IMPIANTI ELETTRICI QUADRI BT

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2 IMPIANTI ELETTRICI Al fine di aumentare il livello di sicurezza dell'intero impianto e di rispettare i limiti previsti per le condizioni di illuminamento nell'area oggetto di intervento è stata prevista l'installazione di un nuovo quadro elettrico, adeguatamente equipaggiato, e la rimozione degli impianti esistenti ed il successivo rifacimento, limitatamente alla zona denominata Spazio per Attività Nel progettare i nuovi impianti si è proceduto tenendo conto delle specifiche esigenze in relazione alla destinazione degli ambienti e nel rispetto delle normative di legge in vigore, ed in particolare: - D.M. 37/08, ex Legge 46/90; - Norme CEI; - Norme UNI; - Tabelle UNEL-CEI; - Raccomandazioni AIDI Le lavorazioni previste in progetto in conformità a quanto richiesto dalla committenza sono: - adeguamento quadro elettrico BT; - canalizzazione e linee elettriche; - apparecchi di comando e prese di energia; - illuminazione interna artificiale; - illuminazione di sicurezza. Le tipologie d'impianto previste sono: - dorsale distribuzione secondaria verso il locale oggetto degli interventi principali (spazio destinato per attività bambini) con conduttori di tipo N07G9/K isolato in PVC senza guaina protettiva, tramite canalina portacavi in PVC e tubazione in PVC RK/15 incassata o a vista sopra il controsoffitto; derivazioni distribuzione secondaria con conduttori tipo N07G9/K tramite tubazione in PVC RK/15 incassata o a vista sopra il controsoffitto; - apparecchi di comando e prese di energia del tipo universali e/o bipasso 10/16 A; - illuminazione con apparecchi del tipo lamellare da incasso a controsoffitto. QUADRI BT L impianto elettrico del plesso oggetto dell intervento è attualmente alimentato in BT dalla rete ENEL. A valle dei contatori c è il quadro elettrico generale esistente contenente l interruttore generale automatico magnetotermico ed interruttori del tipo automatico magnetotermico differenziale con corrente differenziale ad alta sensibilità Id = 0.03 A per le partenze delle utenze. L intervento prevede la sostituzione del quadro attuale con un nuovo centralino in materiale plastico isolante, la sostituzione dell interruttore generale automatico magnetotermico, il riutilizzo degli interruttori M.T.D. attualmente installati e l inserimento di alcuni interruttori automatici magnetotermici differenziali con corrente differenziale, ad alta sensibilità Id = 0.03, per separare le partenze verso il quadro cucina (attualmente alimentato presumibilmente dal circuito prese) e verso l alimentazione dei circuiti luce e prese dello spazio per attività bambini, oltre all inserimento di un circuito separato per la luce di sicurezza. Gli interruttori automatici sono stati scelti in modo da garantire la protezione dei cavi contro le correnti di sovraccarico e di corto circuito ed evitare interventi intempestivi; inoltre il loro potere di interruzione è stato scelto maggiore del massimo valore di corrente di corto circuito in corrispondenza del loro punto di installazione. L impianto è stato suddiviso in più circuiti in modo da facilitare l esercizio e limitare il disservizio (soprattutto nella zona oggetto dell intervento) causato da interventi per guasto o per manutenzione. Gli interruttori automatici sono stati scelti in modo da garantire la protezione dei cavi contro le correnti di sovraccarico e di corto circuito ed evitare interventi intempestivi ed inoltre il loro potere di interruzione è

3 stato scelto maggiore del massimo valore di corrente di corto circuito in corrispondenza del loro punto di installazione. CANALIZZAZIONE E LINEE ELETTRICHE Le sezioni dei conduttori, già scelte in prima approssimazione in funzione dei carichi presunti secondo le portate ammesse dalle tabelle CEI-UNEL, sono state sottoposte alle verifiche delle cadute di tensione, della sezione minima ammissibile e della tempestività di intervento. Per le linee dorsali e la distribuzione all interno degli ambienti sono stati previsti cavi flessibili antifiamma, tipo N07G9/K, non propaganti la fiamma (a norme CEI 20-35), non propaganti l incendio (a norme CEI II), a ridottissima emissione di fumi opachi e gas tossici e assenza di gas corrosivi (a norme CEI 20-37). Essi saranno posati in canalina portacavi in PVC autoestinguente ed in tubazione in PVC incassata o a vista sopra il controsoffitto. APPARECCHI DI COMANDO E PRESE DI ENERGIA Le nuove apparecchiature di comando e di utilizzazione inserite nell area di intervento principale (spazio per attività bambini) quali interruttori, pulsanti e prese a spina sono del tipo ad incasso con frutti di serie componibili, ad alveoli schermati, con placche frontali in resine sintetiche isolanti. ILLUMINAZIONE INTERNA Nel locale spazio per attività bambini il numero degli apparecchi illuminanti attualmente installati (n 6 da 2x36W FL montaggio a plafone fissati su controsoffitto) risulta insufficiente per i limiti fissati dalla normativa vigente. E stata quindi prevista l integrazione e la sostituzione con una diversa tipologia. Il numero dei centri luminosi e la potenza delle lampade previste sono stati determinati dall illuminamento medio richiesto dai singoli ambienti, tenendo conto delle raccomandazioni UNI EN e della pratica corrente allo scopo di garantire una buona visibilità. Gli apparecchi illuminanti previsti hanno cablaggio elettronico e sono provvisti di lampade ad alta efficienza luminosa. Essi sono da incasso a controsoffitto, modulari, avranno ottica dark light ad alveoli a doppia parabolicità in alluminio speculare. Nel locale sopradetto è stata inoltre prevista una illuminazione di sicurezza realizzata con apparecchi illuminanti provvisti di batterie ricaricabili al Ni-Cd con autonomia minima di 1 ora e tempo di ricarica massimo di 12 ore, che garantiranno un livello di illuminamento sufficiente a permettere l evacuazione in caso di emergenza. IMPIANTO DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO RADIANTE Nell'ottica di prevenire eventuali cause di infortuni per la presenza delle pareti dei radiatori, comunque obsoleti, si è ritenuto valido dotare lo spazio destinato alle attività un sistema di riscaldamento radiante a pavimento che si integrerà con quello tradizionale già esistente nel rimanente corpo di fabbrica. Il calcolo dell'impianto di riscaldamento a pavimento radiante ha tenuto conto prima di tutto del carico termico valutato nell'ambiente oggetto dell'intervento. Questo è risultato essere inferiore a 100 W/m 2, compatibile con i criteri di comfort ambientale riportati in letteratura, relativi agli impianti a soli pannelli radianti a pavimento; grazie a questo è stata esclusa la necessità di una integrazione mediante altre fonti di calore. Tale valutazione, mediante una ipotesi preliminare, ha permesso di stabilire la portata di fluido termovettore e di conseguenza il numero di tubi, per garantire una velocità del fluido non eccessiva. Successivamente sono stati scelti alcuni parametri costruttivi dell'impianto (spessore dell'isolante, spessore del massetto sopra i tubi, diametro e interasse di posa dei tubi, etc.) ed è stata fatta la verifica della potenza fornita dai pannelli, sotto queste condizioni di progetto. Mediante un processo iterativo sono stati configurati tali parametri fino all'ottenimento di una potenza termica fornita all'ambiente compatibile con il carico termico calcolato.

4 L'impianto viene di seguito descritto a partire dalla sua derivazione dall'impianto principale. VALVOLA DI ZONA La valvola di zona garantisce un flusso di acqua calda dalla caldaia all'interno del termoaccumulatore (puffer), fino al raggiungimento della temperatura di 60 C al suo interno. L'apertura della valvola sarà comandata da un termostato ad immersione situato vicino al punto di prelievo dell'acqua verso l'impianto a pavimento. TERMOACCUMULO Un serbatoio puffer di 300 litri servirà ad aumentare l'inerzia del sistema e soprattutto permetterà di disaccoppiare le temperature di mandata della caldaia da quella di entrata nell'impianto radiante. Il tratto di collegamento tra il puffer e il collettore sarà realizzato in rame del diametro adatto da garantire la portata d'acqua evidenziata nella relazione di calcolo. VALVOLA MISCELATRICE TERMOSTATICA In uscita dal puffer, prima dell'entrata nei pannelli radianti, questa valvola garantirà la temperatura voluta di entrata effettuando un parziale mescolamento con l'acqua in uscita dagli stessi pannelli radianti. L'organo dovrà permettere la regolazione della temperatura nel range C POMPA DI CIRCOLAZIONE Il circolatore dovrà essere in grado di fornire la portata indicata nella relazione di calcolo con la prevalenza di m.c.a. COLLETTORE Il collettore dovrà essere in ottone con un numero di attacchi sufficienti a soddisfare quanto esposto nella allegata relazione di calcolo, e dovrà essere dotato su ogni attacco di valvola di intercettazione e valvola di regolazione per il bilanciamento dell'impianto. TUBI RADIATORI Dovranno essere realizzati in polietilene reticolato, con barriera all'ossigeno in EVOH, avere una resistenza alla pressione di almeno 6 bar ed essere forniti in rotoli di lunghezza sufficiente a realizzare quanto indicato nell'allegata relazione di calcolo. PANNELLI ISOLATI A PAVIMENTO I tubi saranno posati su una base formata da pannelli isolanti che eviteranno la dispersione del calore verso il basso. Le caratteristiche geometriche e fisiche dei pannelli sono indicate nell'allegata relazione di calcolo MASSETTO Il massetto dovrà coprire i tubi per uno spessore indicato nella allegata relazione di calcolo e dovrà essere realizzato in calcestruzzo addizionato di apposito additivo fluidificante.

5 CALCOLI ILLUMINOTECNICI

6 Progetto Redattore Telefono Fax Disano 873 Comfort T8 - ottica speculare Disano 873 4*18 CEL-F EL bianco / Scheda tecnica apparecchio Emissione luminosa 1: Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: Emissione luminosa 1: Corpo: In lamiera di acciaio. Ottica dark light: Ad alveoli a doppia parabolicità, in alluminio speculare 99,99 antiriflesso ed antiridescente a bassissima luminanza con trattamento di PVD Verniciatura: Ad immersione per anaforesi con smalto acrilico bianco, stabilizzato ai raggi UV. Cablaggio: Interamente automatizzato con prove elettriche sul 100% della produzione. Alimentazione 230V/50Hz (CNR). Cavetto rigido sezione 0.50 mm2 e guaina di PVC-HT resistente a 90 secondo le norme CEI Connettore rapido +T con massima sezione dei conduttori ammessa 2.5 mm2. Equipaggiamento: Ottica fissata a scatto, resta agganciata con cordine anticaduta. Fusibile di protezione da 6,3A per le versioni 873 Forniti senza staffe per il montaggio direttamente in appoggio sui traversini. Nell eventuale installazione non in appoggio utilizzare le staffe acc Pagina 2

7 Progetto Redattore Telefono Fax Locale 1 / Riepilogo Altezza locale: m, Altezza di montaggio: m, Fattore di manutenzione: 0.80 Valori in Lux, Scala 1:137 Superficie [%] E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m Superficie utile / Pavimento Soffitto Pareti (4) / Superficie utile: Altezza: Reticolo: Zona margine: Distinta lampade m 64 x 64 Punti m UGR Longitudinale- Trasversale verso l'asse Parete sinistra lampade Parete inferiore (CIE, SHR = 0.25.) No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) (Lampada) [lm] (Lampadine) [lm] P [W] 1 12 Disano 873 Comfort T8 - ottica speculare Disano 873 4*18 CEL-F EL bianco (1.000) Potenza allacciata specifica: 7.80 W/m² = 2.41 W/m²/100 lx (Base: m²) Totale: Totale: Pagina 3

8 Progetto Redattore Telefono Fax Locale 1 / Lampade (planimetria) Scala 1 : 76 Distinta lampade No. Pezzo Denominazione 1 12 Disano 873 Comfort T8 - ottica speculare Disano 873 4*18 CEL-F EL bianco Pagina 4

9 Progetto Redattore Telefono Fax Locale 1 / Risultati illuminotecnici Flusso luminoso sferico: lm Potenza totale: W Fattore di manutenzione: 0.80 Zona margine: m Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale Superficie utile / / Pavimento Soffitto Parete Parete Parete Parete Regolarità sulla superficie utile E min / E m : (1:2) E min / E max : (1:2) UGR Longitudinale- Trasversale verso l'asse Parete sinistra lampade Parete inferiore (CIE, SHR = 0.25.) Potenza allacciata specifica: 7.80 W/m² = 2.41 W/m²/100 lx (Base: m²) Pagina 5

10 Progetto Redattore Telefono Fax Locale 1 / Rendering 3D Pagina 6

11 Progetto Redattore Telefono Fax Locale 1 / Superficie utile / Isolinee (E) Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (0.000 m, m, m) Valori in Lux, Scala 1 : 83 Reticolo: 64 x 64 Punti E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m E min / E max Pagina 7

12 Progetto Redattore Telefono Fax Locale 1 / Superficie utile / Livelli di grigio (E) Posizione della superficie nel locale: Punto contrassegnato: (0.000 m, m, m) Scala 1 : 90 Reticolo: 64 x 64 Punti E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m E min / E max Pagina 8

13 CALCOLI TERMICI

14 Calcolo dell'impianto di riscaldamento a pavimento radiante Il dimensionamento e la verifica dei terminali e dell'impianto di riscaldamento a pavimento radiante viene eseguito seguendo la seguente procedura: 1. verifica delle condizioni di benessere fisiologico, 2. verifica del flusso di calore emesso dai pannelli, 3. determinazione della portata, 4. determinazione della lunghezza dei tubi del pannello. Verifica delle condizioni di benessere fisiologico Per poter assicurare condizioni di benessere fisiologico, la potenza termica ceduta dal pannello non deve superare la potenza massima indicata di seguito indicata: q max = 100 W/m 2 in ambienti dove ci si sofferma in permanenza; q max = 150 W/m 2 in locali bagno, docce e piscine; q max = 175 W/m 2 in zone perimetrali o in locali dove si accede raramente. Nel nostro caso, il carico termico calcolato per la zona oggetto dell'intervento è pari a: Q = 4,62 kw t mentre la superficie della stessa zona è pari a: s = 110 m 2 da cui deriva un carico termico specifico pari a: q = 42,00 W/m 2 notevolmente inferiore ai limiti di comfort indicati in letteratura. Verifica del flusso di calore emesso dai pannelli Il flusso di calore verso l'alto emesso dal pannello viene calcolato mediante la formula: dove: Q flusso di calore verso l'alto emesso dal pannello, W S superficie coperta dal pannello, m 2 Δt media logaritmica fra la temperatura del fluido e la temperatura ambiente, C B fattore relativo alle caratteristiche del tubo, W/m 2 K F p fattore relativo alla resistenza termica del pavimento, adimensionale F I F m fattore relativo all'interasse dei tubi, adimensionale fattore relativo allo spessore del massetto sopra i tubi, adimensionale

15 F D fattore relativo al diametro esterno del tubo, adimensionale Più in dettaglio, il rapporto tra il flusso di calore e la superficie coperta dall'impianto viene indicata con q lim e deve essere confrontata con il valore del carico termico specifico, per verificare la possibilità dell'impianto di fornire il calore necessario alla copertura del carico termico. La media logaritmica è data dalla formula: Il fattore relativo alle caratteristiche del tubo si considera, per tubi con: - s t0 = 0,002 spessore, m - λt0 = 0,350 conducibilità termica, W/mK B = B0 = 6,7 W/m 2 K Il fattore relativo alla resistenza termica del pavimento può essere determinato mediante la tabella seguente il fattore relativo all'interasse dei tubi viene calcolato mediante le relazioni: dove I è l'interasse tra i tubi espresso in metri e il valore del fattore adimensionale A I deve essere desunto dalla seguente tabella in funzione del valore R P della resistenza termica del pavimento espressa in m 2 K/W:

16 Il fattore relativo allo spessore del massetto sopra i tubi viene calcolato mediante le relazioni: dove sm è lo spessore del massetto sopra i tubi e il fattore adimensionale A m deve essere desunto dalla tabella seguente in funzione della resistenza termica del pavimento e dell'interasse tra i tubi: per finire, il fattore relativo al diametro esterno del tubo viene calcolato mediante le relazioni: dove De è il diametro esterno del tubo espresso in metri e il fattore adimensionale AD deve essere desunto dalla tabella seguente in funzione della resistenza termica del pavimento e dell'interasse tra i tubi:

17 Il valore del flusso di calore emesso dai pannelli, nelle condizioni di progetto è pari a: q lim = 50,889 più che sufficiente a garantire la copertura del carico termico nelle ipotesi di progetto, che sono: t a 20 C t e 40 C t u 32 C R p 0,1 m 2 K/W conducibilità del massetto 1 W/mK I 0,20 m sm 0,027 m D e 0,021 m Determinazione della portata La portata d'acqua circolante all'interno dell'impianto viene determinata attraverso la relazione: dove Q t è il carico termico totale della zona oggetto dell'intervento in W t e è la temperatura di entrata del fluido termovettore all'interno dell'impianto in C t u è la temperatura di uscita del fluido termovettore dall'impianto in C G è la portata di fluido in l/h Nella determinazione preliminare della portata, si è assunta una differenza di temperatura tra ingresso e uscita del fluido pari a 8 C, per cui risulta una portata di fluido pari a: G = 498 l/h

18 suddivisa nei quattro pannelli che compongono l'impianto. Determinazione della lunghezza dei pannelli La determinazione della lunghezza dei pannelli viene fatta mediante la formula seguente: dove: L L a S I è la lunghezza del pannello in metri è la lunghezza di adduzione (andata e ritorno) fra il collettore e il pannello è la superficie coperta dal pannello in m è l'interasse del pannello Per il caso in esame, il collettore è posizionato al margine del vano oggetto dell'intervento, servito da 4 pannelli che si divideranno l'intero carico termico dell'impianto. La lunghezza di ogni pannello sarà quindi: L 1 =L 2 =L 3 =L 4 =138 m dove L 1, L, L, ed L sono le lunghezze dei quattro pannelli

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