Natale: il più è stato fatto! Manca solo il nostro timbro, il nostro visto al soggiorno di Dio nel mondo. Parrocchia di San Maurizio

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1 n 51 Parrocchia di San Maurizio Brusson 20 dicembre 2014 Anno XIII - n Natale: il più è stato fatto! Manca solo il nostro timbro, il nostro visto al soggiorno di Dio nel mondo

2 Cappella di San Rocco nuovo ingresso con piazzetta L area antistante la cappella di Pasquier è più bella, dopo i lavori di riqualificazione da parte dell Amministrazione comunale: è stata spostata la scalinata di accesso, che ora serve anche per l'ingresso alla nuova area pubblica. E stata invece mantenuta la "pietra di posa" per i funerali, come testimonianza storica. La piazzetta poggia su un garage privato, rifatto a nuovo, in sostituzione di un vecchio deposito in legno. Il nuovo spazio verrà abbellito con fioriere e panchine, valorizzando così tutto il sito circostante, compresa la cappella.

3 Per loro non c'era posto sui passi e con i passi di "quella" famiglia Tra le tante iniziative che vengono proposte per il Natale, eccone due: - la fi accolata con il presepe vivente - e un gesto di solidarietà per persone in diffi coltà. Fiaccolata e presepe vivente mercoledì 24 dicembre 23h30 - ritrovo alla cappella di Pasquier 23h45 - partenza della fiaccolata verso la chiesa 24h00 - S. Messa Gesto di solidarietà. In questo tempo di crisi sono tante le persone che suonano in parrocchia per chiedere un aiuto. Non sempre è possibile soddisfare le richieste e incidere sulle cause che procurano disagi e sofferenze. Le offerte delle S. Messe di Natale serviranno per creare un fondo-cassa cui attingere per aiutare persone o famiglie in difficoltà.

4 I nostri regali hanno ancora un senso? Offrire un presente, significa mettersi in presenza di qualcuno, implicare il proprio essere e dare una parte dei propri beni. In questo presentare, si scambia un messaggio e si esprime qualcosa sulla persona che riceve come su quella che dà. ( ) Lo scambio di doni era una sorta di linguaggio non verbale, conosciuto da tutti, con i suoi codici. I nostri regali, hanno ancora un senso? Gli cambi sono codificati? O cercano solo di far piacere, colmare un vuoto, rispondere a un bisogno? Oggi, è la pubblicità che svolge il ruolo di generatore di senso. Il prodotto viene venduto con un bonus: un valore, un'identità, un'appartenenza... Quale bonus offriamo con il regalo scelto per i nostri bambini? Che cosa desideriamo dire e trasmettere nei doni scambiati a Natale? La decisione del sindaco di Grenoble di sopprimere 300 cartelloni pubblicitari della città è coraggiosa e ci dimostra che certe decisioni politiche possono cambiare la vita. La pubblicità, non solo si impone come generatrice di senso e ha effetti sui nostri modi di vivere, ma è anche la causa del surplus di spese e di rifiuti. Serge Latouche, nel Piccolo trattato della decrescita serena, notava che la pubblicità costituiva il secondo bilancio mondiale dopo gli armamenti e mostrava che è proprio il consumatore a pagare, alla fine. Un vero spreco di denaro che potrebbe essere investito altrove! La pubblicità ha un effetto diretto su un equilibrio economico che si basa sulla produzione sempre maggiore di rifiuti e di inquinamento sonoro, visivo e simbolico. L'oggetto venduto grazie alla pubblicità è portatore di un bonus valorizzato dalla pubblicità e di un malus spesso nascosto (sfruttamento dei bambini, sfruttamento dei prodotti rari, prodotti non riciclabili...). L'oggetto è anche portatore di un messaggio e di valori che vengono a modificare le nostre identità e quelle dei nostri figli. ( ) Mentre il Vangelo ci chiama a staccarci, per ricevere un amore che rivela il senso di chi siamo in verità, la pubblicità chiama a possedere e ad ammassare per ricevere dei beni che rivelano ciò che fingiamo di essere. Come reinvestire oggi gli spazi fisici e simbolici invasi dalla pubblicità? Cominciando col riconoscere che siamo influenzati o addirittura dipendenti dai messaggi pubblicitari. Opporre una vera resistenza, una vera conversione dei modi di consumare. E diventare individualmente portatori e generatori di senso, riapprendendo il linguaggio evangelico del dono. di Joël Dahan, pastore - Réforme - 11 dicembre 2014 (traduzione: nesettimana.org)

5 ORaRI SANTE MESSE Lunedì 22 dicembre Non ci sarà la S. Messa Martedì 23 dicembre - in sala parrocchiale 20h00 - S. Messa anniv. def. Fosson Cecilia def. Fassin Alessandro Mercoledì 24 dicembre 23h45 - fiaccolata acon partenza dalla cappella S. Rocco 24h00 - S. Messa di mezzanote def. Vellano Biagio Giovedì 25 dicembre - in chiesa 7h30 - S. Messa 10h00 - S. Messa def. Domitro e Minodora def. Vellano Biagio 18h30 - S. Messa anniv. def. Fassin Maria e Ceseracciu Piero Venerdì 26 dicembre - in chiesa 10h00 - S. Messa Sabato 27 dicembre 18h30 - S. Messa def. Revil Luigia e Chasseur Evasio - in chiesa 20h00 - S. Messa - ad Arcesaz Domenica 28 dicembre - in chiesa 7h30 - S. Messa def. Sr. Gens Egidia 10h00 - S. Messa anniv. def. Bréan Onorina e Fosson Giuseppe 18h30 - S. Messa Souvenirs Nelle foto: presepe vivente 2004 Per fortuna mi passa C è chi meglio degli altri realizza la sua vita. É tutto in ordine dentro e attorno a lui. Per ogni cosa ha metodi e risposte. É lesto a indovinare il chi, il come, il dove e a quale scopo. Appone il timbro a verità assolute, getta i fatti superflui nel tritadocumenti, e le persone ignote dentro appositi schedari. Pensa quel tanto che serve, non un attimo in più, perché dietro quell attimo sta in agguato il dubbio. E quando è licenziato dalla vita, lascia la postazione dalla porta prescritta. A volte un po lo invidio, per fortuna mi passa. Wislawa Szymborska

6 I care Benigni è stato il giullare di un Italia che aveva più voglia di ridere, e soprattutto di trasgredire. Ora è diventato un altra cosa. O meglio, ha tirato fuori dalla soffitta della memoria collettiva qualcosa che credevamo non esistesse più: il maestro. Non il guru, l esperto, il giudice, il professorone o il causidico: di quelli sono pieni i talk show (di cui è piena la Tv). Chi invece è in via di estinzione è il maestro elementare del libro Cuore, quello che insegnava le cose fondamentali della vita con il sillabario e il sussidiario, il primo formatore di un bimbo spesso destinato a essere anche l ultimo. La Rai Tv ne ha avuto uno appena nata, l indimenticabile maestro Manzi di Non è mai troppo tardi, poi più niente. Fino a Benigni. Che a un certo punto della sua carriera ha smesso di prendere in braccio Berlinguer e di stoccacciare la calzamaglia della Carrà per prendere in mano i fondamentali dei vecchi maestri. La Divina Commedia, la Costituzione, adesso addirittura l Esodo. Ha fatto davvero come si faceva una volta: si è preparato, ha studiato e poi ha spiegato i comandamenti uno per uno, con dovizia di dettagli storici, per raccontare quale rivoluzione fossero stati nel mondo di tremila anni fa. Tutto con il linguaggio semplice, colloquiale e affettuoso del maestro elementare. ( ) In quest Italia superalfabetizzata, superdigitalizzata e superomologata abbondano diplomi e master, ma si sono perduti i sillabari, e soprattutto chi è in grado di spiegarceli. ( ) di Nanni Delbecchi - il Fatto Quotidiano 18 dicembre 2014 in bacheca Muppet-party i laboratori di catechismo si presentano lunedì 22 dicembre - 16h45 - all'ex asilo ingresso libero Concerto di fine anno domenica 28 dicembre in chiesa con Coro Joie de chanter Les Chanteurs et les Chanteuses du Ru Herbal Coro La Manda Auguri a Gaia Bragonzi - 22 dicembre Matteo Bellavia - 23 dicembre Laura Vicquéry - 24 dicembre Federico Grosjacques - 27 dicembre Notizie dall'italia salto con L'arte del saper vivere consiste nell'avere gli occhi di chi ne ha passate tante e il sorriso di chi le superate tutte. anonimo di Mauro Biani - 16 dicembre 2014 Redazione: Geremia Momo - tel cellulare geremia.momo@brusson.net - fotocopiato con mezzi propri