Frumento, la qualità si abbassa se la dotazione di azoto è scarsa

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1 18 Terra e Vita [ TECNICA ] n / [ CEREALI ] Fra i mesoelementi è fondamentale lo zolfo, che pilota la sintesi proteica Frumento, la qualità si abbassa se la dotazione di azoto è scarsa [ DI VALERIO BUCCI ] Ma anche fosforo I cereali autunno vernini rappresentano per l Italia il gruppo più importante di colture estensive (tab. 1). Nel 2010 sono stati coltivati infatti oltre 2,1 milioni di ettari fra grano tenero, duro ed orzo, pari a ben più del 10% della Sau. La parte del leone è stata fatta dal grano duro, con oltre 1,2 milioni di ettari, quasi tutti coltivati al Centro ed al Sud: seguono grano tenero con 572mila ettari ed orzo con 273mila ettari. La coltivazione dei cereali è potassio non vanno sottovalutati per ottenere una [ TAB. 1 CEREALI AUTUNNO VERNINI, ASPORTI COMPLESSIVI (*) resa soddisfacente autunno vernini si realizza con un limitato apporto di mezzi tecnici, però il fatto che essa riguardi molti ettari, sia nell ambito della azienda agricola che a livello nazionale, sollecita una giusta attenzione nella scelta delle pratiche da attuare: la riflessione relativa a questo articolo si appunterà nel dettaglio sulla concimazione (tab. 2). Esaminando i fabbisogni della coltura, come per tutti i cereali il ruolo principale è esplicato dall azoto, che è assorbito dalla coltura in quantità cospicue e la cui insufficienza è non di rado il fattore limitante per le rese produttive e per la qualità della granella prodotta. Fosforo e potassio sono assorbiti in quantità inferiori, ma se il terreno ne presenta una SPECIE AZOTO FOSFORO POTASSIO Grano tenero 25,9 10,1 18,8 Grano duro 29,4 10,4 19 Orzo 22,4 9,8 18,9 (*) (pianta e prodotto) di macroelementi in kg per ogni tonnellata di produzione (dai Disciplinari di Produzione Integrata della Regione Emilia Romagna) dotazione scarsa è necessario tenerne conto per una reintegrazione al momento della concimazione pre semina. Oltre all importanza dei macroelementi, è bene ricordare che tra i mesoelementi svolge un ruolo importante lo zolfo che, se non disponibile in quantità adeguate (30 40 kg/ha di SO 3 ), può dare origine a disturbi metabolici con ripercussioni negative sulla sintesi proteica e in particolare sulla sintesi degli aminoacidi solforati cisteina e metionina: la cisteina, soprattutto, risulta fondamentale per ottenere farine idonee per la panificazione. [ POTASSIO E FOSFORO Per quanto riguarda il potassio, in genere è presente a livelli sufficienti per la coltura: una dotazione insufficiente si può riscontrare nei terreni a tessitu

2 n /2011 [ TECNICA ] Terra e Vita 19 [ 1 Semina su terreno poco affinato. 3 4 [ 2 Prove parcellari di frumento. [ 3 La qualità si ottiene solo adottando un accorta concimazione. [ 4 Trebbiatura del frumento. ra grossolana, sabbiosi o con molto scheletro. Nei terreni con bassa dotazione (sotto ai 120 ppm di K 2 O) può risultare utile una integrazione con una distribuzione in pre semina, anche nell ordine di unità di potassio. Il fosforo, a causa delle sempre più ridotte concimazioni fosfatiche effettuate sulle colture in rotazione, è frequentemente presente su livelli bassi rispetto alle necessità della coltura. Peraltro è bene ricordare che il fosforo, anche se presente, può essere poco disponibile per la coltura nei terreni subalcalini perché fortemente bloccato in fosfato tricalcico, per cui un suo apporto in una forma più disponibile, in particolare in pre semina, può comunque agevolare le prime fasi di sviluppo della coltura, favorendone la radicazione e l accestimento. Nella scelta della tipologia di concimazione fosfatica da effettuare, per l imprenditore agricolo si presentano diverse possibilità (vedi tab. 3). La scelta più tradizionale è quella che prevede la distribuzione a tutto campo di un concime chimico prima di una lavorazione che ne consenta l interramento lungo il profilo esplorato dalle principali radici della coltura: in genere è la scelta che si effettua per praticare una consistente concimazione di arricchimento, che preveda la distribuzione di circa unità di fosforo; per questa concimazione prevalentemente si impiega perfosfato triplo o, più raramente, perfosfato minerale. Dal punto di vista tecnico è necessario precisare che questo tipo di concimazione è maggiormente valorizzato da una coltura di rinnovo (mais, barbabietola da zucchero, ecc.) per cui è nella preparazione dei terreni per queste colture della rotazione che in genere è preferibile effettuare questi consistenti apporti fosfatici. Un altra opzione per la concimazione in pre semina dei cereali autunno vernini è quella che prevede la distribuzione di quantità più contenute di fosforo, in una forma abbinata con l azoto; questa scelta è effettuata per assicurare un apporto fosfatico di supporto e per distribuire nel contempo azoto utile per le prime fasi della coltura. Una delle forme chimiche più impiegate per questo tipo di fertilizzazione è il fosfato biammonico, nella misura di kg/ha. Questo tipo di fertilizzazione non è esente da difetti che, in particolare, riguardano il rischio di dilavamento dell azoto somministrato: considerando che dopo la distribuzione passano diverse settimane prima che la plantula sia in grado di assorbire le sostanze nutritive dal terreno, è assai probabile che nel frattempo l azoto ammoniacale distribuito si sia trasformato in nitrico e sia esposto al dilavamento per le [ FIG. 1 TEMPI DI ASSORBIMENTO DELL AZOTO piogge certamente non rare nel periodo di novembre dicembre nel nostro paese. Per questo motivo si è molto diffuso l utilizzo, al posto del fosfato biammonico o degli altri binari chimici, di concimi binari NP organo minerali, nei quali l azoto è meno esposto al dilavamento ed è notevolmente incrementata l efficienza del fosforo distribuito: in particolare nelle annate molto difficili per precipitazioni e precoci gelate, si vede esaltata l utilità di questo tipo di fertilizzanti, che si traduce in un investimento più regolare dei seminativi ed in un migliore avvio dell accestimento. Negli ultimi anni ha preso piede un altra modalità di concimazione fosfatica, questa volta alla semina, mediante localizzazione con la semente che viene effettuata mescolando il fertilizzante alla granella nella tramoggia, oppure attrezzando le seminatrici con appositi distributori che canalizzano il concime nel solco di semina. Questa tecnica di concimazione è venuta a diffondersi parallelamente alla espansione nei territori della semina su sodo, pratica che ha assunto un ruolo importante nelle aziende agricole per il notevole abbattimento dei costi colturali che favorisce, pur non essendo esen

3 20 Terra e Vita [ TECNICA ] n /2011 te da problematiche di natura fitosanitaria; la concimazione localizzata alla semina è l unica possibilità di concimazione possibile laddove si effettua la semina su sodo, perché, non effettuando lavorazioni di preparazione del terreno, non c è possibilità di interrare fertilizzanti in pre semina. Per la concimazione localizzata si impiegano sia fertilizzanti chimici vagliati per una maggiore omogeneità del granulo, che fertilizzanti speciali, sia organo minerali che chimici, a volte con addizione di un microelemento chiave per i cereali che, prevalentemente, è lo zinco, ma in alcuni formulati è il rame. L aspetto vincente di questa pratica è la comodità: in un unico passaggio si effettua la semina e la concimazione, movimentando poche decine di chilogrammi di fertilizzante per ettaro (da 10 a 50 in genere). Il punto di forza rappresenta anche il punto debole di questa concimazione: le piccole quantità distribuite sono sì utili alla coltura in quanto poste vicino al seme e quindi pronte nelle prime fasi di accrescimento che sono le più delicate, [ FIG. 2 PERCORSO DECISIONALE PER LE SCELTE DI CONCIMAZIONE ma non possono compensare gli asporti reali della coltura e tanto meno consentire un arricchimento del tenore di fosforo nel suolo. Concimi fosfatici liquidi, semplici o binari, anche in miscela con microelementi, sono poco utilizzati sul frumento con la distribuzione mediante irroratrici a barre, perché la coltura attualmente non preve Come si può leggere nell articolo, può essere necessario intervenire anticipatamente con una concimazione azotata se si ravvisano problematiche agronomiche. Uno dei casi in cui più frequentemente si impone un intervento azotato precoce è nei campi in cui è stata effettuata la semina su sodo, in quanto la presenza dei residui della coltura precedente aumenta l avidità e la richiesta di azoto da parte della coltura. In condizioni normali si può considerare che per il primo apporto azotato si può attendere la metà fine dell accestimento, con una quota del 25 30% circa del totale previsto. La fase caratterizzata dal maggiore assorbimento azotato da parte dei cereali autunno vernini è quella di inizio levata spiga al secondo nodo, in cui è bene distribuire la massima parte [ DISTRIBUZIONE Le tempistiche dell azoto dell azoto previsto (circa il 65 70% del totale) in una forma di assimilazione relativamente pronta (nitrato ammonico o urea). Se coltiviamo grano duro o varietà di grano tenero di pregio è bene riservare una discreta quota di azoto (25 30 unità) per la fase della botticella: l adeguata disponibilità di azoto in questo stadio è determinante per l accumulo proteico nella spiga. Quanto detto in precedenza vale per frumento tenero e duro: per l orzo, essendo necessari apporti più contenuti, in genere si effettua un unica somministrazione azotata ad inizio levata. Nell ottica di mantenere una buona copertura del fabbisogno azotato nel tempo pur riducendo il numero dei passaggi, che nel frumento possono essere 2 o 3, un aiuto importante viene dall utilizzo di fertilizzanti a cessione graduale dell azoto, che sono assai meno esposti al rischio di dilavamento in quanto rendono disponibile l azoto in modo progressivo, assecondando i flussi di assorbimento delle colture. n

4 n /2011 [ TECNICA ] Terra e Vita 21 de, se non in rari casi, il diserbo di pre emergenza o alle tre foglie, passaggi che si presterebbero alla miscela di questi fertilizzanti con l erbicida: in alternativa le seminatrici possono essere dotate di apposite attrezzature per la distribuzione del fertilizzante liquido con localizzazione nel solco di semina. Per quanto riguarda la funzionalità e l efficienza dei concimi liquidi localizzati valgono le stesse considerazioni fatte per i concimi granulari localizzati. [ TAB. 3 CONCIMAZIONE FOSFATICA NEI CEREALI AUTUNNO VERNINI TIPOLOGIA DI FERTILIZZAZIONE FOSFATICA Pre semina con perfosfato triplo o minerale Pre semina con fosfato biammonico o simili Pre semina con NP organo minerali Localizzata alla semina [ L APPORTO DI AZOTO Venendo a parlare della concimazione più considerata per i cereali autunno vernini e cioè quella azotata, sono necessarie alcune considerazioni di fondo, concernenti in particolare quantità e qualità delle produzioni. Per impostare correttamente la concimazione azotata bisogna considerare il realistico VANTAGGI Possibilità di arricchire il terreno; Minore costo unitario del fosforo Aiuto alla coltura da parte dell azoto nelle prime fasi in condizioni difficili Apporto di azoto nelle prime fasi, con minore rischio dilavamento; Maggiore efficienza del fosforo Fosforo collocato vicino al seme; Frequente addizione anche di microelementi funzionali; Movimentazione di basse quantità; Nessun altro passaggio oltre alla semina; Unica modalità possibile di concimazione nella semina su sodo obiettivo produttivo, che in alcune aree del Nord può essere di 70 q/ha, mentre in diverse aree del Centro o del Sud solo SVANTAGGI Movimentazione di grandi quantità; Necessità di un passaggio per distribuire e di uno per interrare Movimentazioni di medie quantità; Necessità di un passaggio per distribuire e di uno per interrare; Rischio dilavamento azoto Movimentazioni di medie quantità; Necessità di un passaggio per distribuire e di uno per interrare Distribuzione di basse quantità di fosforo; Se il concime è mescolato con il seme nella tramoggia, la distribuzione può risultare non omogenea in annate con un decorso climatico molto favorevole dei mesi di aprile e maggio può superare i q/ha. La con

5 22 Terra e Vita [ TECNICA ] n /2011 [ AZOTO Cessione graduale La cessione graduale dell azoto viene ottenuta mediante diversi sistemi: impiego di inibitori dei microrganismi del suolo, che rallentano la trasformazione delle tipologie di azoto apportato nelle forme meglio assorbite dalle piante; copertura dei granuli con pellicole di varia natura che con la loro barriera fisica ritardano la messa in soluzione dell azoto; forme azotate più complesse (es. metilenurea o altre) che comportano un allungamento dei tempi per la loro semplificazione da parte dei microrganismi del suolo; fertilizzanti organo minerali che, grazie alla sostanza orga nica, graduano la messa a disposizione dell azoto rispetto ai fertilizzanti chimici tradizionali. Nei cereali autunno vernini i fertilizzanti a cessione graduale si prestano per la concimazione azotata di metà fine accestimento, in cui le richieste del frumento sono abbastanza limitate ma protratte nel tempo. In linea di massima, date le caratteristiche di questa categoria di fertilizzanti, è possibile aumentare fino al 40 60% dell azoto totale la distribuzione azotata con questi prodotti, riservando la quota restante alla levata con fertilizzanti azotati a pronto rilascio (nitrato ammonico o urea) oppure, per varietà di pregio, spostandola più in avanti, a metà levata. n [ Produzione di balle, dopo la trebbiatura. cimazione azotata deve essere ponderata su questi elementi guida: nelle zone più produttive fare in modo che l insufficiente disponibilità azotata non diventi il fattore limitante delle rese; nelle zone meno produttive a causa delle condizioni climatiche, posizionare le concimazioni azotate nei momenti più favorevoli per l assorbimento ed evitare distribuzioni eccessive, inutili dato che nella stragrande maggioranza delle annate non è l azoto il fattore limitante le rese. Altro punto cardine da considerare è la tipologia produttiva a cui appartiene il nostro frumento e quindi le aspettative qualitative: se dobbiamo ottenere granella di pregio va favorito il massimo accumulo proteico e quindi esaltata la disponibilità azotata nella fase che va dalla botticella alla maturazione lattea; se invece le varietà seminate non sono di pregio o sono idonee alla trasformazione da biscotti, l attenzione per la disponibilità azotata va concentrata nella fase della levata, che è quella che maggiormente influisce sulla resa finale in granella. Un rilievo importante nell impostazione della concimazione azotata riveste la situazione agronomica, e in particolare la precessione colturale e le condizioni in cui la semina viene effettuata. Se la coltura che precede i cereali autunno vernini nella rotazione è da ritenersi arricchente (ad esempio foraggere, orticole o comunque colture ben concimate e che hanno lasciato il terreno in condizioni ottimali) si potrà prevedere una entità più ridotta della concimazione azotata, perché si realizzerà nel ciclo del frumento una cessione di azoto da parte del suolo; se invece la precessione è depauperante (ad esempio sorgo o soia o colture che in generale lasciano il terreno in cattive condizioni) questa influisce negativamente sulla fertilità residua e quindi sarà da prevedere una concimazione azotata irrobustita di 20 o 30 unità. Un altro aspetto da valutare con attenzione è la condizione in cui avviene la semina: rispetto a una situazione normale per preparazione del terreno, piovosità ed epoca, si potranno registrare condizioni non ottimali in cui, per un letto di semina troppo grossolano o per eccessive precipitazioni o per semine fuori periodo, si potrà conseguire un investimento non adeguato di piante per metro quadro; questo si cercherà di correggerlo con un incremento delle concimazioni azotate in numero (ad esempio anche alla semina o alle tre foglie) e in quantità, che vadano a stimolare l accestimento, con l obiettivo di arrivare comunque all auspicato numero di spighe per metro quadro. Per impostare correttamente la concimazione del frumento bisogna considerare con attenzione i tempi di assorbimento dell azoto da parte della coltura (vedi Fig. 1). Per una ottimale gestione dell azoto è necessario considerare che tutte le forme azotate presenti nel terreno o apportate con la concimazione vengono trasformate in forma nitrica, che è molto disponibile per le piante ma, non essendo trattenuta dal suolo, è soggetta a dilavamento e quindi può originare spreco di unità fertilizzanti e inquinamento delle falde. La concimazione deve tenere in particolare conto questo aspetto ed assecondare quindi gli effettivi asporti del momento di intervento: in termini pratici ne consegue che si dovrebbe frazionare più possibile gli apporti azotati, ma ciò non è

6 n /2011 [ TECNICA ] Terra e Vita 23 ovviamente attuabile all estremo perché ogni intervento in campo è un costo e provoca calpestio del terreno e della coltura. [ CARENZA DI AZOTO Se il frumento non ha a disposizione l azoto necessario per fare fronte alle esigenze del momento, si originano conseguenze diverse a seconda della fase della coltura. Se la carenza azotata si verifica nel periodo invernale, ciò determina direttamente un calo di produzione, perché si ha un insufficiente accestimento e quindi un minore numero di spighe per metro quadro. Se successivamente si ripristina una soddisfacente disponibilità di azoto, la produzione che deriverà sarà comunque di qualità buona o addirittura eccezionale, perché le proteine È buona norma approfittare di tutti i passaggi effettuati con le irroratrici per la difesa o il diserbo per distribuire fertilizzanti miscibili con gli agrofarmaci che possono essere a base di solo azoto, di mix di macro e microelementi, oppure di alghe o altri prodotti biostimolanti. In particolare la concimazione fogliare in epoca levata botticella, fornendo nutrienti prontamente disponibili consente di stabilizzare e di incrementare le rese ed i tenori proteici: ciò è di interesse in particolare per le varietà con caratteristiche molitorie di pregio. È bene ricordare che per sfruttare questa modalità applicativa senza inconvenienti è [ MIX Fertilizzanti e agrofarmaci necessario verificare che i fertilizzanti da miscelare siano ben compatibili con gli agrofarmaci che sono da distribuire, siano essi erbicidi, fungicidi, insetticidi. n prodotte saranno destinate ad un numero più basso di semi, che ne risulteranno quindi ben dotati. Se la carenza di azoto si registra invece a partire dalla fase di levata, si potranno originare conseguenze negative sia sulla quantità che sulla qualità; la connotazione negativa in termini di qualità sarà tanto più accentuata quanto più la varietà coltivata ha un ciclo precoce, perché in quelle varietà l accumulo proteico inizia prima e quindi utilizzano prima la dotazione azotata per la sintesi proteica. La disponibilità di azoto nelle fasi di botticella, spigatura, fioritura è importante soprattutto per le connotazioni qualitative della granella: molto spesso in questa fase la resa/ettaro viene modificata solo in minima parte dalla disponibilità azotata, che è invece molto importante per la finitura qualitativa della granella, in particolare per le varietà più tardive, per quelle di maggiore pregio e per il grano duro. n L Autore è Coordinatore tecnico Terremerse soc. coop.

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