Dalla clandestinità al ritorno ad una stampa libera tra Resistenza e Repubblica.
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- Teresa Simone
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1 In Italia
2 Nona lezione
3 Dalla clandestinità al ritorno ad una stampa libera tra Resistenza e Repubblica.
4 Situazione generale ( ) 25 luglio 1943: il Gran Consiglio rimuove Mussolini. Al suo posto il Re nomina il generale Pietro Badoglio. Dal 25 luglio all 8 settembre: Italia divisa in due. Al Sud, nuovo governo guidato da Pietro Badoglio che firma l armistizio di Cassibile con gli Alleati e garantisce la continuità istituzionale Si organizzano i partiti e la Resistenza che affiancheranno gli Alleati
5 Occupazione nazista L alleanza di Mussolini con la Germania si trasforma in OCCUPAZIONE NAZISTA del territorio italiano del Nord Al Nord Mussolini viene liberato dai nazi-fascisti e si costituisce la Repubblica Sociale di Salò Guerra di Liberazione, nuovi governi Badoglio e Bonomi, a cui partecipano i partiti antifascisti. PCI, DC, PSIUP, PRI, PLI, Partito d Azione: CLN.
6 La stampa fra il 25 luglio e l 8 settembre 1943 Totale disorientamento in tutte le redazioni Gli incarichi più importanti vengono attribuiti a figure non compromesse con il regime fascista Scandalismo Linea istituzionale
7 Badoglio e la stampa Impedisce la rinascita della libera stampa Mantiene l istituzione del Minculpop Fa presidiare militarmente le redazioni Penuria di carta: giornali di 4 2 pagine
8 Badoglio e la stampa Censura preventiva (veline ministeriali) Divieto assoluto alla stampa antifascista Blanda libertà alla stampa cattolica Sopprime: Popolo d Italia e Regime fascista Stridente continuismo
9 8 settembre 1943 la stampa si divide Al Nord: giornali al servizio dei nazisti e della Repubblica di Salò. I giornali di lunga tradizione cominciano a diversificare le posizioni (Stampa). Quelli romani sospenderanno le pubblicazioni all arrivo degli Alleati. Al Sud: nascono numerosi fogli e numeri unici clandestini primi giornali antifascisti nelle città liberate.
10 Giornali dei partiti antifascisti 25 luglio 8 settembre 43 Giornali dei partiti ricostituiti clandestinamente (Unità, Avanti!, Italia Libera, Risorgimento liberale, il Popolo, la Voce Repubblicana). Gli Alleati promuovono e controllano la stampa: PSYCHOLOGICAL WARFARE BRANCH (PWB)
11 Liberazione di Roma Dopo la liberazione di Roma (giugno 1944) i partiti usciti dalla lotta clandestina pubblicano i propri giornali Il Messaggero e il Giornale d Italia, vengono sospesi dagli Alleati perché coinvolti con il fascismo. Esce un nuovo giornale: Il Tempo, Roma, 1944
12 STAMPA E REPUBBLICA DI SALO MINCULPOP F. Mezzasoma (intransigente) PFR Alessandro Pavolini Regime fascista Roberto Farinacci Agenzia Stefani e Radio
13 Altri giornali Resto del Carlino Giorgio Pini Corriere Amicucci Il Tempo 50 Messaggero Bruno Spampanato Secolo d Italia negli anni 50 Stampa Concetto Pettinato Il Tempo 50
14 Stampa e Repubblica di Salò Rottura / continuità Negata da Mussolini ogni apertura (Amicucci e il Corriere) copie Revisionisti e conciliatoristi: Pini, Spampanato, Pettinato Stampa e Gazzetta del Popolo copie
15 conciliazione / intransigenza Repubblica fascista revisionismo Crociata italica, don Tullio Calcagno Il Popolo di Alessandria, neosquadrismo copie Orizzonti, il principe Valerio Borghese L Italia del popolo, Edmondo Cione (Croce) Giornalisti fascisti vengono eliminati dai partigiani
16 Situazione generale della stampa nelle città liberate Giornali del PWB: Alleati Giornali di partito: L Unità, organo del PCI, Roma, Torino, Genova, Bologna copie (1943) L Italia libera, azionista, Roma e Milano copie L Avanti!, PSI, Milano Il Popolo, DC, Roma, Milano
17 I giornali del CLN Sono gestiti attraverso la collaborazione dei partiti del CLN: Nazione del popolo, Firenze, Corriere d informazione, Milano, Mario Borsa, luglio 1945 Nuova stampa, Torino (1945) Nella gestione delle aziende sono presenti Commissari nominati dal CLN
18 A Cagliari L Unione Sarda la direzione del giornale dal novembre 1943 al marzo 1944 è affidata a Jago Siotto, antifascista, socialista, esponente del Cominato di Liberazione nazionale
19 A Sassari La pubblicazione della Nuova Sardegna, sospesa nel 1926, riprende nel 1947
20 La stampa nelle città liberate Gli Alleati favorevoli all epurazione nelle redazioni e alla nomina di direttori antifascisti. La questione della proprietà viene rimandata alle autorità liberamente elette Gli Alleati favoriscono la pubblicazione di testate giornalistiche moderate
21 Ritorno dei giornali moderati Timore del Nord partigiano e prime fratture nel fronte dei CLN favoriscono il ritorno dei giornali moderati Nascono testate meno coinvolte dal clima politico, che si legano ad iniziative individuali Il settimanale L Uomo qualunque (Guglielmo Giannini, dicembre 1944) è il portavoce del disimpegno politico e civile
22 Evoluzione della professione e dell impresa / Rapporto potere politico / economico / giornalismo Presenza dei CLN nella gestione dei giornali maggiori, poi ritorno alle antiche proprietà: si affermerà la continuità Continuità anche nella concessione statale alla radio (intesa come servizio pubblico). Nasce un nuovo Ente pubblico: RADIO AUDIZIONI ITALIA, RAI, 26 ottobre 1944 (Ministero delle Poste)
23 L ANSA Una novità rispetto alla agenzia Stefani è data dalla nascita della AGENZIA NAZIONALE STAMPA ITALIANA (gennaio 1945). ANSA è inizialmente una cooperativa tra i principali quotidiani nazionali
24 Situazione generale Durante il governo guidato dall azionista Ferruccio Parri nel corso del 1945 rimangono forti le spinte di apertura democratica e progressista Rottura dell unità ciellenistica, tensioni tra vento del Nord e le pressioni conservatrici alimentate anche dal qualunquismo Cautela delle sinistre che temono un ritorno reazionario
25 2 giugno 1946 Avvento alla Presidenza del Consiglio del democristiano Alcide De Gasperi. Elezioni dell Assemblea Costituente Referendum istituzionale che darà la vittoria alla Repubblica, con il voto a suffragio universale.
26 Giornalisti e giornali dopo il 1945 Epurati solo i giornalisti più compromessi col fascismo Ripristinate le vecchie testate con i nomi originari Reintegrate tutte le proprietà: polarizzazione Da un lato stampa filogovernativa Dall altro lato stampa di opposizione polarizzazione politica e internazionale (guerra fredda)
27 La Costituzione e la legislazione Parte I della Costituzione (dopo i Principi fondamentali). Diritti e doveri dei cittadini: Titolo I, Rapporti civili: art. 21: LIBERTA DI STAMPA Affronta la questione delle fonti di finanziamento alla stampa: si concordò sulla formula che demandava al legislatore futuro Sequestro: voluto dalle sinistre per impedire la rinascita della stampa fascista: voteranno con la DC a favore del sequestro operato per motivi di urgenza da ufficiali di polizia giudiziaria
28 Art. 21 della Costituzione «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.
29 Art. 21 In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto. La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.»
30 I limiti dell art. 21 Limiti riguardo alla possibilità, e non obbligo, di rendere noti i mezzi di finanziamento alla stampa La libertà di stampa non è affermata in sé, ma come corollario della manifestazione del pensiero Non viene concepita la libertà di informazione come un diritto veramente cardinale
31 Legislazione Legge-stralcio = Legge 8 febbraio 1948, n. 47. (48/47): Questa legge riprende l art. 21 e toglie ogni forma di autorizzazione (consenso preventivo) e di censura (approvazione preventiva) ai contenuti di uno scritto. Sostituita con la REGISTRAZIONE Il direttore è il responsabile, cioè ha la responsabilità penale. Per registrarsi deve avere i requisiti (cittadinanza italiana, capacità politica, ecc.) e iscriversi all ALBO dei giornalisti, se previsto dalla legge.
32 Limiti della legislazione Ci sarà ancora un Albo, e solo all inizio degli anni 60 verrà istituito l Ordine Nel complesso, mancò UN DISEGNO INNOVATORE E GLOBALE CHE DESSE SICUREZZA ALLA PROFESSIONE E ALLA LIBERTA DI STAMPA
33 Potere politico-economico e giornalismo I giornali di informazione si definiscono indipendenti ma sono direttamente legati alle forze di governo Nelle proprietà i gruppi economici sono in continuità con il passato Editori non puri e sempre legati ai potentati economici
34 Controllo del giornalismo economico La CONFINDUSTRIA controlla il giornalismo economico: Il Sole (1865, Milano, industria tessile), tra il 1950 il 1952 passa alla Confindustria, che nel 1961 acquista l altro quotidiano finanziario milanese, 24 Ore, nato nel 1946), fino alla fusione: 1965, Il Sole 24 Ore
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