIVI DI UN PIANO DELLE EMERGENZE E DI EVACUAZIONE

OBIETTIVI DI UN PIANO DELLE EMERGENZE E DI EVACUAZIONE OBIETTIVI DI UN PIANO DELLE EMERGENZE E DI EVACUAZIONE MINIMIZZARE I DANNI ALLE PERSONE AGEVOLARE L ESODO DALLE STRUTTURE PREVENIRE O LIMITARE I DANNI AL PATRIMONIO, ALL ATTIVITA LAVORATIVA ED AGLI AMBIENTI

Dettagli

IL MINISTRO DELL'INTERNO

IL MINISTRO DELL'INTERNO MINISTERO DELL'INTERNO DECRETO 18 settembre 2002 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private.

Dettagli

RELAZIONE TECNICA INQUADRAMENTO GENERALE

RELAZIONE TECNICA INQUADRAMENTO GENERALE Permesso di costruire Centro-Video-Gioco-Sport FABBRICATO: COMMERCIALE-DIREZIONALE RELAZIONE TECNICA INQUADRAMENTO GENERALE Il fabbricato oggetto dell attuale presentazione per il rilascio del permesso

Dettagli

La sicurezza antincendio negli uffici

La sicurezza antincendio negli uffici G. Varisco C.T. ANIE AssoAscensori giovanni.varisco@kone.com Convegno La sicurezza antincendio negli uffici 13 marzo 2008 Istituto Superiore Antincendio Roma Le varie tipologie di ascensori previste dal

Dettagli

NORME DI SICUREZZA ANTINCENDI PER GLI EDIFICI DI CIVILE ABITAZIONE

NORME DI SICUREZZA ANTINCENDI PER GLI EDIFICI DI CIVILE ABITAZIONE Decreto Ministero dell interno 16 maggio 1987, n. 246 Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione. (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 148 del 27 giugno 1987) Il testo del presente

Dettagli

Ordine degli Ingegneri della Provincia di Vicenza

Ordine degli Ingegneri della Provincia di Vicenza Ordine degli Ingegneri della Provincia di Vicenza Corso di specializzazione in Prevenzione incendi (Legge 7 dicembre 1984, n. 818) Compartimentazione Distanze di sicurezza Ing. Silvano BARBERI Corpo Nazionale

Dettagli

Impianti e dispositivi di protezione antincendio. Impianti e dispositivi di protezione antincendio

Impianti e dispositivi di protezione antincendio. Impianti e dispositivi di protezione antincendio Impianti Meccanici 1 Danni provocati dagli incendi negli stabilimenti : - diretti : distruzione di macchinari, impianti, merci. - indiretti : mancata produzione Mezzi di prevenzione e Provvedimenti di

Dettagli

Decreto Ministeriale n 246 del 16/05/1987 Norme di sicurezza antincendio per gli edifici di civile abitazione.

Decreto Ministeriale n 246 del 16/05/1987 Norme di sicurezza antincendio per gli edifici di civile abitazione. Decreto Ministeriale n 246 del 16/05/1987 Norme di sicurezza antincendio per gli edifici di civile abitazione. Sono approvate le norme di sicurezza antincendio per gli edifici di civile abitazione contenute

Dettagli

Decreto Ministero dell' Interno n. 246 del 16 maggio 1987

Decreto Ministero dell' Interno n. 246 del 16 maggio 1987 Decreto Ministero dell' Interno n. 246 del 16 maggio 1987 Norme di sicurezza antincendio per gli edifici di civile abitazione. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana n.148 del 27.06.1987

Dettagli

4.b) Criteri utilizzati per procedere alla valutazione dei rischi di incendio.

4.b) Criteri utilizzati per procedere alla valutazione dei rischi di incendio. RELAZIONE SPECIALISTICA ANTINCENDIO OSTELLO DELLA GIOVENTU 1) - PREMESSA. La presente relazione, redatta ai sensi del DECRETO MINISTERIALE 9 aprile 1994 (G.U. n. 95 del 26/4/1994) - APPROVAZIONE DELLA

Dettagli

Nuova sede della Facoltà di Scienze della Formazione nel Campus Umanistico del Centro Murattiano di Bari

Nuova sede della Facoltà di Scienze della Formazione nel Campus Umanistico del Centro Murattiano di Bari I SOMMARIO 1. PREMESSA... 3 2. GENERALITÀ... 3 2.1. SCOPO... 3 2.2. DESTINAZIONE D USO... 3 2.3. CLASSIFICAZIONE... 4 3. UBICAZIONE... 4 3.1. GENERALITÀ... 4 3.2. ACCESSO ALL AREA... 4 4. SEPARAZIONI -

Dettagli

VANI ASCENSORI E MONTACARICHI

VANI ASCENSORI E MONTACARICHI VANI ASCENSORI E MONTACARICHI 2015 ilario.mammone@ordineingegneripisa.it ing. ilario mammone 1 NORMATIVA DPR 1497 DEL 29/05/63 APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO PER ASCENSORI E MONTACARICHI D.M. 246 DEL 16/05/87

Dettagli

D.M. 16-05-1987, n. 246 Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione.

D.M. 16-05-1987, n. 246 Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione. D.M. 16-05-1987, n. 246 Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione. (G.U. 27-06-1987, n. 148, Serie Generale) Preambolo IL MINISTRO DELL'INTERNO Vista la legge 27 dicembre 1941,

Dettagli

Locale gruppo elettrogeno (Scheda)

Locale gruppo elettrogeno (Scheda) LOCALE GRUPPO ELETTROGENO Sistema di alimentazione: TT, TN-S, IT Norme di riferimento: Norma CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e

Dettagli

Impianti e dispositivi di protezione antincendio. Impianti industriali 2-2012 1

Impianti e dispositivi di protezione antincendio. Impianti industriali 2-2012 1 Impianti industriali 2-2012 1 RIFERIMENTI NORMATIVI D.M.10/03/98 Criteri generali di sicurezza e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro D.M.04/04/98 Elenco attività normate (soggette a CPI)

Dettagli

Em. 1 del 06/07/2014 CHECKLIST IMPATTI SULL'ANTINCENDIO DEGLI IMPIANTI FV Pag. 1 di 5. Non possibile. Osservazion e. Non conforme

Em. 1 del 06/07/2014 CHECKLIST IMPATTI SULL'ANTINCENDIO DEGLI IMPIANTI FV Pag. 1 di 5. Non possibile. Osservazion e. Non conforme Em. 1 del 06/07/2014 CHECKLIST IMPATTI SULL'ANTINCENDIO DEGLI IMPIANTI FV Pag. 1 di 5 ID Voce Conforme Aggravio delle livello di rischio di incendio Interferenza con il sistema di ventilazione dei prodotti

Dettagli

C. Scale e ascensori

C. Scale e ascensori Q Ed. Ipsoa - Francis Lefebvre PREVENZIONE INCENDI 167 C. Scale e ascensori Scale Il numero e la larghezza delle scale a servizio di particolari attività (ad esempio alberghi o locali di pubblico spettacolo)

Dettagli

Ministero dell'interno: Decreto ministeriale 16/05/1987 N. 246 Gazzetta Ufficiale N. 148 del 27/06/1987

Ministero dell'interno: Decreto ministeriale 16/05/1987 N. 246 Gazzetta Ufficiale N. 148 del 27/06/1987 Norme di sicurezza antincendio per gli edifici di civile abitazione. Preambolo Ministero dell'interno: Decreto ministeriale 16/05/1987 N. 246 Gazzetta Ufficiale N. 148 del 27/06/1987 Il Ministro dell'interno

Dettagli

CORSI DI FORMAZIONE SPECIFICA

CORSI DI FORMAZIONE SPECIFICA Informativa del 11/09/2012 CORSI DI FORMAZIONE SPECIFICA AMBITO SEGNALAZIONE PAG. Sicurezza Corso Addetti Antincendio 2 Sicurezza Corso Aggiornamento Addetti Antincendio 4 Bucciarelli Engineering S.r.l.

Dettagli

IL MINISTRO DELL INTERNO

IL MINISTRO DELL INTERNO Decreto del Ministero dell Interno 22 febbraio 2006 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio di edifici e/o locali destinati ad uffici.

Dettagli

1. INDIVIDUAZIONE DELLE ATTIVITA' SOGGETTE AI CONTROLLI DI PREVENZIONE INCENDI

1. INDIVIDUAZIONE DELLE ATTIVITA' SOGGETTE AI CONTROLLI DI PREVENZIONE INCENDI 1. INDIVIDUAZIONE DELLE ATTIVITA' SOGGETTE AI CONTROLLI DI PREVENZIONE INCENDI Con riferimento al DPR 151/2011 "Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma

Dettagli

IL MINISTRO DELL INTERNO IL MINISTRO DELLA SALUTE IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE

IL MINISTRO DELL INTERNO IL MINISTRO DELLA SALUTE IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE DECRETO 19 marzo 2015. Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private di cui al decreto 18 settembre

Dettagli

Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA MARISCOGLIO PISA

Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA MARISCOGLIO PISA Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA MARISCOGLIO PISA 1 STRUTTURA SEDE RESIDENZA MARISCOGLIO Via Venezia Giulia, 2 PISA

Dettagli

STUDIO TECNICO INGEGNERIA IMPIANTISTICA

STUDIO TECNICO INGEGNERIA IMPIANTISTICA via aspromonte, 29-23900 LECCO - tel. 0341-282334 / 365570 fax c.f. - p. i.v.a. via colonna, 29-22100 COMO - tel. 031-505548 / 505410 fax 01985140134 e-mail : scilecco@tin.it - scicomo@tin.it A.L.E.R.

Dettagli

Le guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli

Le guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli Le guide degli alberghi La prevenzione incendi Il registro dei controlli INTRODUZIONE L art. 5 del D.P.R. n. 37/98, disciplinando i principali adempimenti gestionali finalizzati a garantire il corretto

Dettagli

NOVITA! Sono in via di pubblicazione la nuova norma sulle reti idranti UNI 10779 e la specifica tecnica TS sulle reti idranti a secco

NOVITA! Sono in via di pubblicazione la nuova norma sulle reti idranti UNI 10779 e la specifica tecnica TS sulle reti idranti a secco NOVITA! Sono in via di pubblicazione la nuova norma sulle reti idranti UNI 10779 e la specifica tecnica TS sulle reti idranti a secco Ing. Marco Patruno Forum Prevenzione Incendi Milano : 1 ottobre 2014

Dettagli

Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano

Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano Tutti i contatori per gas combustibile sono strumenti di misura di precisionee pertanto vanno movimentati con le dovute cautele, sia durante le

Dettagli

La nuova regola tecnica di prevenzione incendi per le strutture sanitarie

La nuova regola tecnica di prevenzione incendi per le strutture sanitarie CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO Comando Provinciale di Lecco La nuova regola tecnica di prevenzione incendi per le strutture sanitarie Lecco, 16 Settembre 2015 Le strutture sanitarie: le criticità

Dettagli

Recenti disposizioni del Dipartimento dei Vigili del Fuoco in merito alla possibilità di

Recenti disposizioni del Dipartimento dei Vigili del Fuoco in merito alla possibilità di Commento l Antincendio. Nuove prospettive sull impiego di particolari tipologie di serramenti Le ultime indicazioni dei VVF sulle uscite di emergenza con tornelli o scorrevoli Recenti disposizioni del

Dettagli

REGOLA TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI

REGOLA TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI REGOLA TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI Disposizioni di prevenzione incendi per le attività ricettive turistico - alberghiere, con numero di posti letto superiore a 25 e fino a 50, esistenti alla data di

Dettagli

DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITA' REGOLATA DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI ANTINCENDIO (Decreto 7.8.2012 - All. I - Parte B) B1 - RELAZIONE TECNICA

DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITA' REGOLATA DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI ANTINCENDIO (Decreto 7.8.2012 - All. I - Parte B) B1 - RELAZIONE TECNICA DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITA' REGOLATA DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI ANTINCENDIO (Decreto 7.8.2012 - All. I - Parte B) B1 - RELAZIONE TECNICA La relazione tecnica è redatta a dimostrazione dell'osservanza

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO. Comune di Pisa

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO. Comune di Pisa DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO DOCUMENTO REDATTO AI SENSI DEL D. Lgs. 9 aprile 2008, n 81 D.M. 10 marzo 1998 D.P.R. 151 11 agosto 2011 Comune di Pisa Asilo Nido Marina di Pisa Il tecnico

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DEI PERITI INDUSTRIALI

CONSIGLIO NAZIONALE DEI PERITI INDUSTRIALI CONSIGLIO NAZIONALE DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA 00187 Roma Via di San Basilio, 72 Tel. +39 06.42.00.84 Fax +39 06.42.00.84.44/5 www.cnpi.it

Dettagli

R.S.P.P. Misure contro l incendio

R.S.P.P. Misure contro l incendio R.S.P.P. Misure contro l incendio D. Lgs. 9 aprile 2008, n 81 D. Lgs. 81/08 - Allegato IV Misure contro l incendio Negli studi, seppure non esistano pericoli specifici di incendio: E vietato fumare Devono

Dettagli

Il sistema dei controlli VV.F. Il D.M. 22 gennaio 2008, n. 37

Il sistema dei controlli VV.F. Il D.M. 22 gennaio 2008, n. 37 Il sistema dei controlli VV.F. Il D.M. 22 gennaio 2008, n. 37 1 D. M. 22/01/2008 n.37 Ministero dello Sviluppo Economico - Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11- quaterdecies, comma 13,

Dettagli

Il D.M. 27 luglio 2010 La regola tecnica sulle attività commerciali con superficie superiore a 400 mq. (G.U. n. 187 del 12-8-2010)

Il D.M. 27 luglio 2010 La regola tecnica sulle attività commerciali con superficie superiore a 400 mq. (G.U. n. 187 del 12-8-2010) MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE CORSO DI AGGIORNAMENTO IN MATERIA DI PREVENZIONE INCENDI FINALIZZATO AL MANTENIMENTO DELL ISCRIZIONE

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI SQUADRA ANTINCENDIO

CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI SQUADRA ANTINCENDIO CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI SQUADRA ANTINCENDIO A CURA DI Ing. SEBASTIANO MARTIGNANO Via G.Boccaccio, n. 4 73100 LECCE Via Cerreto di Spoleto, n. 29 00181 Roma Tel.: +39 (832) 498023 Fax: +39 (832)

Dettagli

LA COMPARTIMENTAZIONE LE DISTANZE DI SICUREZZA

LA COMPARTIMENTAZIONE LE DISTANZE DI SICUREZZA Ordine degli Ingegneri della provincia di Taranto Corso di specializzazione in prevenzione incendi ai sensi della Legge 818/1984 e del D.M. 25/3/1985 MODULO C Tecnologie dei materiali e delle strutture

Dettagli

Il parere di conformità nella prevenzione incendi

Il parere di conformità nella prevenzione incendi 92 2.2.5.1.1 Tipi di estintore Gli estintori di distinguono: in base all agente estinguente utilizzato in: polvere idrocarburi alogenati (halon) anidride carbonica (CO 2 ) schiuma acqua in base alle dimensioni

Dettagli

RICHIESTA PARERE DI CONFORMITA ANTINCENDIO

RICHIESTA PARERE DI CONFORMITA ANTINCENDIO Settore Patrimonio e Demanio Servizi Progettazione Manutenzione Fabbricati Corso Matteotti, 3 23900 Lecco, Italia Telefono 0341.295111 Fax 0341.295444 AMPLIAMENTO I.P.S.S.C.T.S. G. FUMAGALLI IN CASATENOVO

Dettagli

D.M. n 246 del 16 maggio 1987

D.M. n 246 del 16 maggio 1987 Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione. Sono approvate le norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione contenute in allegato al presente decreto. Sono

Dettagli

Art. 3 Disposizioni tecniche

Art. 3 Disposizioni tecniche MINISTERO DELL INTERNO DECRETO MINISTERIALE 18 SETTEMBRE 2002 (G. U. n. 227 del 27 settembre 2002) Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio

Dettagli

Il dm 7 agosto 2012 e la gestione delle modifiche del rischio incendio nelle attività soggette al DPR 151/11.

Il dm 7 agosto 2012 e la gestione delle modifiche del rischio incendio nelle attività soggette al DPR 151/11. FORUM di PREVENZIONE INCENDI Il dm 7 agosto 2012 e la gestione delle modifiche del rischio incendio nelle attività soggette al DPR 151/11. Francesco Notaro Nucleo Investigativo Antincendi Milano 27 Settembre

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO DOCUMENTO REDATTO AI SENSI DEL D. Lgs. 9 aprile 2008, n 81 D.M. 10 marzo 1998 D.P.R. 151 11 agosto 2011 Comune di Pisa Ufficio Anagrafe Riglione Il tecnico

Dettagli

Inpdap ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA PER I DIPENDENTI DELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA DIREZIONE COMPARTIMENTALE DELLA LOMBARDIA

Inpdap ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA PER I DIPENDENTI DELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA DIREZIONE COMPARTIMENTALE DELLA LOMBARDIA Inpdap ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA PER I DIPENDENTI DELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA DIREZIONE COMPARTIMENTALE DELLA LOMBARDIA EDIFICIO SITO IN VIA FORTEZZA N. 11 - MILANO SEDE TERRITORIALE INPDAP ATTIVITA

Dettagli

B C. della SICUREZZA negli ALBERGHI Manuale ad uso dei lavoratori Informazione ai sensi dell art. 36 e dei Titoli II e III del D.Lgs. 81/2008 e s.m.

B C. della SICUREZZA negli ALBERGHI Manuale ad uso dei lavoratori Informazione ai sensi dell art. 36 e dei Titoli II e III del D.Lgs. 81/2008 e s.m. ROCCO VITALE A B C della SICUREZZA negli ALBERGHI Manuale ad uso dei lavoratori Informazione ai sensi dell art. 36 e dei Titoli II e III del D.Lgs. 81/2008 e s.m. 1 A B C della SICUREZZA negli ALBERGHI

Dettagli

Elenco delle norme UNI Impianti di riscaldamento e climatizzazione relative alle civili abitazioni

Elenco delle norme UNI Impianti di riscaldamento e climatizzazione relative alle civili abitazioni Elenco delle norme UNI Impianti di riscaldamento e climatizzazione relative alle civili abitazioni UNI 5104 Impianti di condizionamento dell'aria - norme per l'ordinazione, l'offerta e il collaudo. UNI

Dettagli

UNITA MASTER WHITE Mod. SLIM

UNITA MASTER WHITE Mod. SLIM SCHEDA TECNICA UNITA MASTER WHITE Mod. SLIM Nome commerciale Principali applicazioni UNITA MASTER WHITE Mod. SLIM L unità MASTER WHITE SLIM è un sistema da applicare a serramenti interni ed esterni che

Dettagli

TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE

TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE La scelta della tipologia impiantistica varia a seconda della destinazione d uso: EDILIZIA CIVILE: Classe Esempi 1 Locali per la residenza Alloggi ad uso privato 2 Locali per il

Dettagli

Ministero dell'interno: Decreto ministeriale 09/04/1994 Gazzetta Ufficiale N. 95 del 26/04/1994

Ministero dell'interno: Decreto ministeriale 09/04/1994 Gazzetta Ufficiale N. 95 del 26/04/1994 Ministero dell'interno: Decreto ministeriale 09/04/1994 Gazzetta Ufficiale N. 95 del 26/04/1994 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la costruzione e l'esercizio delle attività

Dettagli

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5)

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5) PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5) Il presente documento è parte integrante del Documento di Valutazione dei Rischi di cui all art.

Dettagli

INDICE Manuale Volume 2

INDICE Manuale Volume 2 INDICE Manuale Volume 2 Pag. NOTA DEGLI EDITORI PREFAZIONE 1. INTRODUZIONE 1 2. DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E RIFERIMENTI NORMATIVI 3 2.1 Principali disposizioni legislative 3 2.2 Principali norme tecniche

Dettagli

IL MINISTRO DELL INTERNO

IL MINISTRO DELL INTERNO D.M. Aggiornamento delle disposizioni di prevenzione incendi per le attività ricettive turistico - alberghiere con numero di posti letto superiore a 25 e fino a 50, esistenti alla data di entrata in vigore

Dettagli

ADEGUAMENTO DEGLI ASILI NIDO ESISTENTI SECONDO LA NUOVA REGOLA TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI DI STEFANO FELICIONI*

ADEGUAMENTO DEGLI ASILI NIDO ESISTENTI SECONDO LA NUOVA REGOLA TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI DI STEFANO FELICIONI* PREVENZIONE INCENDI DI STEFANO FELICIONI* ADEGUAMENTO DEGLI ASILI NIDO ESISTENTI SECONDO LA NUOVA REGOLA TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI A distanza di più di vent anni dall emanazione delle norme di prevenzione

Dettagli