SONO PRODOTTE CON METODI DI RILIEVO TRADIZIONALI CARTE

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1 Come in tutti i tipi di disegno tecnico, anche il disegno del territorio è costituito da un insieme di tratti, rettilinei o curvilinei, che, seguendo opportune regole, descrivono graficamente gli oggetti (edifici, viabilità, idrografia, orografia ) La MAPPE fanno in genere riferimento a una rappresentazione semplificata per limitate estensioni di territorio (campo topografico), con rappresentazione generalmente a grande scala, in cui le misure eseguite nel rilievo vengono direttamente usate nella formazione della rappresentazione. SONO PRODOTTE CON METODI DI RILIEVO TRADIZIONALI Le CARTE sono utilizzate in generale per la rappresentazione in piccola scala, non è in questi casi possibile proiettare i punti direttamente sulla superficie piana, ma è necessaria l intermediazione di una superficie di riferimento, che semplifica al meglio la forma terreste, e che consente di istituire la corrispondenza tra punti della superficie fisica della Terra con quelli su un sistema cartesiano sul piano di rappresentazione attraverso relazioni matematiche SONO PRODOTTE DA RILIEVO AEROFOTOGRAMMETRICO, LIDAR O TELERILEVAMENTO 1

2 Rappresentazione naturale: quando gli oggetti possono essere rappresentati con la loro forma reale e con le dimensioni ridotte secondo il rapporto di scale. (prevalente nei disegni a GRANDE SCALA) Rappresentazione convenzionale: quando gli oggetti NON possono essere rappresentati con la loro forma reale e con le dimensioni ridotte secondo il rapporto di scala. Il problema viene risolto ricorrendo a SEGNI e ai SIMBOLI CONVENZIONALI. (descritti in apposite LEGENDE) Possono coesistere entrambe le tipolige di rappresentazione, in tal caso si parla di rappresentazione MISTA. Nel disegno CAD, la scala entra in gioco solo NELLA FASE DI STAMPA, mentre il disegno viene costruito utilizzando le misure reali degli oggetti (si disegna in scala 1:1), ne consegue che dello stesso disegno si possono produrre stampe aventi diversa scala, senza dover ridisegnare tutto. La SCALA di rappresentazione è il rapporto tra le misure grafiche sul disegno e le corrispondenti misure reali dell oggetto che rappresenta. Scale numeriche Scale grafiche Scale ticoniche SCALA TICONICA 2

3 SCALE NUMERICHE S=l/L=1/N S = scala del disegno l= distanza sulla rappresentazione grafica L= distanza sul terreno N= denominatore di scala carte geografiche: con scale minori di 1: carte corografiche: scale comprese fra 1: e 1: carte topografiche: scale comprese fra 1: e 1:500 mappe : scale fra 1:5.000 e 1:1.000 planimetrie: scale 1:500 e 1:200 Classificazione in base al valore piccole scale: da 1: a 1: scale medie: da 1: a 1:5.000 scale grandi: da 1:2.000 a 1:1.000 scale grandissime: da1:500 a 1:200 La scelta della scala di rappresentazione costituisce un momento importante nell ambito del rilievo, deve PRECEDERE qualsiasi altra operazione, in quanto CONDIZIONA le precisioni con le quali si eseguono le misure, e, soprattutto, la qualità e la quantità di informazioni contenute nel disegno finale 3

4 SCALE GRAFICHE Le deformazioni a cui è soggetto il foglio da disegno, dovute alla variazione delle condizioni ambientali, provocano errori rispetto all originaria lunghezza dei segmenti riportati. Per ovviare a questo problema vengono riportate sul disegno le scale grafiche. La scala grafica semplice è costituita da una barra sulla quale viene riportato un segmento corrispondente all unità di misura grafica. La lunghezza dei segmenti rappresentano le misure grafiche, mentre i numeri riportati rappresentano le misure reali. SCALE TICONICHE La scala ticonica, abbinata a un compasso, è un mezzo per facilitare l apprezzamento delle letture di lunghezze rettilinee sul disegno. Per rappresentare una scala ticonica bisogna tracciare inizialmente una semplice scala grafica con intervalli costanti (per esempio -1,0,1,2,3, ). A questo punto nello spazio delimitato tra -1 e 0 si tracciano 10 rette parallele ed equidistanti, in verticale e 10 rette parallele ed equidistanti in orizzontale, lungo tutta la nostra scala. A questo punto si unice il punto 0 con il punto 1, in modo da creare un triangolo rettangolo in 0 e così via per tutti gli altri punti. Per leggere la misura: si rileva con il compasso sulla carta la distanza da valutare. Si pone poi la punta del compasso su una divisione intera in modo che la seconda punta ricada sull appendice e si effettua la lettura. 4

5 L APPROSSIMAZIONE GRAFICA varia in relazione alla scala in cui è rappresentato un rilievo e all errore di graficismo ineliminabile sia nel disegno manuale sia nelle stampe a plotter Supponendo che un buon osservatore/disegnatore possa valutare o riportare mediante righello lunghezze dei segmenti fino a 1/5 di mm (0,2 mm); ne consegue che la minima distanza «d» reale riportabile su un disegno sarà pari a 0,2xN (con N denominatore di scala del disegno) N d (m) Questa incertezza di posizionamento è definita errore di graficismo. All atto del rilievo dobbiamo tenere conto che non tutti i particolari possono essere inseriti nel rilievo stesso, in quanto la loro dimensione deve superare la minima distanza apprezzabile sulla carta. Se immaginiamo di collegare sul disegno tutti i punti che giacciono alla stessa altezza (quota), si ottengono delle linee curve dette isoipse o curve di livello Per regolarizzare la rappresentazione altimetrica, le curve di livello sono scelte con un differenziale di quota uniforme detto equidistanza. Suddetto valore viene definito in base alle caratteristiche morfologiche del terreno e alla scala del disegno. Indicativamente l equidistanza può essere assunta come millesima parte del denominatore della scala. Esempio: scala 1: > equidistanza 2 m 5

6 I particolari topografici possono essere rappresentati sulla carta con: Segni naturali (quando la scala è sufficientemente grande) Segni convenzionali (quando la scala del disegno è medio piccola) Nella rappresentazione convenzionale, le dimensioni grafiche dell oggetto vengono dilatate rispetto alla scala del disegno allo scopo di renderlo facilmente riconoscibile IGM (Istituto Geografico Militare) e Agenzia del Territorio (Catasto), incaricati di produrre e conservare la cartografia nazionale ufficiale, stabiliscono norme da seguire nell impiego di segni convenzionali anche in relazione alla scala adottata. In ciascun comune amministrativo del territorio nazionale la mappa catastale è suddivisa in FOGLI I FOGLI sono numerati in modo progressivo per ogni comune e di norma hanno dimensioni 100x70 cm e sono in scala 1:2000 (1:1000 in zone fortemente abitate e 1:4.000 per zone scarsamente abitate) Il limite del foglio non è un tratto continuo ma segue l andamento delle particelle e il limite di confine comunale. Tutti i fogli sono orientati con il nord verso l alto Sui fogli vengono rappresentati planimetricamente le PARTICELLE CATASTALI (indicate con un numero progressivo riferito al foglio), CASE, STRADE, FIUMI, TERMINI DI CONFINE 6

7 LINEA CONTINUA E UNIFORME: vengono rappresentati i contorni delle particelle, e anche i limiti delle strade, dei corsi d acqua e delle altre aree rappresentate in mappa quando coincidono con confini territoriali o con limiti di foglio. LINEA TRATTEGGIATA: si disegnano le strade e i corsi d acqua diversi da quelli precedenti (strade private, fossi, i cui margini e sponde che non sono limiti di particella). E utilizzata anche nel caso di incontro e sovrapposizione di strade e corsi d acqua per indicare la continuità dell area sottostante; nonché nella rappresentazione di manufatti e fabbricati che sovrastano aree stradali o particelle diverse, per segnalare appunto l esistenza del manufatto. LINEA PUNTEGGIATA: si disegnano i limiti rilevabili di fabbricati, o sedi stradali e ferroviarie, o di fiumi e canali, sottostanti ad aree che vengono diversamente rappresentate in relazione alla natura e destinazione della loro superficie (interrati, gallerie ) 7

8 TERMINI DI PROPRIETA : sono rappresentati con Y (testa alta 1 mm e stelo 1 mm) TERMINI TERRITORIALI: sono rappresentati con un rombo (di diagonali 2,5 e 2 mm) su uno stelo di 0.5 mm TILDE (dimensioni 2x1 mm) si usa per collegare aree adiacenti sulle quali esistono identici diritti di proprietà e che costituiscono un unica particella nelle quali però si distinguono diverse porzioni (caso di fabbricati da collegare a aree adiacenti corrispondenti alle attinenze scoperte come piazzali, cortili per costruire un unica particella edilizia) UNIONE (lunghezza 3 mm larghezza tratto interno 2 mm) si usa per unire una particella contornata con linea continua con aree contornate con linea tratteggiata o puntinata. FRECCIA: si usa per indicare il senso di scorrimento delle acque nei fiumi, fossi e canali ANCORA: si usa per rappresentare le costruzioni galleggianti stabilmente collegate a punti fissi del suolo SEGNALE TRIGONOMETRICO: costituito da un triangolo equilatero di lato 2,5 mm con un vertice rivolto a nord disegnato in modo che il suo baricentro coincida con il vertice trigonometrico (pilastrino, picchetto, croce su roccia, asse di campanile ecc) 8

9 Nelle mappe costruite su supporti diversi dalla normale carta forte e nelle matrici trasparenti usate per la riproduzione, alcune campiture cromatiche sono sostituite da altri simboli convenzionali: SUPERFICI OCCUPATE DA ACQUA: campitura punteggiata (anziché azzurro chiaro) STRADE PUBBLICHE E VICINALI: maggiore marcatura dei cigli delle sedi stradali (anziché terra di Siena bruciata) EDIFICI: campitura a linee parallele distanti da 0,5 a 0,7 mm e condotte a 45 rispetto al fronte più lungo della particella (anziché carminio chiaro) RUDERI: tratteggio parziale a linee parallele distanti 0,5 mm e condotte a 45 rispetto al fronte più lungo della particella contro i limiti della superficie 9

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