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Michela Grande
7 anni fa
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1 Riqualificazione di Via Tito Speri, Piazza Don Andrea Beltrami, Piazza Filippo Maria Beltrami PREMESSA DOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE La presente relazione viene redatta ai sensi dell articolo 15, commi 5,6 e 7 del D.P.R. 207/2010. DESCRIZIONE L elevato livello di degrado del fondo stradale, la collocazione strategica sotto il profilo viabilistico ma anche l importanza storica che riveste l ambito di intervento della presente relazione, ha indotto l Amministrazione ha provvedere alla riqualificazione e valorizzazione della porzione di centro storico che comprende la Via Tito Speri, la Piazza Don Andrea Beltrami e la Piazza Filippo Maria Beltrami. Come detto l ambito oggetto dell intervento è posto nella porzione nord del centro storico del capoluogo della città ed è caratterizzato dalla presenza di importanti emergenze storiche di valenza monumentale quali la Collegiata di Sant Ambrogio, risalente al 960 d.c., mentre il campanile è del XIII secolo, che è costituita da tre navate e presenta una pianta longitudinale e una facciata a capanna. Nel corso dei secoli è stata rimaneggiata più volte, infatti presenta diversi stili: nella facciata troviamo tracce dell'impianto romanico originario, mentre le cappelle che si aprono dalle due navate laterali sono in stile barocco. Affiancata alla colleggiata in Piazza Don Andrea Beltrami troviamo il Battistero con rustico portico cinquecentesco.

2 All inizio della Via Tito Speri, proprio all incrocio con la Via Matteotti e la Via Tiro a Segno troviamo la Porta Romana o Porta della Valle, costruita intorno al 1100 d.c., è quanto resta delle cinque porte che conducevano in Omegna in età medievale: Maggiore, Salera, Segnara, Castello, Valle. Da questa porta partiva una strada che conduceva in Valle Strona, attraverso il Ponte Antico. Nell immaginario culturale omegnese l area in oggetto è anche e soprattutto nota come piazza dal tram. Infatti la Piazza Beltrami dal 1913 era il capolinea della nota tramvia INTRA-OMEGNA, rimasta in esercizio fino al 18 ottobre del 1946 e poi sostituita dal trasporto pubblico su gomma ancora oggi in funzione.

3 FINALITA DELL OPERA /OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE L intervento programmato dall Amministrazione Comunale è finalizzato alla riqualificazione degli spazi pubblici con l obiettivo di garantire la migliore fruibilità veicolare, in quanto condizione imprescindibile nello scenario viabilistico omegnese, ma anche migliorare la fruibilità pedonale e soprattutto la valorizzazione complessiva dell area caratterizzata dalla presenza di edifici di interesse storico-culturali, anche in un ottica di rilancio turistico della città. TIPOLOGIA DELL INTERVENTO E LIMITI ECONOMICI La proposta progettuale dovrà incidere sull assetto funzionale della mobilità veicolare, delle aree pedonali e della razionalizzazione delle aree di sosta, individuando soluzioni architettoniche per la riqualificazione urbana e ambientale degli spazi, con particolare riferimento alle diverse caratterizzazioni degli spazi in termini di pavimentazioni, di arredi, attrezzature e

4 sistemazioni a verde. Particolare attenzione andrà prestata all ecosostenibilità dell intervento complessivo. Tutte le scelte dovranno essere operate in coerenza con il quadro di riferimento e con l obbiettivo di valorizzare la qualità complessiva dei luoghi e secondo gli indirizzi della Amministrazione Comunale di seguito indicati: A) Via Tito Speri 1. riqualificazione del piano viario 2. rifacimento dei sottoservizi (esclusi dal quadro economico in quanto ad opera degli enti gestori) 3. formazione di due marciapiedi ai lati della via 4. individuazione di soluzioni progettuali che valorizzino l intorno della porta romana. 5. Riqualificazione dell illuminazione pubblica con elementi di valorizzazione delle emergenze architettoniche. B) Piazza Don Andrea Beltrami 1. individuazione di soluzioni progettuali che valorizzino il sagrato della Colleggiata di Sant Ambrogio, anche attraverso l eliminazione dei parcheggi e l introduzione di elementi di arredo urbano. 2. Riqualificazione dell illuminazione pubblica con elementi di valorizzazione delle emergenze architettoniche. C) Piazza Filippo Maria Beltrami 1. riqualificazione generale della piazza come spazio viabilistico e di fruizione pedonale identificando soluzioni progettuali che valorizzino la Collegiata 2. rifacimento dei sottoservizi (esclusi dal quadro economico in quanto ad opera degli enti gestori) 3. identificazione di appositi spazi per occupazioni sia permanenti che temporanee (dehors di bar e ristoranti) 4. razionalizzazione dei parcheggi destinati alla sosta dei veicoli ed al carico e scarico e alla sosta dei taxi 5. valorizzazione dell area per la fermata degli autobus di linea 6. valorizzazione della parte terminale della Via Cavallotti (zona semafori) 7. soluzione progettuale per lo snodo Via De Angeli-Via Tito Speri-Piazza Beltrami. 8. riqualificazione dell illuminazione pubblica con elementi di valorizzazione delle emergenze architettoniche. La progettazione dovrà essere sviluppata tenendo conto di due lotti: 1 lotto Via Tito Speri-Piazza Don Andrea Beltrami 2 lotto Piazza Filippo Maria Beltrami.

5 L importo complessivo dell intervento è fissato in Euro ,00 così suddiviso: 1 lotto Via Tito Speri-Piazza Don Andrea Beltrami ,00 2 lotto Piazza Filippo Maria Beltrami ,00 I due lotti dovranno essere funzionali tali da essere realizzati in tempi diversi. La suddivisione dei lotti non è vincolante purché ciascuno sia funzionale e l importo complessivo di ognuno venga mantenuto nei limiti indicati. VINCOLI L ambito oggetto del concorso di progettazione risulta vincolato: a) quale bene culturale ai sensi del combinato disposto di cui all art. 10 c.1 c.4 lett.g) del D.lgs 42/2004 e s.m.i.; b) quale bene paesaggistico ai sensi della Legge 1497/39 e del D.lgs 42/2004 e s.m.i.. CONFORMITA URBANISTICA DELL OPERA Trattandosi di riqualificazione e valorizzazione di spazi pubblici gli interventi risultano conformi allo strumento urbanistico vigente (PRG).

6 RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Il responsabile del procedimento è l Ing. Roberto Polo Dirigente del Servizio Tecnico Territoriale.

7 QUADRO ECONOMICO DI PROGETTO a1) importo lavori 1 lotto ,00 a2) importo lavori 2 lotto ,00 a2) oneri per la sicurezza ,00 a3) Totale lavori ,00 b) Somme a disposizione della stazione appaltante b3) allacciamenti ai pubblici servizi 1.000,00 b4) imprevisti 1.415,07 b7) spese tecniche esterne - progettazione preliminare 7.196,00 progettazione definitiva ,00 progettazione esecutiva ,00 direzione dei lavori ,00 contributi previdenziali 3.451,44 totale spese tecniche esterne , ,44 b7bis) fondo per incentivo ex art. 92 comma 5 D.lgs. 163/ ,00 b9-10) spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc ,00 b12) IVA su a3+b1 10,0% ,00 IVA su b7 22,0% ,49 IVA su b ,0% 800,00 parziale ,00 Totale costo realizzazione ,00

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