Grafica Light di Zancarli ing. Ivo sede operativa - via Santa Caterina 60/c Arco (TN) P.I.
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1 Grafica Light di Zancarli ing. Ivo sede operativa - via Santa Caterina 60/c Arco (TN) info@graficalight.it - P.I COMMITTENTE: PROGETTO: PIANO COMUNALE DI ILLUMINAZIONE SECONDA FASE - ANALISI FASE: PROGETTO PICIL TITOLO: RELAZIONE TECNICA INQUINAMENTO LUMINOSO ER00300P - ER P GP IZ IZ EMISSIONE 00 P IL TECNICO: IL TECNICO: Ingegnere civile e ambientale, industriale e dell informazione
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3 analisi stato di fatto inquinamento luminoso sul territorio : Comune di Filighera fase 2: analisi impianti a) inquinamento luminoso 1
4 indice indice... 2 relazione di sintesi analisi inquinamento luminoso... 3 metodologia di analisi... 5 Risultati... 6 individuazione delle zone di rispetto in relazione della presenza di osservatori professionali astronomici e non professionali... 6 Elenco dei tipologici particolarmente inquinanti... 8 fase 2: analisi impianti a) inquinamento luminoso 2
5 relazione di sintesi analisi inquinamento luminoso La presente relazione tecnica costituisce un elaborato che analizza lo stato dell inquinamento luminoso nel comune di Filighera (PV). L inquinamento luminoso è definito nella Legge N. 17 del 27 marzo 2000 MISURE URGENTI IN TEMA DI RISPARMIO ENERGETICO AD USO DI ILLUMINAZIONE ESTERNA E DI LOTTA ALL INQUINAMENTO LUMINOSO (L.R.17/00) poi integrata con la Legge Regionale 21 Dicembre 2004 n 38 MODIFICHE E INTEGRAZIONI ALLA LEGGE REGIONALE 27 MARZO 2000, N. 17 (MISURE URGENTI IN MATERIA DI RISPARMIO ENERGETICO AD USO ILLUMINAZIONE ESTERNA E DI LOTTA ALL INQUINAMENTO LUMINOSO) ED ULTERIORI DISPOSIZIONI : Art. 2 (Inserimento dopo l articolo 1 della legge regionale 27 marzo 2000, n. 17 dell articolo 1 bis) 1. Dopo l articolo 1 della legge regionale 27 marzo 2000, n. 17 è inserito l articolo 1 bis: Art. 1 bis (Definizioni) 1. Ai fini della presente legge si intende: a) per inquinamento luminoso, ogni forma di irradiazione di luce artificiale che si disperda al di fuori delle aree cui essa è funzionalmente dedicata e, in particolare, oltre il piano dell orizzonte; b) per inquinamento ottico o luce intrusiva, ogni forma di irradiazione artificiale diretta su superfici o cose cui non è funzionalmente dedicata o per le quali non è richiesta alcuna illuminazione; Altro elemento riportato e definito nella L.R.17/00 è la fascia di rispetto: Articolo 9 (Disposizioni relative alle zone tutelate) 1. Entro quattro anni dalla data di entrata in vigore della presente legge tutte le sorgenti di luce non rispondenti agli indicati criteri e ricadenti nelle fascie di rispetto devono essere sostituite e modificate in maniera tale da ridurre l inquinamento luminoso e il consumo energetico mediante l uso di sole lampade al sodio di alta e bassa pressione. 2. Per l adeguamento degli impianti luminosi di cui al comma 1, i soggetti privati possono procedere, in via immediata, all installazione di appositi schermi sulla armatura, ovvero alla sola sostituzione dei vetri di protezione delle lampade, nonché delle stesse, purché assicurino caratteristiche finali analoghe a quelle previste dal presente articolo e dall articolo Per la riduzione del consumo energetico, i soggetti interessati possono procedere, in assenza di regolatori del flusso luminoso, allo spegnimento del 50 per cento delle sorgenti di luce entro le ore ventitre nel periodo di ora solare e entro le ore ventiquattro nel periodo di ora legale. Le disposizioni relative alla diminuzione dei consumi energetici sono facoltative per le strutture in cui vengono esercitate attività relative all ordine pubblico e all amministrazione della giustizia e della difesa. 4. Tutte le sorgenti di luce altamente inquinanti già esistenti, come globi, lanterne o similari, devono essere schermate o comunque dotate di idonei dispositivi in grado di contenere e dirigere a terra il flusso luminoso comunque non oltre 15 cd per 1000 lumen a 90 ed oltre, nonché di vetri di protezione trasparenti. E concessa deroga, secondo specifiche indicazioni concordate tra i comuni interessati e gli osservatori astronomici competenti per le sorgenti di luce internalizzate e quindi, in concreto, non inquinanti, per quelle con emissione non superiore a 1500 lumen cadauna (fino a un massimo di tre centri con singolo punto luce), per quelle di uso temporaneo o che vengano spente normalmente entro le fase 2: analisi impianti a) inquinamento luminoso 3
6 ore 20 nel periodo di ora solare e entro le ore 22 nel periodo di ora legale, per quelle di cui sia prevista la sostituzione entro quattro anni dalla data di entrata in vigore della presente legge. Le insegne luminose non dotate di illuminazione propria devono essere illuminate dall alto verso il basso. In ogni caso tutti i tipi di insegne luminose di non specifico e indispensabile uso notturno deve essere spente entro le ore ventitre ed entro le ore ventidue nel periodo di ora solare. 5. Fari, torri faro e riflettori illuminanti parcheggi, piazzali, cantieri, svincoli ferroviari e stradali, complessi industriali, impianti sportivi e aree di ogni tipo devono avere, rispetto al terreno, un inclinazione tale, in relazione alle caratteristiche dell impianto, da non inviare oltre 0 cd per 1000 lumen a 90 ed oltre. 6. La modifica dell inclinazione delle sorgenti di luce, secondo i criteri indicati, deve essere applicata entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge. La presenza di osservatori astronomici e la loro relativa importanza (professionali e non) determina l estensione della fascia di rispetto (10, 25 e 50 km); all interno delle zone protette gli impianti di illuminazione sia pubblica che privata, sono soggetti ad ulteriori restrizioni (no deroghe) e l adeguamento deve essere più rapido (2 anni dall entrata in vigore). La L.R.17/00 identifica le modalità per cui gli impianti si ritengono conformi ed è onere dei comuni attivare le procedure per sanare tutte le situazioni; il redattore del PICIL non può analizzare tutte le situazioni (specialmente private) non conformi, ma può valutare almeno quelli più inquinanti presenti nelle varie zone individuate e riportarli in una planimetria. Per valutare l inquinamento luminoso si possono adottare diverse metodologie; nel nostro caso, non potendo eseguire un analisi panoramica per individuare le zone maggiormente inquinanti, si sono ricercate localmente situazioni che potessero essere particolarmente impattanti. Il documento si sviluppa in: Metodologia di analisi; Risultati. fase 2: analisi impianti a) inquinamento luminoso 4
7 metodologia di analisi La metodologia utilizzata per il rilevamento delle zone maggiormente inquinanti, si può riassumere in: Identificazione di eventuali zone di rispetto per la presenza di osservatori: Identificazione di tipologici particolarmente inquinanti (analisi illuminotecniche). Vista la consistenza limitata degli impianti del comune si ritiene che tale analisi sia esaustiva nei confronti della legge di riferimento. fase 2: analisi impianti a) inquinamento luminoso 5
8 Risultati individuazione delle zone di rispetto in relazione della presenza di osservatori professionali astronomici e non professionali Secondo l Articolo 10 della L.R. 17/00 (Elenco degli osservatori) 1. Gli osservatori astronomici, astrofisici professionali da tutelare: - Osservatorio astronomico di Merate (LC) 2. Gli osservatori astronomici non professionali di grande rilevanza culturale, scientifica e popolare d interesse regionale da tutelare sono: - Osservatorio astronomico Serafino Zani di Lumezzane (BS) - Osservatorio astronomico G.V. Schiaparelli di Campo dei Fiori (VA) - Osservatorio astronomico di Sormano (CO) 3. Gli osservatori astronomici, astrofisici non professionali di rilevanza provinciale che svolgono attività scientifica e/o divulgazione da tutelare sono: - Osservatorio Astronomico delle Prealpi Orobiche di Aviatico (BG) - Osservatorio Astronomico Presolana di Castione dellla Presolana (BG) - Osservatorio Astronomico Sharru di Covo (BG) - Civica Specola Cidnea di Brescia (BS) - Osservatorio privato di Bassano Bresciano (BS) - Osservatorio di Cima Rest - Masaga (BS) - Osservatorio sociale del Gruppo Astrofili Cremonesi di Cremona (CR) - Osservatorio Pubblico di Soresina (CR) - Osservatorio Astronomico provinciale del Lodigiano (LO) - Osservatorio sociale A. Grosso di Brugherio (MI) - Osservatorio Città di Legnano (MI) - Osservatorio Astronomico Pubblico di Gorgo San Benedetto Po (MN) - Osservatorio Pubblico Giuseppe Piazzi di Ponte in Valtellina (SO) Come evidenziato nell elenco alcun osservatorio è presente nella provincia di Pavia. Inoltre nell elenco dei comuni presente nell Allegato C alla L.R.17/00 alcun comune della provincia di Pavia è citato. fase 2: analisi impianti a) inquinamento luminoso 6
9 Figura 1: planimetrie distribuzione osservatori astronomici Il comune di Filighera (PV) secondo la LR 17/00 non si trova interessato da osservatori di qualsiasi tipo; l osservatorio più vicino è il 14 Osservatorio Astronomico Provinciale del Lodigiano (LO). fase 2: analisi impianti a) inquinamento luminoso 7
10 Figura 2: Posizione Comune di Filighera (PV) Elenco dei tipologici particolarmente inquinanti Nella fase di rilievo ed analisi della situazione esistente degli impianti pubblici, si sono determinati tutti gli impianti che non sono conformi alla L.R.17/00 e si è assegnata una priorità in funzione della potenza della sorgente luminosa. priorità 01: impianti non conformi alla L.R. 17/00 con potenza unitaria 400W; priorità 02: impianti non conformi alla L.R. 17/00 con potenza unitaria 150 W < 400W; priorità 03: impianti non conformi alla L.R. 17/00 con potenza unitaria < 150 W; priorità 04: impianti non conformi alla L.R. 17/00 in quanto sovradimensionati; priorità 05: impianti non conformi alla L.R. 17/00 in quanto privi di regolatore di flusso; priorità 00: impianti conformi alla L.R. 17/00. Per la valutazione dei tipologici con elevato grado di inquinamento si è fatto riferimento ad un parametro Kill della LP del Trentino A.A. che pur essendo puramente indicativo valuta la quota comunque dispersa (sia diretta che indiretta) del flusso luminoso rispetto al flusso utile sul compito visivo. V Denominazione Q G I T X K idl ida Ore Descrizione ns na Wk Em Emr Cont_ Rg 01 Via don D.Albertario 01 F ME5 P02 51 P02 JM PRG P02 - Palo dritto - Proiettore SM ,50 0,50 No 17 Via Firenze 05 F ME5 S01 51 S01 MBF STE S01 - Palo+sbraccio - Stradale [E]> ,50 7 7,50-0,50 No 21 Via Ada Negri 05 F ME5 S41 51 S41 MBF STE S41-Palo+sbraccio+Stradale [E]> ,50 4,50 7,50-3 No 24 S.P.9 05 F ME4b A03 40 A03 SAP ARB A03 - Palo dritto - Artistico [B]A ,25 4,75 No 26 Via Carolina Grugni Park 05 PK CE5 I01 50 I01 FLU IND I01 - Incasso Terra - Incasso [D]A ,12 1 7,50-6,50 No 26 Via Carolina Grugni Park 05 PK CE5 A03 50 A03 SAP ARB A03 - Palo dritto - Artistico [B]A ,50 5,50 No 26 Via Carolina Grugni Park 05 PK CE5 P06 50 P06 FLU PRG P06-Esterno Gener.+Proiettore SM , ,50 21,50 No fase 2: analisi impianti a) inquinamento luminoso 8
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