GLI ESSERI UMANI PASSANO CIRCA UN TERZO DELLA LORO VITA A DORMIRE

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1 GLI ESSERI UMANI PASSANO CIRCA UN TERZO DELLA LORO VITA A DORMIRE IL CICLO DI VEGLIA-SONNO E' L'ASPETTO PIU' STABILE DEL NOSTRO COMPORTAMENTO, CHE GRAZIE AD ESSO SI MANTIENE RITMICO E REGOLARE IL SONNO SECONDO GLI ANTICHI: ARISTOTELE De somno et vigilia. Il sonno deriva dal raffreddamento del cuore a causa di vapori che salgono dallo stomaco. PLATONE e GALENO. Causa del sonno è l'isolamento del cervello dal resto del corpo, sempre a causa di vapori che salgono dallo stomaco. QUESTE TEORIE SOPRAVVISSERO PER PIU' DI ANNI...

2 COME SI MISURA IL SONNO? In passato uno dei metodi maggiormente utilizzato consisteva nel far addormentare il soggetto con qualcosa nella mano (per esempio una pallina da tennis). L'istante in cui l'oggetto cadeva veniva identificato come l'addormentamento. Per separare il sonno dalla veglia si sfruttava il fatto che il sonno causa rilassamento muscolare. Agli inizi del '900 un ricercatore tedesco di nome Szymanski inventò il primo strumento, simile ad un sismografo, collegato ai piedi del soggetto o al letto che registrava anche il minimo movimento del corpo del dormiente. L'addormentamento si identificava con la cessazione dei movimenti.

3 GLI STADI DEL SONNO

4 STADIO W (VEGLIA) EEG onde cerebrali rapide denominate onde ALFA (configurazione regolare che ricorda i denti di un pettine)

5 SONNO NREM (QUATTRO STADI)

6 STADIO I Durata 1-7 minuti. Fase di addormentamento. EEG onde meno rapide denominate onde THETA Variazioni fisiologiche: il respiro e la frequenza cardiaca diminuiscono, comparsa di rilassamento muscolare annuisce con il capo per esempio nel corso di una lezione lunga e noiosa.

7 STADIO 2 Durata minuti EEG vengono registrati due tipi di onde solo quando la persona dorme e durano poco complessi K fusi del sonno (forma che ricorda il fuso di un telaio) E' davvero addormentato? Il soggetto può svegliarsi ancora con relativa facilità poichè le barriere del cervello non sono abbassate del tutto.

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9 STADIO 3 Durata pochi minuti EEG comparsa di nuova onda definita onda Delta Durata minuti STADIO 4 EEG onde Delta alte e dominanti, no fusi del sonno, presenti complessi K. Caratteristiche: sonno profondo rilassamento muscolare cuore e respirazione con frequenza regolare e lenta

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11 POI? Avviene un ulteriore cambiamento dell'attività elettrica del cervello. Tale cambiamento rimase ignoto fino al 1953 quando fu realizzata una scoperta, del tutto casuale, da Nathaniel Kleitman e Aserinsky. Osservazione di neonati: i movimenti oculari lenti che si verificano quando il neonato prende sonno vengono sostituiti da movimenti veloci.

12 SONNO REM

13 90 MINUTI DOPO L'ADDORMENTAMENTO Durata 5-10 minuti (nel I ciclo) EEG le onde cerebrali sono quasi del tutto identiche allo stadio I (no fusi del sonno e complessi K) Quindi è un sonno leggero? No, è un sonno profondo. Per il fatto di avere onde simili allo Stadio I e sonno Profondo è stato anche definito sonno paradosso.

14 SONNO REM Caratteristiche: comparsa di movimenti oculari respiro superficiale e irregolare modificazioni vegetative del sistema cardiocircolatorio assenza totale di tono muscolare paralisi (inibizione degli impulsi nervosi dalla Corteccia Motoria al Midollo Spinale) nei maschi erezione del pene

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16 Perchè il sonno Rem fu scoperto solo nel 1953? Perchè prima di tale data non si erano effettuate registrazioni continue nel corso dell'intera notte. POI? SI AVRA' UN ALTRO CICLO RIPARTENDO CON UN ALTRO STADIO (GENERALMENTE LO STADIO 2)

17 IL RITMO DEL SONNO La comparsa dei vari stadi del sonno durante la notte non è un processo casuale, bensì organizzato e definito. Il sonno può essere suddiviso in una fase NREM e in una REM che si alternano ciclicamente ogni 90 minuti. Quindi il sonno di un giovane adulto è generalmente costituito da circa 5 cicli di sonno NREM-REM per una durata complessiva di circa 7,5 ore. ATTENZIONE: ad ogni ciclo di sonno NREM-REM vi sono delle variazioni in termini di durata. Diminuisce la quantità del sonno Delta (addirittura può essere assente negli ultimi cicli) E Aumenta lo stadio 2 e il sonno REM (fino a 20 min.)

18 Cosa significa? Che verso la fine della notte si riduce il sonno profondo e aumenta il sonno leggero. L'invecchiamento è legato a cambiamenti sostanziali della qualità del sonno frequenti interruzioni del sonno notturno risvegli al mattino presto sonnellini durante il giorno Vi è una solida base fisiologica: le registrazioni elettrofisiologiche mostrano una diminuzione del sonno profondo Il sonno risulta essere per lo più composto da sonno REM e sonno Stadio 2. Inoltre, tale condizione si consolida, diventa cronica

19 L'orologio del sonno negli adulti è di 24 ore? Esperimenti in ambienti indipendenti dal tempo. Risultati il ritmo sonno-veglia so conserva ma la durata risulta essere più lunga di 24 ore (da 25 a 28 ore). RITMO CIRCADIANO Di circa un giorno Esistono anche cicli mensili o annuali che regolano il comportamento riproduttivo

20 Ricerche: Test multiplo della latenza del sonno Cancello del sonno repentino cambiamento da un elevato livello di vigilanza ad uno di estrema sonnolenza. Cancelli della veglia periodo che precede l'apertura del cancello durante il quale i soggetti incontrano difficoltà ad addormentarsi.

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23 La CRONOBIOLOGIA (I Ritmi Biologici)

24 Esiste un meccanismo di coordinazione tra ambiente esterno ed orologi biologici. Ogni giorno, l'orologio interno si rimette a posto in accordo con l'ambiente esterno.

25 RITMO SONNO-VEGLIA E TEMPERATURA In caso di isolamento ambientale i due ritmi si separano ritmo sonno veglia diventa ore ritmo temperatura diventa ore. In ambiente naturale: Le persone vanno a dormire quando la curva della temperatura corporea inizia la sua discesa quotidiana e il sonno comincia quando la temperatura raggiunge il minimo.

26 In isolamento ambientale si è potuto verificare come alcune funzioni dell'organismo seguano i 2 ritmi: RITMO CICLO SONNO-VEGLIA Y SONNO NREM ORMONE CRESCITA ESCREZIONE URINARIA DI CALCIO RITMO TEMPERATURA CORPOREA X SONNO REM CORTISOLO VOLUME URINARIO ESCREZIONE URINARIA DI K CI SONO 2 OSCILLATORI PER I DUE GRUPPI che si influenzano in maniera reciproca. Siccome in free running i ritmi Y erano più tardivi si è ipotizzato che X avesse una prevalenza su Y.

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28 SONNO-VEGLIA E LUCE-OSCURITA' Es. esponendo a una luce brillante gli orologi interni se ne può modificare il funzionamento. Alla sera fa ritardare l'ora del sonno (e il valore minimo di temperatura corporea sera), al mattino fa anticipare l'ora del sonno (e il valore minimo temperatura sera). La ghiandola pineale (epifisi) produce l'ormone melatonina che agisce da intermediario tra la luce e gli orologi biologici. La secrezione di melatonina avviene di notte e la sua produzione cessa durante le ore di luce, quindi il livello di melatonina riflette il numero di ore di luce. Nelle lunghe notti invernali è elevato mentre nelle brevi notti estive è basso La somministrazione di melatonina nelle prime ore della sera anticipa l'apertura del cancello del sonno.

29 I SOGNI

30 I sogni non avvengono in maniera casuale nel corso dell'intera notte, bensì in uno specifico stadio del sonno, facilmente identificabile. I sogni vengono rievocati in maniera vivida e particolareggiata se i soggetti vengono svegliati appena sul tracciato compare la caratteristica configurazione del sonno Rem. Dopo che il soggetto si è svegliato dal sonno Rem, la storia del sogno viene conservata in una memoria facilmente accessibile ma per un intervallo molto breve. Dopo di chè le tracce si fanno più indistinte. Ecco perchè è più facile ricordare i sogni dopo un risveglio improvviso. Livelli più elevati di attività corticale (come sonno Rem) sono associati ad un numero maggiore di particolari riferiti.

31 Vi è differenza nei resoconti dei sogni dei vari periodi Rem che si susseguono nel corso della notte? I periodo il resoconto è breve, ha a che fare con il presente e nella maggior parte dei casi è privo di trama e di protagonista. 3-4 periodo i sogni si fanno mano a mano più ricchi di particolari, di sensazioni e di dettagli e hanno una tendenza più spiccata a riferirsi all'infanzia. I sogni delle ultime ore della notte, prima del risveglio, sono quelli che si ricordano spontaneamente.

32 LE ORIGINI dei SOGNI Freud sosteneva che il sogno è nutrito dai residui della giornata, dalle informazioni assorbite durante la giornata. Ricerche: i sogni risultano essere alimentati da eventi del giorno precedente ma anche da eventi che hanno avuto luogo sei-otto giorni prima. Il sogno della pecora rosa

33 Il sogno post traumatico: descrive un tipo di sogno, di norma terrificante,in cui il sognatore non può fare a meno di tornare nel luogo in cui ha subito il trauma Il sogno del ping-pong: nesso tra la storia del sogno e la direzione die movimenti oculari. ESPERIMENTI NON VEDENTI: MOVIMENTI OCULARI GRUPPO -----> IMMAGINI PITTORICHE MOVIMENTI OCULARI SINGOLI > RECUPERO INFO

34 Perchè qualcuno ricorda i sogni e altri no? MOMENTO DEL RISVEGLIO PROFONDITA' DEL SONNO es. sindrome apnee ostruttive DESIDERIO DI RICORDARE I SOGNI CONTENUTO DEI SOGNI

35 IL BISOGNO DI SONNO

36 Il sonno è un bisogno primario, ma la sua durata varia da persona a persona e va da un minimo di 4,5 ore ad un massimo di 10,5 ore. LA DEPRIVAZIONE DI SONNO Non vi sono cambiamenti particolari nelle condizioni fisiche Riduzione dell'attenzione Riduzione della memoria Mutamenti dell'umore (depressione, sensazioni di tensione e ipersensibilità) Aumento della sensazione di sonnolenza e fatica Comparsa di allucinazioni e percezioni distorte Il salto dell'acrobata : ottanta ore senza dormire (IL LIMTE 4 GIORNI) Vari sono i dibattiti relativi alle ore di sonno obbligatorie per quanti svolgono una professione che contiene elementi di rischio per il pubblico come autisti, piloti e anche MEDICI. E' piuttosto strano che ai medici venga chiesto di continuare a svolgere la propria funzione indipendentemente da quanto hanno dormito (turni in ospedale, chirurghi ecc)

37 Qual'è il ruolo del sonno? Studi condotti sui ratti, obbligati ad una continua attività motoria per evitare che si addormentassero hanno mostrato che dopo 2 o 3 settimane gli animali morivano Presentavano - segni di ipotermia - consumavano più cibo ma perdevano peso (aumento del metabolismo) La deprivazione del sonno agisce sul meccanismo cerebrale responsabile della regolazione della temperatura, viene impedita la conservazione del calore: gli animali non riescono a mantenere una temperatura corporea costante e perdono calore. Il sonno e' vitale per l'omeostasi dell'ambiente interno dell'organismo

38 DEPRIVAZIONE SELETTIVA DEL SONNO REM 1) il numero dei risvegli necessario per impedire il sonno Rem aumenta con il prolungarsi della deprivazione; appena il soggetto chiude gli occhi entra immediatamente nel sonno Rem. 2) esiste un bisogno biologico di questo tipo di sonno Per quale motivo la condizione di un paziente depresso migliora se si impedisce il sonno Rem? Gli esperimenti dimostrano che la deprivazione di sonno Rem causa iperattivazione del programma di esecuzione cerebrale Quindi in pazienti con depressione affetti da abbassamento del livello di attività cerebrale e diminuzione degli impulsi un qualsiasi aumento di attività migliora le loro condizioni.

39 RELAZIONE TRA SONNO REM E MEMORIA MEMORIA MBT MLT (span di memoria,ripasso) (magazzino illimitato di informazioni acquisite durante il corso della vita) Ruolo di : IPPOCAMPO+ PROCESSI BIOCHIMICI+ CAMBIAMENTI MOLECOLARI Consolidamento delle tracce nella MLT Ricerche: indicano il consolidamento (apprendimenti di tipo procedurale, collegato a capacità motorie e percettive) avvengano durante il sonno Rem. es.abbondanza sonno Rem neonati.

40 IL SONNO REM NON E' UN ERRORE EVOLUTIVO COME QUALCUNO SOSTENEVA, MA UNO DEGLI ESEMPI PIU' MAESTOSI DELLA FLESSIBILITA' EVOLUTIVA. E' UNA SORTA DI CANCELLO DI ACCESSO ALLA VEGLIA DURANTE IL SONNO, PASSANTO IL QUALE CI SI DESTA MOLTO FACILMENTE. Peretz Lavie

41 TALAMO E' la stazione principale di collegamento tra i segnali d'ingresso che arrivano dagli organi sensoriali e le aree della corteccia. Tale centro del sonno venne scoperto da Lungaresi in seguito autopsie effettuate su soggetti affetti da insonnia familiare fatale, una drammatica incapacità di dormire che culmina nell'insonnia totale e nella morte. Vi era una grave degenerazione nella parte anteriore del talamo. EEG: le onde che segnalano l'inizio del sonno hanno origine nel talamo. FORMAZIONE RETICOLARE PONTINA ROMBOENCEFALO NUCLEO SOPRACHIASMATICO (IPOTALAMO ANTERIORE)

42 L'IGIENE DEL SONNO Gli insonni dovrebbero seguire un certo numero di regole comportamentali che facilitino l'adattamento alle abitudini corrette. Non trascorrere troppo tempo a letto, solo le ore del sonno Se vi siete svegliati, alzatevi e tornate a letto quanto pronti Non obbligatevi a prendere sonno, aumenta il livello di eccitazione No orologio in camera No attività fisica a tarda sera Evitare caffè, alcol, fumo prima di coricarsi Seguire una routine (stessa ora per coricarsi e alzarsi) No pasti pesanti prima di dormire (consigliati i carboidrati e le proteine, ma non il cioccolato e gli zuccheri) Non dormire durante il giorno Ottime le tecniche di rilassamento, meditazione, biofeedback perchè diminuiscono i livelli di eccitazione e sviano l'attenzione dai pensieri preoccupanti.

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