TRASMISSIONE MENDELIANA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "TRASMISSIONE MENDELIANA"

Transcript

1 TRASMISSIONE MENDELIANA

2 OMIM TRASMISSIONE MENDELIANA Sino ad ora sono stati catalogati più di 5000 fenotipi umani, ereditati in maniera mendeliana. Più del 50% sono caratteri autosomici dominanti, il 36% sono autosomici recessivi e meno del 10% sono X-linked. Dei 5000 caratteri, circa 4000 sono associati a malattie. Di circa 600 di questi sono state identificate una o più mutazioni responsabili della malattia. NCBI: Natl Center of Biotechnology Information

3 Le malattie mendeliane sono causate dalla mutazione di un singolo gene che ha un notevole effetto sul fenotipo e sono ereditate in modo semplice simile o identico a quello descritto da Mendel. TRASMISSIONE MENDELIANA Le malattie mendeliane sono: 1. autosomiche: se i geni coinvolti si trovano su una delle 22 coppie di cromosomi autosomi. 2. X-linked: se i geni coinvolti si trovano sul cromosoma X Malattie dominanti: si manifestano negli eterozigoti (una copia di un allele normale) Malattie recessive: si manifestano in individui omozigoti per l allele mutato (doppia dose del gene anormale).

4 PCR: Polymerase Chain Reaction

5 PCR: Polymerase Chain Reaction

6 Ricerca di sequenze virali, batteriche ecc. PCR: applicazioni transilluminatore

7 primer radioattivo sintesi di DNA in presenza di dideossinucleotidi che terminano la catena Il sequenziamento secondo Sanger Elettroforesi autoradiografia Migrazione dei frammenti Sequenza del filamento complementare 2,3 dideossinucleotide

8

9

10 Mappatura e sequenziamento di genomi completi: il genoma umano Sequenziamento automatico del DNA Filamento singolo di DNA Primer fluorescenti diversi con ciascun dideossinucleotide ddg dda ddc ddt Mescolamento dei prodotti Elettroforesi Fotomoltiplicatore Migrazione dei frammenti Raggio laser Fluorescenza Computer

11 Il sequenziamento automatico del DNA

12 Miscela di molecole a doppio filamento di DNA cellulare totale Ibridazione di acidi nucleici Denaturazione a 95 C Separazione dei filamenti Si usa per rivelare sequenze specifiche di acidi nucleici accoppiandoli alle basi di filamenti complementari di DNA o RNA. Aggiunta di una sonda radioattiva di DNA complementare ad una sequenza specifica di DNA cellulare Rinaturazione a 65 C Ibridazione della sonda radioattiva con sequenze complementari presenti nel DNA cellulari

13 La marcatura radioattiva delle sonde La sonda è uno specifico frammento di DNA, a sequenza nota, che si utilizza per individuare un frammento di DNA o gene di interesse in un pool di DNA totale. La sonda per essere utile allo scopo deve essere marcata ad esempio con il fosforo radioattivo P 32. Le sonde possono essere: corte (20-30 oligonucleotidi) oppure lunghe (es. 2-3 kb) La marcature delle due sonde avviene metodi diversi

14 La marcatura radioattiva delle sonde: sonde corte 22 oligo 5 - ACTTAGTAAGGCTTGGAACCTC g 32 ATP = A ap bp g 32 P + enzima: polinucleotide chinasi = 5 - g 32 P ACTTAGTAAGGCTTGGAACCTC - 3 La sonda è marcata

15 La marcatura radioattiva delle sonde: sonde lunghe La nick translation

16 Ibridazione di acidi nucleici Il DNA è digerito con una endonucleasi di restrizione Utilizzando una sonda marcata con radioattivo è possibile individuare DNA o geni di interesse in un pool di DNA totale attraverso l ibridazione. Migrazione I frammenti di restrizione di dimensione diverse sono separati mediante elettroforesi su gel. Carta assorbente Filtro Gel Spugna Soluzione salina Il DNA viene denaturato e trasferito su di un filtro mediante passaggio di una soluzione attraverso il gel Frammenti di DNA Filtro Il filtro viene ibridato ad una sonda radioattiva, che si lega a sequenze complementari di DNA La sonda legata al filtro è rivelata in autoradiografia Lastra autoradiografica

17 Identifica delezioni nella sequenza 1 2 C C 1 2 EcoRI EcoRI EcoRI EcoRI EcoRI EcoRI

18 Gli enzimi di restrizione Tabella. Alcuni enzimi di restrizione e i loro siti di taglio sul DNA Enzima Batterio Sito di taglio AluI Arthrobacter luteus 5 -A-G-C-T-3 3 -T-C-G-A-5 BamHI Bacillus amyloliquefaciens H 5 -G-G-A-T-C-C-3 3 -C-C-T-A-G-G-5 EcoRI Escherichia coli RY13 5 -G-A-A-C-C-T-3 3 -C-T-T-G-G-A-5 EcoRII Escherichia coli RY13 5 -C-C-T-G-G-3 3 -G-G-A-C-C-5 HaeIII Aemophilus aegyptius 5 -G-G-C-C-3 3 -C-C-G-G-5 HindIII Aemophilus influenzae b 5 -A-A-G-C-T-T-3 3 -T-T-C-G-A-A-5 PstI Providencia stuartii 5 -C-T-G-C-A-G-3 3 -G-A-C-G-T-C-5 SalI Streptomyces albus 5 -G-T-C-G-A-C-3 3 -C-A-G-C-T-G-5

19 Tecnologia DNA Ricombinante Enzimi di restrizione

20 ALBERO GENEALOGICO TRASMISSIONE MENDELIANA Coniugazionale Generazionale Fratria

21 TRASMISSIONE MENDELIANA AUTOSOMICA DOMINANTE Trasmissione verticale MATRIMONIO PROTOTIPO I II aa Aa III OGNI INDIVIDUO AFFETTO HA UN GENITORE AFFETTO 2. GLI INDIVIDUI AFFETTI ETEROZIGOTI SE SI UNISCONO IN MATRIMONIO CON INDIVIDUI SANI - OMOZIGOTI RECESSIVI - (condizione più frequente) HANNO IL 50% DI PROBABILITA DI TRASMETTERE LA MALATTIA AL FIGLIO a a A a Aa aa Aa aa 3. MASCHI E FEMMINE EREDITANO CON LA STESSA FREQUENZA LA MALATTIA CONGENITA 50% Aa affetto 50% aa sani

22 TRASMISSIONE MENDELIANA AUTOSOMICA DOMINANTE Trasmissione verticale MATRIMONIO MENO FREQUENTE MA POSSIBILE I II Aa Aa III DUE INDIVIDUI ETEROZIGOTI (meno frequente) CHE HANNO LA MALATTIA HANNO IL 75% DI PROBABILITA DI TRASMETTERE LA MALATTIA AL FIGLIO A a A a AA Aa Aa aa 75% 25% AA affetti gravi 50% Aa affetti 25% aa sani

23 TRASMISSIONE MENDELIANA AUTOSOMICA DOMINANTE Trasmissione verticale MATRIMONIO RARO I II AA Aa III DUE INDIVIDUI, UNO OMOZIGOTE DOMINANTE (raro) E L ALTRO ETEROZIGOTE, ENTRAMBI EFFETTI HANNO IL 100% DI PROBABILITA DI TRASMETTERE LA MALATTIA AI FIGLI A A A a AA Aa AA Aa 100% 50% AA affetti 50% Aa affetti

24 TRASMISSIONE MENDELIANA AUTOSOMICA DOMINANTE Esempi di caratteri a trasmissione autosomica dominante Fossetta sul mento Mascella asburgica o prognatismo Capacità di arrotolare la lingua Capelli lanosi

25 TRASMISSIONE MENDELIANA Capelli lanosi Autosomico dominante

26 MALATTIE AUTOSOMICHE DOMINANTI TRASMISSIONE MENDELIANA

27 Trasmissione: autosomica dominante Frequenza: 1 malato: 500 nati sani IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE Patogenesi: mancata eliminazione delle LDL a livello epatico che determina un aumento dei livelli di LDL (e quindi colesterolo) in circolo e conseguenti gravi manifestazioni cliniche Causa: gli individui malati sono portatori di mutazioni sul gene che codifica per il recettore delle LDL (cromosoma 19). Il difetto genico si fa risentire soprattutto a livello degli epatociti, preposti all endocitosi e degradazione delle LDL circolanti. Aa AA N:220 mg/dl P: mg/dl P: mg/dl

28 IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE HOOC RECETTORE LDL Gene: 45 Kb 839 aa NH 2

29 RECETTORE LDL IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE LDL apolipoproteina core (esteri del colesterolo) La complessazione con l'ldl determina il "clustering" dei recettori che prendono contatto con la clatrina. Quest'interazione è necessaria alla formazione della fossetta rivestita e quindi all'internalizzazione delle LDL recettore per le LDL, riconosce la apolipoproteina presente su LDL fossetta rivestita clatrina vescicola rivestita

30 RECETTORE LDL IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE recettore per LDL ri-esposto immagazzinamento (sotto forma di esteri del colesterolo) Vescicola rivestita vescicola di ricircolo endosoma sintesi di componenti della membrana cellulare, ormoni steroidei, acidi biliari ACAT Colesterolo libero Aminoacidi (metabolismo) lisosoma Acil-coenzima A-colesterolo aciltransferasi: acil-coa + colesterolo CoA + colesterolo estere

31 RECETTORE LDL IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE esterificazione (immagazzinamento) del colesterolo enzima ACAT + - disponibilità eccessiva di colesterolo ribosomi apparato del Golgi enzima HMG-Coa reduttasi - RNA RER sintesi endogena del colesterolo DNA sintesi del recettore per le LDL La idrossimetilglutaril-coa reduttasi (o HMG-CoA reduttasi) è un enzima appartenente alla classe delle ossidoreduttasi che risiede nel reticolo endoplasmatico liscio degli epatociti (cellule del fegato)

32 RECETTORE LDL IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE ' 3' Sequenze promotore trascrizione splicing traduzione Modificazioni posttraduzionali NH 2 HOOC Dominio di legame per LDL (292 aa) Dominio di omologia per l'egf (400 aa) Dominio di glicosilazione (58 aa) Dominio transmembrana (58 aa) Dominio citoplasmatico (50 aa)

33 RECETTORE LDL inserzione delezione nonsenso missenso IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE Sono state finora evidenziate più di 400 mutazioni diverse sul gene che codifica per il recettore delle LDL che a livello fenotipico danno origine ad effetti raggruppabili in 5 classi G>A Cromosoma kb + 18 nt + 4 nt D splicing kb (duplicazione) -1 kb -4 kb -10 nt -5 kb -5 kb -7 kb -20 kb -25 kb

34 RECETTORE LDL IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE I soggetti affetti da FH in condizioni di omozigosi, rappresentano un modello sperimentale prezioso per lo studio della funzionalità del gene, in quanto permettono di analizzare le alterazioni a carico del recettore LDLR, causate dall allele mutante, in assenza completa degli effetti di fondo prodotti dall allele normale. Questi studi sono effettuati mediante un modello in vitro nel quale si valuta l interazione tra fibroblasti in coltura (ottenuti da biopsie cutanee di soggetti omozigoti per mutazioni perfettamente caratterizzate dal punto di vista molecolare) e LDL marcate. Si è così stabilito che esistono 5 diverse classi di fenotipi difettivi, secondo la fase del meccanismo di funzionamento del recettore LDLR che è compromessa. Precisamente: Classe 1: fenotipo allele nullo Classe 2: fenotipo trasporto difettivo Classe 3: fenotipo legame difettivo Classe 4: fenotipo internalizzazione difettiva Classe 5: fenotipo riciclo difettivo

35 IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE RECETTORE LDL CLASSE 1: FENOTIPO «ALLELE NULLO» Legame ligando EGF omology O-gli trans citoplasm Mancata sintesi (recettore negativo) DELEZIONE -20 kb No mrna No recettore Mancanza del promotore che impedisce la trascrizione dell'allele mutato (allele nullo) Deficit quantitativo del recettore LDL sulla superficie delle cellule

36 IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE RECETTORE LDL CLASSE 1: FENOTIPO «ALLELE NULLO» Legame ligando EGF omology O-gli trans citoplasm Mancata sintesi (recettore negativo) NONSENSO Sì mrna No recettore mrna contiene codoni di stop (allele nullo) Deficit quantitativo del recettore LDL sulla superficie delle cellule

37 RECETTORE LDL IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE O-gli CLASSE 2: FENOTIPO «TRASPORTO DIFETTIVO» b. mancata N- o O-glicosilazione MSSENSO missenso Mutazione missenso nell esone 15 che comporta la mancata modificazione posttraduzionale nel Golgi. La mancata glicosilazione O-linked impedisce ai recettori LDL di raggiungere la membrana citoplasmatica. Oppure mutazioni che non consentono la glicosilazione N-linked nel RER (no trasporto nel Golgi) Alterazione delle modificazioni post-traduzionali HOOC

38 RECETTORE LDL IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE CLASSE 3: FENOTIPO «LEGAME DIFETTIVO» a. anomala interazione recettore-ligando DUPLICAZIONE kb Duplicazione degli esoni 3-6 che determina la duplicazione del dominio di legame del recettore LDL. Nel RER la proteina è altamente instabile ed è frequentemente degradata o inserita sulle membrane del RER con molta difficoltà. Il recettore è trasportato alla membrana cellulare ma ha poca affinità con LDL (30% del wild type) NH 2 Duplicazione del dominio di legame HOOC

39 RECETTORE LDL IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE CLASSE 3: FENOTIPO «LEGAME DIFETTIVO» b. anomala interazione recettore-ligando DELEZIONI MISSENSO missenso delezioni Delezioni negli esoni 3, 4 e 7,8 che eliminano rispettivamente i repeats 2, 3, 4, 5, e A e B nel recettore LDL. La mancanza di questi repeats riduce l affinità del recettore con le LDL. Mutazioni missenso negli stessi esoni che eliminano dei reapet. 7 r e p e a t 3 r e p e a t

40 RECETTORE LDL IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE CLASSE 4: FENOTIPO «INTERNALIZZAZIONE DIFETTIVA» Trans Cit a. Deficit recettoriale MISSENSO Mutazione missenso (Tyr790 in Cys) nella sequenza del dominio citoplasmatico Il recettore ha una lunghezza corretta ma perde la struttura 3D e non può interagire con la clatrina. No internalizzazione Tyr Cys

41 RECETTORE LDL IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE CLASSE 4: FENOTIPO «INTERNALIZZAZIONE DIFETTIVA» Trans Cit b. Assenza recettoriale NONSENSO Mutazione nonsenso nella sequenza del dominio intracellulare Stop Il recettore non reagisce correttamente con la clatrina e non consente il clustering dei recettori. No internalizzazione

42 RECETTORE LDL IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE EGF omology CLASSE 5: FENOTIPO «RICICLO DIFETTIVO» missenso Deficit recettoriale DELEZIONI MISSENSO delezioni Mutazioni missenso o delezioni nei repeats della sequenza del dominio di omologia per l EGF Il recettore dopo internalizzazione non ritorna sulla membrana. No riciclaggio 7 r e p e a t 3 r e p e a t

43 IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE RECETTORE LDL 1. Allele nullo 3. Assenza di legame 5. Assenza di riutilizzazione 2. Trasporto assente 4. Assenza di internalizzazione

44 IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE RECETTORE LDL D200g (FH Padova-1): la più frequente in Italia. Mutazione missenso esone 4: A:G = D200g= acido aspartico in glicina FH Ferrara-1: Ex 4 c.557 del G

45 RECETTORE LDL IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE - Classe 1: fenotipo allele nullo Classe 2: fenotipo trasporto difettivo Classe 3: fenotipo legame difettivo Classe 4: fenotipo internalizzazione difettiva Classe 5: fenotipo riciclo difettivo

46 IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE Il deposito di colesterolo a livello della valvola aortica può provocare una stenosi aortica sintomatica con conseguente infarto del miocardio. I sintomi si sviluppano nella seconda (omozigoti) o terza/quarta decade di vita (etrozigoti). All'età di sessant'anni più dell' 85% degli eterozigoti ha avuto un infarto miocardico.

47 DIAGNOSI IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE SANGUE: 1. analisi della concentrazione del colesterolo; 2. elettroforesi delle LDL MOLECOLARE: è importante conoscere il tipo di mutazione nell ambito delle etnie (effetto del fondatore). PCR o IBRIDAZIONE IN SOUTHERN BLOT (previa digestione enzimatica del DNA con enzimi di restrizione) DIAGNOSI NEONATALE SANGUE DAL CORDONE OMBELICALE: 1. analisi della concentrazione del colesterolo (risulta doppio o triplo negli eterozigoti e 6-8 volte > negli omozigoti); 2. elettroforesi delle LDL MOLECOLARE: è importante conoscere il tipo di mutazione nell ambito delle etnie (effetto del fondatore). PCR o IBRIDAZIONE IN SOUTHERN BLOT (previa digestione enzimatica del DNA con enzimi di restrizione) DIAGNOSI PRENATALE CELLULE DEL LIQUIDO AMNIOTICO E CARATTERIZZAZIONE MOLECOLARE

48 Trasmissione: autosomica dominante COREA DI HUNTINGTON Descritta da George Huntington nel 1872 còrea (greco) = danza Frequenza: 1 malato: nati sani Patogenesi: malattia neurodegenerativa; manifestazioni cliniche a livello neurologico e motorio. Causa: gli individui malati sono portatori di mutazioni sul gene che codifica per la proteina huntingtina (cromosoma 4). Il difetto genico si fa risentire a livello dei neuroni. Gene HTT o IT-15. Scoperto nel 1993; codifica per l huntingtina (3144aa) CAG repeat glutammine La proteina è necessaria per la sopravvivenza dei neuroni.

49 COREA DI HUNTINGTON gene normale huntingtina normale neurone sano CAG repeat glutammine > 35 CAG repeat poliglutammina gene mutato huntingtina mutata neurone malato

50 HUNTINGTINA COREA DI HUNTINGTON

51 HUNTINGTINA COREA DI HUNTINGTON

52 HUNTINGTINA COREA DI HUNTINGTON BDNF BDNF: brain-derived neurotrophic factor

53 HUNTINGTINA COREA DI HUNTINGTON

54 ANTICIPAZIONE COREA DI HUNTINGTON

55 COREA DI HUNTINGTON DIAGNOSTICA MOLECOLARE PCR SEQUENZIAMENTO AUTOMATICO

56 OSTEOGENESI IMPERFETTA Trasmissione: autosomica dominante Frequenza: 1 malato: nati sani Patogenesi: malattia apparato scheletrico (fragilità ossea). Causa: gli individui malati sono portatori di mutazioni sul gene che codifica per il collagene, tipo 1, alfa 1 (cromosoma 17). Il difetto genico si fa risentire a livello degli osteoblasti. Two RNA of 5,8 kb and 4,8 kb differing by their Ô3 terminus non coding sequence and giving rise to a single 140 kda protein. The COL1A1 gene is 18 kb in size and is composed of 52 exons. Exons 6 to 49 encode the alpha helical domain aa Type I collagen is the most abundant protein in vertebrates and a constituent of the extra cellular matrix in connective tissue of bone, skin, tendon, ligament and dentine. It is mostly produced and secreted by fibroblasts and osteoblasts. Member of the collagen family.

57 OSTEOGENESI IMPERFETTA

58 OSTEOGENESI IMPERFETTA Collagene: Proteina a struttura quaternaria Col1alfa1 sul cromosoma 17 Col1alfa2 sul cromosoma 7

59 Sintesi del collagene OSTEOGENESI IMPERFETTA

60 2 fenotipi patologici OSTEOGENESI IMPERFETTA OI tipo 1: allele null. Le mutazioni sono diverse: delezioni e inserzioni in più esoni, mutazioni nonsenso e di splicing; viene prodotto il 50% in meno di collagene. Compatibile con la vita. Gli individui affetti hanno fragilità ossea e sono suscettibili a fratture multiple delle ossa lunga delle gambe, dello sterno e delle ossa piccole delle mani e piedi. In 50% dei casi perdita di udito a partire dalla seconda decade di vita. Sclera blu. OI tipo 2: allele mutato. E una malattia molto grave che porta alla morte nelle prime settimane o mesi di vita (ancora prima della nascita numerose fratture delle ossa in tutto il corpo). Il difetto dipende da mutazioni puntiformi de novo (sostituzioni di glicine) o riarrangiamenti negli alleli alfa1 o alfa2. Le mutazioni in COOH più gravi che in NH2. Le fibre non si assemblano correttamente e vengono degradate, oppure se si assemblano non funzionano correttamente Allele null: delezioni, inserzioni, mutazioni splicing, nonsenso Allele mutato: mutazioni puntiformi, riarrangiamenti

61 OSTEOGENESI IMPERFETTA OI1 OI2

62 MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE TRASMISSIONE MENDELIANA 1. Le malattie autosomiche recessive sono caratterizzate da manifestazioni cliniche soltanto negli individui omozigoti per il gene mutante. 2. Il pedigree tipico è orizzontale in quanto gli individui affetti tendono a rimanere limitati ad una singola fratria e la malattia non si presenta nelle generazioni successive. 3. I maschi e le femmine sono affetti con uguale probabilità.

63 GAMETI MATERNI GAMETI MATERNI Ereditarietà autosomica recessiva altre possibili combinazioni A. NORMALE AFFETTO B. ETEROZIGOTE AFFETTO GENITORI MEIOSI GAMETI Portatori eterozigoti obbligati ETEROZIGOTE GAMETI PATERNI FECONDAZIONE PROLE ETEROZIGOTI AFFETTI GAMETI PATERNI Tutti A = NORMALE, a = MUTANTE A = NORMALE, a = MUTANTE

64 GAMETI MATERNI Fibrosi cistica, Anemia falciforme, Talassemie, Ereditarietà autosomica recessiva ETEROZIGOTI GENITORI MEIOSI GAMETI FECONDAZIONE PROLE NORMALE AFFETTA ETEROZIGOTI GAMETI PATERNI A = NORMALE, a = MUTANTE

65 MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE TRASMISSIONE MENDELIANA

66 La fibrosi cistica è un carattere recessivo 1/2.000 La fibrosi cistica (CF, Cystic Fibrosis) (MIM/OMIM ) è una patologia genetica disabilitante e letale che si eredita come carattere autosomico recessivo; colpisce le ghiandole esocrine (mucose muco- e sierose-enzimi della digestione- e del sudore). Se le ghiandole del sudore non funzionano bene rilasciano una quantità eccessiva di sale. La malattia viene spesso diagnosticata analizzando la quantità di sale nel sudore. In base ad alcune leggende popolari, le nutrici un tempo leccavano la fronte dei neonati: se il sudore aveva un sapore troppo salato, predicevano che il bambino sarebbe morto prematuramente di congestione polmonare. La malattia ha effetti ad ampio spettro perché le ghiandole colpite svolgono alcune importanti funzioni vitali. La CF comporta la produzione di un muco spesso, che ostruisce i dotti che portano gli enzimi della digestione dal pancreas all intestino tenue, riducendo gli effetti della digestione. Come conseguenza, i bambini colpiti spesso soffrono di malnutrizione, nonostante un aumento di appetito e di quantità di cibo consumato. Col progredire della malattia, si formano delle cisti nel pancreas e la ghiandola degenera in una struttura fibrosa, che dà il nome alla malattia. Dal momento che il muco spesso provocato dalla CF blocca anche le vie aeree dei polmoni, la maggior parte dei pazienti colpiti da fibrosi cistica sviluppa patologie ostruttive dei polmoni e infezioni, che portano a morte prematura. Quasi tutti i casi di CF si registrano in figli di genitori fenotipicamente normali, eterozigoti. ghiandola sudoripara ovaio utero (il muco blocca l ingresso dell utero) cervice Ha una frequenza molto alta: 1/2000 Diversa incidenza tra le popolazioni: 1/25 portatori sani tra gli americani; 1/46 ispanici; 1/65 afroamericani; 1/150 asiatici. Molto grave, molto debilitante, invalidante e porta alla morte. parotide polmone fegato pancreas cistifellea intestino deferente testicolo (il muco blocca i dotti che portano lo sperma, e solo circa il 2-3% dei maschi colpiti è fertile).

67 Il prodotto del gene CF è una proteina che si inserisce nella membrana plasmatica di alcune cellule ghiandolari. La proteina è chiamata regolatore della conduttanza transmembrana della fibrosi cistica o CFTR. Il CFTR regola il flusso di ioni cloro attraverso la membrana plasmatica della cellula. FIBROSI CISTICA pb 1480 aa Gene CFTR:

68 FIBROSI CISTICA Negli individui affetti da CF la proteina CFTR è assente o difettosa. Dal momento che i fluidi si muovono attraverso le membrane del plasma in risposta a movimenti degli ioni, una proteina CFTR difettosa comporta una diminuzione dei fluidi che devono aggiungersi alla secrezione delle ghiandole. Le secrezioni ispessite provocano i sintomi caratteristici della CF. Esone 10 Mutazione delta F508: delezione 70% dei casi Una delezione CTT nell esone 10 causa la perdita di una fenilalanina nella posizione 508 della proteina. La isoleucina nella posizione 507 rimane inalterata perché ATC e ATT entrambi codificano per una isoleucina.

69 MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE

70 MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE

71 MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE Terza, quarta settimana: sacco vitellino e fegato rispettivamente Inizio secondo trimestre: milza Fine secondo trimestre: ossa Adulta: alfa/beta 97/98% - HbA1 alfa/delta 2/3% - HbA2 alfa/gamma <1% - HbF (beta) alfa (beta) (alfa)

72 MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE

73 MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE

74 ANEMIA FALCIFORME: 1: 500 (afroamericani) MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE Sickle=falce HbS L'anemia falciforme è una malattia ereditaria, che si esprime in forma conclamata solo negli omozigoti, vale a dire nei figli che ricevono il gene anomalo da entrambi i genitori. Negli omozigoti la Hb-S é la sola forma di emoglobina presente negli eritrociti. Gli omozigoti non vivono generalmente oltre l'età di 25 anni.

75 MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE ANEMIA FALCIFORME Effetto pleiotropico

76 MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE ANEMIA FALCIFORME ESONE 1, CODONE 6

77 ANEMIA FALCIFORME MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE

78 MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE ANEMIA FALCIFORME MstII MstII HbA 364 pb 201 pb 90 pb 74 pb HbS 291 pb 74 pb

79 MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE ANEMIA FALCIFORME CTC transizione TTC: mrna=aag=lisina Malattia da emoglobina C: anemia lieve, l emoglobina precipita solo quando è in alte concentrazioni

80 ANEMIA FALCIFORME MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE Dominanza incompleta Gli eterozigoti, cioè i figli che ricevono il gene anomalo da uno solo dei genitori, posseggono il 50% di Hb-S ed il 50% di Hb-A. In essi l'anemia falciforme è asintomatica, salvo crisi sporadiche che possono verificarsi in condizioni di bassa tensione di O2 (montagna, sott acqua, anestesia): maschio falciforme (sickle cell trait).

81 ANEMIA FALCIFORME MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE

82 MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE TALASSEMIA Comuni in tutto il mondo; ma soprattutto mediterraneo e sud est asiatico (20-30% affetti) Talassa=mare Mediterraneo)

83 Malattie monofattoriali: ereditarietà autosomica recessiva. Talassemie Sono un gruppo si malattie ereditarie determinate da anomalie nell emoglobina, nelle quali il fenotipo deriva da un alterazione del rapporto reciproco tra globine alfa e beta. La sintesi di una delle globine può essere ridotta o anche assente, causando la formazione di molecole di emoglobina aberranti con uno squilibrio tra le subunità. Questo tipo di molecole non lega l ossigeno efficientemente e determina effetti gravi se non addirittura fatali. Le talassemie sono comuni in diverse aree del mondo, soprattutto nel Mediterraneo e nel Sud Ovest asiatico, dove il 20-30% della popolazione risulta affetta. Il nome talassemia deriva dal greco thalassa, ovvero mare, quindi il nome della malattia enfatizza una condizione caratteristica di individui del bacino del Mediterraneo.

84 Malattie monofattoriali: ereditarietà autosomica recessiva. Talassemie Le talassemie sono anomalie ereditarie della produzione di emoglobina in cui il problema principale è un difetto quantitativo della alfa-globina (alfa Talassemia) o della beta-globina (beta Talassemie). Come nel caso dell anemia falciforme la distribuzione della Talassemia coincide con quella della malaria. L alfa Talassemia è caratterizzata da un difetto relativo di sintesi delle catene alfa-globiniche, con normale produzione di catene beta. Se alcune catene alfa possono ancora essere prodotte, si formerà una piccola quantità di tetrameri normali, ma ci sarà un forte eccesso di catene beta. In queste circostanze beta è in grado di formare omotetrameri (beta 4 ). Questa emoglobina detta emoglobina H (HbH), può essere visualizzata sotto forma di corpi inclusi all interno dei globuli rossi degli individui affetti da alfa-talassemia. La HbH ha una capacità marcatamente ridotta di trasportare ossigeno. La conseguenza di questo eccesso di catene beta e del difetto di catene alfa è che i globuli rossi hanno dimensioni e numero ridotti, con conseguente anemia. Nella beta-talassemia c è un difetto delle catene beta. In queste circostanze l alfa globina è in eccesso forma degli omotetrameri che precipitano in aggregati moto insolubili. Gli eritrociti vengono distrutti precocemente distruzione nel midollo osseo e milza. tetrameri ab ba Normale alfa-tal beta-tal ab ba ab ba ab ba b bb bb bb bb b ab ba aa aa aa aa a a aa aa globuli rossi Corpi inclusi di beta 4 (HbH) Precipitazione di alfa 4 (molto insolubile)

85 Malattie monofattoriali: ereditarietà autosomica recessiva. Talassemie Ci sono due tipi di Talassemie: 1. Talassemia alfa, in cui la sintesi della globina alfa è ridotta o assente; 2. Talassemia beta, che riguarda la sintesi ridotta o assente della globina beta. In entrambi i casi vi possono essere cause differenti e benché queste condizioni siano ereditabili come caratteri autosomici recessivi, entrambe le forme di talassemia danno effetti fenotipici in eterozigosi.

86 TALASSEMIA alfa MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE

87 TALASSEMIA alfa MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE

88 Malattie monofattoriali: ereditarietà autosomica recessiva. Beta-talassemie Nelle beta Talassemie si riscontra un deficit delle catene beta. Minor Tal-minor asintomatici Sintomatica, anemia significativa ma non richiede trasfusioni Major Trasfusione dipendenti Morbo di Cooley (precipitazione tetrameri)

89 MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE TALASSEMIA beta Mutazione comune in Sardegna e Sicilia T39 (codone 39) CAG glutammina con TAG stop: talassemia beta 0 Solo 10% prodotta con mutazione nel promotore Almeno 100 mutazioni Le mutazioni nella frazione COOH sono meno dannose

90 MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE TALASSEMIA beta Nel mediterraneo e in Italia la più frequente: Tal beta+ Mutazione puntiforme introne 1

91 TALASSEMIA beta MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE

92 TRASMISSIONE X-LINKED IL CROMOSOMA Y: 70 geni IL CROMOSOMA X: 1200 geni I maschi sono emizogoti

93 IL CROMOSOMA X LAYONIZZAZIONE

94 IL CROMOSOMA X LYONIZZAZIONE L ipotesi di Lyon stabilisce che nelle cellule somatiche: a) L inattivazione del cromosoma X si verifica precocemente durante la vita embrionale (stadio di blastocisti avanzata, nell uomo). b) L inattivazione è casuale. c) L inattivazione dell X è completa. d) L inattivazione è permanente e si propaga clonalmente.

95 LYONIZZAZIONE IL CROMOSOMA X XIST= X Inactivation Specific Transcript RNA= 15 kb

96 Il fenomeno della lyonizzazione Eccezioni all ipotesi di Lyon a) Sebbene l inattivazione sia solitamente casuale, un cromosoma X strutturalmente anomalo, ad es. delezione, viene inattivato preferenzialmente. b) Sebbene l inattivazione della X sia estensiva, tuttavia non è completa; sono noti almeno 16 umani che sfuggono all inattivazione. Allele A= codifica l enzima che converte eumelanina in feomelanina (rosso) Allele a= manca enzima (nero)

97 Mosaicismo e chimere I mosaici posseggono due o più linee cellulari geneticamente differenti, che derivano da un unico zigote. La mutazione genetica indicata può essere una mutazione genica, una mutazione cromosomica numerica o strutturale o, nel caso particolare della lyonizzazione, l inattivazione dell X. Una chimera deriva da due zigoti, che solitamente sono entrambi normali, ma geneticamente differenti.

98 Mosaicismo dell occhio Mosaicismo della pelle

99 Ereditarietà X-linked Le malattie X-linked sono provocate da geni mutati sul cromosoma X. I geni mutati X-linked sono completamente espressi nei maschi che hanno un solo cromosoma X e sono quindi emizigoti per i geni X-linked (eredità diaginica). Una malattia prodotta da un gene mutato X-linked può essere o non essere espressa clinicamente nelle femmine eterozigoti (fenomeno della lyonizzazione). Le malattie che raramente hanno una espressione clinica nelle femmine eterozigoti sono X-linked recessive, mentre le eterozigoti per malattie X- linked dominanti solitamente sono affette in modo lieve e variabile dei maschi Non esistono malattie legate all Y I geni legati all Y codificano caratteri non essenziali o funzioni strettamente maschili, ed è improbabile che loro difetti causino alterazioni patologiche, a parte l infertilità maschile. Trasmissione olandrica dei caratteri.

100 Ereditarietà X-linked dominante: es. Ipofosfatemia = bassi livelli di fosfato nel sangue = deformità dello sheletro: rachitismo 1. Gli individui maschi affetti generano solo figlie femmine affette e nessun figlio maschio affetto: 1 X Y X XX XY 2 X XX XY 2. Una femmina eterozigote affetta trasmetterà il carattere a metà dei suoi figli e maschi e femmine ne saranno ugualmente affetti X Y X XX XY X XX XY

101 Ereditarietà X-linked dominante 1 3. Come atteso una femmina omozigote trasmetterà il carattere a tutti i suoi figli 2 X Y X XX XY 3 X XX XY

102 Variazioni del modello di ereditarietà La letalità dei maschi Le condizioni legate all X letali nei maschi Per alcune condizioni dominanti legate all X l assenza dell allele normale è letale prime della nascita. Quindi non nascono maschi affetti e si osserva la malattia solo nelle femmine, che la trasmettono a metà delle loro figlie femmine. 2. Una femmina eterozigote affetta trasmetterà il carattere a metà dei suoi figli e maschi e femmine ne saranno ugualmente affetti X Y X XX XY I maschi affetti vengono abortiti spontaneamente X XX XY

103 Ereditarietà X-linked recessiva

104 GAMETI MATERNI GAMETI MATERNI Ereditarietà X-linked recessiva L ereditarietà X-linked può essere meglio compresa seguendo il cromosoma X. L incrocio meno comune è tra una donna Un secondo incrocio tipico è tra un uomo omozigote e un uomo normale affetto e una donna omozigote normale. A. FEMMINA OMOZIGOTE MASCHIO NORMALE B. FEMMINA NORMALE MASCHIO AFFETTO GENITORI MEIOSI GAMETI FECONDAZIONE PROLE FEMMINA ETEROZIGOTE M. MASCHIO AFFETTO AFFETTO FEMMINA ETEROZIGOTE FEMMINA ETEROZIGOTE MASCHIO NORMALE X A X a X A X a X A GAMETI PATERNI Le femmine trasmettono l X a tutti i figli GAMETI PATERNI I maschi trasmettono l X a tutte le figlie femmine A = NORMALE, a = MUTANTE

105 GAMETI MATERNI Ereditarietà X-linked recessiva L ereditarietà X-linked può essere meglio compresa seguendo il cromosoma X. L incrocio più comune è tra una donna portatrice eterozigote e un uomo normale C. FEMMINA ETEROZIGOTE MASCHIO NORMALE GENITORI MEIOSI GAMETI FECONDAZIONE PROLE F NORMALE M. MASCHIO NORMALE AFFETTO FEMMINA ETEROZIGOTE GAMETI PATERNI Le femmine trasmettono l X al 50% dei figli. Maschi e femmine

106 Daltonismo Cecità al rosso e al verde Ereditarietà X-linked recessiva Europa occidentale: 8% maschi, 0,7% femmine

107 Daltonismo Ereditarietà X-linked recessiva fotopsine

108 Daltonismo Ereditarietà X-linked recessiva

109 Emofilia A Ereditarietà X-linked recessiva

110 Ereditarietà X-linked recessiva Emofilia A Gene mutato: Fattore VIII della coagulazione Manca la conversione del fibrinogeno (solubile) in fibrina (insolubile)

111 Ereditarietà X-linked recessiva Emofilia A VIII

112 Emofilia A Ereditarietà X-linked recessiva

113 Ereditarietà X-linked recessiva Emofilia A 142 pb 99 pb 43 pb

114 Ereditarietà X-linked recessiva Diastrofia muscolare 1/3500 maschi Degenerazione muscolare Esito infausto nell arco dei primi 20 anni Femmine eterozigoti normali (casi in omozigosi)

115 Ereditarietà X-linked recessiva Distrofina Gene distrofina Occupa l 1% del cromosoma X

116 Ereditarietà X-linked recessiva 60% delezioni 30% mutazioni puntiformi 10% duplicazioni intrageniche

117 Ereditarietà X-linked recessiva Fibre muscolari Distrofina Normale Becker Duchenne Fila 1-2: D. Becker Fila 3: Normale File 4-5: D. Duchenne Western blot

118 Ereditarietà X-linked recessiva

119 Ereditarietà mitocondriale matrilineare

120 matrilineare Ereditarietà mitocondriale

121 Ereditarietà mitocondriale

122 Ereditarietà mitocondriale

123 Ereditarietà mitocondriale

124 Ereditarietà mitocondriale

125 Ereditarietà mitocondriale Riarrangiamenti del DNA mitocondriale (delezioni)** Sindrome di Kearns-Sayre (KSS) Oftalmoplegia Esterna Progressiva (PEO) Sindrome di Pearson (anemia sideroblastica e malassorbimento connatali) Mutazioni puntiformi* Neuropatia ottica ereditaria di Leber (LHON) Sindrome di NARP (neuropatia, atassia, retinite pigmentosa) Sindrome MILS (Sindrome di Leigh ereditata per via matrilineare) Encefalopatia mitocondriale con acidosi lattica e strokes (MELAS) Mioclono-epilessia con fibre "ragged-red"(merrf) Miopatia e cardiomiopatia (MIMYCA)

126 Ereditarietà mitocondriale

127 Ereditarietà mitocondriale

128 Ereditarietà mitocondriale

129 Ereditarietà mitocondriale Soltanto le femmine possono trasmettere le malattie mitocondriali e passano la mutazione a tutti i figli di entrambi i sessi. Le malattie mitocondriali sono spesso caratterizzate da miopatie ed encefalopatie (il cuore, i muscoli scheletrici e il sistema nervoso centrale dipendono maggiormente dalla fosforilazione ossidativa). Il pedigree di una famiglia con una encefalopatia mitocondriale. Si osservi la trasmissione materna a tutti i figli maschi che femmine e l assenza della trasmissione per via paterna.

Difetti nei recettori delle proteine Ipercolesterolemia familiare - AD

Difetti nei recettori delle proteine Ipercolesterolemia familiare - AD Difetti nei recettori delle proteine Ipercolesterolemia familiare - AD Mutazioni gene Recettore LDL molto comune (1:500) Placche ateromatose, cardiopatia, xantomi (depositi di colesterolo) Effetto di dosaggio

Dettagli

8. La genetica studia la trasmissione dei caratteri ereditari

8. La genetica studia la trasmissione dei caratteri ereditari 8. La genetica studia la trasmissione dei caratteri ereditari La genetica studia le modalità di trasmissione dei caratteri ereditari e il modo in cui questi si manifestano. Ogni genitore trasmette ai figli

Dettagli

Ereditarietà di caratteri mendeliani in genetica umana. Caratteri monofattoriali: 1 locus 1 fenotipo

Ereditarietà di caratteri mendeliani in genetica umana. Caratteri monofattoriali: 1 locus 1 fenotipo Ereditarietà di caratteri mendeliani in genetica umana Caratteri monofattoriali: 1 locus 1 fenotipo CARATTERI MENDELIANI AUTOSOMICI: codificati da geni su cromosomi non sessuali (22 paia di autosomi) LEGATI

Dettagli

COSA SONO LE MALATTIE AUTOSOMICHE DOMINANTI?

COSA SONO LE MALATTIE AUTOSOMICHE DOMINANTI? MALATTIE GENETICHE COSA SONO LE MALATTIE AUTOSOMICHE DOMINANTI? Le malattie autosomiche dominanti sono causate dalla mutazione di un singolo gene, ma il loro meccanismo di trasmissione è abbastanza diverso.

Dettagli

Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino. Scopriamo la biologia

Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino. Scopriamo la biologia Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino Scopriamo la biologia Capitolo 5 La basi della genetica 3 1. La genetica e i caratteri ereditari /1 La genetica è la scienza che studia le leggi e i meccanismi di

Dettagli

BIOCHIMICA MOLECOLARE CLINICA

BIOCHIMICA MOLECOLARE CLINICA Corso di Laurea Magistrale in BIOLOGIA CELLULARE e MOLECOLARE E SCIENZE BIOMEDICHE A.A. 2016 2017 BIOCHIMICA MOLECOLARE CLINICA Principi e tecniche molecolari per la diagnosi di patologie umane Prof. Patrizia

Dettagli

3 modulo didattico - Le

3 modulo didattico - Le 3 modulo didattico - Le mutazioni del DNA e le malattie monogeniche. Le mutazioni del genoma umano Mutazione: qualsiasi cambiamento permanente ed ereditabile del DNA Mutazione ereditata proveniente dai

Dettagli

Principali meccanismi attraverso i quali una mutazione provoca una patologia

Principali meccanismi attraverso i quali una mutazione provoca una patologia Principali meccanismi attraverso i quali una mutazione provoca una patologia v Perdita di funzione v Acquisizione di funzione v Produzione di un peptide che, oltre a non svolgere la normale funzione, interferisce

Dettagli

Genetica della trasmissione dei caratteri. Genetica molecolare. Genetica di popolazione

Genetica della trasmissione dei caratteri. Genetica molecolare. Genetica di popolazione Genetica della trasmissione dei caratteri Genetica molecolare Genetica di popolazione Individuò regole attraverso cui i caratteri dei genitori si ripresentano nella progenie caratteristiche della prole

Dettagli

CONVEGNO EMOFILIA A NEL CANE TRASMISSIONE GENETICA E PREVENZIONE DELL EMOFILIA A DEL CANE PIANO DELLA PRESENTAZIONE

CONVEGNO EMOFILIA A NEL CANE TRASMISSIONE GENETICA E PREVENZIONE DELL EMOFILIA A DEL CANE PIANO DELLA PRESENTAZIONE CONVEGNO EMOFILIA A NEL CANE TRASMISSIONE GENETICA E PREVENZIONE DELL EMOFILIA A DEL CANE Carlo RENIERI Scuola di Scienze Ambientali Università di Camerino 1 PIANO DELLA PRESENTAZIONE GENE CODIFICANTE

Dettagli

1 modulo didattico - Impatto clinico delle malattie genetiche e

1 modulo didattico - Impatto clinico delle malattie genetiche e 1 modulo didattico - Impatto clinico delle malattie genetiche e fondamenti di genetica GENETICA MEDICA OBBIETTIVI FORMATIVI Conoscere le basi cellulari e molecolari dell eredità Conoscere le basi genetiche

Dettagli

Cromosomi sessuali. cromosomi del sesso o eterosomi (cosiddetti perché hanno forma

Cromosomi sessuali. cromosomi del sesso o eterosomi (cosiddetti perché hanno forma Cromosomi sessuali Le cellule maschili e femminili differiscono per i cromosomi sessuali o cromosomi del sesso o eterosomi (cosiddetti perché hanno forma diversa). Nell uomo e in molte altre specie (ma

Dettagli

Il BPG è un importante modulatore dell affinità di Hb per l O 2. - curva iperbolica. - P50 = 1 mm Hg

Il BPG è un importante modulatore dell affinità di Hb per l O 2. - curva iperbolica. - P50 = 1 mm Hg L Hb è una proteina allosterica che presenta: - regolazione omotropica O 2 è sia il normale ligando sia il modulatore omotropico - regolazione eterotropica H +, CO 2 e BPG sono modulatori eterotropici

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SALERNO

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SALERNO UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SALERNO Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Scienze Biologiche Tesi di laurea in Analisi Biochimico Cliniche L impiego del metodo del Reverse

Dettagli

EPI-GENETICA: EREDITARIETA E AMBIENTE

EPI-GENETICA: EREDITARIETA E AMBIENTE EPI-GENETICA: EREDITARIETA E AMBIENTE EREDITARIETA L'ereditarietà genetica è la trasmissione, da una generazione alle successive, dei caratteri originati dall'assetto genetico. Il patrimonio ereditario

Dettagli

Costruzione di un albero genealogico

Costruzione di un albero genealogico L albero genealogico Lo studio dell albero genealogico permette in molti casi di distinguere tra I diversi meccanismi ereditari individuando il modello di trasmissione di una determinata malattia monogenica

Dettagli

LE LEGGI FONDAMENTALI DELL EREDITA

LE LEGGI FONDAMENTALI DELL EREDITA Gli argomenti di oggi Riproduzione ed Ereditarietà. Genetica Mendeliana: le leggi di Mendel e loro applicazioni. Genetica classica: teoria cromosomica dell'ereditarietà - modelli di ereditarietà. Genetica

Dettagli

L ereditarietà dei caratteri. La genetica

L ereditarietà dei caratteri. La genetica L ereditarietà dei caratteri La genetica CAPIAMO BENE IL CONCETTO DI CROMOSOMA E DI GENE DEFINIZIONI CROMOSOMA Ciascuno dei piccolissimi corpi a forma di bastoncello, contenuti nel nucleo delle cellule

Dettagli

THALASSEMIA. Lezione 8. By NA

THALASSEMIA. Lezione 8. By NA THALASSEMIA Lezione 8 1 ancora eredita autosomica recessiva Perche le thalassemie? Perche sono un modello perfetto sia dal punto di vista della genetica formale che molecolare L emoglobina e stata una

Dettagli

Non è possibile che l analisi escluda in assoluto la probabilità di essere un portatore per le

Non è possibile che l analisi escluda in assoluto la probabilità di essere un portatore per le Nei pazienti affetti da FC il gene della CFTR è alterato, in genere a causa di mutazioni puntiformi. Queste alterazioni fanno sì che la proteina non venga più prodotta, o che non sia funzionale. Ciò provoca

Dettagli

Alberi genealogici e loro interpretazione

Alberi genealogici e loro interpretazione Alberi genealogici e loro interpretazione LEZIONE 2 1 I Autosomica dominante Una persona che manifesta il carattere ha almeno un genitore con lo stesso fenotipo Aa aa II aa QUINDI sono eterozigoti wt/m

Dettagli

Le mutazioni Alberi genealogici MalaEe autosomiche dominan+

Le mutazioni Alberi genealogici MalaEe autosomiche dominan+ Corso di Gene+ca Umana e Medica 2016-2017 Lezione 3 Prof. Gabriella De Vita Le mutazioni Alberi genealogici MalaEe autosomiche dominan+ ORIGINE DELLE MUTAZIONI CROMOSOMICHE Rottura e riunione Crossing

Dettagli

GENETICA E LA SCIENZA CHE STUDIA:

GENETICA E LA SCIENZA CHE STUDIA: GENETICA E LA SCIENZA CHE STUDIA: La variabilità biologica degli organismi viventi La trasmissione dei caratteri da un organismo ad un altro o da una cellula ad un altra Il ruolo del genoma (patrimonio

Dettagli

Dott.ssa Raffaella Casadei Dipartimento di Istologia Embriologia e Biologia Applicata Via Belmeloro, 8 Bologna

Dott.ssa Raffaella Casadei Dipartimento di Istologia Embriologia e Biologia Applicata Via Belmeloro, 8 Bologna GENETICA GENERALE - 1 CFU Modulo Biologia Applicata e Genetica generale CORSO INTEGRATO: SCIENZE BIOLOGICHE - 7 CFU Dott.ssa Raffaella Casadei Dipartimento di Istologia Embriologia e Biologia Applicata

Dettagli

Appunti del corso di Genetica e citogenetica umana

Appunti del corso di Genetica e citogenetica umana Anno Accademico 2004-2005 Appunti del corso di Genetica e citogenetica umana Prof.ssa Anna Maria Rossi Corso di studio Scienze Biologiche Molecolari Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Università

Dettagli

Metodologie citogenetiche. Metodologie molecolari. Formulare la domanda Utilizzare la metodica appropriata

Metodologie citogenetiche. Metodologie molecolari. Formulare la domanda Utilizzare la metodica appropriata In base al potere di risoluzione della tecnica Metodologie citogenetiche Metodologie molecolari Formulare la domanda Utilizzare la metodica appropriata 1 DNA RNA PROTEINE DNA Cromosomi (cariotipo, FISH,

Dettagli

Alberi Genelogici. Le malattie genetiche autosomiche recessive. Mendeliana. Trasmissione ereditaria di un singolo gene. monofattoriale) (eredità

Alberi Genelogici. Le malattie genetiche autosomiche recessive. Mendeliana. Trasmissione ereditaria di un singolo gene. monofattoriale) (eredità Alberi Genelogici I II SCHEMA DI ALBERI GENEALOGICI 1 2 3 4 1 2 3 4 5 6 7 Trasmissione ereditaria di un singolo gene Mendeliana (eredità monofattoriale) Autosomica Dominante. (AD) III IV 1 2 3 1 4 2 5

Dettagli

Due malattie ereditarie: Eloisa Modolo 25/02/2010

Due malattie ereditarie: Eloisa Modolo 25/02/2010 Due malattie ereditarie: e Eloisa Modolo 25/02/2010 Corea di Huntington Malattia genetica degenerativa che colpisce il sistema nervoso 1872: George Huntington, medico americano, descrive per primo i sintomi

Dettagli

MALATTIE GENETICHE. AUTOSOMICHE Dominanti Recessive MONOFATTORIALI. LEGATE ALL X Dominanti Recessive GENICHE MULTIFATTORIALI DI STRUTTURA CROMOSOMICHE

MALATTIE GENETICHE. AUTOSOMICHE Dominanti Recessive MONOFATTORIALI. LEGATE ALL X Dominanti Recessive GENICHE MULTIFATTORIALI DI STRUTTURA CROMOSOMICHE MALATTIE GENETICHE GENICHE MONOFATTORIALI AUTOSOMICHE Dominanti Recessive LEGATE ALL X Dominanti Recessive MULTIFATTORIALI CROMOSOMICHE DI STRUTTURA DI NUMERO Commonly used pedigree symbols in pedigrees

Dettagli

Problemi sui caratteri mendeliani. Corso di Genetica per la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell Università di Torino Alberto Piazza

Problemi sui caratteri mendeliani. Corso di Genetica per la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell Università di Torino Alberto Piazza Problemi sui caratteri mendeliani Corso di Genetica per la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell Università di Torino Alberto Piazza 1. Un individuo maschio normale sposa una signora che è portatrice di

Dettagli

Diventare genitori è sempre un avventura, e una

Diventare genitori è sempre un avventura, e una Diventare genitori è sempre un avventura, e una gravidanza è per tutte, in qualche misura, un viaggio verso un mondo di emozioni fortissime e nuove. Quando lungo questa strada si incrocia un compagno di

Dettagli

LA GENETICA E L EREDITARIETA

LA GENETICA E L EREDITARIETA LA GENETICA E L EREDITARIETA Come si trasmettono i caratteri ereditari? Il primo studioso che osservò le caratteristiche umane e la modalità di trasmissione fu Ippocrate (460-377 a. C.) 1 Come si trasmettono

Dettagli

Genetica: Lo studio dell eredità

Genetica: Lo studio dell eredità Genetica: Lo studio dell eredità Perché la progenie assomiglia ai genitori? Perché alcuni individui in una popolazione differiscono? Giardino di Mendel nel monastero. Piano sperimentale di Mendel 1. Buona

Dettagli

6) Una cellula con 10 coppie di cromosomi entra in mitosi. Quanti cromosomi avrà ognuna delle due cellule figlie? a) 5 b) 20 coppie e) 20 d) 10

6) Una cellula con 10 coppie di cromosomi entra in mitosi. Quanti cromosomi avrà ognuna delle due cellule figlie? a) 5 b) 20 coppie e) 20 d) 10 Corso di Laurea in Scienze Ambientali Genetica e Biologia delle popolazioni Autovalutazione n. 1 1)Il fenotipo è: a) l insieme dei geni di un organismo b) il numero di cromosomi di un individuo c) la capacità

Dettagli

Cenni storici. leggi dell ereditarietà. Pisello odoroso (Pisum Sativum) 10/05/2012 L-1 1

Cenni storici. leggi dell ereditarietà. Pisello odoroso (Pisum Sativum) 10/05/2012 L-1 1 Cenni storici prima di Mende la teoria più accreditata era quella della ereditarietà intermedia : una volta che due caratteri si combinano è impossibile separarli nuovamente Pisello odoroso (Pisum Sativum)

Dettagli

Archibald Garrod e l alcaptonuria: La nascita della Genetica biochimica

Archibald Garrod e l alcaptonuria: La nascita della Genetica biochimica Difetti Enzimatici Archibald Garrod e l alcaptonuria: La nascita della Genetica biochimica L alcaptonuria... 33 anni prima della formulazione della teoria un gene-un enzima di Beadle e Tatum Al contrario

Dettagli

La GENETICA DELLE POPOLAZIONI. studia con modelli matematici, a livello di gruppi di individui, variabilità genetica

La GENETICA DELLE POPOLAZIONI. studia con modelli matematici, a livello di gruppi di individui, variabilità genetica La GENETICA DELLE POPOLAZIONI studia con modelli matematici, a livello di gruppi di individui, la variabilità genetica che è l unico tipo di variabilità rilevante per l evoluzione La variabilità genetica

Dettagli

ASSENTE ASSENTE ESAME DI GENETICA MEDICA 18 GIUGNO De Nisi Giada. Losito Alessandro. De Carolis Mascia. Galeotti Daniele. Iossa Francesca Maria

ASSENTE ASSENTE ESAME DI GENETICA MEDICA 18 GIUGNO De Nisi Giada. Losito Alessandro. De Carolis Mascia. Galeotti Daniele. Iossa Francesca Maria ESAME DI GENETICA MEDICA 18 GIUGNO 2015 De Nisi Giada 30 Losito Alessandro 28 De Carolis Mascia 27 Galeotti Daniele 21 Iossa Francesca Maria 28 Stronati Martina 25 Gigli Silvia 30 Caratelli Marco Zaro

Dettagli

Patologia Molecolare

Patologia Molecolare Patologia Molecolare MUTAZIONI AD EFFETTO DOMINANTE NEGATIVO DI p53 L effetto fenotipico delle mutazioni da perdita di funzione dipende da: 1) livello residuo di funzione genica 2) soglia di attività necessaria

Dettagli

GENETICA la scienza dell ereditarietà e della variabilità. 2 incontro Regiroli Giovanni, biologo

GENETICA la scienza dell ereditarietà e della variabilità. 2 incontro Regiroli Giovanni, biologo GENETICA la scienza dell ereditarietà e della variabilità 2 incontro Regiroli Giovanni, biologo Il dogma centrale della biologia molecolare il DNA (acido deossiribonucleico) contiene l informazione genetica

Dettagli

L albero genealogico

L albero genealogico L albero genealogico Lo studio dell albero genealogico permette in molti casi di distinguere tra I diversi meccanismi ereditari individuando il modello di trasmissione di una determinata malattia monogenica

Dettagli

Mendel e i princìpi dell ereditarietà

Mendel e i princìpi dell ereditarietà Mendel e i princìpi dell ereditarietà Gregor Mendel Gregor Mendel formulò le leggi di base dell ereditarietà Prima di Mendel si credeva all ereditarietà per mescolanza dei caratteri. I risultati degli

Dettagli

ANALISI MOLECOLARE DEL GENOMA

ANALISI MOLECOLARE DEL GENOMA ANALISI MOLECOLARE DEL GENOMA Come sono disposti i geni nel genoma? MAPPA GENETICA: un set ordinato di geni sul cromosoma, la distanza tra i quali è espressa in unità di ricombinazione genetica (centimorgan)

Dettagli

OMIM Online Mendelian Inheritance in Man (literature database)

OMIM Online Mendelian Inheritance in Man (literature database) MODALITA DI TRASMISSIONE DEI CARATTERI EREDITARI UMANI Prof.ssa Flavia Frabetti aa. 2010-11 A premessa di tale parte bisogna definire i caratteri Famigliare - carattere che tende a manifestarsi tra i membri

Dettagli

Chimerismo, Mosaicismo. Fenomeni epigenetici

Chimerismo, Mosaicismo. Fenomeni epigenetici Chimerismo, Mosaicismo & Fenomeni epigenetici Euploidia - avere set completi di cromosomi (n) Aneuploidia - uno o più cromosomi individuali extra o mancanti Nondisgiunzione meiotica o mitotica Anaphase

Dettagli

Gruppo EME α β δ ϒ ζ ε A A2 α2β2 97-98 α2δ2 2-3 F Gower1 Gower2 Portland α2 ϒ2 < 1 ζ2ε2 0 α2ε2 0 ζ2ϒ2 0 Periodo fetale Periodo postnatale Varianti strutturali dell emoglobina Emoglobina anomala HbS

Dettagli

Collega ciascun termine con la sua definizione A. Fenotipo B. B. Genotipo C. C. Carattere D. D. Omozigote E. E. Eterozigote 1.

Collega ciascun termine con la sua definizione A. Fenotipo B. B. Genotipo C. C. Carattere D. D. Omozigote E. E. Eterozigote 1. Collega ciascun termine con la sua definizione A. Fenotipo B. B. Genotipo C. C. Carattere D. D. Omozigote E. E. Eterozigote 1. Insieme delle caratteristiche contenute nei geni, sia quelle manifeste, sia

Dettagli

SECONDA LEGGE DI MENDEL

SECONDA LEGGE DI MENDEL SECONDA LEGGE DI MENDEL Seconda Legge di Mendel: principio dell assortimento indipendente Il rapporto fenotipico 9:3:3:1 in incroci di diibridi Seconda Legge di Mendel: principio dell assortimento indipendente

Dettagli

AUG CODON DI INIZIO LA TRIPLETTA AUG CODIFICA PER L AMINOACIDO METIONINA, MA RAPPRESENTA ANCHE IL CODON DI INIZIO

AUG CODON DI INIZIO LA TRIPLETTA AUG CODIFICA PER L AMINOACIDO METIONINA, MA RAPPRESENTA ANCHE IL CODON DI INIZIO AUG CODON DI INIZIO LA TRIPLETTA AUG CODIFICA PER L AMINOACIDO METIONINA, MA RAPPRESENTA ANCHE IL CODON DI INIZIO IL SUO RUOLO E ESSENZIALE, DAL MOMENTO CHE DETERMINA LA DEFINIZIONE DELLA CORNICE DI LETTURA

Dettagli

Le malattie genetiche

Le malattie genetiche Le malattie genetiche Una mappa del corso Medicina Genetica Medicina Genomica Malattie monogeniche Poligenia e genetica dei caratteri continui Genetica delle popolazioni Mutazioni Citogenetica Mendel Darwin

Dettagli

CAPITOLO 11: Mendel e la genetica classica

CAPITOLO 11: Mendel e la genetica classica PROGRAMMA MATERIA : DI SCIENZE NATURALI,CHIMICA E GEOGRAFIA A.S. : 2015-2016 DOCENTE: FRAU BASILIA CLASSE: 3 SEZ. B CAPITOLO 11: Mendel e la genetica classica 11.1 Nascita della genetica 11.2 La legge

Dettagli

INATTIVAZIONE DEL CROMOSOMA X

INATTIVAZIONE DEL CROMOSOMA X INATTIVAZIONE DEL CROMOSOMA X Compensazione del dosaggio Nelle specie in cui la femmina ha due X e il maschio un solo X, esistono dei meccanismi di compensazione del dosaggio che rendono equivalente l

Dettagli

I TRE PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA GENETICA MEDICA 1. PLEIOTROPISMO 2. ETEROGENEITA GENETICA 3. VARIABILITA

I TRE PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA GENETICA MEDICA 1. PLEIOTROPISMO 2. ETEROGENEITA GENETICA 3. VARIABILITA I TRE PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA GENETICA MEDICA 1. PLEIOTROPISMO 2. ETEROGENEITA GENETICA 3. VARIABILITA 1. PLEIOTROPISMO - Definizione Manifestazioni cliniche apparentemente indipendenti, a carico di

Dettagli

Mutazioni genetiche 2

Mutazioni genetiche 2 Mutazioni genetiche 2 Cosa sono le mutazioni? Le proteine sono in grado di svolgere la loro funzione solo se la loro sequenza amminoacidica è quella corretta. In caso contrario si possono generare delle

Dettagli

CORSO INTEGRATO DI GENETICA

CORSO INTEGRATO DI GENETICA CORSO INTEGRATO DI GENETICA a.a.2010-2011 Prof. Pier Franco Pignatti 12.10.2010 Lezioni N. 7 e 8 Caratteri Autosomici Recessivi (AR) (Neri-Genuardi cap. 5, 8, 26) Portatore, Eterogeneità genetica, Consanguineità,

Dettagli

I gameti prodotti saranno:

I gameti prodotti saranno: GENI CONCATENATI Con i principi di Mendel e con lo studio della dinamica della meiosi due geni si trasmettono ciascuno in modo indipendente rispetto all altro se sono localizzati su paia di cromosomi diversi

Dettagli

CORSO INTEGRATO DI GENETICA a.a. 2011-2012. Genetica molecolare in medicina: Analisi di Mutazioni. Cristina Bombieri 7 dicembre 2011

CORSO INTEGRATO DI GENETICA a.a. 2011-2012. Genetica molecolare in medicina: Analisi di Mutazioni. Cristina Bombieri 7 dicembre 2011 CORSO INTEGRATO DI GENETICA a.a. 2011-2012 Genetica molecolare in medicina: Analisi di Mutazioni Cristina Bombieri 7 dicembre 2011 GENETICA MOLECOLARE IN MEDICINA SVILUPPI SCIENTIFICI Mappatura gene Identificazione

Dettagli

CORSO INTEGRATO DI GENETICA. a.a /12/2010 Lezioni n Esercizi. Dott.ssa Elisabetta Trabetti

CORSO INTEGRATO DI GENETICA. a.a /12/2010 Lezioni n Esercizi. Dott.ssa Elisabetta Trabetti CORSO INTEGRATO DI GENETICA a.a. 2010-2011 07/12/2010 Lezioni n 51-52 Esercizi Dott.ssa Elisabetta Trabetti (1) Dato il genotipo AaBb: quali sono i geni e quali gli alleli? Disegnate schematicamente questo

Dettagli

Malattie da espansione di triplette e mutazioni dinamiche

Malattie da espansione di triplette e mutazioni dinamiche Malattie da espansione di triplette e mutazioni dinamiche Patologie da espansione di triplette La patologia ha alla base un allele mutato «espanso»: ripetizioni consecutive, in numero variabile e quindi

Dettagli

- Riproduzione riservata - 1

- Riproduzione riservata - 1 Genetica mendeliana; Mendel elaborò tre leggi sull ereditarietà dei caratteri: - Legge della segregazione - Legge della dominanza - Legge dell assortimento indipendente Legge della segregazione; Per poter

Dettagli

Problemi di Genetica. Mendel, due loci. 1) La progenie di un testcross è la seguente:

Problemi di Genetica. Mendel, due loci. 1) La progenie di un testcross è la seguente: Problemi di Genetica Mendel, due loci 1) La progenie di un testcross è la seguente: 54 soggetti AaBb 57 soggetti Aabb 53 soggetti aabb 56 soggetti aabb su un totale di 220 Dimostrare che i loci presi in

Dettagli

23 ) L ordine delle fasi della replicazione del ciclo di replicazione di un virus è: E) attaccamento ingresso- uncoating replicazione - rilascio

23 ) L ordine delle fasi della replicazione del ciclo di replicazione di un virus è: E) attaccamento ingresso- uncoating replicazione - rilascio 23 ) L ordine delle fasi della replicazione del ciclo di replicazione di un virus è: A) attaccamento ingresso replicazione B) attaccamento uncoating ingresso replicazione rilascio C) ingresso replicazione

Dettagli

Analisi di pedigree. Il carattere in esame è trasmesso con gli autosomi o è associato ai cromosomi sessuali?

Analisi di pedigree. Il carattere in esame è trasmesso con gli autosomi o è associato ai cromosomi sessuali? Analisi di pedigree Cos è un pedigree? Un albero genealogico, o pedigree, descrive la storia di una famiglia rispetto a un carattere genetico e come quest ultimo viene ereditato nel corso di numerose generazioni

Dettagli

PCR allele-specifica Ibridazione con sonde allele-specifiche (ASO) PCR Real-time con sonde TaqMan Saggio OLA (Oligo Ligation Assay)

PCR allele-specifica Ibridazione con sonde allele-specifiche (ASO) PCR Real-time con sonde TaqMan Saggio OLA (Oligo Ligation Assay) Tecniche per l analisi di singole variazioni: PCR allele-specifica Ibridazione con sonde allele-specifiche (ASO) PCR Real-time con sonde TaqMan Saggio OLA (Oligo Ligation Assay) alcuni SNP (ca. 10%) sono

Dettagli

BIOLOGIA MOLECOLARE. 2 - Organizzazione del genoma umano: struttura. 3 - Le basi cromosomiche dell ereditarietà:

BIOLOGIA MOLECOLARE. 2 - Organizzazione del genoma umano: struttura. 3 - Le basi cromosomiche dell ereditarietà: Ogni Corso di Area Pediatrica, staccato e raccolto, formerà nel tempo un volumetto. BIOLOGIA MOLECOLARE I corsi di A p ACHILLE IOLASCON*, FAUSTA MONNO *Dipartimento di Biomedicina dell Età Evolutiva e

Dettagli

CORSO INTEGRATO DI GENETICA AA 2011/2012 ESERCIZI

CORSO INTEGRATO DI GENETICA AA 2011/2012 ESERCIZI CORSO INTEGRATO DI GENETICA AA 2011/2012 ESERCIZI LEZIONI: n. 31-10/11/2011 n. 32-15/11/2011 n. 50-07/12/2011 (1) Una coppia sarda di rivolge a voi per una consulenza genetica poiché, nel corso di uno

Dettagli

La regina Vittoria d Inghilterra ( )

La regina Vittoria d Inghilterra ( ) Il caso emofilia La regina Vittoria d Inghilterra (1819-1901) Cromosoma X umano (Daltonismo Emofilia ) Daltonismo Cosa osservate di differente in questi due pedigree? Emofilia Daltonismo Emofilia Daltonismo

Dettagli

LA GENETICA E LA SCIENZA DELL EREDITARIETA, CIOE STUDIA LA TRASMISSIONE DELLE CARATTERISTICHE EREDITARIE, CHE DISTINGUONO UN SOGGETTO DALL ALTRO.

LA GENETICA E LA SCIENZA DELL EREDITARIETA, CIOE STUDIA LA TRASMISSIONE DELLE CARATTERISTICHE EREDITARIE, CHE DISTINGUONO UN SOGGETTO DALL ALTRO. GENETICA GENERALE ED UMANA LA GENETICA E LA SCIENZA DELL EREDITARIETA, CIOE STUDIA LA TRASMISSIONE DELLE CARATTERISTICHE EREDITARIE, CHE DISTINGUONO UN SOGGETTO DALL ALTRO. NEGLI ULTIMI DECENNI LA GENETICA,

Dettagli

Argomenti da integrare per studenti che si trasferiscono dalla Facolta di Medicina dell Universita di Catanzaro

Argomenti da integrare per studenti che si trasferiscono dalla Facolta di Medicina dell Universita di Catanzaro Gli studenti che si trasferiscono da altra facolta devono riferirsi alla segretria studenti per la convalida degli esami. La commissione convalide della Federico II valutera i curricula degli studenti

Dettagli

MITOSI 09/11/16 CELLULA MADRE E CELLULE FIGLIE SONO DIPLOIDI

MITOSI 09/11/16 CELLULA MADRE E CELLULE FIGLIE SONO DIPLOIDI 2C 4C MITOSI CELLULA MADRE E CELLULE FIGLIE SONO DIPLOIDI 2C (il valore C indica la quantità di DNA contenuto delle cellule, dove C è il contenuto aploide della specie). Dopo la replicazione C è raddoppiato

Dettagli

LM Sc.Biosanitarie Ricerca Diagnostica 2013-14 Acondroplasia Anemia Falciforme Lezione 4

LM Sc.Biosanitarie Ricerca Diagnostica 2013-14 Acondroplasia Anemia Falciforme Lezione 4 Acondroplasia Anemia Falciforme Lezione 4 Diagnostica I le informazioni sulle malattie sono reperibili oltre che come PDF anche direttamente al sito http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/nbk1116/ Acondroplasia

Dettagli

1 - La nascita della genetica-

1 - La nascita della genetica- 1 - La nascita della genetica- La Genetica è la Scienza che studia come i caratteri ereditari si trasmettono dai genitori ai figli. I caratteri ereditari sono le caratteristiche di ogni persona come per

Dettagli

Program ma Testi consigliati:

Program ma Testi consigliati: Program ma Testi consigliati: 1. Genetica molecolare umana, Strachan &Read, Ed. UTET 2. Genetica in Medicina Thompson & Thompson Ed.Idelson-Gnocchi Comunicazioni e cambi orari Giorno 18 Ottobre non ci

Dettagli

23) Quale tra le seguenti cellule ha un numero diploide di cromosomi? A) Eritrociti B) Spermatozoi C) Oocita primario D) Spermatidio E) Megacariocito

23) Quale tra le seguenti cellule ha un numero diploide di cromosomi? A) Eritrociti B) Spermatozoi C) Oocita primario D) Spermatidio E) Megacariocito 23) Quale tra le seguenti cellule ha un numero diploide di cromosomi? A) Eritrociti B) Spermatozoi C) Oocita primario D) Spermatidio E) Megacariocito 23) Quale tra le seguenti cellule ha un numero diploide

Dettagli

N.B. Queste sono solo alcune delle possibili domande d esame.

N.B. Queste sono solo alcune delle possibili domande d esame. Per facilitare lo studio, accanto ad alcuni argomenti del programma, sono riportate alcune domande a cui si deve saper rispondere se si è padroni dell argomento. Possono essere considerate come una verifica

Dettagli

del libro (non sono dispense) i Power Point delle lezioni e fotocopie/pdf per integrare By NA 1

del libro (non sono dispense) i Power Point delle lezioni e fotocopie/pdf per integrare By NA 1 Non esistono dispense autenticate dal Docente Tom Strachan -Andrew Read Genetica molecolare umana Zanichelli integrare con P.J.Russell Genetica EdiSES o altro testo utilizzato nel corso di genetica generale

Dettagli

Glossario Italiano. Causato o influenzato da uno o più geni; relativo a uno o più geni

Glossario Italiano. Causato o influenzato da uno o più geni; relativo a uno o più geni Glossario Italiano dominante genetico BRCA alleli de novo gene consulenza genetica test genetico Termine utilizzato per descrivere una caratteristica o una condizione che si manifesta in un individuo che

Dettagli

Patologie da analizzare

Patologie da analizzare Fasi cruciali Scelta della patologia da analizzare Scelta del campione da analizzare Scelta dell approccio da utilizzare Scelta della tecnica da utilizzare Analisi statistica del dati Conferme con approcci

Dettagli

Delezione. Duplicazione. Variazioni della struttura. Inversione. Traslocazione. Mutazioni cromosomiche. Nullisomia Monosomia Trisomia Tetrasomia

Delezione. Duplicazione. Variazioni della struttura. Inversione. Traslocazione. Mutazioni cromosomiche. Nullisomia Monosomia Trisomia Tetrasomia Delezione Variazioni della struttura Duplicazione Inversione Mutazioni cromosomiche Variazioni del numero Traslocazione Aneuploidie Nullisomia Monosomia Trisomia Tetrasomia Variazioni del numero di assetti

Dettagli

GENETICA MEDICA Prof.ssa Rita Selvatici Sezione di Genetica Medica Via Fossato di Mortara 74 Tel

GENETICA MEDICA Prof.ssa Rita Selvatici Sezione di Genetica Medica Via Fossato di Mortara 74 Tel DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE SEZIONE DI MICROBIOLOGIA E GENETICA MEDICA Coordinatore: Prof. Dario Di Luca http://www.unife.it/medicina/geneticamedica GENETICA MEDICA Prof.ssa Rita Selvatici Sezione

Dettagli

Esempi di trasmissione di caratteri ereditari legati al sesso e indipendenti dal sesso

Esempi di trasmissione di caratteri ereditari legati al sesso e indipendenti dal sesso Esempi di trasmissione di caratteri ereditari legati al sesso e indipendenti dal sesso Nel DNA dei cromosomi sono codificati i caratteri specifici per ogni individuo, in settori detti geni un carattere

Dettagli

SECONDA PROVA AUTOVALUTAZIONE GENETICA MEDICA (LEZIONI 8-14) AA

SECONDA PROVA AUTOVALUTAZIONE GENETICA MEDICA (LEZIONI 8-14) AA SECONDA PROVA AUTOVALUTAZIONE GENETICA MEDICA (LEZIONI 8-14) AA 2014-2015 1. Nella epistasi: A) una porzione di cromosoma viene eliminata; B) un gene regola l espressione di altri geni; C) il comportamento

Dettagli

STRUTTURA GENOMICA DEL GENE MUTAZIONI GENICHE

STRUTTURA GENOMICA DEL GENE MUTAZIONI GENICHE STRUTTURA GENOMICA DEL GENE MUTAZIONI GENICHE DNA mrna Ehancer Regione regolatrice Inizio trascrizione ATG Stop Promotore Esone 1 Esone 2 Esone 3 gt ag gt ag ATG Stop Esone 1 Esone 2 Esone 3 5 UTR Regione

Dettagli

La teoria cromosomica dell'ereditarietà mette in relazione il comportamento dei cromosomi con l'eredità dei caratteri secondo Mendel

La teoria cromosomica dell'ereditarietà mette in relazione il comportamento dei cromosomi con l'eredità dei caratteri secondo Mendel 9 3 3 1 La teoria cromosomica dell'ereditarietà mette in relazione il comportamento dei cromosomi con l'eredità dei caratteri secondo Mendel Il meccanismo con cui si ereditano i caratteri è spiegabile

Dettagli

Legge di Hardy-Weinberg

Legge di Hardy-Weinberg Legge di Hardy-Weinberg Popolazione in equilibrio Popolazione infinitamente grande No mutazioni No migrazione (geni non sono introdotti o persi) No selezione Incroci casuali Unione fra genotipi è casuale

Dettagli

LA MUTAZIONE GENETICA

LA MUTAZIONE GENETICA LA MUTAZIONE GENETICA Il termini mutazione, termine introdotto da Hugo de Vries nel 1901, indica una o più modifiche stabili ed ereditabili nella sequenza nucleotidica di un genoma o più generalmente di

Dettagli

Imprinting. Meccanismo epigenetico di controllo della espressione genica. repressione della trascrizione espressione mono-allelica

Imprinting. Meccanismo epigenetico di controllo della espressione genica. repressione della trascrizione espressione mono-allelica Imprinting Meccanismo epigenetico di controllo della espressione genica. Metilazione repressione della trascrizione espressione mono-allelica Esistono determinati geni in cui l espressione di un allele

Dettagli

Mendeliana Autosomica Dominante (AD) Autosomica Recessiva (AR) X-linked Recessiva (X-linked R) X-linked Dominante (X-linked D) Y-linked

Mendeliana Autosomica Dominante (AD) Autosomica Recessiva (AR) X-linked Recessiva (X-linked R) X-linked Dominante (X-linked D) Y-linked Trasmissione ereditaria di un singolo gene (eredità monofattoriale) Mendeliana Autosomica Dominante (AD) Autosomica Recessiva (AR) X-linked Recessiva (X-linked R) X-linked Dominante (X-linked D) Y-linked

Dettagli

Analisi genetica nell uomo: alberi genealogici problemi interpretazione

Analisi genetica nell uomo: alberi genealogici problemi interpretazione Analisi genetica nell uomo: alberi genealogici problemi interpretazione Tipi di ereditarietà monofattoriale autosomica dominante recessiva legata al sesso dominante recessiva Alberi genealogici o pedigrees

Dettagli

Alberi genealogici: complicazioni

Alberi genealogici: complicazioni Alberi genealogici: complicazioni LEZIONE 2 1 M Elevata frequenza dell allele recessivo OO AO AO AA OO AO AO OO AO AO AA AO OO AO OO OO 2 M Concepiti maschi abortiti Dominante X linked 3 Recessiva X-linked

Dettagli

FENILCHETONURIA. Adattarsi ad una nuova realtà

FENILCHETONURIA. Adattarsi ad una nuova realtà FENILCHETONURIA Adattarsi ad una nuova realtà 9 Che cosa è la fenilchetonuria? Per capire la fenilchetonuria bisogna partire dal concetto che tutti gli alimenti, in quantità variabile, contengono una sostanza

Dettagli

Sano o malato? Malattie genetiche da espansione di triplette o delezioni di DNA

Sano o malato? Malattie genetiche da espansione di triplette o delezioni di DNA Sano o malato? Malattie genetiche da espansione di triplette o delezioni di DNA Conoscenze propedeutiche Per poter svolgere questa a/vità, gli studen5 devono avere precedentemente acquisito le conoscenze

Dettagli

Emoglobinopatie: il contributo del Laboratorio. Laura Michetti Laboratorio Analisi Clinico Cliniche AO Papa Giovanni XXIII LA Diagnostica Proteica

Emoglobinopatie: il contributo del Laboratorio. Laura Michetti Laboratorio Analisi Clinico Cliniche AO Papa Giovanni XXIII LA Diagnostica Proteica Emoglobinopatie: il contributo del Laboratorio Laura Michetti Laboratorio Analisi Clinico Cliniche AO Papa Giovanni XXIII LA Diagnostica Proteica Scaletta degli argomenti Molecola emoglobinica: Emoglobinopatie

Dettagli

Delezione. Duplicazione. Variazioni della struttura. Inversione. Traslocazione. Mutazioni cromosomiche. Nullisomia Monosomia Trisomia Tetrasomia

Delezione. Duplicazione. Variazioni della struttura. Inversione. Traslocazione. Mutazioni cromosomiche. Nullisomia Monosomia Trisomia Tetrasomia Delezione Variazioni della struttura Duplicazione Inversione Mutazioni cromosomiche Variazioni del numero Traslocazione Aneuploidie Nullisomia Monosomia Trisomia Tetrasomia Variazioni del numero di assetti

Dettagli

Come indicare i cromosomi sessuali negli incroci

Come indicare i cromosomi sessuali negli incroci Come indicare i cromosomi sessuali negli incroci Femmina eterozigote per un carattere autosomico A ed uno X-linked B A a B 1 1 X X b OPPURE AaBb Se volete scriverlo e se avete queste informazioni Maschio

Dettagli

Tecnologia del DNA ricombinante

Tecnologia del DNA ricombinante Tecnologia del DNA ricombinante Scoperte rivoluzionarie che hanno permesso lo studio del genoma e della funzione dei singoli geni Implicazioni enormi nel progresso della medicina: comprensione malattie

Dettagli

Le analisi prenatali

Le analisi prenatali L Amniocentesi L amniocentesi è l esame più utilizzato per la diagnosi prenatale di eventuali malattie genetiche. E una procedura che nella donna in gravidanza, tra la 15 e la 18 settimana, permette di

Dettagli

Diagnostica molecolare dei disordini genomici

Diagnostica molecolare dei disordini genomici Diagnostica molecolare dei disordini genomici MLPA (Multiplex Ligation-dependent Probe Amplification) Riconoscimento di variazioni del numero di copie in più di 40 distinte sequenze genomiche mediante

Dettagli

Corso di Genetica -Lezione 4- Cenci

Corso di Genetica -Lezione 4- Cenci Corso di Genetica -Lezione 4- Cenci Una coppia di cromosomi determina il sesso di un individuo Cromosomi sessuali Autosomi Con la fecondazione, i gameti aplodi formano zigoti diploidi Il numero e la forma

Dettagli

LAB-NEWS Anno 1 n 4 Aprile 2006

LAB-NEWS Anno 1 n 4 Aprile 2006 1 FAVISMO (DEFICIT G6PD) Cos è il deficit di G6PD? Il deficit di G6PD o favismo è una condizione determinata dalla carenza dell enzima glucosio-6-fosfatodeidrogenasi (G6PD), importante in una via metabolica

Dettagli