Congresso Nazionale del Cenacolo Italiano di Audiovestibologia. La Dizziness Posturale Persistente

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Congresso Nazionale del Cenacolo Italiano di Audiovestibologia. La Dizziness Posturale Persistente"

Transcript

1 Congresso Nazionale del Cenacolo Italiano di Audiovestibologia CHIETI, Giugno 2018 La Dizziness Posturale Persistente Daniele Nuti Università di Siena

2 Vertigine vs Dizziness Vertigine Vertigine interna o esterna: falsa sensazione di movimento del soggetto o dell ambiente quando nessun movimento è in atto Sintomo ad elevata specificità per il sistema vestibolare Dizziness Sensazione di distorto orientamento spaziale senza un falso senso di movimento (dizziness non vertiginosa) Sintomo più vago, a bassa specificità diagnostica Non esclude malattie vestibolari Numerose altre responsabilità Cause extra-vestibolari: ipotensione ortostatica, anemia, ipoglicemia, insufficienza cardiaca, vasculopatie cerebrali, farmaci cause psicogeniche Sindromi correlate con l ansia, attacchi di panico, depressione

3 Vertigine Posturale Fobica Phobischer Attacken-Schwankschwindel (Brandt & Dieterich, 1986) Phobic Postural Vertigo (Brandt, 1996)

4 Vertigine Posturale Fobica Dizziness posturale ed instabilità fluttuante provocata da stimoli ambientali e sociali (scendere scale, ambienti affollati, attraversare ponti ) Potenzialmente attivata da malattie mediche, vestibolari o stress Favorita da due criteri comportamentali: - 1) personalità ossessiva-compulsiva, labilità emotiva e lieve depressione - 2) ansia e disturbi vegetativi Considerata la seconda causa più frequente di dizziness (dopo VPPB)

5 Chronic subjective dizziness Jeffrey P. Staab (Mayo Clinic) Specialista in medicina psicosomatica e comportamentale Esperto dei problemi interfaccia tra medicina e psichiatria Staab & Ruckenstein, 2007 Ruckenstein & Staab, 2009

6 Dizziness cronica Soggettiva - Descrizione e codificazione, basata su evidenze scientifiche, di una sindrome clinica di frequente presentazione Conferma dei caratteri sintomatologici della PPV Chiarimento delle correlazioni con fattori comportamentali Ottimizzazione della definizione Ideazione di un modello integrato che pone la CSD ad interfaccia tra la neuro-otologia e la psichiatria

7 Dizziness Posturale-Percettiva Persistente (Persistent Postural-Perceptual Dizziness) Comitato per la classificazione delle malattie vestibolari della Baràny Society (2013) - convalida di definizione e criteri diagnostici della sindrome - nuova denominazione in linea con la nomenclatura della Classificazione Internazionale delle malattie vestibolari: - Persistent Postural-Perceptual Dizziness La OMS ha incluso la DPPP nell elenco delle diagnosi da aggiungere nella prossima Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD-11) del 2017

8 Instabilità cronica soggettiva/vertigine posturale fobica La Dizziness Posturale-Percettiva Persistente (DPPP) è una sindrome che si colloca nel difficile ma affascinante ambito delle interazioni fra psiche ed equilibrio Inquadramento di pazienti precedentemente inclusi in vaghi concetti: - vestibolopatia cronica degenerativa o vascolare - vertigine non organica - vertigine cervicale Non è considerato un disturbo psichiatrico ma una condizione neuro-otologica con elementi comportamentali

9 DPPP Sintomo primario: sensazione persistente di dondolamento, ondeggiamento e di non essere in equilibrio, da almeno tre mesi Sensazione riferita da fermi in piedi, che spesso peggiora camminando e muovendo la testa Correlata con la postura (scompare se seduti o sdraiati) Condizione non-vertiginosa cronica, con periodi di miglioramento e di riaccensione dei sintomi, anche nell ambito di uno stesso giorno

10 Fattori provocanti Movimento di se stessi (ipersensibilità al movimento): camminare e muovere la testa o girarsi verso un lato - frequente sviluppo di condotta da evitamento: deambulazione a testa dritta

11 Fattori provocanti Esposizione a stimoli visivi complessi o ad ampio campo Nuvole in movimento Camminare su un ponte Traffico di auto Luci da discoteca

12 Fattori provocanti - Esecuzione di attività visive che richiedano precisione e prolungata focalizzazione delle immagini - Lavorare al computer, leggere..

13 Fattori provocanti Esistono situazioni in cui i fattori stimolanti si sommano e sono maggiormente disturbanti - camminare fra gli scaffali al supermercato - scala mobile che sale accanto ad una che scende - camminare controcorrente - movimento di persone in spazi ampi

14 Le cause di DPPP Esordio dopo eventi patologici rilevanti, che provocano ansia: - grave e prolungato episodio di vertigine (neurite vestibolare) - episodi ricorrenti di vertigine invalidante (M di Menière, VPPB, Emicrania Vestibolare) - Episodi sincopali, crisi di aritmia cardiaca, traumi cerebrali, attacchi di panico.

15 Tre forme di DPPP Secondaria (otogenica), causata da malattie vestibolari acute o altri eventi patologici importanti Interattiva, attivata da malattie vestibolari ma in pazienti con preesistente stato di ansia. Psicogenica, attivata da un disturbo psichico, di solito un attacco di panico, che provochi, tra l altro, senso di stordimento e di instabilità (dizziness)

16 Meccanismo patogenetico Ipotesi patogenetica originale (PPV): sindrome dovuta ai meccanismi di condizionamento classico ed operante (concetti di psicologia comportamentale) Nuova ipotesi (supportata da studi sperimentali): il fallimento del riadattamento

17 patogenesi Labirinto danneggiato o stimolato: invio di informazioni sbagliate: - Erronea sensazione di movimento (vertigine) - Alterazioni controllo posturale, instabilità, sensazioni di inclinazione o pulsione - Attivazione di sistemi ancestrali di difesa (nausea-vomito) - Aggravati da movimento e visione Risposte allo stimolo avvertite in modo spiacevole: inevitabile e normale attivazione di stato d ansia e del sistema di allarme Evento stressante che genera sofferenza, paura, incertezza sul futuro, limitazione attività, paura delle conseguenze Possibile attivazione di comportamento condizionato dalla paura, spesso determinante per dare inizio alla sindrome Lo sviluppo della sindrome è favorito da un temperamento ansioso ed introverso o da preesistenti disturbi della sfera dell ansia

18 Meccanismo patogenetico Centri cerebrali: tentativo di sopprimere gli input anomali e di sfruttare i sistemi sensoriali rimasti indenni (minimizzare l errore e massimizzare la potenzialità di ricevere informazioni precise ed accurate) Utilizzazione di strategie posturali di elevato rischio attivate del sistema di allarme (muoversi con cautela, utilizzare sostegni) Adozione di più elevati livelli di vigilanza riguardo l ambiente, per aumentare la stabilità e minimizzare il rischio di cadute Diminuire lo stato di sofferenza: muovere la testa il meno possibile, stare ad occhi chiusi..

19 Patogenesi Sono modificazioni dovute ad un normale adattamento ad una situazione anomala, che dovrebbe essere di breve durata e scomparire appena la malattia si risolve ed il compenso si è realizzato DPPP secondaria ed interattiva: difettoso adattamento nelle prime fasi della malattia, seguito da un persistente fallimento a riadattarsi quando la malattia si è risolta

20 Perché il riadattamento fallisce? Dimostrati importanti rapporti con lo stato ansioso del paziente Scarso recupero per: - precoce ed anomalo aumento dello stato d ansia durante la crisi vertiginosa - preoccupazione indotta dai sintomi vestibolari: paura di rimanere menomati, pensieri catastrofici sul possibile esito Amplificazione della instabilità posturale e della reattività agli stimoli di movimento; inibita adozione di strategie di controllo posturale più flessibili (utili e necessarie per il recupero) Circolo vizioso: elevata reattività agli stimoli di movimento e continua utilizzazione delle strategie ad alto rischio trasformano circostanze normali in situazioni altamente provocatorie Movimento della testa/movimento dell ambiente: riproduzione di sensazioni sgradevoli ed attivazione dei sistemi di difesa

21 Godemann et al., 2005 Lo sviluppo longitudinale di CSD in studio prospettico di pazienti affetti da NV arruolati all esordio Nel 30% persistenza di dizziness non vertiginosa o instabilità a 3 mesi dall esordio. Almeno il 90% di questi mostrava un eccellente recupero della malattia I predittori primari della transizione da vertigine acuta a dizziness cronica: elevati livelli di ansia all esordio della malattia, vigilanza sui sintomi e pensieri catastrofici sulle possibili conseguenze. I pazienti che svilupperanno CSD entrano in uno stato elevato d ansia molto precocemente nel corso della crisi e l aumento dell ansia è associata con uno scarso recupero

22 Diagnosi Esame clinico, strumentale ed esami per immagini: assenza di alterazioni che giustificano la sintomatologia Basata sulla descrizione dei sintomi posturali e sulla identificazione dei fattori attivanti Di solito non è oggettivamente rilevabile una vera perdita di equilibrio Esame clinico e strumentale: identificazione di malattie coesistenti o pregresse (MdM, neurite) e diagnosi differenziale con altre affezioni potenzialmente responsabili dei sintomi

23 Diagnosi differenziale Emicrania vestibolare Tremore ortostatico Deficit vestibolare bilaterale Neuropatia periferica Parossismo vestibolare Fistola perilinfatica Atassia episodica Malattie neurodegenerative Sindromi vestibolari centrali Disregolazione autonomica

24 Emicrania vestibolare Alto tasso di comorbidità: CSD osservata nel 30% dei pazienti con EV definita (Eggers et al, 2011) Molto frequente la presenza di dizziness cronica ed instabilità da movimento nei periodi intervallari Necessità di trattamento per entrambe le affezioni

25 Deficit vestibolare bilaterale Dizziness ed instabilità posturale causate dai movimenti della testa Difficoltà negli ambienti ricchi di movimento, meglio tollerate minimizzando i propri movimenti CSD: insorgenza dei sintomi anche a testa ferma Assenza di oscillopsia Diagnosi agevole con HIT e test calorico

26 Disautonomia Sindrome vaso-vagale: può mimare o coesistere con la CSD Sindromi più comunemente associate a CSD: - sincope riflessa neuro-mediata di tipo 1 (sincope vasovagale) - sindrome tachicardica ortostatica Caratteri differenziali fra DPP e disautonomia: - DPP: sintomi posturali (mantenendo la posizione eretta) - Disautonomia: sintomi ortostatici (passaggio in posizione ortostatica) e sintomi da sforzo - Rilievo di ipotensione ortostatica /tilt table testing

27 Mal de débarquement Senso di ondeggiamento dobo lo sbarco da viaggi prolungati Patogenesi simile? Il movimento migliora i sintomi (camminare, guidare), che si ripropongono da fermi (opposto del tipico pattern da sensibilità al movimento della DPP)

28 DPPP? Dizziness persistente post neurite vestibolare (con recupero funzionale o perfetto compenso) Residual dizziness post-trattamento di VPPB (attribuita ad alterazione delle vie otolitiche)

29 Terapia Assenza di terapia con comprovata efficacia (EBM) Risultati incoraggianti da ricerche effettuate da esperti del settore Tre tipi di intervento, utilizzabili singolarmente o in combinazione - farmaci - rieducazione vestibolare - psicoterapia

30 Terapia farmacologica Farmaci inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e della norepinefrina (SNRI) Significativo miglioramento nel 80% dei pazienti che hanno portato a termine un trattamento di almeno 8-12 settimane (misure primarie di efficacia: instabilità e la dizziness) 20% dei pazienti: interruzione trattamento per i noti effetti collaterali: nausea, disturbi del sonno, disfunzioni sessuali Miglioramento dell ansia o della depressione eventualmente coesistenti (farmaci appartenenti alla classe degli ansiolitici-antidepressivi) Farmaci SSRI utilizzabili senza particolari rischi e con buoni risultati per il trattamento della DPPP (dose molto inferiore rispetto a quella adottata per la depressione) Trattamento per almeno 8 settimane per verificare l efficacia terapeutica (salvo insorgenza di effetti collaterali importanti) Terapia di solito mantenuta per 1 anno almeno. Benzodiazepine ed antidepressivi triciclici non indicati per la terapia della DPPP (salvo elevato stato d ansia iniziale)

31 Terapia riabilitativa Utilizzata con successo in molte malattie vestibolari (deficit vestibolare uni e bilaterale, GI): facilitare il fenomeno del compenso centrale Utilizzabile nella DPPP sfruttando meccanismi probabilmente differenti (compenso già avvenuto) Probabile successo per meccanismi di abitudine e desensibilizzazione (vedi cinetosi) Efficacia dedotta da gruppi di pazienti affetti da dizziness cronica non specifica, conseguente a varie patologie fra le quali anche la DPPP. Risultati positivi nei tre quarti dei casi, con riduzione della gravità dei sintomi, miglioramento della mobilità e della qualità della vita (risultati analoghi a quelli ottenuti con i farmaci serotoninergici)

32 Fisioterapia vestibolare Opzione terapeutica di prima scelta, con o senza la associazione di farmaci Utilizzare un approccio molto più delicato rispetto a quello utilizzato nella terapia del deficit vestibolare acuto, pena il rifiuto della terapia Pochi minuti di esercizi di attività che favoriscano l abitudine, con frequenti interruzioni Utilizzo di stimoli visivi complessi e progressiva frequentazione di ambienti esterni per reintegrare il paziente nelle normali attività quotidiane I processi di abitudine necessitano di più tempo di quelli di compenso, per cui un beneficio soddisfacente può essere ottenuto con 3-6 mesi di trattamento meticoloso

33 Psicoterapia La terapia cognitiva comportamentale, spesso utilizzata per stati d ansia e depressione, è stata provata nella DPPP con risultati molto discordanti. Nella unica ricerca per ora effettuata con un prolungato follow-up, la risposta sembra essere incoraggiante a breve ma non a lungo termine, per cui sono necessarie ulteriori ricerche.

34 Conclusioni La vertigine posturale fobica è stata descritta trenta anni fa in Germania. Dieci anni or sono ne è stata aggiornata la definizione ed è stata chiamata Dizziness Soggettiva Cronica. Nel 2013 il Comitato per la classificazione delle malattie vestibolari della Barany Society ha convalidato la definizione ed i criteri diagnostici della sindrome, coniando una nuova denominazione in linea con la nomenclatura della Classificazione Internazionale delle malattie vestibolari: Persistent Postural-Perceptual Dizziness (Dizziness Posturale-Percettiva Persistente). La sindrome è considerata la seconda più probabile diagnosi effettuata in centri neuro-otologici specializzati che adottino le procedure diagnostiche per riconoscerla. E preceduta, per frequenza di presentazione, solo dalla VPPB e seguita dalla Emicrania Vestibolare. E definita da un complesso di sintomi vestibolari insorti da almeno tre mesi, correlati con la postura e da risposte a stimoli motori provocativi che hanno un ben definito comportamento ed andamento temporale, anche se alcuni aspetti sintomatologici coincidono con altre malattie oto-neurologiche.

35 Conclusioni I fattori comportamentali e neuro-otologici sono elementi chiave del suo meccanismo fisiopatologico e sono essenziali per la esistenza della sindrome. Infatti, da un punto di vista neurofisiologico, la DPPP è una condizione che si colloca come interfaccia tra la neuro-otologia e la psichiatria, cioè tra i sistemi dell equilibrio e della minaccia nel cervello. I siti di interazione tra i due sistemi sono stati identificati tra tronco e corteccia. E quasi sempre provocata da un evento patologico acuto, in particolare da vertigini acute, ma anche da malattie di medicina generale o psichiatriche. Il decorso clinico è tipicamente cronico, con fluttuazione della intensità dei sintomi per mesi o anni. I pazienti affetti da DPPP si caratterizzano per uno schema unico di controllo posturale e di risposte agli stimoli visivi complessi. Le ricerche effettuate sulla terapia dimostrano che può trovare beneficio dalla utilizzazione di farmaci antidepressivi SSRI e SNRI e dalla riabilitazione vestibolare. Da verificare la utilità della terapia cognitiva comportamentale.

La Dizziness Posturale-Percettiva Persistente

La Dizziness Posturale-Percettiva Persistente 1 La Dizziness Posturale-Percettiva Persistente Daniele Nuti e Marco Mandalà Università degli Studi di Siena UOC Chirurgia Otologica e della Base Cranica INTRODUZIONE La descrizione dei sintomi rappresenta,

Dettagli

LE ESPERIENZE AMBULATORIALI IN VESTIBOLOGIA

LE ESPERIENZE AMBULATORIALI IN VESTIBOLOGIA LE ESPERIENZE AMBULATORIALI IN VESTIBOLOGIA Benevento 20/02/2016 Mario Mandara Specialista ORL e Audiologia ASL SA Numeri Circa il 40% della popolazione vive almeno una volta l esperienza di una vertigine

Dettagli

Indice. 3. La coscienza e i disturbi della coscienza 49 Esperienze consce e inconsce 50 Patologia della coscienza 54 Bibliografia 62

Indice. 3. La coscienza e i disturbi della coscienza 49 Esperienze consce e inconsce 50 Patologia della coscienza 54 Bibliografia 62 NEU-07-IV_ I_XVI 7-08-2009 13:56 Pagina V Indice Prefazione alla quarta edizione Prefazione alla prima edizione XI XIII Parte prima Concetti e metodi 1. I concetti fondamentali della psicopatologia descrittiva

Dettagli

Volume 1 - La cura della depressione: farmaci o psicoterapia?

Volume 1 - La cura della depressione: farmaci o psicoterapia? Volume 1 - La cura della depressione: farmaci o psicoterapia? Una Ricerca condotta dall Associazione Una Ricerca svolta dall'associazione su un campione di più di 1100 soggetti La terapia con i farmaci:

Dettagli

LA SINCOPE: COS È? È un disturbo frequente? Quali sono le cause?

LA SINCOPE: COS È? È un disturbo frequente? Quali sono le cause? LA SINCOPE: COS È? È un disturbo frequente? Quali sono le cause? La sincope o svenimento è una temporanea perdita della coscienza in genere a risoluzione spontanea e della durata di pochi minuti. È dovuta

Dettagli

La Vestibolopatia Emicranica

La Vestibolopatia Emicranica Sapienza Università di Roma Dipartimento Organi di Senso Servizio di vestibologia Prof M. Patrizi La Vestibolopatia Emicranica Prof. Mario Patrizi I rapporti fra cefalea e vertigine sono conosciuti da

Dettagli

La malattia di Alzheimer. Disturbi comportamentali e diagnosi differenziale

La malattia di Alzheimer. Disturbi comportamentali e diagnosi differenziale La malattia di Alzheimer Disturbi comportamentali e diagnosi differenziale Franco Giubilini Parma 24 settembre 2007 Diagnosi di demenza Per Demenza si intende un quadro sindromico condiviso da differenti

Dettagli

ESPRESSIONE DELLE EMOZIONI E STRATEGIE DI COMUNICAZIONE. Il dolore cronico come espressione di disagio psicologico dr.ssa Chiara Pagnanelli

ESPRESSIONE DELLE EMOZIONI E STRATEGIE DI COMUNICAZIONE. Il dolore cronico come espressione di disagio psicologico dr.ssa Chiara Pagnanelli ESPRESSIONE DELLE EMOZIONI E STRATEGIE DI COMUNICAZIONE Il dolore cronico come espressione di disagio psicologico dr.ssa Chiara Pagnanelli www.spaziogratis spaziogratis.net/web/.net/web/associazionepraxis

Dettagli

VERTIGINI: GLI ATTORI

VERTIGINI: GLI ATTORI Ignazio Santilli SC Neurologia H Niguarda Ca Granda Milano LE VERTIGINI: DIAGNOSI DIFFERENZIALE E TERAPIA ASL PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA 9 giugno 2009 VERTIGINI: GLI ATTORI ORL NEUROLOGO CARDIOLOGO INTERNISTA

Dettagli

ARGOMENTI COLLATERALI

ARGOMENTI COLLATERALI ARGOMENTI COLLATERALI Ansia e Concentrazione ANSIA = S - L'ansia e un'emozione naturale e universale; Generata da un meccanismo psicologico di risposta allo stress il quale svolge la funzione di anticipare

Dettagli

I DISTURBI PSICOSOMATICI IN ETA EVOLUTIVA Studio clinico

I DISTURBI PSICOSOMATICI IN ETA EVOLUTIVA Studio clinico I DISTURBI PSICOSOMATICI IN ETA EVOLUTIVA Studio clinico Notari, Gandione M, Tocchet A, Galli dela Mantica M, Longo E, Notari D, Davico C, Larosa P, Gerardi S, Bartolotti I, Pagana L, Ruffino C Dipartimento

Dettagli

Riabilitazione dopo sindrome coronarica acuta

Riabilitazione dopo sindrome coronarica acuta Riabilitazione dopo sindrome coronarica acuta INTRODUZIONE Le malattie cardiovascolari sono la causa principale di morte e disabilità in tutti i paesi del mondo occidentale,inclusa l Italial Le malattie

Dettagli

ANSIA E PANICO TRA BIOLOGIA E PSICOLOGIA

ANSIA E PANICO TRA BIOLOGIA E PSICOLOGIA ANSIA E PANICO TRA BIOLOGIA E PSICOLOGIA Carlo Blundo Dipartimento di Neuroscienze Azienda Ospedaliera S. Camillo Forlanini Università LUMSA Roma Panico paura e ansia sono essenziali per la sopravvivenza

Dettagli

IldocumentoGOLD completo(w ORKSHOPREPORTS)èconsultabilesulsitowww.goldcopd.it

IldocumentoGOLD completo(w ORKSHOPREPORTS)èconsultabilesulsitowww.goldcopd.it GUIDA RAPIDA PER LA GESTIONE AMBULATORIALE DELLA BPCO Basatasuprogettoglobaleperladiagnosi,gestionee prevenzionebpco (Aggiornamento2007) IldocumentoGOLD completo(w ORKSHOPREPORTS)èconsultabilesulsitowww.goldcopd.it

Dettagli

Le cefalee croniche e abuso di farmaci sintomatici

Le cefalee croniche e abuso di farmaci sintomatici Università degli Studi di Perugia Clinica Neurologica Centro Cefalee Ordine Farmacisti Provincia Perugia Trattamento delle cefalee basato sulle prove di efficacia Le cefalee croniche e abuso di farmaci

Dettagli

PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO MEDICINA DELLO SVILUPPO E RIABILITAZIONE(6 CFU)

PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO MEDICINA DELLO SVILUPPO E RIABILITAZIONE(6 CFU) Corso di Laurea in PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO MEDICINA DELLO SVILUPPO E RIABILITAZIONE(6 CFU) AREA DI APPRENDIMENTO Al termine del corso, lo studente avrà acquisito conoscenze e capacità di comprensione

Dettagli

DEFINIZIONE D O L O R E

DEFINIZIONE D O L O R E DEFINIZIONE D O L O R E Spiacevole esperienza sensoriale ed emozionale associata o meno ad un danno tissutale presente o potenziale o descritta come tale dal paziente International Association for the

Dettagli

Sincope e cadute negli anziani

Sincope e cadute negli anziani Sincope e cadute negli anziani Aspetti particolari Elementi di aiuto nella diagnosi Riflessioni sul trattamento Dr F.Rabajoli La sincope è problematica nell età avanzata Prodromi meno adeguati, traumi

Dettagli

PDTA nel mal di schiena: dalla diagnosi all approccio terapeutico.

PDTA nel mal di schiena: dalla diagnosi all approccio terapeutico. PDTA nel mal di schiena: dalla diagnosi all approccio terapeutico massimo.allegri@unipr.it epidemiologia evoluzione evoluzione Alti costi sociali diretti e indiretti degenerative disc disease : la causa

Dettagli

S.S. di Psicotraumatologia e Riabilitazione Cognitiva

S.S. di Psicotraumatologia e Riabilitazione Cognitiva Dipartimento di Salute Mentale S.C. di PSICHIATRIA S.S. di Psicotraumatologia e Riabilitazione Cognitiva Responsabile Dottor Alfredo Mattioni ( tempo pieno) Due Psicoterapeuti Dottor Davide Perrone ( tempo

Dettagli

Eiaculazione precoce. Disfunzioni della eiaculazione EIACULAZIONE PRECOCE COS È? 1 / 8

Eiaculazione precoce. Disfunzioni della eiaculazione EIACULAZIONE PRECOCE COS È? 1 / 8 Disfunzioni della eiaculazione EIACULAZIONE PRECOCE COS È? 1 / 8 L Eiaculazione Precoce è tale quando sopraggiunge dopo una minima stimolazione sessuale pr ima, durante o immediatamente dopo la penetrazione

Dettagli

XVII Giornata mondiale Alzheimer

XVII Giornata mondiale Alzheimer XVII Giornata mondiale Alzheimer I DISTURBI DELLA DEAMBULAZIONE -Sintomi cognitivi -Sintomi non cognitivi -Stato funzionale SINTOMI NON COGNITIVI 90% DEI PAZIENTI AFFETTI DA DEMENZA UNA DELLE MAGGIORI

Dettagli

TERAPIA DEL DOLORE IN CONTINUITA ASSISTENZIALE

TERAPIA DEL DOLORE IN CONTINUITA ASSISTENZIALE TERAPIA DEL DOLORE IN CONTINUITA ASSISTENZIALE S.C. Medicina di Base e Specilistica S.C. Centro di Terapia del Dolore e Cure Palliative Nella diagnosi del dolore cronico si distinguono i seguenti punti:

Dettagli

STRATEGIE TERAPEUTICHE DELLA CFS: CONSIDERAZIONI DALL ESPERIENZA PERSONALE ( )

STRATEGIE TERAPEUTICHE DELLA CFS: CONSIDERAZIONI DALL ESPERIENZA PERSONALE ( ) STRATEGIE TERAPEUTICHE DELLA CFS: CONSIDERAZIONI DALL ESPERIENZA PERSONALE (1991-2006) Prof. Umberto TIRELLI Direttore Dipartimento di Oncologia Medica Istituto Nazionale Tumori Aviano, 5 maggio 2006 STRATEGIE

Dettagli

Il continuum va da: sintomi assenti o minimi, buon funzionamento in tutte le aree, la persona è soddisfatta di sé e non soffre dei problemi o delle pr

Il continuum va da: sintomi assenti o minimi, buon funzionamento in tutte le aree, la persona è soddisfatta di sé e non soffre dei problemi o delle pr Disturbi psicopatologici Reazioni emotive e cognitive disadattive rispetto alle normali condizioni di vita reale Viene considerato il funzionamento biologico, psicologico, sociale della persona rispetto

Dettagli

P EV E E V N E ZI Z O I N O E, E, A SP S E P T E T T I T

P EV E E V N E ZI Z O I N O E, E, A SP S E P T E T T I T La Malattia da Reflusso Gastroesofageo PREVENZIONE, ASPETTI PSICOLOGICI E ABITUDINI DI VITA IL PUNTO DI VISTA DELLO PSICHIATRA Adalgisa Soriani 45-95% dei pazienti di medicina generale con DEPRESSIONE

Dettagli

Il trattamento del dolore del rachide lombare. Dradi Umberta

Il trattamento del dolore del rachide lombare. Dradi Umberta Il trattamento del dolore del rachide lombare Dradi Umberta San Marino 28 settembre 2013 Dolore Il dolore è un esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata ad un danno tessutale reale o potenziale

Dettagli

Manifestazioni di una alterazione dello stato di coscienza

Manifestazioni di una alterazione dello stato di coscienza LIPOTIMIA e SINCOPE Lipotimia Sincope Manifestazioni di una alterazione dello stato di coscienza Stato di coscienza Facoltà mentale che permette di avere la consapevolezza della propria esistenza e dell

Dettagli

Il dolore osteo-artromuscolare

Il dolore osteo-artromuscolare UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA DIPARTIMENTO DI SCIENZE PEDIATRICHE MEDICHE E CHIRURGICHE U.O.C. di Genetica e Immunologia Pediatrica - Scuola di Specializzazione in Genetica Medica Direttore: Prof.

Dettagli

Demenza, Alzheimer e Stimolazione Cognitiva: Use it or Lose it Pubblicato da Alice Mannarino il 30 mar 2012

Demenza, Alzheimer e Stimolazione Cognitiva: Use it or Lose it Pubblicato da Alice Mannarino il 30 mar 2012 Demenza, Alzheimer e Stimolazione Cognitiva: Use it or Lose it Pubblicato da Alice Mannarino il 30 mar 2012 Data la natura progressiva e irreversibile delle principali forme di demenza (in particolare

Dettagli

Ictus Acuto: Fase di Ospedalizzazione (Diagnosi) Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento

Ictus Acuto: Fase di Ospedalizzazione (Diagnosi) Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento Ictus Acuto: Fase di Ospedalizzazione (Diagnosi) Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento L'approccio clinico al paziente con sospetto ictus cerebrale che arriva in ospedale deve

Dettagli

benefici e rischi Bissolotti L., Passeri E.W., Calabretto C.,Chiari S. Domus Salutis Brescia

benefici e rischi Bissolotti L., Passeri E.W., Calabretto C.,Chiari S. Domus Salutis Brescia L attività fisica adattata: analisi dei benefici e rischi Bissolotti L., Passeri E.W., Calabretto C.,Chiari S. Domus Salutis Brescia Figura sanitaria Gestore risorse Attività fisica adattata Pubblico Paziente

Dettagli

Impatto psicologico e comportamentale dopo ricovero in terapia intensiva: il valore di un servizio di follow up post intensivo

Impatto psicologico e comportamentale dopo ricovero in terapia intensiva: il valore di un servizio di follow up post intensivo Impatto psicologico e comportamentale dopo ricovero in terapia intensiva: il valore di un servizio di follow up post intensivo 31 Congresso Nazionale Aniarti Riva del Garda, 14-16 novembre 2012 Monica

Dettagli

Presidio Ospedaliero Villa Rosa

Presidio Ospedaliero Villa Rosa Presidio Ospedaliero Villa Rosa Salsomaggiore Terme 5-6 novembre 2010 Percorsi riabilitativi Valutazione e trattamento delle menomazioni e disabilità cognitivo comportamentali DISTURBI COMPORTAMENTALI

Dettagli

URGENZA EMERGENZA CRISI R.L. PICCI

URGENZA EMERGENZA CRISI R.L. PICCI URGENZA EMERGENZA CRISI R.L. PICCI dolorosa rottura di un equilibrio con l esigenza di cambiamento URGENZA CRISI situazione acuta e grave, che richiede un intervento terapeutico immediato situazione in

Dettagli

Ma si può morire di Crepacuore solamente per una forte emozione?

Ma si può morire di Crepacuore solamente per una forte emozione? Il maggiore errore commesso da molti medici è rappresentato dal tentare di curare il corpo senza occuparsi della mente. La mente ed il corpo sono un tutt unico. Così recitava nel 400 ac Ippocrate. E esperienza

Dettagli

Il ruolo del Medico di Medicina Generale nella diagnosi e cura del paziente con sintomi somatici. Dr Bruno Pacciardi Università di Pisa

Il ruolo del Medico di Medicina Generale nella diagnosi e cura del paziente con sintomi somatici. Dr Bruno Pacciardi Università di Pisa Il ruolo del Medico di Medicina Generale nella diagnosi e cura del paziente con sintomi somatici Dr Bruno Pacciardi Università di Pisa LA SOMATIZZAZIONE PER IL MEDICO DI BASE: La somatizzazione è un equivoco

Dettagli

PROCESSO DI NURSING DAL... PROFILO PROFESSIONALE DELL INFERMIERE ( D.M. 739/94) 4.VALUTAZIONE INTERVENTI 3. GESTIONE INTERVENTI INFERMIERISTICI

PROCESSO DI NURSING DAL... PROFILO PROFESSIONALE DELL INFERMIERE ( D.M. 739/94) 4.VALUTAZIONE INTERVENTI 3. GESTIONE INTERVENTI INFERMIERISTICI PROCESSO DI NURSING metodo di lavoro che si articola in fasi logiche,razionali, per raggiungere obiettivi dichiarati processo di nursing senza fase diagnostica processo di nursing con fase diagnostica

Dettagli

La cefalea. Padova 14 febbraio 2014. Paola Mattiazzo

La cefalea. Padova 14 febbraio 2014. Paola Mattiazzo La cefalea Padova 14 febbraio 2014 Paola Mattiazzo LA CEFALEA NELL AMBULATORIO DEL PEDIATRA DI BASE ANAMNESI APPROFONDITA E MIRATA ANAMNESI FAMILIARE FAMILIARITA PER CEFALEA FAMILIARITA PER ALTRE PATOLOGIE

Dettagli

Facoltà di Psicologia. Corso di Medicina Sociale. Le Malattie Cardiovascolari: Terapia e Riabilitazione. Prof. Plinio Fabiani 3 Novembre 2008

Facoltà di Psicologia. Corso di Medicina Sociale. Le Malattie Cardiovascolari: Terapia e Riabilitazione. Prof. Plinio Fabiani 3 Novembre 2008 Facoltà di Psicologia Corso di Medicina Sociale Le Malattie Cardiovascolari: Terapia e Riabilitazione Prof. Plinio Fabiani 3 Novembre 2008 UTIC La Terapia Stroke Unit 1 Evoluzione della placca 2 Unità

Dettagli

Bologna, 18 marzo Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali -Quinta Edizione DSM-5. Franco Del Corno Vittorio Lingiardi

Bologna, 18 marzo Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali -Quinta Edizione DSM-5. Franco Del Corno Vittorio Lingiardi Bologna, 18 marzo 2016 Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali -Quinta Edizione DSM-5 Franco Del Corno Vittorio Lingiardi The «long road» to DSM-5 (1994-2014) DSM-IV (1994) DSM-IV-TR (2000)

Dettagli

Negli ultimi anni il concetto di disturbo mentale grave è. diventato comune nei paesi sviluppati. Con tale definizione

Negli ultimi anni il concetto di disturbo mentale grave è. diventato comune nei paesi sviluppati. Con tale definizione Introduzione Negli ultimi anni il concetto di disturbo mentale grave è diventato comune nei paesi sviluppati. Con tale definizione intendiamo persone che soffrono di disturbi psicotici come la schizofrenia

Dettagli

La cefalea in pediatria. Epidemiologia, classificazione. C. Cavestro SS Centro Cefalee, Alba (CN)

La cefalea in pediatria. Epidemiologia, classificazione. C. Cavestro SS Centro Cefalee, Alba (CN) La cefalea in pediatria. Epidemiologia, classificazione C. Cavestro SS Centro Cefalee, Alba (CN) La cefalea in pediatria: Epidemiologia Prevalenza media al di sotto dei 20 aa di età: Cefalea 55% Emicrania

Dettagli

Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile. workshop. 23 febbraio 2016

Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile. workshop. 23 febbraio 2016 febbraio 20 Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile Auditorium Biagio D Alba Ministero della Salute Viale Giorgio Ribotta, 5 - Roma INTRODUZIONE La Sindrome dell Apnea Ostruttiva

Dettagli

La fotofobia, la paura della luce: cos è e come si affronta

La fotofobia, la paura della luce: cos è e come si affronta La fotofobia, la paura della luce: cos è e come si affronta 8 July 2016 La fotofobia, paura della luce, in medicina indica l ipersensibilità e intolleranza degli occhi alla luce eccessiva, che sia naturale

Dettagli

non considera la VE come entità clinica

non considera la VE come entità clinica Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli studi di Pisa Tesi di Laurea REPERTI OTONEUROLOGICI NELLA VERTIGINE EMICRANICA Relatore: Chiar.mo Prof. Stefano SELLARI FRANCESCHINI Candidato: Salvatore

Dettagli

MARIO MARCHIORI I BAMBINI CON DSA NELLA SCUOLA: DALLA LEGGE 170 ALLE PRATICHE DIDATTICHE QUOTIDIANE. GIORNATA DI FORMAZIONE (Padova, 4 settembre 2013)

MARIO MARCHIORI I BAMBINI CON DSA NELLA SCUOLA: DALLA LEGGE 170 ALLE PRATICHE DIDATTICHE QUOTIDIANE. GIORNATA DI FORMAZIONE (Padova, 4 settembre 2013) GIORNATA DI FORMAZIONE (Padova, 4 settembre 2013) I BAMBINI CON DSA NELLA SCUOLA: DALLA LEGGE 170 ALLE PRATICHE DIDATTICHE QUOTIDIANE Patrocinio MARIO MARCHIORI CONTENUTI: Il significato delle parole Tracce

Dettagli

Patologie Neuromotorie

Patologie Neuromotorie La disabilità in età evolutiva Patologie Neuromotorie Antonella Pini Malattie Neuromuscolari dell Età Evolutiva U.O.C. di Neuropsichiatria Infantile, Direttore Dr. Giuseppe Gobbi Dipartimento di Neuroscienze

Dettagli

LA DISMENSIONE TRAUMATICO-DISSOCIATIVA NEL DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO

LA DISMENSIONE TRAUMATICO-DISSOCIATIVA NEL DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO XVI CONGRESSO NAZIONALE SITCC Roma 4-7 Ottobre 2012 LA DISMENSIONE TRAUMATICO-DISSOCIATIVA NEL DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO Giovanni Liotti Associazione di Psicoterapia Cognitiva, Roma Benedetto Farina

Dettagli

EPIDEMIOLOGIA DEL DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITÀ

EPIDEMIOLOGIA DEL DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITÀ INDICE IX Perchè questo libro... 1 Michele Sanza, Fabrizio Asioli, Luigi Ferrannini Il peso del disturbo borderline di personalità... 3 Configurazione dei Servizi... 4 Questione delle équipe dedicate...

Dettagli

Uno sguardo verso il futuro. Conferenza locale salute mentale R.Pioli, G.Rossi Brescia

Uno sguardo verso il futuro. Conferenza locale salute mentale R.Pioli, G.Rossi Brescia Uno sguardo verso il futuro Conferenza locale salute mentale R.Pioli, G.Rossi Brescia 10 12 2012 Innovazione strutturale Irccs FBF oggi e domani 2 strutture residenziali (CPA CPM ) inaugurate il 15 12

Dettagli

Concetti chiave. Se entro 2 settimane il dolore persiste invariato, senza progressivo miglioramento dei sintomi, è indicata una ulteriore valutazione

Concetti chiave. Se entro 2 settimane il dolore persiste invariato, senza progressivo miglioramento dei sintomi, è indicata una ulteriore valutazione Concetti chiave Il Mal di Schiena è una patologia frequente Lombalgia = irradiazione fino al ginocchio Lombosciatalgia = irradiazione sotto il ginocchio Si definisce Cronica dopo 4 settimane Demedicalizzare

Dettagli

ATENEO VITA-SALUTE Cattedra di Clinica Odontoiatrica Dir. Prof. E. Gherlone

ATENEO VITA-SALUTE Cattedra di Clinica Odontoiatrica Dir. Prof. E. Gherlone ATENEO VITA-SALUTE Cattedra di Clinica Odontoiatrica Dir. Prof. E. Gherlone Sindrome Algico Disfunzionale Alta incidenza statistica nella popolazione Etiologia multifocale Frequente difficoltà di inquadramento

Dettagli

Glasgow coma score. La scala a punteggio per indicare il livello di coscienza. Newsletter Ipasvi la Spezia n 48

Glasgow coma score. La scala a punteggio per indicare il livello di coscienza. Newsletter Ipasvi la Spezia n 48 Glasgow coma score La scala a punteggio per indicare il livello di coscienza Newsletter Ipasvi la Spezia n 48 1 Il paziente in coma Lo stato di coma riconosce diverse origini: è un profondo stato di incoscienza,

Dettagli

La misurazione della pressione arteriosa

La misurazione della pressione arteriosa La misurazione della pressione arteriosa I fattori di rischio cardiovascolare Familiarità per malattia cardiovascolare Età Sesso Fumo di sigaretta Ipertensione arteriosa Diabete Mellito Ipercolesterolemia

Dettagli

Livello 1. Il Concetto di SMARTERehab. La Valutazione Mirata

Livello 1. Il Concetto di SMARTERehab. La Valutazione Mirata Il Concetto di SMARTERehab ESERCIZI SPECIFICI DI CONTROLLO MOTORIO PER TRATTARE IL DOLORE MUSCOLOSCHELETRICO: VALUTAZIONE E RIABILITAZIONE Il concetto SMARTERehab con la sua metodologia di lavoro, basata

Dettagli

Cure Palliative nel percorso di malattia del malato oncologico

Cure Palliative nel percorso di malattia del malato oncologico Cure Palliative nel percorso di malattia del malato oncologico Guia Castagnini Cure Palliative e Terapia del dolore Introduzione Il numero di pazienti con malattia in fase attiva e sintomatica AUMENTA

Dettagli

URGENZA ( CODICE U o PS)

URGENZA ( CODICE U o PS) Presenza di sintomi acuti di tipo NEUROLOGICO E/O PSICHICO grave URGENZA ( CODICE U o PS) Cefalea Cefalea con sintomi d'accompagnamento: (disturbi visivi, visione doppia, visione di macchie nere o luminose

Dettagli

EMDR e terremoto: esperienze ed evidenze cliniche di elaborazione del trauma. Fabio D Antoni

EMDR e terremoto: esperienze ed evidenze cliniche di elaborazione del trauma. Fabio D Antoni EMDR e terremoto: esperienze ed evidenze cliniche di elaborazione del trauma Fabio D Antoni Cos è un trauma? «Il trauma psicologico è l esperienza unica individuale di un evento, di una serie di eventi,

Dettagli

aspetti teorici, di ricerca e di assistenza

aspetti teorici, di ricerca e di assistenza Università di Firenze - Sede di Prato Corso di Bioetica - 1 Luglio 2006 PSICO-ONCOLOGIA: ONCOLOGIA: aspetti teorici, di ricerca e di assistenza Ezio Menoni, Riccardo Marchini, Barbara Montomoli, Alessandro

Dettagli

PRINCIPI PER LA COMBINAZIONE E L UTILIZZO DEI MODELLI ANIMALI NEGLI ESPERIMENTI DI FARMACOLOGIA

PRINCIPI PER LA COMBINAZIONE E L UTILIZZO DEI MODELLI ANIMALI NEGLI ESPERIMENTI DI FARMACOLOGIA PRINCIPI PER LA COMBINAZIONE E L UTILIZZO DEI MODELLI ANIMALI NEGLI ESPERIMENTI DI FARMACOLOGIA indotti GRUPPI DI spontanei MODELLI ANIMALI negativi orfani face validity PROPRIETA DEI MODELLI predictive

Dettagli

PATOLOGIE DELL AORTA

PATOLOGIE DELL AORTA PATOLOGIE DELL AORTA LE ISCHEMIE MESENTERICHE EMBOLIA: Occlusione acuta soprattutto in pazienti cardiopatici con disturbi del ritmo o alterazioni valvolari reumatiche. L'EMBOLO si arresta dove il calibro

Dettagli

MODELLO INFORMATIVO. Informazioni relative all esame diagnostico HEAD-UP TILT TEST

MODELLO INFORMATIVO. Informazioni relative all esame diagnostico HEAD-UP TILT TEST MODELLO INFORMATIVO Informazioni relative all esame diagnostico HEAD-UP TILT TEST Io sottoscritto/a nato/a. il. dichiaro di essere stato/a informato/a in data dal dr.. DI ESSERE AFFETTO DALLA SEGUENTE

Dettagli

PLACEBO Aspetti etici e scientifici

PLACEBO Aspetti etici e scientifici Aspetti etici e scientifici Definizione Placebo (dal latino, letteralmente piacerò) può essere definito ogni trattamento, o parte di esso, che viene deliberatamente impiegato per determinare un effetto

Dettagli

Vietri, 8 aprile 2015

Vietri, 8 aprile 2015 UNINA ASL NA-1 PO San Giovanni Bosco - DSB 30 Anamnesi vestibolare Vincenzo Marcelli Vietri, 8 aprile 2015 L Approccio al paziente Anamnestico Semeiologico non strumentale strumentale Anamnesi Momento

Dettagli

Introduzione: Strategie terapeutiche per il trattamento del BED

Introduzione: Strategie terapeutiche per il trattamento del BED UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI UDINE Cattedra di Psichiatria, Psicologia Medica e Psicosomatica Direttore: Prof. M. Balestrieri TERAPIA PSICOEDUCAZIONALE DI GRUPPO PER DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE:

Dettagli

Patogenesi, e principali quadri diagnostici 3^ parte

Patogenesi, e principali quadri diagnostici 3^ parte Le Cefalee Patogenesi, e principali quadri diagnostici 3^ parte Giuseppe Serafini Università degli Studi di Roma Tor Vergata Scuola di Specializzazione in Anestesia e Rianimazione (Dir. Prof. G. Leonardis)

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA. Relatore: Annalisa Pelosi

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA. Relatore: Annalisa Pelosi UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA Relatore: Annalisa Pelosi 1 2 Il Ritardo Mentale 1. Criteri Diagnostici Definiamo il ritardo mentale una condizione clinica complessa, caratterizzata dalla presenza di un

Dettagli

Katia Ferrari Alessio Montereggi Corrado Pini

Katia Ferrari Alessio Montereggi Corrado Pini Katia Ferrari Alessio Montereggi Corrado Pini Il paziente con BPCO nella sua complessità Le problematiche nella gestione affrontate dal medico di medicina generale Corrado Pini Possibili cause di sottodiagnosi

Dettagli

SCIENZE PSICHIATRICHE E NEUROLOGICHE - canale 1

SCIENZE PSICHIATRICHE E NEUROLOGICHE - canale 1 DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA Corso di laurea in Infermieristica (abilitante alla professione sanitaria di Infermiere) Anno accademico 2016/2017-2 anno

Dettagli

Ansia e disturbi d ansia

Ansia e disturbi d ansia Dipartimento di Psicologia Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche Ansia e disturbi d ansia Dott. Antonio Prunas Anno accademico 2014-2015 L ansia è definibile come risposta NORMALE e INNATA

Dettagli

La gestione dei pazienti con Demenza in medicina generale 23 Marzo 2013

La gestione dei pazienti con Demenza in medicina generale 23 Marzo 2013 La gestione dei pazienti con Demenza in medicina generale 23 Marzo 2013 Dott. Filippo Magherini Psicologia dell invecchiamento Invecchiamento come progressione evolutiva : gerontologia / geriatria. Problemi

Dettagli

La refertazione del tracciato cardiotocografico

La refertazione del tracciato cardiotocografico La refertazione del tracciato cardiotocografico Refertazione Valutazione del tracciato cardiotocografico Valutazione parametri di salute fetale Attività contrattile Inquadramento clinico della gravidanza

Dettagli

LA PREVENZIONE DELLE CADUTE IN DEGENZA

LA PREVENZIONE DELLE CADUTE IN DEGENZA LA PREVENZIONE DELLE CADUTE IN DEGENZA SCALEA 29/30 NOVEMBRE LEOTTA ROSALBA DEFINIZIONE Un improvviso, non intenzionale, inaspettato spostamento verso il basso dalla posizione ortostatica, o assisa o clinostatica.

Dettagli

Autismo e riabilitazione Linea Guida Società Italiana di Neuropsichiatria della Infanzia e dell Adolescenza

Autismo e riabilitazione Linea Guida Società Italiana di Neuropsichiatria della Infanzia e dell Adolescenza Autismo e riabilitazione Linea Guida Società Italiana di Neuropsichiatria della Infanzia e dell Adolescenza Nel trattamento riabilitativo le disabilità devono essere considerate problemi dello sviluppo

Dettagli

Prevenzione e gestione dello stress quale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari

Prevenzione e gestione dello stress quale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari Prevenzione e gestione dello stress quale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari Montona, Croazia 10 Giugno 2014 Dr.ssa Laura Beltrame CASA DI CURA MADONNA DELLA SALUTE s.r.l. PRESIDIO OSPEDALIERO

Dettagli

DEPRESSIONE MAGGIORE RICORRENTE: ANDAMENTO TEMPORALE NEL LUNGO TERMINE

DEPRESSIONE MAGGIORE RICORRENTE: ANDAMENTO TEMPORALE NEL LUNGO TERMINE DEPRESSIONE MAGGIORE RICORRENTE: ANDAMENTO TEMPORALE NEL LUNGO TERMINE Introduzione La depressione maggiore va sempre più delineandosi come un disturbo da osservare in una prospettiva longitudinale, prestando

Dettagli

Emozioni s.invitto ricercatrice Psicologia Generale Università del Salento. Componente comportamentale, vegetativa e ormonale

Emozioni s.invitto ricercatrice Psicologia Generale Università del Salento. Componente comportamentale, vegetativa e ormonale Emozioni s.invitto ricercatrice Psicologia Generale Università del Salento Componente comportamentale, vegetativa e ormonale Ruolo dell amigdala L amigdala svolge un ruolo fondamentale nelle reazioni fisiologiche

Dettagli

1) Quale di queste definizioni è corretta rispetto al concetto di paura preparata?

1) Quale di queste definizioni è corretta rispetto al concetto di paura preparata? 1) Quale di queste definizioni è corretta rispetto al concetto di paura preparata? a) Una certa classe generale di stimoli fobici è innata b) Lo stimolo fobico specifico è innato. c) Lo stimolo fobico

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FERRARA. Strategie di controllo posturale nei musicisti: il ruolo dell input vestibolare

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FERRARA. Strategie di controllo posturale nei musicisti: il ruolo dell input vestibolare UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FERRARA Corso di laurea in Medicina e Chirurgia Strategie di controllo posturale nei musicisti: il ruolo dell input vestibolare Relatore: Ch.mo Prof. Enrico Granieri Laureanda:

Dettagli

Il Coping (I parte) Conoscere meglio il problema e gli strumenti da utilizzare

Il Coping (I parte) Conoscere meglio il problema e gli strumenti da utilizzare dott. Dante Pallecchi Burnout 1 Il Coping (I parte) Conoscere meglio il problema e gli strumenti da utilizzare 1. Ritardo mentale o complesse e differenziate disfunzioni organiche e/o psicologiche? 2.

Dettagli

Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive

Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ La Neuropsicologia è quella disciplina scientifica che indaga le relazioni esistenti tra: funzioni cognitive struttura e

Dettagli

Vertigini e Disturbi dell'equilibrio LA VERTIGINE VESTIBOLARE

Vertigini e Disturbi dell'equilibrio LA VERTIGINE VESTIBOLARE CICLO DI CONFERENZE A CARATTERE SANITARIO Con il patrocinio del Comune di Salò 5 Incontro Vertigini e Disturbi dell'equilibrio LA VERTIGINE VESTIBOLARE Dott. Cristiano Balzanelli Specialista in Otorinolaringoiatria

Dettagli

IMPLICAZIONI PSICOLOGICHE NELLA MALATTIA DI PARKINSON

IMPLICAZIONI PSICOLOGICHE NELLA MALATTIA DI PARKINSON IMPLICAZIONI PSICOLOGICHE NELLA MALATTIA DI PARKINSON Disturbi acquisiti della comunicazione 11 aprile Lamezia Terme Dott. Domenico Mauro Psicologo-Psicoterapeuta INTRODUZIONE La malattia di Parkinson,

Dettagli

Moduli di base e di perfezionamento 510 Moduli d ampliamento/approfondimento 30 Moduli di altri ambiti di competenza 60

Moduli di base e di perfezionamento 510 Moduli d ampliamento/approfondimento 30 Moduli di altri ambiti di competenza 60 Panoramica dei moduli e dei di specialista clinico Fisioterapia generale come pure quello di Fisioterapia generale basata sugli aspetti psicosomatici Per la ripartizione, vengono applicati i seguenti moduli

Dettagli

i casi clinici che mi hanno lasciato perplesso

i casi clinici che mi hanno lasciato perplesso i casi clinici che mi hanno lasciato perplesso Enzo Hrovatin SOC Cardiologia, Osp S Polo, Monfalcone (GO) Uomo 76, senza familiarità nota per cardiopatia Non storia di fumo ne potus! Pregressa idronefrosi

Dettagli

LE EPILESSIE. Dott. Edoardo Ferlazzo

LE EPILESSIE. Dott. Edoardo Ferlazzo LE EPILESSIE Dott. Edoardo Ferlazzo Definizioni Crisi epilettica: Manifestazione clinica, improvvisa e di breve durata, dovuta ad una scarica ipersincrona di un gruppo di neuroni ipereccitabile. Epilessia

Dettagli

Psicoterapia e/o Psicoterapie. Dr. Marco Vicentini Psicologo Psicoterapeuta CBT

Psicoterapia e/o Psicoterapie. Dr. Marco Vicentini Psicologo Psicoterapeuta CBT Psicoterapia e/o Psicoterapie Dr. Marco Vicentini Psicologo Psicoterapeuta CBT Figure professionali Diagnosi: Psicologo La professione di psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi per la prevenzione,

Dettagli

Malnutrizione in LTCF l esperienza del Piccolo Cottolengo Don Orione. Piccolo Cottolengo Don Orione

Malnutrizione in LTCF l esperienza del Piccolo Cottolengo Don Orione. Piccolo Cottolengo Don Orione l esperienza del 1 l esperienza del SCHEMA INTERVENTO Chi siamo e di chi ci occupiamo Fragilità e Malnutrizione (fattori intrinseci ed estrinseci) Valutazione della Malnutrizione (strumenti) Interventi

Dettagli

DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO E CONFINI DIAGNOSTICI:

DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO E CONFINI DIAGNOSTICI: con il patrocinio di DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO E CONFINI DIAGNOSTICI: DALL INFANZIA ALL ETÀ ADULTA. 5 maggio 2017 c/o Sala Meeting, Tenuta del Parco di San Rossore, Via Sterpaia 16, Pisa Introduzione

Dettagli

Intossicazione da Monossido di Carbonio Gestione della fase extraospedaliera e casi clinici

Intossicazione da Monossido di Carbonio Gestione della fase extraospedaliera e casi clinici Intossicazione da Monossido di Carbonio Gestione della fase extraospedaliera e casi clinici Auditorium di Rescaldina (MI) --- 23 gennaio 2008 Davide Dell'Acqua --- dellacquadavide@alice.it L intossicazione

Dettagli

Dr.ssa SUSANNA MONDINI. CENTRO di MEDICINA DEL SONNO U.O. NEUROLOGIA POLICLINICO S.ORSOLA-MALPIGHI

Dr.ssa SUSANNA MONDINI. CENTRO di MEDICINA DEL SONNO U.O. NEUROLOGIA POLICLINICO S.ORSOLA-MALPIGHI Dr.ssa SUSANNA MONDINI CENTRO di MEDICINA DEL SONNO U.O. NEUROLOGIA POLICLINICO S.ORSOLA-MALPIGHI CHE COSA E E LA SONNOLENZA La sonnolenza è espressione di un bisogno primario del nostro organismo come

Dettagli

Progetto disagio mentale SPRAR Breno e Psichiatria Territoriale: percorsi di cura e riabilitazione

Progetto disagio mentale SPRAR Breno e Psichiatria Territoriale: percorsi di cura e riabilitazione Progetto disagio mentale SPRAR Breno e Psichiatria Territoriale: percorsi di cura e riabilitazione Anno 2008: avvio protocollo d intesa tra Società Cooperativa Sociale K-PAX Onlus, Parrocchia SS. Salvatore

Dettagli

La psichiatria geriatrica è un campo in rapida crescita in quanto la popolazione anziana è in aumento.

La psichiatria geriatrica è un campo in rapida crescita in quanto la popolazione anziana è in aumento. La psichiatria geriatrica è un campo in rapida crescita in quanto la popolazione anziana è in aumento. I disturbi mentali dell anziano comprendono tutti i disturbi ritrovabili nei giovani adulti e ad essi

Dettagli

I disturbi di personalità. nell esperienza. della medicina generale

I disturbi di personalità. nell esperienza. della medicina generale I disturbi di personalità nell esperienza della medicina generale Villa Braghieri, 11 novembre 2006 Definizione di personalità Configurazione stabile e prevedibile dell esperienza interiore e della risposta

Dettagli

A.I.A.M.C. Associazione Italiana di Analisi e Modificazione del Comportamento e Terapia Comportamentale e Cognitiva

A.I.A.M.C. Associazione Italiana di Analisi e Modificazione del Comportamento e Terapia Comportamentale e Cognitiva ISTITUTO MILLER Istituto di Psicologia e Terapia cognitivo-comportamentale CASI CLINICI Candidata: Dr.ssa Sara Ginanneschi Supervisore: Prof. Giuseppe Sacco Anno Accademico 2007-2008 A.I.A.M.C. Associazione

Dettagli

IL POST-ACUTO: LA RIABILITAZIONE RESPIRATORIA

IL POST-ACUTO: LA RIABILITAZIONE RESPIRATORIA Dott. Michele Maiellari Specialista in Malattie dell Apparato Respiratorio Universita di Bari U.O. di Medicina e Chirurgia d Urgenza e Pronto Soccorso Resp.Dott.F. Serafino Ospedale San Giacomo Monopoli

Dettagli

TRATTAMENTO DELLA DIPENDENZA E DEI DISTURBI CORRELATI AGLI OPPIOIDI

TRATTAMENTO DELLA DIPENDENZA E DEI DISTURBI CORRELATI AGLI OPPIOIDI Dipartimento delle Dipendenze TRATTAMENTO DELLA DIPENDENZA E DEI DISTURBI CORRELATI AGLI OPPIOIDI Ambiti di Intervento Trattamenti in fase acuta Intossicazione Acuta Sindrome di Astinenza Trattamenti in

Dettagli

La valutazione dei rischi e la prevenzione

La valutazione dei rischi e la prevenzione Università di Ferrara Insegnamento di Sicurezza sui luoghi di lavoro CdL Professioni Sanitarie A.A. 2015-2016 La valutazione dei rischi e la prevenzione Dr. Salvatore Mìnisci 1 RAPPORTO LAVORO / SALUTE

Dettagli

Prefazione. Presentazione dell edizione italiana. Ringraziamenti. Come usare questo libro. Glossario delle patologie e dei termini neurologici

Prefazione. Presentazione dell edizione italiana. Ringraziamenti. Come usare questo libro. Glossario delle patologie e dei termini neurologici 00 Iggulden romane (I-XXXIV) 22-06-2007 09:07 Pagina V Indice Prefazione Introduzione Presentazione dell edizione italiana Ringraziamenti Come usare questo libro Glossario delle patologie e dei termini

Dettagli