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1 pdndf, % Peso specifico 09/02/2015 Parametri per l ottimizzazione delle razioni in funzione della qualità dei foraggi Andrea Formigoni andrea.formigoni@unibo.it Piacenza, Come produrre più latte dai propri foraggi Tecnofarm Introduzione Il reddito degli allevatori è sempre più dipendente dalla capacità di gestire correttamente tutte le fasi dell allevamento I costi di alimentazione superano comunque il 55-60% del totale In genere, la massima efficienza biologica si ottiene producendo la maggiore quantità di latte per ogni animale presente in stalla Latte prodotto/capi presenti (Vacche + Rimonta) Come produrre più latte?? Gli animali debbono: Assumere elevate quantità di alimenti e essere in grado di digerirli convenientemente Disponibilità di elevate quantità di energia e nutrienti Essere efficienti nella trasformazione Non disperdere nutrienti per necessità diverse rispetto a quelle dello stretto mantenimento e della mammella per la sintesi del latte.essere sani, fertili e in condizioni ambientali ottimali La formulazione delle razioni Tradizionalmente la formulazione delle razioni per le bovine in lattazione ruota attorno alla necessità di soddisfare i fabbisogni in energia e proteina metabolizzabile mantenendo un apporto ottimale di fibra e in particolare di quella da foraggi per evitare disordini digestivi e patologie nutrizionali e ottimizzare i processi digestivi I nostri problemi. A breve termine: avere criteri per decidere come sviluppare le razioni data la disponibilità aziendale e di mercato di foraggi di una data qualità Minima quantità di foraggi vs massima quantità A medio-lungo termine Indirizzare la produzione aziendale di alimenti e le scelte di acquisizione sul mercato Le componenti della Fibra andfom potenzialmente digeribile (pdndf) Rappresenta quella porzione di glucidi che può essere utilizzata dai batteri (andfom-undf) Frazione rapidamente degradabile (pool veloce) Frazione lentamente degradabile (pool lento) andfom indigeribile (indf ---> undf) Rappresentata dalla lignina e dalle componenti della parete cellulare ad essa legate non utilizzabili dai batteri anche in tempi molto lunghi ( h) Le componenti della fibra 80,00 silomais 70,00 graminacee 60,00 andfom - Pool veloce medica 50,00 40,00 andf-pool lento 30,00 20,00 10,00 0, indf - undf -10,00 (Unibo, 2014) Vecchie e nuove conoscenze sulle dinamiche digestiva del rumine I ruminanti hanno sviluppato una strategia molto sofisticata per la massima utilizzazione dei foraggi Se il rumine funziona bene: I foraggi sono trattenuti selettivamente fino a che la loro dimensione è minima (> 1-2 mm) La fibra potenzialmente degradabile è utilizzata per oltre l 85% in razioni di asciutta e manze La fibra potenzialmente degradabile è utilizzata per oltre il 75-80% nelle bovine in lattazione Modello Dinamico di «scomparsa» della fibra dal rumine masticazione Foraggio «lungo» gas gas Pool fermentabile - Veloce - lento gas Pool non fermentabile (undf) 1

2 Evaluation of Total Tract pdndf digestibility using undf-240h & kp Cows-Diet Cows, n. DMI, Kg Digeribilità, pdndf% High Milk, TMR High Milk, TMR+Hay Low Milk, TMR Low Milk, TMR+Hay TMR short TMR medium TMR long TMR extra long DRY Cow-only long grass hay Considerazioni e valutazioni Una componente dei foraggi «scompare» dal rumine per effetto della digestione e un altra componente viene «evacuata» quando «fine», «pesanti» e (auspicabilmente) digerita I foraggi dotati di NDFom più lentamente digeribile e che presentano una maggiore quantità di undf stanno più tempo nel rumine Inducono un maggior tempo di ruminazione Hanno un effetto ingombro maggiore Stima della velocità di scomparsa dal rumine di NDFom dei foraggi Velocemente degradabili %/h Lentamente degradabili %/h undf %/h 3-5 Dimevet, dati non pubblicati Quindi.in generale.. I foraggi dotati di molta pdndf «veloce» e di poca pdndf «lenta» e undf liberano spazio nel rumine più rapidamente e chiedono tempi di masticazione più brevi I foraggi ricchi di pdndf «lenta» e di undf sono trattenuti più a lungo, limitano l ingestione e inducono maggiori tempi di masticazione La dimensione dei foraggi esercita un effetto più modesto sulla ruminazione rispetto al «tipo» di fibre che contengono, ovvero alla loro digeribilità Ruolo dietetico svolto da diversi foraggi (attività masticatoria in min./d.) Medica Alta Dig. Medica Bassa Dig. Gramin. Alta Dig. corto Gramin. Bassa Dig. Corto Gramin. Bassa Dig. Lungo Paglia corta Ingestione Ruminazione Totale Masticazione min/kg/ss Ingestione su tempo totale, % , (Fustini et al., 2011) Effetto dietetico dell impiego di razioni con un diverse frazioni glucidiche (Fustini et al., 2011) DIETA FIENO PAGLIA Fieno di graminacee Kg./capo/d Paglia Kg./capo/d Mangimi Kg./capo/d Foraggi % S.S NDF ingerita Kg./capo/d pendf Kg./capo/d pendf % della S.S Masticazione da Ingestione min./kg/pendf Ruminazione min./kg/pendf Masticazione totale min./kg/pendf Effetto dell impiego di razioni con un diverse frazioni glucidiche Valutazione dei tempi di ruminazione in diretta Granulometria del piatto unico HAY STRAW avg avg P- VALUE DMI kg/cow/d NS Milk kg/cow/d NS Fat % NS Protein % < 0,05 Lactose % < 0,05 (Fustini et al., 2011) Sistema RuminAct (SCR) 2

3 ph 09/02/ Tempi di ruminazione utilizzando diete unifeed con granulometria fine (unifeed F:C= 40:60) 510±72 unifeed graminacea 543±79 unifeed graminacea + fieno lungo 534±88 unifeed 50% medica + fieno lungo (Dati da Unibo) Report giornaliero di ruminazione Gruppo Ruminazione media (min./d) Data Lattazione /01/2015 Lattazione /01/2015 Lattazione /01/2015 Lattazione /01/2015 Lattazione /01/2015 Asciutte /01/2015 Asciutte /01/2015 Asciutte /01/2015 Asciutte /01/2015 Asciutte /01/2015 Manze /01/2015 Manze /01/2015 Manze /01/2015 Manze /01/2015 Manze /01/2015 Diet Analysis (%DM) Diet HD LD Forages % NDF andfom andfom/forage undfom 240h pdndf ADL dndfom 24h Crude Protein Starch pendf (Ro-tap) Digeribilità della fibra, quantità di foraggio e risposte delle bovine 6,1 6,0 Rumen daily ph Indicazioni per undf Digeribilità della fibra Alta Alta Bassa Bassa Foraggio % della s.s Ingestione kg/s.s./d 29.7 A B 24.5 B Ingestione kg/ % P.V A B 3.67 B Latte kg/d Latte al 4% grasso kg/d Ruminazione Min./d 487 A 499 A 390 B 410 B ph ruminale < 5.5 Min./d Dimevet, CNC ,9 5,8 5,7 5,6 5,5 5,4 5,3 5,2 5A HD HF 5B HD LF 3A LD HF 3B LD LF 12 hours TMR delivered Hour of the day Le ricerche condotte dimostrano che è possibile lavorare con un ingestione di undf variabile fra 2 e 3.2 kg senza impattare negativamente su ingestione Maggior effetto probabilmente da velocità di degradazione della pdndf e del pool lento in particolare > %PV con razioni a base di graminacee > %PV con razioni a base di medica Futuro: stima della dinamica della NDFom residua nel rumine ( circa 8.5 kg) Stima fibra residua nel rumine Razionale approccio alla formulazione delle razioni Pool della fibra di foraggi Italiani Valutazione composizione dei foraggi disponibili Valutazione delle scorte disponibili e utilizzabili Allocare i foraggi disponibili per le diverse categorie di animali presenti Utilizzo di sistemi che consentano di predire le risposte delle bovine Verifica dei risultati reali e conseguenti aggiustamenti delle razioni Cercare di mantenere stabili le razioni nel tempo Silomais Graminacee Mediche Casi n andfom %, s.s ADL %, s.s undf/adl n undfom % NDF Fast pool % NDF Slow pool % NDF Kd fast %/h Kd slow %/h

4 NDF indegradabile negli alimenti La relazione classica utilizzata per stimare l indf di un alimento in CNCPS è: ADL* 2.4 In realtà l indf è variabile e non prevedibile: deve essere misurata : undf 240h IVF Foraggi soprattutto e mangimi Necessaria una rivisitazione delle banche dati per una migliore stima del valore energetico e degli effetti dietetici Caratteristiche di foraggi italiani analizzati con curva NIR- 240h (Dimevet CRPA 2014) Mais Insilato Triticale Insilato Sorgo insilato Fieni medica Fieni misto Campioni n Sostanza secca % stq ADL % ss undf/adl n undf- 240h % ss undf (ADL*2.4) % ss Differenza % Relazione fra undf e lignina in diversi sottoprodotti andfom, undf-240h, ADL, undf/ undf/ % ss %ss %ss ADL ADL Bo Polpe bietola Colza f.e Citrus Semola glutinata Mais distillers Mais germe Lolla di riso Buccetta di soia Grano distiller Grano Farinaccio Grano Crusca 2.64 Adattato da M. Van Amburgh & A.M. Zontini, CNC-2014 Considerazioni Impatto pratico della corretta determinazione di undf Impatto pratico della corretta determinazione di undf Foraggi: La quantità di fibra indegradabile è mediamente sottostimata dagli attuali modelli di razionamento Soprattutto graminacee Mangimi: la quantità di fibra indegradabile è mediamente sovrastimata dagli attuali sistemi di razionamento ADL*2.4 undf-240h ADL*2.4 undf-240h Parametri di formulazione 1 - fornire ai batteri del rumine nutrienti in forma equilibrata per garantirne la massima crescita e l equilibrio fermentativo 2 - evitare di sovraccaricare l intestino con un eccesso di principi alimentari 3 - garantire la copertura dei fabbisogni della bovina in termini di energia, AA, acidi grassi, minerali, vitamine, ecc. massimizzando l uso di foraggi Che fare con foraggi di scarsa qualità? Ridurre la % di foraggi nelle razioni undf pari a 0.25/0.30 con razioni a base di graminacee e con razioni a base di leguminose Integrare le razioni con ciò che manca Zuccheri, acidi organici, peptidi e AA, fibre insolubili ben degradabili e «leggere» Trinciare molto finemente per ridurre effetto ingombro e cernita in TMR Assicurare alimenti sempre disponibili in greppia durante la giornata IL problema delle fonti di fibra diverse da foraggi Dobbiamo cercare fibre «leggere» e ben digeribili Cruscami «foglia» Buccette di soia Cotone Attenzione alle fonti ricche di fibre solubili (pectine) 4

5 Il problema degli zuccheri Forma di energia specifica per popolazione ruminale Tassi di degradabilità comunque più elevati rispetto agli amidi Non inducono acidosi Migliorano i titoli di grasso Funzionano quando ben accoppiati a fonti di azoto disponibili per i batteri Ruoli extra- nutrizionali dei mangimi liquidi Il problema degli amidi: cenni La valutazione della degradabilità ruminale degli amidi è molto complessa e oggetto di grande interesse Variabili: tipologia di amido, trattamenti tecnologici, tempo di conservazione in trincea L amido influenza fortemente la crescita batterica e la disponibilità di proteina microbica Dati disponibili in letteratura mostrano costanti di degradabilità degli amidi più bassi di quelli correntemente usati e tassi di passaggio più rapidi Valori proposti di kd dell amido (Patton et al., JDS 2012) Orzo farina 15.8 (30) Mais farina 9.7 (14) Mais umido 15.5 (27) Sorgo farina 5.7 (10) Sorgo fiocco 16.5 Grano farina 14.6 (30) Fra parentesi i valori proposti da CNCPS 6.1 Kd in vivo (%/ ora) di mais a diversa granulometria Macinato medio Macinato fine Vitreo Farinoso Vitreo Farinoso Medio Fine Allen et al., 2008 Amido rumino degradato (% del totale) Medio Fine Vitreo Farinoso Vitreo Farinoso Medio Fine Allen et al., 2008.e gli altri nutrienti? acidi organici Malico, fumarico, citrico minerali biodisponibili Macro e Micro fonti azotate Provitamine e vitamine?? Possibili parametri di riferimento per i CHO Prospettive di medio termine Alla base di una corretta e efficiente alimentazione per le bovine ad elevata produzione di latte vi è la disponibilità di foraggi di buona qualità Programmare i sistemi di produzione avendo attenzione alle esigenze dei consumatori finali che sono le vacche E necessario analizzare i foraggi correttamente per conoscerli ma anche e soprattutto per imparare a farli meglio Come sono i foraggi migliori Ricchi di foglie Ottenuti da piante giovani, nutrite bene e cresciute senza stress Conservate e utilizzate in maniera corretta 5

6 Fattori influenti la quantità e la qualità dei foraggi prodotti Patrimonio genetico delle piante Ambiente di produzione < dndf con più caldo (notturno) < dndf con stress Idrici, meccanici, da patogeni Tecniche agronomiche < dndf con + densità di semina < dndf all avanzare della maturità della pianta < dndf con carenza di nutrienti < dndf con tecniche di irrigazione inappropriate Risultati relativi ai campioni di trinciato fresco italiani (2007) DM% CP% Starch% NDF% ADL% dndf% (24h) kd %/h. L 37,07 6,81 23,74 47,31 2,66 50,70 4,41 D 34,50 7,08 23,81 48,92 2,66 46,93 3,88 P 33,89 7,50 25,17 44,68 2,68 46,73 3,95 BMR 28,15 7,19 19,19 47,51 2,04 61,15 5,72 Influenza dell irrigazione sulla dndf (Anno 2006) Irrigazione FL FH SL SH CP (%DM) 6.23b 6.08b 7.41a 7.39a Sol. Prot. (%DM) 3.10b 3.02b 3.62ª 3.80a Starch (%DM) 27.99ª 27.07ª 29.32ª 29.97ª ADF (%DM) 26.71ª 27.32ª 21.83b 24.32ab ADL (%DM) 3.49ª 3.54ª 2.55b 2.95ab NDF (%DM) 45.94ª 44.87ª 42.59a 41.34a 24 h IVNDFd (%DM) 48.98c 49,10c 56.91a 53.47b Kd (%/hr) 4.39b 4.41b 5.26a 5.41a a,b,c Means differ (P < 0.05) (Raffrenato e al., 2007)) I problemi del Piatto unico TMR e struttura dei foraggi Fieni e paglie spesso POCO macinati le bovine scelgono le parti fini a scapito delle grossolane (carente assunzione di pendf) L aggiunta di acqua è efficace se si raggiunge almeno il 40% della s.s. fermentazioni anomale in greppia (estate) Senza acqua, la lunghezza dei foraggi deve essere < mm per evitare cernite Se razioni troppo fini problemi di carenza di pendf e alterazioni comportamento Importante la funzionalità del carro e l attenzione degli operatori Aziende Tempo dallo scarico (ore) Trinciatura H 2 O n Corta No 4 3,12 3,77 12,28 Corta Si 3 2,23 5,26 9,03 Media No 5 7,23 6,43 12,52 Media Si 10 6,46 7,69 23,00 Lunga No 1 13,82 14,39 25,40 Lunga Si 15 14,83 B 17,56 B 39,38 A A, B 0,01; Presenza in greppia di foraggi (> di 20 mm) nella giornata (Mordenti e Fustini, 2009) Conclusioni Sempre più necessario integrare diverse conoscenze e competenze per ottenere risultati economici soddisfacenti in allevamento Necessario essere flessibili e pronti al cambiamento per sopravvivere La conoscenza è la base per lo sviluppo e il successo (anche) degli allevamenti Necessari modelli sempre più dinamici che ci aiutino a interpretare ciò che avviene nelle stalle La squadra di lavoro a Bologna. Mattia Fustini Alberto Palmonari Giorgia Canestrari Nicola Negri Sara Speroni Elena Bonfante Ludovica Mammi Grazie! 6

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