CON L EUROPA INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO Fondi Strutturali Europei Programmazione FSE PON "Competenze per lo sviluppo" Bando 2373

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CON L EUROPA INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO Fondi Strutturali Europei Programmazione FSE PON "Competenze per lo sviluppo" Bando 2373"

Transcript

1 CON L EUROPA INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO Fondi Strutturali Europei Programmazione FSE PON "Competenze per lo sviluppo" Bando /02/2013 Piano integrato 2013 Codice progetto: C-2-FSE

2 Misura dello spessore di un capello mediante diffrazione Daniel Sirico, Mattia Savarese

3 In fisica la diffrazione è un fenomeno associato alla deviazione della traiettoria di propagazione delle onde quando queste incontrano un ostacolo sul loro cammino. Gli effetti di diffrazione sono rilevanti quando la lunghezza d'onda è comparabile con la dimensione dell'ostacolo. In particolare per la luce visibile (lunghezza d'onda attorno a 0,5 µm) si hanno fenomeni di diffrazione quando essa interagisce con oggetti di dimensione sub-millimetrica. Se consideriamo un oggetto di dimensioni submillimetriche noteremo che le estremità di questo oggetto si comportano da sorgenti. Formando onde sferiche che vanno ad interferire l une con le altre e formando zone di interferenza costruttiva e zone di interferenza costruttiva. Per determinare gli effetti della diffrazione occorre in precedenza trovare la fase e l'intensità di ciascuna sorgente in ogni punto dello spazio; ciò significa calcolare per ogni punto la sua distanza dalle sorgenti: se la distanza di ciascun punto differisce di un numero intero di lunghezze d'onda, le onde sono in fase e daranno luogo ad una interferenza costruttiva; se al contrario la distanza differisce di un numero intero più mezza lunghezza d'onda, l'interferenza sarà distruttiva. In generale, è sufficiente determinare le posizioni di questi massimi e minimi per ottenere una completa descrizione del fenomeno.

4 La posizione (espressa come angolo) dei minimi in una diffrazione con due fenditure corrisponde a una differenza di mezza lunghezza d onda quindi: dsin θ = mλ dove m è un numero intero che esprime l ordine di ciascun minimo, λ è la lunghezza d onda, d è la distanza fra le fenditure e ϑ è l angolo per cui si verifica l interferenza distruttiva.

5 Lo scopo dell esperienza è la determinazione sperimentale dello spessore di un capello mediante l osservazione della traccia di diffrazione da esso prodotto per illuminazione con una sorgente coerente, cioè un laser con luce monocromatica. E consigliabile effettuare l esperimento in una stanza buia in modo tale che la luce esterna non interferisca con quella del laser. Strumenti a disposizione Laser che emette una luce con lunghezza d onda pari a (532 ±1)nm Un capello Schermo d osservazione Righello

6 Si punti il laser in modo tale che intercetti il capello e il pattern venga proiettato su di uno schermo dove è possibile appoggiare un foglio di carta millimetrata così da segnare le distanze y tra le zone di interferenza distruttiva. Al centro osserveremo una luce più forte (massimo centrale di ordine zero), ai lati di questo massimo centrale noteremo delle zone di luce e delle zone d ombra esse rappresentano rispettivamente le zone di interferenza costruttiva e le zone di interferenza distruttiva. Il nostro intento è misurare la distanza tra le varie zone di interferenza distruttiva al variare della distanza L, che rappresenta la distanza tra lo schermo e il capello. La relazione che lega y e D è la seguente: tan θ = y 2L Possiamo sostituire nella relazione precedente dsin θ = mλ, sin(ϑ) con tan(ϑ) perché trattando angoli molto piccoli sin (θ) tan (θ).

7 4Y 4Y Y O Dopo aver tracciato il pattern su un foglio di carta millimetrata verrà fuori un grafico del genere della figura sopra. Quello che bisogna fare è misurare la lunghezza totale del tracciato e indicare con O il punto medio. Y sarà la distanza tra il punto medio delle prime zone d ombra e l origine O. Per diminuire gli errori è consigliabile considerare zone più lontane dall origine. Esempio consideriamo la zona di ordine 4 la distanza da O sarà 4y, quindi per ottenere y mi basta dividere per 4, dividendo diminuisco l errore sulla distanza considerata. Nel caso che la distanza da O a destra e a sinistra non sia la stessa è consigliabile considerare un valore medio di y. Y

8 y (cm) N L (cm) 4y (cm) y (cm) 1 50±1 1,2 0, ±1 2,0 0, ±1 2,4 0, ±1 2,7 0, ±1 3,1 0,78 Poiché i punti trovati non erano del tutto allineati è stata considerata una linea di tendenza che meglio si avvicinasse a tutti i valori. 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 y = 0,0062x D (cm)

9 Il coefficiente angolare della retta che meglio approssima i valori sperimentali è stato trovato attraverso le formule di Best fit lineare: y = 2λ d L m = Il coefficiente della retta è 2λ 5 i=1 5 i=1 d L i y i L i 2 = 284, = 6, ed è uguale a 0,0062 mentre la variabile x è L; sapendo il coefficiente della retta possiamo determinare il valore di d. 2λ = 0,0062 d = 2λ d 0,0062 = 1064nm = ,9nm 0,172mm 0,0062 Approssimando, il valore di d è pari a 0,172mm.

10 L errore assoluto di d secondo la legge della propagazione degli errori è: σ d = ε r λ + ε r m d, cioè la somma degli errori relativi della lunghezza d onda e del coefficiente angolare per il valore dello spessore. ε r λ = σ λ λ = 1 = 1, L errore assoluto di m è: σ m = σ y 2 N(L 2 L 2 Cioè la radice quadrata del quadrato ) dell incertezza su y fratto il numero di misure per la differenza tra la media dei quadrati e la media al quadrato dei valori di L. L errore assoluto di y è: σ 2 y = 1 5 y N 2 i=1 i ml 2 i = 8, cm 2 Cioè la sommatoria della differenza dei singoli valori di y e i valori di L moltiplicati per il coefficiente angolare al quadrato, moltiplicati per 1/N-2 cioè 1/3. σ m = 1, quindi σ d = ε r λ + ε r m d = 4, ,005mm Quindi il valore finale dello spessore del capello sarà: d = 0,170 ± 0,005 mm.

Interferenza da doppia fenditura

Interferenza da doppia fenditura Corso di Fisica per Scienze Biologiche A.A. 2017-18 Esperienza di laboratorio: OTTICA - ESPERIMENTO DI YOUNG Interferenza da doppia fenditura Introduzione Lo scopo di questa esperienza di laboratorio consiste

Dettagli

Esperimento di Ottica

Esperimento di Ottica Esperimento di Ottica studio dei fenomeni di interferenza e diffrazione Capitolo 24 del Giancoli (Fisica con Fisica Moderna) Onde cresta valle x = lunghezza d onda A = ampiezza Onde elettromagnetiche la

Dettagli

Interferenza da doppia fenditura

Interferenza da doppia fenditura Corso di Fisica per Scienze Biologiche A.A. 2016-17 Esperienza di laboratorio: OTTICA - ESPERIMENTO DI YOUNG Interferenza da doppia fenditura Nomi degli studenti:......... Data:... Introduzione L'obiettivo

Dettagli

Diffrazione della luce

Diffrazione della luce 1 Introduzione 1 Diffrazione della luce Attenzione! Nel corso della presente esperienza è previsto l utilizzo di laser di classe II: laser che emettono radiazione visibile nell intervallo di lunghezze

Dettagli

Laboratorio di Ottica e Spettroscopia

Laboratorio di Ottica e Spettroscopia Laboratorio di Ottica e Spettroscopia Quarta lezione Applicazione di tecniche di diffrazione (Laboratorio II) Antonio Maggio e Luigi Scelsi Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio Astronomico di

Dettagli

ESPERIMENTO 6: OTTICA GEOMETRICA E DIFFRAZIONE

ESPERIMENTO 6: OTTICA GEOMETRICA E DIFFRAZIONE ESPERIMENTO 6: OTTICA GEOMETRICA E DIFFRAZIONE Scopo dell esperimento: studiare l ottica geometrica e i fenomeni di diffrazione MATERIALE A DISPOSIZIONE: 1 banco ottico 1 blocco di plexiglass 2 lenti con

Dettagli

Ottica (2/2) Interferenza e diffrazione Lezione 18, 4/12/2018, JW

Ottica (2/2) Interferenza e diffrazione Lezione 18, 4/12/2018, JW Ottica (2/2) Interferenza e diffrazione Lezione 18, 4/12/2018, JW 21.1-21.5 1 1. Sovrapposizione e interferenza Quando due onde occupano la stessa regione di spazio, le loro ampiezze si sommano in ogni

Dettagli

Capitolo 15. L interferenza e la natura ondulatoria della luce. Copyright 2009 Zanichelli editore

Capitolo 15. L interferenza e la natura ondulatoria della luce. Copyright 2009 Zanichelli editore Capitolo 15 L interferenza e la natura ondulatoria della luce 15.2 Il principio di sovrapposizione e l interferenza della luce Quando due onde luminose passano per uno stesso punto, i loro effetti si sommano

Dettagli

LABORATORIO DI FISICA I

LABORATORIO DI FISICA I UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO CORSO DI LAUREA IN SCIENZE FISICHE A.A. 2018/2019 13 Dicembre 2018 LABORATORIO DI FISICA I RELAZIONE TERZA ESPERIENZA DI LABORATORIO GRUPPO 1 Nigrelli Giulia Valenti Giuseppe

Dettagli

FAM. 2. A che cosa corrisponde l intersezione delle iperboli con la retta y = 2? Rappresenta graficamente la situazione.

FAM. 2. A che cosa corrisponde l intersezione delle iperboli con la retta y = 2? Rappresenta graficamente la situazione. FAM Serie 6: Fenomeni ondulatori VI C. Ferrari Esercizio 1 Equazione dell iperbole ed interferenza Considera due sorgenti S 1 e S 2 poste sull asse Ox in x = d 2 e x = d 2. 1. Nel piano Oxy determina le

Dettagli

La diffrazione - guida

La diffrazione - guida La diffrazione - guida La diffrazione è una caratteristica generale dei fenomeni ondulatori che si manifesta ogni volta che una porzione di un fronte d onda, sia esso di suono, di onde di materia o di

Dettagli

Ottica fisiologica, ovvero perché funzionano i Google Glass (parte 2)

Ottica fisiologica, ovvero perché funzionano i Google Glass (parte 2) Ottica fisiologica, ovvero perché funzionano i Google Glass (parte 2) Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano boccignone@di.unimi.it

Dettagli

Quando lungo il percorso della luce vi sono fenditure ed ostacoli con dimensioni dello stesso ordine di grandezza della lunghezza d'onda incidente

Quando lungo il percorso della luce vi sono fenditure ed ostacoli con dimensioni dello stesso ordine di grandezza della lunghezza d'onda incidente OTTICA FISICA Quando lungo il percorso della luce vi sono fenditure ed ostacoli con dimensioni dello stesso ordine di grandezza della lunghezza d'onda incidente gli effetti sperimentali non sono spiegabili

Dettagli

Laboratorio di Fisica I Anno Accademico

Laboratorio di Fisica I Anno Accademico Laboratorio di Fisica I Anno Accademico 018-019 Relazione terza esperienza di Laboratorio Giorgio Campione Misura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico

Dettagli

Lucegrafo. IV a Esperienza del Laboratorio di Fisica Generale II. Teoria. Principio di Huygens

Lucegrafo. IV a Esperienza del Laboratorio di Fisica Generale II. Teoria. Principio di Huygens IV a Esperienza del Laboratorio di Fisica Generale II Lucegrafo Teoria Principio di Huygens La propagazione della luce è descritta con un semplificato modello ondulatorio, una costruzione geometrica per

Dettagli

Laboratorio di Fisica per Chimici

Laboratorio di Fisica per Chimici Laboratorio di Fisica per Chimici 13 marzo 2015 Dott. Marco Felici Ufficio: Vecchio Edificio di Fisica (Ed. Marconi)-Stanza 349 (3 piano); e-mail: marco.felici@roma1.infn.it. Telefono: 06-49914382; Sito

Dettagli

INTERFERENZA - DIFFRAZIONE

INTERFERENZA - DIFFRAZIONE INTERFERENZA - F. Due onde luminose in aria, di lunghezza d onda = 600 nm, sono inizialmente in fase. Si muovono poi attraverso degli strati di plastica trasparente di lunghezza L = 4 m, ma indice di rifrazione

Dettagli

1. l induzione magnetica B in modulo, direzione e verso nel piano ortogonale al filo nel suo punto medio, a distanza r dal filo;

1. l induzione magnetica B in modulo, direzione e verso nel piano ortogonale al filo nel suo punto medio, a distanza r dal filo; Prova scritta di Elettromagnetismo e Ottica (CCS Fisica), 21 gennaio 2013 Nel piano x = 0 giace una lastra conduttrice collegata a terra. Nei punti di coordinate (a, a, 0) e (a, a, 0) si trovano due cariche,

Dettagli

UNIVERSITÀ DEL SALENTO

UNIVERSITÀ DEL SALENTO UNIVERSITÀ DEL SALENTO FACOLTÀ DI SCIENZE MMFFNN Corso di Laurea in Fisica CORSO DI LABORATORIO I MISURA DEL PERIODO DI OSCILLAZIONE DI UN PENDOLO SEMPLICE E STIMA DEL VALORE DI g Scopo dell esperienza

Dettagli

Principio di Huygens principio di Huygens

Principio di Huygens principio di Huygens Principio di Huygens La propagazione dei fronti d onda (superfici a fase costante) può essere ottenuta supponendo ad ogni istante un fronte d onda come la sorgente dei fronti d onda a istanti successivi

Dettagli

Metodo dei Minimi Quadrati. Dott. Claudio Verona

Metodo dei Minimi Quadrati. Dott. Claudio Verona Metodo dei Minimi Quadrati Dott. Claudio Verona E in generale interessante studiare l andamento di una variabile in funzione di un altra e capire se c è una funzione matematica che le lega. Viceversa è

Dettagli

Ottica fisica - Diffrazione

Ottica fisica - Diffrazione Ottica fisica - Diffrazione 1. Diffrazione di Fraunhofer 2. Risoluzione di una lente 3. Reticoli di diffrazione IX - 0 Diffrazione Interferenza di un onda con se stessa, in presenza di aperture od ostacoli

Dettagli

Laboratorio di onde II anno CdL in Fisica

Laboratorio di onde II anno CdL in Fisica Laboratorio di onde II anno CdL in Fisica Misura 8a Diffrazione Strumentazione richiesta Vaschetta WA-9773 Barriera dritta lunga (2) Barriera dritta corta Righello trasparente Sorgente di luce alogena

Dettagli

La diffrazione della luce CNR-INOA

La diffrazione della luce CNR-INOA La diffrazione della luce La luce: onde o particelle? C.Huygens (169-1695) Costruisce il più potente telescopio dell epoca Scopre l anello di Saturno Sostiene la natura ondulatoria della luce Basi sperimentali:

Dettagli

Principio di Huygens

Principio di Huygens Ottica fisica La luce è stata considerata una particella da Newton fino a Young (inizi XIX secolo) Nell'800 si sono studiati i fenomeni ondulatori associati alla luce Nel secolo scorso alcuni effetti (fotoelettrico,

Dettagli

DIFFRAZIONE. deviazione rispetto alla traiettoria rettilinea dell ottica geometrica

DIFFRAZIONE. deviazione rispetto alla traiettoria rettilinea dell ottica geometrica DIFFRAZIONE deviazione rispetto alla traiettoria rettilinea dell ottica geometrica La diffrazione è un particolare fenomeno di deviazione o sparpagliamento che si verifica quando un onda incontra nel suo

Dettagli

FAM. 2. Calcola l intensità media Ī nel caso di un onda piana (longitudinale) e nel caso di un onda sferica ad una distanza di 100m dalla sorgente.

FAM. 2. Calcola l intensità media Ī nel caso di un onda piana (longitudinale) e nel caso di un onda sferica ad una distanza di 100m dalla sorgente. FAM Serie 5: Fenomeni ondulatori V C. Ferrari Esercizio Intensità Considera un onda armonica in aria in condizioni normali ( C, atm). Sapendo che la sua frequenza è di 8Hz e la sua ampiezza di spostamento

Dettagli

ESPERIMENTO DI YOUNG DOPPIA FENDITURA

ESPERIMENTO DI YOUNG DOPPIA FENDITURA ESPERIMENTO DI YOUNG DOPPIA FENDITURA Larghezza fenditure a > d (L = distanza fenditure - schermo; d = distanza tra le fenditure) Evidenza della natura ondulatoria della luce Luce monocromatica

Dettagli

Elaborazione dei dati sperimentali. Problemi di Fisica

Elaborazione dei dati sperimentali. Problemi di Fisica Problemi di Fisica Elaborazione dei dati sperimentali Nella seguente tabella riportiamo alcune regole per esprimere ualunue numero mediante una potenza di 0: 00000000 = 0 9 456789 = 45,6789 0 4 3, = 0,3

Dettagli

Liceo Scientifico Severi Salerno

Liceo Scientifico Severi Salerno Liceo Scientifico Severi Salerno ESERCITAZIONE FISICA Docente: Pappalardo Vincenzo Data: 3/0/019 Classe: 4D 1. ESERCIZIO Un clacson, considerato come una sorgente puntiforme, suona alla frequenza di 100Hz.

Dettagli

Ottica fisica - Interferenza

Ottica fisica - Interferenza Ottica fisica - Interferenza 1. Principi di sovrapposizione e di Huygens 2. Interferenza 3. Riflessione e trasmissione della luce VIII - 0 Principio di sovrapposizione In un sistema meccanico in cui si

Dettagli

MICHELSON. Interferometro. A.Guarrera, Liceo Galilei CT

MICHELSON. Interferometro. A.Guarrera, Liceo Galilei CT L INTERFEROMETRO DI MICHELSON 1 A.Guarrera, Liceo Galilei CT L interferometria è un metodo di misura molto preciso e molto sensibile che permette di determinare, ad esempio, variazioni di lunghezza, densità

Dettagli

DIMOSTRAZIONE DELLA NATURA ONDULATORIA DELLA LUCE E DETERMINAZIONE DELLA LUNGHEZZA D ONDA.

DIMOSTRAZIONE DELLA NATURA ONDULATORIA DELLA LUCE E DETERMINAZIONE DELLA LUNGHEZZA D ONDA. Ottica Ottica ondulatoria Diffrazione da fenditure multiple e reticoli DIMOSTRAZIONE DEA NATURA ONDUATORIA DEA UCE E DETERMINAZIONE DEA UNGHEZZA D ONDA. Analisi della diffrazione da doppie fenditure con

Dettagli

specchio concavo Immagine diffusa da una sorgente S

specchio concavo Immagine diffusa da una sorgente S specchio concavo 1 Immagine diffusa da una sorgente S S C I specchio concavo 2 immagine I della sorgente S S C I propagazione delle onde 3 principio di Huygens S 4 interferenza La radiazione incidente

Dettagli

Animazioni e Simulazioni in rete su: Interferenza e Diffrazione della luce tramite l esperimento di Young

Animazioni e Simulazioni in rete su: Interferenza e Diffrazione della luce tramite l esperimento di Young Università Degli Studi di Catania Scuola Interuniversitaria Siciliana di Specializzazione per l Insegnamento Secondario Corso di Software Didattici per la Fisica Prof.ssa C.Petta Animazioni e Simulazioni

Dettagli

Principio di Huygens

Principio di Huygens Ottica fisica La luce è stata considerata una particella da Newton fino a Young (inizi XIX secolo) Nell'800 si sono studiati i fenomeni ondulatori associati alla luce Nel secolo scorso alcuni effetti (fotoelettrico,

Dettagli

nasce la spettroscopia come tecnica di analisi chimica

nasce la spettroscopia come tecnica di analisi chimica sviluppo storico della spettroscopia: il reticolo di diffrazione *1810 Fraunhofer sviluppa il diffrattometro a reticolo e misura ben 700 righe, fra righe chiare (di emissione) e righe scure (di assorbimento);

Dettagli

ESAME DI FISICA II- Sessione 16/07/2013 Compito per l Ordinamento 270 e i VV.OO.

ESAME DI FISICA II- Sessione 16/07/2013 Compito per l Ordinamento 270 e i VV.OO. ESAME DI FISICA II- Sessione 16/07/2013 Compito per l Ordinamento 270 e i VV.OO. PROBLEMA 1 Una lastra di dielettrico (a=b=1 cm; spessore 0.1 cm), in cui si misura un campo elettrico di 10 3 V.m -1, presenta

Dettagli

Corso di Laurea in Fisica Compito di Fisica 3 (Prof. E. Santovetti) 21 giugno 2018

Corso di Laurea in Fisica Compito di Fisica 3 (Prof. E. Santovetti) 21 giugno 2018 Corso di Laurea in Fisica Compito di Fisica 3 (Prof. E. Santovetti) giugno 08 Problema Due lenti sottili, biconvesse e simmetriche, hanno raggio di curvatura R = 0.0 cm e indice di rifrazione n =.5. Queste

Dettagli

ΔΦ = 0, 2π, Interferenza totalmente costruttiva: totalmente distruttiva: ΔΦ = π, 3π,

ΔΦ = 0, 2π, Interferenza totalmente costruttiva: totalmente distruttiva: ΔΦ = π, 3π, INTERFERENZA Il termine interferenza è riferito a quei fenomeni di sovrapposizione che compaiono quando onde provenienti da sorgenti diverse si sovrappogono in un punto dello spazio (riguarda tutti i tipi

Dettagli

4.4 Reticoli Capitolo 4 Ottica

4.4 Reticoli Capitolo 4 Ottica 4.4 Reticoli Esercizio 92 Un fascio piano di onde e.m. con frequenza ν = 10 11 Hz incide su uno schermo conduttore piano su cui sono praticate 5 fenditure parallele e lunghe, di larghezza a = 6 mm e passo

Dettagli

MISURA DI G CON LA BILANCIA DI CAVENDISH

MISURA DI G CON LA BILANCIA DI CAVENDISH MISURA DI G CON LA BILANCIA DI CAVENDISH 1.INTRODUZIONE Lo scopo di questo esperimento è ricavare il valore della costante di Gravitazione Universale G utilizzando la bilancia di torsione di Cavendish,

Dettagli

Fenomeni che evidenziano il comportamento ondulatorio della luce: interferenza e diffrazione

Fenomeni che evidenziano il comportamento ondulatorio della luce: interferenza e diffrazione Fenomeni che evidenziano il comportamento ondulatorio della luce: interferenza e diffrazione L'identificazione della luce come fenomeno ondulatorio è dovuta principalmente a Fresnel e Huyghens ed è basata

Dettagli

specchio concavo Immagine diffusa da una sorgente S

specchio concavo Immagine diffusa da una sorgente S specchio concavo 1 Immagine diffusa da una sorgente S S C I specchio concavo 2 immagine I della sorgente S S C I propagazione delle onde 3 principio di Huygens S 4 interferenza sovrapposizione di onde

Dettagli

La luce. Quale modello: raggi, onde, corpuscoli (fotoni)

La luce. Quale modello: raggi, onde, corpuscoli (fotoni) La luce Quale modello: raggi, onde, corpuscoli (fotoni) Le onde luminose onde elettromagnetiche con frequenza compresa tra 4. 10 14 e 8. 10 la lunghezza d onda e compresa fra 400nm e 750nm 10 14 Hz 14

Dettagli

4.5 Polarizzazione Capitolo 4 Ottica

4.5 Polarizzazione Capitolo 4 Ottica 4.5 Polarizzazione Esercizio 98 Un reticolo con N fenditure orizzontali, larghe a e con passo p, è posto perpendicolarmente a superficie di un liquido con n =.0. Il reticolo è colpito normalmente alla

Dettagli

Effetto convergente di uno specchio concavo: osservazione. Dimostrare la riflessione di raggi paralleli su uno specchio concavo

Effetto convergente di uno specchio concavo: osservazione. Dimostrare la riflessione di raggi paralleli su uno specchio concavo ESPERIENZA 7 Effetto convergente di uno specchio concavo: osservazione 1. Argomenti Dimostrare la riflessione di raggi paralleli su uno specchio concavo 2. Montaggio Fig. 1 3. Note al montaggio 3.1 Fissare

Dettagli

OTTICA ONDE INTERFERENZA DIFFRAZIONE RIFRAZIONE LENTI E OCCHIO

OTTICA ONDE INTERFERENZA DIFFRAZIONE RIFRAZIONE LENTI E OCCHIO OTTICA ONDE INTERFERENZA DIFFRAZIONE RIFRAZIONE LENTI E OCCHIO 1 INTERFERENZA Massimi di luminosità Onda incidente L onda prodotta alla fenditura S0, che funge da sorgente, genera due onde alle fenditure

Dettagli

LABORATORIO DI FISICA Ⅰ ESPERIENZA N 3 13 DICEMBRE 2018

LABORATORIO DI FISICA Ⅰ ESPERIENZA N 3 13 DICEMBRE 2018 LABORATORIO DI FISICA Ⅰ ESPERIENZA N 3 13 DICEMBRE 018 Gruppo N 5: Salvatore Mantia, Rosario Lo Varco, Antonio Lo Varco, Silvia Tomasi, Alfredo Scelsa, Gianluca Pusateri, Alessandro Sanseverino. MISURA

Dettagli

diffrazione del suono.

diffrazione del suono. Liceo Scientifico Statale Galileo Galilei - Una proposta di un laboratorio sperimentale su interferenza e diffrazione del suono. Ciardiello E., Diener P., Le attività proposte si inseriscono in un percorso

Dettagli

UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA

UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA 5.1 - La retta Equazione generica della retta Dalle considerazioni emerse nel precedente capitolo abbiamo compreso come una funzione possa essere rappresentata da un insieme

Dettagli

1 Fit di dati sperimentali: il χ 2. Il metodo dei minimi quadrati.

1 Fit di dati sperimentali: il χ 2. Il metodo dei minimi quadrati. 1 Fit di dati sperimentali: il χ 2. Il metodo dei minimi quadrati. Per comprendere dei fenomeni fisici, non basta raccogliere buoni dati sperimentali, occorre anche interpretarli. Molto spesso lo scopo

Dettagli

Diffrazione a doppia fenditura

Diffrazione a doppia fenditura Diffrazione a doppia fenditura Cusinato Spirito Tirelli Tonnini Marco Mario Michelangelo Michele Data: 31 Maggio 2017 1 1 Preambolo Lo scopo di questa esperienza consiste nel verificare la legge di diffrazione

Dettagli

DIFFRAZIONE ED INTERFERENZA

DIFFRAZIONE ED INTERFERENZA DIFFRAZIONE ED INTERFERENZA Sommario Ottica ondulatoria... 2 Interferenza... 2 Diffrazione... 5 Fenditura circolare... 13 Fenditura rettangolare... 15 Distribuzione di energia... 15 Diffrazione ed interferenza

Dettagli

caratteristiche della onde:, T, y = f(x,t) onda unidimensionale

caratteristiche della onde:, T, y = f(x,t) onda unidimensionale caratteristiche della onde:, T, = f(x,t) onda unidimensionale : la minima distanza tra punti che oscillano concordemente rispetto alla posizione di equilibrio T: il tempo minimo necessario perché la perturbazione

Dettagli

I FENOMENI DEL SUONO RIFLESSIONE RIFRAZIONE INTERFERENZA DIFFRAZIONE EFFETTO DOPPLER BANG SUPER SONICO

I FENOMENI DEL SUONO RIFLESSIONE RIFRAZIONE INTERFERENZA DIFFRAZIONE EFFETTO DOPPLER BANG SUPER SONICO I FENOMENI DEL SUONO RIFLESSIONE RIFRAZIONE INTERFERENZA DIFFRAZIONE EFFETTO DOPPLER BANG SUPER SONICO Il suono (dal latino sonus) è la sensazione data dalla vibrazione di un corpo in oscillazione. Tale

Dettagli

Ciò significa che uno strumento molto sensibile riesce a percepire piccole variazioni della grandezza presa in esame.

Ciò significa che uno strumento molto sensibile riesce a percepire piccole variazioni della grandezza presa in esame. P a g i n a 1 Taratura di una bilancia dinamometrica Esperienza n, svolta giorno 7/11/017 Gruppo 7: Alessandro Catalano, Gabriele Lo Cascio, Dario Panfalone, Filippo Modica, Santi Macaluso, Gabriel Ingrassia.

Dettagli

Laboratorio di analisi dati: esperienza di OTTICA

Laboratorio di analisi dati: esperienza di OTTICA Laboratorio di analisi dati: esperienza di OTTICA A.A. 2016/2017 Daniele Bonacorsi, Cristian Vignali, Federico Marulli (Università di Bologna) In aula collaborano: Enrico Baglione, Lorenzo Gigante, Anna

Dettagli

RELAZIONE DELL ESPERIENZA DI LABORATORIO N.3

RELAZIONE DELL ESPERIENZA DI LABORATORIO N.3 RELAZIONE DELL ESPERIENZA DI LABORATORIO N.3 Gruppo 11: Bilardello Naima, Calvaruso Paolo, Daidone Fabio, Marino Martino, Mortillaro Vincenzo, Napoli Leonardo Titolo: Misura del periodo di un oscillatore

Dettagli

Corso di Ottica con Laboratorio A.A Simulazione di Prova d Esonero, Novembre 2017

Corso di Ottica con Laboratorio A.A Simulazione di Prova d Esonero, Novembre 2017 Simulazione di Prova d Esonero, Novembre 2017 Esercizio 1. Un elettrone è inizialmente fermo sulla piastra di un condensatore di area A=18cm 2, separata di 8cm dalla seconda piastra. Per effetto della

Dettagli

LEZIONE 10. Esercizio La media di tre numeri reali può essere maggiore del massimo dei tre numeri?

LEZIONE 10. Esercizio La media di tre numeri reali può essere maggiore del massimo dei tre numeri? 10 LEZIONE 10 Esercizio 10.1. La media di tre numeri reali può essere maggiore del massimo dei tre numeri? Siano a, b, c tre numeri reali, senza perdita di generalità possiamo assumere che sia a il massimo

Dettagli

ANALISI QUANTITATIVA DELLA FIGURA DI DIFFRAZIONE POSIZIONE DEI MINIMI

ANALISI QUANTITATIVA DELLA FIGURA DI DIFFRAZIONE POSIZIONE DEI MINIMI Scheda COGNOME NOME CLASSE ANALISI QUANTITATIVA DELLA FIGURA DI DIFFRAZIONE POSIZIONE DEI MINIMI Prima parte Mediante acquisizione on line della distribuzione di intensità luminosa si vuole determinare

Dettagli

Variazione di una funzione

Variazione di una funzione a) Variazione di una funzione Variazione di : Δ= 2-1 Δf Variazione di f: Δf= 2-1 =f( 2 )-f( 1 ) b) 1 Δ 2 In questo caso a una variazione di, Δ, corrisponde una piccola variazione di f, Δf Δf In questo

Dettagli

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA OTT2. Ottica fisica: diffrazione e dipendenza di n dalla frequenza

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA OTT2. Ottica fisica: diffrazione e dipendenza di n dalla frequenza Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA OTT2 Ottica fisica: diffrazione e dipendenza di n dalla frequenza Scopo dell'esperienza: 1. Visualizzazione delle figura di

Dettagli

Relazione del laboratorio di ottica a.a Ottica geometrica e ottica Fisica

Relazione del laboratorio di ottica a.a Ottica geometrica e ottica Fisica Relazione del laboratorio di ottica a.a. 2005-2006 Ottica geometrica e ottica Fisica Bina Michele Bina Nicola Capaci Luciano luciano.capaci@tiscali.it Mittica Patrizia pamit@libero.it Saliceti Simona simonasaliceti@libero.it

Dettagli

Diffusione dei raggi X da parte di un elettrone

Diffusione dei raggi X da parte di un elettrone Diffusione dei raggi X da parte di un elettrone Consideriamo un onda elettro-magnetica piana polarizzata lungo x che si propaga lungo z L onda interagisce con un singolo elettrone (libero) inducendo un

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze Ambientali Corso di Fisica Generale II a.a. 2010/11. Prova di esame del 13/6/ NOME

Corso di Laurea in Scienze Ambientali Corso di Fisica Generale II a.a. 2010/11. Prova di esame del 13/6/ NOME Corso di Laurea in Scienze Ambientali Corso di Fisica Generale II a.a. 2010/11 Prova di esame del 13/6/2011 - NOME 1) Un gas perfetto monoatomico con n= 2 moli viene utilizzato in una macchina termica

Dettagli

6) Si considerino due polarizzatori ideali (il primo orientato in direzione verticale e il secondo in

6) Si considerino due polarizzatori ideali (il primo orientato in direzione verticale e il secondo in 1) Un onda monocromatica polarizzata, con componenti del campo elettrico uguali a: E x = (1/2) 1/2 cos(kz - t) E y = (1/2) 1/2 sen(kz - t + /4), passa attraverso polarizzatori ideali, il primo orientato

Dettagli

Corso di Onde e Oscillazioni (Calo Pagani) Esercizi e temi d esame sull ottica ondulatoria

Corso di Onde e Oscillazioni (Calo Pagani) Esercizi e temi d esame sull ottica ondulatoria 4 giugno 2013 Corso di Onde e Oscillazioni (Calo Pagani) Esercizi e temi d esame sull ottica ondulatoria 1. Un reticolo di diffrazione quadrato, con lato L = 2 cm e 1000 fenditure, è illuminato da una

Dettagli

Interferenza Interferenza.

Interferenza Interferenza. Interferenza 01 - Interferenza. Attorno all'anno 1800, l'eclettico medico inglese Thomas Young compì un esperimento che mise in crisi il modello corpuscolare della luce, modello fino ad allora considerato

Dettagli

Laurea in Scienza e Tecnologia per i Beni Culturali Esame di Fisica dei Beni Culturali 16 dicembre 2008 Fila A

Laurea in Scienza e Tecnologia per i Beni Culturali Esame di Fisica dei Beni Culturali 16 dicembre 2008 Fila A Laurea in Scienza e Tecnologia per i Beni Culturali Esame di Fisica dei Beni Culturali 6 dicembre 008 Fila A Cognome ome Matricola Completare le seguenti equivalenze: (a) 0, g = mg (b) 4,5 0 7 nm = mm

Dettagli

Taratura di una bilancia dinamometrica

Taratura di una bilancia dinamometrica Taratura di una bilancia dinamometrica Crisafulli Paride Curseri Federica Raia Salvatore Torregrossa M. Roberto Valerio Alessia Zarcone Dario 30 Novembre 2017 Indice 1 Scopo 1 2 Strumentazione 2 3 Analisi

Dettagli

Analisi degli Errori di Misura. 08/04/2009 G.Sirri

Analisi degli Errori di Misura. 08/04/2009 G.Sirri Analisi degli Errori di Misura 08/04/2009 G.Sirri 1 Misure di grandezze fisiche La misura di una grandezza fisica è descrivibile tramite tre elementi: valore più probabile; incertezza (o errore ) ossia

Dettagli

Fisica II - CdL Chimica. Interferenza Coerenza Diffrazione Polarizzazione

Fisica II - CdL Chimica. Interferenza Coerenza Diffrazione Polarizzazione Interferenza Coerenza Diffrazione Polarizzazione Fenomeni interferenziali Interferenza: combinazione di onde identiche provenienti da diverse sorgenti che si sovrappongono in un punto dello spazio costruttiva

Dettagli

ESERCITAZIONE 1 ELEMENTI DI MATEMATICA

ESERCITAZIONE 1 ELEMENTI DI MATEMATICA ESERCITAZIONE ELEMENTI DI MATEMATICA Potenze e radicali. Potenze: La potenza n-esima di un numero x, x n, si calcola moltiplicando x per se stesso n volte. Ad esempio, elevare alla quinta significa moltiplicare

Dettagli

Misure di fenomeni di aberrazione di una lente

Misure di fenomeni di aberrazione di una lente Padova, gennaio 00 Misure di fenomeni di aberrazione di una lente Indicare il numero identificativo e le caratteristiche geometriche della lente utilizzata: Lente num. =... Spessore =... Spigolo =... Indice

Dettagli

Corso di Laurea in Biotecnologie Agro Industriali Prova scritta di Fisica - A.A gennaio 2016

Corso di Laurea in Biotecnologie Agro Industriali Prova scritta di Fisica - A.A gennaio 2016 Corso di Laurea in Biotecnologie Agro Industriali Prova scritta di Fisica - A.A. 205-6 - 29 gennaio 206 () Un fascio di protoni entra in una regione di spessore d = 4.0 0 2 m in cui è presente un campo

Dettagli

METODO DEI MINIMI QUADRATI

METODO DEI MINIMI QUADRATI METODO DEI MINIMI QUADRATI Torniamo al problema della crescita della radice di mais in funzione del contenuto di saccarosio nel terreno di coltura. Ripetendo varie volte l esperimento con diverse quantità

Dettagli

EQUAZIONE DELLA RETTA

EQUAZIONE DELLA RETTA EQUAZIONE DELLA RETTA EQUAZIONE DEGLI ASSI L equazione dell asse x è 0. L equazione dell asse y è 0. EQUAZIONE DELLE RETTE PARALLELE AGLI ASSI L equazione di una retta r parallela all asse x è cioè è uguale

Dettagli

RELAZIONE DI LABORATORIO DI FISICA

RELAZIONE DI LABORATORIO DI FISICA RELAZIONE DI LABORATORIO DI FISICA ANNO ACCADEMICO 2017/2018 Esperienza di laboratorio n 3 20/11/17 Misura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico semplice

Dettagli

Spettrometro a reticolo e a prisma

Spettrometro a reticolo e a prisma Spettrometro a reticolo e a prisma Marilena Teri, Valerio Toso & Ettore Zaffaroni (gruppo Lu4) 1 Introduzione 1.1 Introduzione ai feomeni in esame Quando la luce viene fatta incidere normalmente alla superficie

Dettagli

Interferenza e diffrazione

Interferenza e diffrazione Ruggero Caravita, Giacomo Guarnieri, Roberta Lanfranco Gruppo Me7 1 Relazione sperimentale Lo scopo dell esperienza è quello di indagare i fenomeni di interferenza e diffrazione di un raggio di luce monocromatico

Dettagli

Laboratorio di Fisica 3 Ottica 2. Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09

Laboratorio di Fisica 3 Ottica 2. Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09 Laboratorio di Fisica 3 Ottica 2 Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09 24 febbraio 2015 1 Lunghezza d onda di un laser He-Ne 1.1 Scopo dell esperienza Lo scopo dell esperienza è quello di

Dettagli

La diffrazione. Prof. F. Soramel Fisica Generale II - A.A. 2004/05 1

La diffrazione. Prof. F. Soramel Fisica Generale II - A.A. 2004/05 1 La diffrazione Il fenomeno della diffrazione si incontra ogni volta che la luce incontra un ostacolo o un apertura di dimensioni paragonabili alla sua lunghezza d onda. L effetto della diffrazione è quello

Dettagli

ONDE ELETTROMAGNETICHE

ONDE ELETTROMAGNETICHE ONDE ELETTROMAGNETICHE ONDE ELETTROMAGNETICHE B B o E o E v z y x B E o B o E T λ t x E = E(x,t) v = B = B(x,t) λ T = λf VELOCITA DELLA LUCE NEL VUOTO nel vuoto (unità S.I.) v c c = 3 10 8 m s 1 velocità

Dettagli

Diffrazione. configurazione che fornisce uno sfasamento di nel passaggio. dal bordo della fenditura al centro. = λ per il primo minimo.

Diffrazione. configurazione che fornisce uno sfasamento di nel passaggio. dal bordo della fenditura al centro. = λ per il primo minimo. Diffrazione Mentre l interferenza può essere analizzata con i principi dell ottica geometrica, la diffrazione può essere spiegata solo con l ipotesi ondulatoria della luce. Ipotesi corpuscolare Corpuscoli

Dettagli

Ottica fisica. Marcello Borromeo corso di Fisica per Farmacia - Anno Accademico

Ottica fisica. Marcello Borromeo corso di Fisica per Farmacia - Anno Accademico Ottica fisica La natura ondulatoria della luce è stata evidenziata da Young ai primi dell 800 usando l interferenza e confutando l idea corpuscolare di Newton Le onde elettromagnetiche sono state previste

Dettagli

SCHEDA PER LO STUDENTE DETERMINAZIONE DELLA DENSITÀ DI UN CORPO SOLIDO

SCHEDA PER LO STUDENTE DETERMINAZIONE DELLA DENSITÀ DI UN CORPO SOLIDO SCHEDA PER LO STUDENTE DETERMINAZIONE DELLA DENSITÀ DI UN CORPO SOLIDO I Titolo dell esperienza N 2 DETERMINAZIONE DEL VOLUME E DELLA DENSITÀ DI UN CORPO SOLIDO IRREGOLARE Autori Prof.sse Fabbri Fiamma,

Dettagli

Lezioni di ottica fisica: lezione n.2 seconda parte

Lezioni di ottica fisica: lezione n.2 seconda parte Lezioni di ottica fisica: lezione n.2 seconda parte Alessandro Farini 12 gennaio 2007 1 Interferenza 1.1 Sovrapposizione di onde Consideriamo cosa accade quando due sistemi di onde si incrociano in una

Dettagli

Esonero del corso di fisica per la laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali. 1 Aprile 2009

Esonero del corso di fisica per la laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali. 1 Aprile 2009 Esonero del corso di fisica per la laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali Fila A Cognome 1 Aprile 2009 Nome 1) Scrivere in formato decimale i seguenti numeri (esempio: 10 3 = 1000). 458,3

Dettagli

ONDE ELETTROMAGNETICHE

ONDE ELETTROMAGNETICHE Fisica generale II, a.a. 01/014 OND LTTROMAGNTICH 10.1. Si consideri un onda elettromagnetica piana sinusoidale che si propaga nel vuoto nella direzione positiva dell asse x. La lunghezza d onda è = 50.0

Dettagli

MODULO Laboratorio di Fisica Campus Universitario RIZZI - Via delle Scienze Udine giugno 2019

MODULO Laboratorio di Fisica Campus Universitario RIZZI - Via delle Scienze Udine giugno 2019 MODULO Laboratorio di Fisica Campus Universitario RIZZI - Via delle Scienze 206-33100 Udine 17-21 giugno 2019 Scopo dell'esperienza ESPERIMENTO 2 MISURA DELL'ENERGIA DELLA LUCE EMESSA DA UN LED Misurare

Dettagli

Ottica fisica. Marcello Borromeo corso di Fisica per Farmacia - Anno Accademico

Ottica fisica. Marcello Borromeo corso di Fisica per Farmacia - Anno Accademico Ottica fisica La natura ondulatoria della luce è stata evidenziata da Young ai primi dell 800 usando l interferenza e confutando l idea corpuscolare di Newton Le onde elettromagnetiche sono state previste

Dettagli

Problemi di Fisica. ONDE Le onde luminose

Problemi di Fisica. ONDE Le onde luminose Problemi di Fisica ONDE Le onde luminose Determinare l'illuminamento sopra una superficie sferica di raggio 1 cm, illuminata da una sorgente puntiforme d'intensità 1 cd posta nel centro della sfera. Calcolare

Dettagli

Interferenza della luce

Interferenza della luce 1 Introduzione 1 Interferenza della luce Attenzione! Nel corso della presente esperienza è previsto l utilizzo di laser di classe II: laser che emettono radiazione visibile nell intervallo di lunghezze

Dettagli

Misure di velocità con la guidovia a cuscino d aria (1)

Misure di velocità con la guidovia a cuscino d aria (1) Misure di velocità con la guidovia a cuscino d aria (1) Obiettivo: Riprodurre un moto con velocità costante utilizzando la guidovia a cuscino d aria. Ricavare la tabella oraria e il grafico orario (grafico

Dettagli

Corso di Ottica con Laboratorio A.A Simulazione di Prova d Esonero, Novembre 2017

Corso di Ottica con Laboratorio A.A Simulazione di Prova d Esonero, Novembre 2017 Corso di Ottica con Laboratorio A.A. 2017-2018 Simulazione di Prova d Esonero, Novembre 2017 Esercizio 1. Un elettrone è inizialmente fermo sulla piastra di un condensatore di area A=18cm 2, separata di

Dettagli

L analisi dei dati. Primi elementi. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta

L analisi dei dati. Primi elementi. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta L analisi dei dati Primi elementi Metodo dei minimi quadrati Negli esperimenti spesso si misurano parecchie volte due diverse variabili fisiche per investigare la relazione matematica tra le due variabili.

Dettagli

Università degli Studi di Bergamo Corso integrato di Analisi 1 (Geometria e Algebra Lineare) 3 settembre 2009 Tema A

Università degli Studi di Bergamo Corso integrato di Analisi 1 (Geometria e Algebra Lineare) 3 settembre 2009 Tema A Università degli Studi di Bergamo Corso integrato di Analisi (Geometria e Algebra Lineare) settembre 009 Tema A Tempo a disposizione: ore. Calcolatrici, libri e appunti non sono ammessi. Ogni esercizio

Dettagli