I rischi riferibili all Organizzazione del Lavoro AMBIENTI DI LAVORO. Corso di Formazione per RLS Agenzia delle Dogane
|
|
- Dino Piccinini
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 I rischi riferibili all Organizzazione del Lavoro AMBIENTI DI LAVORO Agenzia delle Dogane
2 Requisiti minimi dei locali e luoghi di lavoro Caratteristiche strutturali Stabilità e solidità rispetto al tipo di impiego (agibilità e abitabilità) Carichi ben distribuiti sui solai e indicazione della portata massima sostenibile (nei depositi) Vie di accesso per le manutenzioni dell immobile ed impianti sicure o rese tali con passerelle, anditoie, scale, staffe o altri dispositivi di sicurezza I locali devono essere mantenuti puliti, preferibilmente al di fuori degli orari di lavoro Agenzia delle Dogane 2
3 Requisiti minimi dei locali e luoghi di lavoro Altezza non inferiore m.3 (per attività industriali *) Cubatura lorda non inferiore ai 10 m 3 per lavoratore Superficie lorda > 2 m 2 per lavoratore Adeguate caratteristiche igieniche e pulizia degli ambienti Superfici dei pavimenti prive di fonti di inciampo e facilmente pulibili Le pareti dei locali di lavoro devono essere a tinta chiara. Arredi fissi, altezze, cubature e superfici Agenzia delle Dogane 3
4 Requisiti minimi dei locali e luoghi di lavoro Isolamento atmosferico Ambienti ben difesi dagli agenti atmosferici e provvisti di sufficiente isolamento termico e acustico Sufficienti aperture per garantire i ricambi d aria Finestre, lucernari, dispositivi di ventilazione regolabili e fissabili in sicurezza, senza costituire un pericolo per i lavoratori quando aperti Temperatura e umidità adeguate per garantire il benessere termico Illuminazione naturale e artificiale sufficienti Agenzia delle Dogane 4
5 Requisiti minimi scale, vie di circolazione, passaggi Le scale fisse a gradini, destinate al normale accesso agli ambienti di lavoro, devono essere costruite e mantenute in modo da resistere ai carichi massimi derivanti da affollamento per situazioni di emergenza. I gradini devono avere pedata e alzata dimensionate a regola d arte (di solito, 2 A +1 P 64 cm) La larghezza delle scale fisse deve essere adeguata alle esigenze del transito. Le scale ed i relativi pianerottoli devono essere provvisti, sui lati aperti, di parapetto normale o di altra difesa equivalente. Se delimitate da due pareti devono essere munite di almeno un corrimano Agenzia delle Dogane 5
6 Requisiti minimi vie di circolazione, passaggi, Vie di circolazione e passaggi non devono presentare buche o sporgenze pericolose ed essere utilizzabili in sicurezza sia da pedoni che veicoli, eventualmente evidenziare i percorsi I pavimenti ed i passaggi non devono essere ingombrati da materiali che ostacolano la normale circolazione. Le vie e le uscite di emergenza devono avere altezza minima di m 2,0, rimanere sgombre e consentire di raggiungere il più rapidamente possibile un luogo sicuro. Le vie e le uscite di emergenza che richiedono un illuminazione devono essere dotate di un illuminazione di sicurezza di intensità sufficiente, che entri in funzione in caso di guasto dell impianto elettrico. Agenzia delle Dogane 6
7 Requisiti minimi vie di emergenza, porte e portoni Le vie e le uscite di emergenza devono rimanere sgombre e consentire di raggiungere il più rapidamente possibile un luogo sicuro. In caso di pericolo tutti i posti di lavoro devono poter essere evacuati rapidamente e in piena sicurezza da parte dei lavoratori. Il numero, la distribuzione e le dimensioni delle vie e delle uscite di emergenza devono essere adeguate alle dimensioni dei luoghi di lavoro, alla loro ubicazione, alla loro destinazione d uso, alle attrezzature in essi installate, nonché al numero massimo di persone che possono essere presenti in detti luoghi. Le vie e le uscite di emergenza devono avere altezza minima di m 2,0 e larghezza minima conforme alla normativa vigente in materia antincendio. Qualora le uscite di emergenza siano dotate di porte, queste devono essere apribili nel verso dell esodo e, qualora siano chiuse, devono poter essere aperte facilmente ed immediatamente da parte di qualsiasi persona che abbia bisogno di utilizzarle in caso di emergenza. Agenzia delle Dogane 7
8 Requisiti minimi per Porte e portoni Devono essere facilmente apribili, ad apertura normale (no scorrevoli verticalmente o girevoli su asse centrale, a meno che non esistano altre aperture) Nei locali che occupano fino a 25 lavoratori deve essere presente almeno una porta di 0,80 m di larghezza Nei locali che occupano da 26 a 50 lavoratori deve essere presente almeno una porta di 1,20 m di larghezza che si apra nel verso dell esodo Nei locali che occupano da 51 a 100 lavoratori deve essere presente almeno una porta di 1,20 m ed una di 0,80 m di larghezza che si aprano nel verso dell esodo Oltre i 100 lavoratori deve essere aggiunta una porta di 1,20 m di larghezza ogni 50 persone Il numero di porte può essere inferiore ma deve essere garantita la larghezza complessiva Agenzia delle Dogane 8
9 Requisiti per Locali di riposo e refezione Quando la sicurezza e la salute dei lavoratori, segnatamente a causa del tipo di attività, lo richiedono, i lavoratori devono poter disporre di un locale di riposo facilmente accessibile. La disposizione precedente non si applica quando il personale lavora in uffici o in analoghi locali di lavoro che offrono equivalenti possibilità di riposo durante la pausa. I locali di riposo devono avere dimensioni sufficienti ed essere dotati di un numero di tavoli e sedili con schienale in funzione del numero dei lavoratori. Agenzia delle Dogane 9
10 Requisiti per Locali di riposo e refezione Le aziende nelle quali più di 30 dipendenti rimangono nell azienda durante gli intervalli di lavoro, per la refezione, devono avere uno o più ambienti (illuminati, aerati e riscaldati nella stagione fredda) destinati ad uso di refettorio, muniti di sedili e di tavoli. Ai lavoratori deve essere dato il mezzo di conservare in adatti posti fissi le loro vivande, di riscaldarle e di lavare i relativi recipienti. E vietata la somministrazione di vino, di birra e di altre bevande alcooliche nell interno dell azienda. E tuttavia consentita la somministrazione di modiche quantità di vino e di birra nei locali di refettorio durante l orario dei pasti. Le donne incinte e le madri che allattano devono avere la possibilità di riposarsi in posizione distesa e in condizioni appropriate. Agenzia delle Dogane 10
11 Servizi igienico-assistenziali I lavoratori devono disporre di gabinetti e di lavabi con acqua corrente calda, se necessario, e dotati di mezzi detergenti e per asciugarsi. Per uomini e donne devono essere previsti gabinetti separati; quando ciò sia impossibile a causa di vincoli urbanistici o architettonici e nelle aziende che occupano lavoratori di sesso diverso in numero non superiore a dieci, è ammessa un utilizzazione separata degli stessi. Il Datore di Lavoro assicura lo stato di scrupolosa pulizia delle installazioni e gli arredi destinati a refettori, agli spogliatoi, ai bagni, etc. I lavoratori devono usare con cura e proprietà i locali, le installazioni e gli arredi destinati a refettori, agli spogliatoi, ai bagni, etc. Agenzia delle Dogane 11
ALLEGATO XIII PRESCRIZIONI DI SICUREZZA E DI SALUTE PER LA LOGISTICA DI CANTIERE
ALLEGATO XIII PRESCRIZIONI DI SICUREZZA E DI SALUTE PER LA LOGISTICA DI CANTIERE 1. I luoghi di lavoro al servizio dei cantieri edili devono rispondere, tenuto conto delle caratteristiche del cantiere
DettagliRISCHIO DEGLI AMBIENTI DI LAVORO
RISCHIO DEGLI AMBIENTI DI LAVORO D.Lgs. 81/08 Titolo II, Allegato IV I luoghi destinati a ospitare posti di lavoro, ubicati all interno dell azienda o dell unità produttiva, nonché ogni altro luogo di
DettagliTale destinazione non soltanto coinvolge strettamente l edificio luogo di lavoro ma anche il comparto edilizio su cui esso sorge.
Luoghi di Lavoro Ambienti di lavoro Caratteristiche del luogo di lavoro: Il luogo di lavoro è associato generalmente ad una costruzione connotata da specifica destinazione d uso, modulata in funzione delle
DettagliI Luoghi di Lavoro. Requisiti strutturali e igienici dei locali di lavoro. A cura di Antonio Gulmini Tecnico della Prevenzione ULSS 18 di Rovigo
I Luoghi di Lavoro Requisiti strutturali e igienici dei locali di lavoro A cura di Antonio Gulmini Tecnico della Prevenzione ULSS 18 di Rovigo 1 Il posto di lavoro D.Lgs. 81/08 Titolo II luoghi di lavoro
DettagliCORSO DI FORMAZIONE REGIONALE L AZIENDA AGRICOLA AD INDIRIZZO ZOOTECNICO: PRINCIPALI RISCHI
CORSO DI FORMAZIONE REGIONALE L AZIENDA AGRICOLA AD INDIRIZZO ZOOTECNICO: PRINCIPALI RISCHI Bologna 7, 8, 10 luglio 2014 Perché i LUOGHI DI LAVORO? Vi si svolge una parte consistente dell attività agraria
DettagliLuoghi di lavoro a norma di legge. Cosa dice la direttiva?
Luoghi di lavoro a norma di legge. Cosa dice la direttiva? COS'È IL DECRETO LEGISLATIVO 626 DEL 19 SETTEMBRE 1994 Il Decreto legislativo n.626 del 19 settembre 1994 (pubblicato sul Supplemento ordinario
DettagliD.Lgs. 9 aprile 2008, n. n. 81
D.Lgs. 9 aprile 2008, n. n. 81 81 Il Capo I del Titolo II del D.Lgs. 81/2008 corrispondente al Titolo II del D.Lgs. 626/94 - costituisce attuazione della direttiva 89/654/CEE, in materia di prescrizioni
DettagliPROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI AI SENSI DELL ART. 29 D.Lgs. N 81 Decreto Interministeriale del 30 novembre 2012
PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI AI SENSI DELL ART. 29 D.Lgs. N 81 Decreto Interministeriale del 30 novembre 2012 Indicazioni per la stesura del documento standardizzato di valutazione
DettagliRequisiti dei luoghi di lavoro. Normativa e documenti di riferimento. Definizioni. Requisiti di salute e di sicurezza
Rev. 0 del 15/09/2011 ARISSA- Maggio 2015 Normativa e documenti di riferimento D.Lgs. 81/08 (Titolo II, Capo I ed Allegato IV): Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia
DettagliLUOGHI DI LAVORO PRINCIPALI INDICAZIONI
LUOGHI DI LAVORO PRINCIPALI INDICAZIONI Titolo II, Art.62 D.Lgs 81/08: Definizione di LUOGO di LAVORO LUOGO DI LAVORO I luoghi destinati a ospitare posti di lavoro, ubicati all'interno dell'azienda o dell'unita'
DettagliLa valutazione dei rischi nelle strutture scolastiche
Partner La valutazione dei rischi nelle strutture scolastiche Relatore: Stefano Farina NAPOLI, 25 febbraio 2016 dalle ore 14.00 alle ore 18.30 Riferimenti normativi e non solo: D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.
DettagliSICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA. Ambienti di Lavoro
SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA Ambienti di Lavoro protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale del Lavoro Ufficio Scolastico Territoriale
DettagliLa sicurezza delle attività non soggette agli obblighi di prevenzione incendi
EXPO EMERGENZE 2012 Bastia Umbra 8-11 febbraio 2012 La sicurezza delle attività non soggette agli obblighi di prevenzione incendi Dott. Ing. Stefano Marsella Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco
DettagliD.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (Art. 26 del D.Lgs. n. 81/2008)
D.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (Art. 26 del D.Lgs. n. 81/2008) PER I SERVIZI DI: SOSTEGNO ALUNNI DISABILI PRESSO ASILO NIDO PERIODO: 01.09.2016 31.08.2018 COMMITTENTE
DettagliRischio Ambiente di Lavoro
Rischio Ambiente di Lavoro Analisi degli incidenti fase iniziale INCIDENTE emergenza risposta cause effetti prevenzione protezione 2 Definizione di barriere architettoniche D. M. 236/89 gli ostacoli fisici
DettagliLA SICUREZZA E L IGIENE DEL LAVORO NEGLI ISTITUTI SCOLASTICI
LA SICUREZZA E L IGIENE DEL LAVORO NEGLI ISTITUTI SCOLASTICI Aggiornato al T.U. D.Lgs. n 81/2008 MINISTERO DELL INTERNO DECRETO 26 agosto 1992 Norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica (Gazzetta
DettagliPREPOSTI. Obblighi e sanzioni
PREPOSTI Obblighi e sanzioni Art. 19. Obblighi del preposto 1. In riferimento alle attività indicate all'articolo 3, i preposti, secondo le loro attribuzioni e competenze, devono: a) sovrintendere e vigilare
DettagliOgni lavoratore ha ricevuto adeguata informazione sui rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi alla attività della impresa in generale
LISTA DI CONTROLLO FORMAZIONE INFORMAZIONE ADDESTRAMENTO Allegato 11 /F.I.A. PRENDERE IN CONSIDERAZIONE UNICAMENTE I PUNTI DI ATTENZIONE PERTINENTI E RIPORTARLI NELLA TABELLA 1 DEL MODULO 4 INFORMAZIONE
DettagliLista di controllo ALLEGATO 01 AMBIENTE DI LAVORO
CO.RE.CO VENETO Indicazioni per stesura DVR STD Versione 2012 Lista di controllo ALLEGATO 01 AMBIENTE DI LAVORO PRENDERE IN CONSIDERAZIONE UNICAMENTE I PUNTI DI ATTENZIONE PERTINENTI E RIPORTARLI NELLA
DettagliPRESCRIZIONI MINIME DI SICUREZZA E DI SALUTE PER I LUOGHI DI LAVORO
ALLEGATO III (art.42, comma 1) PRESCRIZIONI MINIME DI SICUREZZA E DI SALUTE PER I LUOGHI DI LAVORO 1.Stabilità e solidità Gli edifici che ospitano i luoghi di lavoro devono essere stabili e possedere una
DettagliSCHEMA DI RELAZIONE TECNICA PER ATTIVITA PRODUTTIVE
SCHEMA DI RELAZIONE TECNICA PER ATTIVITA PRODUTTIVE NOTIZIE GENERALI DITTA ATTIVITA SETTORE PRODUTTIVO Artigianato Industria Commercio Agricoltura Terziario SEDE LEGALE: SEDE INSEDIAMENTO: Comune Via Comune
DettagliNORMATIVA DI RIFERIMENTO
NORMATIVA DI RIFERIMENTO D.Lgs.81/08 Tiitolo II Capo I art. 62 67 Allegato IV Linee Guida Regione Piemonte per la notifica relativa alla costruzione ampliamento o adattamento di locali e ambienti di lavoro.
DettagliLe emergenze: definizione e gestione
LE EMERGENZE 1 Le emergenze: definizione e gestione Procedure e piani di emergenza 2 Cosa è una «emergenza»? Dai Dizionari: Circostanza, difficoltà imprevista Situazione critica, di grave pericolo (es:
DettagliDir. 89/654/CEE del 30 novembre 1989.
Dir. 89/654/CEE del 30 novembre 1989. Direttiva del Consiglio relativa alle prescrizioni minime di sicurezza e di salute per i luoghi di lavoro (prima direttiva particolare ai sensi dell'articolo 16, paragrafo
Dettagli87 Testo integrato decreto 81/08 e s.m.i. Gatti Zanella - Ruvolo
Allegati I II - 3A ALLEGATO I (NdR: riferimento all articolo 14) Gravi violazioni ai fini dell adozione del provvedimento di sospensione dell attività imprenditoriale Violazioni che espongono a rischi
DettagliRischio infortuni, prevenzione e protezione
Formazione dei dei lavoratori Formazione specifica Unità Didattica 5 Rischio infortuni, prevenzione e protezione Il rischio infortuni Buone prassi Rischio Esperienza Rispetto delle norme Ridondanze Il
DettagliLISTA DI CONTROLLO PER PARERE DI AGIBILITA NS. RIF. N. anno 2007
DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA Commissione Nuovi Insediamenti Produttivi Distretto di LISTA DI CONTROLLO PER PARERE DI AGIBILITA NS. RIF. N. anno Risposta al prot.n. del Dati identificazione unità immobiliare:
DettagliAziende e Uffici. Maria Francesca Conti Comando Provinciale Vigili del Fuoco IMPERIA
Aziende e Uffici Maria Francesca Conti Comando Provinciale ATTIVITA 71/A Aziende ed uffici con oltre 300 e fino a 500 persone presenti SCIA asseverazione articolo 4 comma 1 d.p.r. 151/2011 D.M. 22 febbraio
DettagliRischio architettonico
ing. Domenico Mannelli www.mannelli.info Rischio architettonico IL RISCHIO ARCHITETTONICO è il rischio dovuto a infelici scelte architettoniche o ad un errato uso dello spazio di lavoro scale pareti porte
DettagliRELAZIONE TECNICA RELATIVA ALL ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE
PROGETTO DI ATTREZZATURA AD USO PUBBLICO ADIBITA A PALESTRA, SPAZI COMUNI E VERDE ATTREZZATO CON PARCHEGGIO INTERRATO NON PERTINENZIALE PER N. 60 BOX AUTO ai sensi degli artt. 56 e 17 delle N.T.A della
DettagliD.P.R. n 303 del 19/03/1956 Norme generali per l'igiene del lavoro
D.P.R. n 303 del 19/03/1956 Norme generali per l'igiene del lavoro pubblicato su : Gazz. Uff. Suppl. Ordin. n 105 del 30/04/1956 Il presente D.P.R., ad eccezione dell'art. 64, è stato abrogato dall'art.
DettagliFormazione del personale
Formazione del personale Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro TITOLO II Capo I art. 62 - Definizioni ART. 62, comma 1, lettere a) e b) i luoghi destinati ad ospitare posti di lavoro ubicati all interno
DettagliDATA: DITTA (ragione sociale): SEDE LEGALE E AMMINISTRATIVA: SEDE OPERATIVA (se presente): SETTORE:
DATA: DITTA (ragione sociale): SEDE LEGALE E AMMINISTRATIVA: SEDE OPERATIVA (se presente): SETTORE: (industria, commercio, edilizia, artigianato, servizi etc.) CODICE ATECO PRINCIPALE: CODICE FISCALE/P.IVA:
DettagliIl Controllo Ufficiale nell ambito della Segnalazione Certificata d Inizio Attività (S.C.I.A.)
Il Controllo Ufficiale nell ambito della Segnalazione Certificata d Inizio Attività (S.C.I.A.) Intervento a cura di dott.ssa Daniela F. Pozzi Milano, 21 maggio 2015 Quadro normativo Regolamento CE 852/04
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 626/94. Il Datore di Lavoro, nell'ambito degli Adempimenti previsti dal Decreto in oggetto e successive modifiche ( 242 / 96 )
DECRETO LEGISLATIVO 626/94 Il Datore di Lavoro, nell'ambito degli Adempimenti previsti dal Decreto in oggetto e successive modifiche ( 242 / 96 ) non può delegare ( responsabilità diretta ) la 1 ) Nomina
DettagliAMBIENTI SANITARI COMUNI A PIU STRUTTURE
Requisiti specifici di autorizzazione e di accreditamento degli ambienti sanitari comuni a più strutture sanitarie e sociosanitarie: sala d attesa, spogliatoio e bagni per il personale, locale cucina,
DettagliAsilo nido: struttura educativa destinata ai bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni.
. Asilo nido: struttura educativa destinata ai bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni. La scuola materna o comunemente chiamata asilo (per bambini dai 3 ai 6 anni) rientra nell attività «scuole»
DettagliINDIRIZZI PER LA VERIFICA DEGLI ALLOGGI TEMPORANEI PER LAVORATORI STAGIONALI IN AMBITO RURALE
INDIRIZZI PER LA VERIFICA DEGLI ALLOGGI TEMPORANEI PER LAVORATORI STAGIONALI IN AMBITO RURALE Ogni anno aziende agricole della provincia occupano personale stagionale. Si tratta in genere di cittadini
DettagliPROCESSO EDILIZIO E NORMATIVA TECNICA
Dipartimento di Ingegneria Università degli Studi di Ferrara Corso di PROGETTAZIONE DEGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI Prof. Ing. Maurizio Biolcati Rinaldi PROCESSO EDILIZIO E TECNICA Sintesi degli argomenti trattati
DettagliAllegato I. Gravi violazioni ai fini dell adozione del provvedimento di sospensione dell attività imprenditoriale
Allegato I Gravi violazioni ai fini dell adozione del provvedimento di sospensione dell attività imprenditoriale Violazioni che espongono a rischi di carattere generale Mancata elaborazione del documento
DettagliAllegato I. Gravi violazioni ai fini dell adozione del provvedimento di sospensione dell attività imprenditoriale
Allegato I Gravi violazioni ai fini dell adozione del provvedimento di sospensione dell attività imprenditoriale Violazioni che espongono a rischi di carattere generale Mancata elaborazione del documento
DettagliCOMUNE DI CAGLIARI RELAZIONE TECNICA DI PROGETTO
COMUNE DI CAGLIARI RELAZIONE TECNICA DI PROGETTO di conformità alle disposizioni della Legge n. 13 del 09.01.1989, del D.M. n.236/89 e del D.P.R. n. 384/78 La presente relazione prevede: 1. Premessa 2
DettagliSCALE A PIOLI D.Lgs. 81 / 2008 Art. 113, Allegato XX - Norma UNI EN 131 parte 1 e 2
SCALE A PIOLI D.Lgs. 81 / 2008 Art. 113, Allegato XX - Norma UNI EN 131 parte 1 e 2 ISTRUZIONI CHE DEVE RILASCIARE IL COSTRUTTORE Descrizione della scala e dei suoi elementi; Indicazioni sul corretto utilizzo;
DettagliALLEGATO IV REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO
ALLEGATO IV REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO 1. AMBIENTI DI LAVORO 1.1 Stabilità e solidità 1.1.1. Gli edifici che ospitano i luoghi di lavoro o qualunque altra opera e struttura presente nel luogo di lavoro
DettagliSICUREZZA STRUTTURALE E FAI DA TE
SICUREZZA STRUTTURALE E FAI DA TE Regione Lombardia - Direzione Generale Sanità Unità Organizzativa Prevenzione Gruppo di Lavoro Prevenzione degli infortuni domestici Scale fisse interne (I) gradini: gradini:
DettagliASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE AREA DEGENZA
L area di degenza è il luogo di permanenza del paziente durante il ricovero nella struttura e degli ambienti relativi alle attività ad esso correlate. Le seguenti disposizioni sono da ritenersi applicabili
DettagliDIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA
SCHEDA TECN. N.04Locali Accessori_11Pagina 1 di 8 DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA GRUPPO DIPARTIMENTALE NIP CAMPO CONTENUTO N. 04 2011 OGGETTO DESCRIZIONE SCOPO ELEMENTI DI SCELTA VINCOLI LEGISLATIVI SERVIZI
DettagliCheck list di controllo ambienti di lavoro REV 00 20/08/2014. Check list di controllo ambiente di lavoro
Check list di controllo ambiente di lavoro NOTE PER LA COMPILAZIONE Da compilarsi a cura del responsabile di attività. Per ogni voce segnare una X nella colonna corrispondente all emoticon sorridente se
DettagliLA PREVENZIONE INCENDI E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE. Informazioni relative alla prevenzione, alla lotta antincendio e alla gestione dell emergenza
LA PREVENZIONE INCENDI E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE Informazioni relative alla prevenzione, alla lotta antincendio e alla gestione dell emergenza Definizione di incendio L incendio è la combustione sufficientemente
DettagliAllegato I. Gravi violazioni ai fini dell adozione del provvedimento di sospensione dell attività imprenditoriale
Allegato I Gravi violazioni ai fini dell adozione del provvedimento di sospensione dell attività imprenditoriale Violazioni che espongono a rischi di carattere generale Mancata elaborazione del documento
DettagliEDIFICIO AMMINISTRATIVO a BREGANZONA
EDIFICIO AMMINISTRATIVO a BREGANZONA LOCAZIONE PT - 1 e 3 PIANO Stabile Amministrativo PROJECT BUILD SPACE CH_Via G. Guisan 16_BREGANZONA OGGETTO La presente relazione intende presentare una promozione
DettagliPRINCIPI GENERALI. Barrare quando la disposizione non è applicabile all ambiente di lavoro o all azienda in esame
PRINCIPI GENERALI CRITERI PER LA COMPILAZIONE SI Barrare quando la disposizione è applicata NO Barrare quando la disposizione non è applicata N.A. Barrare quando la disposizione non è applicabile all ambiente
DettagliAGGIORNATO AL: 20/12/1999 PAG.: 1/1 FRUIBILITÀ DI SPAZI ED ATTREZZATURE
ALLEGATO A / 1 FAMIGLIA 7 20/12/1999 PAG.: 1/1 FRUIBILITÀ DI SPAZI ED ATTREZZATURE PROPOSIZIONE ESIGENZIALE ( SECONDO LA DIRETTIVA 89/106 CEE) L opera deve essere concepita e realizzata in modo tale da
DettagliRELAZIONE TECNICO- PARERE IGIENICO SANITARIO EDILIZIO
RELAZIONE TECNICO- PARERE IGIENICO SANITARIO EDILIZIO 1.0 PREMESSA La presente relazione tecnica descrive le scelte progettuali per quanto riguarda il nuovo sito produttivo dividendole per singoli capitoli
DettagliDICHIARAZIONI DI CONFORMITA
DICHIARAZIONI DI CONFORMITA Categoria di Intervento Io sottoscritto iscritto all Albo dei della Provincia di al N in qualità di progettista delle opere di del fabbricato/terreno di proprietà censito al
DettagliVega Engineering S.r.l. - REV 01 Pag. 1
ALLEGATO I GRAVI VIOLAZIONI AI FINI DELL ADOZIONE DEL PROVVEDIMENTO DI SOSPENSIONE DELL ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE Violazioni che espongono a rischi di carattere generale Mancata elaborazione del documento
DettagliLISTA DI CONTROLLO PER I CORRIDOI. Rilevatore: Referente sede. Edificio Codice edificio Piano Unità organizzativa Corridoio.
LISTA DI CONTROLLO PER I CORRIDOI Rilevatore: Referente sede Edificio Codice edificio Piano Unità organizzativa Corridoio Dipartimento di Responsabile/i Altezza, cubatura, superficie REQUISITI L altezza
DettagliALLEGATO C REQUISITI MINIMI OBBLIGATORI DELLE STRUTTURE RICETTIVE NON ALBERGHIERE FORESTERIE LOMBARDE
20 Bollettino Ufficiale ALLEGATO C FORESTERIE LOMBARDE REQUISITI DIMENSIONALI MINIMI OBBLIGATORI CAMERE (dimensionamento al netto della stanza da bagno) Camera singola 9 mq Camera doppia Camera da più
DettagliQUESTIONARIO. CARTA ISNARDO S.P.A MONTECCHIO PRECALCINO (VI) ITALY Via Franzana, 15 Tel: Fax:
QUESTIONARIO Per consentire ai nostri progettisti di meglio conoscere le Vostre esigenze, abbiamo predisposto l allegato questionario che ci indirizzerà nella progettazione degli immobili secondo le Vostre
DettagliALLEGATO I - GRAVI VIOLAZIONI AI FINI DELL'ADOZIONE DEL PROVVEDIMENTO DI SOSPENSIONE DELL'ATTIVITA' IMPRENDITORIALE
D.Lgs. Governo n 81 del 09/04/2008 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Doc. 308B0081.001 di Origine Nazionale
DettagliARREDI AMBIENTE PRIVATO (D.M. 236/89) AMBIENTE PUBBLICO (D.P.R. 503/96) Arredi fissi. Art. 15. Unita ambientali e loro componenti
Art. 15. Unita ambientali e loro componenti 1. Per le uniti ambientali e loro componenti come porte, pavimenti, infissi esterni, arredi fissi, terminali degli impianti, servizi igienici, cucine, balconi
DettagliSCHEDA DI CONTROLLO PER IL SOPRALLUOGO. Superficie totale magazzino...altezza magazzino.. riscaldamento:...
SCHEDA DI CONTROLLO PER IL SOPRALLUOGO S T R U T T U R E 1) Caratteristiche dell immobile Superficie totale magazzino...altezza magazzino.. riscaldamento:... Zona ristoro nel reparto Si No Climatizzata
DettagliRegione del Veneto. Azienda Unità Locale Socio Sanitaria OVEST VICENTINO AGRICOLTURA SICURA
Regione del Veneto Azienda Unità Locale Socio Sanitaria OVEST VICENTINO AGRICOLTURA SICURA CHECK-LIST AGRICOLTORI 1 ANAGRAFICA DITTA Ragione Sociale Indirizzo Datore di Lavoro (come da definizione D.Lgs
Dettagli1. Il cantiere, in relazione al tipo di lavori effettuati, deve essere dotato di recinzione avente caratteristiche idonee ad impedire l accesso agli
1. Il cantiere, in relazione al tipo di lavori effettuati, deve essere dotato di recinzione avente caratteristiche idonee ad impedire l accesso agli estranei alle lavorazioni. Art. 90 /TU Obblighi del
DettagliLuoghi di lavoro Art. 62 D. Lgs n. 81/08
1 Luoghi di lavoro Art. 62 D. Lgs n. 81/08 DEFINIZIONE Luoghi destinati a ospitare posti di lavoro, ubicati all interno dell azienda o dell unità produttiva, nonché ogni altro luogo di pertinenza dell'azienda
DettagliFABBRICATI AD USO ARTIGIANALE ED INDUSTRIALE
FABBRICATI AD USO ARTIGIANALE ED INDUSTRIALE Permesso di costruire con attività non nota RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI Igiene degli abitati urbani DPR 06/06/2001 n 380 Igiene del lavoro D.Lgs. 81/08
DettagliAUTOCERTIFICAZIONE CONFORMITA DEL PROGETTO ALLE NORME IGIENICO SANITARIE (Art. 20 comma 1 del DPR 380/2001 e ss mm.ii.)
PRATICA EDILIZIA INT. / AUTOCERTIFICAZIONE CONFORMITA DEL PROGETTO ALLE NORME IGIENICO SANITARIE (Art. 20 comma 1 del DPR 380/2001 e ss mm.ii.) l sottoscritt iscritt all Albo della Provincia di con studio
Dettaglivalutata interferenziale protezione intervento non autorizzato all interno di detta area o nelle immediate casa via rosello
Rischio da interferenze Soggetti Attività oggetto di Ubicazione Tipologia Soggetti Presenza di rischio Valutazione Misure di Tempistica coinvolti analisi di rischio esposti interferenziale del rischio
DettagliREGIONE VENETO Lista di verifica REQUISITI MINIMI SPECIFICI E DI QUALITA PER L AUTORIZZAZIONE AMBULATORIO/STUDIO VETERINARIO CON ACCESSO DI ANIMALI
REGIONE VENETO Lista di verifica REQUITI MINIMI SPECIFICI E DI QUALITA PER L AUTORIZZAZIONE 1 Requisiti strutturali Elementi - Indicatori di risultato Auto 1.1 Destinazione d uso DIREZIONALE Documento
DettagliPROGETTO CPRA-REGIONE TOSCANA SEMINARIO FORMATIVO
PROGETTO CPRA-REGIONE TOSCANA SEMINARIO FORMATIVO SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO NELL ARTIGIANATO E MICROIMPRESE Il Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n.81: applicazione e novità Firenze, 19 ottobre 2011
DettagliLocali destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per impianti antincendio
UNI 11292 1/08/2008 Locali destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per impianti antincendio La norma si applica ai locali tecnici di nuova costruzione e a quelli esistenti che vengano interessati a modifiche
Dettagli1. Dati generali dell intervento
ALLEGATO A-5 Dichiarazione di conformità dell impianto alle vigenti norme CONFORMITA ALLE NORME IN MATERIA DI REQUISITI STRUTTURALI, TECNOLOGICI E ORGANIZZATIVI DELLE STRUTTURE SANITARIE 1. Dati generali
DettagliLUOGHI DI LAVORO Modulo base: dott. M. Puccini PRESCRIZIONI DI SICUREZZA E SALUTE SECONDO LA LEGISLAZIONE PREVENZIONISTICA DEL LAVORO
LUOGHI DI LAVORO Modulo base: dott. M. Puccini PRESCRIZIONI DI SICUREZZA E SALUTE SECONDO LA LEGISLAZIONE PREVENZIONISTICA DEL LAVORO 1 Presupposto fondamentale: la normativa prevenzionistica del lavoro,
DettagliTITOLO II LUOGHI DI LAVORO
DLgs 81/08 TITOLO II LUOGHI DI LAVORO N 2 CAPI - N 7 articoli (da art. 62 a art. 68) CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI N 6 articoli (da art. 62 a art. 67) Articolo 62 - Definizioni 1. Ferme restando le disposizioni
DettagliRISTORANTI TAVOLE CALDE E PIZZERIE
NOTA GENERALE. I requisiti degli esercizi alimentari di Expo 2015 per gli utenti e per il personale sono stati già forniti nel corso di diversi incontri con i professionisti, i quali avevano già impostato
DettagliAllegato n. 1 verbale n. 3
Concorso elettricisti PROVA NUMERO UNO 1) T1 D Quali caratteristiche devono avere i materiali, le apparecchiature, i macchinari o le installazioni secondo la Legge 186 del 1968? T9 D La Dichiarazione di
DettagliCHECK-LIST per la verifica dei requisiti strutturali, gestionali e funzionali previsti dal regolamento (CE) N. 1255/97 e successive modifiche
CHECK-LIST per la verifica dei requisiti strutturali, gestionali e funzionali previsti dal regolamento (CE) N. 1255/97 e successive modifiche VERBALE DI SOPRALLUOGO ISPETTIVO PER L ASSEGNAZIONE DEL NUMERO
DettagliLINEE GUIDA PER LA TRASFORMAZIONE E LA VENDITA DEI PRODOTTI ALIMENTARI E PER LA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE DA PARTE DELLE AZIENDE
LINEE GUIDA PER LA TRASFORMAZIONE E LA VENDITA DEI PRODOTTI ALIMENTARI E PER LA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE DA PARTE DELLE AZIENDE AGRICOLE SOMMARIO 1. Introduzione 2. Normativa di riferimento
DettagliFacoltà di Architettura Biagio Rossetti. Laboratorio di Costruzione dell Architettura 1 A.A. 2013/ novembre 2013
Università di Ferrara Facoltà di Architettura Biagio Rossetti Centro Architettura>Energia Laboratorio di Costruzione dell Architettura 1 A.A. 2013/14 14 novembre 2013 SCALE Morfologia ed elementi costitutivi
Dettagli1. Dati dell intervento 1.1 Ubicazione intervento
Spazio per la vidimazione da parte del SUAP ALLEGATO A-5 Dichiarazione di conformità dell impianto alle vigenti norme (L.R. n 3/2008, art. 1, comma 21) CONFORMITA ALLE NORME IN MATERIA DI REQUISITI STRUTTURALI,
Dettagli89 Testo integrato decreto 81/08 e s.m.i. Gatti Zanella - Ruvolo
Allegati I II - 3A ALLEGATO I (NdR: riferimento all articolo 14) Gravi violazioni ai fini dell adozione del provvedimento di sospensione dell attività imprenditoriale Violazioni che espongono a rischi
DettagliRegolamento per le attività di acconciatore ed estetista, tatuaggio e piercing
COMUNE DI PRATO Regolamento per le attività di acconciatore ed estetista, tatuaggio e piercing Allegato C: Requisiti minimi strutturali ed igienico sanitari dei locali per attività di Tatuaggi e Piercing
DettagliAllegato I. Gravi violazioni ai fini dell adozione del provvedimento di sospensione dell attività imprenditoriale
Allegato I Gravi violazioni ai fini dell adozione del provvedimento di sospensione dell attività imprenditoriale Violazioni che espongono a rischi di carattere generale Mancata elaborazione del documento
Dettaglicosa valutare Si NO NP riferimenti normativi note
SEZIONE 1 - LISTA DI RISCONTRO - CONTROLLO UFFICIALE SVOLTO IN FASE PRE-OPERATIVA Requisiti generali delle strutture cosa valutare Si NO NP riferimenti normativi note Condizioni di pulizia e manutenzioni
DettagliPUNTO PRELIEVO ESTERNO (PPE)
Struttura appositamente dedicata ad uso esclusivo del prelievo. Deve essere collegato ad un solo laboratorio, pubblico o privato autorizzato e accreditato, già esistente sul territorio Regionale alla cui
DettagliPrincipali caratteristiche e normative igienico sanitarie nelle costruzioni
Dipartimento di prevenzione Principali caratteristiche e normative igienico sanitarie nelle costruzioni Trieste - MIB, 15 gennaio 2013 Tecnici della Prevenzione Claudio VANCHERI e Mauro PRIMOSSI Isolamento
DettagliCAPANNONI INDUSTRIALI NELL AMBITO DEL COMPLESSO EZIT 2 IN COMUNE DI SAN DORLIGO DELLA VALLE
CAPANNONI INDUSTRIALI NELL AMBITO DEL COMPLESSO EZIT 2 IN COMUNE DI SAN DORLIGO DELLA VALLE Descrizione degli immobili Il cosiddetto villaggio EZIT 2 è costituito da 4 capannoni di analoghe caratteristiche
DettagliCOMUNE DI SANGUINETTO Provincia di Verona
COMUNE DI SANGUINETTO Provincia di Verona REGOLAMENTO SULLE CONDIZIONI DI ESERCIZIO DELLE ATTIVITA DI PHONE CENTER ED INTERNET POINT (Il presente Regolamento è stato approvato con deliberazione C.C. n.
DettagliDisponibilità di spazi minimi
Disponibilità di spazi minimi PAG.: 1/4 ESIGENZE DA SODDISFARE Gli spazi per attività principale e secondaria dell organismo edilizio devono rispondere alle esigenze connesse allo svolgimento delle attività
DettagliAllegato 1 Parte A. RELAZIONE TECNICA articolo 6 comma 2 lettera a) Comune Cap Prov
Allegato 1 Parte A RELAZIONE TECNICA articolo 6 comma 2 lettera a) INTESTATARIO/COINTESTATARIO/LEGALE RAPPRESENTANTE: (Nome) (Cognome) Residente/con sede via/piazza n Comune Cap Prov Per i lavori di: Tipologia
DettagliGravi violazioni ai fini dell adozione del provvedimento di sospensione dell attività imprenditoriale
Gravi violazioni ai fini dell adozione del provvedimento di sospensione dell attività imprenditoriale Violazioni che espongono a rischi di carattere generale Mancata elaborazione del documento di valutazione
DettagliSTRUTTURE ED ATTREZZATURE PROCEDURA PER LA MANUTENZIONE DI IMPIANTI E STRUTTURE
STRUTTURE ED ATTREZZATURE PROCEDURA PER LA MANUTENZIONE DI IMPIANTI E STRUTTURE REQUISITI NORMATIVI REGOLAMENTO (CE) N. 852/2004 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 29 aprile 2004 sull igiene dei
DettagliLa sicurezza negli impianti sportivi e nelle palestre
La sicurezza negli impianti sportivi e nelle palestre CAMPAGNA INFORMATIVA 2016 Soluzioni flessibili per ogni esigenza Introduzione Il Decreto legislativo n.81 del 2008 e successive modifiche e integrazioni,
DettagliCATALOGO TECNICO ASCENSORI IDRAULICI CON E SENZA LOCALE MACCHINE VIMA ASCENSORI
CATALOGO TECNICO ASCENSORI IDRAULICI CON E SENZA LOCALE MACCHINE VIMA ASCENSORI WWW.ASCENSORIVIMA.IT INDICE RIFERIMENTI NORMATIVI : ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE pag. 2 RIFERIMENTI NORMATIVI :ANTINCENDIO
DettagliLEGGE n 13 - DISPOSIZIONI PER FAVORIRE IL SUPERAMENTO E L ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NEGLI EDIFICI PRIVATI.
LEGGE 09.01.1989 n 13 - DISPOSIZIONI PER FAVORIRE IL SUPERAMENTO E L ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NEGLI EDIFICI PRIVATI. D I C H I A R A Z I O N E ai sensi art. 1 comma 4 Legge 13/89 La
DettagliMISURE GENERALI DI SICUREZZA NELL UTILIZZO DELLE SCALE. Relazione Coordinamento Regionale Cpt Lombardia
MISURE GENERALI DI SICUREZZA NELL UTILIZZO DELLE SCALE Relazione Coordinamento Regionale Cpt Lombardia Prima dell uso Il personale addetto all uso della scala deve essere stato: valutato idoneo alla mansione
DettagliCapitolo 3 EDIFICIO ED IMPIANTI TECNOLOGICI
Capitolo 3 EDIFICIO ED IMPIANTI TECNOLOGICI 3.1. Descrizione dell edificio 3.2. Descrizione delle vie di esodo 3.3. Impianto elettrico 3.3.1. Impianto di illuminazione 3.3.2. Impianto di illuminazione
DettagliLINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DEI PROGETTI EDILI DI LOCALI DA ADIBIRE ALL'ESERCIZIO DI ATTIVITA' PRODUTTIVE
LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DEI PROGETTI EDILI DI LOCALI DA ADIBIRE ALL'ESERCIZIO DI ATTIVITA' PRODUTTIVE INDICE 1) PREMESSA 2) AMBITO DI APPLICAZIONE 3) LOCALI DI LAVORO 4) SUPERFICIE AEROILLUMINANTE
Dettagli1.1 Generalità dell interessato (Indicare Nome e Cognome. I dati anagrafici completi sono contenuti nella Domanda Unica) IL SOTTOSCRITTO
ALLEGATO A-5 Dichiarazione di conformità dell impianto alle vigenti norme CONFORMITA ALLE NORME IN MATERIA DI REQUISITI STRUTTURALI, TECNOLOGICI E ORGANIZZATIVI DELLE STRUTTURE SANITARIE 1. Dati generali
DettagliRELAZIONE TECNICO-DESCRITTIVA
RELAZIONE TECNICO-DESCRITTIVA Il sottoscritto, nato a ( ) il, residente in ( ) alla via n. in veste di (titolare, legale rappresentante, presidente, ecc) della Ditta con sede legale in ( ) alla Via n.
Dettagli