I CARRI ARMATI NELLA GRANDE GUERRA

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1 I CARRI ARMATI NELLA GRANDE GUERRA La prima guerra mondiale è stato un evento tanto triste quanto determinante per la nascita e lo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate: non solo ha cambiato il mondo, ma ha mutato anche il modo stesso di condurre una guerra. E' proprio in questo periodo, in effetti, che nacque una delle armi più distruttive che l'umanità abbia conosciuto e che ha avuto un successo così grande da essere, seppur con infinite modifiche, usata anche oggi: il carro armato. Trovarne un preciso inventore è pressochè impossibile, visto che si sviluppò per merito di vari personaggi tra la fine dell'ottocento e l'inizio del Novecento. Nascita e sviluppo dei carri armati I cingoli esistevano sin dal 1770 (li dobbiamo all'inglese Richard Edgeworth), ma alla fine dell'ottocento venivano usati soltanto dalla americana Holt Company per costruire trattori: nessuno pensò di applicarli ad un'arma, anche se nella Guerra di Crimea erano stati impiegati piccoli mezzi cingolati per potersi muovere sul terreno fangoso. Dobbiamo aspettare fino al 1899 per vedere la nascita del primo prototipo di ciò che chiamiamo carro armato: fu inventato da Frederick Simms e il suo nome era Motor War Car ; esso oggi ci appare come un mezzo piuttosto curioso: in quanto ad armamento lasciava a desiderare e si muoveva su normali ruote. Offerto all'esercito inglese, fu presto rifiutato: Lord Kitchener (allora Capo di Stato Maggiore) lo descrisse ironicamente come un grazioso giocattolo

2 meccanico. Tuttavia, oggi questa invenzione è considerata la prima macchina corazzata mai costruita. Little Willie Nei primi del Novecento il colonnello inglese Ernest Swinton applicò i cingoli dei trattori a una macchina simile all'invenzione di Simms, segnando la nascita dei carri armati. Riuscì a trasmettere il proprio entusiasmo a David Lloyd George e Winston Churchill: il progetto prese il via e nel 1915 al primo modello fu dato il nome di Little Willie. Perchè questo nome? E, prima ancora, da dove deriva la parola tank, con cui si indica in inglese il carro armato? Tank può essere visto come una sorta di nome in codice. Infatti, Swinton, temendo la presenza di eventuali spie tra gli operai che lavoravano al suo progetto, disse loro che stavano fabbricando taniche per l'acqua (tank, appunto). Invece, il nome Little Willie fu dato per prendere in giro Guglielmo di Prussia, figlio dell'imperatore Guglielmo II. Questo carro armato, però, aveva gravi difetti: la velocità (solo 3,2 km/h) e la sua incapacità di attraversare le trincee. Per questi motivi,fu presto seguito da Big Willie (o Mark I ). Il nome di quest'ultimo, ovviamente, si riferiva scherzosamente all'imperatore Guglielmo in persona. Navi sulla terraferma I primi a lavorare sul progetto del Little Willie furono i membri del cosiddetto Landships Comitee. La ragione di questo strano nome è che i carri armati all'inizio venivano visti come un'estensione delle normali navi da guerra, perciò erano landships, navi sulla terraferma. In effetti, la Royal Navy, la marina militare britannica, ebbe un ruolo fondamentale nella costruzione dei carri armati, grazie alla sua esperienza in fatto di mezzi corazzati; non solo: i primi equipaggi dei carri erano costituiti proprio da soldati della marina.

3 Il Mark I Il Little Willie fu solo la prova generale per la produzione del primo carro armato in grado di combattere, il Big Willie, più conosciuto come Mark I (1916). Era tutto pronto per il debutto dei carri armati in guerra; esso avvenne il 1 luglio 1916: l'inizio della battaglia della Somme. A seconda dell'armamento, vennero costruite due diverse versioni: maschi e femmine (questi ultimi pesavano una tonnellata in meno dei primi). Vennero prodotti nello stesso numero, perchè offrivano, l'uno e l'altro, sia vantaggi sia svantaggi: il primo era più armato, ma più lento; il secondo era meno armato, ma più veloce. Nel frattempo, anche i Francesi si interessarono ai carri: i primi modelli, prodotti dalla Renault, risalgono all'anno successivo alla nascita del Mark I, il Per quel che riguarda l'italia, invece, furono prodotti soltanto 6 esemplari nel 1918, i Fiat La prima delusione Nonostante l'originalità dell'idea, i primi carri armati erano solo grandi, lenti mostri di metallo, che spaventavano i nemici, ma crearono una grande delusione tra gli Inglesi: non erano né decisivi né affidabili. Ad esempio, nel 1917, durante la terza battaglia di Ypres molti carri inglesi, sotto la guida del generale Douglas Haig, affondarono nel fango. Vennero prodotti nuovi modelli (che non si discostavano molto dall'originale, come i Mark II, III e IV), ma la situazione non cambiò fino al 1918, quando apparvero i ben più leggeri e manovrabili carri Whippet. Il successo dei carri armati La prima vittoria ottenuta grazie ai carri armati risale alla fine del '17: si tratta della battaglia di Cambrai (20 novembre 1917). A causa dei numerosi problemi che affliggevano

4 i primi carri armati, la Germania non era interessata a costruirne di propri. Per questo motivo, nella Grande Guerra non esistono esempi di battaglie tra carri di opposte fazioni prima del '18. E proprio nell'agosto del 1918, quando 604 carri inglesi permisero all'intesa un'avanzata di 35 km sul fronte occidentale, ci si rese conto di quanto decisiva fosse divenuta questa nuova arma. Produzione di carri armati Anno Inghilterra Francia Germania USA Italia L'equipaggio Come già visto, inizialmente l'equipaggio di un carro armato era costituito da soldati della marina. Il Mark I aveva un equipaggio di otto uomini, quattro dei quali dovevano guidarlo; compito non certo facile, sopratutto perchè ai soldati non veniva insegnato quasi nulla su come manovrare la nuova arma. La visibilità era ben poca e non di rado, se il terreno era fangoso o la rotta incerta, il comandante usciva dal carro e tastava personalmente il suolo

5 con un bastone per assicurarsi che si potesse proseguire. Il tutto, però, avveniva sotto il fuoco nemico e col rischio di essere schiacciati dal proprio stesso carro armato. Vita in un carro armato Le condizioni dentro un carro armato erano tremende: il motore produceva un rumore assordante (l'equipaggio faticava addirittura a comunicare a voce!), un calore soffocante e per giunta anche fumo, che non veniva scaricato all'esterno. Un comandante scrisse: Io e il mio equipaggio non avevamo mai avuto un carro armato nostro in tutto il tempo in cui siamo stati in Inghilterra. Non avevamo mai fatto una ricognizione, né letto una mappa..., non avevamo mai fatto esercitazioni e lezioni su come usare la bussola..., non avevamo nessuna possibilità di far segnali..., e non avevamo fatto nessuna esercitazione per interpretare gli ordini. Non sapevamo dove cercare informazioni necessarie per noi in quanto comandanti, né sapevamo quali informazioni avremmo probabilmente dovuto richiedere. Comandanti famosi Anche alcuni importanti personaggi della storia furono comandanti di carri armati. Ne è un esempio George Smith ( ), celebre generale dell'esercito americano durante la seconda guerra mondiale, che partecipò alla Grande Guerra in Francia con il grado di capitano. Riuscì ad ottenere il comando della divisione americana di carri armati e si distinse per valore fino a quando, ferito, concluse la propria esperienza nel primo conflitto mondiale. Lo stesso vale per Charles de Gaulle ( ), a capo delle forze della Francia Libera durante la seconda guerra mondiale e più tardi presidente della Francia, che combattè la Grande Guerra con il grado di sottotenente; fu, però, catturato dai Tedeschi nel 1916 a Douaumont e trascorse in prigionia buona parte del conflitto.

6 Realizzato da: Giacomo Gedda Classe: 4 B