1. GENESI, EVOLUZIONE E PROSPETTIVE FUTURE DEL D.LGS. 231/ FATTISPECIE DI REATO INDIVIDUATE NEL D.LGS. 231/2001

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2 1. GENESI, EVOLUZIONE E PROSPETTIVE FUTURE DEL D.LGS. 231/ Il Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n I reati Evoluzione normativa FATTISPECIE DI REATO INDIVIDUATE NEL D.LGS. 231/ Premessa Reati contro la Pubblica Amministrazione Premessa La figura del Pubblico Ufficiale L incaricato di Pubblico Servizio Malversazione a danno dello stato o dell Unione Europea (art. 316 bis c.p.) Delitti contro la personalità dello Stato (Legge 146 del 16 marzo 2006) Associazione per delinquere (Art. 416 c.p.) Associazione di tipo mafioso (Art. 416 bis c.p.) Associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri (Art. 291-quater D.P.R. 43/1973) Associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope (Art. 74, D.P.R. 309/1990) Reati contro la fede pubblica Falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato, previo concerto, di monete falsificate (art. 453 c.p.) Alterazione di monete (art. 454 c.p.) Spendita e introduzione nello Stato, senza concerto, di monete falsificate (art. 455 c.p.) Spendita di monete falsificate ricevute in buona fede (art. 457 c.p.) Falsificazione dei valori di bollo, introduzione nello Stato, acquisto, detenzione o messa in circolazione di valori di bollo falsificati (art. 459 c.p.) Contraffazione di carta filigranata in uso per la fabbricazione di carte di pubblico credito o di valori di bollo (art. 460 c.p.) Fabbricazione o detenzione di filigrane o di strumenti destinati alla falsificazione di monete, di valori di bollo o di carta filigranata (art. 461 c.p.) Uso di valori di bollo contraffatti o alterati (art. 464 c.p.) Reati societari False comunicazioni sociali (art c.c.) False comunicazioni sociali in danno della società, dei soci o dei creditori (art c.c.) IPSOA - D.Lgs. 231/2001: ambito di applicazione e modelli di controllo interno 9

3 2.5.3 Falsità nelle relazioni o nelle comunicazioni delle società di revisione (art c.c.) Impedito controllo (art comma 2, c.c.) Indebita restituzione dei conferimenti (art c.c.) Illegale ripartizione degli utili e delle riserve (art c.c.) Illecite operazioni sulle azioni o quote sociali o della società controllante (art c.c.) Operazioni in pregiudizio dei creditori (art c.c.) Omessa comunicazione del conflitto d interessi (art bis c.c.) Formazione fittizia del capitale (art c.c.) Indebita ripartizione dei beni sociali da parte dei liquidatori (art c.c.) Illecita influenza sull assemblea (art c.c.) Aggiotaggio (art c.c.) Ostacolo all esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza (art c.c., comma 1 e 2) Delitti in materia di terrorismo o di eversione dell ordine democratico Associazioni con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell ordine democratico (art. 270 bis c.p.) Attentato per finalità terroristiche o di eversione (art 280 c.p.) Sequestro di persona a scopo di terrorismo o di eversione (art. 289-bis c.p.) Delitti contro la personalità individuale Pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili (art. 583-bis c.p.) Riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù (art. 600 c.p.) Prostituzione minorile (art 600-bls c.p.) Pornografia minorile (art. 600-ter c.p.) Detenzione di materiale pornografico (art. 600-quater c.p.) Pornografia virtuale (art. 600-quater.1 c.p.) Iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile (art. 600-quinquies c.p.) Tratta di persone (art. 601 c.p.) Acquisto e alienazione di schiavi (art. 602 c.p.) Reati in materia di sicurezza del lavoro Omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commesse con la violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell igiene e della salute sul lavoro (art. 25-septies) Definizioni di lesioni grave e gravissima (art. 583 c.p.) Reati in materia di riciclaggio e ricettazione Ricettazione (art. 648 c.p.) Riciclaggio (art. 648-bis c.p.) Impiego di denaro, beni o altra utilità di provenienza illecita (art. 648-ter c.p.) Il sistema sanzionatorio Criteri di imputazione «oggettivi» IPSOA - D.Lgs. 231/2001: ambito di applicazione e modelli di controllo interno

4 Criteri di imputazione «soggettivi» Il sistema sanzionatorio IL MODELLO ORGANIZZATIVO INTERNO PREVISTO DA CONFINDUSTRIA 3.1. Generalità e scopo L individuazione dei rischi e protocolli L individuazione dei rischi e la definizione di rischio accettabile Passi operativi per la realizzazione di un sistema di gestione del rischio Le componenti (protocolli) di un sistema di controllo preventivo I principi di controllo Il Codice etico (o di comportamento) con riferimento ai reati ex D.Lgs. 231/2001 e il sistema disciplinare Introduzione Contenuti minimi del Codice etico in relazione ai reati dolosi Contenuti minimi del Codice etico in relazione ai reati colposi Sistema disciplinare e meccanismi sanzionatori L Organismo di Vigilanza Introduzione L individuazione dell Organismo di Vigilanza Utilizzo di strutture aziendali di controllo esistenti o costituzione di un organismo ad hoc Gli obblighi di informazione dell Organismo di Vigilanza L Organismo di Vigilanza nei gruppi di imprese Profili penali della responsabilità dell Organismo di Vigilanza Modelli Organizzativi e soglie dimensionali dell Ente Introduzione Implementazione del Modello Organizzativo LA GIURISPRUDENZA 4.1 L orientamento giurisprudenziale Caso di una multinazionale leader nel campo della tecnologia Il modello Caso di un gruppo operante nel settore della vigilanza Il modello Caso di una finanziaria italiana Il modello Caso di quattro società italiane operanti nel campo delle costruzioni e della gestione dei rifiuti Il modello Caso di due società di servizi Il modello IPSOA - D.Lgs. 231/2001: ambito di applicazione e modelli di controllo interno 11

5 5. L IMPLEMENTAZIONE DEI MODELLI ORGANIZZATIVI 5.1 Introduzione L implementazione dei Modelli Organizzativi Le tre fasi nel dettaglio Prima fase: analisi e disegno del modello di organizzazione, gestione e controllo Seconda fase: implementazione del modello e pianificazione delle attività di controllo Terza fase: attività di vigilanza e maintenance del Modello Casi pratici di progetti di implementazione Caso nel settore farmaceutico Caso nel settore assicurativo APPENDICE IPSOA - D.Lgs. 231/2001: ambito di applicazione e modelli di controllo interno

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