COMUNE di SASSUOLO (Provincia di Modena) REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI CENTRO DIURNO PER ANZIANI
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1 COMUNE di SASSUOLO (Provincia di Modena) REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI CENTRO DIURNO PER ANZIANI (Adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 42 in data 09/03/1995) 1
2 Art. 1 Finalità Il centro diurno è un presidio tutelare con finalità socio-assistenziali, a carattere semiresidenziale, per anziani con limitata autosufficienza fisica e psichica. Il Centro Diurno ha come finalità: garantire agli anziani in particolari condizioni di "non autosufficienza" assistenza sanitaria e tutelare, attività ricreative, interventi di riattivazione, occasioni di socializzazione, estese nell' arco delle ore diurne (dalle ore 08,00 alle ore 20,00) dal lunedì al venerdì, salvo casi particolari anche di sabato; offrire ai nuclei familiari in cui è inserito l' anziano un servizio integrativo e sostitutivo nelle ore giornaliere per mantenerlo nel proprio ambiente di vita. Il Centro Diurno fornisce ai propri ospiti: Art. 2 Prestazioni assistenza alberghiera diurna; assistenza tutelare diurna; aiuto nell' attività quotidiana, igiene della persona ed assunzione dei pasti; assistenza infermieristica (limitatamente all' assunzione di terapie); attività ricreativo-culturali; attività di mobilizzazione. L' ospite conserva la fruizione dell' assistenza sanitaria prevista per tutti i cittadini. Art. 3 Utenza Sono ammessi al Centro Diurno anziani ultrasessantenni con limitata autosufficienza fisica e/o psichica, residenti nel Comune di Sassuolo. Sono inoltre ammessi anziani temporaneamente domiciliati nel territorio comunale che si trovano in situazioni di bisogno tali da renderli non differibili e non tempestivamente attuabili dai competenti Servizi di altri Enti o Comuni. Per anziani limitatamente "non autosufficienti" si intendono anziani che: pur portatori di handicap fisici motori, non necessitano di riposo e permanenza a letto; 2
3 hanno superato sia la fase acuta che la convalescenza e presentano uno stato di salute stabilizzato compatibile con la permanenza in ambiente protetto con criteri e regole di collettività; pur con patologie involutive (fisiche e/o psichiche) reggono sia il trasporto quotidiano che la permanenza in ambiente esterno al proprio senza subire ulteriori traumi; hanno un nucleo familiare o una rete relazionale che consente il rientro a casa nelle ore di chiusura del Centro; necessitano di assistenza tutelare continuativa, ma non di prestazioni sanitarie. Art. 4 Modalità di ammissione L' ammissione e/o la formulazione dell' eventuale graduatoria dei richiedenti è competenza esclusiva dell' Assistente Sociale preposta che valuta lo stato di bisogno e determina l' accesso al servizio in base ai seguenti criteri: grado di autosufficienza fisica e/o psichica dell' utente; condizioni socio - familiari; risorse economiche. L' ammissione al servizio è determinata a seguito di formale domanda presentata all' Assistente Sociale preposta da parte del soggetto interessato, dagli obbligato o d' ufficio. La procedura istruttoria verrà completata entro 30 giorni dalla presentazione della domanda completa di documentazione ed entro lo stesso termine ne verrà data comunicazione al richiedente. L' eventuale ricorso in merito alle decisioni adottate dovrà essere indirizzato al Responsabile del servizio anziani il quale, informata la Commissione Consiliare Sicurezza Sociale, fornirà risposta entro 30 giorni dalla data di presentazione del ricorso. Documentazione da allegare alla richiesta di ammissione al servizio: a) Utente - stato di famiglia o autocertificazione; - certificato del medico di base o altra documentazione sanitaria attestante le condizioni di salute; - fotocopia dell' eventuale decreto di invalidità civile; - autocertificazione reddituale in fotocopia (Mod. 740, 730, 201, 0 bis M) e ogni altro reddito non assoggettabile all' IRPEF (rendita INAIL, indennità di accompagnamento, pensione o assegno di invalidità civile, pensioni di guerra, ecc.); - fotocopia della ricevuta dell' eventuale pagamento dell' affitto; - dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. 3
4 b) Obbligati Ogni singolo nucleo degli obbligati richiedenti la contribuzione dovrà produrre la seguente documentazione: - stato di famiglia o autocertificazione; - fotocopia redditi ultimi accertati (Mod. 740, 730, 201); - ulteriori redditi non assoggettabili all' IRPEF; - fotocopia del libretto di lavoro o certificato di disoccupazione; - certificato di iscrizione scolastica o universitaria; - eventuale ricevuta del pagamento dell' affitto o di "spese sociali" (spese sostenute per familiari anziani e/o portatori di handicap ospiti di strutture protette o fruitori di altri servizi sociali di assistenza); - dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. La richiesta di ammissione al Centro Diurno non sostituisce quella per l' ammissione in Struttura Protetta che deve essere appositamente avanzata ed esplicitata con la necessaria documentazione. In nessun caso l' accettazione al Centro Diurno costituisce titolo per l' ammissione in Struttura Protetta. Art. 5 R e t t a La retta è mensile e viene stabilita annualmente con deliberazione della Giunta Municipale. La retta è determinata dal costo delle seguenti prestazioni che definiscono il servizio offerto: assistenza alberghiera (vitto, pulizie generali, riscaldamento, utenze); assistenza tutelare diurna; animazione. Sono a carico dell' ospite le spese individuali. Gli ospiti del Centro Diurno hanno l' obbligo di assumersi le spese relative alla retta del Servizio. L' utente e/o un suo obbligato dovrà sottoscrivere, al momento dell' ammissione, l'impegno al pagamento della retta dovuta. Il contributo da porre a carico degli utenti e/o dei loro obbligati segue gli stessi criteri e modalità applicati per le rette della Casa Protetta "Casa Serena" (allegato delibera n. 15 del 28/01/93 del Consiglio Comunale). La retta viene ridotta del 50% a partire dal primo giorno di assenza dovuta per ricoveri ospedalieri, malattie invalidanti attestati da certificazione medica. Le assenze di durata superiore a tre mesi consecutivi determinano la decadenza del diritto alla conservazione del posto. 4
5 L' Amministrazione Comunale è esonerata da eventuali responsabilità per danni in cui dovessero incorrere gli ospiti confusi o disorientati che si allontanano dalla struttura eludendo la sorveglianza degli addetti all' assistenza. Art. 6 Dimissioni dal servizio Le dimissione dal Servizio possono avvenire su richiesta dell' utente stesso, di un suo familiare o d' ufficio per le seguenti motivazioni: - raggiungimento dell' obiettivo assistenziale contenuto nel programma di intervento; - trasferimento in altro territorio comunale; - modifica della situazione originaria che ha determinato l' ammissione al servizio; - risoluzione di un rapporto iniziato con la caratteristica della temporaneità; - inadempienza al pagamento della retta. 5
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