EMOFILIA LE MALATTIE EMORRAGICHE DA DIFETTO PLASMATICO SI DISTINGUONO IN COAGULOPATIE CONGENITE ED ACQUISITE. EMOFILIA A EMOFILIA B
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- Mauro Farina
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1 I FATTORI CHE CONCORRONO AL PROCESSO EMOSTATICO SONO FONDAMENTALMENTE TRE: VASI PIASTRINE EMOCOAGULAZIONE A CUI PARTECIPA INFINE ANCHE LA FIBRINOLISI
2 IN SINTESI SI PUO DIRE CHE LA LESIONE DETERMINA DELLE MODIFICAZIONI DELLA PARETE VASCOLARE CHE A LORO VOLTA FAVORISCONO L ATTIVAZIONE DELLE PIASTRINE E LA FORMAZIONE DELLA FIBRINA
3 L ARRESTO DELL EMORRAGIA E FONDAMENTALMENTE DOVUTO AL FORMARSI DI UN AGGREGATO PIASTRINICO CHE, COME UN TAPPO, CHIUDE LA BRECCIA VASCOLARE; ESSO VIENE RINFORZATO DALLA FORMAZIONE DELLA FIBRINA CON LA COMPARSA DEL COAGULO FIBRINICO.
4 LE MALATTIE EMORRAGICHE DA DIFETTO PLASMATICO SI DISTINGUONO IN COAGULOPATIE CONGENITE ED ACQUISITE. EMOFILIA A EMOFILIA B
5 L EMOFILIA A E UNA COAGULOPATIA CONGENITA DOVUTA A DIFETTO DI SINTESI DEL FATTORE VIII C, CARATTERIZZATA DA EMORRAGIE SPONTANEE ED INTRARTICOLARI GRAVEMENTE INVALIDANTI.
6 COLPISCE I SOGGETTI DI SESSO MASCHILE, IN QUANTO SI TRASMETTE COME CARATTERE LEGATO ALLA PRESENZA SUL CROMOSOMA X DI UN ALLELE MUTANTE RECESSIVO CHE CONTROLLA LA SINTESI DEL FATTORE VIII C.
7 LA MALATTIA E STATA SEGNALATA IN TUTTO IL MONDO SENZA DIFFERENZA DI RAZZA ED AREE GEOGRAFICHE, L INCIDENZA NEGLI STATI UNITI E NELL EUROPA OCCIDENTALE E STATA CALCOLATA DI 1 : , RAPPRESENTANDO CIRCA L 80% DI TUTTE LE GRAVI COAGULOPATIE CONGENITE.
8 VARIETA CLINICHE DELLA EMOFILIA A VARIETA CLINICA LIVELLO DI F.VIII C FORMA GRAVE 0 2 % FORMA MODERATA 2 5 % FORMA LIEVE 5 25 % FORMA SUBCLINICA %
9 MANIFESTAZIONI EMORRAGICHE EMARTRI EMATOMI MUSCOLARI EPISTASSI EMATURIA EMORRAGIE CAVO ORALE EMORRAGIE GASTROINTESTINALI EMORRAGIE SISTEMA NERVOSO CENTRALE OSSEE
10 REPERTI DI LABORATORIO L ALLUNGAMENTO DEL PTT CON PT NORMALE ORIENTA VERSO DEFICIT DI FATTORI DELLA VIA INTRINSECA DELLA COAGULAZIONE. IL DOSAGGIO DELL ATTIVITA PROCOAGULANTE DEI SINGOLI FATTORI (XII,XI,IX,VIII ) EVIDENZIA DEFICIT DEL SOLO FATTORE VIII C.
11 LA DETERMINAZIONE DELLE ALTRE COMPONENTI ED ATTIVITA DEL COMPLESSO FATTORE VIII (R Ag, R RCoF, ADESIVITA PIASTRINICA AL VETRO, TEMPO DI STILLICIDIO) RISULTANO ESSERE NORMALI.
12 ATTIVITA CORRELATE AL FATTORE VIII E LA LORO NOMENCLATURA FVIII/vWF esprime l intera proteina, dotata sia di coagulante che correttiva del tempo di emorragia FVIII C FVIII Ag esprime l attivita coagulante attivita esprime l attivita antigenica della frazione coagulante FVIII R WF esprime l attivita correttiva del tempo di stillicidio
13 FVIII R RCoF esprime l attivita necessaria per l agglutinazione da ristocetina FVIII R Ag esprime l attivita antigenica della frazione R non coagulante ; il diverso grado di polimerizzazione del FVIII R consente la mancanza di correlazione fra proteina immunologicamente dimostrabile (Ag) ed attivita di cofattore ristocetinico (RCoF) o antistillicidio (WF) in condizioni patologiche
14 IL QUADRO RADIOGRAFICO DELL ARTROPATIA EMOFILICA PUO ESSERE CONSIDERATO L ESPRESSIONE DI DIVERSE LESIONI ELEMENTARI CHE SI COMBINANO VARIAMENTE FRA LORO
15 LE PRINCIPALI LESIONI ELEMENTARI SONO. AUMENTO DELLA DENSITA DEI TESSUTI MOLLI DOVUTA ALL IPERPLASIA SINOVIALE ALTERAZIONE DELLA RIMA ARTICOLARE CHE APPARE ALLARGATA NELL EMARTRO ACUTO E RISTRETTA NELLE FASI AVANZATE QUANDO PREVALGONO I FENOMENI DEGENERATIVI OSTEOPOROSI ED ATROFIA DELL OSSO CON RAREFAZIONE DELL IMPALCATURA TRABECOLARE
16 ACCELERAZIONE DELLO SVILUPPO E AUMENTO DI VOLUME DEI NUCLEI EPIFISARI SPESSO CON ALLUNGAMENTO DEL SEGMENTO SCHELETRICO INTERESSATO PRESENZA DI STRIA DI HARRIS NELLE METAFISI ALLARGAMENTO DELLA PALA INTERCONDILOIDEA (GINOCCHIO) CISTI DELL OSSO SOTTOCONDRALE E SPONGIOSO EROSIONI PERIFERICHE,OSSIFICAZIONI SOTTO PERIOSTEE E SCLEROSI SOTTOCONDRALE
17 TERAPIA NELLA PRATICA MEDICA E ASSOLUTAMENTE CONTROINDICATA LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI PER VIA INTRAMUSCOLARE (PERICOLO DI EMATOMI IN SEDE GLUTEA) E L USO DI ANALGESICI ED ANTIINFIAMMATORI INFLUENZANTI L EMOSTASI PER IL LORO EFFETTO ANTIAGGREGANTE PIASTRINICO (ASPIRINA).
18 SI SOMMINISTRA PER VIA VENOSA CONCENTRATO DI F VIII ALLA DOSE DI U/Kg, EVENTUALMENTE RIPETIBILE OGNI 8 12 ORE, FINO A SCOMPARSA DELLA MANIFESTAZIONE EMORRAGICA
19 IL CALCOLO APPROSSIMATIVO DELLA DOSE DA SOMMINISTRARE PUO ESSERE FATTO CON LA SEGUENTE FORMULA: DOSE DA SOMMINISTRARE (U/Kg)= AUMENTO RICHIESTO DI FVIIIC (U/d) 2
20 NELLE FORME DI EMOFILIA MODERATA E LIEVE LA SOMMINISTRAZIONE DI DDAVP PER VIA NASALE O E.V. ALLA DOSE DI 0.4 mg/kg ATTRAVERSO LA LIBERAZIONE IN CIRCOLO DELLE RISERVE DI F VIII C, E SUFFICIENTE AD INNALZARE I LIVELLI PLASMATICI A VALORI SUFFICIENTI PER L EMOSTASI.
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