Gestione delle Emergenze nelle RSA

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1 Emergenzaaa! Gestione delle Emergenze nelle RSA Intervento a cura di: Milano, 31 gennaio 2013

2 Progetto: Obiettivi 1. Valutare le modalità di gestione delle emergenze nelle RSA milanesi. 2. Promuovere un efficace gestione delle emergenze secondo quanto indicato dalle normative vigenti e dalle Linee Guida disponibili.

3 Progetto: Metodologia e strumenti Indagine su 46 RSA presenti nel territorio dell ASL Milano 1) Sopralluogo (Check list): MISURE DI TIPO TECNICO e STRUTTURALE MISURE DI TIPO ORGANIZZATIVO E GESTIONALE

4 Progetto: Metodologia e strumenti 2) Analisi documentale (Check list): PIANIFICAZIONE E ANALISI DELLE EMERGENZE ORGANIZZAZIONE E PROCEDURE FORMAZIONE, INFORMAZIONE E ADDESTRAMENTO MISURE TECNICHE DI PROTEZIONE ANTINCENDIO

5 Progetto: Metodologia Indagine 3. Analisi documentale: dei DVR dei Piani d Emergenza degli Attestati di formazione addetti

6 Risultati indagine Le strutture oggetto della verifica presentano nel complesso una gestione delle emergenze rispondente alla normativa vigente Applicazione delle fondamentali regole di Prevenzione Incendi Possesso del C.P.I. Redazione di un Piano d Emergenza Ma

7 Risultati indagine le RSA analizzate attuano una gestione delle emergenze che presenta diverse criticità

8 Criticità I piani d emergenza sono spesso prolissi e poco operativi o, in alternativa, scarsamente dettagliati. La tipologia ed il numero di procedure redatte per affrontare l emergenza (in alcuni casi un unica procedura applicata per tutti gli eventi) non tengono conto della realtà specifica dei reparti.

9 Criticità Le figure addette talvolta non hanno consapevolezza del loro ruolo e responsabilità conseguente. Gli operatori non sempre hanno conoscenza della presenza in turno dei colleghi addetti al pronto intervento, dei coordinatori delle emergenze ecc., e delle modalità di attivazione della squadra. Il soggetto coordinatore dell emergenze è variabile a seconda dei turni lavorativi (confusione).

10 Criticità Numero addetti per turno non sufficienti per una gestione dell emergenza di rapida evoluzione. Inadeguatezza del sistema di comunicazione (eccessiva complessità del messaggio e della catena d allertamento). Segnaletica insufficiente o incoerente.

11 Violazioni riscontrate Squadra d emergenza Non istituita Addetti non ancora formati Presenza degli Addetti non garantita in ogni turno lavorativo

12 Violazioni riscontrate Uscite d emergenza e vie d esodo Ingombre e/o non agibili

13 Violazioni riscontrate Prova d evacuazione Non effettuata Altre criticità associate sono: le prove d evacuazione vengono effettuate prevalentemente con buona disponibilità di personale; senza coinvolgimento degli ospiti; non sempre viene redatto un documento dettagliato di descrizione e analisi delle prove d evacuazione.

14 Proposte di miglioramento I piani devono essere concisi, operativi, per quanto possibile privi di ambiguità (ricorrere all uso di flow charts per evidenziare un ordine temporale delle operazioni) e possono validamente tenere conto...

15 LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE NELLE RSA a cura di Giovanni PIANOSI (ASL di Milano) con la collaborazione di Sonia BIANCHI (ASP Golgi Redaelli) Linee d indirizzo per la valutazione delle emergenze e per l elaborazione dei loro piani di gestione

16 Proposte di miglioramento Un emergenza si affronta tanto più efficacemente quanto più sono chiari i ruoli di chi la deve gestire e se viene ben definita la catena di comando

17 Proposte di miglioramento Al fine di garantire una reale applicazione delle misure di prevenzione e protezione è importante: 1. individuare ruoli e funzioni in relazione alla tipologia di emergenze prese in considerazione;

18 Proposte di miglioramento 2. individuare la catena di comando e la tempistica d attivazione;

19 Proposte di miglioramento è importante: 3. individuare meccanismi che assicurino la presenza e l operatività della catena di comando in modo da garantire in assenza di un attore anche la sua sostituzione.

20 Proposte di miglioramento sull informazione generalizzata E indispensabile garantire costantemente la diffusione dell informazione (es. elenco aggiornato) dei soggetti chiave attivabili in tempo reale: 1. Addetti ai compiti operativi (per es. manutenzione impianti, vigilanza, addetti all emergenza ecc.)

21 Proposte di miglioramento 2. Addetti a compiti decisionali (per es. direzione generale, direzione sanitaria, direzione tecnica ecc.) inoltre: verificare la loro presenza in turno e la loro tempestiva reperibilità individuando quali mezzi necessitano per attivarle.

22 Proposte di miglioramento sulla Formazione specifica È opportuno preparare a gestire un eventuale evacuazione il maggior numero possibile di operatori, in particolare tutti coloro che sono addetti all assistenza degli ospiti. Effettuare una corretta informazione, formazione ed addestramento degli operatori mirata, sulla realtà specifica, e a chi deve fare e cosa.

23 Proposte di miglioramento Effettuare un certo numero di esercitazioni in tempi relativamente ravvicinati, fino ad acquisire una buona operatività (l esercitazioni periodiche servono a far acquisire dei veri e propri automatismi). Verificare l efficacia del processo di formazione degli addetti.

24 Proposte di miglioramento sull eventuale Evacuazione Da non sottovalutare la ricognizione, l eventuale potenziamento e la costante verifica della manutenzione delle dotazioni di ausili per la movimentazione dei pazienti.

25 Ulteriori documenti di sostegno per la valutazione e la Gestione delle Emergenze:

26 Decreto Regione Lombardia n del 15 marzo 2012 La Direzione generale Sanità della Regione Lombardia ha approvato le Linee d indirizzo per la redazione del piano d emergenza nelle strutture sanitarie elaborate dal laboratorio Ruolo del Servizio di Prevenzione e Protezione nel comparto sanità nel rispetto delle procedure previste dal Piano regionale per la promozione della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro.

27 GRAZIE PER L ATTENZIONE

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