ACQUE REFLUE INDUSTRIALI

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1 ELABORATI DA ALLEGARE ALL ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE (DPR 59/2013) NEL CASO DI SCARICO DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI IN PUBBLICA FOGNATURA GESTITA dal PICENO CONSIND. 1. Contratto di allaccio in pubblica fognatura rilasciato dal Piceno Consind. 2. Planimetria, in scala adeguata e in formato A3 (da allegare all autorizzazione) con riportata l ubicazione dello stabilimento, la condotta di allaccio alla pubblica fognatura, l individuazione del pozzetto fiscale di controllo e campionamento ed il pozzetto di consegna dei reflui. 3. Allegati A, B,C e D predisposti dal Piceno Consind. 4. Planimetria, in scala adeguata, dello stabilimento riportante: i percorsi delle reti fognarie interne allo stabilimento distinte in base alla tipologia (acque domestiche, acque assimilabili alle domestiche, acque di processo, acque di raffreddamento, acque meteoriche contaminate, acque meteoriche non contaminate) fino al loro recapito finale; l area edificata e quella di pertinenza utilizzata ai fini produttivi, i diversi reparti di lavorazione, l ubicazione degli eventuali impianti di pretrattamento o depurazione, le posizioni e le dimensioni dei pozzetti di ispezione, del/i pozzetto/i di prelevamento campioni e del/i pozzetto/i di allaccio alla pubblica fognatura; ubicazione dello stoccaggio esterno di materie prime, liquami, rifiuti speciali e speciali pericolosi eventualmente prodotti. 5. Planimetria, in scala adeguata e in formato A3, dell eventuale impianto di depurazione contenente anche: a) individuazione dei pozzetti di ispezione e campionamento; b) ubicazione dello stoccaggio esterno di materie prime, liquami, rifiuti eventualmente prodotti. 6. Caratteristiche chimico-fisiche delle acque reflue industriali. 7. Studio di rischio (eventuale) per lo scarico in deroga ai sensi dell art.31, comma 1, delle NTA del PTA della Regione Marche. 8. Descrizione delle modalità di scarico delle acque meteoriche di dilavamento dei piazzali e delle tettoie e studio di fattibilità per il convogliamento delle stesse in acque superficiali (applicazione dell art.41, commi 5 e 6, delle NTA del PTA della Regione Marche).

2 Allegato A SPECIFICHE PER PRODUZIONE ELABORATI IN VERSIONE INFORMATICA Specifiche sul formato 1. L effettiva leggibilità dei contenuti degli elaborati, nonché il completo rispetto delle specifiche seguenti, sono condizioni necessarie per l avvio del procedimento 2. Sono accettati elaborati riprodotti esclusivamente in formato Adobe PDF (il formato PDF è liberamente distribuibile e la creazione dei documenti può essere fatta anche attraverso software gratuiti); 3. E facoltà del proponente includere, a sua discrezione, anche altri formati (che necessitano software proprietario, modificabili) ritenuti utili per l istruttoria; in nessun caso essi potranno sostituire le corrispondenti versioni in PDF o su supporto tradizionale. Tali formati, conformemente alle regole sulla denominazione sotto riportate, andranno ordinati in una apposita cartella \PLUS. Specifiche sul contenuto: 1. Gli elaborati riprodotti in formato elettronico devono essere forniti seguendo lo stesso criterio per i documenti rilegati, composti da più pagine. 2. Il contenuto dei documenti deve essere identico all originale per dimensione, colore, forma e contenuto, visualizzabile e stampabile alla scala originaria senza alcuna perdita di qualità. 3. Deve essere allegato un elenco di tutti gli elaborati, allegati o documenti trasmessi contestualmente all istanza; tale elaborato va riprodotto con il nome \ELENCO.PDF. 4. Copia della domanda va riprodotta con il nome \ISTANZA.PDF 5. Tutti gli elaborati in formato elettronico devono essere nominati come gli elaborati tradizionali (es: Tav.1 Planimetria generale.pdf), senza abbreviazioni, con la sola eccezione dei caratteri non utilizzabili e compatibilmente con le limitazioni sulla lunghezza dei nomi, riproponendo il medesimo ordinamento. 6. L organizzazione dei documenti può essere articolata su più cartelle se i corrispondenti elaborati tradizionali seguono dichiaratamente lo stesso schema; non sono ammessi più di 3 livelli di cartelle e sottocartelle. Dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà (art. 47 del D.P.R. n. 445/2000) Cognome e nome in qualità di della ditta/ente del Comune di Prov. dichiara che la documentazione contenuta nei supporti informatici relativa all autorizzazione allo scarico e ubicato nel Comune di è CONFORME ALLE SPECIFICHE SOPRA RIPORTATE. Luogo, gg/mm/aaaa (firma per esteso del dichiarante) Nota: Allegare copia del documento di identità personale in corso di validità.

3 Allegato B Dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà (artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000) Cognome e nome (CF. ) domiciliato per la presente in Comune di CAP Prov. in qualità di della ditta/ente P.I. avente sede legale in n Comune di CAP Prov. consapevole delle sanzioni penali in caso di dichiarazioni mendaci, dichiara: a. che nei propri confronti né a carico dei familiari conviventi non sussistono le cause di divieto, decadenza o sospensione di cui all art. 67 del d.lgs. d.lgs. 159/2011 Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione. Cognome e nome Data nascita Luogo nascita Funzione qualità rivestita Indicare i seguenti nominativi: Se trattasi di Ditta individuale: il titolare e il direttore tecnico (ove previsto); Se trattasi di S.n.c.: tutti i soci e il direttore tecnico (ove previsto); Se trattasi di S.a.s.: i soci accomandatari e il direttore tecnico (ove previsto): Se trattasi di Società di Capitali (S.p.A., S.r.l., S.a.p.a): il legale rappresentante, i componenti del consiglio di Amministrazione, il socio di maggioranza in caso di Società con numero di soci pari o inferiore a quattro, ovvero al socio di società con socio unico, il direttore tecnico (ove previsto); Per forme societarie non elencate, si faccia riferimento all art. 85, commi 1 e 2 del D.lgs. n. 159 del 06/09/2011; b. di appartenere alla seguente categoria di impresa (art. 2 DM 18/04/2005) microimpresa < 10 occupati e fatturato annuo oppure totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di piccola impresa < 50 occupati e fatturato annuo oppure totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di media impresa < 250 occupati e fatturato annuo non superiore a 50 milioni di oppure totale di bilancio annuo non superiore a 43 c. che le dichiarazioni fornite nella presente istanza e la documentazione tecnica ad essa allegata sono, per quanto di propria conoscenza, rispondenti alla verità; d. di essere informato, ai sensi e per gli effetti del D. Lgs. n 196/2003, che i dati personali raccolti saranno trattati anche con strumenti informatici, esclusivamente nell ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa; e. di essere a conoscenza del fatto che le spese occorrenti per l istruttoria tecnica ai sensi dell art. 124, comma 11, del D.Lgs 152/2006 sono a carico del richiedente e dovranno essere versate direttamente all ARPAM dopo il ricevimento di idonea fattura ed istruzioni di versamento inviate da ARPAM stessa al termine dell istruttoria tecnica; f. di non aver fornito false dichiarazioni nella presente dichiarazione;

4 Luogo, gg/mm/aaaa (firma per esteso del dichiarante) Nota: Allegare copia del documento di identità personale in corso di validità.

5 Scheda tecnica Stabilimento ALL C 1 Identificazione dello stabilimento 1.1. Identificazione dell azienda e dello stabilimento che dà luogo allo scarico oggetto della richiesta. Denominazione legale rappresentante indirizzo sede legale indirizzo sede stabilimento indirizzo comunicazioni telefono fax posta elettronica P. IVA/Codice Fiscale Coordinate Gauss Boaga fuso Est dello stabilimento al cancello d ingresso X Y 1.2 Descrizione dell attività svolta nello stabilimento. Tipo di produzione numero di addetti codice ISTAT descrizione ISTAT unita, giornate lavorative mensili, ore giorno MESE Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Giorni lavorativi gg gg gg gg gg gg gg gg gg gg gg gg SETTIMANA Lun Mar Mer Giov Ven Sab Dom Ore lavorative h h h h h h h 2 Schema a blocchi dei processi produttivi 2.1 Evidenziare le fasi da cui derivano le acque di processo, comprese le acque di raffreddamento e le acque reflue di dilavamento Evidenziare le fasi in cui si utilizza acqua 3 Descrizione processi produttivi 3.1 Specificare le materie prime,gli additivi, i catalizzatori, i prodotti intermedi, i prodotti finiti: DENOMINAZIONE Unità di misura Q.tà max giornaliera utilizzata o prodotta Q.tà max annuale utilizzata o prodotta Tipo di prodotto*

6 *indicare se si tratta di materie prime, additivo, catalizzatore, prodotto intermedio, prodotto finito o altro. 3.2 Allegare schede di sicurezza e schede tecniche delle sostanze utilizzate nel ciclo di lavorazione e/o nel ciclo di depurazione All. 3.3 Descrizione cicli produttivi dello stabilimento 3.4 Specificare i cicli produttivi che utilizzano acqua e/o danno luogo a acque reflue 3.5 Descrizione del ricircolo e/o riutilizzo delle acque reflue o di raffreddamento 4 Descrizione approvvigionamento idrico 4.1 Identificazioni fonti di approvvigionamento e uso dell acqua prelevata. Provenienza Denominazione Quantità massima prelevata Acquedotto Utilizzazione mc/giorno mc/anno Processo % Servizi % Raffredda mento % Q.tà recuperata /riciclata mc/anno Corpo idrico sotterraneo Corpo idrico superficiale Altro Totale 4.2 Specificare, nel caso di acque pubbliche, gli estremi della concessione alla derivazione: n. del 4.3 Descrizione dei contatori e anno di installazione 5 Acque meteoriche, acque di prima pioggia e/o di lavaggio delle aree esterne come identificate all art.42 delle NTA del PTA 5.1 Descrizione dei sistemi di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche 5.2 Superfici mq tipologia di copertura attività svolte aree scoperte impermeabili aree scoperte permeabili o semipermeabili aree coperte superficie totale dell insediamento Specificare la presenza di aree esterne a rischio di dilavamento di sostanze pericolose o comunque di sostanze che creano pregiudizio per il raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici In caso negativo indicare i sistemi di stoccaggio, pretrattamento, recapito delle acque meteoriche di dilavamento non contaminate In caso affermativo indicare il trascinamento si conclude con le acque di prima pioggia il trascinamento continua per tutto l evento meteorico

7 5.4 Specificare il calcolo della quantità di acque meteoriche ricadenti sulle superfici esterne scolanti e della conseguente quota di acque di prima pioggia da trattare nell impianto 5.5 Specificare il calcolo del dimensionamento e capacità dell impianto di trattamento (Scheda E) 5.6 Specificare il dimensionamento, le modalità di funzionamento e attivazione del pozzetto scolmatore e/o saracinesche di by-pass da installare all ingresso dell impianto acque di prima pioggia per consentire lo scarico diretto delle acque meteoriche eccedenti la quota di prima pioggia 6 Acque reflue provenienti dai servizi e/o mense 6.1 Descrizione dei sistemi di smaltimento delle acque reflue provenienti dai servizi e/o mense. Tipologia di trattamento Recapito finale Nel caso di scarichi esistenti vanno indicati gli estremi dei provvedimenti autorizzativi rilasciati dal Comune competente per territorio NB Nel caso di nuova autorizzazione che ricomprenda anche lo scarico di acque reflue domestiche e/o assimilate alle domestiche in acque superficiali e/o sul suolo (come previsto dall art.29, comma 12, delle NTA del PTA) compilare la Scheda E 7 Altre informazioni e chiarimenti che si reputano opportuni Tecnico, o consulente esterno, che ha redatto la relazione tecnica: Tel: ; fax: ; Referente per la pratica all interno dello stabilimento: Tel: ; fax: ; Altro Luogo, gg/mm/aaaa (firma per esteso del tecnico)

8 Scheda tecnica Scarico ALL D DA compilare UNA PER OGNI SCARICO TERMINALE 1 Identificazione dello scarico 1.1 Reflui scaricati tramite il terminale N. su totale di scarichi N. (come da elaborati grafici allegati) 1.2 Coordinate Gauss Boaga fuso Est dello scarico X Y 1.3 Valutazione sull impossibilità tecnica ed economica a recapitare in rete fognaria Specificare le cause tecniche e/o economiche e la distanza tra lo scarico e la rete fognaria. 1.4 Identificazione del corpo idrico recettore. Nome del corpo ricettore La denominazione deve essere quella riportata nella cartografia ufficiale (IGM, CTR Regionale). Nell individuazione del corpo idrico vale quanto stabilito dall art.50, commi 8, 9 e 10, delle NTA (al quale deve essere fatto esplicito riferimento). Portata media del corpo idrico mc/sec Portata minima del corpo idrico mc/sec Specificare se ha portata naturale nulla per più di 120 (centoventi) giorni l anno Periodo dell anno con portata naturale nulla Indicare l intervallo in mesi da a Per i corpi idrici non inclusi negli elenchi di cui al RD 1775/1933 e/o se il corpo idrico recettore ha portata naturale nulla per oltre 120 giorni l anno deve essere fornita una idonea relazione idrogeologica che descriva l andamento delle portate All. Il corpo idrico è un corso d acqua demaniale, (indicare gli estremi della concessione idraulica rilasciata ai sensi dell art.30 della L.R. 5/2006 e del RD 1775/33 n. del ). lo scarico recapita nel recettore previo passaggio in condotta di proprietà di terzi, (allegare il Nulla-osta del proprietario della condotta) All. lo scarico recapita in canali artificiali non demaniali, per usi diversi da quelli di cui al comma 15 dell art.29, delle NTA del PTA,(allegare il Nulla-osta del proprietario del canale) All. 1.5 Nel caso di scarico sul suolo: Valutazione sull impossibilità tecnica o l eccessiva onerosità, a fronte di benefici ambientali conseguibili, a recapitare in corpo idrico superficiale Distanza tra lo scarico e i corpi idrici superficiali e la rete fognaria più vicini. Relazione geologica o geotecnica sulla natura dei terreni soggetti allo scarico e sulle modalità di scarico, redatte da professionista abilitato (Deve essere fatto esplicito riferimento alle distanze e ai divieti indicati al Punto 2 dell Allegato 5 alla parte Terza e all art. 94 commi 3,4,5, del D.Lgs 152/2006 e richiamati dal comma 8 dell art.29 delle NTA del PTA). All. 1.5 Nel caso di scarico in pubblica fognatura: Denominazione dell impianto di depurazione a servizio della pubblica fognatura lo scarico recapita in pubblica fognatura non servita da impianto di depurazione finale lo scarico recapita in pubblica fognatura mista, provvista di scolmatori (sfioratori) di piena richiesta di scarico in deroga ai limiti di emissione in pubblica fognatura stabiliti dall art.30 NTA del PTA della Regione Marche) (allegare Studio di rischio ) All. allaccio in pubblica fognatura esistente (allegare ) All. allaccio in pubblica fognatura da realizzare (allegare richiesta di allaccio ) All.

9 2 Tipologia dello scarico terminale. 2.1 Lo scarico N.... è formato: dalle acque reflue industriali provenienti dal processo produttivo (indicare quale ) dalle acque reflue industriali provenienti da processi produttivi diversi (indicare quali ) dalle acque reflue industriali costituite da acque meteoriche di dilavamento di prima pioggia e/o di lavaggio delle aree esterne dalle acque di raffreddamento provenienti da dall unione delle acque reflue industriali provenienti dai processi produttivi (indicare quali ) con altre acque reflue prodotte all interno dello stabilimento. Specificare: acque reflue domestiche e/o assimilate (servizi igienici, mense, ecc ) acque meteoriche di dilavamento dalle acque reflue industriali costituite da acque meteoriche di dilavamento di prima pioggia e/o di lavaggio delle aree esterne acque di raffreddamento provenienti da 2.2 Descrizione della periodicità e portata dello scarico terminale. lo scarico è in atto tutti i giorni lavorativi la quantità scaricata è costante la quantità scaricata è variabile lo scarico non è in atto tutti i giorni lavorativi la quantità scaricata è costante nel periodo di scarico la quantità scaricata è variabile nel periodo di scarico PROVENIENZA Acque reflue industriali da processi produttivi Acque di raffreddamento Portata media mc/giorno Quantità max in periodo di punta (mc/ora) * Volume annuo scaricato mc/anno Durata scarico (ore/g) Frequenza di scarico (gg/anno) Giorni Fasce orarie ore Acque di lavaggio Acque meteoriche di prima pioggia Acque reflue domestiche (servizi) Acque reflue assimilate alle domestiche (mense,.. ) Altro *valore medio della portata nel periodo di massimo scarico espresso in mc/ora 3 Caratterizzazione dello scarico 3.1 Emissioni dello scarico terminale. Elencare le sostanze inquinanti presenti. Da comparare con le tabelle di cui alla scheda tecnica E punto 2.4 parametro Tipo di sostanza * Q.tà max giornaliera scaricata Kg /g Q.tà max annuale scaricata Kg/anno Metodo Applicato (Stimato, Calcolato, Misurato)

10 3.2 Nel caso di reflue industriali provenienti da impianti di lavaggio di sostanze minerali e/o impianti di lavorazione di rocce naturali SUL SUOLO (ai sensi dell art. 103 comma 1 lettera d) del D.Lgs. 152/2006). Dimostrare, con allegata apposita documentazione, che i fanghi derivanti dallo scarico saranno costituiti esclusivamente da acque ed inerti naturali e non comporteranno danneggiamento delle falde acquifere o instabilità dei suoli. All. 4 Descrizione dei sistemi di controllo adottati 4.1 Descrizione sistemi di controllo presenza di Misuratori di portata al prelievo idrico allo scarico altro presenza di altri sistemi campionatori analizzatori in continuo altro 4.2 Descrizione punto di ispezione e di prelievo e/ pozzetto di raccordo e sua distanza (in metri) dal corpo recettore 4.3 Descrizione della condotta di scarico 5 Eventuali progetti per il riutilizzo delle acque reflue ai sensi del D.M. Ambiente 93/2006 Altro Luogo, gg/mm/aaaa (firma per esteso del tecnico) (firma per esteso del tecnico)

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