I capitoli 5 e 6 del libro di Esdra, che iniziamo ad esaminare, trattano della ricostruzione e l inaugurazione del tempio.

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1 Programma 538 Esdra 4:19-6 Ieri abbiamo letto in Esdra cap.4 una lettera destinata al re di Persia con delle false accuse contro quegli Israeliti che erano tornati per ricostruire Gerusalemme. Leggiamo nei versetti da di Esdra la risposta del re di Persia: 19 e io ho dato ordine di far delle ricerche. Si è trovato che fin dai tempi antichi codesta città è insorta contro i re e ci sono stati tumulti e rivolte. 20 Vi sono stati a Gerusalemme dei re potenti, che dominarono su tutto il paese che è di là dal fiume, e ai quali si pagavano tributi, imposte e pedaggio. 21 Date dunque ordine che quella gente sospenda i lavori, e che quella città non sia ricostruita finché non ne dia l'ordine io stesso. 22 Badate di non essere negligenti in questo, affinché la situazione non peggiori a danno dei re. 23 Non appena la copia della lettera del re Artaserse fu letta in presenza di Reum, di Simsai il segretario e dei loro colleghi, essi andarono in fretta a Gerusalemme dai Giudei e li obbligarono, a mano armata, a sospendere i lavori. 24 Allora fu sospesa l'opera della casa di Dio a Gerusalemme, e rimase sospesa fino al secondo anno del regno di Dario, re di Persia. Esdra 4:19-24 Quando i cosiddetti amici ricevettero la lettera del re di Persia, si affrettarono a portarla nel luogo della ricostruzione e i Giudei furono costretti a interrompere il loro progetto. Gerusalemme era definita una città ribelle e malvagia. Il re Artaserse si era documentato negli annali storici e aveva scoperto che c erano state ribellioni da parte di questo popolo alla fine del regno del Sud di Giuda. Si erano ribellati per tre volte ed infine Nabucodonosor aveva distrutto la città. Ma la ricerca non era stata molto accurata; anche se la ribellione era vera, non avevano trovato il decreto che ordinava la ricostruzione della città di Gerusalemme. I capitoli 5 e 6 del libro di Esdra, che iniziamo ad esaminare, trattano della ricostruzione e l inaugurazione del tempio. Abbiamo visto che la ricostruzione del tempio era stata interrotta dall'opposizione del nemico, che aveva scritto una lettera al re Artaserse con lo scopo di mettere in cattiva luce Gerusalemme, definita una città ribelle e malvagia. Questo era un periodo di grande scoraggiamento; non solo avevano interrotto la costruzione, ma erano anche tentati di lasciar perdere l'intero progetto, ritenendo che fosse il modo migliore di risolvere i loro problemi. Non è cambiando città o lasciando perdere tutto che si possono risolvere i problemi, almeno non sempre. Non si possono eliminare in questo modo le proprie difficoltà. Queste persone non fuggirono e Dio suscitò dei profeti come Aggeo e Zaccaria. Se fosse possibile dovremmo studiare i libri di Aggeo e Zaccaria (come pure Daniele ed Ester) insieme a Esdra e Neemia. Essi appartengono allo stesso periodo storico, ma voi potete leggerli per conto vostro, approfondendo così il discorso. Leggiamo il versetto 1 di Esdra 5: 1 I profeti Aggeo e Zaccaria, figlio di Iddo, profetizzarono nel nome del Dio d'israele ai Giudei che erano in Giuda e a Gerusalemme. Esdra 5:1 Questi due profeti, Aggeo e Zaccaria, erano stati chiamati da Dio per incoraggiare il popolo a riprendere la ricostruzione del tempio. Essi sapevano naturalmente che c'era stato un decreto da parte del re di Persia Ciro che concedeva loro il permesso di ricostruire Gerusalemme e loro sapevano che era la volontà di Dio e il momento stabilito per la ricostruzione della città. Aggeo si definisce, insieme a Zaccaria, come messaggero di Dio.

2 Aggeo e Zaccaria, questi due profeti, non erano simili e l'unica cosa che avevano in comune era che entrambi erano profeti di Dio. Aggeo era una persona con i piedi per terra, un individuo solido e positivo, una persona su cui poter contare; veniva sempre al sodo e, come diremmo oggi, parlava alla coscienza della nazione. I suoi messaggi toccavano profondamente e ferivano. Non era un tipo popolare e non lo è nemmeno oggi. Qualcuno non lo avrà nemmeno sentito nominare prima d ora. Abbiamo già detto, all inizio di questo libro che Zaccaria era un individuo totalmente differente. Aveva la testa fra le nuvole, nel senso positivo della parola, aveva visioni spettacolari e un messaggio che vi si intonava. Faceva appello alle emozioni della gente, parlava ai loro cuori. Questi due uomini messi insieme, Aggeo e Zaccaria parlavano l'uno alla coscienza e l'altro al cuore di Israele. Apparentemente Aggeo era considerato il capo, ma entrambi incoraggiarono il popolo a riprendere il loro programma di ricostruzione. Ecco perché ho detto che sarebbe utile leggere i libri di questi due profeti. Ma leggiamo i versetti da 2 a 5 di Esdra 5: 2 Allora Zorobabel, figlio di Sealtiel, e Iesua, figlio di Iosadac, andarono a riprendere la costruzione della casa di Dio a Gerusalemme; e con loro erano i profeti di Dio, che li assistevano. 3 In quel medesimo tempo giunsero da loro Tattenai, governatore d'oltre il fiume, Setar- Boznai e i loro colleghi, e parlarono così: Chi vi ha dato l'ordine di costruire questa casa e di rialzare queste mura? 4 Poi aggiunsero: Quali sono i nomi degli uomini che costruiscono quest'edificio? 5 Ma l'occhio del loro Dio vegliava sugli anziani di Giuda, e quelli non li obbligarono a sospendere i lavori, finché la cosa non fosse stata sottoposta a Dario, e da lui fosse giunta una risposta in proposito. Esdra 5:2-5 Appena il lavoro a Gerusalemme, al Tempio riprese, i nemici ne furono informati. Ci viene detto che Tattenai era un governatore di Samaria, persiano e Setar-Boznai era probabilmente un alto ufficiale. Si presentarono ai lavoratori e li sfidarono chiedendo loro come era venuta loro l'idea di ricominciare, dal momento che avevano avuto l'ordine di interrompere la costruzione. Non ci viene detto che gli anziani del popolo risposero qualcosa. Perché? Per cominciare Tattenai e i suoi sono dei nemici, e i Giudei non vogliono gettare le loro perle ai porci, per usare una frase detta da Gesù. Avrebbero capito se avessero risposto che era stato Dio a ordinare loro di ricostruire? Dopo tutto come dice il Salmo 25:14: "Il segreto del Signore è rivelato a quelli che lo temono" e a nessun altro; e inoltre in 1 Corinzi 2:14 leggiamo: "Ma l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio perchè esse sono pazzia per lui...". Essi risposero soltanto come "... lo stolto secondo la sua follia" così dice Proverbi 26:4. Questo atteggiamento avrebbe potuto mettere i costruttori in una posizione difficile, invece cosa accade. L occhio di Dio vegliava su loro, dice il versetto 5. E' meraviglioso dipendere da Dio che protegge coloro che si confidano in lui. Parte un'altra lettera al re, ma questa volta il re si chiama Dario, sembra che siano passati circa sette anni. Dal versetto 7 al 17 di Esdra 5 troviamo riportato il testo di questa lettera: 7 Gli mandarono un rapporto così formulato: Al re Dario, perfetta salute! 8 Sappia il re che noi siamo andati nella provincia di Giuda, alla casa del gran Dio. Essa viene costruita con blocchi di pietra e nelle pareti si inserisce del legname; l'opera viene fatta con cura e progredisce nelle loro mani. 9 Noi abbiamo interrogato quegli anziani, e abbiamo detto loro: Chi vi ha dato l'ordine di costruire questa casa e di rialzare queste mura? 10 Abbiamo anche domandato i loro nomi perché tu ne prenda nota, e abbiamo scritto i nomi dei loro capi. 11 Questa è la risposta che ci hanno data: Noi siamo i servi del Dio del cielo e della terra, e ricostruiamo la casa che era stata già costruita molti anni fa: un gran re d'israele l'aveva costruita e portata a termine.

3 12 Ma poiché i nostri padri provocarono l'ira del Dio del cielo, Dio li abbandonò nelle mani di Nabucodonosor, il Caldeo, re di Babilonia, il quale distrusse questa casa, e deportò la popolazione a Babilonia. 13 Ma Ciro, re di Babilonia, nel suo primo anno di regno, diede ordine che questa casa di Dio fosse ricostruita. 14 Inoltre il re Ciro prelevò dal tempio di Babilonia gli utensili d'oro e d'argento della casa di Dio, che Nabucodonosor aveva portati via dal tempio di Gerusalemme e trasportati nel tempio di Babilonia; li fece consegnare a uno chiamato Sesbasar, che egli aveva fatto governatore, e gli disse: 15 "Prendi questi utensili, riportali nel tempio di Gerusalemme, e la casa di Dio sia ricostruita dov'era prima". 16 Allora lo stesso Sesbasar venne e pose le fondamenta della casa di Dio a Gerusalemme. La costruzione è andata avanti da quel tempo fino a oggi, ma non è ancora conclusa. 17 Dunque, se così piace al re, si facciano delle ricerche nella casa dei tesori del re a Babilonia, per verificare se vi sia stato un ordine dato dal re Ciro per la costruzione di questo tempio di Dio a Gerusalemme; e il re ci comunichi la sua volontà a questo riguardo. Esdra 5:7-17 C'è quest'altra lettera spedita di gran fretta il cui contenuto è il seguente: Non siamo andati specificamente per spiare, non siamo proprio loro nemici, ma ci trovavamo a passare nelle vicinanze e ci siamo fermati per una visitina, e questo è quello che abbiamo scoperto. Non vengono menzionati i nomi dei profeti Aggeo e Zaccaria e del loro ruolo. Essi raccontano la storia della deportazione che era avvenuta circa 70 anni prima. Essi forniscono le prove che il re Ciro aveva ordinato loro di ricostruire il tempio, avendo persino restituito gli utensili e i vasi del tempio. Questi nemici non credevano che fosse mai stato emesso un decreto da parte di Ciro, ma la lettera dice che la rivendicazione dei Giudei di tale decreto è la base per la loro ricostruzione. Così essi chiedono che venga fatta una ricerca. Sono sicuri che tale decreto non esista e che queste persone agiscano di propria iniziativa. E' stato detto molto riguardo alla posizione e alla condizione del popolo di Dio. Le due cose sono molto diverse. Per quanto riguarda la posizione, i Giudei erano nel posto in cui Dio voleva che fossero : nel loro paese. Il decreto per il loro ritorno in patria era stato emesso da Ciro che riconosceva di agire per ordine di Dio. Quindi queste persone sono nella posizione in cui Dio voleva che fossero. Tuttavia la loro condizione non è altrettanto buona; sono scoraggiati, vorrebbero ritirarsi da lutto. Ecco perché il Signore chiama i profeti per incoraggiarli. Sembra che oggi i credenti abbiano la tendenza a mescolare la loro posizione con la loro condizione. Se sei in Cristo, sei salvo, la tua posizione è buona. Ma come è la tua condizione? Sei scoraggiato? Sei ancorato a Cristo con l'ancora della salvezza, ma vorresti rinunciare e lasciare tutto? Andare via da ogni cosa? Se, amica, amico, ti senti così, anche se la tua posizione è buona, la tua condizione è pessima. Questa era la situazione dei Giudei ai tempi di Esdra. La cosa interessante è che Dio è con il suo popolo e che inoltre, la sua volontà viene eseguita. Troviamo che viene fatta una scoperta. Il nemico avrebbe fatto meglio a starsene tranquillo. Vediamo cosa accade. Passiamo al capitolo 6 dove troviamo invece che il decreto di Ciro è confermato. Leggiamo i primi 5 versetti 1 Allora il re Dario ordinò che si facessero delle ricerche negli archivi, dove erano conservati i tesori a Babilonia.

4 2 Nel castello di Ameta, situato nella provincia di Media, si trovò un rotolo, nel quale stava scritto così: 3 Memoria. -Il primo anno del re Ciro, il re Ciro ha pubblicato questo editto, concernente la casa di Dio a Gerusalemme: La casa sia ricostruita per essere un luogo dove si offrono sacrifici; le fondamenta che verranno poste, siano solide; abbia sessanta cubiti d'altezza, sessanta cubiti di larghezza, 4 tre ordini di blocchi di pietra e un ordine di travatura nuova; la spesa sia pagata dalla casa reale; 5 inoltre, gli utensili d'oro e d'argento della casa di Dio, che Nabucodonosor aveva tolti dal tempio di Gerusalemme e trasportati a Babilonia, siano restituiti e riportati al tempio di Gerusalemme, nel luogo dov'erano prima, e riposti nella casa di Dio. Esdra 6:1-5 Una volta ricevuta la lettera, gli uomini del re Dario scesero negli scantinati e scartabellarono nei vecchi archivi pieni di polvere. Qui era registrato tutto! E tutto viene riportato alla luce da Dario. Non avrebbe mai saputo niente del decreto se il nemico non lo avesse menzionato. I nemici dei Giudei avevano preso un vero abbaglio. A questo punto il re Dario spedisce un messaggio a Tattenai. Leggiamo cosa dice nei versetti da 6 a 14 di Esdra 6: 6 Tu dunque, Tattenai, governatore d'oltre il fiume, tu, Setar-Boznai, e voi, loro colleghi d'afarsac, che state di là dal fiume, statevene lontani da quel luogo! 7 Lasciate continuare i lavori di quella casa di Dio. Il governatore dei Giudei e gli anziani dei Giudei ricostruiscano quella casa di Dio dov'era prima. 8 Io ho dato ordine su come dovrete comportarvi verso quegli anziani dei Giudei nella ricostruzione di quella casa di Dio: le spese siano puntualmente pagate a quegli uomini attingendo dalle entrate del re provenienti dai tributi d'oltre il fiume, in modo da non interrompere i lavori. 9 Le cose necessarie per gli olocausti al Dio dei cieli: vitelli, montoni, agnelli, frumento, sale, vino e olio, siano fornite ai sacerdoti di Gerusalemme su loro richiesta, giorno per giorno e senza negligenza, 10 affinché offrano sacrifici di odor soave al Dio del cielo, e preghino per la vita del re e dei suoi figli. 11 E io ho dato anche quest'ordine: Se qualcuno contravverrà a questo decreto, si prenda dalla sua casa una trave, la si rizzi, vi sia inchiodato sopra, e la sua casa, per questo motivo, sia ridotta a letamaio. 12 Il Dio che ha fatto di quel luogo la dimora del suo nome, distrugga ogni re ed ogni popolo che alzi la mano per trasgredire la mia parola, per distruggere la casa di Dio che si trova a Gerusalemme! Io, Dario, ho emanato questo decreto, ed esso sia eseguito con diligenza. 13 Poiché il re Dario aveva così decretato, Tattenai, governatore d'oltre il fiume, Setar- Boznai e i loro colleghi, eseguirono puntualmente i suoi ordini. 14 E gli anziani dei Giudei poterono continuare i lavori e far avanzare la costruzione, aiutati dalle parole ispirate dal profeta Aggeo, e di Zaccaria figlio di Iddo. Così finirono i loro lavori di costruzione secondo il comandamento del Dio d'israele, e secondo gli ordini di Ciro, di Dario e di Artaserse, re di Persia. Esdra 6:6-14 Tattenai era un governatore, aveva un incarico importante e riteneva di poter interrompere la ricostruzione del tempio di Gerusalemme. Ma quando il decreto di Ciro venne ritrovato, l'attuale re Dario si rese conto che si trattava di una legge dei Medi e dei Persiani che non poteva essere annullata o modificata. Quindi egli fece un altro decreto col quale ordina al governatore di smettere di ostacolare il lavoro, e invece aiutare. Inoltre doveva dare il denaro delle tasse a queste persone per la ricostruzione del tempio, anzichè inviarlo in Persia. Dio sa trarre gloria da ogni situazione, anche quelle che sembrano contrastare i Suoi piani.

5 Il re, inoltre, decreta una pena severa per chiunque intralci il lavoro. Il tempio viene terminato e inaugurato. Leggiamo questo nei versetti da 15 a 18 di Esdra cap.6: 15 La casa fu finita il terzo giorno del mese di Adar, il sesto anno del regno di Dario. 16 I figli d'israele, i sacerdoti, i Leviti e gli altri reduci dall'esilio celebrarono con gioia l'inaugurazione di questa casa di Dio. 17 Per l'inaugurazione di questo tempio di Dio offrirono cento tori, duecento montoni, quattrocento agnelli; e come sacrificio espiatorio per tutto Israele, dodici capri, secondo il numero delle tribù d'israele. 18 Stabilirono i sacerdoti secondo le loro classi e i Leviti secondo le loro divisioni, per il servizio di Dio a Gerusalemme, come sta scritto nel libro di Mosè. Esdra 6:15-18 Notiamo che viene detto che l inaugurazione coinvolgeva "I figli di Israele e gli altri reduci dall'esilio" Di chi si parla? Naturalmente i figli d'israele non sono soltanto i figli di Giuda e di Beniamino, ma anche dalle dieci tribù di Israele. Queste tribù non si sono perdute, sono qui presenti con i loro fratelli, celebrando con gioia l'inaugurazione della casa di Dio. Per chi fu fatta l'offerta per il peccato? Qui il linguaggio è ancora più esplicito, è per "tutto Israele". Non sono ritornati soltanto quelli della tribù di Giuda e Beniamino, c'erano persone da tutte le tribù, anche se furono deportati con due eventi differenti e successivi. C'erano 12 capri secondo le tribù di Israele, Questo sarà confermato di nuovo più avanti. Infine ci viene parlato della celebrazione della Pasqua. Lo leggiamo nei versetti di Esdra 6: 19 Poi, i reduci dall'esilio celebrarono la Pasqua il quattordicesimo giorno del primo mese; 20 poiché i sacerdoti e i Leviti si erano purificati di pari consentimento, tutti erano puri; sacrificarono la Pasqua per tutti i reduci dall'esilio, per i sacerdoti loro fratelli e per sé stessi. 21 Così i figli d'israele reduci dall'esilio mangiarono la Pasqua con tutti coloro che si erano separati dall'impurità della gente del paese e che si unirono a loro per cercare il SIGNORE, Dio d'israele. 22 Celebrarono con gioia la festa degli Azzimi per sette giorni, perché il SIGNORE li aveva rallegrati, e aveva piegato in loro favore il cuore del re di Assiria in modo da fortificare le loro mani nell'opera della casa di Dio, Dio d'israele. Esdra 6:19-22 Appena cinque settimane dopo l'inaugurazione del tempio, venne celebrata la Pasqua. Furono allegri per la ricostruzione del Tempio, simbolo della presenza di Dio, e perché il Signore aveva spianato loro il cammino, liberandoli dalle difficoltà e fortificandoli. La Pasqua che stavano celebrando parlava figurativamente della morte di Cristo, la nostra Pasqua, offerta per noi. Quando si riunirono per la festa, si stavano riunendo (sempre in senso simbolico) intorno alla persona del Signore Gesù Cristo secondo ciò che la Parola di Dio ci insegna. Arriviamo ora alla seconda parte del libro di Esdra. I primi sei capitoli ci parlano del ritorno di Giudei da Babilonia a Gerusalemme sotto la guida di Zorobabele. Gli Ebrei erano stati esiliati a Babilonia perchè ripetutamente si erano dati all'idolatria e con l'esilio Dio aveva somministrato loro un eccellente lezione. Inoltre avevano disobbedito alla legge di Mosè non avendo lasciato riposare il terreno al 7 anno senza seminarlo. Probabilmente pensavano che non fosse tanto importante infrangere quella legge; ma il Signore disse: "Vi manderò in esilio per 70 anni in modo che il paese possa mettersi in pari con i sabati che gli sono mancati". Dopo che il paese si fu riposato e rinnovato per 70 anni, Dio permise al suo popolo di ritornare.

6 Ci fu anche un'altra ondata di risveglio tra i Giudei che erano in esilio e ancora vivevano in Babilonia. Esdra guidò a Gerusalemme un secondo gruppo. Fino a questo momento Esdra, anche se è lo scrittore del libro, non compare nella storia, ma lo troviamo nei quattro capitoli finali, che vedremo domani e dopodomani sera.

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