La gestione del giardino tra impegno e opportunità. Maria Cristina Li Gotti Provincia di Pordenone Servizio Agricoltura

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1 La gestione del giardino tra impegno e opportunità Provincia di Pordenone Servizio Agricoltura

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3 LA PRODUZIONE DELLA BIOMASSA DA POTATURA ARBOREE E ARBUSTIVE DA ABBATTIMENTI DA SFALCIO DA SCERBATURA AIUOLE DA RIMOZIONE PIANTE ANNUALI DA ADEMPIMENTI DI LEGGE (lotta obbligatoria)

4 Buone pratiche per ridurre la produzione di biomassa CONDIZIONI PRELIMINARI PROGETTAZIONE DEGLI SPAZI DISTANZE TRA LE PIANTE SCELTA DELLA SPECIE IMPIEGO DI MATERIALI E/O ELEMENTI INERTI CRITERI DI GESTIONE POTATURE (SE NECESSARIE) CORRETTE RIDUZIONE DEGLI INTERVENTI DI CONCIMAZIONE E IRRIGAZIONE DESTINAZIONE ALTERNATIVA DELLE AREE VERDI

5 LA PIANTA IN AMBITO URBANO

6 La gestione dello spazio

7 Soluzioni progettuali a ridotta manutenzione

8 LA PROGETTAZIONE

9 SCELTA DELLA SPECIE Condizione essenziale: elevata qualità del materiale vivaistico Adattabilità all'ambiente ospite Rusticità Resistenza ai principali parassiti Resistenza alla siccità

10 USO DI PIANTE PERENNI Foto GEA Spa - PN

11 Perenni nel verde urbano Foto GEA Spa - PN

12 USO DI PIANTE TAPPEZZANTI E COPRISUOLO Foto Comune di Udine

13 Piante coprisuolo Convallaria japonica Pachisandra torminalis Rosai coprisuolo

14 Uso di graminacee ornamentali Pennisetum Stipa Miscanthus Imperata Foto Comune di Udine

15 L'ESEMPIO DEL COMUNE DI PORDENONE Foto GEA Spa - PN

16 Foto GEA Spa - PN

17 Aiuole ad elevata manutenzione Foto GEA Spa - PN

18 USO DI ELEMENTI DIVERSI Foto Comune di Udine

19 COMUNE DI PORDENONE COMUNE DI UDINE Foto GEA Spa - PN Foto Comune di Udine

20 COMUNE DI SAN MARTINO AL TAGLIAMENTO

21 Il prato stabile come tappeto erboso Foto Az. Agr. Seme Nostrum UD

22 Il prato fiorito Vantaggi Bassa manutenzione: No concimazione, irrigazione, trattamenti fitosanitari 2-3 sfalci all anno Resistenza a livelli elevati di stress (terreni poveri, siccità) Colore Foto Az. Agr. Seme Nostrum UD

23 Una pianta al posto giusto non ha bisogno di potatura

24 PRIMA DI POTARE Prima di un qualsiasi intervento di potatura, è assolutamente necessario che l'operatore si ponga alcune domande, al fine di non commettere errori irreparabili: a) quale sarebbe il portamento naturale della pianta? b) qual è il problema, da risolvere? c) quali sono i rami da eliminare? d) in che punto effettuare il taglio? e) in che periodo potare?

25 E' sempre necessario potare? In alcuni casi è preferibile diradare

26 Perché potare una pianta ornamentale? per impostare la crescita per riequilibrare la chioma per eliminare difetti per rimuovere parti secche o malate per contenere le dimensioni della pianta per favorire la fioritura risultato estetico, funzionale, igienico Perché potare una pianta da frutto o da legno? per impostare la crescita per rimuovere parti secche o malate per favorire la fioritura per favorire la produzione di frutti massimo rendimento o incremento legnoso

27 QUANDO POTARE NO IN PRIMAVERA (schiusura gemme) IN AUTUNNO (caduta foglie) SI IN INVERNO (formazione, riequilibrio,...) IN ESTATE (rimonda)

28 ALCUNE REGOLE DI POTATURA non asportare più del 30% della sup. fogliare (dell'intero fusto e di ogni singolo ramo) evitare tagli internodali (con rilascio di monconi) evitare scosciature nel taglio di rami pesanti (taglio in tre tempi) rispettare il collare del ramo

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30 INTERVENTI DI LOTTA OBBLIGATORIA (fonte: ERSA Servizio Fitosanitario Regionale) CANCRO COLORATO DEL PLATANO (Ceratocystis fimbriata) - D.M. 17 aprile 1998 PROCESSIONARIA DEL PINO (Traumetopaea pityocampa) D.M. 30 ottobre 2007 PHYTOPHTHORA RAMORUM D.M. 28 novembre 2002 COLPO DI FUOCO BATTERICO (Erwinia amilovora) D.M. 10 settembre 1999 CERAMBICIDE ASIATICO (Anoplophora chinensis) D.M. 9 novembre 2007 PUNTERUOLO ROSSO DELLA PALMA (Rhynchophorus ferrugineus) - D.M. 7 febbraio 2011 NEMATODE DEL LEGNO DI PINO (Bursaphelenchus xylophilus) DEC. 2006/133/CE CANCRO RESINOSO DEL PINO (Gibberella circinata) DEC. 2007/433/CE COCCINIGLIA DI SAN JOSE' (Comstockaspis perniciosa) - D.M. 17 aprile 1998 INSETTO FITOMIZO DEL PINO MARITTIMO (Matsucoccus Feytaudi) - D.M. 22 novembre 1996 CINIPIDE DEL CASTAGNO (Dryocosmus kuriphilus) - D.M. 30 ottobre 2007

31 MISURE FITOSANITARIE: ESEMPI APPLICATIVI Erwinia amilovora (Colpo di fuoco batterico) Nelle aree di focolaio, a chiunque, e fino a contraria disposizione: è fatto obbligo di estirpare e distruggere, senza l obbligo di analisi batteriologiche di conferma, ogni pianta o parte di pianta con sintomi sospetti di colpo di fuoco batterico. La parte sintomatica del fusto deve essere asportata con un taglio effettuato ad almeno cinquanta centimetri dal limite prossimale dei sintomi. Cerambicide asiatico Al fine di eradicare e contenere Anoplophora chinensis sono previste le seguenti misure fitosanitarie: zona infestata: a) il monitoraggio di tutte le piante sensibili presenti nel verde pubblico e privato; b) l'abbattimento di tutte le piante attaccate dall'insetto; c) l'abbattimento di tutte le piante sensibili presenti nel raggio di almeno venti metri dalla pianta infestata; d) la distruzione del legname e della ramaglia di risulta e delle ceppaie.

32 Nuove opportunità Disegno di legge n B Settembre 2011 NORME PER LO SVILUPPO DEGLI SPAZI VERDI URBANI Giornata nazionale degli alberi (21 novembre) Promozione delle conoscenze ambientali (istruzione) Censimento e classificazione degli alberi piantati nel territorio comunale e bilancio arboricolo di fine mandato Incremento e valorizzazione del verde urbano (detrazione imposta lorda del 55% fino a ,00 per realizzazione e manutenzione pareti vegetali, verde pensile, orti sociali-urbani,...)

33 Orti urbani Un opportunità sociale e ambientale

34 L orto di casa

35 LA RIDUZIONE DEL RIFIUTO VEGETALE NELLA GESTIONE DEL GIARDINO è il risultato di: Oculata progettazione Corretti interventi di gestione Adeguate conoscenze (formazione professionale) Buona educazione (ed. ambientale scolastica) Scelte politiche di indirizzo e di sviluppo (nuove opportunità e investimento nelle risorse umane) Provincia di Pordenone Servizio Agricoltura