INDICE E SOMMARIO 1. INTRODUZIONE STATO DI FATTO CARATTERISTICHE PLANIVOLUMETRICHE NORME DI RIFERIMENTO...
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2 INDICE E SOMMARIO 1. INTRODUZIONE STATO DI FATTO CARATTERISTICHE PLANIVOLUMETRICHE NORME DI RIFERIMENTO DISPOSIZIONI LEGISLATIVE RELATIVE AGLI IMPIANTI NORME TECNICHE MODIFICA IMPIANTO DI RISCALDAMENTO ADEGUAMENTO DEL LOCALE CENTRALE TERMICA IMPIANTO ADDUZIONE COMBUSTIBILE PREMESSA POTENZIALITÀ TERMICA IMPIANTO NORMATIVA TECNICA DI RIFERIMENTO LIMITAZIONE DELLA PRESSIONE DI ESERCIZIO PRESSIONI DI CALCOLO TRACCIATO DELLA CONDOTTA DISTANZE DI SICUREZZA DIMENSIONAMENTO DELLE CONDOTTE ACCESSORI UTILIZZATI NELLA CONDOTTA CRITERI DI ESECUZIONE LINEA INTERRATA LINEA FUORI TERRA: ESTERNO EDIFICIO LINEE INTERNE ALL EDIFICIO ORGANI DI SICUREZZA PROVA DI TENUTA LINEA GAS METANO VENTILAZIONI DEI LOCALI GENERALITÀ DOTT. PER. IND. CRIVELLARO MARTINO - PROGETTAZIONE IMPIANTI DI RISCALDAMENTO, CONDIZIONAMENTO, CERTIFICAZIONI E DIAGNOSI ENERGETICHE, PREVENZIONE INCENDI PAG.1/18
3 7.2 VENTILAZIONE LOCALE CALDAIA ESISTENTE VENTILAZIONE LOCALE CALDAIA PIANO VENTILAZIONE LOCALE CUCINA APERTURE DI AERAZIONE CAPPA DI ASPIRAZIONE PAG.2/18
4 1. INTRODUZIONE La seguente relazione tecnica ha per oggetto l adeguamento della Centrale Termica e la modifica di alcuni terminali interni presenti all interno del seguente progetto generale: Interventi di adeguamento alla prevenzione incendi alla scuola materna "Ss. Angeli Custodi" di Costabissara - con trova sede nel Comune di Costabissara in Provincia di Vicenza. Il progetto di cui sopra riguarda lo studio degli adeguamenti sia strutturali, sia impiantistici e delle attrezzature antincendio di un plesso scolastico costituito da: scuola materna - con nr. di 200 persone asilo nido - con nr. di 60 persone L edificio si sviluppa su n.2 piani fuori terra. Il locale Centrale Termica è esistente in locale dedicato al piano terra, posto entro la volumetria dell edificio, ma da esso costituito da proprie strutture di compartimentazione. La proprietà dell intera struttura è del Comune di Costabissara (VI) che ha sede in Piazza Vittorio Veneto, 29 a Costabissara (VI). Gli impianti tecnologici oggetto della presente relazione tecnica sono esistenti e saranno adeguati alle normative vigenti. Parti di essi saranno interamente realizzati in quanto mancanti. Gli impianti oggetto della presente relazione tecnica saranno i seguenti: adeguamento degli impianti idraulici all interno del locale Centrale Termica; adeguamento della rete gas metano esistente; nuovo impianto antincendio rete naspi; PAG.3/18
5 2. STATO DI FATTO 2.1 CARATTERISTICHE PLANIVOLUMETRICHE L edificio si sviluppa all interno della zona residenziale di Costabissara, nel Comune di Costabissara Provincia di Vicenza, con accesso da Via Dante Alighieri e dal retro da Via F. Petrarca ove è presente un parcheggio pubblico. L edificio è costituito da n.1 blocco edilizio, su edificio di tipo isolato, quindi senza contatti con altri edifici e si sviluppa su n.2 piani fuori terra, circondato interamente da giardini interni e da zone verdeggianti. I confini sono realizzati con rete metallica fissata a mura bassa in cemento altezza 0,5 m. L accesso avviene da portoncini pedonali e da portoni carrabili, da cui è possibile giungere l esterno dell edificio percorrendo gli ampi cortili esterni ad uso privato. L edificio in oggetto è classificato nel modo seguente : Tipo: Plesso scolastico scuola primaria ed asilo nido L edificio scolastico in oggetto avrà le seguenti caratteristiche tecniche: - Superficie calpestabile totale di 1.503, così suddivisi : Scuola Materna piano terra: 873 mq Scuola Materna piano 1 : 198 mq Sub. Tot mq Asilo nido - piano terra: 292 mq Locali in comune (cucina, direz, lavanderia) : 146 mq C.T. e garage : 36 mq Tot mq Il volume netto interno riscaldato risulta essere di circa mc. PAG.4/18
6 3. NORME DI RIFERIMENTO 3.1 DISPOSIZIONI LEGISLATIVE RELATIVE AGLI IMPIANTI Legge 10/91 e relativo regolamento di attuazione D.P.R n. 412 e D.P.R. n. 551 D.Lgs n. 192 del 19/08/2005 D.Lgs n. 311del 29/12/2006 (norme in materia di risparmio energetico); D.M. n.115 del 30/05/2008 D.P.R. n.59 del 02/04/2009: Regolamento di attuazione dell'articolo 4, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia (GU n. 132 del ) DLgs n.28 del 03/03/2011 : Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE. (11G0067) Legge n.37 del 22/01/2008 (ex Legge 46/90 e DPR 447/91) norme per la sicurezza degli impianti 3.2 NORME TECNICHE D.M Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi. UNI 7129 (ed. 2008) - Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione. UNI Impianti aeraulici ai fini del benessere. Ventilazione degli edifici residenziali. UNI EN Ventilazione per ambienti non residenziali UNI Impianti di alimentazione e distribuzione d acqua fredda e calda: Criteri di progettazione collaudo e gestione. UNI/TS Prestazioni energetiche degli edifici. Parte 1: Determinazione del fabbisogno di energia termica dell edificio per la climatizzazione estiva ed invernale. UNI/TS Prestazioni energetiche degli edifici. Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria. UNI/TS Prestazioni energetiche degli edifici. Parte 4: Utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione per climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria. PAG.5/18
7 UNI EN ISO Prestazioni energetiche degli edifici. Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento. UNI EN ISO Componenti ed elementi per edilizia - resistenza termica e trasmittanza termica UNI EN ISO Scambi di energia tra terreno ed edificio UNI EN ISO Ponti termici in edilizia - coefficiente di trasmissione lineica UNI EN ISO Coefficiente di perdita per trasmissione e ventilazione UNI EN ISO Prestazione igrotermica dei componenti e degli elementi per edilizia - temperatura superficiale interna per evitare l'umidità superficiale critica e condensazione interstiziale - metodo di calcolo UNI EN ISO Prestazione termica dei componenti per edilizia - caratteristiche termiche dinamiche - metodi di calcolo UNI EN ISO Trasmittanza termica dei componenti finestrati UNI Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici. UNI Materiali da costruzione. Conduttività termica e permeabilità al vapore. UNI Murature e solai. Valori della resistenza termica e metodo di calcolo. PAG.6/18
8 4. MODIFICA IMPIANTO DI RISCALDAMENTO Nella relazione presente verranno illustrate le scelte tecniche e progettuali che riguarderanno alcuni interventi all impianto di riscaldamento esistente, a servizio dell edificio in oggetto. Essi sono sostanzialmente la rimozione di un radiatore esistente posto su parete esterna, per la futura realizzazione di una nuova uscita di emergenza. Al suo posto verrà realizzato un nuovo radiatore di altezza superiore e posto sempre su parete esterna. 5. ADEGUAMENTO DEL LOCALE CENTRALE TERMICA Il generatore esistente è costituito da n.1 caldaia a basamento con bruciatore ad aria soffiata, posto in locale Centrale Termica dedicato. La caldaia sarà corredata di tutti i dispositivi di controllo, regolazione e di sicurezza. La caldaia risulta essere collegata ad apposito canale da fumo sub-orizzontale in acciaio inox AISI 316L, per immettersi poi in canna fumaria verticale esterna in laterizio, sfociante sopra la copertura dell edificio. L aria di combustione viene prelevata dal locale C.T. tramite griglie di aspirazione poste sulla porta di accesso al locale. PAG.7/18
9 6. IMPIANTO ADDUZIONE COMBUSTIBILE 6.1 PREMESSA L impianto adduzione gas metano, verrà adeguato alle normative vigenti con l installazione di valvole di intercettazione esterne all edificio, poste in prossimità dii locali serviti. Oltre a questo sarà interessato da installazione di rilevatori fughe gas nel solo locale cucina 6.2 POTENZIALITÀ TERMICA IMPIANTO La linea adduzione combustibile è esistente e si deriva dal vano contatori fino ad alimentare il locale Centrale Termica e gli altri utilizzatori. L uso del metano è limitato all alimentazione degli impianti sotto descritti: - locale Centrale Termica : 170 kw - Caldaia piano 1 : 25 kw - locale cucina : 90 kw 285 kw 6.3 NORMATIVA TECNICA DI RIFERIMENTO Per quanto concerne la progettazione della linea adduzione gas naturale dal vano contatori fino all utilizzatore, verranno seguite le indicazioni riportate nei seguenti riferimenti normativi : D.M Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi. Oltre a quanto sopra si sono verranno seguite le indicazioni riportate nei seguenti riferimenti normativi : UNI 9165 Reti di distribuzione del gas condotte con pressioni massime di esercizio minori o uguali a 5 bar. Progettazione, costruzione, collaudo, conduzione, manutenzione e risanamento. UNI 9860 Impianti di derivazione di utenza del gas - Progettazione, costruzione, collaudo, conduzione, manutenzione e risanamento. PAG.8/18
10 6.3.1 CLASSIFICAZIONE DEL GAS Il gas combustibile che verrà utilizzato per l alimentazione dell utilizzatore della presente relazione tecnica, è il seguente: Tipologia = gas metano Famiglia = seconda (gas naturali) Potere calorifico minimo = 39,1 MJ/m 3 (pari a W/m 3 ) Potere calorifico massimo = 54,7 MJ/m 3 (pari a W/m 3 ) 6.4 LIMITAZIONE DELLA PRESSIONE DI ESERCIZIO Tutte le apparecchiature di misurazione e di riduzione a monte del misuratore di pressione sono state progettate, installate e fornite dall ente erogante nel rispetto delle normative vigenti in materia. In particolare essendo tale impianto un impianto di derivazione d'utenza, sono stati installati a cura dell ente erogatore idonei sistemi di misura che, salvo eventuali specificità, sono stati progettati, costruiti, collaudati, eserciti e manutenuti in conformità alla norma UNI 9036 e alle norme in essa citate. Tali prescrizioni saranno atte ad assicurare che le pressioni massime di esercizio stabilite non vengano superate. 6.5 PRESSIONI DI CALCOLO Le pressioni in esercizio della rete in oggetto saranno le seguenti: Pe (= Pressione di esercizio) <= 0,04 bar PDM/MOP (= Pressione massima di esercizio) = 0,04 bar Da quanto sopra, che così come previsto dall art.0.1 del D.M. 16/04/2008, sarà appartenente quindi alla 7 specie (vedi UNI 9615). La pressione sarà sufficiente a fare funzionare l utilizzatore, che richiede una pressione minima di esercizio di 30 mbar. PAG.9/18
11 6.6 TRACCIATO DELLA CONDOTTA La condotta di alimentazione è esistente, le parti di nuova installazione sono state progettate, costruite, collaudate, esercite e manutenute secondo le disposizioni riportate alla sezione 1ª del D.M. 16/04/2008, con le eccezioni specifiche indicate nella norma UNI 9860 punto (impianti di derivazione d utenza). Pertanto seguendo le indicazioni riportate nelle normative sopra riportate, il tracciato della condotta è stato scelto in modo da evitare la vicinanza di opere, manufatti, cumuli di materiale ecc., che possano danneggiare la condotta stessa oppure creare pericoli nel caso di eventuali fughe di gas. Infatti il percorso della linea adduzione gas metano è interamente interrata su cortile esterno a cielo libero. Nei tratti fuori terra la condotta è stata opportunamente protetta contro eventuali danneggiamenti da azioni esterne. 6.7 DISTANZE DI SICUREZZA Per quanto concerne le distanze di sicurezza, si sono rispettati i parametri riportati nella Norma UNI 9165 e UNI Poiché la condotta di adduzione è appartenente alla 7 specie, non ci sono particolari prescrizioni da rispettare. 6.8 DIMENSIONAMENTO DELLE CONDOTTE Si evidenzia che i tubi, i raccordi, le valvole ed i pezzi speciali impiegati per la costruzione dei sistemi di distribuzione sono rispondenti alla norma UNI 9034 ed alle norme di prodotto in essa citate. Al fine di garantire un'adeguata sicurezza in termini di resistenza meccanica, le condotte sono state dimensionate secondo le prescrizioni riportate nella norma UNI Poiché nell impianto oggetto della presente relazione tecnica, si ha che P e inferiore alla P DM (vedi punto 6.5), i parametri principali utilizzati per la progettazione della linea stessa (riportati anche nella relazione tecnica allegata), saranno i seguenti: perdite di carico max consentite = 100 Pa (1,0 mbar) perdite di carico di calcolo = 100 Pa (1,0 mbar) velocità massima consentita = 5 m/sec velocità di calcolo = 5 m/sec PAG.10/18
12 6.9 ACCESSORI UTILIZZATI NELLA CONDOTTA GIUNTI ISOLANTI DIELETTRICI Anche se l intera linea interrata è stata prevista in PE, materiale non metallico, è stata prevista l installazione di giunti isolanti dielettrici ogni qualvolta la linea si porterà da fuori terra ad interrata per garantire una maggiore sicurezza, omologati UNI-CIG, costruiti secondo UNI (per diam<80mm) ed UNI (per diam>80mm) ORGANO DI RACCOLTA CONDENSE Considerata la lunghezza della linea intera e dell utilizzatore, l organo di raccolta condense è stato omesso in quanto già presente nel gruppo di misura previsto dall ente erogante, omologati UNI- CIG GIUNTI DI TRANSIZIONE Nei punti di collegamento tra condotte a differente materiale, quale acciaio e polietilene, sono stata prevista l installazione di giunti di transizione omologati UNI-CIG CRITERI DI ESECUZIONE GENERALITÀ La giunzione dei tubi, dei raccordi e degli accessori con cui è stato realizzato l impianto somno conformi a quanto riportato nella noma UNI ORGANO DI PRESA La linea adduzione gas metano è corredata di idoneo organo di presa che consenta la prova di tenuta della linea stessa in assenza di gas. L organo di presa non influirà sulla sezione di efflusso del gas nella condotta stradale LINEA INTERRATA Le linee interrate sono esistenti, e si derivano dal vano contatori posto ai confini della proprietà, e si attestano esternamente all edificio su cortile di pertinenza della scuola, fino a portarsi in prossimità del locale cucina e del locale Centrale Termica e del locale caldaietta posto al piano 1. Prima dell ingresso della linea adduzione gas metano nel locale C.T., della cucina e del locale caldaietta al piano 1, verrà realizzata la valvola di intercettazione generale su cassetta metallica posta fuori terra all esterno del locale servito. Dalla cassetta esterna di intercettazione la linea prosegue fino in prossimità al singolo apparecchio dove sarà collegata alla singola rampa gas. PAG.11/18
13 Nel vano contatore gas metano e subito dopo il giunto di transizione PE-ACCIAIO all esterno dell edificio saranno installati i giunti dielettrici, posti in vista fuori terra, a circa 30-60cm dal filo campagna. Il giunto di derivazione PE-ACCIAIO sarà posto interrato per la parte in PE e fuori terra per la parte in METALLO, quest ultimo opportunamente protetto da benda grassa. La linea interrata è stata realizzata con tubo in PE (Polietilene alta densità) UNI EN SDR 1 tipo S5, omologata per combustibili, posata su letto di sabbia lavata di spessore minimo 10cm, e ricoperta per altri 10cm di sabbia dello stesso tipo. A circa 30cm dalla generatrice superiore delle tubazioni sarà sistemato un nastro di segnalazione completo di tondino metallico. L interramento delle tubazioni, misurato fra la generatrice superiore della tubazione ed il livello del terreno, sarà non inferiore a 90cm (vedi prospetto 2 norma UNI 9860) LINEA FUORI TERRA: ESTERNO EDIFICIO La linea proseguirà attestata fuori terra, fissata alle pareti del locale servito, e sarà realizzata in acciaio UNI EN Serie media, installata a vista e saldamente ancorata tramite collari e tasselli in acciaio. Le derivazioni agli utilizzatori verranno realizzate anch esse con tubazione in acciaio UNI EN Serie media, completa di valvola di intercettazione manuale. Tutte le tubazioni saranno protette contro la corrosione, verniciate di colore giallo, e collocate in modo tale da non subire danneggiamenti dovuti ad urti. Eventuali tratti fuori terra non protetti, saranno protetti da eventuali danneggiamenti da azioni esterne mediante opportune protezioni metalliche. Tutte le tubazioni saranno protette contro la corrosione, verniciate di colore giallo, e collocate in modo tale da non subire danneggiamenti dovuti ad urti. Tutte le giunzioni saranno realizzate mediante saldatura o con filettature con tenuta a mezzo canapa con mastice. Nell attraversamento delle pareti esterne, la tubazione sarà inguainata e sigillata verso l esterno, con guaina metallica e sigillata con prodotto incombustibile e resistente alle alte temperatura 6.13 LINEE INTERNE ALL EDIFICIO All interno del locale ove è presente l apparecchio da servire, la linea prosegue fissata alle pareti del locale, realizzata in acciaio UNI EN Serie media, installata a vista e saldamente ancorata tramite collari e tasselli in acciaio. Le derivazioni al generatore di calore verranno realizzate anch esse con tubazione in acciaio UNI EN Serie media, completa di valvola di intercettazione manuale. Tutte le tubazioni saranno protette contro la corrosione, verniciate di colore giallo, e collocate in modo tale da non subire danneggiamenti dovuti ad urti. Eventuali tratti fuori terra non protetti, PAG.12/18
14 saranno protetti da eventuali danneggiamenti da azioni esterne mediante opportune protezioni metalliche. Tutte le giunzioni saranno realizzate mediante saldatura o con filettature con tenuta a mezzo canapa con mastice ORGANI DI SICUREZZA La linea adduzione gas metano sarà intercettata con valvola manuale omologata per combustibili, posta in posizione visibile e facilmente raggiungibile, esterna al locale C.T. ed al locale mensa. Sulla linea principale del gas metano, all ingresso della stessa all interno dell edificio, sarà prevista l intercettazione generale con valvola manuale, posta in cassetta metallica interna, areata verso l esterno, posta in posizione facilmente accessibile e visibile. Ogni apparecchio sarà dotato di propria valvola di intercettazione facilmente raggiungibile, e indicata da apposito cartello PROVA DI TENUTA LINEA GAS METANO La prova di tenuta sarà effettuata dall installatore, adottando tutti gli accorgimenti tecnici necessari per l esecuzione in condizione di sicurezza e secondo specifica normativa UNI CIG. La prova sarà realizzata con aria fino al raggiungimento della pressione di 1bar per un tempo di attesa di 30 minuti, in cui si sarà effettuata una prima lettura mediante manometro omologato. La prova quindi sarà protratta per un tempo di circa 24h, senza che al termine si siano verificate cadute di pressione rispetto alla lettura iniziale. Di tale prova è stato redatto Verbale di collaudo firmato dall installatore. PAG.13/18
15 7. VENTILAZIONI DEI LOCALI 7.1 GENERALITÀ I locali dove sono installati apparecchi a gas saranno provvisti di aperture di ventilazione su parete esterna, prive di occlusioni od impedimenti al regolare afflusso d aria esterna. Inoltre, ove manchino i condotti di evacuazione dei prodotti della combustione, oltre che all immissione dell aria comburente, sarà necessario l evacuazione dell aria viziata. Le aperture di ventilazione devono avere sezione libera totale di passaggio di almeno 10cmq per ogni kw di portata termica installata, essere situate ad una quota prossima al pavimento ed essere protetta con griglia metallica. 7.2 VENTILAZIONE LOCALE CALDAIA ESISTENTE La caldaia installata risulta essere del tipo a camera pressurizzata tipo B, con prelievo dell aria comburente direttamente dal locale Centrale Termica. Seguendo le indicazioni del D.M. 12/04/1996 la superficie libera di aerazione [S] non deve essere inferiore a (per locali fuori terra): S > Q x 10cmq S > 170 kw x 10cmq = cmq Il locale è stato realizzato internamente alla volumetria dell edificio, la superficie di aerazione sarà portata a cmq, così come indicato nel D.M punto Tali aperture di ventilazione saranno protette da griglie metalliche. PAG.14/18
16 7.3 VENTILAZIONE LOCALE CALDAIA PIANO 1 La caldaia installata risulta essere del tipo a camera stagna tipo C, con prelievo dell aria comburente direttamente dall esterno, mediante apposito condotto metallico. Così come indicato nella norma UNI 7129, la superficie di aerazione non dovrà essere inferiore a 100 cmq. 7.4 VENTILAZIONE LOCALE CUCINA 7.5 APERTURE DI AERAZIONE Seguendo le indicazioni del D.M. 12/04/1996 la superficie libera di aerazione [S] non deve essere inferiore a (per locali fuori terra): S > Q x 10 cmq S > 90 kw x 10 cmq = 900 cmq Oltre a quanto sopra indicato, si sono verificati anche le indicazioni riportate nella Norma UNI- 8723, la quale indica che nei locali dove sono installate apparecchiature a gas, essi devono essere aerati durante il funzionamento con afflusso d'aria, sia per le combustione del gas, sia per il ricambio d'aria (ventilazione). L'afflusso d aria non deve essere minore di quello risultante dalla formula seguente: Q > 35 * P dove: Q è la portata di aria, in m3/h; P è la potenza nominale installata, in kw. Da quanto sopra si è calcolata la portata dell aria di afflusso pari a: Q > 35 * 90 = mc/h La velocità dell'aria in prossimità degli apparecchi installati non deve recare disturbo agli operatori. Una velocità di 2,5-3,0 m/sec si ritiene soddisfacente. Da quanto sopra si è calcolata la superficie di aerazione pari a: S = Q[ mc/ h] = v[ m/sec]* [ mc / h] 2,5[ m / sec]*3600 = 0,35 mq Le aperture per l'afflusso dell'aria nei locali, ricavate su pareti esterne, avranno le caratteristiche seguenti: a) Saranno situate in posizione tale da non creare corti circuiti nel flusso d'aria; PAG.15/18
17 b) Saranno realizzate in modo che non possano essere ostruite ed essere protette con griglie aventi una sezione netta delle maglie di circa 1 cm 2 ; c) per gli impianti per GPL, almeno 1/5 della superficie d'aereazione naturale dovrà essere ricavata a quota pavimento (non applicato in quanto alimentati a gas metano di rete). Nel locale cucina saranno realizzate nr.2 ventilazioni aventi superficie totale di 0,2 mq cad.na. 7.6 CAPPA DI ASPIRAZIONE Gli apparecchi di cottura con produzione di vapori da cucina (piano di cottura, cuoci pasta, friggitrice, etc) saranno dotati di un sistema di evacuazione che consentirà l'aspirazione di un volume almeno uguale a 1 m 3 di fumi per ogni kw di potenza assorbita dagli apparecchi ad esso asserviti. Pertanto da quanto sopra, le cappe di aspirazione avranno le seguenti portate d aria: nr.1 piano cottura 6F : 38 kw x 1 mc/h = 38 mc/h nr.1 piano cottura 4F : 22,5 kw x 1 mc/h = 22 mc/h nr.1 pentola 60 Lt. : 14 kw x 1 mc/h = 14 mc/h nr.1 apparecchi vari : 15 kw x 1 mc/h = 15 mc/h All interno del locale cucina saranno seguite le seguenti indicazioni: - Non sarà consentito il funzionamento di sistemi a evacuazione forzata in uno stesso locale ove si trovino apparecchiature collegate e tiraggio naturale. - Non sarà consentito immettere in un camino, al quale siano collegate altre utenze, i fumi provenienti da un sistemi di evacuazione forzata. - Le cappe o dispositivi similari saranno costruiti in materiale incombustibile e dotati di filtri per grassi e di dispositivi per la raccolta delle eventuali condense. I collegamenti fra apparecchi di utilizzazione e canne fumarie saranno rispondenti ai requisiti seguenti. - Avere per tutta la lunghezza una sezione non minore di quella dell'attacco del tubo di scarico dell'apparecchio. - Avere sopra all'interruttore di tiraggio o, nel caso di una cappa, sopra al foro di questa. un tratto verticale di lunghezza non minore di 3 diametri. - Avere per tutto il loro percorso un andamento ascensionale con pendenza minime del 2%. PAG.16/18
18 - Non avere angoli minori di Essere e tenuta e di materiale adatto a resistere ai prodotti della combustione ed alle loro eventuali condensazioni. - Non avere dispositivi di regolazione (serrande). - Essere inseriti nella canna fumarie ad un'altezza di almeno 50 cm dalla base di questa. - Non sporgere all'interno della canna fumaria, ma arrestarsi prima della faccia interna di questa. - Ricevere lo scarico de un solo apparecchio di utilizzazione; è ammessa l'eccezione di collettori per apparecchi similari situati nello stesso ambiente con rispetto delle prescrizioni seguenti: a) avere sopra l'interruttore di tiraggio di ogni apparecchio un tratto verticale di lunghezza non minore di 5 diametri; b) avere il collettore con una sezione di area almeno pari alla somma delle aree necessarie per i tiraggi degli apparecchi collegati a monte. - Essere forniti di interruttore di tiraggio statico qualora l'apparecchio non ne sia già provvisto. I collegamenti diretti fra il condotto di scarico degli apparecchi e l'atmosfera esterna devono ricevere lo scarico da un solo apparecchio e devono rispondere ai requisiti indicati nei punti precedenti. Essi devono essere eseguiti rispettando le regole seguenti. - Il tratto orizzontale di uscita non deve arrestarsi a filo della faccia esterna della parete, bensì sporgere per una lunghezza di almeno 3 diametri - Il tratto orizzontale di uscita non deve attraversare qualsiasi intercapedine esistente nella parete. se non opportunamente inguainato. - AI termine del tratto orizzontale di uscita deve essere applicato uno dei dispositivi seguenti: a) un tratto di tubo verticale collegato al tratto orizzontale mediante un gomito a 90, di altezza tale che la distanza tra lo sbocco all'atmosfera e la base della cappa o dell'interruttore di tiraggio sovrastante l'apparecchio di utilizzazione sia di almeno 1,5 m. Lo sbocco deve essere protetto da uno speciale dispositivo antivento che elimini la formazione di correnti contrarie e l'entrata di acqua piovana. b) un aspiratore statico costituito da un tubo verticale innestalo a T sul tratto orizzontale e di dimensioni tali che le due ali abbiano une altezza di almeno 3 diametri e lo sbocco superiore sovrasti di almeno 1 m la base dalla cappa o dell'interruttore di tiraggio sovrastante l'apparecchio. La sommità dei suddetti dispositivi deve distare da eventuali solette sporgenti dal filo del muro esterno almeno 2 m PAG.17/18
19 c) particolari dispositivi sui tubi di scarico sempre che gli stessi consentano la perfetta evacuazione dei prodotti della combustione, in qualsiasi condizione e contemporaneamente impediscano, in caso di loro alterato funzionamento, il verificarsi di condizioni pericolose. d) La parte orizzontale del collegamento deve essere ridotta al minimo indispensabile. e) Gli impianti e gli apparecchi elettrici devono essere conformi alle norme CEI vigenti. Data,. Il Tecnico :. (Timbro e Firma) Crivellaro per. ind. Martino PAG.18/18
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