Scuola Nazionale di Formazione del Personale di Studio. Sede Formativa Jesi Dicembre 2014

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1 Scuola Nazionale di Formazione del Personale di Studio Sede Formativa Jesi Dicembre 2014

2 Formazione di Primo Livello per Personale di Studio Medico Corso Base Dario Bartolucci

3 Organizzazione delle Cure Primarie La Medicina Generale nel SSN e SSR Aspetti disciplinati dall ACN e dagli AIR Forme organizzative dello studio Medico Studio Singolo Forme Associative

4 Premessa I Saperi del MMG Attori coinvolti nelle Cure Primarie Domiciliarità e Residenzialità Modelli organizzativi in MG per l erogazione delle Cure Primarie Figure che affiancano il MMG nella sua attività: Collaboratore di Studio Infermiere Professionale Operatore delle Cure Primarie

5 Premessa La Medicina Generale/Medicina di Famiglia è una disciplina accademica e scientifica, con suoi contenuti educativi, di ricerca, le sue prove di efficacia, la sua attività clinica e una sua specificità orientata alle cure primarie

6 La Medina Generale ha sviluppato, nel corso di molti anni, una sua professionalità specifica, emersa dalla pratica, che si fonda su alcuni aspetti peculiari:

7 La MG è normalmente il luogo di primo contatto medico all'interno del SSN Fornisce un accesso diretto ed illimitato ai suoi utenti Si occupa di tutti i problemi di salute, indipendentemente da età, sesso e ogni altra caratteristica della persona Fa un utilizzo efficiente delle risorse sanitarie attraverso il coordinamento delle cure con gli altri professionisti presenti sul territorio ed agendo da interfaccia con gli specialisti

8 Sviluppa un approccio centrato sulla persona, orientato all'individuo, alla sua famiglia e alla sua comunità importanza del contesto Si basa su un processo di consultazione unico fondato sulla costruzione di una relazione duratura e protratta nel tempo attraverso una efficace comunicazione tra medico e paziente Ha il compito di erogare cure longitudinali e continue a seconda dei bisogni del paziente Prevede uno specifico processo decisionale determinato dalla prevalenza e incidenza delle malattie in quella precisa comunità

9 Gestisce contemporaneamente i problemi di salute sia acuti che cronici dei singoli pazienti Si occupa di malesseri che si presentano in modo aspecifico e ad uno stadio iniziale del loro sviluppo sintomi senza malattia Ha una responsabilità specifica della salute della comunità Si occupa dei problemi di salute nella loro dimensione fisica, psicologica, sociale, culturale ed esistenziale

10 Contribuisce a promuovere comportamenti e stili di vita sani attraverso strumenti educativi ed informativi adeguati Counseling Counseling Assumendo, se necessario, il ruolo di difensore dell'interesse dei pazienti Advocacy, non medicalizzazione Centratura sul paziente (spesso sulla persona sana) e non sulla patologia Presa in carico del paziente, nella sua globalità

11 Per decine di volte al giorno il MMG deve esercitare una flessibilità mentale, navigando tra banalità e malattie gravi, tra rischi ed incertezze

12 Il Medico di Famiglia o il Medico di Medicina Generale ha come marcatore specifico l approccio al paziente Bio-Psico-Sociale

13 I Saperi Specialisti Medicina Interna MMG

14 MMG: Sa poco di tutto Specialista: Sa tutto di poco

15 Attori coinvolti nelle Cure Primarie Medico di Medicina Generale Continuità Assistenziale / Guardia Medica Pediatra di Libera Scelta Medici del Distretto Specialisti Ambulatoriali Esterni Personale di Studio Infermieri del Territorio 118 (!?)

16 Altre Figure che intervengono nelle Cure Primarie Associazioni No Profit ANT, ect. Volontariato Assistenti sociali Assistenza domiciliare a persone sole: preparazione pasti, pulizie, ecc. Fanno capo ai Comuni, estrema disomogeneità in ambito regionale/nazionale

17 Organizzazione formale e organizzazione informale F.Valcanover 2004

18 Domiciliarità e Residenzialità delle cure Rappresentano una modalità di presa in carico dei pazienti Sviluppando un percorso alternativo al ricovero Ospedaliero Mantenendo il più possibile il cittadino al proprio domicilio

19 Lo Scenario Attuale: Assistenza Ospedaliera Sistema della Degenzialità Alto costo Fase acuta della patologia e ad alta complessità diagnostica Criterio della Intensività delle cure e delle procedure diagnostiche Assistenza Territoriale Sistema della Residenzialità Minor costo Fase cronica della patologia con necessità di monitoraggio, assistenza, prevenzione, riabilitazione e con maggiore attenzione alla persona Criterio della Estensività delle cure e dei percorsi clinico assistenziali

20 Intensività ed Estensività delle cure INTENSIVITÀ Modello: Olistico Oggetto: Evento Malattia Strategia: Attesa dell Evento,, orientata alla malattia, attraverso procedure clinico- diagnostiche Erogazione di: Prestazioni e Interventi (to cure) Obiettivo: Cura dell Acuzie ESTENSIVITÀ Modello: Bio-Psico Psico-Sociale Oggetto: Vita della Persone (salute, eventi morbosi, condizioni, ecc.) Strategia: : Medicina di Attesa Opportunità e di Iniziativa, (person oriented) Erogazione di: Processi Assistenziali di tutela della salute e prevenzione (to( care) Obiettivo: Risposta ai Bisogni Socio-Sanitari Sanitari

21 Domiciliarità delle cure A.D.P. Assistenza Domiciliare Programmata A.D.I. Assistenza Domiciliare Integrata

22 ASSISTENZA DOMICILIARE PROGRAMMATA L ADP è svolta assicurando, al domicilio del non ambulabile, la presenza periodica settimanale, quindicinale o mensile del medico in relazione alle eventuali esigenze del paziente per: Monitoraggio dello stato di salute dell'assistito; Controllo sulle condizioni igieniche e sul conforto ambientale e suggerimenti allo stesso e ai familiari; Tenuta di un diario clinico;

23 ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA L ADI è svolta assicurando al domicilio del paziente le prestazioni di: Medicina Generale Medicina Specialistica Infermieristiche domiciliari Riabilitazione Assistenza Sociale Aiuto domestico da parte dei familiari o del competente servizio delle Aziende

24 Il sistema della Residenzialità Strutture che permettono di prendersi cura di quei pazienti che non necessitano di un ricovero in Ospedale, ma che non possono essere seguiti, al meglio, presso il proprio domicilio Sistema per la gestione delle Patologie cronico- degenerative e dei bisogni Socio-Assistenziali dei pazienti Centrato sulla responsabilità clinica del settore delle Cure Primarie (Medico di Famiglia)

25 Sistema della residenzialità A.D.R. Assistenza Domiciliare Residenziale R.S.A. Residenza Sanitaria Assistenziale Residenze Protette Case di Riposo Ospedale di Comunità Country Hospital Hospice

26 Ospedale di Comunità Country Hospital Le strutture del Sistema Ospedaliero sono inadeguate per la gestione della cronicità. L Ospedale di Comunità è in grado di dare risposte più appropriate in termini di sostenibilità dei percorsi clinico-assistenziali e di luoghi di erogazione,, finalizzata a garantire livelli di uniformi di assistenza nel territorio.

27 Struttura gestita dai MMG per i loro pazienti Consente l assistenza alle persone e l esecuzione di procedure clinico- assistenziali per la gestione e/o il monitoraggio della cronicità Per quegli individui affetti da patologie cronico-degenerative momentaneamente scompensate o riacutizzate ed associate a rischio sociale

28 Hospice E una struttura residenziale per pazienti con neoplasie in fase avanzata/terminale, a rapida evoluzione, con prognosi infausta, nei quali ogni terapia finalizzata alla guarigione o alla stabilizzazione della patologia non è possibile né appropriata

29 Da sempre il Metodo Clinico della Medicina di Famiglia privilegia il paziente rispetto alla patologia La relazione in MG è un elemento che può modificare il vissuto di malattia del paziente In questa prospettiva la MG si propone come modello adatto a sostenere un programma di cure palliative basato sulla Strategia dell Accompagnamento Accompagnamento, a bassa tecnologia ed elevata componente relazionale

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32 Modelli organizzativi in MG per l erogazione delle Cure Primarie Medico Singolo Medicina di Associazione Medicina di Rete Medicina di Gruppo Equipes Territoriali, Team, USMG UTAP, Case della Salute, AFT, UCCP Cooperative

33 Medico Singolo Lo studio deve essere aperto per 5 giorni la settimana, preferibilmente dal lunedì al venerdì Apertura per almeno due fasce pomeridiane o mattutine alla settimana Secondo un orario congruo, non inferiore a: 5 ore settimanali fino a 500 assistiti 10 ore settimanali fino a 1000 assistiti 15 ore settimanali fino a 1500 assistiti

34 Medico Singolo

35 Medicina di Associazione Studi distribuiti sul territorio del distretto e non sono vincolati ad una sede unica Associati: da minimo 3 a massimo 10 Gli orari devono essere coordinati tra loro in modo da garantire un accesso di almeno 6 ore giornaliere, distribuite equamente tra mattino e pomeriggio La chiusura pomeridiana di uno degli studi della associazione non prima delle ore Nella giornata di sabato e nei giorni prefestivi deve essere assicurata la ricezione delle richieste di visite domiciliari

36 Medicina di Associazione

37 Medicina di Rete Gestione della scheda sanitaria individuale su supporto informatico comune Collegamento con sistemi informatici tali da consentire l accesso alle informazioni relative agli assistiti dei componenti l associazione

38 Medicina di Rete

39 Medicina di Gruppo Sede unica del gruppo articolata in più studi medici Possibilità che i singoli medici possano operare in altri studi del medesimo ambito, ma in orari aggiuntivi a quelli previsti Presenza nella sede di un numero di studi pari almeno alla metà dei medici componenti il gruppo

40 Medicina di Gruppo

41 Non possono effettuarsi variazioni di scelta all interno delle forme associative senza la preventiva accettazione da parte del Medico destinatario della nuova scelta

42 AFT Aggregazioni Funzionali Territoriali Forme organizzative Mono-Professionali che condividono: Obbiettivi Strumenti di valutazione della qualità assistenziale Linee Guida Audit Etc.

43 AFT

44 UCCP Unità Complesse di Cure Primarie Forme organizzative Multi-Professionali che erogano prestazioni assistenziali tramite il coordinamento e l integrazione dei professionisti delle cure primarie e del sociale, secondo modelli individuati dalle singole regioni.

45 UCCP Unità Complesse Cure Primarie Integrazione tra MMG, PLS, CA e Specialisti impegnati nelle CP consente di garantire ai cittadini servizi più efficienti In grado di risolvere il problema della frammentarietà delle cure e dell assistenza Realizzare una unitarietà di approccio ai loro bisogni Produrre in definitiva una maggiore qualità in Sanità

46 UCCP

47 La Tecnologia del MMG Otoscopio Oftalmoscopio Saturimetro Esami emato-chimici Ecg Holter Pressorio Spirometro Ecografo

48 Collaboratore di studio Gestione delle telefonate Gestione della sala d attesa Gestione dell agenda del Medico Accesso per appuntamento Filtro alle richieste dei pazienti Snellimento della Burocrazia Prenotazioni: Visite specialistiche, Accertamenti diagnostici, ecc.

49 Infermiere Professionale Peso, altezza, circonferenza vita Pressione Arteriosa Materiale informativo Medicazioni, iniezioni intramuscolari Vaccinazioni, Sottocutanee desensibilizzanti Endovenose, Fleboclisi stick, analisi Ecg Etc

50 Operatore delle Cure Primarie Peso, altezza, circonferenza vita Pressione Arteriosa Educazione sui percorsi Socio-Sanitari Materiale informativo Ecc

51 Compensi a quota variabile Collaboratore di Studio CdS Formato Marche Euro 3,5 Euro 0,5 Infermiere Professionale Euro 4,0 Operatore Cure Primarie????????

52 Organizzazione del Lavoro Medicina di Gruppo Personale di Studio Formato Accesso per appuntamento Medicina di Iniziativa Operatore Socio-Sanitario Infermiere Professionale Collegamento telematico

53 Organizzazione del Lavoro Ambulatori per Patologia: Diabete BPCO e ASMA Ipertensione Cardiopatia ischemica Obesità

54 Conclusioni 1 Gestire una patologia sul Territorio è economicamente più vantaggioso rispetto alla gestione in ambito Ospedaliero, con una percezione migliore da parte dei pazienti. Il Medico di Famiglia dovrà essere in grado di conciliare la necessità di salute dei cittadini con le risorse disponibili nelle diverse realtà regionali.

55 Conclusioni 2 Il MMG dovrà essere in grado di realizzare una corretta presa in carico dei bisogni complessi che necessitano di interventi multidisciplinari e multiprofessionali Garantire continuità dell assistenza dei pazienti con patologie croniche attraverso l Integrazione ed il Coordinamento dei percorsi di cura

56 Non possiamo continuare a cercare soluzioni Senza gli strumenti adatti

57

58 Grazie per l attenzione

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