L altare per la cerimonia

Transcript

1 L altare per la cerimonia Domenica 11 settembre 2011 si è celebrata nella Casa di Roma la Santa Messa nell Anniversario della morte di Margherita Polidori, Fondatrice dell Opera Piccolo Seminario del Cuore di Gesù e di Maria. Alla presenza di amici e fedeli, il celebrante Don Gabriel Cornea ha ricordato nell Omelia alcuni aspetti della vita della Fondatrice. Riportiamo qui di seguito l Omelia. Omelia di Don Gabriel Fratelli e Sorelle, Dicevamo prima, siamo nella casa di Margherita. Nella casa dell Opera del Piccolo Seminario del Sacro Cuore di Gesù e di Maria; non perché non conosciamo o non ci siamo mai imbattuti in queste difficoltà, però, vedete, a tutto quello che ci può succedere, ci può capitare nella nostra vita, a tutto c è un rimedio, e se il Signore è con noi chi sarà contro di noi? Se il Signore non costruisce la casa, invano faticano i costruttori. Quando nel 54 Gesù parlò a Margherita, gli disse queste parole: Questa è l opera di Dio!. Questa è l opera di Dio! Quello che tu farai, quello che tu compierai, devi sapere, che è l opera di Dio. Io ti seguirò, ti benedirò, starò vicino a te., e prosegue Margherita: Ho dovuto subito subire difficoltà e calunnie, ma Gesù viene sempre a sorreggermi perché io non venga mai meno alla sua opera. Fratelli e sorelle, quante volte ci capita anche a noi, nella nostra vita, di sentire proprio la mano di Dio, di toccare quella mano quell aiuto che Dio compie nelle nostre vite. Ecco, questa è l opera di Dio, questa è l opera di Margherita questa è l Opera, dove Dio ha compiuto veramente. Vedete fratelli carissimi, ritorniamo alle parole di prima: se il Signore non costruisce la casa, invano faticano i costruttori. E questa suora viene mandata a Roma perché doveva compiere l opera di Dio. Senza 1

2 soldi, senza niente; e domanda a Gesù: io non ho niente, come posso fare tutto quello che Tu mi chiedi? Ti manderò la Provvidenza. Ti manderò la provvidenza. E infatti è stato così, il Signore gli ha mandato, a Margherita, tante buone persone, che non soltanto l hanno aiutata con tanti buoni consigli, ma l hanno aiutata concretamente. L hanno aiutata per costruire una casa per poter dare sollievo, per consolare quelle anime, quei ragazzi, quelle fanciulle, quelle persone, che cercavano tranquillità; cercavano una parola di conforto, cercavano una parola di speranza; cercavano una parola che consolava che spingeva ad andare avanti. Don Gabriel durante l Omelia Però fratelli e sorelle sappiamo quanto è difficile fare il bene. Non gli mancano a Margherita quelli della sua famiglia, quelli dei quali lei si doveva fidare, quelli che la dovevano aiutare spiritualmente, per cui sapete a che mi riferisco. Ecco anche da parte degli uomini di Chiesa per invidia, e per gelosia, perché Margherita una donna piccola con animo grande e generoso compiva l Opera di Dio. E allora la nostra povertà umana ci fa, ci rende, ci trasforma certe volte in delle, possiamo dire bestie, forse non è troppo forte questa parola; però comunque Margherita ha guardato avanti, è rimasta fino alla fine unita al Signore. Il Signore l ha ricompensata, gli ha dato quella giusta ricompensa alla quale noi crediamo. Perché se restiamo alle parole che Gesù ci dice: Quando avete dato soltanto un bicchiere d acqua nel mio nome, avrete la giusta ricompensa. Quanti bicchieri d acqua, quanto bene ha seminato Margherita nella sua vita!. Fratelli carissimi il bene è stato tanto. Il Vangelo ci parla anche del grano che cresce insieme alla zizzania, però Gesù ci ha detto di non sradicarla di lasciarla crescere insieme, la zizzania insieme al grano, perché alla fine sarà lui a sradicarla sarà lui a bruciarla; ecco come ci consola Gesù, ecco le Sue parole che sono Via, che sono Verità e che sono Vita; che ci danno speranza, che ci danno sollievo che ci spingono ad affrontare anche noi le difficoltà per poter guardare verso il Cielo, per poter guardare verso la Croce, per poterlo aiutare a portare la Croce. Quando noi aiutiamo Gesù a portare la sua Croce Lui aiuta noi, quando noi ci vogliamo allontanare dalla sua Croce non troviamo più Gesù, non è più accanto a noi perché Gesù è vicino alla sua Croce per primo, per farci capire come si sale il Calvario, per farci capire come si soffre che significa la nostra sofferenza vicina alla Sua sofferenza. Con la nostra sofferenza unita alla sua possiamo salvarci, possiamo salvare anche tante anime di tanti nostri fratelli. Allora fratelli e sorelle il bene vince sempre, siamo chiamati anche noi, non soltanto a voler bene a quest Opera ma anche ad aiutarla, aiutarla perché questa Opera deve andare avanti, questa Opera come già avviene tuttora, è una casa aperta a tutti, è una casa dove lo spirito di Margherita è presente, dove Margherita è viva, dove sulle orme di Margherita, Mirella e Maria Rosa ci attendono con le braccia allargate ci accolgono, ci ospitano; sentiamo anche noi quel calore che aveva Margherita per tutti quelli che bussavano alla sua porta. Ringraziamo il Buon Gesù della Sua presenza in mezzo a noi, ringraziamo il Buon Gesù per i doni che ci dà nella nostra vita in modo particolare per la Sua Divina Provvidenza che penso non si fa attendere per nessuno. Sia Lodato Gesù Cristo. 2

3 Al termine della celebrazione Eucaristica Don Gabriel Cornea (a destra) e Don Antonio Pacilio Concelebrante, salutano, prima della benedizione finale, i presenti. Presentiamo di seguito il saluto di Don Antonio all Assemblea Ricordando la Festa che celebriamo della Domenica del Signore, è la festa della Resurrezione, è la festa della Vita, ricordando anche oggi, l Anniversario della nascita al Cielo di Margherita, vogliamo ricordarla Lì alla presenza del Signore. Che prega e intercede per noi. E ricordare il suo esempio luminoso che, da una margherita del prato risplende agli occhi di Dio per la sua umiltà, per il suo nascondimento per la sua semplicità e per la sua purezza angelica. E così guardando a lei che si è incamminata in questo cammino di santità, vogliamo anche noi imitare le sue virtù nell essere delle piccole margherite nel Giardino di Dio, per risplendere delle stesse Virtù di Dio perché coloro che ci guarderanno non vedranno una margherita in un prato sperduto, ma potranno contemplare in quella piccola margherita la grandezza dell Amore di Dio. Brevi cenni storico biografici della fondatrice. - Il 6 settembre 1990 cinque giorni prima di morire diceva alle Consorelle: Io vi guardo dal Paradiso, e Gesù vi aiuterà.. - L 11 settembre 1990 muore alle ore Muore santamente dopo un agonia di 20 ore e mezza all età di 87 anni: Non piangete per me, io vi sarò sempre vicina.. Segue il foglietto liturgico che ha accompagnato la celebrazione Eucaristica. 3

4 OPERA PICCOLO SEMINARIO DEI CUORI DI GESÙ E DI MARIA CASA DI ROMA ROMA - Via di Selva Nera, Tel/Fax info@operapiccoloseminario.it CELEBRAZIONE EUCARISTICA ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI MARGHERITA POLIDORI Grado della Celebrazione: DOMENICA DOMENICA 11 SETTEMBRE 2011 Colore Liturgico: VERDE Ricordiamo oggi l anniversario della nascita al Cielo della nostra sorella Margherita Polidori, fondatrice dell Opera Piccolo Seminario e, sublime esempio di fedeltà al Signore Gesù Cristo. La Santa Messa è celebrata dal Sacerdote Don Gabriel Cornea, e Don Antonio Pacilio alla presenza di fedeli e amici dell Opera. Chiesa tutta riunita da Dio nello Spirito Santo, per promuovere la partecipazione attiva di tutti noi a un così grande sacramento: la Santissima Eucaristia. Adorata, amata e venerata da Margherita Polidori con fede ferma, e grande offerta di se alla maestà infinita di Dio Padre onnipotente. Suor Mirella Pinese Quante volte devo perdonare? Buon senso, opportunità, giustizia umana sono termini insufficienti per comprendere adeguatamente la morale cristiana; e non solo perché Cristo è venuto a perfezionare la legge. Occhio per occhio e dente per dente, come fu detto agli antichi è una norma che Cristo, nella sua autorità di legislatore supremo, dichiara superata. Ma c è qualche cosa di più. Dopo la morte redentiva di Cristo l uomo si trova in una situazione nuova: l uomo è un perdonato. Il debito gli è stato rimesso, la sua condanna cancellata. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore, perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio (2Cor 5,21). Il Padre ormai ci vede in Cristo: figli giustificati. Il mio peccato può ancora indebolire il mio rapporto filiale con il Padre, ma non può eliminarlo. Più che dal suo peccato l uomo è determinato dal perdono infinitamente misericordioso di Dio: Il peccato dell uomo è un pugno di sabbia - così san Serafino di Sarov - la misericordia divina un mare sconfinato. La miseria umana s immerge nell accoglienza purificatrice di Dio. Se questa è la novità portata da Cristo, anche il perdono umano deve adeguarsi ai parametri divini: Siate misericordiosi come misericordioso è il Padre vostro (Lc 6,36). Se il Padre guarda l uomo come perdonato in Cristo, io non lo posso guardare come un condannato. Se il Padre ci accoglie in Cristo così come siamo per trasfigurarci in lui, l accoglienza benevola diventa un bisogno della vita, una beatitudine. La comunità cristiana non pretende di essere una società di perfetti, ma vuole essere un luogo di perdono, una società di perdonati che ogni giorno gusta la gioia della benevolenza paterna e desidera renderla manifesta nel perdono reciproco. ANTIFONA D'INGRESSO Da, o Signore, la pace a coloro che sperano in te; i tuoi profeti siano trovati degni di fede; ascolta la preghiera dei tuoi fedeli e del tuo popolo, Israele. (cfr. Sir 36,15-16) ATTO PENITENZIALE 4

5 GLORIA COLLETTA O Dio, che hai creato e governi l universo, fa che sperimentiamo la potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Oppure: O Dio di giustizia e di amore, che perdoni a noi se perdoniamo ai nostri fratelli, crea in noi un cuore nuovo a immagine del tuo Figlio, un cuore sempre più grande di ogni offesa, per ricordare al mondo come tu ci ami. Per il nostro Signore Gesù Cristo... A - AMEN PRIMA LETTURA Sir Perdona l offesa al tuo prossimo e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati. DAL LIBRO DEL SIRACIDE Rancore e ira sono cose orribili, e il peccatore le porta dentro. Chi si vendica subirà la vendetta del Signore, il quale tiene sempre presenti i suoi peccati. Perdona l offesa al tuo prossimo e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati. Un uomo che resta in collera verso un altro uomo, come può chiedere la guarigione al Signore? Lui che non ha misericordia per l uomo suo simile, come può supplicare per i propri peccati? Se lui, che è soltanto carne, conserva rancore, come può ottenere il perdono di Dio? Chi espierà per i suoi peccati? Ricordati della fine e smetti di odiare, della dissoluzione e della morte e resta fedele ai comandamenti. Ricorda i precetti e non odiare il prossimo, l alleanza dell Altissimo e dimentica gli errori altrui. Parola di Dio A RENDIAMO GRAZIE A DIO. SALMO RESPONSORALE Sal 102 Benedici il Signore, anima mia,quanto è in me benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tutti i suoi benefici. Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità, salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia. Non è in lite per sempre, non rimane adirato in eterno. Non ci tratta secondo i nostri peccati e non ci ripaga secondo le nostre colpe. Perché quanto il cielo è alto sulla terra, così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono; quanto dista l oriente dall occidente, così egli allontana da noi le nostre colpe. SECONDA LETTURA Rm Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore. DALLA LETTERA DI SAN PAOLO APOSTOLO AI ROMANI Fratelli, nessuno di noi vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, perché se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore. Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi. Parola di Dio A RENDIAMO GRAZIE A DIO. CANTO AL VANGELO (Gv 13,34) Alleluia, alleluia. Vi do un comandamento nuovo dice il Signore: come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Alleluia. 5

6 VANGELO Mt Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. + Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito. Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: Restituisci quello che devi!. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: Abbi pazienza con me e ti restituirò. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito. Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto. Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello». Parola del Signore A LODE A TE O CRISTO. PROFESSIONE DI FEDE PREGHIERA DEI FEDELI Cristo, il santo dei santi, ha operato tra l'incomprensione e le opposizioni. Chiediamo con fiducia al Padre di non lasciarci intimorire dalle opposizioni e dalle difficoltà, ma di testimoniare con coraggio la nostra fede, preghiamo dicendo: 1 - Per la Chiesa: perché con la luce di Cristo sia faro che illumina il cammino di vita di ogni uomo. 2 - Per il Papa perché con l ausilio dello Spirito Santo sia Pastore premuroso ed efficace per la guida del gregge del Signore. 3 Per i Sacerdoti, perché assistiti dall Amore del Signore Gesù, trovino sempre la forza di portare a compimento la missione a cui sono stati chiamati. 4 Per l Opera del Piccolo Seminario, affinché il Signore, generoso e provvido invii nuove anime volenterose e disponibili alla Sua volontà. 5 Per noi qui presenti, perché il Signore ascolti la voce dei nostri cuori e ci conceda la Sua infinita Misericordia. 6

7 O Padre nostro e nostro Signore, ti presentiamo con piena confidenza le necessità di tutti gli uomini e il nostro sforzo di costruire una società più umana: vieni a salvarci con la tua grazia onnipotente perché ci accostiamo al tuo Cristo, perfetto sacrificio per i secoli eterni. A - AMEN PREGHIERA SULLE OFFERTE Accogli con bontà, Signore, i doni e le preghiere del tuo popolo, e ciò che ognuno offre in Tuo onore giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore. ANTIFONA DI COMUNIONE Quanto è preziosa la tua misericordia, o Dio! Gli uomini si rifugiano all ombra delle tue ali. (Sal 36,8) Oppure: Il calice della benedizione che noi benediciamo è comunione con il sangue di Cristo; e il pane che spezziamo è comunione con il corpo di Cristo. (1Cor 10,16) Oppure: Il Padre mio non perdonerà a voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello. (Mt 18,35) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE La potenza di questo sacramento, o Padre, ci pervada corpo e anima, perché non prevalga in noi il nostro sentimento, ma l azione del tuo Spirito Santo. Per Cristo nostro Signore. A AMEN IL PERDONO NELL ARTE Guercino Il figliol prodigo Donatello - La Madonna del Perdono IL SANTO PADRE CI DICE: Ogni volta quindi che vi accostate all altare per la Celebrazione eucaristica, si apra il vostro animo al perdono e alla riconciliazione fraterna, pronti ad accettare le scuse di quanti vi hanno ferito e pronti, a vostra volta, a perdonare. (Messa nella Cattedrale di Albano, 21 settembre 2008) 7