GESTIONE INTEGRATA CLINICO-LABORATORISTICA LABORATORISTICA DELLE INFEZIONI MATERNE NELL AREA VASTA ROMAGNA: SIFILIDE CONGENITA
|
|
- Ruggero Nanni
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 GESTIONE INTEGRATA CLINICO-LABORATORISTICA LABORATORISTICA DELLE INFEZIONI MATERNE NELL AREA VASTA ROMAGNA: SIFILIDE CONGENITA Dott.ssa Serenella Bolognesi U.O. di Terapia intensiva neonatale e Neonatologia
2 SIFILIDE CONGENITA: TRASMISSIONE L infezione viene trasmessa dalla madre infetta NON trattata per via transplacentare durante la gravidanza o al parto. Incidenza in Europa: 5/ nati vivi. I principali fattori di rischio materni per la trasmissione sono: - sifilide primaria o secondaria non trattata -elevata età gestazionale al momento del contagio o della terapia - mancanza di controlli durante la gravidanza -droghe -concomitante infezione da HIV.
3 SIFILIDE CONGENITA: QUADRO CLINICO Il quadro clinico neonatale è principalmente influenzato da -stadio della malattia materna: più la malattia è di vecchia data e minore èil rischio di contagio -epoca di gestazione in cui si verifica la trasmissione materno-fetale: nei primi due trimestri è maggiore il tasso di mortalità pre e perinatale e maggiori i danni clinici; nel terzo trimestre è maggiore il numero dei neonati infetti asintomatici alla nascita che, se non riconosciuti e trattati, possono presentare sintomi tardivamente (dopo i due anni).
4 SIFILIDE CONGENITA: QUADRO CLINICO In base al momento di insorgenza dei sintomi si distinguono 2 forme di sifilide congenita -SIFILIDE CONGENITA PRECOCE: Si manifesta entro i 2 anni di vita. Si caratterizza per lesioni simili a quelle della sifilide secondaria dell adulto e sono infettive. -SIFILIDE CONGENITA TARDIVA: Si manifesta dopo i 2 anni quando la sifilide congenita NON è stata trattata. Le lesioni NON sono infettive.
5 SIFILIDE CONGENITA PRECOCE 1/3 dei casi: idrope severa/condizioni critiche alla nascita 2/3 dei casi ASSENZA di sintomi alla nascita e comparsa dei sintomi tra 3 e 8 settimane di vita: 1) rinite catarrale e/o emorragica 2) lesioni cutanee (pemfigo palmo-plantare; vescicole; desquamazioni) 3) osteiti delle metafisi delle ossa lunghe e periostite 4) epatite, epatomegalia, ittero 5) anemia, leucocitosi, piastrinopenia 6) anomalie oculari (corioretinite, cataratta ) e del SNC (meningite acuta, idrocefalo, paralisi nervi cranici, convulsioni ) La mortalità è conseguente ad emorragie polmonari, infezioni batteriche secondarie, gravi epatiti. DD: altre infezioni congenite a trasmissione materno-fetale (Rosolia, Toxoplasmosi, CMV)
6 LESIONI PERIORALI
7 PEMFIGO
8 SIFILIDE CONGENITA TARDIVA Si caratterizza per la presenza di cicatrici o reazioni infiammatorie persistenti. I sintomi coinvolgono: SNC e occhi (corioretinite cronica, atrofia ottica, cheratite) cute (ragadi bocca e narici) apparato scheletrico (fronte prominente, naso a sella, palato ogivale, tibia a sciabola) denti (incisivi centrali superiori a piolo con incavature anteriori, molari a mora di gelso) Triade di Hutchinson: cheratite interstiziale, sordità da danno VIII nervo, denti tipici.
9 SIFILIDE CONGENITA: DIAGNOSI (1) L assenza di segni precoci NON esclude l infezione! Sono quindi fondamentali: anamnesi materna (stadio della malattia, adeguatezza del trattamento prima o durante la gravidanza) test sierologici comparativi su madre e bambino follow-up clinico-laboratoristico per riconoscere i casi a rischio ed intervenire con la terapia il prima possibile.
10 SIFILIDE CONGENITA: DIAGNOSI (2) La diagnosi SIEROLOGICA si basa su 2 tipi di test: TEST NON TREPONEMICI: VDRL e RPR -Poco costosi, di rapida esecuzione, utilizzati come test di screening. - Si positivizzano anche sul liquor cefalorachidiano. -Utili per monitorare l efficacia della terapia. - Necessitano sempre di conferma con un test treponemico. Un titolo non treponemico del neonato 4 volte > di quello materno è suggestivo di infezione! TEST TREPONEMICI: TPHA, EIA, WB, FTA-ABS -Test sensibili e specifici. -La loro positività si mantiene per molti anni, anche per tutta la vita, NON sono quindi utili per monitorare la terapia.
11 SIFILIDE CONGENITA: DIAGNOSI (3) Il nato da madre con sierologia positiva deve eseguire alla NASCITA: -valutazione clinica (particolare attenzione a cute, mucose, linfonodi, fegato e milza). - prelievo ematico: emocromo, transaminasi, test non treponemici e treponemici Gli anticorpi IgG treponemici e non treponemici di origine materna attraversano la placenta durante la gravidanza. Le presenza di IgM nel neonato è indicativa di infezione, la loro negatività subito dopo il parto non la esclude. Nessun neonato deve essere dimesso senza che la madre sia stata sottoposta a indagini per la sifilide. Durante la gravidanza e al parto è molto importante valutare l adeguatezza della terapia (tipo di farmaco, dosaggio, momento della terapia, risposta sierologica materna)
12 NEONATO ASINTOMATICO E MADRE ADEGUATAMENTE TRATTATA Rimane in Roomingin Sierologia sovrapponibile a quella materna e IgM negative Viene inserito in Follow-Up
13 NEONATO SINTOMATICO o NEONATO ASINTOMATICO CON MADRE NON ADEGUATAMENTE TRATTATA Ricovero in TIN Deve essere sottoposto ad accertamenti : - Rachicentesi per citochimico e sierologia - Ecografia cerebrale -Rxossa lunghe dei quattro arti - Fundus oculi - Otoemissioni
14 NEONATO SINTOMATICO o ASINTOMATICO con MADRE NON ADEGUATAMENTE TRATTATA -Ricovero in TIN - Prelievo ematico: emocromo, transaminasi, test non treponemici e test treponemici -Accertamenti strumentali: Rachicentesi per citochimico e sierologia; Ecografia cerebrale; Rx ossa lunghe dei quattro arti Fundus oculi; Otoemissioni MALATTIA PRECOCE: - Segni clinici - Test laboratoristici: VDRL su siero con titolo almeno 4 volte > al materno, IgM +, VDRL su liquor +, citochimico liquor alterato - Segni radiologici: periostiti, osteocondriti di femore od omero Se presente 1 solo segno!!! Penicillina G acquosa cristallina ev per 10 giorni : U/Kg/dose ogni 12 ore nella 1 settimana di vita e successivamente ogni 8 ore. Ceftriaxone mg/kg evogni 24 ore per 10 giorni. ASSENZA DIMALATTIA: - Segni clinici assenti - Esami ematici e strumentali normali Penicillina G Benzatina U/Kg imin dose singola.
15 FOLLOW UP NATO DA MADRE CON SIEROLOGIA POSITIVA PER SIFILIDE 1 MESE 2 MESI 3 MESI 6 MESI 9 MESI 12 MESI VISITA X X X X X X PRELIEVO: emocromo transaminasi TEST NON TREPONEMICI TEST TREPONEMICI X X X X X X - Nei neonati non infetti e in quelli infetti ma adeguatamente trattati, gli Ab antitreponemici si riducono già a 3 mesi e scompaiono rapidamente. Se i valori rimangono stabili e aumentano dopo 4-6 mesi rivalutare il paziente con esami per eventuale nuovo trattamento. -I test treponemici NON sono utili per monitorare la risposta alla terapia perché possono rimanere a lungo presenti anche dopo trattamento efficace. -I neonati con iniziali alterazioni liquorali devono ripetere la rachicentesi ogni 6 mesi fino a normalizzazione. Se la VDRL liquorale èreattiva a 6 mesi, ènecessario un nuovo trattamento.
16 CONCLUSIONI La SIFILIDE CONGENITA èuna malattia grave, in assenza di terapia, inesorabilmente evolutiva. Lo screening prenatale delle madri orienta il trattamento che previene efficacemente la malattia. Il neonato deve essere sottoposto ad accertamenti e follow-up per cogliere i casi di infezione e trattarli precocemente.
17 GRAZIE PER L ATTENZIONE!
Corso di Laurea Scienze Ostetriche. Neonato fisiologico e processi di adattamento alla vita neonatale. Facoltà di Medicina
Facoltà di Medicina Corso di Laurea Scienze Ostetriche Neonato fisiologico e processi di adattamento alla vita neonatale Dott.ssa Maria Serenella Pignotti T = toxoplasmosi O = other (sifilide) R = rosolia
DettagliIL COMPLESSO TORCH. Screening ed esami in gravidanza
IL COMPLESSO TORCH Screening ed esami in gravidanza In gravidanza sono necessari una serie di esami per assicurare buona salute al neonato o iniziare subito una corretta terapia. Il complesso TORCH è tra
DettagliFunzione della struttura di riferimento regionale per la gestione delle infezioni in gravidanza
CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Funzione della struttura di riferimento regionale per la gestione delle infezioni in gravidanza Dott.ssa Nadia Gussetti U.O. Malattie
DettagliSistema di sorveglianza nazionale della ROSOLIA IN GRAVIDANZA e della ROSOLIA CONGENITA
Sistema di sorveglianza nazionale della ROSOLIA IN GRAVIDANZA e della ROSOLIA CONGENITA Il sistema di sorveglianza nazionale - dal 2005 D.M. del 14 ottobre 2004: a partire dal 1 gennaio 2005, l infezione
DettagliSistema di sorveglianza nazionale della rosolia in gravidanza e della rosolia congenita
Sistema di sorveglianza nazionale della rosolia in gravidanza e della rosolia congenita Bianca Maria Borrini Piano Nazionale di eliminazione del morbillo e della Rosolia congenita. Corso ROSOLIA CONGENITA
DettagliInfezione Neonatale da Toxoplasmosi
CORSO DI FORMAZIONE PER INFERMIERI DI TERAPIA INTENSIVA NEONATALE PATOLOGIA NEONATALE Infezione Neonatale da Toxoplasmosi Lorenza Pugni U.O. di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale Direttore: prof.
DettagliScheda di notifica e follow-up dei casi di virus Zika in gravidanza
0020957-10/07/2017-DGPRE-DGPRE-P - Allegato Utente 4 (A04) Allegato 3 bis -1 Scheda di notifica e follow-up dei casi di virus Zika in gravidanza Regione ASL/Ospedale Primo invio Aggiornamento del gg mm
DettagliServizio Sanitario Nazionale Regione Calabria Azienda Ospedaliera di Cosenza ( istituita con D.P.G.R. Calabria 8 febbraio 1995 n.
Servizio Sanitario Nazionale Regione Calabria Azienda Ospedaliera di Cosenza ( istituita con D.P.G.R. Calabria 8 febbraio 1995 n. 170) DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N 051 DEL 09.03.2016 OGGETTO:
DettagliL INTEGRAZIONE CON IL LABORATORIO PER LA CORRETTA DIAGNOSI PRENATALE DI INFEZIONE
L INTEGRAZIONE CON IL LABORATORIO PER LA CORRETTA DIAGNOSI PRENATALE DI INFEZIONE Licia Bordi Laboratorio di Virologia INMI Spallanzani Istituto Nazionale Malattie Infettive L. Spallanzani IRCCS 12/05/2017
DettagliPRESTAZIONI SPECIALISTICHE PER IL CONTROLLO DELLA GRAVIDANZA FISIOLOGICA, ESCLUSE DALLA PARTECIPAZIONE AL COSTO
ALLEGATO 10B PRESTAZIONI SPECIALISTICHE PER IL CONTROLLO DELLA GRAVIDANZA FISIOLOGICA, ESCLUSE DALLA PARTECIPAZIONE AL COSTO All inizio della gravidanza, possibilmente nel PRIMO TRIMESTRE (entro 13 settimane+6
DettagliAVR: DIAGNOSI DI LABORATORIO
Pievesestina di Cesena - 8 novembre 2013 Proposta di Gestione Integrata Clinico-Laboratoristica delle Infezioni Materno-Fetali nell'area Vasta Romagna AVR: DIAGNOSI DI LABORATORIO NELLE INFEZIONI DA TOXOPLASMA,
DettagliDipartimento di Pediatria
Allegato 2 Piano formativo del Master di II livello in Neonatologia Dipartimento Pediatria Facoltà Medicina e Odontoiatria Direttore del Master: Prof. Mario De Curtis Consiglio Didattico Scientifico -
DettagliLa gravidanza nella salute globale
La gravidanza nella salute globale MALATTIE PREVENIBILI CON VACCINO: Morbillo, parotite, rosolia, varicella Nadia Gussetti VERONA 15 16 Dicembre 2016 Lettera Circolare del 20/02/2013 Obiettivi della sorveglianza
DettagliA cosa è dovuta la rosolia congenita?
Facebook Twitter LinkedIn Pinterest 0SHARE Cause, segni clinici, conseguenze e prevenzione della rosolia congenita In questo articolo cercheremo di spiegare in breve le principali caratteristiche della
DettagliPiano di eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita. Anni
Piano di eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita Anni 2003-2007 Programma di eliminazione del Morbillo La eliminazione del morbillo in Italia rappresenta attualmente la principale priorità
DettagliL agente eziologico della sifilide è una spirocheta, il Treponema pallidum, caratterizzato da
Sifilide o lue Dr. Gianluca Russo, Mingha Africa Onlus Eziologia L agente eziologico della sifilide è una spirocheta, il Treponema pallidum, caratterizzato da una scarsa resistenza nell ambiente esterno
DettagliManagement della Toxoplasmosi in gravidanza
Management della Toxoplasmosi in gravidanza Cenni sul protozoo Oocisti,trofozoite,bradizoite,cisti Fisiopatologia Infezione acuta : parassitemica Infezione cronica: senza parassitemia Clinica (dell infezione
DettagliMonitoraggio donna gravida
Monitoraggio donna gravida WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ Finalità principale dell Ostetricia Moderna è garantire ad ogni neonato di nascere con un potenziale di sviluppo psico-fisico quanto più immodificato
DettagliProtocollo IVU febbrili in età pediatrica. Premessa: l infezione urinaria con febbre è da considerare sempre una pielonefrite.
Protocollo IVU febbrili in età pediatrica. Premessa: l infezione urinaria con febbre è da considerare sempre una pielonefrite. 1) Quando, nei primi tre anni di vita, bisogna sospettare un IVU e quindi
DettagliSCHEDA DI SEGNALAZIONE DI CASO PER ESPOSIZIONE IN OPERATORE SANITARIO
Le schede per la segnalazione di caso di profilassi post.-esposizione (PPE) ad HIV sono due; una per le esposizioni occupazionali in operatore sanitario, l altra per le esposizioni occupazionali in non
DettagliSCHEDA DI NOTIFICA DI CASO DI SINDROME/INFEZIONE DA ROSOLIA CONGENITA. Primo invio Aggiornamento. Comune ASL
ALLEGATO 4c SCHEDA DI NOTIFICA DI CASO DI SINDROME/INFEZIONE DA ROSOLIA CONGENITA (riservato al Ministero della Salute) Codice identificativo Primo invio Aggiornamento Regione Provincia Comune ASL Sezione
DettagliScreening audiologico. al punto nascita
Screening audiologico al punto nascita Dopo 24H dalla nascita ateoae + VALUTAZIONE RISK PASS PASS+RISK REFER aabr aabr PASS+RISK REFER* PASS+RISK REFER* PASS VALUTAZIONE AUDIOLOGICA COMPLETA *Tutti i A-ABR
DettagliInfezione da citomegalovirus (CMV) Definizione e prevalenza
Infezione da citomegalovirus (CMV) Definizione e prevalenza Il CMV è un virus a DNA della famiglia degli Herpes virus. Il 50-80% delle donne in età riproduttiva ha avuto contatto con il virus e, pertanto,
DettagliScaricato da Mononucleosi infettiva
Scaricato da www.sunhope.it Mononucleosi infettiva Epidemiologia Ubiquitaria; casi sporadici lungo tutto l anno Infezione praticamente universale (soggetti adulti 90-95% EBV-sieropositivi) Età di acquisizione
DettagliDipartimento Materno Infantile e Scienze Urologiche
Dipartimento Materno Infantile e Scienze Urologiche ALL.1) ORDINAMENTO MASTER DI II LEVELLO IN NEONATOLOGIA Codice corso di studio: 12438 Art. 1 Informazioni generali Dipartimento proponente e di gestione
DettagliAggiornamenti in Medicina Perinatale: Infezioni in Gravidanza
QUESTIONARIO E.C.M. Aggiornamenti in Medicina Perinatale: Infezioni in Gravidanza Trieste 3 e 4 Maggio 2018 Titolo del corso: Aggiornamenti in Medicina Perinatale: Infezioni in Gravidanza Sede: Starhotel
DettagliIL MORBILLO. Morbillo. Morbillo
IL MORBILLO Ufficio del medico cantonale Ufficio del medico Servizio cantonale di medicina scolastica Morbillo Malattia virale virus della famiglia dei Paramyxovirus, genere Morbillivirus serbatoio = uomo
DettagliPatologie Pediatriche Croniche
UNIVERSITÀ D EG LI STUDI - AZIENDA USL - CHIETI - www.unich.it/cliped/ Department of Women and Children s Health (Head: Prof. Francesco Chiarelli) Patologie Pediatriche Croniche Terapia Occupazionale Dr
DettagliProcedura di Sistema di Gestione per la Qualità SEPSI NEONATALE PROTOCOLLI DI TERAPIA ANTIBIOTICA EMPIRICA RAGIONATA
Procedura di Sistema di Gestione per la Qualità SEPSI NEONATALE PROTOCOLLI DI TERAPIA ANTIBIOTICA EMPIRICA RAGIONATA Data Emissione Dr. Cristina Giraldi Dr. Francesca Greco Dr. Mara Salvia Dr. Gianfranco
DettagliAMBULATORIO DELLA GRAVIDANZA
ELENCO degli ESAMI da ESEGUIRE in GRAVIDANZA (la settimana indica il periodo in cui gli esami vanno eseguiti, NON quello in cui vanno prescritti) 1 All'inizio della gravidanza, possibilmente entro la 13ma
DettagliLa Gravidanza a basso, medio e alto rischio: a chi la gestione? Rosa Ariviello Direttivo A.G.E.O. Clinica RUESCH - Napoli
La Gravidanza a basso, medio e alto rischio: a chi la gestione? Rosa Ariviello Direttivo A.G.E.O. Clinica RUESCH - Napoli DEFINIZIONE Sono definite a rischio quelle gravidanze nelle quali esistono condizioni
DettagliALLEGATO 10 A - D.P.C.M 12/01/2017
1. Prestazioni specialistiche per la donna ALLEGATO 10 A - D.P.C.M 12/01/2017 PRESTAZIONI SPECIALISTICHE PER LA TUTELE DELLA MATERNITA' RESPONSABILE, ESCLUSE DALLA PARTECIPAZIONE AL COSTO IN FUNZIONE PRECONCEZIONALE
DettagliMALATTIA EMORRAGICA DA DEFICIT DI VITAMINA K
MALATTIA EMORRAGICA DA DEFICIT DI VITAMINA K Vitamina K Esistono 3 forme di vitamina K K1 (fillochinone o fitomenandione) presente nelle piante superiori K2 (menachinone) prodotto dai batteri intestinali
DettagliModulo di raccolta dati SP1 a cura dell Istituto Superiore di Sanità
ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ Progetto pilota di sorveglianza della mortalità perinatale Modulo di raccolta dati SP1 a cura dell Istituto Superiore di Sanità Giugno 2017 MODULO SP1 Data compilazione scheda:
DettagliDefinizione e prevalenza
Definizione e prevalenza Il virus della rosolia è un virus ad RNA non correlato sierologicamente ad altri patogeni virali noti e l uomo ne rappresenta l unico ospite. Nei paesi occidentali, il 5-20% circa
DettagliSopravvivenza e mortalità per causa
10 aprile RO 2017 CORRETTA_01 prex 11/04/18 09:38 Pagina 541 Sopravvivenza e mortalità per causa Mortalità infantile e neonatale Significato. La mortalità infantile è una importante misura del benessere
DettagliCOMPLICANZE MATERNE SEVERE DURANTE IL PARTO ED IL PUERPERIO (PARTO NATURALE) PROTOCOLLO OPERATIVO
COMPLICANZE MATERNE SEVERE DURANTE IL PARTO ED IL PUERPERIO (PARTO NATURALE) PROTOCOLLO OPERATIVO - Definizione Per struttura di ricovero: Proporzione di complicanze materne gravi entro i 42 giorni successivi
DettagliLE CORIORETINITI INFANTILI
SIOP 2005 - Verona LE CORIORETINITI INFANTILI Drssa E. Piozzi, Drssa A. Del Longo, Dr M. Mazza S.C. Oculistica Pediatrica A.O. Ospedale Niguarda Ca Granda Milano DEFINIZIONE Le corioretiniti, o uveiti
DettagliFunzione della struttura di riferimento regionale per la gestione delle infezioni in gravidanza
CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Funzione della struttura di riferimento regionale per la gestione delle infezioni in gravidanza Dott.ssa Nadia Gussetti U.O. Malattie
DettagliDrop out e Patologie Infettive Aspetti clinici e assistenziali
Evento Formativo Regionale SITD Lazio «Il drop out nel trattamento delle dipendenze patologiche» 6 giugno 2019 Drop out e Patologie Infettive Aspetti clinici e assistenziali Dott.ssa Anna Maria Lupi Dirigente
DettagliGestione del neonato con sospetto di Rosolia, Toxoplasmosi, CMV congeniti
Proposta di Gestione Integrata Clinico-Laboratoristica delle Infezioni Materno-Fetali nell'area Vasta Romagna Gestione del neonato con sospetto di Rosolia, Toxoplasmosi, CMV congeniti Luca Casadio U.O
DettagliMASTER DI II LIVELLO Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica AA
MASTER DI II LIVELLO Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica AA 2011-2012 U.O.C. Nido-Pediatria Ospedale S. Anna e SS. Madonna della Neve Boscotrecase (NA) Giunge in Pronto Soccorso un neonato di 16 giorni
DettagliProposta di un percorso HCV nei pazienti nefropatici. Anastasio Grilli UO Malattie Infettive Universitaria FERRARA 26 maggio 2017
Anastasio Grilli UO Malattie Infettive Universitaria FERRARA 26 maggio 2017 L infezione da virus dell epatite C (HCV) è una delle principali cause di malattia cronica del fegato nel mondo L impatto clinico
DettagliHUMAN IMMUNODEFICIENCY VIRUS
HUMAN IMMUNODEFICIENCY VIRUS Famiglia Genere Retroviridae Lentivirus Tipi HIV-1, HIV-2 Africa Occidentale Europa, America, Africa 4 gruppi 9 sottotipi Circulating Recombinant Forms DISTRIBUZIONE SOTTOTIPI
DettagliAggiornamenti in tema di infezioni materno-fetali
EVENTO FORMATIVO RESIDENZIALE Aggiornamenti in tema di infezioni materno-fetali Torino, 15 Maggio 2014 Il percorso diagnostico-terapeutico e il monitoraggio clinico Cecilia Tibaldi SSCVD Malattie Infettive
Dettagli#" "! $% &" "!!!"# '&!!()**+
!!"# #" "! $% &" "!!!"# '&!!()**+ 1 Tasso ricovero Ordinario x 1000 ab 550 500 450 400 350 300 250 200 150 100 50-489 467 131 125 433 113 419 379 379 385 101 94 89 86 80 79 69 60 57 54 52 17 15 13 11 11
DettagliTossicità Polmonare da Immunoterapia A. Stagno
Tossicità Polmonare da Immunoterapia A. Stagno Epidemiologia L incidenza della tossicità polmonare da farmaci anti CTLA4, anti PD-L1 e anti PD-1 si attesta tra il 2,5-3,5% L incidenza è più alta fra i
DettagliIl calendario vaccinale Le Controindicazioni Vere e FALSE
Il calendario vaccinale Le Controindicazioni Vere e FALSE Giovanni Vitali Rosati Referente vaccini FIMP Toscana Presidente SIP Toscana www.giovannivitalirosati.com https://www.facebook.com/fimprevenzione/
DettagliGestione della gastroenterite: ruolo dell Osservazione Breve
Gestione della gastroenterite: ruolo dell Osservazione Breve XXI Congresso Nazionale Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale Alberto Villani Annalisa Grandin UOC Pediatria Generale Dipartimento
DettagliValutazione del nato morto e compilazione della relativa sezione del Certificato di assistenza al parto
Valutazione del nato morto e compilazione della relativa sezione del Certificato di assistenza al parto Il CedAP e la classificazione delle malattie ICD9CM aggiornamento 2002 Cristiano Visser Bologna,
DettagliPiastrine e infezioni
Piastrine e infezioni Momcilo Jankovic Clinica Pediatrica Università di Milano-Bicocca A.O. San Gerardo Fondazione MBBM, Monza Milano 29 ottobre 2014 PTI Principali cause di PTI secondarie Lupus eritematoso
DettagliA COMPREHENSIVE APPROACH TO STI CARE MANAGEMENT
Management of Sexually Transmitted Infections in the context of HIV A COMPREHENSIVE APPROACH TO STI CARE MANAGEMENT Anna Lucchini Clinica Universitaria Malattie Infettive Università di Torino Ospedale
DettagliA.I.E.O.P. Gruppo Immunodeficienze primitive
A.I.E.O.P. Gruppo Immunodeficienze primitive Mod.1.03 SCHEDA DI REGISTRAZIONE Questa scheda deve essere compilata ed inviata al più presto per ogni paziente affetto da XLA, osservato per la prima volta
DettagliSINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI
SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI Malattia caratterizzata da trombosi arteriose e/o venose ricorrenti, aborti ripetuti, trombocitopenia,, in associazione a titoli medio-alti di anticorpi anti-fosfolipidi
DettagliA.I.E.O.P. Gruppo Immunodeficienze primitive SCHEDA DI REGISTRAZIONE
A.I.E.O.P. Gruppo Immunodeficienze primitive SCHEDA DI REGISTRAZIONE Questa scheda deve essere compilata ed inviata al più presto per ogni paziente affetto da XLA, CGD e CVID e THI. Centro / Istituto Cod.
DettagliPolmoniti. Linee guida
Linee guida Raccomandazioni sviluppate in modo sistematico per assistere medici e pazienti nelle decisioni sulla gestione appropriata di specifiche condizioni cliniche (Institute of Medicine1992) (IDSA
DettagliIl Pediatra ed il laboratorio: nuovi e vecchi esami, nuove interpretazioni. Luciana Biancalani. Pediatra di Famiglia Prato
Il Pediatra ed il laboratorio: nuovi e vecchi esami, nuove interpretazioni. Luciana Biancalani Pediatra di Famiglia Prato Perché prescrivo un esame? Per ottenere la conferma diagnostica di uno stato morboso
DettagliBenvenuti al Corso di Gastroenterologia Medico Chirurgica
Benvenuti al Corso di Gastroenterologia Medico Chirurgica Come lavoreremo? Guarda gli argomenti sul libro e sul sito Segui in aula la presentazione del caso clinico Partecipa alla discussione del percorso
DettagliModulo SP2 a cura dell Istituto Superiore di Sanità
ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ Progetto pilota di sorveglianza della mortalità perinatale Modulo SP2 a cura dell Istituto Superiore di Sanità Giugno 2017 INDAGINE CONFIDENZIALE ID feto/neonato Data del decesso
DettagliCorso di Igiene Scolastica
Corso di Igiene Scolastica I SEMESTRE A.A. 2011-2012 Walter Mazzucco Medico Specialista in Igiene e Medicina Preventiva Epidemiologo Roma, 22.11.2011 waltermazzucco@gmail.com La Mortalità Infantile Indicatore:
DettagliMANIFESTAZIONI NEUROLOGICHE IN CORSO DI INFEZIONE DA HIV
MANIFESTAZIONI NEUROLOGICHE IN CORSO DI INFEZIONE DA HIV L'HIV è stato isolato nel tessuto cerebrale e nel liquor, edèpresente nel SNC fin dai primi stadi dell'infezione virale generalizzata I disturbi
DettagliESENZIONI PER GRAVIDANZA (D.M )
IN FUNZIONE PRECONCEZIONALE 400 Prestazioni prescrivibili per la donna 89.26.2 VITA GINECOLOGICA DI CONTROLLO. Incluso: eventuale rimozione di dispositivo contraccettivo intrauterino, eventuale rimozione
DettagliIttero patologico del neonato
ittero Ittero fisiologico del neonato : caratteristiche Insorge non precocemente dopo 48 h Non altera il colore delle feci ne delle urine Fegato e milza non ingranditi E dovuto alla normale distruzione
DettagliNon possono essere portati all asilo nido o alla scuola materna i bambini con:
n possono essere portati all asilo nido o alla scuola materna i bambini con: - Febbre (temperatura ascellare 38 C) - Tosse persistente con difficoltà respiratoria - Diarrea con 2 o più scariche di feci
DettagliCICLO VITALE DEL TOXOPLASMA
CICLO VITALE DEL TOXOPLASMA STADI DEL CICLO VITALE DEL TOXOPLASMA Recenti Sviluppi nella Diagnosi dellatoxoplasmosi JOURNAL OF CLINICAL MICROBIOLOGY, Mar. 2004, p. 941 945 Vol. 42, No. 3 MINIREVIEW Recent
DettagliModulo 15: Diagnosi microbiologica di influenza
CdS Medicina e Chirurgia CI Medicina di Laboratorio MICROBIOLOGIA CLINICA AA 2015-2016 Modulo 15: Diagnosi microbiologica di influenza Giovanni DI BONAVENTURA, PhD Università «G. d Annunzio» di Chieti-Pescara
DettagliUniversità degli Studi di Roma La Sapienza I Facoltà di Medicina e Chirurgia
Università degli Studi di Roma La Sapienza I Facoltà di Medicina e Chirurgia MASTER DI II LIVELLO IN TERAPIA INTENSIVA NEONATALE E PEDIATRICA Direttori: Prof.ssa Patrizia Colarizi, Prof. Corrado Moretti
DettagliAlberto Partelli ASL ROMA 1 - C. P. S. I.
Ruolo delle MANI nella trasmissione delle infezioni associate all assistenza Virus dell Herpes simplex L herpes simplex è un virus che causa un infezione che colpisce soprattutto la bocca o la zona genitale.
DettagliLA TUTELA DEL SOGGETTO A RISCHIO ATTRAVERSO LA VACCINAZIONE DELL OPERATORE
Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Materno-Infantile Burlo Garofolo Ospedale di alta specializzazione e di rilievo nazionale per la salute della donna e del bambino LA TUTELA DEL SOGGETTO
DettagliLa vaccinazione delle adolescenti e delle donne in età fertile: esperienze regionali
Settimana Europea delle Vaccinazioni 2013 Il punto sull eliminazione del morbillo e della rosolia congenita, la vaccinazione HPV e l accesso alle vaccinazioni nelle popolazioni migranti La vaccinazione
DettagliCluster epidemico di morbillo in una due ASL della Regione Liguria. Roberto Carloni S.C. Prevenzione
Cluster epidemico di morbillo in una due ASL della Regione Liguria Roberto Carloni S.C. Prevenzione Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale Piano Nazionale di Eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita
DettagliI PINGUINI Chiara Azzari
I PINGUINI 2013 Chiara Azzari Dipartimento di Pediatria Università di Firenze Ospedale Pediatrico Universitario A.Meyer Centro Jeffrey Modell per Immunodeficienze FIRENZE A cosa può servirci, nel nostro
DettagliRosolia congenita e rosolia in gravidanza in Italia
«Malattie infettive verso l eradicazione: polio, morbillo, rosolia e sorveglianza delle malattie batteriche invasive» Torino, 16-17 Febbraio 2016 Rosolia congenita e rosolia in gravidanza in Italia Cristina
DettagliCONOSCERE LE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI
CONOSCERE LE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI HIV e AIDS L'HIV (virus dell'immunodeficienza umana) è un virus che attacca e indebolisce il sistema immunitario, e che si trasmette tramite il contatto
Dettagliil rapporto sessuale è la via preminente di contagio sono guaribili (eccetto AIDS ed epatite C) se vengono riconosciute il più presto possibile
LE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMESSE il rapporto sessuale è la via preminente di contagio sono guaribili (eccetto AIDS ed epatite C) se vengono riconosciute il più presto possibile alcune possono essere
DettagliMALATTIA EMOLITICA DEL NEONATO
UNIVERSITÀ SAPIENZA DI ROMA FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA MASTER DI II LIVELLO TERAPIA INTENSIVA NEONATALE E PEDIATICA Direttore: Prof. C. Moretti MALATTIA EMOLITICA DEL NEONATO Candidato Dott.ssa Madarena
DettagliLa vaccinazione delle adolescenti e delle donne in età fertile: esperienze regionali Regione Puglia
La vaccinazione delle adolescenti e delle donne in età fertile: esperienze regionali Regione Puglia Rosa Prato Università di Foggia, Osservatorio Epidemiologico della Regione Puglia Roma, 17 Aprile 2013
DettagliPiano Nazionale di Eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita. Scheda di Sorveglianza Integrata MORBILLO - ROSOLIA
Piano Nazionale di Eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita Scheda di Sorveglianza Integrata MORBILLO - ROSOLIA ALLEGATO 3 Primo invio Aggiornamento, alla data: Caso sospetto di: MORBILLO ROSOLIA
DettagliLo screening in gravidanza della malattie infettive Le Linee Guida. Nicola Rizzo
Lo screening in gravidanza della malattie infettive Le Linee Guida Nicola Rizzo Decreti Ministeriali DM 14 aprile 1984 DM 6 marzo 1995, cd decreto Guzzanti DM 20 ottobre 1998, cd decreto Bindi Controllo
DettagliALLEGATO 10 A - D.P.C.M 12/01/2017
ALLEGATO 10 A - D.P.C.M 12/01/2017 PRESTAZIONI SPECIALISTICHE PER LA TUTELA DELLA MATERNITA' RESPONSABILE, ESCLUSE DALLA PARTECIPAZIONE AL COSTO IN FUNZIONE PRECONCEZIONALE 1. la donna 89.26.1 PRIMA VISITA
DettagliCARTELLA DELLA GRAVIDANZA
CARTELLA DELLA GRAVIDANZA Portare tutta la documentazione ad ogni visita ed al ricovero N 20.. Cognome.Nome.... Nata a. il. età.. Residente via/piazza. Comune.. Prov tel/cel.. Professione. Tessera Sanitaria.
DettagliLE PRINCIPALI MALATTIE INFETTIVE CORRELATE ALLE ATTIVITA LAVORATIVE. Dr.ssa Donata Serra SPSAL MO Centro Modena, 17 novembre 2014
LE PRINCIPALI MALATTIE INFETTIVE CORRELATE ALLE ATTIVITA LAVORATIVE Dr.ssa Donata Serra SPSAL MO Centro Modena, 17 novembre 2014 OBIETTIVO DEL SEMINARIO Fornire al medico competente indicazioni sulle vaccinazioni
DettagliSCHEDA DI NOTIFICA DI MALATTIA INFETTIVA DI CLASSE I
SCHEDA DI NOTIFICA DI MALATTIA INFETTIVA DI CLASSE I colera poliomielite botulismo febbre ricorrente epidemica febbre gialla difterite rabbia tifo esantematico peste trichinosi tetano febbri emorragiche
DettagliIl neonato late preterm
Bologna 8 novembre 2010 Il neonato late preterm Dante Baronciani, Enrica Perrone 1 WHO CC for evidence-based research synthesis and guideline development in reproductive health near term or late preterm
DettagliSentito il Consiglio superiore di sanità - Assemblea generale nella seduta del 17 giugno 1998;
DECRETO 10 SETTEMBRE 1998 (pubbl. sulla G.U. n. 245 del 20 ottobre 1998) Aggiornamento del decreto ministeriale 6 marzo 1995 concernente l aggiornamento del decreto ministeriale 14 aprile 1984 recante
DettagliConoscere il cuore Indicazioni ed utilita degli esami cardiologici per adulti e bambini
Conoscere il cuore Indicazioni ed utilita degli esami cardiologici per adulti e bambini Dr sa Anna Clara Maria Capra Specialista in Cardiologia, Synlab, S.Nicolo, Lecco CARDIOPATIA CONGENITA -INCIDENZA
DettagliPRE-GRAVIDANZA INFEZIONE DA CITOMEGALOVIRUS UMANO
FIGURA 1 PRE-GRAVIDANZA IgG - IgM - IgG + IgM - Soggetto suscettibile all infezione primaria Soggetto immune (infezione pregressa) Referto commentato: : se in previsione di una gravidanza, consulti il
Dettagli1 HAPPENING PEDIATRICO IBLEO Ragusa Poggio del Sole 3-44 aprile 2009
1 HAPPENING PEDIATRICO IBLEO Ragusa Poggio del Sole 3-44 aprile 2009 del pediatra di libera scelta Dr Rolando Genovese La valutazione neurologica del lattante (2-12 mese ) e del bambino cerca di determinare
DettagliL OSTETRICA attua interventi adeguati ai bisogni di salute per la prevenzione, cura, salvaguardia e recupero della salute individuale e collettiva
L OSTETRICA L ostetrica/o riconosce la centralità della donna, della coppia, del neonato, del bambino, della famiglia e della collettività ed attua interventi adeguati ai bisogni di salute, nell esercizio
DettagliSCREENING DEI DISTURBI UDITIVI IN ETA NEONATALE: 4 ANNI DI ESPERIENZA
SCREENING DEI DISTURBI UDITIVI IN ETA NEONATALE: 4 ANNI DI ESPERIENZA R. Liguori, A. Ferrara, L. Gravina, A. Luiso, V.R. Rinaldi, A. Tartaglione. U.O.S.D. di Nido e Ambulatori pediatrici P.O. Marcianise
DettagliPRESTAZIONI SPECIALISTICHE PER LA TUTELA DELLA MATERNITÀ RESPONSABILE, ESCLUSE DALLA PARTECIPAZIONE AL COSTO, IN FUNZIONE PRECONCEZIONALE
Allegato A PRESTAZIONI SPECIALISTICHE PER LA TUTELA DELLA MATERNITÀ RESPONSABILE, ESCLUSE DALLA PARTECIPAZIONE AL COSTO, IN FUNZIONE PRECONCEZIONALE 1. Prestazioni specialistiche per la donna 89.01 ANAMNESI
DettagliI flussi informativi in ambito perinatale
Sistema informativo in ambito perinatale Gennaio 2005 I flussi informativi in ambito perinatale Camilla Lupi Servizio Sistema Informativo Sanità e Politiche Sociali I flussi informativi in ambito perinatale
DettagliRischio di infezione congenita e danno fetale dopo infezione materna a diverse età gestazionali
05-2_rosolia_CG_111109.ppt pag. 1 Rischio di infezione congenita e danno fetale dopo infezione materna a diverse età gestazionali Età gestazionale (settimane) Tasso di infezione congenita (%) Neonati infetti
DettagliCeliachia e HLA: definizione delle strategie di approccio nel paziente pediatrico.
Celiachia e HLA: definizione delle strategie di approccio nel paziente pediatrico. Enrico Valletta U.O. di Pediatria, AUSL di Forlì e.valletta@ausl.fo.it 1 e.valletta@ausl.fo.it 2 ???? e.valletta@ausl.fo.it
DettagliPiano Nazionale di Eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita. Scheda di Sorveglianza Integrata MORBILLO - ROSOLIA *campi obbligatori
ALLEGATO 1 Piano Nazionale di Eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita Scheda di Sorveglianza Integrata MORBILLO - ROSOLIA *campi obbligatori Primo invio Aggiornamento, alla data: Caso sospetto
DettagliIL MINISTRO DELLA SALUTE. Vista la legge 23 dicembre 1978, n. 833, di istituzione del Servizio sanitario nazionale, e s.m.i.;
D.M. 14 ottobre 2004 (1). Notifica obbligatoria della sindrome/infezione da rosolia congenita. (1) Pubblicato nella Gazz. Uff. 4 novembre 2004, n. 259. IL MINISTRO DELLA SALUTE Visti gli articoli 253 e
Dettagli