Corso formativo avanzato La Coprogettazione fra ente pubblico e terzo settore

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1 Corso formativo avanzato La Coprogettazione fra ente pubblico e terzo settore

2 Premessa Sempre più frequentemente da parte di rappresentanti degli enti pubblici e dei soggetti del terzo settore sentiamo dire che, nei tempi difficili che stiamo vivendo, una parola chiave è la coprogettazione fra pubblico e privato sociale e anche osservatori e studiosi cominciano a proporre riflessioni e articoli che inquadrano lo sviluppo dei sistemi di welfare locali in una prospettiva di coprogettazione. Per coprogettazione tra enti pubblici e soggetti privati si intende una modalità di affidamento e gestione della realizzazione di iniziative e interventi sociali attraverso la costituzione di una partnership tra Pubblica Amministrazione e soggetti del privato sociale. Le esperienze di coprogettazione che vanno moltiplicandosi negli ultimi tempi, sono oggi sollecitate a sviluppare riflessioni e valutazioni sul nuovo modello di relazione pubblico-privato che lo strumento della coprogettazione porta con sé e il corso formativo proposto intende sviluppare tali riflessioni. Sia gli enti locali sia i soggetti del privato sociale si trovano, infatti, ad agire in una cornice che supera il tradizionale rapporto committente fornitore e che li interroga e li pone davanti a questioni sia relative al significato della coprogettazione, sia connesse alle modalità operative e interorganizzative e alle strategie relazionali da mettere in campo. Obiettivi del corso In questo quadro il percorso formativo proposto, rivolto congiuntamente a referenti dell ente pubblico e della cooperazione sociale, intende costituire uno spazio di confronto e scambio finalizzato a cercare delle risposte condivise ai seguenti interrogativi: 1. Quali gli scenari di sviluppo del welfare in Italia oggi e quale il ruolo della coprogettazione all interno di tali scenari? 2. Quali le caratteristiche della coprogettazione come strumento amministrativo? 3. Quale è il senso della coprogettazione tra pubblico e privato in ordine allo sviluppo di interventi sociali e come si può distribuire tra questi soggetti la responsabilità della realizzazione e dell efficacia degli interventi? 4. Quali sono gli oggetti e gli ambiti di intervento per i quali la coprogettazione può diventare uno strumento privilegiato e quali invece quelle aree di azione rispetto alle quali non è possibile o utile per l ente pubblico porsi in una relazione di partnership? 5. Quale può essere il grado di pre-definizione dell oggetto di intervento da parte dell ente pubblico che consenta di mantenere un equilibrio tra la necessità di individuare con il bando di gara, i soggetti più adeguati alla creazione della partnership e quali invece le questioni che è utile lasciare aperte così da renderle oggetto in una effettiva interazione progettuale di partenariato? 2

3 6. Quali sono i modelli di governance più adeguati a mantenere anche in corso di realizzazione del progetto una relazione di partenariato senza ricadere in una tradizionale relazione tra committente e fornitore? 7. Quali sono gli strumenti operativi e le soluzioni organizzative utili a mantenere tale equilibrio (ad es. il co-coordinamento pubblico-privato, la creazione di gruppi di lavoro misti, etc) pur all interno di un quadro in cui l Ente Locale si trova di fatto ad avere un potere decisionale differente dai propri partner, e dunque in un quadro di partnership asimmetrica? 8. Come rappresentare e gestire la dialettica interna ad un terzo settore composto da organizzazioni autonome e, su alcuni terreni anche concorrenti, che nelle coprogettazioni sono aggregate in ATI (associazioni temporanee di impresa) o Consorzi? 9. Come costruire linguaggi comuni e strategie condivise fra soggetti che provengono da culture organizzative diverse (ad esempio più strutturate e burocratiche quelle pubbliche e più spontaneistiche e, a volte, paternalistiche quelle del terzo settore)? Articolazione del percorso Il corso riprenderà i contenuti del testo di U. De Ambrogio e C. Guidetti La coprogettazione, esperienze di partnership fra pubblico e terzo settore di prossima pubblicazione presso Carocci, e sarà articolato in 3 giornate di 7 ore ciascuna, in coerenza con le premesse e gli obiettivi proposti i temi trattati durante il corso saranno i seguenti: 1. Gli scenari di sviluppo del welfare in Italia oggi 2. La coprogettazione come strumento amministrativo 3. La coprogettazione come metodo di costruzione di politiche pubbliche 4. Gli attori in campo nella coprogettazione: il soggetto pubblico e il terzo settore 5. Progettare in più partner: aspetti razionali ed emotivi 6. La partnership asimmetrica: caratteristiche della cultura organizzativa del terzo settore, caratteristiche della cultura organizzativa del settore pubblico 7. Metodi e tecniche di progettazione partecipata 8. La regia della co-progettazione: attenzioni metodologiche e sensibilità negoziali e relazionali 3

4 L articolazione di massima delle giornate sarà: Prima Giornata Presentazione percorso e partecipanti, raccolta di aspettative e contratto di aula Esercitazione sulle parole chiave Input teorico: lo stato di salute del welfare in Italia: evoluzione e involuzione, rischi legati al momento storico di crisi istituzionale e socio economica Input teorico: la coprogettazione ieri, oggi e domani riferimenti normativi e esperienze operative Dibattito Input teorico: La coprogettazione da un punto di vista amministrativo: potenzialità e ostacoli. Dibattito Seconda Giornata Terza Giornata Recupero dei lavori della giornata precedente Input teorico: progettare nel sociale oggi: approcci e tendenze in atto Esercitazione: che cosa ci succede quando progettiamo Elaborazione dell esercitazione e input teorico: progettare in più partner: aspetti razionali ed emotivi Riflessioni conclusive e chiusura della giornata Dibattito in gruppo: gli attori in campo: il soggetto pubblico e il terzo settore. Esercitazione in sottogruppi (ente pubblico e terzo settore): sveliamo i pregiudizi Elaborazione dell esercitazione, Input teorico: Caratteristiche della cultura organizzativa del terzo settore, caratteristiche della cultura organizzativa del settore pubblico Riflessioni conclusive e chiusura della giornata Recupero dei lavori della giornata precedente Input teorico: la regia della coprogettazione: attenzioni metodologiche e sensibilità negoziali e relazionali Suggestioni cinematografiche sulla negoziazione, esercitazione e dibattito Input teorico: dinamiche della negoziazione Le funzioni di regia della coprogettazione: elaborazione in gruppo Valutazione partecipata del percorso formativo e conclusione 4

5 Destinatari Il corso si rivolge congiuntamente a operatori e responsabili pubblici e del terzo settore che operano o intendono operare in progetti di coprogettazione. Considerando la metodologia di lavoro il n. massimo di partecipanti è di 20. Metodologia Dal punto di vista metodologico l intervento si propone come occasione di formazione avanzata, in quanto promuove confronto e apprendimento finalizzato al miglioramento dei comportamenti organizzativi e professionali e, di conseguenza, degli interventi erogati; sarà pertanto un occasione di riflessione e analisi che, partendo dalle situazioni professionali e dalle dimensioni e appartenenze organizzative, consentirà apprendimenti per una efficace costruzione ed implementazione di nuove modalità di lavoro. Durante il corso si alterneranno lezioni teoriche di aula a simulazioni, esercitazioni e riflessioni di gruppo partendo dalla realtà professionale dei partecipanti. In alcuni momenti si lavorerà in grande gruppo, in altri si lavorerà in momenti separati fra operatori pubblici e del terzo settore. Come si può dedurre dal programma le giornate saranno articolate fra contributi teorici, e momenti di esercitazione e di riflessione esperienziale. L intervento si realizzerà in 5 giornate di lavoro con momenti in doppia docenza. Organizzazione e Risorse Il percorso sarà condotto da: Ugo De Ambrogio Sociologo e Analista Transazionale Didatta e Supervisore in campo organizzativo, presidente dell Irs, docente di Progettazione sociale all Università di Milano Bicocca. Cecilia Guidetti Sociologa, formatrice e ricercatrice Irs, esperta in metodologie di progettazione e valutazione, redattrice di lombardiasociale.it Guido Ciceri Direttore generale di Sercop, esperto di gestione e organizzazione di servizi sociali 5