LO SVILUPPO DELL INTELLIGENZA EMOTIVA DEI NOSTRI FIGLI

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Oreste Chiari
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1 LO SVILUPPO DELL INTELLIGENZA EMOTIVA DEI NOSTRI FIGLI Dott. Massimiliano Stocchi Psicologo Psicoterapeuta Specialista in Psicologia della Salute Docente a c. presso la Facoltà di Psicologia G. d Annunzio (CH)

2 Che cos è l intelligenza Capacità di vedere connessioni e legami significativi tra cose diverse, anche molto distanti tra di loro. Una conseguenza quasi immediata può essere la capacità di cogliere l essenza di una situazione, reale o immaginaria, e vederne tutte le implicazioni. ( ) Questo può condurre tanto alla risoluzione di un problema quanto alla capacità di cavarsela egregiamente nella vita. ( ) La persona di grande intelligenza risolve brillantemente i problemi che le vengono posti. Quella di intelligenza eccezionale i problemi se li pone da sola (E. Boncinelli, Il cervello, la mente e l anima,1999).

3 Intelligenze multiple Lo psicologo GARDNER (1983, 1999) ritiene che il cervello abbia sviluppato, nel corso dell evoluzione, dispositivi diversi di elaborazione della informazione che corrispondono a facoltà multiple e distinte: Linguistica Logico-matematica Spaziale Musicale-ritmica Corporeo-cinestetica Interpersonale Intrapersonale Naturalistica

4 Diverse forme di intelligenza Due ragazzi camminano in una foresta. Sono molto diversi l'uno dall'altro. Gli insegnanti del primo lo considerano intelligente, cosa che pensano anche i suoi genitori: il risultato è che lui stesso ne è convinto. Ha punteggi alti nei test, prende bei voti e può presentare attestati di studio che nella sua vita scolastica lo porteranno lontano. Non sono in molti invece a considerare intelligente il secondo. I suoi punteggi ai test non sono un granché e i suoi voti non sono così alti, in generale tutti i suoi attestati hanno un valore minore. Camminando nella foresta i due ragazzi incontrano un problema, e cioè un gigantesco, furioso orso grizzly dall'aria affamata, che carica diritto su di loro. Il primo ragazzo calcola che il grizzly li raggiungerà esattamente in 17,3 secondi e viene preso dal panico. In questo stato, guarda il secondo ragazzo che, con assoluta calma, si toglie gli scarponi da montagna e si infila le scarpe da jogging. Il primo ragazzo dice al secondo: «Tu sei pazzo. È impossibile riuscire a correre più forte di quel grizzly!». Il secondo ragazzo replica: «È vero. Ma mi basta solo riuscire a correre più in fretta di te!» (Sternberg e Spear-Swerling, 1996, pag.17)

5 Intelligenza Emotiva SALOVEY e MAYER (1990) proposero per primi la definizione di intelligenza emotiva, ampliando la concezione dell intelligenza fino a includere cinque abilità: Consapevolezza delle proprie emozioni Controllo delle emozioni Capacità di ritardare la gratificazione e gestire gli impulsi Riconoscimento delle emozioni degli altri Capacità di gestire le relazioni sociali in relazione alle emozioni degli altri

6 Domande Perché parlare di Intelligenza Emotiva con i nostri figli? Che ruolo abbiano noi genitori nello sviluppare questo tipo di intelligenza?

7 Premessa 1 Fare il genitore oggi, significa convivere con intense emozioni e forti sentimenti : Gioia Ansia Inadeguatezza Responsabilità Essere genitore, oggi, implica quindi apprendere nuove emozioni

8 Premessa 2 Cosa significa per un genitore, oggi, educare il proprio figlio - Crescere un figlio docile e obbediente? - Evitare che non commetta errori e si comporti civilmente? Credo che la maggior parte dei genitori di oggi, chieda di più dalla propria azione educativa

Ricerche Studi longitudinali condotti, da più di 20 anni, sulle dinamiche educative all interno dei nuclei familiari dimostrano che: genitori, che svolgono con i propri

9 Ricerche Studi longitudinali condotti, da più di 20 anni, sulle dinamiche educative all interno dei nuclei familiari dimostrano che: genitori, che svolgono con i propri figli una relazione basata sull allenamento emotivo, crescono figli più capaci di affrontare le difficoltà della vita, più sicuri e autonomi, quindi emotivamente intelligenti.

10 Le 5 fasi dell allenamento emotivo 1. Diventare consapevole dell emozione del bambino 2. Riconoscere in quell emozione un opportunità di intimità e di insegnamento 3. Ascoltare con empatia e convalidare i sentimenti del bambino 4. Aiutare il bambino a trovare le parole per definire le emozioni che sta provando 5. Porre dei limiti, mentre si esplorano le strategie per risolvere il problema in questione

11 1. Diventare consapevole dell emozione del bambino Prima di tutto essere consapevoli delle proprie emozioni. La consapevolezza emotiva significa soltanto che riconoscete il fatto di provare un emozione, che sapete identificare i vostri sentimenti e siete sensibili alla presenza di emozioni nelle altre persone.

2. Riconoscere in quell emozione un opportunità di intimità e di insegnamento Un pallone bucato, un compito in classe andato male, un litigio con un amichetto, possono essere queste opportunità per

12 2. Riconoscere in quell emozione un opportunità di intimità e di insegnamento Un pallone bucato, un compito in classe andato male, un litigio con un amichetto, possono essere queste opportunità per empatizzare, costruire intimità con i nostri figli e insegnare loro come fare a padroneggiare i sentimenti. Possiamo considerare la rabbia dei nostri figli qualcosa di diverso da una semplice sfida alla nostra autorità.

3. Ascoltare con empatia e convalidare i sentimenti del bambino Empatizzare significa qualcosa di più che raccogliere semplicemente i dati dell

13 3. Ascoltare con empatia e convalidare i sentimenti del bambino Empatizzare significa qualcosa di più che raccogliere semplicemente i dati dell accaduto. In uno scambio empatico sono importanti: lo sguardo l immaginazione (presa di prospettiva) I messaggi del corpo, viso, gesti Usare il cuore

14 4. Aiutare il bambino a trovare le parole per definire le emozioni che sta provando Fornire ai figli le parole può aiutarli a trasformare una sensazione incompresa, in qualcosa di definibile, e quindi con confini ben precisi, come ogni altro normale elemento all interno della vita quotidiana. La rabbia, la tristezza e la paura diventano così esperienze comuni a tutti e che tutti sono in grado di gestire. Studi specifici dimostrano che l atto di dare un nome alle emozioni ha di per sé un effetto rasserenante sul SN e aiuta i ragazzi è a recuperare più in fretta dalle situazioni di turbamento.

15 5. Porre dei limiti, mentre si esplorano le strategie per risolvere il problema in questione Questo processo può essere suddivisi nelle seguenti fasi: 1. Porre limiti; 2. Identificare gli obiettivi; 3. Pensare alle possibili soluzioni; 4. Valutare le soluzioni proposte alla luce dei valori familiari, aiutare il bambino a scegliere la soluzione.

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