TEST PER LA VALUTAZIONE DELLA SOGLIA ANAEROBICA

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1 TEST PER LA VALUTAZIONE DELLA SOGLIA ANAEROBICA In cosa consiste? Il test per la valutazione della soglia anaerobica è solitamente un test che prevede un carico incrementale per unità di tempo. Si parte quindi da un esercizio a bassissima richiesta energetica per raggiungere, in un tempo che varia dai 15 ai 25 minuti, la massima capacità anaerobica (che coincide con l interruzione dell esercizio da parte dell atleta). L unità di tempo nel quale si definisce l incremento di carico è variabile: non inferiore ai 30 e non superiore ai 60. I dati risultanti possono variare a seconda delle attrezzature di cui si dispone; sicuramente ci sarà la possibilità di valutare i carichi sottoposti e raggiunti, siano essi espressi in Watt, in Km/h ecc. Con un comune cardiofrequenzimetro è possibile monitorare la frequenza cardiaca durante tutto il test. Con piccoli e semplici macchinari per il calcolo del lattato sarà possibile capire le quantità che l organismo produce di questa sostanza prima, durante e dopo lo sforzo. Infine con strumentazioni più sofisticate, come il metabolimetro per l analisi dei gas ventilati, è possibile ricavare tutta una serie di dati (VO2, VCO2, VE, ecc.) che rendono la lettura del test molto più accurata e meno esposta ad errori di valutazione. Perché fare il Test? L utilità di questo test consiste nella possibilità di fotografare la condizione fisica di un atleta. Con esso possiamo valutare i limiti e il grado di allenamento di un soggetto durante l intera stagione agonistica. E un test breve e facilmente assimilabile, nonostante l intensità di sforzo che richiede. Ha molteplici scopi, alcuni dei quali risiedono nella possibilità di configurare dei ritmi di allenamento corretti, valutare modificazioni fisico-metaboliche sensibili tali da indurre modificazioni anche nelle tabelle di allenamento, analizzare, nel caso dei ciclisti, la direzione e la risultante dei vettori di spinta durante l intero arco della pedalata, ecc. Quando fare il Test? Ora che conosciamo le finalità del test, è molto più semplice capire quando sia utile sottoporvi. 1. E praticamente obbligatorio per tutti coloro che iniziano a praticare uno sport di endurance come il ciclismo o il podismo e che ovviamente sono alle prime armi. 2. E altrettanto importante ogni qualvolta si cominci un periodo di preparazione atletica per identificare i propri ritmi allenanti (ad esempio per un ciclista solitamente si fa riferimento ai mesi di novembre e dicembre ma dipende dalle esigenze del singolo). 3. Dopo un periodo di pausa dall attività che superi il mese di tempo (dovuto a cause di lavoro o di infortuni), quando infatti i parametri allenanti saranno sicuramente cambiati, diminuiti. 4. Se si ha interesse a prepararsi in maniera adeguata per determinate competizioni è molto utile eseguire il test ogni 4-6 settimane e modificare il lavoro secondo le possibilità e le variazioni sensibili del proprio metabolismo. 1

2 Accenni di fisiologia e meccanismi energetici Durante lo svolgimento di questo test intervengono due meccanismi di produzione energetica del nostro organismo: 1) aerobico, 2) anaerobico lattacido. Questi processi si dividono tre fasi differenti del test. Inizialmente, e per il periodo ti tempo maggiore, il soggetto svolgerà l esercizio in aerobiosi, ovvero consumando quantità di ossigeno tali per cui la presenza di acido lattico ematico e muscolare è facilmente degradato. La seconda fase presenta un connubio tra i due meccanismi energetici con prevalenza del meccanismo aerobico. In questa condizione piccole quantità di acido lattico iniziano ad accumularsi all interno delle fibre muscolari ostacolando e sostituendo nel tempo il meccanismo aerobico. La terza ed ultima fase, successiva ai livelli di soglia anaerobica, mostra una preponderanza del meccanismo anaerobico lattacido dove la quantità di acido lattico progressivamente accumulato porterà l atleta ad interrompere l esercizio dopo pochi minuti. Per identificare la soglia anaerobica con esattezza è importante introdurre il concetto di quoziente respiratorio (R). Esso è un parametro che si ottiene analizzando le quantità di ossigeno consumato (VO2) e di anidride carbonica esalata (VCO2), respiro per respiro. A seconda del substrato utilizzato per produrre energia (carboidrati, lipidi o proteine) avremo differenti valori di ossigeno consumato, di anidride carbonica prodotta e quindi del loro rapporto indicato con R. In condizioni normali abbiamo R=VCO2/VO2=0,80 circa. Mentre al livello di soglia anaerobica avremo R=VCO2/VO2=1,00 circa. Questi rilevamenti richiedono necessariamente l utilizzo di un metabolimetro! Alcuni grafici 1) 2

3 2) Questi due grafici, che fanno riferimento al solito test, chiariscono come sia utile avere a disposizione più fonti da cui poter estrapolare una corretta determinazione dei valori di Soglia Anaerobica, con un range di errore di pochi secondi. 3) Nell immagine 3 è evidenziato il punto in cui si ha la sovrapposizione delle linee dei due equivalenti ventilatori. E questo il momento in cui il nostro organismo rivela i suoi limiti aerobici ed è il momento entro il quale bisogna definire i valori di Soglia Anaerobica. Lo zoom evidenzia questa condizione che perdura per alcune decine di secondi: ecco che torna nuovamente indispensabile la possibilità di attingere a più fonti per controllare e incrociare i dati e definire nella maniera più sicura i valori richiesti dall atleta. 3

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