Masterplan Città di Castello smart Scheda: demografia Versione 1.1 (maggio 2014)
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- Leonzio Genovese
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1 Masterplan Città di Castello smart Scheda: demografia Versione 1.1 (maggio 2014) La situazione demografica Il comune di Città di Castello ha la sua popolazione al 1/01/2013 pari a abitanti residenti con un incidenza di cittadini stranieri pari a abitanti (9,5%). Al 1/01/2002 il numero complessivo di residenti era pari a con un numero di stranieri uguale a (2,6%), si misura quindi un incremento di abitanti. Il trend della popolazione è rimasto dal 2002 in costante crescita, ma per la prima volta si osserva al 2013 un leggero decremento della popolazione complessiva rispetto all anno precedente pop.complessiva Fig. 1 - Andamento della popolazione residente - Fonte Dati Istat Nel settembre 2013 L Istat ha pubblicato i dati della ricostruzione intercensuaria della popolazione e del bilancio demografico a seguito del 15 Censimento della Popolazione e delle abitazioni 1. 1 La popolazione residente a Città di Castello al Censimento 2011, rilevata il giorno 9 ottobre 2011, è risultata composta da individui, mentre alle Anagrafi comunali ne risultavano registrati Si è, dunque, verificata una differenza negativa fra popolazione censita e popolazione anagrafica pari a 585 unità (-1,44%). Per eliminare la discontinuità che si è venuta a creare fra la serie storica della popolazione del decennio intercensuario con i dati registrati in Anagrafe negli anni successivi, si ricorre ad operazioni di ricostruzione intercensuaria della popolazione.
2 Dalla osservazione dei dati relativi ai bilanci demografici emerge che l aumento della popolazione al 2013 è imputabile unicamente al fenomeno migratorio e in particolare alla componente straniera. Popolazione 1/01/2002 Saldo naturale Saldo migratorio Popolazione 1/01/2013 Var. % 2013/2002 Città di Castello ,69% Tab. 1 - Popolazione a Città di Castello, Fonte Dati Istat Per quanto riguarda la popolazione straniera residente a Città di Castello, dal 2002 al 2013 l incidenza dei cittadini stranieri è aumentata nel Comune del 279,2% Cittadini italiani Cittadini stranieri Pop. complessiva Tab. 2 - Fonte dati Istat dati al 1 gennaio 100% 2,6 3,0 4,1 4,7 5,2 5,4 7,0 7,9 8,4 8,9 9,1 9,5 90% 80% 70% 60% 50% 97,4 97,0 95,9 95,3 94,8 94,6 93,0 92,1 91,6 91,1 90,9 90,5 40% 30% 20% 10% 0% cittadini italiani cittadini stranieri Fig. 2 - Incidenza percentuale residenti stranieri e residenti italiani a Città di Castello, Fonte Dati Istat La rappresentazione grafica della popolazione per sesso ed età viene chiamata piramide perché la situazione tipica prevede la presenza di molti giovani e poi via via meno persone al crescere dell età, come conseguenza dell azione della mortalità. La punta rappresenta i pochi che arrivano alle età più avanzate. Scheda Demografia - Masterplan Città di Castello smart 2
3 L osservazione della piramide di età della popolazione di Città di Castello assomiglia molto poco ad una piramide, ma ha una tipica figura spanciata - una base più ristretta rispetto alla parte centrale per effetto della denatalità e una espansione del vertice per la crescente longevità. Relativamente a quest ultimo punto si osserva come fino ai 69 anni la distribuzione tra uomini e donne sia sostanzialmente equiparata, dai 70 anni in poi si nota la sostanziale maggiore longevità femminile Maschi Femmine Fig. 3 - Piramidi di età popolazione residente, Fonte Dati Istat al 1 gennaio 2011 Dal confronto tra le piramidi di età relative ai cittadini italiani e a quelli stranieri emerge: nelle fasce di età a partire da 60 anni la componente è quasi esclusivamente dovuta a cittadini italiani mentre quella straniera diventa nulla nelle classi di età più avanzate una maggiore presenza femminile nelle fasce di età dei cittadini stranieri tra anni la popolazione straniera in fascia di età 0-14 incide per il 13,3% sulla rispettiva fascia di età complessiva Scheda Demografia - Masterplan Città di Castello smart 3
4 Maschi Femmine Fig. 4 - Piramidi di età popolazione residente italiana, Fonte Dati Istat al 1 gennaio Maschi Femmine Fig. 5 - Piramidi di età popolazione residente straniera, dati Istat al 1 gennaio 2011 Indicatori di struttura demografica L analisi degli indicatori di struttura demografica, in particolare dell indice di vecchiaia espresso dal rapporto tra il numero degli ultrasessantacinquenni ogni 100 individui di età inferiore ai 15 anni - risulta nel 2012 pari al 173% (dato provinciale 172,4%) in aumento rispetto al 2002 quando era pari a 169,23% (dato provinciale 177,4%), da cui risulta un progressivo invecchiamento della popolazione. Mentre nel 2002 il valore per il Comune era di molto inferiore rispetto alla media provinciale nel 2012 il dato si è quasi allineato. dipendenza dipendenza Indice dipendenza struttura ricambio Scheda Demografia - Masterplan Città di Castello smart 4
5 Città di Castello Provincia di Perugia strutturale giovanile anziani vecchiaia della popolazione attiva ,0 19,3 32,7 169,2 100,6 120, ,3 19,9 34,4 173,0 124,1 150, ,6 177,4 101,1 134, ,0 172,4 121,6 145,8 della popolazione attiva Tab. 3 - Indicatori di struttura demografica, Fonte dati Istat (dati al 1 gennaio) L indice di dipendenza strutturale 2 - dato dal rapporto tra la popolazione inattiva su quella in età lavorativa - è pari al 54,3% con valori inferiori a quelli provinciali e tuttavia in aumento rispetto al Tale rapporto fornisce indirettamente una misura della sostenibilità della struttura di una popolazione; esprime infatti il carico sociale ed economico teorico della popolazione in età attiva. Valori superiori al 50% indicano una situazione di squilibrio generazionale. L indice di dipendenza strutturale è dato dalla somma di due indici parziali: l indice di dipendenza giovanile e l indice di dipendenza anziani. Si evince da ciò, come a parità di indice, possono corrispondere strutture della popolazione estremamente differenziate. Dalla lettura dell indice di dipendenza giovanile (popolazione con meno di 15 anni di età su popolazione anni) e dell indice di dipendenza anziani (popolazione ultrasessantacinquenne su popolazione in età anni) si può osservate che la classe che incide maggiormente sull indice di dipendenza strutturale è quella degli ultra 65 anni. L analisi dell indice di struttura della popolazione attiva che esprime il grado di invecchiamento della popolazione, rapportando percentualmente il numero degli individui di età compresa tra 40 e 64 anni con quello di individui di età compresa tra i 15 e 39 che a Città di Castello si attesta a 124,1% (in crescita marcata rispetto al 2002) conferma che la fascia lavorativa più vecchia della popolazione è numericamente superiore a quella più giovane. L indice di ricambio della popolazione attiva che rapporta la popolazione residente in età anni alla popolazione in età anni e viene utilizzato anche per misurare le opportunità occupazionali per i giovani derivanti dai posti di lavoro lasciati disponibili da coloro che si accingono a lasciare l attività lavorativa per limiti di età - mostra con il suo valore di 150,7% che quelli che escono dal mercato del lavoro sono il 50,7% in più di quelli che vi entrano. I giovani potenzialmente in entrata nel mercato del lavoro coprono meno della metà del reale fabbisogno. Tale indice era nel 2002 pari a 120,4% con una crescita al 2012 del 25%. 2 L indice di dipendenza strutturale è considerato un indicatore di rilevanza economica e sociale. Il numeratore è composto dalla popolazione che, a causa dell età, si ritiene essere non autonoma (popolazione con 65 anni oltre e popolazione con meno di 14 anni) e il denominatore dalla fascia di popolazione in età dai 14 ai 64 anni che, essendo in attività, dovrebbe provvedere al suo sostentamento. Questo indice può essere scisso nella somma dell indice di dipendenza giovanile e di dipendenza degli anziani. Scheda Demografia - Masterplan Città di Castello smart 5
6 Glossario Dipendenza anziani (indice di): rapporto tra popolazione di 65 anni e più e popolazione in età attiva (15-64 anni), moltiplicato per 100. Dipendenza giovanile (indice di): rapporto tra la popolazione in età non lavorativa ( 0-14 anni) e la popolazione in età lavorativa (15-64) moltiplicato per 100. Dipendenza strutturale (indice di): rapporto tra popolazione in età non attiva (0-14 anni e 65 anni e più) e popolazione in età attiva (15-64 anni), moltiplicato per 100. Vecchiaia (indice di): rapporto tra popolazione di 65 anni e più e popolazione di età 0-14 anni, moltiplicato per 100. Ricambio della popolazione in età attiva (indice di): rapporto tra coloro che stanno per uscire dalla popolazione potenzialmente lavorativa (età anni) e il numero di quelli potenzialmente in ingresso sul mercato del lavoro (15-19 anni), moltiplicato per 100. L indice di ricambio della popolazione fornisce un indicazione della sostituzione generazionale nella popolazione in età attiva. Un valore dell indice pari a 100 costituisce la soglia di equilibrio, significa cioè che tutti quelli che potenzialmente sono in uscita dal mercato del lavoro sono sostituiti da quelli che vi stanno entrando. Valori inferiori a 100 indicano che le persone potenzialmente in uscita sono meno di quelle in entrata, mentre valori superiori a 100 rilevano che le uscite sono maggiori delle entrate. Struttura della popolazione attiva (indice di): indica il grado di invecchiamento della popolazione attiva rapportando le generazioni di popolazioni più vecchie (ancora attive), cioè la popolazione compresa tra i anni di età, alle generazioni più giovani che saranno destinate a sostituirle, cioè la popolazione tra i anni di età, moltiplicato per cento. Scheda Demografia - Masterplan Città di Castello smart 6
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