PROVINCIA REGIONALE DI TRAPANI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROVINCIA REGIONALE DI TRAPANI"

Transcript

1

2 PROVINCIA REGIONALE DI TRAPANI 5 Settore Tecnico Edificio ISTITUTO MAGISTRALE DI PARTANNA Attività principale: scuola (67/c) Attività collegate : centrale termica (74/b) a servizio corpo aule Pratica 8338 RELAZIONE TECNICA RIGUARDANTE LE NORME DI PREVENZIONE INCENDI PER CENTRALE TERMICA alimentata a Gas di rete/metano Allegati:: -planimetria lotto -piante, prospetti, sezioni -calcolo linea gas Trapani Il Tecnico 1

3 ISTITUTO MAGISTRALE DI PARTANNA Provincia Regionale di Trapani 5 Settore Tecnico RELAZIONE TECNICA Dl PREVENZIONE INCENDI PROGETTO PER L'INSTALLAZIONE Dl UN IMPIANTO TERMICO DA 700 kw ALIMENTATO A Gas di rete/metano Pratica VV.F. n Attività individuata al punto 74/b del D.M. 151/2011. GENERALITA L Istituto Magistrale di Partanna si trova in via Trieste in Partanna. La scuola è già dotata di centrale termica alimentata a gasolio (pratica n. 8338). La centrale termica sarà trasformata in alimentazione a gas di rete metano. L'impianto ha una potenzialità termica al focolare pari a 700 kw, con due caldaie da 350 kw cadauna. E soggetto al controllo da parte dei vigili del fuoco in quanto l'impianto destinato ad uso civile è compreso nel punto 74/B del D.M. 151/2011. L'installazione dell'impianto sarà realizzata in conformità al D.M. 12 Aprile 1996,in particolare al titolo III e IV, relativo a installazione in locali situati al di fuori della volumetria del fabbricato servito. - LOCALE CALDAIA Ubicazione (4.1.1) Il generatore termico è installato in un edificio separato dall edificio servito, destinato esclusivamente a locale centrale termica. Il locale è completamente interrato. Quota pavimento -3,3m dal piano di campagna. Il locale non ha alcuna comunicazione o collegamento con altri locali della Scuola. Il generatore sarà installato in conformità al titolo IV del D.M.. Almeno una parete, di lunghezza non inferiore al 15% del perimetro, è confinante con spazio scoperto ovvero con intercapedine a uso esclusivo (punto b).la sezione orizzontale netta dell intercapedine è non inferiore a quella richiesta per l aerazione, la larghezza di 1,0 m è superiore al minimo di 0,6 m, ed è attestata superiormente su spazio scoperto all interno di un cortile scolastico. Si rispetta, altresì, il limite più stringente di cui al punto 4.2.1, per alimentazione con pressioni di esercizio non superiore a 0,04 bar. I locali (4.2.1) non risultano sottostanti o contigui ad ambienti soggetti ad affollamento superiore a 0,4 persone/m2 o ai relativi sistemi di vie di uscita. - APERTURA DI VENTILAZIONE (4.1.2) Il locale, è dotato, in conformità al punto del D.M. 12/4/1996, di aperture di aerazione 2

4 permanente verso l'esterno, verso l intercapedine di accesso. Parte dell aerazione è realizzata, altresì, nella copertura, camini di aerazione, considerata parete esterna in quanto di superficie completamente libera.la parte di aerazione sulla copertura consente altresì di evitare la formazione di sacche di gas. La sezione libera minima di aerazione è determinata in funzione della potenzialità del bruciatore e del piano di posa della centrale termica,locale interrato, e con un minimo di cmq (4.2.3), con la formula: S => Q * 15 ; dove: S = superficie di aerazione in [cmq] Q = portata termica del bruciatore in [KW] quindi si ha: S = 700 * 15 = cmq = 1.05 mq la superficie di aerazione sarà rispettata come segue. Si hanno infatti le seguenti superfici finestrate : Finestra parete nord 2.50x0.7=1.75 mq.. Se ne considera l 80% poiché le aperture sono protette con grigliati metallici dotati di alette antipioggia. 1.75x0.8=1.40>1.05 E consentita la protezione delle aperture di aerazione con grigliati metallici, reti e/o alette antipioggia a condizione che non venga ridotta la superficie netta di aerazione. Non viene conteggiata ai fini dell aerazione la parte chiamata camini di aerazione Disposizione degli apparecchi (4.1.3) In conformità con quanto disposto dal punto del D.M. 12/4/1996, la disposizione degli apparecchi all'interno del locale è tale che, tra un qualsiasi punto esterno degli apparecchi e le pareti verticali e orizzontali del locale stesso, nonchè la distanza fra i vari apparecchi installati all'interno del locale, permetta l'accessibilità agli organi di regolazione e di sicurezza, nonchè la manutenzione ordinaria. -CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE (4.2.2) I locali costituiscono compartimento antincendio. Le strutture portanti del locale tecnico sono in cemento armato, le pareti sono realizzate o direttamente in c.a. o in tompagni in conci di tufo con intonaco interno ed esterno. Lo spessore totale è <= 35 cm. Le strutture portanti e separanti possiedono, pertanto, i requisiti di resistenza al fuoco non inferiore a R120, quelle di separazione da altri ambienti non inferiore a REI120. Le strutture sono realizzate con materiale di classe 0 di reazione al fuoco. Le strutture sono indipendenti da altri edifici. - DIMENSIONI DEL LOCALE Le dimensioni nette in pianta del locale sono di 10.0x8.5=85 mq ca. 3

5 L'altezza del locale è di 3,0 m, e rientra nel minimo previsto dal punto del Decreto del Ministero dell'interno del 12/4/1996 cioè a 2.9 m. per centrali termiche con potenzialità superiore a 580 kw. Disposizione degli impianti all interno dei locali (4.2.4) Gli impianti saranno regolarmente istallati. I dispositivi di sicurezza e controllo facilmente raggiungibili. Il posizionamento dei componenti degli impianti sono tali da evitare il rischio di formazione di sacche di gas in misura pericolosa. - ACCESSO E COMUNICAZIONI (4.2.5) Il locale non ha aperture di comunicazione con altri locali del fabbricato. L'accesso avviene direttamente da spazio scoperto, rampa scala dedicata di larghezza 1,0 m, accessibile dal cortile interno alla scuola, ciò é rispondente ai criteri di cui al punto del D.M. 12/4/1996. La resistenza al fuoco della struttura come già detto è REI 120, con porta >= REI 60. Porte ( ) La porta di accesso sarà apribile verso l'esterno e sarà munita di congegno di autochiusura, avrà altezza minima non inferiore a m. 2.0 e larghezza non inferiore a 0.60 m, inoltre la porta sarà realizzata con materiale non combustibile >=REI 60, così come disposto dal punto del D.M. 12/4/1996. Porta istallata : larghezza 1.2, altezza 2.3 Condotte aerotermiche Non vi sono nel locale centrale termica condotte aerotermi che. - IMPIANTO DI ADDUZIONE DEL GAS Il dimensionamento delle tubazioni e degli eventuali riduttori di pressione è tale da garantire il corretto funzionamento degli apparecchi di utilizzazione. L'impianto interno ed i materiali impiegati saranno conformi alla legislazione tecnica vigente. Saranno usate tubazioni di tipo in acciaio con caratteristiche qualitative e dimensionali non inferiori a quelle indicate dalla norma UNI I tubi di acciaio,che saranno del tipo zincati, utilizzati per la realizzazione dell'impianto di adduzione saranno senza saldature o con saldatura longitudinale. Qualora venissero adottati tubi con saldature longitudinali (ammessi dal D.M. 12/4/1996) questi avranno caratteristiche qualitative e dimensionali non inferiori a quelle indicate dalla norma UNI 8488 Tutte le tubazioni saranno in acciaio. Tutte le tubazioni sono istallate in vista. GIUNZIONI, RACCORDI PEZZI SPECIALI E VALVOLE a) le giunzioni dei tubi di acciaio saranno realizzate mediante raccordi con filettature o a mezzo saldatura di testa per fusione o a mezzo di raccordi flangiati; b) eventuali giunti a tre pezzi saranno utilizzati esclusivamente per i collegamenti iniziale e finale 4

6 dell'impianto interno; c) nei raccordi con filettatura saranno utilizzati i seguenti mezzi di tenuta: - canapa con mastici adatti (tranne per il gas con densità maggiore di 0,8); - nastro di tetrafluoroetilene; - mastici idonei per lo specifico gas. d) tutti i raccordi ed i pezzi speciali saranno realizzati di acciaio oppure di ghisa malleabile; quelli di acciaio con estremità filettate o saldate, quelli di ghisa malleabile con estremità unicamente filettate; e) le valvole saranno di facile manovrabilità e manutenzione e con possibilità di rilevare facilmente le posizioni di aperto e di chiuso; saranno di acciaio, di ottone o di ghisa sferoidale con sezione libera di passaggio non minore del 75% di quella del tubo sul quale vengono inserite. Tubi in polietilene f ) non è prevista l utilizzazione di tali tubi. POSA IN OPERA Percorso tubazioni Il percorso tra punto di consegna dell'ente erogatore e gli apparecchi utilizzatori sarà il più breve possibile. La tubazione sarà in vista. Dall esterno la tubazione procederà direttamente all interno della centrale termica. Nei locali di installazione degli apparecchi il percorso delle tubazioni è realizzato in vista. Inoltre le tubazioni del gas avranno le seguenti caratteristiche: a) saranno protette contro la corrosione e saranno collocate in modo tale da non subire danneggiamenti dovuti ad eventuali urti; b) sarà VIETATO l'uso delle tubazioni del gas come dispersori, conduttori di terra o conduttori di protezione di impianti e apparecchiature elettriche, o telefoniche; c) sarà VIETATA la collocazione delle tubazioni nelle canne fumarie, nei vani e cunicoli destinati a contenere servizi elettrici, telefonici, ascensori o per lo scarico delle immondizie; d) eventuali riduttori di pressione saranno collocati all'esterno degli edifici; e) all'esterno dei locali di installazione degli apparecchi sarà installata, sulla tubazione di adduzione del gas, in posizione visibile e facilmente raggiungibile una valvola di intercettazione manuale con manovra a chiusura rapida per rotazione di 90 con arresto di fine corsa nelle posizioni di tutto aperto e di tutto chiuso; f) per il collegamento dell impianto interno finale, e il contatore saranno utilizzati tubi metallici flessibili continui; g) negli eventuali attraversamenti di muri la tubazione non presenterà giunzioni o saldature e sarà protetta da guaina murata con malta di, cemento; mentre negli eventuali attraversamenti di muri perimetrali esterni, l'intercapedine fra guaina e tubazione gas sarà sigillata con materiali adatti in corrispondenza della parte interna del locale, assicurando comunque il deflusso del gas proveniente da eventuali fughe mediante uno o più sfiati verso l esterno; h) sarà VIETATO l'attraversamento di giunti sismici; i) le condotte, comunque installate, disteranno almeno 2 cm dal rivestimento della parete o dal filo 5

7 esterno del solaio; l) fra le condotte ed i cavi o tubi di altri servizi sarà interposta una distanza minima di 10 cm; nel caso di incrocio, quando tale distanza minima non potrà essere rispettata, sarà comunque evitato il contatto diretto interponendo opportuni setti separatori con adeguate caratteristiche di rigidità dielettrica e di resistenza meccanica; Modalità di posa esterno fabbricati Tubazioni interrate Non vi sono tubazioni gas interrate. Le tubazioni esterne all'impianto saranno installate nel rispetto delle seguenti condizioni (punto n del D.M. 12/4/1996) in particolare i tubi costituenti l'impianto saranno in vista. La installazione in vista avrà le seguenti caratteristiche: 1) Le tubazioni installate in vista devono essere adeguatamente ancorate per evitare scuotimenti, vibrazioni ed oscillazioni. Esse devono essere collocate in posizione tale da impedire urti e danneggiamenti e ove necessario, adeguatamente protette. 2) Le tubazioni di gas di densità non superiore a 0,8 devono essere contraddistinte con il colore giallo, continuo o in bande da 20 cm, poste ad una distanza massima di 1 m l'una dall'altra. Le altre tubazioni di gas devono essere contraddistinte con il colore giallo, a bande alternate da 20 cm di colore arancione. - IMPIANTO INTERNO DI ADDUZIONE DEL GAS Non vi sono tubazioni all interno del fabbricato. La tubazione proveniente dal contatore si inoltra direttamente in centrale termica. Nel nostro caso le tubazioni sono in acciaio e partono da prospiciente la centrale termica fino agli apparecchi utilizzatori e saranno posate in vista. GRUPPO DI MISURAZIONE Il contatore del gas sarà installato in un contenitore o nicchia aerata direttamente dall'esterno. Il contatore è posto immediatamente a fianco la centrale termica. Immediatamente a valle del misuratore sarà posta una valvola di intercettazione del combustibile. PROVA DI TENUTA DELL'IMPIANTO INTERNO Prima di mettere in servizio l'impianto sarà realizzata una prova di tenuta ; sarà eseguita prima di collegare l'impianto al punto di consegna degli apparecchi. La prova dei tronchi in guaina contenenti giunzioni saldate sarà eseguita prima del collegamento alle condotte di impianto. La prova sarà effettuata adottando i seguenti accorgimenti e con le seguenti modalità: a) saranno tappati provvisoriamente tutti i raccordi di collegamento agli apparecchi e al contatore; b) sarà immessa nell'impianto aria od altro gas inerte, fino a che sia raggiunta una pressione pari a - impianti di 6 specie 1.0 bar, - impianti di 7 specie: 6

8 . 0,1 bar (tubazioni non interrate),. 1.0 bar (tubazioni interrate); c) dopo il tempo di attesa necessario per stabilizzare la pressione (comunque non minore di 15 min.), sarà effettuata una prima lettura della pressione, mediante un manometro ad acqua od apparecchio equivalente, di idonea sensibilità minima; d) la prova avrà la durata di: - 24 ore per tubazioni interrate di 6 specie; - 4 ore per tubazioni non interrate di 6 specie; - 30 min per tubazioni di 7 specie; Al termine della prova non si dovranno verificare cadute di pressione rispetto alla lettura iniziale. e) Nel caso si verificassero delle perdite, queste saranno ricercate con l'ausilio di una soluzione saponosa o prodotto equivalente; le eventuali parti difettose saranno sostituite e le guarnizioni rifatte. f) La prova è considerata favorevole se non si verificano cadute di pressione. Per ogni prova a pressione effettuata sarà redatto relativo un apposito verbale di collaudo. La condotta del gas é dotata, prima del misuratore, di un dispositivo di intercettazione, avente sezione libera di passaggio non inferiore al diametro nominale del tubo sul quale sarà inserito, collocato all'esterno dell'edificio in posizione facilmente e sicuramente raggiungibile. La tubazione non attraversa canne fumarie, non é usata per collegamenti di terra e non presenta prese libere. La tubazione di adduzione del gas al bruciatore é munita di un organo di intercettazione, con comando esterno al locale caldaia, posto in vicinanza dell'ingresso al locale ed in posizione facilmente e sicuramente raggiungibile. APPARECCHI E BRUCIATORI Il bruciatore é munito del dispositivo automatico di sicurezza totale che interrompe il flusso del gas qualora, per qualsiasi motivo, venga a spegnersi la fiamma. In caso di spegnimento della fiamma l'alimentazione del gas é completamente arrestata entro due secondi così come previsto dalla normativa vigente. L'alimentazione del gas é arrestata anche in mancanza di ogni fonte di energia. Tale dispositivo di sicurezza è di tipo approvato dal Ministero dell'interno. Nel locale é imposto il divieto di escludere o modificare il funzionamento dei dispositivi di sicurezza. L'impianto effettua il prelavaggio della camera di combustione e delle diverse parti del circuito nelle operazioni di accensione o riaccensione del bruciatore in quanto trattasi di bruciatore ad aria soffiata. Il camino dell'impianto é indipendente e non è utilizzato per altre utenze. - IMPIANTI ELETTRICI 7

9 Gli impianti elettrici del locale e dell'impianto termico sono eseguiti secondo le norme di cui alla legge n.186 e precisamente secondo le vigenti norme CEI. Sarà effettuata la classificazione delle zone pericolose secondo la norma Guida CEI e successive. La valutazione, CEI 31-35, terrà conto che l'impianto interno di alimentazione gas ed il bruciatore siano conformi alle norme UNI CIG e sia rispettato il D.M. 12/04/96. Saranno evitate che all interno della centrale vi siano zone a ventilazione impedita. Dalla separata relazione di individuazione delle zone pericolose ai fini elettrici si evince che l ambiente viene classificato di tipo ordinario. L impianto a maggior sicurezza sarà comunque realizzato per tutto l ambiente nel tipo IP44. Tutto l impianto sarà centralizzato in un quadro elettrico montato all'interno del locale caldaia e posizionato il più lontano possibile dal bruciatore. Tutti i circuiti fanno capo ad un interruttore generale installato all'esterno del locale, in un quadro protetto, in posizione segnalata e facilmente accessibile. La conformità dell'impianto sarà attestata, all'atto della richiesta del Certificato di prevenzione incendi, con le procedure di cui alla Legge 37/08. - MEZZI ANTINCENDIO Nel locale caldaia sarà installato un estintore a polvere chimica da kg 6 di tipo approvato dal Ministero dell'interno con capacità estinguente non inferiore a 34 A 233 B - C. - SEGNALETICA DI SICUREZZA Presso l'impianto é installata una segnaletica di sicurezza conforme al D.L. 14/08/96 n 493. Sono installati in particolare cartelli indicanti il divieto di fumare o usare fiamme libere nonché un cartello di segnalazione dell'estintore. -ESERCIZIO E MANUTENZIONE Si richiamano gli obblighi di cui all art 11 del DPR 412/93, di cui alla legge 81/08 e al DPR 151/2011. Ci si riserva di esibire all'atto di richiesta di collaudo e del certificato di prevenzione incendi gli estremi di approvazione del M.I. per i dispositivi di sicurezza e la certificazione relativa al collaudo dell'impianto alla pressione di 1000 mm di colonna di acqua nonchè la dichiarazione di conformità D.M. 37/08. Trapani 02/09/2013 Il Tecnico 8

SINEA. SINEA Ingegneria s.r.l. Via Don Bosco, Pinerolo (TO) Tel

SINEA. SINEA Ingegneria s.r.l. Via Don Bosco, Pinerolo (TO) Tel SINEA Ingegneria s.r.l. Via Don Bosco, 5-10064 Pinerolo (TO) Tel. 0121-096526 - www.sineaingegneria.it SINEA Ingegneria s.r.l. CARBOTERMO S.p.A. Via Gallarate,126-20151 Milano (MI) Tel. 02-3082444 - www.carbotermo.com

Dettagli

01 Palazzina Ex Municipio

01 Palazzina Ex Municipio Servizio energia comprendente la fornitura, l esercizio, la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti termici e di condizionamento del Comune di Merate Edificio: Oggetto: 01 Palazzina Ex Municipio

Dettagli

DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITA' REGOLATA DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI ANTINCENDIO (Decreto 04.05.1998 - All. I - Parte B) B2 - RELAZIONE TECNICA

DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITA' REGOLATA DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI ANTINCENDIO (Decreto 04.05.1998 - All. I - Parte B) B2 - RELAZIONE TECNICA M3.0.1 Liceo socio pedagogico. Relazione tecnica VV.FF.doc DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITA' REGOLATA DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI ANTINCENDIO (Decreto 04.05.1998 - All. I - Parte B) B2 - RELAZIONE TECNICA

Dettagli

DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITA' REGOLATA DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI ANTINCENDIO (Decreto All. I - Parte B) B2 - RELAZIONE TECNICA

DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITA' REGOLATA DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI ANTINCENDIO (Decreto All. I - Parte B) B2 - RELAZIONE TECNICA M2.0.1 ITC Marineo. Relazione tecnica VV.FF.doc DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITA' REGOLATA DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI ANTINCENDIO (Decreto 04.05.1998 - All. I - Parte B) B2 - RELAZIONE TECNICA DISPOSIZIONE

Dettagli

1. PREMESSA E RIFERIMENTI NORMATIVI

1. PREMESSA E RIFERIMENTI NORMATIVI SOMMARIO 1. PREMESSA E RIFERIMENTI NORMATIVI... 2 2. DATI GENERALI DELL IMPIANTO... 3 3. CONFIGURAZIONE DELL IMPIANTO... 3 4. PRESCRIZIONI ANTINCENDIO... 4 5 CARATTERISTICHE TECNICHE... 4 6 DISPOSIZIONI

Dettagli

DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITA' REGOLATA DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI ANTINCENDIO RELAZIONE SPECIFICA COME DA D.M. 12 APRILE 1996 COMPARTO CUCINA

DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITA' REGOLATA DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI ANTINCENDIO RELAZIONE SPECIFICA COME DA D.M. 12 APRILE 1996 COMPARTO CUCINA DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITA' REGOLATA DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI ANTINCENDIO (Decreto 04.05.1998 - All. I - Parte B) R. VF 3-3 RELAZIONE SPECIFICA COME DA D.M. 12 APRILE 1996 COMPARTO CUCINA 20

Dettagli

20 Palazzo Tettamanti

20 Palazzo Tettamanti Servizio energia comprendente la fornitura, l esercizio, la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti termici e di condizionamento del Comune di Merate Edificio: Oggetto: 20 Palazzo Tettamanti

Dettagli

15 Scuola Elementare Spagnolli

15 Scuola Elementare Spagnolli Servizio energia comprendente la fornitura, l esercizio, la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti termici e di condizionamento del Comune di Merate Edificio: Oggetto: 15 Scuola Elementare

Dettagli

PROGETTO ANTINCENDI RELAZIONE TECNICA ANTINCENDIO

PROGETTO ANTINCENDI RELAZIONE TECNICA ANTINCENDIO PROGETTO ANTINCENDI AL COMANDO PROVINCIALE dei VV.F. di MILANO - Lombardia RELAZIONE TECNICA ANTINCENDIO OGGETTO: Impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile gassoso con potenzialità

Dettagli

COMUNE DI PIOSSASCO PROVINCIA DI TORINO MANICA VINCOLATA DEL PALAZZO MUNICIPALE. Piazza Tenente Nicola n. 4 Piossasco (TO) CENTRALE TERMICA

COMUNE DI PIOSSASCO PROVINCIA DI TORINO MANICA VINCOLATA DEL PALAZZO MUNICIPALE. Piazza Tenente Nicola n. 4 Piossasco (TO) CENTRALE TERMICA Dott.Ing. UBERTO A.FORGIA COMUNE DI PIOSSASCO PROVINCIA DI TORINO MANICA VINCOLATA DEL PALAZZO MUNICIPALE Piazza Tenente Nicola n. 4 Piossasco (TO) CENTRALE TERMICA Richiesta di valutazione del progetto

Dettagli

PROGETTO DI IMPIANTO INTERNO DI ADDUZIONE GAS METANO (P > 50 kw)

PROGETTO DI IMPIANTO INTERNO DI ADDUZIONE GAS METANO (P > 50 kw) STUDIO TECNICO ING. MERIZZI PAOLO PROGETTAZIONI E CONSULENZE IN MATERIA TERMOTECNICA E ANTINCENDIO Via Roncari, 39a 21023 BESOZZO (VA) Tel. - Fax 0332/970477 - e-mail: PMerizzi@gmail.com PROGETTO DI IMPIANTO

Dettagli

PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO

PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO Servizio energia comprendente la fornitura, l esercizio, la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti termici e di condizionamento del Comune di Merate Edificio: Oggetto: 23 Area Cazzaniga

Dettagli

Continuiamo con l'analisi della seconda parte del D.M 12/04/96, successivamente tratteremo il Titolo V "Impianto interno di adduzione del gas".

Continuiamo con l'analisi della seconda parte del D.M 12/04/96, successivamente tratteremo il Titolo V Impianto interno di adduzione del gas. Continuiamo con l'analisi della seconda parte del D.M 12/04/96, successivamente tratteremo il Titolo V "Impianto interno di adduzione del gas". DM 12/04/1996 APERTURE DI AREAZIONE in locali per pubblico

Dettagli

COMUNE DI VALMONTONE

COMUNE DI VALMONTONE COMUNE DI VALMONTONE PROVINCIA DI ROMA INTERVENTO DI MESSA IN SICUREZZA DELLA SCUOLA MEDIA STATALE "GIORGI" PROGETTO ESECUTIVO PRIMA STESURA NOME FILE: DATA STESURA N. DISEGN. CONTR. APPROV. SOSTITUISCE

Dettagli

COMUNE DI LENTATE SUL SEVESO

COMUNE DI LENTATE SUL SEVESO COMUNE DI LENTATE SUL SEVESO PROVINCIA DI MONZA BRIANZA COMMITTENTE: via Matteotti n.8, Lentate sul Seveso (MB) P.iva 00985810969 C.F. 83000890158 CAPOGRUPPO PROGETTISTA e DIRETTORE LAVORI IMPIANTI: PROGETTISTA

Dettagli

COMUNE DI SEGRATE. Relazione Tecnica Centrale Termica ACS (DM 12/04/1996)

COMUNE DI SEGRATE. Relazione Tecnica Centrale Termica ACS (DM 12/04/1996) I&Q STUDIO TECNICO ASSOCIATO COMUNE DI SEGRATE PROVINCIA DI MILANO Progetto per i Lavori di Realizzazione Nuova Centrale Termica a Servizio di un Albergo D..M. 12/04/1996 (Norma di prevenzione incendi

Dettagli

PROGETTIMPIANTI s.r.l.

PROGETTIMPIANTI s.r.l. PROGETTIMPIANTI s.r.l. 23900 LECCO via Col di Lana 4 tel.0341.283579 fax 0341.352315 C.F/Partita IVA 02665250136 Papini Attilio cell. 348.2103697 Stefano cell. 348.5237890 - e-mail: info@progettimpianti.it

Dettagli

COMUNE DI FONTE NUOVA PROGETTO ESECUTIVO

COMUNE DI FONTE NUOVA PROGETTO ESECUTIVO COMUNE DI FONTE NUOVA PROVINCIA DI ROMA Lavori di adeguamento sismico ed efficientamento energetico dell'istituto Comprensivo "E.De Filippo" di via Brennero. PROGETTO ESECUTIVO PRIMA STESURA NOME FILE:

Dettagli

Laurea in Archite:ura

Laurea in Archite:ura UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTÁ DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA Laurea in Archite:ura Laboratorio Integrato di Progettazione Tecnica e Strutturale (Impianti Tecnici) a.a. 2016-2017 2 (Numero di

Dettagli

RICHIESTA PARERE DI CONFORMITA ANTINCENDIO

RICHIESTA PARERE DI CONFORMITA ANTINCENDIO Settore Patrimonio e Demanio Servizi Progettazione Manutenzione Fabbricati Corso Matteotti, 3 23900 Lecco, Italia Telefono 0341.295111 Fax 0341.295444 AMPLIAMENTO I.P.S.S.C.T.S. G. FUMAGALLI IN CASATENOVO

Dettagli

IMPIANTI TERMICI DIFFERENZE TRA IMPIANTI ALIMENTATI A GAS E IMPIANTI ALIMENTATI A LIQUIDO

IMPIANTI TERMICI DIFFERENZE TRA IMPIANTI ALIMENTATI A GAS E IMPIANTI ALIMENTATI A LIQUIDO IMPIANTI TERMICI DIFFERENZE TRA IMPIANTI ALIMENTATI A GAS E IMPIANTI ALIMENTATI A LIQUIDO Il DM 28/04/2005 ha per scopo l emanazione di disposizioni riguardanti la progettazione, la costruzione e l esercizio

Dettagli

RELAZIONE TECNICA. L impianto a gas metano è così costituito :

RELAZIONE TECNICA. L impianto a gas metano è così costituito : RELAZIONE TECNICA La presente relazione illustra le modalità di calcolo, le scelte progettuali e le caratteristiche dell impianto a gas metano relativo all impianto gas a servizio della palestra annessa

Dettagli

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 1

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 1 INDICE 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 1 2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1 3 TERMINI E DEFINIZIONI 3 4 IMPIANTO INTERNO 4 4.1 Punto d inizio e presa di pressione... 4 figura 1a Schema gruppo di misura e collegamento

Dettagli

RELAZIONE TECNICA ANTINCENDIO

RELAZIONE TECNICA ANTINCENDIO LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER ADEGUAMENTO ALLA NORMATIVA IN MATERIA DI PREVENZIONE INCENDI NELLE SCUOLE COMUNALI DI CUI AL DECRETO-LEGGE CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 8 NOVEMBRE 2013,

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ METANIZZAZIONE CENTRALE TERMICA DI VIA GIANO DELLA BELLA

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ METANIZZAZIONE CENTRALE TERMICA DI VIA GIANO DELLA BELLA METANIZZAZIONE CENTRALE TERMICA DI VIA GIANO DELLA BELLA PREMESSA La presente è una relazione di fattibilità tecnica dell intervento di metanizzazione sulla centrale termica a servizio della sede dell

Dettagli

SCHEDA INFORMATIVA GENERALE

SCHEDA INFORMATIVA GENERALE SCHEDA INFORMATIVA GENERALE Ditta proprietaria DIANNE HOLDING SRL Via Toniolo, 29 31028 VAZZOLA (TV) Ditta richiedente GI.DI. MECCANICA SPA Via Toniolo, 29 31028 VAZZOLA (TV) Indirizzo cantiere Via Toniolo,

Dettagli

BQ PRESS CARBON STEEL GAS Informativa su alcune prescrizioni UNI TS 11147: 2008 per impianti gas per uso domestico

BQ PRESS CARBON STEEL GAS Informativa su alcune prescrizioni UNI TS 11147: 2008 per impianti gas per uso domestico BQ PRESS CARBON STEEL GAS in accoppiamento a tubi di acciaio al carbonio non legato a parete sottile conformi alla norma UNI UNI EN 10305-3 nei diametri da 15 a 54 mm può essere utilizzato per la realizzazione

Dettagli

PREMESSA NORMATIVA E DATI DER LA PROGETTAZIONE ESECUTIVA

PREMESSA NORMATIVA E DATI DER LA PROGETTAZIONE ESECUTIVA PREMESSA Oggetto della presente relazione sono tutte quelle opere occorrenti per dare, completi e funzionanti in ogni loro parte, l impianto di riscaldamento, da installare nell ambito dei lavori di adeguamento

Dettagli

Norma UNI Protezione delle tubazioni gas durante i lavori nel sottosuolo.

Norma UNI Protezione delle tubazioni gas durante i lavori nel sottosuolo. RELAZIONE TECNICA PER LA REALIZZAZIONE DELL IMPIANTO DI ADDUZIONE DEL GAS-METANO A SERVIZIO DI UN EDIFICIO ADIBITO A CONDOMINIO SOLIDALE DI CINQUE UNITA ABITATIVE PIÙ UNA ZONA POLIVALENTE. Generalità La

Dettagli

Procedura di Calcolo Vasi di Espansione e Valvole di Sicurezza

Procedura di Calcolo Vasi di Espansione e Valvole di Sicurezza A) Regole di calcolo: Procedura di Calcolo Vasi di Espansione e Valvole di Sicurezza Dimensionamento valvole di sicurezza: Potenza Nominale caldaia: P = in kw Portata di scarico termico: P Wt = = in kg/h

Dettagli

Luca Monticelli. GEOMETRA via f.lli Di Dio Buscate

Luca Monticelli. GEOMETRA via f.lli Di Dio Buscate Luca Monticelli GEOMETRA via f.lli Di Dio 44 20010 Buscate 3494508099 geom.lucamonticelli@gmail.com PROGETTAZIONE E DIMENSIONAMENTO LINEA DI ADDUZIONE GAS RELAZIONE TECNICA UBICAZIONE IMPIANTO CENTRO SPORTIVO

Dettagli

Vademecum illustrato Impianti gas domestici UNI :2015. Certifico Srl - IT N.1

Vademecum illustrato Impianti gas domestici UNI :2015. Certifico Srl - IT N.1 Vademecum illustrato Impianti gas domestici UNI 7129-1:2015 Certifico Srl - IT N.1 Indice Premessa... 3 1. Dimensionamento impianto interno... 4 2. Materiali - Tubazioni... 4 2.1 Tubi di acciaio... 5 Tubi

Dettagli

COMUNE DI CASSINO PROVINCIA DI FROSINONE VALUTAZIONE DEL PROGETTO PREVENZIONE INCENDI. (ai sensi dell art. 3 del DPR n.

COMUNE DI CASSINO PROVINCIA DI FROSINONE VALUTAZIONE DEL PROGETTO PREVENZIONE INCENDI. (ai sensi dell art. 3 del DPR n. COMUNE DI CASSINO PROVINCIA DI FROSINONE Progetto: VALUTAZIONE DEL PROGETTO PREVENZIONE INCENDI (ai sensi dell art. 3 del DPR 01-08-2011 n. 151) IMPIANTO TERMICO Attività n 74.3 categoria C ai sensi del

Dettagli

IMPIANTI TERMICI POTENZIALITA ALIMENTAZIONE AI FINI DELLA PREVENZIONE INCENDI SI POSSONO DISTINGUERE PER:

IMPIANTI TERMICI POTENZIALITA ALIMENTAZIONE AI FINI DELLA PREVENZIONE INCENDI SI POSSONO DISTINGUERE PER: IMPIANTI TERMICI AI FINI DELLA PREVENZIONE INCENDI SI POSSONO DISTINGUERE PER: POTENZIALITA ALIMENTAZIONE Per calcolare P totale, si sommano non si sommano Impianti termici Norme Impianti termici Per impianti

Dettagli

Collana: Manuali pratici Autore: CIG Edizione: I (2008) ISBN: Impianti a gas Applicare la norma UNI 7129 parte I Impianto interno

Collana: Manuali pratici Autore: CIG Edizione: I (2008) ISBN: Impianti a gas Applicare la norma UNI 7129 parte I Impianto interno Collana: Manuali pratici Autore: CIG Edizione: I (2008) ISBN: 978-88-95730-06-6 ERRATA CORRIGE Aprile 2009 MANUALE PRATICO Impianti a gas Applicare la norma UNI 7129 parte I Impianto interno Punto del

Dettagli

06 REQUISITI GENERALI

06 REQUISITI GENERALI REQUISITI GENERALI Requisisti Generali DM 08/03/85 allegato 0, lettera e): L'impianto deve essere provvisto di un interruttore generale installato in posizione segnalata, atto a porre fuori tensione l'impianto

Dettagli

1 DESCRIZIONE GENRALE 2 - PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI

1 DESCRIZIONE GENRALE 2 - PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI SOMMARIO 1 DESCRIZIONE GENRALE... 3 2 - PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI... 3 3 TERMINI E DEFINIZIONI... 4 4 CLASSIFICAZIONE... 5 5 MATERIALI... 5 5.1 TUBAZIONI... 5 5.2 VALVOLE/RUBINETTI... 6 5.3 CURVE,

Dettagli

CIRCOLARE MINISTERO DELL'INTERNO. 25 novembre 1969 n. 68. Norme di sicurezza per impianti termici a gas di rete.

CIRCOLARE MINISTERO DELL'INTERNO. 25 novembre 1969 n. 68. Norme di sicurezza per impianti termici a gas di rete. CIRCOLARE MINISTERO DELL'INTERNO 25 novembre 1969 n. 68 Norme di sicurezza per impianti termici a gas di rete. Questo Ministero ha esaminato le considerazioni e proposte formulate dall'associazione Nazionale

Dettagli

GRUPPI ELETTROGENI e UNITA DI COGENERAZIONE

GRUPPI ELETTROGENI e UNITA DI COGENERAZIONE GRUPPI ELETTROGENI e UNITA DI COGENERAZIONE Campo di applicazione DM 13/07/2011 Gruppi e unità di cogenerazione di nuova realizzazione con potenza nominale complessiva fino a 10.000 KW (potenza meccanica

Dettagli

Generatore di calore a gasolio MAXY

Generatore di calore a gasolio MAXY Generatore di calore a gasolio MAXY Ideali per capannoni, stabilimenti, allevamenti, strutture sportive, esposizioni e fiere di medio-alta dimensione (portata aria da 5.000 a 12.500 mc/h). Alcuni modelli

Dettagli

CAPITOLATO TECNICO SPECIALE DI APPALTO SPECIFICHE TECNICHE OPERE IMPIANTISTICHE: IMPIANTO GAS

CAPITOLATO TECNICO SPECIALE DI APPALTO SPECIFICHE TECNICHE OPERE IMPIANTISTICHE: IMPIANTO GAS Indice CAPITOLATO TECNICO SPECIALE DI APPALTO SPECIFICHE TECNICHE OPERE IMPIANTISTICHE: IMPIANTO GAS... 2 Premessa... 2 PRODOTTI DA COSTRUZIONE IMPIANTO GAS... 3 CODICE CAPITOLO TOS16_PR.P30... 4 TUBAZIONI,

Dettagli

MINISTERO DELL INDUSTRIA DEL COMMERCIO E DELL ARTIGIANATO DECRETO 12 APRILE 1996

MINISTERO DELL INDUSTRIA DEL COMMERCIO E DELL ARTIGIANATO DECRETO 12 APRILE 1996 MINISTERO DELL INDUSTRIA DEL COMMERCIO E DELL ARTIGIANATO DECRETO 12 APRILE 1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l esercizio degli impianti

Dettagli

ELENCO DELLA DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE PER MANIFESTAZIONE CON PUBBLICO SPETTACOLO

ELENCO DELLA DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE PER MANIFESTAZIONE CON PUBBLICO SPETTACOLO ELENCO DELLA DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE PER MANIFESTAZIONE CON PUBBLICO SPETTACOLO SAFETY E SECURITY RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA DELLE MISURE DI SAFETY E SECURITY ADOTTATE CONCERNENTE: CALCOLO DELLA

Dettagli

NORMATIVA DECRETO MINISTERIALE 14 MAGGIO 2004 CONSIGLI PER LA REALIZZAZIONE DELL'IMPIANTO ESTRATTO DELLE NORME UNI CIG

NORMATIVA DECRETO MINISTERIALE 14 MAGGIO 2004 CONSIGLI PER LA REALIZZAZIONE DELL'IMPIANTO ESTRATTO DELLE NORME UNI CIG NORMATIVA DECRETO MINISTERIALE 14 MAGGIO 2004 CONSIGLI PER LA REALIZZAZIONE DELL'IMPIANTO ESTRATTO DELLE NORME UNI CIG DECRETO MINISTERIALE 14 MAGGIO 2004 NORME DI SICUREZZA PER LA PROGETTAZIONE, LA COSTRUZIONE,

Dettagli

CODICI NON CONFORMITA COMUNE DI COMO STAGIONI TERMICHE E POTENZA TERMICA AL FOCOLARE NOMINALE INFERIORE A 35 kw

CODICI NON CONFORMITA COMUNE DI COMO STAGIONI TERMICHE E POTENZA TERMICA AL FOCOLARE NOMINALE INFERIORE A 35 kw CODICI NON CONFORMITA COMUNE DI COMO STAGIONI TERMICHE 2017 2018 E 2018 2019 POTENZA TERMICA AL FOCOLARE NOMINALE INFERIORE A 35 kw CODICE NON CONFORMITA A 1 A 2 A 3 A 4 A 5 A 6 A 7 A 8 A9 A 10 A 11 A

Dettagli

IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO E VENTILAZIONE NELLE ATTIVITA SOGGETTE AL CONTROLLO DEI VV.F.

IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO E VENTILAZIONE NELLE ATTIVITA SOGGETTE AL CONTROLLO DEI VV.F. IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO E VENTILAZIONE NELLE ATTIVITA SOGGETTE AL CONTROLLO DEI VV.F. A cura dell Ing. Cira Piscicelli Direttore vice Dirigente presso la Direzione Regionale VV.F. Campania Decreto

Dettagli

RELAZIONE ADDUZIONE GAS METANO UNITA' IMMOBILIARI

RELAZIONE ADDUZIONE GAS METANO UNITA' IMMOBILIARI RELAZIONE ADDUZIONE GAS METANO UNITA' IMMOBILIARI FABBRICATO A-ERS Azienda Regionale Territoriale per l'edilizia della Spezia via XXIV Maggio 369 19125 La Spezia REGIONE LIGURIA PROGRAMMA SOCIAL HOUSING

Dettagli

A MMINIS TRAZIONE PROVINCIALE DI IMPERIA

A MMINIS TRAZIONE PROVINCIALE DI IMPERIA A MMINIS TRAZIONE PROVINCIALE DI IMPERIA COLLETTAMENTO REFLUI DEL DIANESE ADDUZIONE AL DEPURATORE DI IMPERIA NONCHE' REALIZZAZIONE RETE IDRICA - 1 LOTTO - PROGETTO ESECUTIVO Tavola n Scala TIM 106 2010

Dettagli

NORME UNI IN PARTICOLARE PER CONDOTTE DI METANO

NORME UNI IN PARTICOLARE PER CONDOTTE DI METANO QUESITO Riferimenti normativi impianti gas metano in attività produttive. Buongiorno. Una domanda in merito agli impianti termici alimentati a gas metano installati in locali destinati ad attività produttive.

Dettagli

NORME DI SICUREZZA ANTINCENDI PER GLI EDIFICI DI CIVILE ABITAZIONE

NORME DI SICUREZZA ANTINCENDI PER GLI EDIFICI DI CIVILE ABITAZIONE Decreto Ministeriale 16 maggio 1987, n. 246 NORME DI SICUREZZA ANTINCENDI PER GLI EDIFICI DI CIVILE ABITAZIONE Sono approvate le norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione contenute

Dettagli

ATTIVITA ISPETTIVA Febbraio 2014 Novembre 2016

ATTIVITA ISPETTIVA Febbraio 2014 Novembre 2016 ATTIVITA ISPETTIVA Febbraio 2014 Novembre 2016 Apef ha eseguito verifiche su 29767 impianti, di cui 7898 impianti provvisti di dichiarazione di avvenuta manutenzione. totale impianti 29767 totale impianti

Dettagli

RELAZIONE TECNICA PREVENZIONE INCENDI EDIFICIO CIVILE AUTORIMESSE PUBBLICHE E PRIVATE DEL PIANO NTERRATO

RELAZIONE TECNICA PREVENZIONE INCENDI EDIFICIO CIVILE AUTORIMESSE PUBBLICHE E PRIVATE DEL PIANO NTERRATO s.m..i EDIFICIO CIVILE E AUTORIMESSE PUBBLICHE E PRIVATE DEL PIANO NTERRATO 1 PREMESSA Il progetto prevede la realizzazione ex novo di un fabbricato con destinazione residenziale dotato, al piano interrato,

Dettagli

Sommario 1. PREMESSA IDENTIFICAZIONE DELLE ATTIVITA SOGGETTE DI CUI AL DPR 151/ NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 2

Sommario 1. PREMESSA IDENTIFICAZIONE DELLE ATTIVITA SOGGETTE DI CUI AL DPR 151/ NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 2 Sommario 1. PREMESSA... 2 2. IDENTIFICAZIONE DELLE ATTIVITA SOGGETTE DI CUI AL DPR 151/2011... 2 3. NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 2 4. AUTORIMESSA CONDOMINIALE... 2 4.1. Caratteristiche generali... 2 4.2.

Dettagli

DECRETO MINISTERIALE 12 aprile 1996 (G. U. n. 103, del 4 maggio 1996 S. g.) - INTEGRAZIONI lettera/circolare 11/06/96 e Decreto 23/07/01 -

DECRETO MINISTERIALE 12 aprile 1996 (G. U. n. 103, del 4 maggio 1996 S. g.) - INTEGRAZIONI lettera/circolare 11/06/96 e Decreto 23/07/01 - DECRETO MINISTERIALE 12 aprile 1996 (G. U. n. 103, del 4 maggio 1996 S. g.) - INTEGRAZIONI lettera/circolare 11/06/96 e Decreto 23/07/01 - APPROVAZIONE DELLA REGOLA TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI PER LA

Dettagli

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA COMUNE DI MILANO Settore Edilizia Scolastica GRUPPO 5 - ZONA 7 - SCUOLA N 6483 RELAZIONE DESCRITTIVA DELLE OPERE DA REALIZZARE PER L ADEGUAMENTO DELL IMPIANTO ANTINCENDIO NELLA SCUOLA MATERNA IN VIA DON

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI POLO UNIVERSITARIO FACOLTA DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA RICHIESTA PARERE DI CONFORMITA ANTINCENDIO ELENCO ELABORATI GENERALI 09_RELANT IMPIANTO IDRICO ANTINCENDIO RELAZIONE

Dettagli

RELAZIONE TECNICA VV.F

RELAZIONE TECNICA VV.F RELAZIONE TECNICA VV.F 1 CONDOTTA La condotta è stata progettata e sarà costruita in conformità al D.M. 17.04.2008 ed al relativo allegato Allegato A - Regola tecnica per la progettazione, costruzione,

Dettagli

DECRETO 12 APRILE 1996

DECRETO 12 APRILE 1996 DECRETO 12 APRILE 1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi ARTICOLO 1 CAMPO

Dettagli

ALLEGATI TECNICI OBBLIGATORI (D.M. 37/08, Delibera 40/04 e succ. mod.)

ALLEGATI TECNICI OBBLIGATORI (D.M. 37/08, Delibera 40/04 e succ. mod.) Foglio n _1_di_6_ ALLEGATI TECNICI OBBLIGATORI (D.M. 37/08, Delibera 40/04 e succ. mod.) Intervento su impianto gas portata termica (Q n )= 32,7 kw tot Impresa/Ditta:_TERMOIDRAULICA TOTTI E ILARI Resp.

Dettagli

N 1 alla versione in lingua italiana. DEL 15 settembre NORMA UNI (dicembre 2015)

N 1 alla versione in lingua italiana. DEL 15 settembre NORMA UNI (dicembre 2015) NORMA UNI 7129-1 (dicembre 2015) servizio Parte 1: Impianto interno 4.1 4 Testo Nel primo paragrafo sostituire rubinetti dotati di chiave, nicchie ed armadietti ad uso esclusivo con chiave, altri dispositivi

Dettagli

MINISTERO DELL INDUSTRIA DEL COMMERCIO E DELL ARTIGIANATO DECRETO 12 APRILE 1996

MINISTERO DELL INDUSTRIA DEL COMMERCIO E DELL ARTIGIANATO DECRETO 12 APRILE 1996 MINISTERO DELL INDUSTRIA DEL COMMERCIO E DELL ARTIGIANATO DECRETO 12 APRILE 1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l esercizio degli impianti

Dettagli

ALLEGATI OBBLIGATORI (legge 46/90, D.M. 20 febbraio 1992)

ALLEGATI OBBLIGATORI (legge 46/90, D.M. 20 febbraio 1992) ALLEGATI OBBLIGATORI (legge 46/90, D.M. 20 febbraio 1992) Impresa / Ditta: Resp. Tecnico / Titolare: Sez. I: Riferimenti inerenti la documentazione Quadro A Dichiarazione di conformità (1) n Committente:.

Dettagli

IL MINISTRO DELL INTERNO

IL MINISTRO DELL INTERNO IL MINISTRO DELL INTERNO DECRETO 12 APRILE 1996 APPROVAZIONE DELLA REGOLA TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI PER LA PROGETTAZIONE, LA COSTRUZIONE E L'ESERCIZIO DI IMPIANTI TERMICI ALIMENTATI DA COMBUSTIBILI

Dettagli

Il codice di prevenzione incendi D.M. 3 agosto 2015

Il codice di prevenzione incendi D.M. 3 agosto 2015 ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI NUORO CORSO BASE DI PREVENZIONE INCENDI Modulo 11.3 Il codice di prevenzione incendi D.M. 3 agosto 2015 V.3 Vani degli ascensori ing. G. Lampis 1 Scopo e campo

Dettagli

Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 103 SOMMARIO MINISTERO DELL INTERNO

Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 103 SOMMARIO MINISTERO DELL INTERNO SOMMARIO MINISTERO DELL INTERNO DECRETO MINISTERIALE 12 aprile 1996. - Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l esercizio degli impianti termici

Dettagli

IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI CALORE

IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI CALORE IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI CALORE ALIMENTATI DA COMBUSTIBILI GASSOSI Bozza di Regola Tecnica Indice generale Titolo 1 Generalità e disposizioni comuni...6 1.1. Termini, definizioni e tolleranze dimensionali...6

Dettagli

ALLEGATO ALL ATTESTAZIONE DI CORRETTA ESECUZIONE DELL IMPIANTO

ALLEGATO ALL ATTESTAZIONE DI CORRETTA ESECUZIONE DELL IMPIANTO Pag. 1 Codice punto di riconsegna e impianto di utenza:... Codice di accertamento:... ALLEGATO ALL ATTESTAZIONE DI CORRETTA ESECUZIONE DELL IMPIANTO A GAS DI CUI AL MODELLO I/40 Intervento su impianto

Dettagli

DOMANDA: Le chiedo gentilmente se la nuova normativa sul gas prevede la tubazione del gas in multistrato e come deve essere installato.

DOMANDA: Le chiedo gentilmente se la nuova normativa sul gas prevede la tubazione del gas in multistrato e come deve essere installato. Faq. 446 info@ctenergia.it newsletter@tiemme.com DOMANDA: Le chiedo gentilmente se la nuova normativa sul gas prevede la tubazione del gas in multistrato e come deve essere installato. RISPOSTA: La normativa

Dettagli

Uni 7129 Impianti a gas metano

Uni 7129 Impianti a gas metano Cnos-Fap L Aquila Uni 7129 Impianti a gas metano Raccomandazioni e modalità di applicazione Prof. Duilio Tazzi 15/03/2016 1 UNI 7129 Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione

Dettagli

CONTROLLO E MANUTENZIONE IMPIANTI A GASOLIO OLTRE 35 kw (da UNI 8364) {PRIVATE } {PRIVATE }Scheda indicativa del rapporto di controllo

CONTROLLO E MANUTENZIONE IMPIANTI A GASOLIO OLTRE 35 kw (da UNI 8364) {PRIVATE } {PRIVATE }Scheda indicativa del rapporto di controllo CONTROLLO E MANUTENZIONE IMPIANTI A GASOLIO OLTRE 35 kw (da UNI 8364) {PRIVATE } {PRIVATE }Scheda indicativa del rapporto di controllo Centrale termica Città Via N Proprietà Documentazione tecnica di centrale

Dettagli

SEZIONE V3 VANI DEGLI ASCENSORI

SEZIONE V3 VANI DEGLI ASCENSORI V.3.1 Scopo e campo di applicazione La presente regola tecnica verticale ha per scopo l'emanazione di disposizioni di prevenzione incendi riguardanti i vani degli ascensori per trasporto di persone e merci

Dettagli

D.M. 30/11/1983 e successive modifiche

D.M. 30/11/1983 e successive modifiche D.M. 30/11/1983 e successive modifiche TERMINI, DEFINIZIONI GENERALI E SIMBOLI GRAFICI DI PREVENZIONI INCENDI Dott. Ing. Paolo Maurizi DECRETO CON UNICO ARTICOLO IN CUI SI APPROVANO DUE ALLEGATI: ALLEGATO

Dettagli

Allegati tecnici obbligatori alla dichiarazione di conformità (D.M. 37/08; Delibera AEEG 40/14 e successive modifiche)

Allegati tecnici obbligatori alla dichiarazione di conformità (D.M. 37/08; Delibera AEEG 40/14 e successive modifiche) Allegati tecnici obbligatori alla dichiarazione di conformità (D.M. 37/08; Delibera AEEG 40/14 e successive modifiche) SEZIONE 1 Quadro A: dati dell impresa installatore IMPRESA / DITTA CF/P. IVA.. RESP.

Dettagli

MINISTERO DELL INTERNO

MINISTERO DELL INTERNO MINISTERO DELL INTERNO DECRETO MINISTERIALE 12 aprile 1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l esercizio degli impianti termici alimentati

Dettagli

IMPIANTI TERMICI POTENZIALITA ALIMENTAZIONE AI FINI DELLA PREVENZIONE INCENDI SI POSSONO DISTINGUERE PER:

IMPIANTI TERMICI POTENZIALITA ALIMENTAZIONE AI FINI DELLA PREVENZIONE INCENDI SI POSSONO DISTINGUERE PER: IMPIANTI TERMICI AI FINI DELLA PREVENZIONE INCENDI SI POSSONO DISTINGUERE PER: POTENZIALITA ALIMENTAZIONE Per calcolare P totale, si sommano non si sommano I bruciatori all esterno dell edificio non concorrono

Dettagli

DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITA' REGOLATA DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI ANTINCENDIO (Decreto All. I - Parte B) B2 - RELAZIONE TECNICA

DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITA' REGOLATA DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI ANTINCENDIO (Decreto All. I - Parte B) B2 - RELAZIONE TECNICA DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITA' REGOLATA DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI ANTINCENDIO (Decreto 4.5.1998 - All. I - Parte B) B2 - RELAZIONE TECNICA La relazione tecnica è redatta a dimostrazione dell'osservanza

Dettagli

MINISTERO DELL'INTERNO

MINISTERO DELL'INTERNO (Pubblicato sulla GUSG n. 256 del 3 novembre 2007) MINISTERO DELL'INTERNO DECRETO 22 Ottobre 2007 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la installazione di motori a combustione interna

Dettagli

RISTRUTTURAZIONE EX SCUOLA LEONARDO DA VINCI E RIATTAZIONE A PALAZZO COMUNALE

RISTRUTTURAZIONE EX SCUOLA LEONARDO DA VINCI E RIATTAZIONE A PALAZZO COMUNALE RISTRUTTURAZIONE EX SCUOLA LEONARDO DA VINCI E RIATTAZIONE A PALAZZO COMUNALE IMPIANTO IDRICO SANITARIO 1. Oggetto La presente relazione riguarda il dimensionamento dell impianto idrico-sanitario dell

Dettagli

Titolo IV: installazione in fabbricati destinati anche ad altro uso o in locali inseriti nella volumetria del fabbricato servito.

Titolo IV: installazione in fabbricati destinati anche ad altro uso o in locali inseriti nella volumetria del fabbricato servito. MINISTERO DELL'INTERNO DECRETO MINISTERIALE 12 aprile 1996 Testo coordinato con le modifiche ( in corsivo) apportate dal D.M. 23/07/2001 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la

Dettagli

MINISTERO DELL'INTERNO

MINISTERO DELL'INTERNO MINISTERO DELL'INTERNO DECRETO 12 aprile 1996. (pubblicato nel S.O.G.U. n. 74 del 4 maggio 1996) Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l esercizio

Dettagli

(2) Con riferimento al presente provvedimento sono state emanate le seguenti istruzioni:

(2) Con riferimento al presente provvedimento sono state emanate le seguenti istruzioni: D.M. 12 aprile 1996 (1). Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi (2). (1) Pubblicato

Dettagli

Titolo I GENERALITA' E DISPOSIZIONI COMUNI

Titolo I GENERALITA' E DISPOSIZIONI COMUNI Allegato REGOLA TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI PER LA INSTALLAZIONE DI MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA ACCOPPIATI A MACCHINA GENERATRICE ELETTRICA O AD ALTRA MACCHINA OPERATRICE E DI UNITA' DI COGENERAZIONE

Dettagli

Allegato. Titolo I GENERALITA' E DISPOSIZIONI COMUNI. Capo I Generalita'

Allegato. Titolo I GENERALITA' E DISPOSIZIONI COMUNI. Capo I Generalita' Allegato REGOLA TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI PER LA INSTALLAZIONE DI MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA ACCOPPIATI A MACCHINA GENERATRICE ELETTRICA O AD ALTRA MACCHINA OPERATRICE E DI UNITA' DI COGENERAZIONE

Dettagli

REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI VILLORBA ADEGUAMENTO ANTINCENDIO DELLA SEDE COMUNALE DI VILLORBA PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO

REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI VILLORBA ADEGUAMENTO ANTINCENDIO DELLA SEDE COMUNALE DI VILLORBA PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI VILLORBA ADEGUAMENTO ANTINCENDIO DELLA SEDE COMUNALE DI VILLORBA Committente: COMUNE DI VILLORBA Treviso, gennaio 2019 Il Progettista: Ing. Aleardo Scalco

Dettagli

D.M. 12 APRILE Il Ministero dell'interno; Vista la Legge 27 dicembre 1941, n. 1570; Visto l'art.1 della Legge 13 maggio 1961, n.

D.M. 12 APRILE Il Ministero dell'interno; Vista la Legge 27 dicembre 1941, n. 1570; Visto l'art.1 della Legge 13 maggio 1961, n. D.M. 12 APRILE 1996 APPROVAZIONE DELLA REGOLA TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI PER LA PROGETTAZIONE, LA COSTRUZIONE E L'ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI TERMICI ALIMENTATI DA COMBUSTIBILI GASSOSI. Il Ministero dell'interno;

Dettagli

Asilo nido: struttura educativa destinata ai bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni.

Asilo nido: struttura educativa destinata ai bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni. . Asilo nido: struttura educativa destinata ai bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni. La scuola materna o comunemente chiamata asilo (per bambini dai 3 ai 6 anni) rientra nell attività «scuole»

Dettagli

(1/circ) Con riferimento al presente provvedimento sono state emanate le seguenti istruzioni:

(1/circ) Con riferimento al presente provvedimento sono state emanate le seguenti istruzioni: D.M. 12 aprile 1996 (1). Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi (1/circ).

Dettagli

La presente relazione é parte integrante del Progetto da realizzare nel territorio Comunale di

La presente relazione é parte integrante del Progetto da realizzare nel territorio Comunale di RELAZIONE TECNICA SUGLI IMPIANTI La presente relazione é parte integrante del Progetto da realizzare nel territorio Comunale di Rossano, relativo al PARCHEGGIO S.ANTONIO A SERVIZIO DELLA STRUTTURA PER

Dettagli

Versione comprensiva delle modifiche introdotte da atti legislativi successivi fino alla data del 31/12/2005 IL MINISTRO DELL'INTERNO

Versione comprensiva delle modifiche introdotte da atti legislativi successivi fino alla data del 31/12/2005 IL MINISTRO DELL'INTERNO Decreto Ministeriale del 12/04/1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi.

Dettagli

PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO IDROTERMOSANITARIO

PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO IDROTERMOSANITARIO DELIBERA G.R.T. N 947 DEL 15/11/2010 LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DI 4 ALLOGGI E.R.P. SITI NEI COMUNI DI RAPOLANO TERME, TORRITA DI SIENA E SAN GIOVANNI D ASSO FASE XI INT. 19 PROGETTO ESECUTIVO

Dettagli

ALLEGATO ALL ATTESTAZIONE DI CORRETTA ESECUZIONE DELL IMPIANTO

ALLEGATO ALL ATTESTAZIONE DI CORRETTA ESECUZIONE DELL IMPIANTO Tipo di intervento effettuato Eseguito come: Mod. PQ Pag. 1 (da compilarsi a cura di NED S.r.l.) Codice punto di riconsegna e impianto di utenza:... Codice di accertamento:... ALLEGATO ALL ATTESTAZIONE

Dettagli

Il Sottoscritto:. titolare / legale rappresentante dell Impresa/Ditta (ragione. sociale.. ) con sede nel Comune di:. (prov. ), tel..., Via..

Il Sottoscritto:. titolare / legale rappresentante dell Impresa/Ditta (ragione. sociale.. ) con sede nel Comune di:. (prov. ), tel..., Via.. Foglio n o Allegati Obbligatori (L. 46/90, D.M. 20/02/92) Impianto gas di portata termica totale (Q n ) (*) =..kw tot Il Sottoscritto:. titolare / legale rappresentante dell Impresa/Ditta (ragione sociale..

Dettagli

Allegato, titolo IV, punto 4.4.3, lettera d): è stata così sostituita dal D.M. 19 febbraio 1997.

Allegato, titolo IV, punto 4.4.3, lettera d): è stata così sostituita dal D.M. 19 febbraio 1997. Decreto Ministeriale del 12/04/1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi.

Dettagli

MINISTERO DELL'INTERNO

MINISTERO DELL'INTERNO MINISTERO DELL'INTERNO DECRETO MINISTERIALE 12 aprile 1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio degli impianti termici alimentati

Dettagli

ALLEGATI TECNICI OBBLIGATORI al modulo: Allegato I/40 Dichiarazione di Conformità

ALLEGATI TECNICI OBBLIGATORI al modulo: Allegato I/40 Dichiarazione di Conformità ALLEGATI TECNICI OBBLIGATORI al modulo: Allegato I/40 Dichiarazione di Conformità SEZIONE 1 Foglio n o 1 Quadro A: dati dell impresa installatrice IMPRESA / DITTA (abilitata). CF/P. IVA. RESP. TECNICO

Dettagli

Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi. da combustibili gassosi. Dott.Ing.Giovanni Vassallo 1

Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi. da combustibili gassosi. Dott.Ing.Giovanni Vassallo 1 D.M.12 Aprile 1996 (G. U. n. 103 del 4/05/1996) Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la costruzione e l esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi Dott.Ing.Giovanni

Dettagli