Emanuele Ferretti NORMATIVA E VALORI DI RIFERIMENTO PER LE CIANOTOSSINE.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Emanuele Ferretti NORMATIVA E VALORI DI RIFERIMENTO PER LE CIANOTOSSINE."

Transcript

1 Bari, 6-7 dicembre 2011 Cianobatteri nelle acque destinate al consumo umano: Analisi dei dati, gestione del rischio, principi, criteri e metodi di comunicazione del rischio NORMATIVA E VALORI DI RIFERIMENTO PER LE CIANOTOSSINE. Emanuele Ferretti Reparto Igiene delle Acque Interne Dip. Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria

2 Il D.L. 31/2001 e s.m.i. stabilisce i parametri di qualità per le acque destinate al consumo umano in recepimento della direttiva 98/83/CE. La definizione dei parametri e dei valori parametrici nella direttiva, così come il recepimento nazionale di questi, è basato sulle conoscenze scientifiche disponibili tenendo conto del principio di precauzione, al fine di garantire che le acque possano essere consumate in condizioni di sicurezza nell'intero arco della vita. I valori parametrici individuati sono in genere fondati sugli orientamenti stabiliti dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

3 Il Decreto legislativo 31/2001 non include direttamente i cianobatteri e le cianotossine tra i parametri di tipo microbiologico o chimico da ricercare nelle acque destinate al consumo umano. Tuttavia, nell Avvertenza dell Allegato I sono inseriti 9 parametri accessori, tra cui un generale parametro alghe, che possono essere ricercati a giudizio delle Autorità competenti. Per i gruppi alghe, funghi, nematodi e protozoi non sono specificati taxa o famiglie e non sono definiti valori di parametro.

4 Ciò, infatti, rientra nelle disposizioni dell Articolo 4, comma 2, lettera a, dove è sancito che le acque destinate al consumo umano non devono contenere microrganismi e parassiti, né altre sostanze, in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana. Il Decreto vincola comunque le Autorità sanitarie a considerare i cianobatteri e i loro derivati tossici nei piani di ricerca e controllo delle risorse idropotabili, qualora le condizioni degli approvvigionamenti siano tali da rendere plausibile una loro presenza.

5 Articolo 8, comma 3 è specificato che le Autorità sanitarie competenti devono assicurare una ricerca supplementare, caso per caso, delle sostanze e dei microrganismi per i quali non sono stati fissati valori di parametro a norma dell'allegato I, qualora vi sia motivo di sospettare la presenza in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana. Si applica sia ai per i parametri accessori riportati, sia ad altri per altri microrganismi potenzialmente pericolosi che non sono specificati per taxa o generi, come nel caso dell eterogeneo gruppo dei cianobatteri e delle loro tossine. La valutazione del rischio relativamente a parametri non espressamente inclusi nel D.Lgs. 31/2001 deve necessariamente basarsi sulle conoscenze scientifiche disponibili tenendo in fondamentale considerazione le indicazioni emanate dall OMS.

6 DEFINIZIONE DEI VALORI GUIDA LE CIANOTOSSINE In un addendum alla seconda edizione (1998) sulla base dei dati disponibili (Tolerable Daily Intake, TDI di 0,04 μg/kg pc/giorno), assumendo una quota significativa (80%) di esposizione correlata al consumo di acqua, è stato fissato un valore guida di 0,001 mg/l (pari a 1 μg/l) per la MC-LR, il composto ritenuto più diffuso e più tossico. Tale valore indicato anche nella più recente edizione delle Linee Guida WHO sulle acque potabili del luglio 2011, è a tutt oggi provvisorio in quanto relativo alla sola MC-LR e definito su una limitata base di dati, e può essere oggetto di revisioni alla luce di nuove conoscenze scientifiche.

7 A livello internazionale i vari paesi hanno focalizzato la propria attenzione sulle microcistine prodotte da Microcystis aeruginosa e Planktothrix agardhii adottando in molti casi i valori guida per l acqua potabile. Questo perché le microcistine sono ampiamente considerate come la più importante causa di possibili danni per la salute umana da cianobatteri su scala mondiale. Molte linee guida hanno preso come riferimento il valore guida provvisorio di 1 μg/l per la microcistina-lr in acqua potabile fissato nel 1998 dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Tale valore è stato peraltro adottato come valore massimo ammissibile in diversi Paesi della UE ed extra-ue.

8

9

10 Richiesta di fissazione di una VMA per le cianotossine da parte di un autorità sanitaria Ministero della Salute richiede parere all Istituto Superiore di Sanità

11 Il valore stabilito dalla WHO per la MC-LR (composto più tossico all interno della classe delle microcistine, pari a 1,0 μg/l è considerato adeguato allo scopo. La necessità di considerare anche l esposizione a congeneri diversi dalla MC-LR richiede tuttavia la fissazione di un limite da applicare alla somma delle diverse microcistine potenzialmente presenti; a tal fine, viene condiviso l approccio basato sull applicazione dei Toxicity Equivalent Factors (TEF), similmente a quanto adottato per il controllo delle diossine sebbene non si consideri ancora sufficientemente adeguato lo stato della definizione dei fattori di equivalenza tra le microcistine, relativamente agli effetti acuti, a breve e lungo termine.

12 Ikehara T, Imamura S, Sano T, Nakashima J, Kuniyoshi K, Oshiro N, Yoshimoto M, Yasumoto T. The effect of structural variation in 21 microcystins on their inhibition of PP2A and the effect of replacing cys269 with glycine. Toxicon (4):

13 Pertanto un valore massimo ammissibile deve essere stabilito per la MC-LR, pari al valore guida stabilito dalla WHO di 1,0 μg/l, riferendosi al contenuto di tossina totale (intra ed extracellulare); sulla base di un approccio ampiamente conservativo nei confronti della protezione della salute, con sovrastima nella valutazione della tossicità, tale valore deve essere riferito alla somma delle concentrazioni dei diversi congeneri di MCs presenti nel campione (considerati come equivalenti di MC-LR). A tal fine devono essere ricercati i congeneri di microcistine determinabili al meglio delle potenzialità analitiche disponibili e, come criterio minimo, i congeneri per i quali sono attualmente commercialmente disponibili standard analitici, Dem-MC-RR, MC-RR, MC-YR, Dem-MC-LR, MC-LR, MC-LA, MC- LY, MC-LF, MC-LW.

14 DETERMINAZIONE delle MC screening (ELISA): risponde aspecificamente a tutti i composti contenenti l ADDA, compresi possibili prodotti di degradazione o coniugazione, e presenta quindi la tendenza a sovrastimare il contenuto di MC presenti. La risposta fornita dal test è aspecifica e semi-quantitativa e in casi di positività, soprattutto a livelli nell intorno del valore guida, è necessari confermare le analisi avvalendosi di metodi chimici avanzati quali HPLC-DAD e LC/MS. L applicazione di tali metodi deve, essere finalizzata a determinare i diversi congeneri di MC al meglio delle potenzialità analitiche disponibili. Ai sensi dell art. 8 del D.Lgs 31/2001 è anche raccomandato per la ricerca delle cianotossine l utilizzo di metodi ufficiali elaborati dall ISS, al fine di armonizzare le valutazioni analitiche.

15 TIC di una miscela standard di 7 Microcistine a 1,8 ng/ml ottenuto mediante LC-MS-MS MC-RR MC-LF MC-LY MC-LA MC-dem-RR MC-LR MC-LW

16 Richiesta di fissazione di una VMA per le cianotossine da parte di una ASL Ministero della Salute ha richiesto parere all ISS ISS determina una VMA per la MC-LR, pari a 1,0 μg/l di tossina totale riferito alla somma delle concentrazioni dei diversi congeneri di MCs presenti nel campione (considerati come equivalenti di MC-LR). ISS: Linee Guida nazionali per la gestione del rischio da cianobatteri in acque destinate a consumo umano CSS: Fissa una VMA per la MC-LR, pari a 1,0 μg/l di tossina totale

17 Presa d atto del legislatore: i cianobatteri, pur naturalmente presenti nei corpi idrici, possono comportare gravi ripercussioni sulla salute dell uomo e sulla fruibilità delle acque potabili di origine superficiale. La definizione dei valori di riferimento dovrà periodicamente essere oggetto di revisione in considerazione dei progressi sulle conoscenze in materia di tossicità delle cianotossine e del quadro della contaminazione nazionale. Attualmente, nel contesto del processo di revisione continuo delle Linee Guida del WHO è anche in fase di definizione un valore guida per la cilindrospermopsina, per la quale è stata proposta una TDI di valore simile a quella della MC-LR.

18

Zuccarello P *, Oliveri Conti G *, Ledda C **, Cristaldi A *, Brundo MV ***, Ferrante M *. *

Zuccarello P *, Oliveri Conti G *, Ledda C **, Cristaldi A *, Brundo MV ***, Ferrante M *. * Zuccarello P *, Oliveri Conti G *, Ledda C **, Cristaldi A *, Brundo MV ***, Ferrante M *. * LIAA. Laboratorio di Igiene Ambientale e degli Alimenti (LIAA), Dipartimento "G.F. Ingrassia "- Igiene e Sanità

Dettagli

Enzo Funari e Emanuela Testai. Gestione del rischio: contesto internazionale e linee guida OMS

Enzo Funari e Emanuela Testai. Gestione del rischio: contesto internazionale e linee guida OMS Enzo Funari e Emanuela Testai Gestione del rischio: contesto internazionale e linee guida OMS La balneazione Effetti sulla salute umana associati ad attività in corpi idrici superficiali interessati da

Dettagli

Pericoli di natura microbiologica

Pericoli di natura microbiologica Pericoli di natura microbiologica Lucia Bonadonna Istituto Superiore di Sanità 21-22 Ottobre 2004 Precedente legislazione (80/778/CEE) DWd > 62 parametri Attuale legislazione (98/83/CE) 48 parametri Futura

Dettagli

Decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31

Decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31 Decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31 Il punto di vista del Ministero della Salute Istituto Superiore di Sanità - 29 ottobre 2007 Dlgs 31/01 Entrato in vigore: 25 dicembre 2003 Attuazione della Direttiva

Dettagli

VENTENNALE DELL ORDINE DEI GEOLOGI DEL LAZIO

VENTENNALE DELL ORDINE DEI GEOLOGI DEL LAZIO VENTENNALE DELL ORDINE DEI GEOLOGI DEL LAZIO Assemblea generale degli iscritti EMERGENZA ARSENICO NEL LAZIO Roma, 14 dicembre 2011 IL TERRITORIO DELLA REGIONE LAZIO Il territorio della Regione Lazio e

Dettagli

Il controllo ufficiale delle ACQUE MINERALI e DI SORGENTE Attività di Arpa Piemonte Sara Coluccia

Il controllo ufficiale delle ACQUE MINERALI e DI SORGENTE Attività di Arpa Piemonte Sara Coluccia Il controllo ufficiale delle ACQUE MINERALI e DI SORGENTE Attività di Arpa Piemonte Sara Coluccia Campionamenti per analisi chimiche: piani nazionali e programmazione regionale - PRISA 2018 IZS Torino

Dettagli

QUALITY. Analisi delle acque. via Volturno, 2-90138 Palermo - Tel. 091 279111 - Fax 091 279228 www.amapspa.it - e-mail: info@amapspa.it.

QUALITY. Analisi delle acque. via Volturno, 2-90138 Palermo - Tel. 091 279111 - Fax 091 279228 www.amapspa.it - e-mail: info@amapspa.it. QUALITY SE R VI C E Analisi delle acque via Volturno, 2-90138 Palermo - Tel. 091 279111 - Fax 091 279228 www.amapspa.it - e-mail: info@amapspa.it Pronto AMAP 800 915333 AMAPTEL (autolettura contatori)

Dettagli

Criteri Criteri e e metodi metodi di controllo controllo di cianotossine in acque da destinare al consumo umano

Criteri Criteri e e metodi metodi di controllo controllo di cianotossine in acque da destinare al consumo umano Criteri e metodi di controllo di cianotossine in acque da destinare al consumo umano Luca Lucentini Dipartimento t Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria i Cianobatteri Organismi procarioti fotosintetici

Dettagli

Casetta dell acqua di Città Studi: Aspetti microbiologici

Casetta dell acqua di Città Studi: Aspetti microbiologici 29 maggio 2018 Festival dello Sviluppo Sostenibile Casetta dell acqua di Città Studi: Aspetti microbiologici Inquadramento normativo Aspetti microbiologici Risultati delle analisi microbiologiche sulle

Dettagli

Titolo: Piano di Salvaguardia del ciclo idrico integrato

Titolo: Piano di Salvaguardia del ciclo idrico integrato Titolo: Piano di Salvaguardia del ciclo idrico integrato Sommario: Il Piano di Sicurezza dell Acqua, introdotto dall Organizzazione Mondiale della Salute, ha lo scopo di garantire la salvaguardia di un

Dettagli

SEMINARIO ISPRA Determinazione analitica degli idrocarburi nell'ambiente: problematiche e risposte. Roma, 26-11-2014.

SEMINARIO ISPRA Determinazione analitica degli idrocarburi nell'ambiente: problematiche e risposte. Roma, 26-11-2014. SEMINARIO ISPRA Determinazione analitica degli idrocarburi nell'ambiente: problematiche e risposte Roma, 26-11-2014 Gli idrocarburi nelle acque destinate al consumo umano al seguito dell evoluzione normativa

Dettagli

IL CONTROLLO DEI RISCHI NELLA FILIERA IDROPOTABILE A SEGUITO DELL EMERGENZA NELL INVASO DI OCCHITO

IL CONTROLLO DEI RISCHI NELLA FILIERA IDROPOTABILE A SEGUITO DELL EMERGENZA NELL INVASO DI OCCHITO Bari, 6-7 dicembre 2011 Cianobatteri nelle acque destinate al consumo umano: Analisi dei dati, gestione del rischio, principi, criteri e metodi di comunicazione del rischio IL CONTROLLO DEI RISCHI NELLA

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n del 14 ottobre 2014 pag. 1/6

ALLEGATOA alla Dgr n del 14 ottobre 2014 pag. 1/6 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 1874 del 14 ottobre 2014 pag. 1/6 Procedure di indirizzo regionali per il monitoraggio delle acque destinate al consumo umano con riferimento alla

Dettagli

Regione Umbria Giunta Regionale

Regione Umbria Giunta Regionale Regione Umbria Giunta Regionale DIREZIONE REGIONALE SALUTE, COESIONE SOCIALE Servizio Prevenzione, sanità veterinaria e sicurezza alimentare DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 1646 DEL 24/03/2015 OGGETTO:

Dettagli

Regione Umbria Giunta Regionale

Regione Umbria Giunta Regionale Regione Umbria Giunta Regionale DIREZIONE REGIONALE SALUTE, WELFARE. ORGANIZZAZIONE E RISORSE UMANE Servizio Prevenzione, sanità veterinaria e sicurezza alimentare DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 2475 DEL

Dettagli

SIAN Servizio Igiene degli alimenti e della Nutrizione

SIAN Servizio Igiene degli alimenti e della Nutrizione SIAN Servizio Igiene degli alimenti e della Nutrizione TIPOLOGIE DEI Controllo ufficiale sulle imprese alimentari autorizzate, riconosciute o registrate inserite nell archivio del SIAN. Il controllo può

Dettagli

Emanuele Ferretti Istituto Superiore di Sanità

Emanuele Ferretti Istituto Superiore di Sanità Emanuele Ferretti Istituto Superiore di Sanità PSA: Overview I Piani di Sicurezza dell Acqua (Water Safety Plans, WSPs) sono stati introdotti dall OMS nelle Linee Guida per la Qualità delle Acque destinate

Dettagli

Reparto di Igiene delle Acque Interne Dipartimento di Ambiente e Prevenzione Primaria

Reparto di Igiene delle Acque Interne Dipartimento di Ambiente e Prevenzione Primaria Reparto di Igiene delle Acque Interne Dipartimento di Ambiente e Prevenzione Primaria Continuità tempo di disponibilità (%) Qualità Conformità limiti (sicurezza sanitaria) Costi Copertura Popolazione servita

Dettagli

Il ruolo della Sanità Pubblica regionale a tutela della salute della popolazione

Il ruolo della Sanità Pubblica regionale a tutela della salute della popolazione Convegno regionale ACQUA E SALUTE responsabilità e innovazione nel monitoraggio e gestione delle acque Danila Tortorici Giunta Regionale Il ruolo della Sanità Pubblica regionale a tutela della salute della

Dettagli

DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO IGIENE ALIMENTI E NUTRIZIONE. Water Safety Plans. Omegna, 18/12/2017. Dr.ssa Renza Berruti

DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO IGIENE ALIMENTI E NUTRIZIONE. Water Safety Plans. Omegna, 18/12/2017. Dr.ssa Renza Berruti DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO IGIENE ALIMENTI E NUTRIZIONE Water Safety Plans Omegna, 18/12/2017 Dr.ssa Renza Berruti L OMS, già nella terza edizione delle linee guida per la qualità dell acqua

Dettagli

Enzo Funari e Emanuela Testai. Gestione del rischio: contesto internazionale e linee guida OMS

Enzo Funari e Emanuela Testai. Gestione del rischio: contesto internazionale e linee guida OMS Enzo Funari e Emanuela Testai Gestione del rischio: contesto internazionale e linee guida OMS La balneazione Effetti sulla salute umana associati ad attività in corpi idrici superficiali interessati da

Dettagli

D. Lgs. 31/2001: ruolo dei parametri e valutazione del rischio microbiologico

D. Lgs. 31/2001: ruolo dei parametri e valutazione del rischio microbiologico D. Lgs. 31/2001: ruolo dei parametri e valutazione del rischio microbiologico Lucia Bonadonna, Maurizio Semproni Istituto Superiore di Sanità lucybond@iss.it Corso Acque destinate al consumo umano: l applicazione

Dettagli

9/11/2018

9/11/2018 (Allegato II ) Testo in vigore dal: 2-9-2017 ALLEGATO II ((CONTROLLO Parte A Obiettivi generali e programmi di controllo per le acque destinate al consumo umano 1. I programmi di controllo per le acque

Dettagli

Mara Stefanelli. Istituto Superiore di Sanità Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria. Roma 19 maggio 2009

Mara Stefanelli. Istituto Superiore di Sanità Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria. Roma 19 maggio 2009 SORVEGLIANZA DELLE FIORITURE DI CIANOBATTERI NELLE ACQUE DI BALNEAZIONE: APPROCCIO PER L APPLICAZIONE DEL DL.vo 30 MAGGIO 2008 N.116 IN RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA 2006/7EC Metodi immunoenzimatici per

Dettagli

*Indicazioni per la selezione dei corpi idrici da monitorare sulla base del loro potenziale di proliferazione.

*Indicazioni per la selezione dei corpi idrici da monitorare sulla base del loro potenziale di proliferazione. Indicazioni per la selezione dei corpi idrici da monitorare sulla base del loro potenziale di proliferazione. Soglie per le cianotossine al fine di proteggere la popolazione da esposizioni dannose; Indicazioni

Dettagli

Aspetti di interesse per i Lab ufficiali IT emersi allo SCoPAFF residui di pesticidi del febbraio 2016

Aspetti di interesse per i Lab ufficiali IT emersi allo SCoPAFF residui di pesticidi del febbraio 2016 Direzione generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione Workshop 2016 Laboratori Nazionali di Riferimento AO/CF/FV/SRM e Laboratori Ufficiali per l analisi di residui di antiparassitari

Dettagli

A.2 - Valori soglia ai fini del buono stato chimico

A.2 - Valori soglia ai fini del buono stato chimico * Per pesticidi si intendono i prodotti fitosanitari e i biocidi, quali definiti all'articolo 2, rispettivamente del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 194, e del decreto legislativo 25 febbraio 2000,

Dettagli

Si trasmette in allegato, per le delegazioni, il documento D038826/02.

Si trasmette in allegato, per le delegazioni, il documento D038826/02. Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 19 maggio 2015 (OR. en) 8991/15 ENV 314 SAN 145 CONSOM 84 NOTA DI TRASMISSIONE Origine: Commissione europea Data: 12 maggio 2015 Destinatario: n. doc. Comm.: D038826/02

Dettagli

Criteri di valutazione della qualità dell acqua e Water Safety Plans

Criteri di valutazione della qualità dell acqua e Water Safety Plans Criteri di valutazione della qualità dell acqua e Water Safety Plans Lucia Bonadonna Istituto Superiore di Sanità lucybond@iss.it Corso Acque destinate al consumo umano: l'applicazione del Decreto Legislativo

Dettagli

IL D.LGS 28/2016 E IL NUOVO REGIME DEI CONTROLLI. Emanuela Ammoni UO Prevenzione, DG Welfare

IL D.LGS 28/2016 E IL NUOVO REGIME DEI CONTROLLI. Emanuela Ammoni UO Prevenzione, DG Welfare IL D.LGS 28/2016 E IL NUOVO REGIME DEI CONTROLLI Emanuela Ammoni UO Prevenzione, DG Welfare Il decreto legislativo 28/2016 Attua la direttiva 2013/51/Euratom che stabilisce i requisiti per la tutela della

Dettagli

IL RUOLO DELLA ASL Bari

IL RUOLO DELLA ASL Bari ASL FOGGIA DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE CONFERENZA REGIONALE L EMERGENZA IDRO POTABILE DEL LAGO DI OCCHITO: ESPERIENZA DI DUE ANNI DI GESTIONE DEL RISCHIO IL RUOLO DELLA ASL Bari 05.12.2011 Dr. Matteo CANNAROZZI

Dettagli

NORMATIVA ACQUE 2008

NORMATIVA ACQUE 2008 NORMATIVA ACQUE 2008 ACQUE POTABILI 1. CLASSIFICAZIONE La normativa vigente definisce le acque destinate al consumo umano come le acque trattate o non trattate, destinate ad uso potabile, per la preparazione

Dettagli

La nuova classificazione per l ambiente

La nuova classificazione per l ambiente La nuova classificazione per l ambiente Pietro Paris, Debora Romoli Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Il regolamento n 1272/2008 (CLP) relativo a classificazio ne, etichettatura

Dettagli

9/11/2018

9/11/2018 (Allegato I ) Testo in vigore dal: 30-7-2017 ALLEGATO I PARAMETRI E VALORI DI PARAMETRO* PARTE A Parametri microbiologici =================================================== Valore di parametro Parametro

Dettagli

IL MONITORAGGIO ARPA PUGLIA: TREND DELLA FIORITURA DI PLANKTOTHRIX RUBESCENS NELL INVASO DI OCCHITO

IL MONITORAGGIO ARPA PUGLIA: TREND DELLA FIORITURA DI PLANKTOTHRIX RUBESCENS NELL INVASO DI OCCHITO L EMERGENZA IDRO-POTABILE DEL LAGO DI OCCHITO: ESPERIENZA DI DUE ANNI DI GESTIONE DEL RISCHIO. Conferenza Regionale, Bari 5/12/2011. IL MONITORAGGIO ARPA PUGLIA: TREND DELLA FIORITURA DI PLANKTOTHRIX RUBESCENS

Dettagli

Laura Achene. Istituto Superiore di Sanità. Reparto Igiene delle acque interne

Laura Achene. Istituto Superiore di Sanità. Reparto Igiene delle acque interne Laura Achene Istituto Superiore di Sanità Reparto Igiene delle acque interne Cianobatteri nelle acque destinate al consumo umano: Analisi dei dati, gestione del rischio, principi, criteri e metodi di comunicazione

Dettagli

IL SIGNIFICATO DELLE CIANOTOSSINE NELLE ACQUE. Dott.ssa Anna Molinari - LABORATORIO DI PREVENZIONE ASL LECCO

IL SIGNIFICATO DELLE CIANOTOSSINE NELLE ACQUE. Dott.ssa Anna Molinari - LABORATORIO DI PREVENZIONE ASL LECCO IL SIGNIFICATO DELLE CIANOTOSSINE NELLE ACQUE Dott.ssa Anna Molinari - LABORATORIO DI PREVENZIONE ASL LECCO Le CIANOTOSSINE sono sostanze prodotte dai CIANOBATTERI, microrganismi procarioti, fotosintetici

Dettagli

Criteri metodologici per la stima dell esposizione in emergenze idropotabili associate a fioriture di cianobatteri

Criteri metodologici per la stima dell esposizione in emergenze idropotabili associate a fioriture di cianobatteri Cianobatteri nelle acque destinate al consumo umano: analisi dei dati, gestione del rischio, principi, criteri e metodi di comunicazione del rischio Bari 6-7 dicembre 2011 Criteri metodologici per la stima

Dettagli

Il problema dell arsenico in Italia e l approccio dell Istituto Superiore di Sanità

Il problema dell arsenico in Italia e l approccio dell Istituto Superiore di Sanità Torino 14 aprile 2011 Il problema dell arsenico in Italia e l approccio dell Istituto Superiore di Sanità MASSIMO OTTAVIANI Reparto Igiene delle Acque Interne Dipartimento Ambiente e connessa Prevenzione

Dettagli

Piani di gestione del rischio - WSP

Piani di gestione del rischio - WSP Convegno La Direttiva 98/83/CE Qualità delle acque destinate al consumo umano : applicazione e sviluppi legislativi negli Stati dell Unione Europea. Genova, Centro Convegni IRIDE 8 maggio 2009 Controllo

Dettagli

La direttiva 2013/51/Euratom stabilisce i requisiti per la tutela della salute della popolazione relativamente alle sostanze radioattive presenti

La direttiva 2013/51/Euratom stabilisce i requisiti per la tutela della salute della popolazione relativamente alle sostanze radioattive presenti La direttiva 2013/51/Euratom stabilisce i requisiti per la tutela della salute della popolazione relativamente alle sostanze radioattive presenti nelle acque destinate al consumo umano. ARn-222 100 Bq/l

Dettagli

Aspetti sanitari. Chioschi dell acqua: tecnologie e regole 8 ottobre 2013. Enrico Veschetti

Aspetti sanitari. Chioschi dell acqua: tecnologie e regole 8 ottobre 2013. Enrico Veschetti Chioschi dell acqua: tecnologie e regole 8 ottobre 2013 Aspetti sanitari Enrico Veschetti Istituto Superiore di Sanità Dipartimento Ambiente e connessa Prevenzione Primaria Caratteristiche di qualità essenziali

Dettagli

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE. Recepimento della direttiva 2014/80/UE della Commissione del 20

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE. Recepimento della direttiva 2014/80/UE della Commissione del 20 MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 6 luglio 2016 Recepimento della direttiva 2014/80/UE della Commissione del 20 giugno 2014 che modifica l'allegato II della direttiva

Dettagli

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 6 luglio 2016 Recepimento della direttiva 2014/80/UE della Commissione del 20 giugno 2014 che modifica l'allegato II della direttiva

Dettagli

I corpi idrici termali (testo adottato) (In corsivo le aggiunte, barrate le frasi eliminate)

I corpi idrici termali (testo adottato) (In corsivo le aggiunte, barrate le frasi eliminate) 10.1.6 I corpi idrici termali (testo vigente) 10.1.6 I corpi idrici termali (testo adottato) (In corsivo le aggiunte, barrate le frasi eliminate) 10.1.6 I corpi idrici termali (testo con modifiche proposte

Dettagli

La gestione sostenibile delle risorse idriche sotterranee: approcci metodologici e strumenti operativi

La gestione sostenibile delle risorse idriche sotterranee: approcci metodologici e strumenti operativi 17 novembre 2016 Sala Assembleare c/o Amiacque, via Rimini, 34/36 Milano Convegno La gestione sostenibile delle risorse idriche sotterranee: approcci metodologici e strumenti operativi Incontro con il

Dettagli

Qualità delle acque di balneazione del Fiume Ticino a nord ovest di Milano

Qualità delle acque di balneazione del Fiume Ticino a nord ovest di Milano DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica Qualità delle acque di balneazione del Fiume Ticino a nord ovest di Milano Premessa Quando si parla di qualità delle acque destinate alla

Dettagli

Ferrara da bere: i controlli fra tradizione e innovazione

Ferrara da bere: i controlli fra tradizione e innovazione Ferrara da bere: i controlli fra tradizione e innovazione Dipartimento di Sanità Pubblica Unità Operativa Igiene degli Alimenti e Nutrizione Direttore Dott. Giuseppe Cosenza Ferrara 09.06.2010 Perché controllare

Dettagli

La normativa sulla qualità delle acque destinate al consumo umano ed il rischio da Cromo VI: attualità e possibili evoluzioni

La normativa sulla qualità delle acque destinate al consumo umano ed il rischio da Cromo VI: attualità e possibili evoluzioni La normativa sulla qualità delle acque destinate al consumo umano ed il rischio da Cromo VI: attualità e possibili evoluzioni Obiettivi e campo di applicazione della normativa EU sulle acque Salute Drinking

Dettagli

La valutazione del rischio: zoonosi. Dr. Alessandro Broglia Unità Pericoli biologici (BIOHAZ)

La valutazione del rischio: zoonosi. Dr. Alessandro Broglia Unità Pericoli biologici (BIOHAZ) La valutazione del rischio: zoonosi Dr. Alessandro Broglia Unità Pericoli biologici (BIOHAZ) Workshop sulla Sicurezza degli Alimenti Parma, 5 maggio 2011 1 Zoonosi di origine alimentare Malattie causate

Dettagli

PROGETTO ESECUTIVO - PROGRAMMA CCM 2017

PROGETTO ESECUTIVO - PROGRAMMA CCM 2017 Allegato 1dell accordo di collaborazione Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie PROGETTO ESECUTIVO - PROGRAMMA CCM 2017 DATI GENERALI DEL PROGETTO TITOLO: SUPPORTO ALLA IMPLEMENTAZIONE

Dettagli

Health issues: il sistema dei controlli di Laboratorio. dr. Lorenzo Barilli Responsabile Laboratori Gruppo CAP

Health issues: il sistema dei controlli di Laboratorio. dr. Lorenzo Barilli Responsabile Laboratori Gruppo CAP Health issues: il sistema dei controlli di Laboratorio dr. Lorenzo Barilli Responsabile Laboratori Gruppo CAP Il Gruppo CAP Il Gruppo CAP Il Gruppo CAP Gli impianti 156 serbatoi 40 impianti di ossidazione

Dettagli

Attuazione del D. Lgs. 31/2001

Attuazione del D. Lgs. 31/2001 Corso Acque destinate al consumo umano: l'applicazione del Decreto Legislativo 31/2001 Roma, 29-30 ottobre 2007 Attuazione del D. Lgs. 31/2001 Massimo Ottaviani Valori limite per i parametri chimici Dir.

Dettagli

WATER SAFETY PLAN: SALUTE, INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ NELLA GESTIONE DELL ACQUA POTABILE. Contesto sanitario. 15/01/2016 Montanelli Maurizio

WATER SAFETY PLAN: SALUTE, INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ NELLA GESTIONE DELL ACQUA POTABILE. Contesto sanitario. 15/01/2016 Montanelli Maurizio WATER SAFETY PLAN: SALUTE, INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ NELLA GESTIONE DELL ACQUA POTABILE Contesto sanitario 1 COMPITI DELLE AZIENDE SANITARIE LOCALI 2 Decreto Legislativo 2 febbraio 2001, n. 31 Il presente

Dettagli

RINTRACCIABILITÀ e SISTEMA DI ALLERTA

RINTRACCIABILITÀ e SISTEMA DI ALLERTA RINTRACCIABILITÀ e SISTEMA DI ALLERTA Come visto in precedenza, la gestione della sicurezza alimentare si basa sulla prevenzione attuata mediante l analisi dei rischi, l autocontrollo igienico sanitario

Dettagli

D.Lgs. 152/2006 Allegati alla Parte Terza Allegato 1 - Monitoraggio e classificazione delle acque in funzione degli obiettivi di qualità ambientale

D.Lgs. 152/2006 Allegati alla Parte Terza Allegato 1 - Monitoraggio e classificazione delle acque in funzione degli obiettivi di qualità ambientale D.Lgs. 152/2006 Allegati alla Parte Terza Allegato 1 - Monitoraggio e classificazione delle acque in funzione degli obiettivi di qualità ambientale Acque superficiali Tab. 1/A Standard di qualità nella

Dettagli

REGIONE PIEMONTE BU10 06/03/2014

REGIONE PIEMONTE BU10 06/03/2014 REGIONE PIEMONTE BU10 06/03/2014 Codice DB1014 D.D. 12 dicembre 2013, n. 536 Regolamento regionale 15/R/2006 - Definizione dell'area di salvaguardia del pozzo acquedottistico denominato "Veli", ubicato

Dettagli

LE ACQUE POTABILI IN VISTA DELL IMMINENTE APPLICAZIONE DEL D. L.vo 31/01

LE ACQUE POTABILI IN VISTA DELL IMMINENTE APPLICAZIONE DEL D. L.vo 31/01 ATTUALITA E PROSPETTIVE FUTURE DELLA GESTIONE DELLA QUALITA DELLE ACQUE POTABILI LE ACQUE POTABILI IN VISTA DELL IMMINENTE APPLICAZIONE DEL D. L.vo 31/01 INQUADRAMENTO GENERALE DELLA Speranza Sensi Alberto

Dettagli

Istituto Superiore di Sanità

Istituto Superiore di Sanità Istituto Superiore di Sanità Centro Nazionale Sostanze Chimiche Linea guida relativa alla regolarità/irregolarità di etichettatura per sigaretta elettronica ai sensi della normativa CLP 10 febbraio 2014

Dettagli

Il Regolamento CE 1272/2008 ha introdotto in tutta l Unione Europea un sistema per la classificazione e l etichettatura delle sostanze chimiche

Il Regolamento CE 1272/2008 ha introdotto in tutta l Unione Europea un sistema per la classificazione e l etichettatura delle sostanze chimiche Il Regolamento CE 1272/2008 ha introdotto in tutta l Unione Europea un sistema per la classificazione e l etichettatura delle sostanze chimiche basato sul Sistema Mondiale Armonizzato delle Nazioni Unite

Dettagli

Gli animali quali indicatori biologici dell inquinamento ambientale, strategie di monitoraggio

Gli animali quali indicatori biologici dell inquinamento ambientale, strategie di monitoraggio S.I.Ve.M.P. Comune Calvello Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Gli animali quali indicatori biologici dell inquinamento ambientale, strategie di monitoraggio Monitoraggio della contaminazione

Dettagli

Valutazione del pericolo per l ambiente

Valutazione del pericolo per l ambiente Il Regolamento REACH: Aspetti tecnici ed applicativi Roma, Istituto Superiore di Sanità, 9-10 giugno 2008 Valutazione del pericolo per l ambiente Silvia Marchini Dip. Ambiente e Prevenzione Primaria Istituto

Dettagli

Federica Nigro Di Gregorio

Federica Nigro Di Gregorio Foggia, 7-8 febbraio 2012 Aggiornamento di procedure di campionamento e test in situ, implementazione di sistemi analitici per la determinazione di tossine acquatiche e cianotossine Sviluppo e Ottimizzazione

Dettagli

1 CORSO DI AGGIORNAMENTO SU PROBLEMATICHE DEGLI ORGANISMI ACQUATICI. Tri 17 Dicebre 2013. Sala Conferenze IZSPLVA Via Bologna 148Torino

1 CORSO DI AGGIORNAMENTO SU PROBLEMATICHE DEGLI ORGANISMI ACQUATICI. Tri 17 Dicebre 2013. Sala Conferenze IZSPLVA Via Bologna 148Torino 1 CORSO DI AGGIORNAMENTO SU PROBLEMATICHE DEGLI ORGANISMI ACQUATICI Tri 17 Dicebre 2013 Sala Conferenze IZSPLVA Via Bologna 148Torino cianobatteri o alghe verdi-azzurre costituiscono uno dei principali

Dettagli

INQUINAMENTO DELLE ACQUE POTABILI E PROBLEMI DI SALUTE PUBBLICA. Grottaferrata, 30/06/2011. Enrico Veschetti

INQUINAMENTO DELLE ACQUE POTABILI E PROBLEMI DI SALUTE PUBBLICA. Grottaferrata, 30/06/2011. Enrico Veschetti INQUINAMENTO DELLE ACQUE POTABILI E PROBLEMI DI SALUTE PUBBLICA Grottaferrata, 30/06/2011 Enrico Veschetti Istituto Superiore di Sanità Dipartimento Ambiente e connessa prevenzione primaria Informazioni

Dettagli

Analisi di tossine algali tramite cromatografia liquida/spettrometria di massa

Analisi di tossine algali tramite cromatografia liquida/spettrometria di massa Analisi di tossine algali tramite cromatografia liquida/spettrometria di massa Sara Bogialli, Antonio Di Corcia e-mail: sara.bogialli@uniroma1.it Università di Roma, La Sapienza Dipartimento di Chimica

Dettagli

Il nostro continuo impegno per il miglioramento dell acqua potabile di Brescia. 8 Settembre 2014

Il nostro continuo impegno per il miglioramento dell acqua potabile di Brescia. 8 Settembre 2014 Il nostro continuo impegno per il miglioramento dell acqua potabile di Brescia 8 Settembre 2014 Normativa sull acqua potabile (UE e Italia) Il D.lgs. n. 31 del 2.2.2001 è la normativa nazionale di riferimento

Dettagli

Vigilanza e controllo sui prodotti cosmetici nella Regione Piemonte: risultati e programmi di educazione alla salute. Pierfederico Torchio

Vigilanza e controllo sui prodotti cosmetici nella Regione Piemonte: risultati e programmi di educazione alla salute. Pierfederico Torchio Torino, 24 novembre 2014 La contraffazione dei cosmetici Vigilanza e controllo sui prodotti cosmetici nella Regione Piemonte: risultati e programmi di educazione alla salute Pierfederico Torchio REGIONE

Dettagli

BARBARA LAVEZZI Merieux NutriSciences. Le attivita di analisi sui contaminanti emergenti: problemi e criticita

BARBARA LAVEZZI Merieux NutriSciences. Le attivita di analisi sui contaminanti emergenti: problemi e criticita BARBARA LAVEZZI Merieux NutriSciences Le attivita di analisi sui contaminanti emergenti: problemi e criticita INQUINANTI EMERGENTI Secondo i dati dell Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l inquinamento

Dettagli

Parole chiave: cianotossine, microcistine, integratori alimentari, prodotti ittici, spettrometria di massa, sicurezza alimentare.

Parole chiave: cianotossine, microcistine, integratori alimentari, prodotti ittici, spettrometria di massa, sicurezza alimentare. Valutazione di biotossine in prodotti ittici e integratori alimentari: sviluppo di una metodica analitica per assicurare la qualità e la sicurezza di alimenti. Pasquale Gallo a, Chiara Nitride b, Antonella

Dettagli

METODI GENETICI NELLA IDENTIFICAZIONE DI

METODI GENETICI NELLA IDENTIFICAZIONE DI METODI GENETICI NELLA IDENTIFICAZIONE DI CIANOBATTERI Susanna Vichi, Simonetta Gemma, Emanuela Testai Dip. Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria Istituto Superiore di Sanità, Roma Convegno Cianobatteri

Dettagli

LA COMBUSTIONE DEI RIFIUTI. Il problema diossine

LA COMBUSTIONE DEI RIFIUTI. Il problema diossine LA COMBUSTIONE DEI RIFIUTI Il problema diossine I limiti di tolleranza nell uomo Rappresentano la dose massima che non induce l'insorgenza di danni, né a livello cellulare, né tessutale. Tale dose é detta

Dettagli

CAPITOLO 4 PERICOLOSITÀ DEI PRODOTTI FITOSANITARI 2/5

CAPITOLO 4 PERICOLOSITÀ DEI PRODOTTI FITOSANITARI 2/5 CAPITOLO 4 PERICOLOSITÀ DEI PRODOTTI FITOSANITARI 2/5 4.5 Le categorie di pericolo per la sicurezza antincendio e contro le esplosioni 4.6 Impatto ambientale dei PF 4.7 Le categorie di pericolo per l ambiente

Dettagli

Un accordo tra Gestori per lo sviluppo di analizzatori on line

Un accordo tra Gestori per lo sviluppo di analizzatori on line Un accordo tra Gestori per lo sviluppo di analizzatori on line Network laboratori per la gestione di aspetti analitici e di monitoraggio legati a criticità ambientali e cambiamenti normativi Enrico Raffo,

Dettagli

Position Paper. La posizione di Agrofarma sulla gestione degli Interferenti Endocrini

Position Paper. La posizione di Agrofarma sulla gestione degli Interferenti Endocrini Position Paper La posizione di Agrofarma sulla gestione degli Interferenti Endocrini Luglio 2016 PREMESSA Il Regolamento 1107/2009 (Regolamento) prevedeva che la Commissione europea definisse i criteri

Dettagli

Distretto del Fiume Serchio ALLEGATO 7A STANDARD DI QUALITÀ AMBIENTALI PER LE ACQUE SUPERFICIALI

Distretto del Fiume Serchio ALLEGATO 7A STANDARD DI QUALITÀ AMBIENTALI PER LE ACQUE SUPERFICIALI Distretto del Fiume Serchio ALLEGATO 7A STANDARD DI QUALITÀ AMBIENTALI PER LE ACQUE SUPERFICIALI Dicembre 2015 Riferimenti normativi: Legge 27 febbraio 2009 n. 13 (articolo 1, comma 3-bis) Direttiva 2000/60/CE

Dettagli

Trasparenti come l acqua

Trasparenti come l acqua Trasparenti come l acqua Comune di Treviglio Assessorato all Ambiente un bene da bere! Questo opuscolo è il primo di una serie di strumenti che intendiamo proporre ai trevigliesi per un informazione corretta,

Dettagli

ATTIVITA DI ARPA IN OCCASIONE DELL INCENDIO PRESSO LA DITTA KASTAMONU ITALIA A FROSSASCO

ATTIVITA DI ARPA IN OCCASIONE DELL INCENDIO PRESSO LA DITTA KASTAMONU ITALIA A FROSSASCO ATTIVITA DI ARPA IN OCCASIONE DELL INCENDIO PRESSO LA DITTA KASTAMONU ITALIA A FROSSASCO COSA: SOSTANZE MISURATE Con il termine generico diossine si indica un gruppo di 210 composti chimici aromatici contenenti

Dettagli

Il ruolo di ATS Brescia nella gestione della contaminazione PCB

Il ruolo di ATS Brescia nella gestione della contaminazione PCB Il ruolo di ATS Brescia nella gestione della contaminazione PCB Dr Fabrizio Speziani Direttore Sanitario Brescia, 21 Marzo 2017 ATS Brescia tutela la salute della popolazione dagli effetti dei fattori

Dettagli

Le sostanze candidate alla sostituzione e la valutazione comparativa degli agrofarmaci

Le sostanze candidate alla sostituzione e la valutazione comparativa degli agrofarmaci Le sostanze candidate alla sostituzione e la valutazione comparativa degli agrofarmaci La legislazione dei prodotti fitosanitari Regolamento 1107/2009 sull immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari

Dettagli

COSMETICI Analisi chimiche. Sara Coluccia

COSMETICI Analisi chimiche. Sara Coluccia COSMETICI Analisi chimiche Sara Coluccia Belli Sicuri: cosmetici e rischi emergenti in campo estetico - Torino 22-28 maggio 2014 Arpa e cosmetici supporto analitico e tecnico-scientifico alle ASL e agli

Dettagli

Problematiche inerenti l applicazione del Decreto Legislativo 31/2001da parte delle Aziende Unità Sanitarie Locali. Maria delle Salette Mattiacci

Problematiche inerenti l applicazione del Decreto Legislativo 31/2001da parte delle Aziende Unità Sanitarie Locali. Maria delle Salette Mattiacci Problematiche inerenti l applicazione del Decreto Legislativo 31/2001da parte delle Aziende Unità Sanitarie Locali Maria delle Salette Mattiacci Obiettivo (art. 1 D. lgs. 31/01) proteggere la salute umana

Dettagli

Linee Guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi (Approvato in Conferenza Stato-Regioni, nella seduta del 07 maggio 2015)

Linee Guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi (Approvato in Conferenza Stato-Regioni, nella seduta del 07 maggio 2015) Linee Guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi (Approvato in Conferenza Stato-Regioni, nella seduta del 07 maggio 2015) Dr. Fulgenzio Ferri Direttore Servizio Igiene Sanità Pubblica,

Dettagli

Qualità. Costi. Quantità. Continuità. Copertura (tempo e spazio) (sicurezza sanitaria)

Qualità. Costi. Quantità. Continuità. Copertura (tempo e spazio) (sicurezza sanitaria) Continuità Qualità (sicurezza sanitaria) Costi Copertura (tempo e spazio) Quantità Aree costiere Agricoltura incremento del rischio da vettori di malattie parassitarie mediante irrigazione irrigazione

Dettagli

Validazione secondo UNI EN ISO del metodo Micro Biological Survey: Conta Batterica Totale e E. coli.

Validazione secondo UNI EN ISO del metodo Micro Biological Survey: Conta Batterica Totale e E. coli. UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE FACOLTA DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI Tesi di Laurea Magistrale in BIOLOGIA PER LA RICERCA MOLECOLARE, CELLULARE E FISIOPATOLOGICA Validazione secondo UNI EN

Dettagli

PIANI DI SICUREZZA DELLE ACQ Nuove metodologie di analisi ed inquinanti emerg. Bologna 12 ottobre 2 Acea Elabori S

PIANI DI SICUREZZA DELLE ACQ Nuove metodologie di analisi ed inquinanti emerg. Bologna 12 ottobre 2 Acea Elabori S PIANI DI SICUREZZA DELLE ACQ Nuove metodologie di analisi ed inquinanti emerg Bologna 12 ottobre 2 Acea Elabori S CONTROLLI BATTERIOLOG mici e Nemici Batteri elminti Virus microrganismi alghe Protozoi

Dettagli

Contenuto di diossine, furani e PCB nell acqua e nell aria della Regione Campania

Contenuto di diossine, furani e PCB nell acqua e nell aria della Regione Campania Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica delle Scienze di Base Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale 1 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO

Dettagli

La solubilità del gesso e il rischio dell inquinamento dei solfati nelle falde

La solubilità del gesso e il rischio dell inquinamento dei solfati nelle falde La solubilità del gesso e il rischio dell inquinamento dei solfati nelle falde Eleonora Beccaloni Convegno sul tema: Il recupero dei rifiuti a base di gesso - II sessione Ferrara, 24 Settembre 2015 Il

Dettagli

Presentazione dei risultati e delle valutazioni preliminari

Presentazione dei risultati e delle valutazioni preliminari Presentazione dei risultati e delle valutazioni preliminari Obiettivi del piano di campionamento 2016-2017 Obiettivo del piano è la stima del livello di contaminazione da PFAS delle principali produzioni

Dettagli

RIFERIMENTI NORMATIVI E LINEE GUIDA NAZIONALI PER I CONTROLLI RADIOMETRICI SULLE ACQUE POTABILI

RIFERIMENTI NORMATIVI E LINEE GUIDA NAZIONALI PER I CONTROLLI RADIOMETRICI SULLE ACQUE POTABILI RIFERIMENTI NORMATIVI E LINEE GUIDA NAZIONALI PER I CONTROLLI RADIOMETRICI SULLE ACQUE POTABILI Elena Caldognetto Osservatorio Agenti Fisici ARPAV Verona LA RADIOATTIVITÀ NELLE ACQUE POTABILI DEL VENETO

Dettagli

Le novità introdotte per l applicazione dell analisi di rischio ai siti contaminati

Le novità introdotte per l applicazione dell analisi di rischio ai siti contaminati Le novità introdotte per l applicazione dell analisi di rischio ai siti contaminati Eleonora Beccaloni eleonora.beccaloni@iss.it Istituto Superiore di Sanità ECOMONDO 2012 RECLAIM EXPO Giovedì 08 novembre

Dettagli

Analisi Immunoenzimatiche

Analisi Immunoenzimatiche Analisi Immunoenzimatiche Mara Stefanelli INAIL Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti, Prodotti e Insediamenti antropici Istituto Superiore di Sanità Dipartimento Ambiente e

Dettagli

PROCEDURA GESTIONE DATI ANALITICI e LIMITI DI ALLERTA

PROCEDURA GESTIONE DATI ANALITICI e LIMITI DI ALLERTA PROCEDURA GESTIONE DATI ANALITICI e LIMITI DI ALLERTA Versione - aprile 215 SCOPO... 3 CAMPO DI APPLICAZIONE... 3 PROCESSO... 4 PIANIFICAZIONE... 4 CAMPIONAMENTO... 4 TRASPORTO... 4 ANALISI... 4 GESTIONE

Dettagli

Esposizione alle cianotossine e rischi per la salute Emanuela Testai

Esposizione alle cianotossine e rischi per la salute Emanuela Testai Esposizione alle cianotossine e rischi per la salute Emanuela Testai Dipartimento Ambiente e Prevenzione Primaria Istituto Superiore di Sanità Rome-Italy Convegno Salute e Ambiente in Italia Roma- Dicembre

Dettagli

Il ruolo dei laboratori di controllo ufficiale

Il ruolo dei laboratori di controllo ufficiale Il ruolo dei laboratori di controllo ufficiale Lucia Decastelli S.C. Controllo Alimenti e Igiene delle Produzioni Di cosa parliamo Ø Regole del gioco dei laboratori ufficiali ( oggi e domani ) Ø Iter analitico

Dettagli

Barriera idraulica, trattamento e scarico delle acque

Barriera idraulica, trattamento e scarico delle acque Caffaro e Brescia I nuovi dati Barriera idraulica, trattamento e scarico delle acque Valutazione dell efficacia della messa in sicurezza Brescia, 20 Ottobre 2015 Relatore: D.ssa Tiziana Frassi ARPA Dipartimento

Dettagli

Piani monitoraggio molluschi, classificazione acque e georeferenziazione allevamenti in Campania

Piani monitoraggio molluschi, classificazione acque e georeferenziazione allevamenti in Campania Piani monitoraggio molluschi, classificazione acque e georeferenziazione allevamenti in Campania dott. Maurizio Della Rotonda Bologna 14 maggio 2010 Classificazione e monitoraggio delle zone di produzione

Dettagli

Il rischio cianotossine in acque destinate al consumo umano: il sistema nazionale di sorveglianza, allerta e gestione.

Il rischio cianotossine in acque destinate al consumo umano: il sistema nazionale di sorveglianza, allerta e gestione. Foggia, 7-8 febbraio 2012 Aggiornamento procedure di campionamento e test in situ, implementazione di sistemi analitici per la determinazione di tossine acquatiche e cianotossine Il rischio cianotossine

Dettagli

Loredana Musmeci. Istituto Superiore di Sanità. Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria

Loredana Musmeci. Istituto Superiore di Sanità. Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria Loredana Musmeci Istituto Superiore di Sanità Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria PCB e rischio cancerogeno Brescia-22 Maggio 2015 Valutazione del rischio (contesto internazionale) Strategia

Dettagli