Comune di Ragogna Provincia di Udine

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1 Comune di Ragogna Provincia di Udine VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE ANNO 2015 N del Reg. Delibere OGGETTO: IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA SUI TERRENI AGRICOLI IN COMUNE DI RAGOGNA - ADOZIONE ATTO DI INDIRIZZO IN COERENZA ALLE NORME DELLO STATUTO DEL CONTRIBUENTE L'anno 2015, il giorno 04 del mese di febbraio alle ore nella sala comunale si è riunita la Giunta Comunale. Fatto l'appello nominale risultano: CONCIL Alma Sindaco presente PIDUTTI Adriano Vice Sindaco presente MARCUZZI Elena Agnese Assessore assente PASCOLI Marco Assessore presente BOSARI Pietro Assessore presente DAFFARRA Mirco Assessore presente Partecipa il Segretario Comunale dott.sandro MICHELIZZA che svolge le funzioni di segretario verbalizzante, avvalendosi della collaborazione degli uffici. Constatato il numero degli intervenuti, assume la presidenza il Sig. CONCIL Alma nella sua qualità di Sindaco che mette in discussione l'argomento segnato in oggetto, e su questo, la Giunta Comunale adotta la seguente deliberazione:

2 OGGETTO: IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA SUI TERRENI AGRICOLI IN COMUNE DI RAGOGNA - ADOZIONE ATTO DI INDIRIZZO IN COERENZA ALLE NORME DELLO STATUTO DEL CONTRIBUENTE LA GIUNTA COMUNALE RICHIAMATI gli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 e l'art. 13 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, che istituiscono e disciplinano l'imposta municipale propria; l'art. 9, comma 8, del citato decreto legislativo n. 23 del 2011 il quale stabilisce che all'imposta municipale propria si applica, tra l'altro, l'esenzione di cui all'art. 7, comma 1, lettera h), del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, recante disposizioni in materia di imposta comunale sugli immobili, in base al quale sono esenti i terreni agricoli ricadenti in aree montane o di collina delimitate ai sensi dell'art. 15 della legge 27 dicembre 1977, n. 984; l'art. 4, comma 5-bis, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito dalla legge 26 aprile 2012, n. 44, come modificato dal comma 2 dell'art. 22 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, in base al quale si disponeva che, con decreto di natura non regolamentare, fossero individuati i comuni nei quali, a decorrere dall'anno di imposta 2014, si applica l'esenzione di cui alla lettera h) del comma 1 dell'art. 7 del decreto legislativo n. 504 del 1992, sulla base dell'altitudine riportata nell'elenco dei comuni italiani predisposto dall'istituto nazionale di statistica (ISTAT), diversificando tra terreni posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali di cui all'art. 1 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99, iscritti nella previdenza agricola e gli altri terreni; lo stesso comma 5-bis dell'art. 4 del decreto-legge n. 16 del 2012 il quale prevedeva che il recupero del maggior gettito, come risultante per ciascun comune a seguito dell'adozione del decreto previsto dal primo periodo del medesimo comma 5-bis, è operato, per i comuni delle Regioni a statuto ordinario e delle Regioni Siciliana e Sardegna, con la procedura prevista dai commi 128 e 129 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228, e, per i comuni delle regioni Friuli-Venezia Giulia e Valle d'aosta e delle province autonome di Trento e di Bolzano, in sede di attuazione del comma 17 dell'art. 13 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214; il Decreto interministeriale 28/11/2014 con il quale si stabiliva l'esenzione dall'imposta municipale propria per i terreni agricoli dei comuni ubicati a un'altitudine di 601 metri e oltre individuati sulla base dell'elenco dei comuni italiani predisposto dall'istituto nazionale di statistica (ISTAT) tenendo conto dell'altezza riportata nella colonna «Altitudine del centro (metri)» e per i terreni agricoli posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali di cui all'art. 1 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99, iscritti nella previdenza agricola, dei comuni ubicati a un'altitudine compresa fra 281 metri e 600 metri, individuati sulla base dell'elenco dei comuni italiani predisposto dall'istituto nazionale di statistica (ISTAT) tenendo conto dell'altezza riportata nella colonna «Altitudine del centro (metri)»; RILEVATO infine che, ai sensi del sopra richiamato decreto interministeriale, per i terreni ubicati nei comuni diversi da quelli sopra individuati (altitudine dai 281 metri), restava ferma l'applicazione della disciplina vigente dell'imposta municipale propria e, in particolare, delle disposizioni di cui all'art. 13, commi 5 e 8-bis, del decreto-legge n. 201 del 2011; CONSIDERATO quindi che i terreni agricoli ubicati sul territorio del Comune di Ragogna ai sensi del sopracitato Decreto interministeriale 28/11/2014 risultavano esclusi da qualsiasi esenzione ai fini dell'imposta municipale propria e che il versamento dell'imposta per l'anno 2014 doveva essere effettuato entro il 16 dicembre 2014, termine successivamente prorogato al 26/1/2015 con D. L. 16/12/2014 n. 185; RILEVATO che il Decreto interministeriale 28/11/2014 è stato impugnato dall'associazione dei Comuni dell'umbria (Anci Umbria), Associazione dei Comuni della Liguria (Anci Liguria), Associazione dei Comuni del Veneto (Anci Veneto), Associazione dei Comuni dell'abruzzo (Anci Abruzzo), avanti al T.A.R. del Lazio il cui Presidente ne ha sospeso l'efficacia sino al ;

3 che il T.A.R. del Lazio, con ordinanza dd non ha confermato la sospensiva, rinviando al 17 giugno 2015 la data dell'udienza pubblica per la trattazione nel merito del ricorso disponendo che ''le esigenze della parte ricorrente appaiono adeguatamente tutelabili con la sollecita definizione del giudizio nel merito''. che il Governo, con D.L n. 4, è nuovamente intervenuto nella materia, tra l'altro abrogando il comma 5-bis del D.L. 16/2002 per ridefinire le soglie di esenzione limitando i benefici ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, ubicati nei comuni classificati totalmente montani di cui all'elenco dei comuni italiani predisposto dall'istituto nazionale di statistica (ISTAT) e ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, ubicati nei comuni classificati parzialmente montani di cui allo stesso elenco ISTAT, e stabilisce il termine per il versamento dell'imposta dovuta per il 2014 al ; EVIDENZIATO che lo Statuto dei Diritti del Contribuente (Legge n. 212/2000) ed in particolare gli artt. 3, comma 2 - laddove si dispone che le disposizioni tributarie non possono prevedere adempimenti a carico dei contribuenti la cui scadenza sia fissata anteriormente al sessantesimo giorno dalla data della loro entrata in vigore o dell'adozione dei provvedimenti di attuazione in esse espressamente previsti - e 10, comma 1, ove si prevede che i rapporti tra contribuente e amministrazione finanziaria siano improntati al principio della collaborazione; DATO ATTO, altresì, che il succedersi dei provvedimenti, sia normativi che giurisdizionali, nella materia de qua ha ingenerato non poca confusione sia in capo ai contribuenti che in capo alle Amministrazioni in merito alla debenza del tributo e alla scadenza per il pagamento RICHIAMATO il comma 3 dell'art 10 del citato Statuto dei Diritti dei contribuenti, in forza del quale le sanzioni non sono comunque irrogate quando la violazione dipende da obiettive condizioni di incertezza sulla portata e sull'ambito di applicazione della norma tributaria CONSIDERATO che, il D.L. 4/2015 si pone palesemente in contrasto con lo Statuto dei Diritti del Contribuente (Legge n. 212/2000) con ciò comportando, oltre che creare una situazione di particolare incertezza determinata dalla difficoltà in ordine al calcolo dell'imposta, anche possibili ricorsi qualora il Comune dovesse applicare sanzioni per ritardato versamento da parte dei contribuenti; VISTA la nota acquisita al prot. 593 del con la quale la Confederazione Italiana Agricoltori del Friuli Venezia Giulia chiede alle Amministrazioni Comunali interessate di sospendere l'applicazione delle sanzioni per tardivo versamento per i pagamenti effettuati comunque entro il termine di 60 giorni dalla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale RITENUTO opportuno, per le motivazioni sopra espresse, adottare apposito atto di indirizzo nei confronti del soggetto responsabile dell'imposta affinchè, nell'ambito di un corretto rapporto fra contribuenti e amministrazioni, nonché per prevenire possibili impugnative di atti inerenti sanzioni per ritardato versamento dall'esito probabilmente negativo per il Comune, siano considerati regolarmente effettuati i versamenti effettuati dai contribuenti dell'imposta municipale propria (IMU) sui terreni agricoli per il 2014 sino al , in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 3, comma 2 dello Statuto dei Diritti del Contribuente; ATTESO altresì che il recupero del gettito di cui trattasi a valere sul bilancio statale per i Comuni della Regione Friuli Venezia Giulia avviene mediante operazioni compensative dei trasferimenti ordinari regionali che verranno effettuate, ai sensi delle disposizioni di cui alla L. R. n. 27 del 30/12/2014 (Finanziaria regionale per l'anno 2015), dopo il mese di giugno 2015; DATO ATTO che il presente provvedimento si configura quale mero indirizzo e, come tale, non necessita dei pareri di cui all'art. 49 del D.Lgs. 267/2000 e s.m.i. VISTO il D. Lgs. 267/2000; VISTO lo Statuto comunale;

4 AD UNANIMITA' di voti, espressi ed accertati nelle forme di legge, DELIBERA 1) per le motivazioni sopra espresse, di impartire l'indirizzo nei confronti Funzionario Responsabile dell'imposta unica comunale (componente IMU) affinchè, nell'ambito di un corretto rapporto fra contribuenti e amministrazioni, nonché per prevenire possibili impugnative di atti inerenti sanzioni per ritardato versamento dall'esito probabilmente negativo per il Comune, siano considerati regolarmente effettuati i versamenti effettuati dai contribuenti dell'imposta municipale propria (IMU) sui terreni agricoli per il 2014 sino al , in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 3, comma 2 dello Statuto dei Diritti del Contribuente, ferma restando l'applicabilità di eventuali scadenze successive a tale data che dovessero essere stabilite dalla normativa nazionale 2) di dichiarare con votazione separata, all'unanimità dei voti, la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 1, comma 19, della L. R. n. 21/2003 e successive modifiche ed integrazioni.-

5 Letto, confermato e sottoscritto Il Presidente F.to CONCIL Alma Il Segretario Comunale F.to dott.sandro MICHELIZZA Certificato di Pubblicazione Si attesta che la presente deliberazione è stata pubblicata all'albo Pretorio il 09/02/2015 e vi rimarrà affissa per 15 giorni consecutivi fino al 24/02/2015. Ragogna, li 09/02/2015 Il Responsabile della Pubblicazione Copia conforme all'originale esistente presso questi uffici. Ragogna,li Il Responsabile Si attesta che la presente deliberazione è stata pubblicata all'albo Pretorio per 15 consecutivi dal 09/02/2015 al 24/02/2015. Ragogna, li 25/02/2015 Il Responsabile della Pubblicazione Comunicazione ai Capi Gruppo La presente deliberazione è stata comunicata ai Capi Gruppo consiliari in data 09/02/2015 con protocollo n. Attestato di Esecutività Il provvedimento diventa esecutivo dal 04/02/2015. Art. 1 comma 19 della L.R. 21/2003. Il Responsabile dell'esecutività