SOTTOZONA D5 - ZONA PER ATTIVITÀ COMMERCIALI E NUOVI. - per l ambito di P.L.4 inserito e modificato con Variante ex art.23/97
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- Marcello Pace
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1 SOTTOZONA D5 - ZONA PER ATTIVITÀ COMMERCIALI E NUOVI INSEDIAMENTI MISTI PRODUTTIVI-COMMERCIALI. a.5.) - Destinazione: nella Sottozona D5 sono ammessi: - per l ambito di P.L.4 inserito e modificato con Variante ex art.23/97 Febbraio 2004 sono ammessi processi edificatori per nuovi insediamenti misti produttivo-commerciali non nocivi, da assoggettare a Piano di Lottizzazione. - per l ambito di P.L.5 come ridefinito dalla variante ex L.R. 23/97 Febbraio 2004 sono ammessi tutti i processi edificatori già previsti dal P.R.G. (tutte le previsioni delle N.T.A. nella sua stesura APPROVATA rimangono inalterati). b.5.) - Tipo di intervento: l'attuazione di tale zona è subordinata all'approvazione dei singoli Piani di Lottizzazione previsti. c.2.) - Parametri urbanistici: dati riferiti alle aree d'intervento: indicativi prescrittivi P.L.4 Superficie Fondiaria Edificabile definita dal Piano Attuativo in Variante = mq L ambito di P.L.4 è previsto per insediamenti misti laddove le peculiarità dell attività lavorativa artigianale industriale siano strettamente interconnesse con l esercizio di una attività direzionale o in genere terziaria, o commerciale, che debba comunque esercitarsi nel rispetto delle norme generali di legge disciplinanti l esercizio delle attività commerciali: in particolare nella lottizzazione P.L.4 non potranno trovare attuazione destinazioni commerciali quali grandi
2 superfici di vendita o centri commerciali ad esclusione degli esercizi di vicinato con superficie lorda di vendita massima pari a 150 mq. Le attività artigianali interferenti con l attività commerciale o terziaria ammessa potranno comprendere anche locali per uffici artigianali, spazi per depositi veicolo, magazzini e negozi e/o spacci inerenti il processo o l attività produttiva. Sono ammesse abitazioni per ogni insediamento nonché locali per le persone che devono assicurare la continuità di lavorazione e/o la sorveglianza, per una superficie complessiva massima Sc (ex D.M. 801/77) pari a metri quadrati ) Destinazioni d uso consentite. Attività principali quelle artigianali e industriali o comunque produttive, non nocive o moleste. Attività consentite quelle commerciali, direzionali o terziarie in genere, nella misura determinata dalle norme seguenti in rapporto all attività produttiva. Attività miste a prevalenza produttiva ma comprendenti anche funzioni commerciali e/o direzionali/terziarie. 2) Rapporto di copertura fondiario, inteso come rapporto tra la superficie coperta massima costruibile e la superficie fondiaria edificabile: 0,50 = 50%. 3) Rapporto o indice di utilizzazione fondiaria, inteso come rapporto tra la superficie lorda di pavimento (S.L.P) massima costruibile e la superficie fondiaria edificabile: 0,50 = 50%.
3 4) Rapporto tra la capacità edificatoria pertinente ciascuna destinazione d uso. Le destinazioni d uso commerciali o direzionali o comunque terziarie possono sfruttare fino al massimo del 5% della capacità edificatoria espressa dalla zona in termini di rapporto di copertura e di indice di utilizzazione fondiario. In caso di mancato o parziale utilizzo da parte delle destinazioni commerciali direzionali e terziarie la rimanente capacità edificatoria potrà essere sfruttata interamente, o fino a concorrenza del 100% della stessa, da parte delle destinazioni produttive. 5) Standards da reperire per l attuazione del Piano di Lottizzazione. 100% della superficie lorda di pavimento commerciale o direzionale o terziaria: 20% della superficie fondiaria edificabile pertinente gli insediamenti produttivi. Il 50% minimo degli standards deve essere obbligatoriamente destinato a parcheggio pubblico per le autovetture, e deve essere obbligatoriamente ceduto all interno del perimetro della lottizzazione. Come norma generale si prevede che la rimanente superficie possa essere monetizzata, pur precisando che nel Piano di Lottizzazione che genera la presente norma variata non è prevista alcuna monetizzazione. La norma rimane in sintonia con le norme già scritte nelle N.T.A. del P.R.G. e non è in contraddizione con il P.L. in
4 quanto quest ultimo rappresenta esclusivamente una delle possibilità progettuali consentite dalla norma generale. 6) Altezza massima degli edifici. ml.10,00 salvo documentate esigenze tecnologiche e/o derivanti dalla specifica attività o lavorazione. L altezza viene misurata all intradosso delle capriate portanti principali o del carro ponte ove esistente. 7) Numero piani fuori terra. Massimo due piani fuori terra per quanto riguarda le costruzioni ad uso commerciale o direzionale o terziario in genere. Massimo un piano fuori terra per quanto riguarda le costruzioni ad uso produttivo artigianale o industriale. 8) Distanza dalle strade. Per le strade demaniali (escluse le strade di lottizzazione) la distanza sarà definita ai sensi del D.Lgs. 285/92 e succ.mod. e int. (Nuovo codice della Strada) e relativo Regolamento di Attuazione. Per le strade di lottizzazione e le altre strade come quelle private, la distanza de osservare sarà: ml.5,00 dal ciglio stradale. 9) Distanza minima dagli altri confini: ml.5,00. 10) Distanza tra edifici ml.10,00 tra pareti finestrate. La variante introduce inoltre all interno del perimetro del P.L.4 la seguente nuova sottozona, con la relativa norma tecnica. DENOMINAZIONE: Zona destinata a parcheggio privato in edificabile. Destinazione e attività consentite: trasformazione del
5 suolo per parcheggi scoperti e formazione di attrezzature complementari all attività alla quale il parcheggio privato deve ritenersi pertinente (pese, colonnine carburanti, ecc.) P.L.5 La ridefinizione degli ambiti di pianificazione attuativa riduce la superficie del P.L.4 originario, che diventa P.L.5, con una nuova superficie territoriale di mq circa. Tutti gli altri indici già previsti dalla N.T.A. nella stesura originaria rimangono inalterati. Superficie territoriale mq ,00 Rapporto di copertura 50% Area a standard per attività commerciale, direzionale e terziario: 100% della superficie lorda di pavimento degli edifici previsti; di tale aree il 50% dovrà essere destinato a parcheggi Area a standard per attività artigianali: 10% della superficie fondiaria Altezza massima edifici ml. 6,00 Destinazione d'uso Artigianale Commerciale Direzionale Terziario Distanza dai confini: ml. 5 Distanza tra fabbricati: ml. 10 Distanza dalla strada comunale: ml. 10
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